Disclaimer: ovviamente i pg non sono miei ç_ç
You are my
blood 3
epilogo
di Naika
*** epilogo ***
"Se stai leggendo queste righe significa che è lui è vivo e tu...
Tu sei tornato.
Tutto ciò è impossibile.
Eppure in questi lunghi anni tra i mortali ho imparato che nulla può
davvero fregiarsi di questa parola.
Non corrucciarti per la mia morte, conoscevo il destino a cui andavo
incontro venendo a cercarti, e, credimi, sono felice.
La sabbia nella mia clessidra era ormai esaurita da tempo e,
probabilmente, solo il fato mi ha tenuto in vita finora perchè potessi
salvarlo, salvandoti.
Ti affido le sorti del mio clan e l'unica trascrizione dell'incantesimo
che ho usato per salvare la vita del tuo shadow.
Fa buon uso del potere che possiedi.
Perchè se sei tornato...
Onore a te Kaede Edeak Rukawa"
Daniel Rejii Lafcraft
Rukawa ripiegò la pergamena riponendola nel piccolo fascicolo di pelle
nera prima di rimettere il tutto sull'ultimo ripiano della libreria.
"Kitsune sei qui?"
Il vampiro atterrò dolcemente a terra, voltandosi verso la porta dello
studio nello stesso momento in cui i capelli rossi di Hanamichi fecero la
loro comparsa da dietro lo stipite socchiuso
Il suo ragazzo infilò il capo nella stanza regalandogli un sorriso solare.
"Ha appena chiamato tuo madre ha detto che lei e Reika torneranno domani"
lo informò.
Le due donne di casa erano partite solo una settimana prima, per andare a
trovare la famiglia della piccola vampira, che ormai, si era trasferita in
pianta stabile da loro.
Rukawa aveva il sospetto che Jay avesse aspettato proprio quel momento
sapendo che avrebbe avuto a che fare solo con loro due senza correre il
rischio di essere smascherato da sua madre.
Annuì, avvicinandoglisi con passo felino, circondandogli la vita con le
braccia.
"Allora abbiamo solo oggi..." sussurrò prima di sfiorargli le labbra con
le proprie in una lenta carezza.
"Solo oggi per cosa?" mormorò piano Hanamichi, irretito dal tocco leggero
della bocca calda del vampiro.
Questi gli regalò un sorriso malizioso sollevandolo tra le braccia e
conducendolo verso la loro camera da letto.
"Stupida volpaccia mettimi giù!!" protestò il rossino cercando di
divincolarsi dal suo saldo abbraccio senza successo.
Rukawa era divenuto più forte.
Se n'era accorto subito.
Gli aveva detto di non ricordare quanto era accaduto mentre era l'Edeak
eppure Hanamichi aveva avvertito il cambiamento nell'aura del suo
compagno.
Forse era quella sua parte di sangue demoniaco che gli permetteva di
coglierlo.
Quando infine anche Morte era scomparsa il volpino si era guardato
attorno, in mezzo allo scempio che lui stesso aveva provocato, passando lo
sguardo dai loro amici stanchi ai due corpi accasciati tra le macerie.
Nelle iridi blu era passato un lampo di tenebra quando con un gesto secco
del polso aveva disintegrato il corpo di Jay.
Si era invece avvicinato silenziosamente a Lafcraft.
"Lascialo a me" aveva sussurrato una fresca voce maschile sorprendendoli
entrambi.
Un giovane vampiro dai capelli chiari era emerso dalle macerie dinanzi a
lui.
Rukawa lo aveva riconosciuto come la sua silenziosa guida nel palazzo del
Nord, e aveva lasciato che prendesse il corpo del Demon Master tra le
braccia.
Il giovane non aveva detto nulla, si era inchinato con grazia scomparendo
con il suo Signore, lasciandogli una piccola pergamena arrotolata su cui
scintillava il marchio argenteo di Lafcraft.
Hanamichi l'aveva raggiunto silenziosamente e Rukawa gli aveva porto un
sorriso prendendo la sua mano nella propria prima di fissare le macerie.
Era stato allora che l'aveva sentito.
Forse perchè le loro mani erano allacciate.
Forse perchè Rukawa non aveva fatto nulla per mascherare la sua aura di
fronte a lui.
Il suo potere l'aveva accarezzato, per un momento, aveva avvertito la sua
energia liberarsi.
E aveva provato l'assurdo impulso di inchinarsi anche lui, come aveva
appena fatto il biondino.
La casa era risorta pezzo per pezzo da quel caos di polvere e macerie
ritornando al suo originale splendore mentre Ayako, Ryota, Mitsui e Kogure
si guardavano attorno increduli ritrovandosi improvvisamente nel salotto
di villa Rukawa.
Ma erano rimasti ancora più basiti quando il vampiro si era inchinato di
fronte a loro ringraziandoli.
Rukawa mise termine ai suoi pensieri lasciandolo cadere sul grande letto
matrimoniale.
"Baka kitsune..." borbottò Hanamichi folgorandolo con lo sguardo "...ti
sembra questo il modo di trattarmi, sono ancora infortunato!" gli fece
notare, ma il vampiro non parve sentirsi particolarmente in colpa per il
suo trattamento poco gentile.
Le ferite del rossino erano state completamente rimarginate dal suo potere
nei giorni precedenti e nonostante Hanamichi tentasse di sfruttare la
situazione Rukawa non si faceva certo ingannare facilmente.
"Ormai stai benissimo do'hao..." gli fece notare infatti, prima che nei
suoi occhi blu si accendesse una luce famelica "...e io ho sete" sussurrò
salendo gattoni sul letto, imprigionandolo tra le sue braccia.
Il rossino gli lanciò un'occhiata che doveva sembrare arrabbiata senza
tuttavia fare nulla per scostarsi.
"Il frigorifero è piano di bevande" gli fece notare angelico.
"Quella che voglio io è calda" sussurrò Rukawa soffiandoli quelle parole a
pochi centimetri dalle labbra.
"Hai voglia di the con questo tempo?" lo provocò il rossino alludendo alla
splendida notte limpida.
Gli occhi del vampiro scintillarono.
"Sì..." sussurrò "...ho voglia di TE" mormorò, prima di chiudergli le
labbra con le sue.
Hanamichi sollevò le braccia cingendogliele intorno al collo,
abbandonandosi alla carezza sapiente della lingua del vampiro finchè
questi non fece scendere dolcemente una mano a sfiorargli il petto.
Come era accaduto nei due giorni precedenti Hanamichi si irrigidì,
staccandosi da lui a disagio.
Scostò il capo sui cuscini osservando il cielo scuro, scintillante di
stelle, fuori della finestra, senza emettere una parola, gli occhi
improvvisamente annebbiati dai sensi di colpa.
"Hana..." lo chiamò piano il vampiro costringendolo dolcemente a voltare
il viso per fissarlo negli occhi.
Il rossino lo fissò mordendosi le labbra a disagio e Rukawa sospirò.
"Si tratta di Jay vero?" gli chiese piano ottenendo in risposta solo un
muto cenno del capo.
Gli passò con dolcezza una mano tra i capelli rossi.
Non ne avevano ancora parlato.
Infondo erano passati solo due giorni e il primo Hanamichi l'aveva passato
per la maggior parte del tempo dormendo mentre la magia di Rukawa
ripristinava le sue malconce energie.
Il giorno successivo avevano fatto colazione insieme, a letto.
Hanamichi si era accoccolato tra le sue braccia e Rukawa gli aveva parlato
dell'Edeak.
Di quello che riusciva a ricordare, di quello che aveva sentito, di come
ora, gli bastasse chiudere gli occhi per avvertire nelle proprie vene quel
potere antico.
Hanamichi aveva aggiunto pezzi alla sua storia narrandogli quanto era
successo una volta che si era risvegliato.
Ma l'argomento 'Jay' non era stato toccato.
Il rossino sembrava spaventato all'idea di parlargliene e Rukawa non
voleva forzarlo anche se ogni volta che vedeva lo sguardo dorato del suo
compagno addombrarsi per un suo bacio o una carezza avvertiva una gran
voglia di resuscitare il maledetto, usando l'incantesimo di Lafcraft, solo
per poterlo uccidere poi mooooolto lentamente.
Da quello che era riuscito a capire il bastardo aveva assunto il suo
aspetto per ingannare Hanamichi.
Gli aveva fatto del male.
E ora temeva che il suo compagno non riuscisse più a vederlo con gli
stessi occhi.
"Tesoro..." sussurrò dolcemente posandogli un bacio sulla fronte, cercando
le parole giuste per rassicurarlo, ma Hanamichi lo interruppe "Ho fatto
l'amore con lui Kaede" sussurrò affranto, tutto d'un fiato, sputando
quella verità che aveva tenuto dentro in quei due giorni.
Kaede gli accarezzò il volto stendendoglisi accanto, allungando le braccia
per stringerlo a se.
"Lo so, me l'ha detto" disse continuando a passargli una mano tra i
capelli rossi.
Hanamichi si voltò di scatto e il vampiro notò con sempre maggior
preoccupazione i suoi occhi tormentati.
"Io... io ti ho.." ansimò.
Rukawa scosse il capo con forza poggiandogli due dita sulle labbra per
impedirgli di terminare la frase.
"Ti ha ingannato Hana, come ha ingannato me." sussurrò accarezzandogli una
guancia dolcemente.
"Non sei arrabbiato con me?" gli chiese titubante il rossino.
Il vampiro gli lanciò un'occhiataccia prima di tirargli un piccolo pugno
in testa.
"Certo che sono arrabbiato do'hao!!" sbottò "Ma non con te."
Emise un lento sospiro cercando di espellere con l'aria anche il dolore
che sentiva nel petto.
"Avrei dovuto proteggerti..." sussurrò.
Hanamichi allungò le braccia stringendolo a se, strofinando la guancia
contro il suo petto.
"Ti amo kitsune lo sai vero?" chiese in un soffio.
Rukawa sorrise abbassando il capo per fissare quei due pozzi dorati così
scintillanti.
"Lo so" mormorò prima di chinarsi per baciarlo, accolto finalmente senza
incertezze dalle labbra del suo amante.
Continuarono a scambiarsi piccoli baci e lente carezze a lungo, in
silenzio, godendo solo della vicinanza reciproca finché Rukawa si staccò
lentamente da lui, osservandolo per un momento.
Senza una parola si alzò e si allontanò dal letto seguito dalla sguardo
confuso del rossino che si mise a sedere sul materasso osservando il
compagno che apriva un cassetto della sua scrivania e ne prendeva qualcosa
prima di tornare verso di lui.
"C'è una cosa che devo chiederti...." iniziò Rukawa sedendosi accanto a
lui, senza però toccarlo.
Hanamichi lo fissò, per una volta in silenzio, attendendo.
Rukawa tuttavia era sempre stato più bravo con i gesti che con le parole
quindi senza dare spiegazioni si limitò a porgli una piccola scatola di
velluto nero.
Il rossino spalancò gli occhi riconoscendo la firma di un noto gioielliere
sul coperchio.
Non poteva essere quello che lui sperava che fosse.
"Aprilo" sussurrò il vampiro, gli occhi blu scintillanti d'attesa.
Con mani tremanti il rossino fece quanto gli era stato ordinato
sussultando quando vide le due fedi di oro rosso poste sul raso bianco.
"Ka...kaede..." balbettò sollevando lo sguardo incredulo.
Rukawa gli sorrise dolcemente.
"La prima volta Hana non eri propriamente cosciente..." sussurrò "...da
allora sono successe tante cose, ho rischiato di perderti tante volte però
abbiamo superato tutto... insieme."
Fece un respiro per dare un po' di sollievo alle sue corde vocali poco
abituate.
"Hanamichi Sakuragi..." sussurrò fissandolo negli occhi dorati "....vuoi
legarti a me?"
Hanamichi lo fissò incredulo, immobile.
Anche Rukawa non si muoveva, attendendo la sua risposta.
Gli stava chiedendo di essere nuovamente il suo shadow.
Di legare nuovamente il suo destino al suo.
Di essere il suo sangue.
Consapevolmente.
Per sempre.
Hanamichi aveva sofferto molto con lui, per lui.
Ora era libero dal suo incantesimo.
Avrebbe potuto andarsene.
Ricominciare una vita normale.
"Sì"
Lo disse con assoluta sicurezza senza indugio o dubbio, cancellando in un
momento tutti i timori del vampiro.
Gli occhi di Rukawa si accesero di mille luci mentre allungava le mani
candide per accarezzare quelle dorate che ancora reggevano la piccola
scatola.
Delicatamente sfilò una delle fedi sanguigne prendendo poi la mano del
compagno per infilarvela.
Hanamichi seguì ogni suo gesto in silenzio prima di prendere anch'egli il
piccolo cerchio d'oro e infilarlo all'anulare dell'amante.
Intrecciarono le loro mani mentre si chinavano lentamente uno verso
l'altro, incontrandosi in un bacio leggero, a fior di labbra.
Si staccarono in silenzio fissandosi per un momento prima che Hanamichi si
riadagiasse sulle lenzuola tendendo le braccia al suo compagno in un muto
invito.
Rukawa si fece abbracciare scivolando su di lui, facendo aderire i loro
corpi, separati soltanto dia vestiti.
Lentamente senza fretta cominciò a far scivolare le mani candide sulla
maglietta blu, una delle sue, che copriva l'ampio petto del compagno.
Gli accarezzò i capezzoli, strofinandoli sotto il cotone leggero
provocando un delizioso rossore sulle guance del suo amante che chiuse gli
occhi emettendo piccoli sospiri di piacere nel farsi esplorare così da
lui.
Sorrise allargando i palmi della mani sul cotone scuro scivolando verso il
basso prima di infilarsi sotto il tessuto per far scorrere le dita sulla
pelle calda.
Hanamichi emise un lungo gemito inarcando piano la schiena accompagnando
con quel gesto la risalita delle dita candide che, quasi attirate da una
calamita, tornavano a prendersi cura del suo petto.
Deciso a non lasciarsi torturare senza ricambiare il rossino fece
scivolare le sue mani sotto la maglietta del compagno, disegnando gli
addominali del suo amante.
Rukawa si scostò da lui quel poco che gli era necessario a togliersi
l'indumento e a lasciare che il rossino facesse lo stesso prima di
chinarsi nuovamente sul suo volto.
Le loro labbra si incontrarono in un bacio che divenne più profondo quando
Hanamichi cinse con le braccia l'ampia schiena candida del suo compagno
attirandolo di più a se.
Rukawa si spostò su di lui e ad entrambi sfuggì un ansito quando i loro
bacini strofinarono l'uno contro l'altro.
Il rossino portava dei semplici pantaloni di tela, data la giornata quasi
primaverile, e il vampiro aveva a sua volta solo i leggeri pantaloni della
tuta a dividere la sua pelle da quella bollente del compagno, riusciva
dunque ad avvertire con estrema chiarezza il membro del suo amante che, al
pari del suo, si stava tendendo anelando attenzione.
Hanamichi sollevò il bacino cercando quello del vampiro strofinandosi
sensuale contro di lui, allargando le gambe per permettersi un maggiore
ampiezza di movimento, accogliendo Rukawa tra esse.
Il volpino ansimò pesantemente staccandosi dalle sue labbra per lanciargli
un'occhiata rovente.
"Do'hao..." sussurrò con voce roca "...non provocarmi"
Ottenne una linguaccia a quelle parole, ormai così conosciute, e decise di
intrappolare quell'organo impertinente che si faceva beffe di lui
richiudendogli la bocca con la sua.
Hanamichi mugolò contro le sue labbra quando il vampiro gli spinse i
fianchi contro il materasso inchiodandolo contro di se mentre una mano
candida scivolava sul suo addome liscio, cercando la cerniera dei
pantaloni.
Gliel'abbassò lentamente mentre le sue dita ne approfittavano per sfiorare
la calda virilità del suo compagno ancora protetta dal cotone candido
degli slip.
Il rossino gemette contro le sue labbra spingendo il bacino contro il suo
con fare invitante mentre abbassava le mani seguendo con i palmi la linea
elegante dei fianchi del suo amante fino all'elastico dei pantaloni della
tuta per poi infilarsi sotto di essi.
Rukawa si staccò dalle sue labbra lanciandogli un'occhiata incendiaria
quando il rossino spinse una delle mani sul davanti, infilandola sotto i
boxer.
Lo allontanò prima di alzarsi e liberarsi dei pantaloni, e della
biancheria insieme, mentre Hanamichi lo fissava con gli occhi colmi di
desiderio.
Tornò con lentezza esasperante al letto e con entrambe le mani fece
scivolare i pantaloni e gli slip dalle gambe di Hanamichi, senza lasciare
mai lo sguardo dorato, offuscato dal desiderio.
"Sai Hana..." sussurrò fissando il corpo muscoloso del suo compagno così
lascivamente abbandonato sulle coperte.
"C'è qualcosa che posso fare perchè ciò che è successo con Jay non si
ripeta..." mormorò fissandolo sornione.
Il rossino sollevò un sopracciglio lievemente preoccupato.
Aveva già visto quello sguardo in un paio di occasioni ed era sempre
finita con loro due esausti e il letto sfatto... quand'erano a letto.
Un brivido tutt'altro che spiacevole spiraleggiò lungo la sua schiena
mentre Rukawa si alzava nuovamente dal letto fermandosi a pochi passi da
esso.
Tuttavia Hanamichi non era preparato a quello che accadde pochi istanti
più tardi.
Il vampiro si passò la lingua sulle labbra con fare invitante e poi...
...scomparve.
"Ru...?" lo chiamò perplesso il rossino, sedendosi di scatto sul letto,
guardandosi intorno alla ricerca del compagno.
"Ti sei fatto ingannare dagli occhi..." gli sussurrò la voce del suo
amante, a pochi centimetri dal suo volto.
Il suo respiro caldo gli accarezzò la guancia ma quando Hanamichi si voltò
vide solo aria dinanzi a se.
"..ora..." mormorò il vampiro. Hanamichi avvertì una carezza leggera sulla
propria spalla ma quando tese una mano incontrò solo il vuoto dinanzi a
lui.
"... concentrati sulle sensazioni." Soffiò il vampiro.
Il rossino sussultò avvertendo il morbido calore delle labbra dell'amante
sulla gola ma ancora una volta non riuscì a scorgere nulla.
Il letto cigolò quando il vampiro vi salì sopra spingendo il compagno
contro il materasso.
Hanamichi allungò una mano, incredulo, verso l'aria sopra di se
incontrando sotto le dita la calda consistenza delle braccia di Rukawa.
"Se...sei invisibile?" sussurrò incredulo.
Rukawa non gli rispose allungando il capo per baciarlo.
Hanamichi che non l'aveva visto avvicinarsi spalancò gli occhi sorpreso
nell'avvertire la bocca del compagno sulla sua.
Accompagnato dalle braccia del vampiro si stese nuovamente, ansimando
quando, seppure i suoi occhi spalancati non scorgessero che aria su di se,
avvertì chiaramente le dita esperte del compagno scivolare sul suo addome.
Si tese chiudendo gli occhi, ritrovando così la familiare sensazione del
corpo del vampiro contro il suo.
Rukawa tuttavia si allontanò da lui provocando un fremito di freddo e una
protesta.
Il rossino rimase immobile con gli occhi chiusi ma non avvertì nessun
suono o tocco che potesse testimoniare la presenza del vampiro nella
stanza.
"Kaede?" chiamò incerto, aprendo gli occhi per guardarsi attorno, ben
sapendo quanto fosse inutile quel suo gesto.
"Ti stai fidando di nuovo degli occhi?" gli sussurrò la voce calda del
vampiro facendolo sussultare.
"Stupida volpaccia vuoi farmi fare un infarto!" ansimò Hanamichi cercando
di acciuffare l'aria senza molto risultato.
Rukawa rise dolcemente afferrandogli i polsi e inchiodandoglieli contro i
cuscini mentre Hanamichi cercava di liberarsi senza molto successo.
"Riprendi le vecchie abitudini vedo?" borbottò il rossino, ricevendo in
risposta una sensuale risata.
"Non mettermi queste idee do'hao" lo rimproverò bonariamente chinandosi
per baciarlo dolcemente prima di liberandogli i polsi per tornare ad
allontanarsi.
Hanamichi stava per richiamarlo esasperato quando tutto il suo corpo fu
attraversato da un'inattesa, quanto sconvolgente, ondata di calore.
"Ka...kaede" ansimò inarcando la schiena "che stai facend...." la sua voce
si ruppe in un lungo lamento di piacere quando avvertì le labbra del suo
compagno accogliere il suo membro mentre con le mani il vampiro gli
allargava le gambe.
Arrossì violentemente nel vedere davanti a se l'effetto del gioco del suo
compagno sul suo corpo e si affrettò a chiudere gli occhi, cominciando
però a spingere piano il bacino contro di lui per chiedergli di più.
Il vampiro l'accontentò allungando la lingua per aggiungere il suo tocco
al massaggio delle labbra strappandogli un grido quando, inarcando la
schiena, si perse nella sua bocca.
Hanamichi socchiuse gli occhi lentamente, recuperando il respiro, mentre
avvertiva la mano del compagno scivolargli dolcemente sull'addome.
Dinanzi a lui, a mezz'aria, la traccia bianca del suo sperma disegnava un
lento rivolo sottolineando il contorno del volto del suo compagno.
Hanamichi allungò le braccia catturandolo contro di se, raccogliendo con
la lingua il suo stesso sperma sul viso dell'amante, e il vampiro gli
sorrise materializzandosi sopra di lui prima di spingerlo a sdraiarsi,
allargandogli le cosce con un ginocchio facendo ben attenzione a
strofinarne l'interno sensibile.
Fu ricompensato dal lento sospiro di piacere del compagno che venne
prontamente raccolto dalle sue labbra affamate.
La sua lingua scivolò languida nella bocca del rossino, assaggiandolo con
cura, spingendo le labbra contro le sue per fargli reclinare il capo.
Gli accarezzò la gola con una mano mentre l'altra scivolava giù tra le
gambe divaricate per cercare il suo sesso.
Lo lasciò libero di respirare scendendo a baciargli la gola accompagnato
dalla voce calda del suo compagno che si alzava in note roche e profonde,
spezzandosi in ansimi quando la sua mano cominciò a salire e scendere a
ritmo regolare, tramutarsi in lunghi gemiti quando la sua bocca scivolò
languida sul suo petto.
"Kaede..." ansimò Hanamichi spalancando gli occhi, quando il palmo di
Rukawa premette sulla sua eccitazione, il metallo freddo dell'anello sulla
pelle bollente.
Il vampiro sorrise ripetendo quel gesto che aveva fatto improvvisamente
tendere il suo compagno mentre Hanamichi emetteva un lungo lamento
inarcandosi violentemente sotto di lui.
Scivolò a succhiargli dolcemente la gola ignorando il suo bacino che si
spingeva con urgenza contro di lui.
"Piano amore abbiamo un sacco di tempo..." gli soffiò nell'orecchio prima
di mordicchiargli dolcemente il lobo trattenendo un sorriso quando gli
giunse un insulto dalla voce tesa e roca del suo amante.
Hanamichi gli fece scivolare le braccia attorno alle spalle accarezzando
quella schiena vellutata disegnandone i contorni, stringendola con più
forza quando il piacere saliva, riprendendo fiato quando Rukawa rallentava
la sua carezza portandolo alla pazzia.
Cominciò a spingersi contro di lui con urgenza e il volpino ne approfittò
per far scivolare una mano sotto di lui fino ai glutei.
Vi insinuò il primo dito mentre tornava a sollevare il capo per fissare il
suo compagno.
Lasciò andare il suo sesso mentre anche la seconda mano scivolava sotto di
lui obbligandolo ad alzare i fianchi.
Hanamichi non si fece pregare inarcando il corpo, offrendosi a lui con un
ansito roco che mandò in tilt il cervello del vampiro.
Rukawa gli allargò le natiche spingendo il bacino contro di lui,
penetrandolo con forza, strappandogli un grido di dolore.
Lo strinse possessivamente a se con entrambe le braccia, mentre la sua
bocca raccoglieva una lacrima salata prima di andare a sigillare le labbra
del suo compagno.
Rimase immobile dentro di lui per alcuni istanti prima che il calore
rovente di quel corpo lo attirasse inesorabilmente a se, spingendolo a
muoversi dentro di lui.
Hanamichi si aggrappò alla sue spalle gemendo, la sua voce saliva sempre
più in fretta man mano che Rukawa aumentava il numero e la forza delle
spinte.
Ansimò quando avvertì il calore del compagno invaderlo, i fianchi del
vampiro strofinarono contro i suoi un'ultima volta e con un lungo lamento
Hanamichi venne contro il corpo del compagno.
Rukawa lo riadagiò tra le lenzuola con dolcezza liberandolo, prima di
allungare un braccio raccogliendo le coperte avvolgendoli entrambi nel
loro calore, attirandolo contro il suo petto.
Hanamichi gli sorrise dolcemente sfiorandogli le labbra con un bacio e il
vampiro gli scostò dolcemente le ciocche rosse che, umide, gli erano
scivolate sbarazzine a velare gli occhi dorati.
La sua mano scese poi sulla gola, sfiorando dolcemente la piccola
cicatrice che ancora segnava le sue carni.
Hanamichi reclinò il capo appoggiandosi a lui mentre le sue braccia
scivolavano a stringere la vita del vampiro.
"Mordimi..." sussurrò piano soffiando sulla pelle sudata del compagno.
Rukawa rabbrividì abbassando il capo lentamente, accarezzandolo dolcemente
con la lingua, prima di aprire le labbra.
Il rossino emise un flebile lamento quando avvertì i canini del vampiro
lacerargli la pelle.
Una mano del vampiro gli accarezzava dolcemente i capelli mentre l'altra
si spostava ipnotica su e giù sul suo fianco.
Rukawa continuò a suggere lentamente mentre la vista del suo compagno si
offuscava e il suo respiro diventava più pesante.
Lo lasciò andare quando ebbe preso abbastanza sangue da portare a
compimento il rituale, adagiandolo con cura sui cuscini fissando gli occhi
dorati velati di stanchezza.
"Tutto bene?" gli chiese piano.
Hanamichi ebbe a malapena la forza di annuire e Rukawa gli sorrise
dolcemente.
"Ti restituirò le forze..." promise prima che nei suoi occhi blu
cominciassero a delinearsi ormbe fluide.
Hanamichi ne seguì il gioco, ipnotizzato, mentre le parole del vampiro si
alzavano ferme e solenni nell'aria satura del loro amplesso.
"Dinanzi a questa notte mia sorella.." sussurrò piano.
"...dinanzi a questo buio mio padre.."
Si morse le labbra, incidendole finchè su di esse non brillò una piccola
goccia carminio.
"..il mio sangue per te.."
Si abbassò a sfiorargli le labbra in modo di bagnarle con il suo liquido
scarlatto.
"..tu che sarai il mio sangue."
Sussurrò osservando il compagno leccarsi le labbra, assaporando il suo
sapore.
"..Il mio sangue nel tuo corpo..
..il tuo sangue nel mio corpo..
..finché il buio non calerà sulla tua luce.."
Hanamichi gli sorrise dolcemente e il vampiro allungò la propria mano
intrecciandola con la sua.
Nel silenzio irreale che li avvolgeva con la sua calda coperta si sollevò
leggero il tintinnio delle due fedi che venivano a contatto.
"..Legati." sussurrò fissandolo intensamente.
"Legati" ripetè Hanamichi ricambiandogli lo sguardo.
Rukawa gli scostò i capelli rossi dalla fronte dandogli un ultimo, dolce
bacio, mentre le maglie dell'incantesimo si chiudevano nuovamente su di
loro avvolgendoli con la loro reciproca promessa, prima che entrambi
scivolassero nel sonno.
Sulla fronte dorata del rossino, una piccola volpe, la lunga coda elegante
attorcigliata al tronco di uno splendido acero.
Fineeeeeee!!!!
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