Avvertenza: i personaggi descritti in questa fanfiction non sono di mia invenzione, bensì di Hideki Sonoda e della NTV/TOHO (tutti i diritti riservati).
Io non ci guadagno niente a scrivere testi di questo genere.
Si raccomanda la lettura ad un pubblico esclusivamente ADULTO.


DUST JEAD 01

by Kamuichan

 

C'era qualcosa di freddo legato ai suoi polsi. Ma non riusciva a vedere che cosa potesse essere.

La stanza, ammesso e non concesso che lui si trovasse in una stanza, era immersa nell'oscurità più totale.

Era anche arrivato a pensare di avere ancora le palpebre chiuse.

Aveva tutto il corpo dolorante, ma il male maggiore era concentrato alla testa. Non gli riusciva neanche di ricordare cosa fosse successo.

Poi, improvvisamente, sentì una sensazione strana.

C'era qualcuno in quell'oscurità.

Qualcuno che lo stava osservando, probabilmente da quando era ancora svenuto.

Sentì il suo respiro. Quell'essere aveva sospirato come a fargli capire che era consapevole della sua rinvenuta.

Sentì il frusciare dei suoi vestiti, questo significava che si stava muovendo.

Sì. Ma dove stava andando?

Stava andando via, o si stava dirigendo verso di lui?

Lo capì molto presto.

"Memory, non hai ancora ricevuto notizie da Ryou o da Thunder?"

"Purtroppo no, Chuck."

Nel rifugio sotterraneo del sonic team la dott. Memory, Chuck ed Anice erano in pensiero per Ryou.

Era improvvisamente scomparso dal loro schermo in seguito ad un'esplosione.

Poteva essere ferito ed avere bisogno di soccorso, o peggio ancora essere finito fra le grinfie dei loro nemici: gli Yoma!

I passi si fermarono esattamente di fronte a lui, di questo ne era più che certo.

Di colpo furono accese le luci e lui ne rimase abbacinato per alcuni secondi.

Quando riaprì gli occhi si rese conto di essere in un casino ben più grande di quelli che aveva affrontato fino ad ora.

Erano solo loro due nella stanza, le luci non erano fortissime, giuste per una buona illuminazione del suo corpo incatenato contro una parete.

Che cosa?!

Triste realtà, ma vera. Ryou si trovava di fronte a Dust Jead incatenato come fosse stato una bestia, per di più senza nessun tipo di difesa.

Gli occhi di Ryou rimasero incollati a quelli di Jead, il suo viso, c'era qualcosa di strano nel suo viso. Una luce strana brillava nelle sue profonde pupille demoniache, poi si avvicinò di più al ragazzo.

Il borgman notò subito l'assenza della spada al fianco del guerriero, questo lo sollevava un poco, ma non si fece illusioni.

Ora era a meno di un soffio da lui, lo sovrastava per altezza e mole, e l'ombra del suo corpo proiettata sul suo viso lo rendeva ancora più preoccupato.

Jead alzò la mano, in quel momento Ryou non riuscì a fare a meno di serrare gli occhi.

Un attimo dopo li spalancò per la meraviglia. Dust Jead, suo eterno rivale, gli stava accarezzando dolcemente la guancia.

La sua reazione fu repentina: girò di scatto la testa da un lato con disprezzo.

Ma, sfortunatamente per lui, Jead era un tipo che si offendeva facilmente.

Nell'aria risuonò lo schiocco di uno schiaffo. E Ryou sentì la pelle della sua guancia bruciare come fosse stata arsa dal fuoco. Dust Jead gli dava filo da torcere anche in forza fisica.

Alzò nuovamente lo sguardo ad incontrare quello dello yoma. I suoi occhi erano furenti allo stesso modo che se lo avesse sconfitto ed umiliato di fronte a tutti gli altri demoni.

"Non ammetto che nessuno si ribelli nei miei confronti! Mettitelo bene in testa!" tuonò la sua voce.

Ora più che mai Ryou si sentì raggelare, poi notò un gesto della mano di Jead, stava scostado un lembo del suo mantello per mostrare una frusta legata al suo fianco.

Si persero nell'aria diversi schiocchi, poi il silenzio.

Il corpo del prigioniero non riportò che qualche graffio, ma le sue vesti erano ormai ridotte a brandelli. Lo yoma mise le mani negli squarci e lo denudò totalmente, era completamente alla sua mercè.

Nel frattempo, Memory aveva quasi finito di setacciare al computer tutta Megalocity, ma di Ryou nessuna traccia.

Un improvviso bip bip sullo schermo le riaccese un minimo di speranza.

Rintracciò la zona da cui proveniva e mandò immediatamente sul posto Chuck ed Anice a controllare.

Quando i due ragazzi giunsero sul luogo trovarono solamente Thunder, che con le ultime riserve di energia rimastegli aveva attivato il sensore di ritrovamento.

Si preoccuparono di sistemare la moto sulla loro vettura e di riportarla al quartier generale, una volta riparata avrebbe fornito loro le informazioni sulla scomparsa di Ryou.

Nel frattempo, lo sguardo dello yoma, stava avidamente vagando per tutto il corpo del giovane prigioniero.

"Ma si può sapere cosa diavolo hai intezione di farmi?!" sbottò improvvisamente Ryou.

Il demone non rispose.

Poi d'un tratto i suoi occhi mutarono espressione.

E Ryou vide apparire dietro alla sua figura tutti gli altri Yoma!

*A quanto pare sembra seccato dall'arrivo dei suoi compagni. Bene, forse una via di fuga c'è!* E per un attimo Ryo fu quasi grato della loro apparizione. (Già! Ma solo per un miserissimo attimino!)



Spero vivamente che almeno una minima parte di voi abbia sentito parlare di questi "famigerati" Borgman.
Sono tre ragazzi che si sono sottoposti ad un esperimento per mutare il loro corpo in quello di un cyborg.
Se questa prima parte vi può sembrare un pochino misera, aspettate di leggere il seguito!
Vi preannuncio solo che sarà un pochino più lunga e sostanziosa!
Alla prossima!!!


parte seconda
Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions