Avvertenza: i personaggi descritti in questa fanfiction non sono di mia invenzione, bensì di sua maestà Minami Ozaki e della Margaret Comics (tutti i diritti riservati). Izumi & Kouji 01 by Kamuichan
Quando arrivai in casa corsi immediatamente alla sua ricerca. Il mio primo istinto fu di guardare nella camera da letto. E fu lì che lo trovai. Le veneziane lasciavano entrare a malapena la limpida luce pomeridiana. Izumi era lì, sdraiato, nudo e addormentato. Il lenzuolo leggerissimo lo copriva solo fino ai lombi, lasciando trasparire la meravigliosa forma del suo atletico corpo. Improvvisamente mi passò la voglia di svegliarlo, di dirgli che ero arrivato, di raccontargli tutto quello che avevo fatto e di come era stato tremendamente noioso tutto quel tempo senza di lui. Avrei anche voluto chiedergli che cosa avesse fatto mentre ero lontano, eppure in quell'istante non feci nulla di tutto questo. Cominciai a camminare per la stanza, stando attento a non fare nessun rumore per non svegliarlo. Man mano che mi avvicinavo al letto mi sentivo sempre più pervaso da una strana eccitazione, finalmente avrei potuto risentire il profumo della sua pelle di giovane uomo, accarezzare i suoi capelli color onice, e lasciare che le mie mani ri-esplorassero tutto il suo corpo come la prima volta che facemmo l'amore. Ad ogni passo una parte dei vestiti che indossavo cadevano a terra. Quando fui vicino al letto, potei finalmente vedere tutto il suo corpo; prima di sdraiarmi accanto a lui, gli accarezzai i capelli come se fossero stati quelli di un bambino indifeso. In fondo Izumi per me era questo, un bambino bisognoso di protezione, ma era anche il mio angelo della perdizione, un angelo oscuro che avrebbe reso roventi tutte le notti della mia vita. Lasciai, poi, che la mia mano proseguisse la sua discesa verso il lenzuolo, come una piuma, gli accarezzai tutta la schiena, mentre lui emetteva dei piccoli mugolii dal profondo del suo sonno. In quel momento la mia fantasia materializzò nella mia mente migliaia di immagini di me e di lui, avvinghiati come fossimo stati un corpo solo, vedevo le nostre due bocche unite in un lunghissimo bacio senza respiro. Ma tutto passò in un istante, fra poco i nostri due corpi sarebbero stati davvero uniti e le labbra si sarebbero davvero incontrate. Come raggiunsi il lenzuolo, provai l'incredibile impulso di sollevarlo, di scagliarlo lontano, che non rimanesse più lì a coprire quello stupefacente corpo di ragazzo che ora mi stava davanti. Invece lo sollevai lentamente, aspettando che Izumi si svegliasse. Ma questo non successe. Finalmente ciò che mi precludeva la visione totale del mio angelo oscuro non c'era più. Allora, molto lentamente mi misi a carponi su di lui, senza sfiorarlo minimamente, poi cominciai a baciarlo dolcemente sulla schiena, fu in quel momento che mi accorsi che si stava risvegliando. Dolcemente mi distesi su di lui in modo che la mia bocca fosse all'altezza del suo orecchio, e gli sussurrai: "Ciao, sono tornato.". Girò lentamente la testa e mi lanciò uno sguardo ammiccante, dopodichè mi lasciò carta bianca. Continuai a baciargli la schiena come avevo fatto pochi istanti prima, ma adesso lo sentivo partecipe; la mia mano gli accarezzava lentamente la gola, mentre io scendevo sempre più giù, con sempre più fervore. Arrivai, poi, alla sua cicatrice, sapevo che era uno dei suoi punti più sensibili, e fu lì che gli diedi un bacio più appassionato di quelli che gli avevo dato alcuni istanti prima. Lo sentivo fremere, il suo corpo era tutto un tremito d'eccitazione, e più le mie mani lo accarezzavano in tutto il corpo più lo sentivo ansimare. Improvvisamente, come colto da un impeto di eccitazione, si voltò verso di me, e ci ritrovammo faccia a faccia. Mi guardò negli occhi un istante solo, poi mi buttò le braccia al collo e mi baciò sulla bocca. Capii allora che anche per lui furono un inferno quelle tre settimane di lontananza. Mentre ci baciavamo gli misi una mano sulla nuca e mi sporsi in avanti per sdraiarci nuovamente. Una volta stesi, lasciai che la mia bocca scendesse sul suo collo. Dal collo poi scesi sul petto, e mi misi a giocare con la lingua coi suoi capezzoli. Già al primo tocco si erano inturgiditi; e quando gliene presi uno delicatamente fra i denti lo sentii gemere, il suo corpo sussultare di piacere. Adoravo fare questo tipo di giochetti con lui, ed Izumi non si negava mai. Quando lo vidi abbastanza eccitato, lasciai perdere i capezzoli e continuai la mia discesa. Ormai tutto il suo corpo era un fremito d'eccitazione e avrebbe goduto anche se a sfiorarlo fosse stata una leggera brezza. Alzai lo sguardo un secondo solo, per vedere il suo viso, poi accarezzandogli molto lentamente una coscia gli presi il membro fra le labbra e sempre molto lentamente incominciai a succhiarlo. Appena lo sfiorai lo sentii chiamarmi per nome, e la cosa mi fece arrivare ai massimi livelli d'eccitazione. E più mi "nutrivo" di quel ragazzo, e più sentivo che anch'io mi avvicinavo all'orgasmo, ma non avevo intenzione di farlo venire subito. Non poteva finire tutto così. Mi fermai di colpo, ed Izumi non smise di respirare affannosamente. Mi alzai sulle braccia e lo fissai in viso, aspettando che aprisse gli occhi. Quando li riaprì mi sorrise, e con un solo filo di voce mi disse di sdraiarmi, che anch'io avevo diritto a godere. Accettai e mi allungai accanto al suo corpo, e questa volta fu lui a mettersi sopra di me. Ma ancora prima che potesse trovare una posizione, lo afferrai per i fianchi e lo penetrai, lasciando scivolare le mie mani lungo le sue cosce. L'incontenibilità del nostro desiderio fece sì che venimmo quasi subito, ma con un forte impeto. Quando mostrai l'intenzione di "abbandonare" il suo corpo, Izumi mi fermò. Volle assolutamente suggellare quel momento con un profondo bacio. Poi, si sdraiò sul mio petto, e si addormentò di nuovo, stringendomi come fossi stato un sogno che al suo risveglio potesse svanire. CALMA! CALMA! lo so che possiate trovare questo testo alquanto sbrigativo, e per questo vi chiedo perdono, ma dovete sapere che questo fu il primo testo che scrissi di mia inventiva, e che il materiale che disponevo di Bronze si limitava a due soli volumi ed un OAV in giapponese. E poi diciamocelo, all'epoca in cui lo scrissi ero ancora una bimba in fasce! ^^
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