Disclaimer: ho provato anche a strisciare ma Inoue è un osso dannatamente
duro e non me li vuole dare...>_<
Dediche: concedetemi un minuto per fare una dedica speciale ad Enil ed Ery che
sono arrivate da pochissimo in questa mail ma che mi hanno da subito illuminato
con la loro allegria (oltre ad avere il pregio di essere delle RuHana girls^^)
Ragazzuole : grazie ^___-
Note: vediamo...vediamo che cosa vi posso combinare in questo cap.... *___*
H:perchè devi per forza combinare qualcosa? ç_ç
N:se no non mi diverto... ^__^ oh,oh,oh ho già un'ideuzza.... Senducciooooooo.......
S: (heeeeeeellllllp ç_ç)
You are my
blood 2 parte
IV
di Naika
Kyota in piedi vicino ad una grande finestra lanciò uno sguardo al
temporale che imperversava senza accennare a placarsi. "Credo che
continuerà così per tutto il giorno" gli disse Maki battendogli un
colpettino sulla spalla. Il ragazzo annuì passandosi le dita tra i
capelli sciolti e ancora leggermente umidi per il bagno caldo che si era
concesso nella sua lussuosa camera.
Visto che avevano a disposizione tanto ben di Dio perchè non
approfittarne?
Nel grande salotto in cui l'aveva accompagnato il cameriere alcuni ragazzi
delle altre squadre erano già riuniti intorno al lungo tavolo del buffet.
Anzai sorseggiava il the seduto su una poltrona mentre Ryota stava
servendosi di alcune tartine parlando con Jin. Akagi e Uozumi accanto al
camino stavano discutendo di schemi di gioco mentre Hikoichi con il suo
immancabile blocco di appunti scriveva tutto. Anche gli altri si erano
cambiati e dopo l'iniziale stupore si stavano ben presto abituando a tutto
quello sfarzo. Il rookies stava portando un tramezzino alle labbra quando
dalla porta entrò un ragazzo con la faccia scura quasi quanto il
temporale che imperversava fuori dalle finestre. "Hey Sendoh che c'è
ti ha morso un cane?" gli chiese Kyota con un largo sorriso. Il
ragazzo moro lo fulminò con un'occhiataccia prima di sfoderare il suo
immancabile sorriso anche se questa volta somigliava più ad un ghigno.
"Io non ci scherzerei tanto sopra se fossi in te aspetta di vedere i
cani.." disse lasciando la frase in sospeso prima di servirsi da
bere.
Hanamichi si mosse tra le lenzuola allungando le braccia per
stiracchiarsi, voltò il capo per fissare il cuscino accanto al suo
trovandolo vuoto. La volpe doveva essersi già alzata. Allungò il viso
per poggiare la guancia dove il capo del vampiro aveva lasciato un piccolo
solco sul cuscino bianco aspirando il suo profumo.
Sospirò crogiolandosi in quella leggera sensazione di benessere per
alcuni minuti, gli occhi chiusi il corpo completamente rilassato sotto le
lenzuola che lo avvolgevano.
Il rumore della porta del bagno che si apriva lo riscosse dal dolce
torpore in cui stava nuovamente scivolando costringendolo ad alzare il
capo. Rukawa sulla soglia del bagno i capelli bagnati e l'accappatoio
negligentemente avvolto sul corpo muscoloso gli sorrise incurvando
leggermente gli angoli della bocca.
"Ben svegliato" mormorò andando a sedersi sul letto accanto a
lui e chinando il viso per sfiorargli le labbra con le proprie.
"Che ore sono?" gli chiese Hanamichi mettendosi seduto anch'egli
e guardandosi attorno alla ricerca di un orologio. "Sono quasi le
tre" mormorò distrattamente il vampiro mentre i suoi occhi seguivano
con attenzione il lenzuolo candido scivolare sulla pelle dorata del suo
shadow, quando questi si era alzato, fermandosi giusto pochi centimetri
prima di scoprire il suo sesso. Affascinato dal contrasto tra le lenzuola
e quella pelle abbronzata il volpino allungò una mano poggiandola sul
ventre piatto del suo amante prima di farla scivolare lentamente sotto le
lenzuola. "Ru!!!" protestò vivacemente il rossino arrossendo e
afferrandolo per il polso per evitargli di scendere più in basso. Per una
volta il vampiro parve cedere e allontanando la mano gli indicò il bagno.
"Igor ha portato su le nostre valigie se vuoi cambiarti" gli
disse prima di alzarsi dal letto e dirigersi verso un grande armadio
nascosto nella parete. Con sua enorme sorpresa, Hanamichi vide al suo
interno le loro valigie mentre alcuni abiti erano stati ordinatamente
appesi alle grucce. "Ma...ma..." balbettò sorpreso
"Quando...?"
Rukawa scosse le spalle con indifferenza. "Dev'essere entrato mentre
stavamo dormendo" disse tranquillamente.
Il rossino spalancò gli occhi arrossendo violentemente mentre afferrava
con entrambe le mani le lenzuola portandosele al petto per coprirsi.
"Do'hao" mormorò il vampiro osservando senza poter trattenere
un sorriso il suo compagno che si guardava introno come se si aspettasse
di veder spuntare il maggiordomo da un momento all'altro.
"Io non ci trovo niente di divertente volpaccia!!!" esclamò
offeso il ragazzo lanciandogli uno sguardo omicida. "E se entrava
mentre... mentre...." il suo viso assunse una splendida
tonalità aragosta mentre tentava invano di non incespicare nella
sua lingua per spiegare il concetto. Rukawa scosse le spalle "E' solo
il maggiordomo" mormorò.
Hanamichi lo fissò allibito prima di esplodere in un "KISTUNEEEEE!!!!!"
che fece quasi tremare i vetri delle finestre. "Hana!!"
protestò il moro portandosi le mani alle orecchie e lanciandogli
un'occhiata torva.
"Stavo scherzando do'hao, Igor non sarebbe mai entrato se non avesse
avuto la certezza di non disturbare!" gli spiegò prima di prendere
un accappatoio dall'armadio e gettarglielo. "Su va a lavarti gli
altri si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto" borbottò cupo
vagliando tra se l'idea di imbavagliare il suo ragazzo.
Hanamichi uscì dal bagno trovando il volpino completamente vestito seduto
su una poltroncina il cellulare all'orecchio.
Un paio di pantaloni bianchi fasciavano le lunghe gambe accavallate con
grazia mentre un'ampia felpa azzurro cupo gli cadeva mollemente su di essi
avvolgendo il corpo candido e lasciando scoperto il lungo collo. Aveva
tirato indietro i capelli ancora umidi che tuttavia già gli ricadevano in
ciocche scomposte davanti al viso mentre scuoteva la testa nel parlare con
il suo misterioso interlocutore.
Hanamichi si costrinse a spostare la sua attenzione sulla conversazione
telefonica perchè guardare la volpe gli stava facendo venire una gran
voglia di tornare a letto.
Stava diventando un hentai peggio di Akira.
"No...ti ho detto di no.... Reika.... Reika non ci provare
neanche....REIKA!" il vampiro fissò il cellulare muto con
un'occhiata truce che fece scricchiolare pericolosamente l'apparecchio
come se dovesse andare in pezzi da un momento all'altro.
"Che succede?" gli chiese Hanmichi curioso mentre prelevava
dall'armadio una camicia bordò e un paio di pantaloni neri. Rukawa
sollevò il capo per rispondergli proprio mentre il ragazzo lasciava
cadere l'accappatoio per chinarsi e indossare i pantaloni.
Lo fissò in silenzio per un paio di secondi prima di recuperare le corde
vocali.
"Ho chiamato mia madre per avvertirla che ci siamo fermati qui ma mi
ha risposto Reika."
Il rossino si allacciò i pantaloni prima di voltarsi a guardarlo.
"E allor....."
"Saaalve!!!" lo interruppe un'allegra voce ben nota mentre dal
centro della stanza una bella ragazzina dai capelli biondi emergeva da una
voluta di fumo dorato.
Hanamichi fissò la cugina del volpino spalancando gli occhi. "Re..Reika?"
mormorò sorpreso.
La ragazza lo squadrò dall'alto al basso facendo scorrere lo sguardo
sulle lunghe gambe fasciate dai pantaloni scuri fino al petto nudo
lasciandosi sfuggire un languido sospiro che fece arrossire Hanamichi e
che le costò un veloce balzo all'indietro per schivare una fiammata
lanciatole contro dal cugino.
"Ma insomma stavo solo guardando!!" protestò la ragazzina
offesa battendo alcuni colpetti sull'ampia gonna la cui estremità si era
bruciacchiata.
"Sei troppo possessivo con il tuo sposino cugino!!" borbottò
"E pensare che io sono venuta fin qui per aiutarvi" disse con
fare melodrammatico.
Rukawa sollevò gli occhi al cielo. "Non mi sembrava di averti
chiesto aiuto" le fece notare il vampiro con voce profonda mentre
Hanamichi fissava i due abbottonandosi la camicia rosso scuro.
Reika lanciò un'occhiata di disapprovazione al ragazzo che si stava
coprendo ma si premurò di spostare lo sguardo in fretta per evitare di
venir incenerita dal cugino.
"Ma pensa ai vantaggi che comporta l'avermi qui!" gli disse la
ragazza con un sorriso allegro "Darò io tutte le spiegazioni del
caso. Mi inventerò una storia plausibile e metterò a tacere tutti i loro
dubbi!! Pensa Kaede a tutte le domande che ti faranno quando
scenderai" gli disse ben conoscendo quanto il cugino detestasse dare
spiegazioni. "Ci pensi finiresti per parlare per ore e ore"
mormorò suadente con un ghigno soddisfatto quando lo vide corrucciarsi.
"Come spieghiamo la tua presenza qui stamattina ti hanno visto a
scuola" chiese il vampiro ormai quasi convinto.
Non gli andava proprio di mettersi a dare spiegazioni però era
inevitabile che gli facessero delle domande.
Reika in effetti poteva risparmiargli una buona dose di seccature anche se
temeva che ne avrebbe create di nuove.
"Dirò che ero diretta qui e che ho preso l'elicottero così sono
arrivata prima di voi" spiegò la ragazza con una scrollata di
spalle. "Avete un elicottero?" chiese il rossino intromettendosi
nel dialogo. "Ne abbiamo due" gli rispose distrattamente Rukawa
prima di tornare a fissare la cugina ignorando gli occhi spalancati del
suo shadow e i conseguenti borbottii. "E va bene" si arrese con
un sospiro. "Evviva!!!" trillò lei spalancando le braccia per
saltargli al collo.
Il vampiro la gelò con un'occhiata di avvertimento e lei gli fece una
linguaccia prima di scomparire in una nuova voluta di fumo per scendere ai
piani inferiori.
Solo quando se ne fu andata Rukawa sospirò lasciando affiorare un sorriso
sul volto candido mentre si passava una mano tra i capelli scuri.
"Le vuoi molto bene vero?" gli chiese Hanamichi andando a
sedersi sul bracciolo della poltrona su cui era accomodato il vampiro.
Rukawa scosse il capo alzando gli occhi su di lui. "E' colpa tua
sai?" "mia?" gli chiese il rossino non capendo. Il vampiro
annuì alzandosi e prendendolo tra le braccia. "Sei tu che mi hai
insegnato..." mormorò. Hanamichi gli sorrise dolcemente
accarezzandogli il volto con una mano. "Questa è la cosa più bella
che potevi dirmi lo sai?" sussurrò prima di chinare il capo per
sfiorargli le labbra con le proprie. Rukawa lo strinse possessivamente a
se affondando la lingua nella bocca dell'amante in un lungo bacio prima di
separarsi. "E' meglio se andiamo ora, non è consigliabile lasciare
troppo spazio alla fantasia di mia cugina" gli disse il vampiro
avviandosi alla porta seguito dal compagno. Hanamichi tuttavia si
paralizzò sulla soglia quando i due doberman accovacciati poco oltre
nell'ampio corridoio alzarono la testa fissando su di loro gli occhi
scuri. "E...e.... quelli che sono???" chiese Hanamichi
imponendosi di non fare un passo indietro quando i due cani si
avvicinarono al vampiro. Rukawa accarezzò il capo dei due animali
sorridendo. "Questi sono Sodoma e Gomorra." Gli disse
indicandogli prima uno e poi l'altro cane "Sodoma Gomorra questo è
Hanamichi il mio shadow" disse presentandogli le due belve come se si
trattasse di due persone. Quasi avessero compreso le sue parole i cani
spostarono gli occhi su di lui. Il rossino li fissò preoccupato prima di
tendere lentamente una mano. Sodoma allungò il muso appuntito
annusandogliela prima di leccarla cominciando a scodinzolare*. Anche
Gomorra gli si avvicinò strofinando il muso contro il tessuto scuro dei
suoi pantaloni. "Sono splendidi" mormorò il rossino facendo
scorrere le dita sul pelo scuro e setoso. "E sono anche molto
intelligenti" gli spiegò Rukawa mentre si avviavano ai piani
inferiori seguiti dai cani. "In effetti si tratta di un incrocio 'speciale'"
mormorò con un sorriso. Hanamichi sollevò un sopracciglio sorpreso ormai
aveva imparato a non stupirsi troppo da quando stava con il vampiro però
quelli gli sembravano due cani normalissimi. Bhe a parte gli occhi
forse... "Sono stati dotati di un'intelligenza particolare grazie ad
un incantesimo abbastanza complicato, in linea di massima riescono a
comprendere che cosa diciamo" Hanamichi lo fissò sorpreso prima di
spostare lo sguardo sui cani.
"Davvero?" chiese stupito rivolgendosi al vampiro e sussultando
quando Sodoma che trotterellava la suo fianco annui con il capo. Il
rossino fissò l'animale sconvolto prima di scuotere il capo con forza.
Rukawa gli sorrise cingendogli la vita con un braccio mentre si avviavano
per il lungo corridoio.
Erano giunti al primo piano quando la voce di Mistui li raggiunse. "Hey
dove vi eravate imboscati voi due?" chiese avvicinandosi accompagnato
da Kogure che gli aveva tirato una gomitata nelle costole che venne
prontamente ignorata. Sodoma fissò gli occhi scuri sui nuovi venuti
mentre Gomorra si posizionava davanti al rossino snudando le zanne con un
basso ringhio minaccioso. Mistui impallidì violentemente e Hanamichi si
affrettò ad allungare una mano per accarezzare il doberman che smise
immediatamente di ringhiare accoccolandosi sulle zampe posteriori. Kogure
invece sorrise "Sono degli ottimi guardiani a quanto sembra"
commentò mentre pensava con un sorriso a come Gomorra si era subito
posizionato davanti a Hanamichi. Rukawa annui soddisfatto. Peccato che non
avrebbe potuto portarseli appresso quando sarebbero finalmente giunti al
loro hotel. Era sicuro che con i due animali accanto Hanamichi sarebbe
stato al sicuro da qualsiasi approccio da parte del porcospino.
Scosse le spalle.
"Scendiamo?" chiese agli altri che annuirono.
Il piano di Reika parve funzionare dato che Rukawa non venne subissato di
domande con suo grande sollievo.
La ragazzina sembrava perfettamente a suo agio in mezzo a tutti quei
ragazzi e non perdeva occasione per stuzzicare quello o quell'altro
giocatore inoltre lei ed Ayako erano andate subito d'accordo nonostante i
quattro anni di differenza.
La ragazzina poi parve subito particolarmente attratta da un certo
giocatore del Kainan con i capelli scuri. "Come si chiama quel
ragazzo?" chiese a suo cugino avvicinadoglisi in un momento in cui
era rimasto in disparte.
A Rukawa non era mai piaciuta la confusione a differenza di Hanamichi che
invece sembrava perfettamente a suo agio in mezzo a tutte quelle persone.
Il vampiro seguì lo sguardo della cugina accigliandosi. "Nobunaga.
Nobunaga Kyota. Perchè?" Lei arrossì violentemente. "Non trovi
che sia splendido?" mormorò. Rukawa sollevò un sopracciglio
sorpreso. "No, sinceramente no ma credo che sia una questione di
gusti" borbottò accigliandosi. "Io lo trovo assolutamente
meraviglioso" mormorò lei seguendo con gli occhi i movimenti del
ragazzo attraverso la sala. "Reika..." l'ammonì Rukawa a
bassa voce. Ma l'arrivo di Hanamichi e Ayako gli impedirono di continuare
il dialogo con la cugina che si infilò tra i partecipanti al banchetto
finendo 'casualmente' accanto al ragazzo dai capelli scuri. "Sbaglio
o tua cugina sta facendo gli occhi dolci alla Nobu-scimmia?" gli
chiese Hanamichi osservando la ragazzina ridere di qualcosa che le aveva
detto il moretto.
"Hn" mormorò Rukawa scuotendo il capo con rassegnazione.
Nel pomeriggio dato che il tempo non accennava a migliorare Reika su
richiesta degli allenatori li accompagnò attraverso l'enorme villa fino
alla grande palestra. "Accidenti e io che speravo di saltare gli
allenamenti almeno oggi" borbottò Ryota mentre indossava la divisa.
Akagi gli si avvicinò minaccioso e il playmaker si affrettò a
svignarsela alla velocità della luce.
I tre allenatori stavano organizzando un mini torneo tra le squadre mentre
i ragazzi facevano riscaldamento nella grande palestra. Ayako seduta su
una panchina accanto a Reika si guardava introno. "Certo che è
veramente una palestra di tutto rispetto" commentò. La ragazzina
annuì soddisfatta scostando una ciocca dei capelli biondo grano.
"Toglimi una curiosità" le chiese Ayako osservandola da capo a
piedi.
"Dimmi?" chiese la biondina ben disposta.
"Tu ci hai detto che questa casa è un'eredità di famiglia
vero?" Reika annuì. "Però tu non sembri giapponese". La
ragazza si portò una mano ai capelli biondi sorridendo. "Infatti
sono giapponese solo da parte di padre."
Spiego.
"Mia madre è belga come lo era il padre di Kaede."
"Oh.." annuì Ayako prima di notare un particolare che le era
sfuggito.
"Era?" chiese stupita.
Il volto di Reika si intristì e la ragazzina sospirò. "Il padre di
Kaede, mio zio, è morto quindici anni fa" mormorò.
"Mi dispiace" mormorò Ayako ma Reika scosse le spalle. "Kaede
ha ancora sua madre e poi ora ha Hanamichi" disse con un sorriso
scrutando il volto della manager che non parve affatto stupita. Reika
annuì tra se riconfermando l'idea che si era fatta della ragazza dai
ricci capelli scuri.
"Vivono insieme adesso vero?" le chiese Ayako ricordando che
quella mattina i due erano arrivati insieme.
Reika sorrise più apertamente. "Già." "I genitori di
Hanamichi non hanno protestato?" indagò la manager.
Il vampiro la fissò stupita. "Credevo che lo sapessi..."
mormorò. "Cosa?"
"Hanamichi non ha più i genitori." Le spiegò "Sua madre
è morta dandolo alla luce e suo padre ha fatto un infarto due anni fa.
Viveva da solo in un piccolo appartamento ma l'ha venduto ora" Ayako
impallidì violentemente mentre il suo sguardo si spostava sul rossino che
stava litigando per qualcosa con Nobunaga mentre un Akagi piuttosto
arrabbiato si dirigeva verso di loro a passo di marcia. "Non lo
sapevo..." mormorò. "Anzi credo che nessuno lo sappia, sembra
sempre così allegro..." disse scuotendo il capo "Me lo
immaginavo con una di quelle famiglie unite e terribilmente numerose"
commentò.
Reika annuì "Non sempre le cose sono quelle che sembrano"
commentò con una strana luce negli occhi castani che fece corrugare la
fronte ad Ayako.
Era sempre la stessa ragazzina eppure ora... ora sembrava diversa....
avvertì uno strano brivido che si impose di ignorare.
"Comunque..." continuò la biondina scuotendo il capo
"Adesso lo sposino vive a casa nostra" si lasciò sfuggire prima
di rendersi conto che aveva usato il termine sbagliato.
Ayako infatti spalancò tanto d'occhi. "Co...come?" chiese.
Reika arrossì violentemente. "Hemmm..." Ormai la frittata era
fatta tanto valeva vedere come la manager avrebbe preso
quell'informazione. "bhe ecco vedi per la nostra gente loro sono...
legati"
Ayako la fissò incredula.
Sapeva che in Belgio il matrimoni omosessuali erano riconosciuti ma da lì
a scoprire che Rukawa aveva sposato Hanamichi...
"Da...davvero?" balbettò incredula.
Reika annuì con il capo "Naturalmente per voi la loro unione non
significa nulla ma per la nostra gente loro sono come marito e
moglie." Mormorò cercando di spiegarsi in modo da far comprendere
alla povera manager allibita.
"Ma ti prego non dirlo a nessuno se Kaede scopre che mi è sfuggito
come minimo mi spenna" mormorò mentre cercava con lo sguardo il
cugino. Questi parve avvertire gli occhi della ragazza sulla sua schiena
perchè si voltò a fissarla con un sopracciglio sollevato e uno sguardo
interrogativo.
Reika sfoderò il suo miglior sorriso innocente cosa che fece corrucciare
ancora di più il vampiro mentre i suoi occhi blu diventavano roventi.
Tuttavia Ayako le promise di mantenere il segreto e Akagi richiamò i
ragazzi per cominciare la partita evitando così che Rukawa le si
avvicinasse per avere spiegazioni.
Il torneo si concluse con la vittoria del Kainan sullo Shohoku e dello
Shohoku sul Ryonan, anche se la differenza di punti risultò
incredibilmente esigua, e con quindici ragazzi stanchi morti. "Sono a
pezzi" borbottò Hanamichi infilandosi sotto la doccia e lasciando
che l'acqua calda gli scorresse sul viso e sul corpo in una rilassante
carezza. La maggior parte dei suoi compagni si erano già lavati o si
erano ritirati nelle loro stanze per sfruttare ancora una volta
l'idromassaggio. Nel bagno oltre a lui c'erano solo Kyota e Koshino.
Chiuse gli occhi rilassandosi completamente sotto il getto caldo mentre
quel suono omogeneo copriva tutti gli altri cullandolo. Akira che stava
entrando proprio in quel momento nel bagno si fermò immobile ad
osservarlo con occhi luccicanti di desiderio. Era una vera fortuna che la
palestra avesse un unico spogliatoio. Prima quando il rossino si era
cambiato non aveva potuto ammirarlo con attenzione dato che Rukawa gli era
stato accanto per quasi tutto il tempo. Ma ora il volpino si era fermato a
parlare con la sua adorabile cuginetta e lui si era intrufolato nei bagni
seguendo il suo Hanakun con la scusa di recuperare lo shampoo dimenticato.
Hanamichi era assolutamente splendido. L'acqua scorreva sul suo corpo
abbronzato modellando i muscoli perfetti e le gambe tornite, i capelli
rossi gli scivolavano sul viso morbidamente addolcendo i lineamenti
spigolosi. Kami che cosa darei per essere qui da solo con lui!!!
Pensò l'asso del Ryonan facendo scivolare lo sguardo su di lui
languidamente con la stessa lentezza che avrebbe utilizzato per
accarezzarlo con le mani se avesse potuto.
"Finiscila!"
Solo un sibilo gelido che gli sfiorò l'orecchio facendolo voltare.
Conosceva quella voce bassa e profonda anche se non aveva mai avvertito
quel tono irritato nelle sue parole.
Si voltò sorpreso, era così preso dalla sua contemplazione che non si
era accorto che anche Rukawa era entrato negli spogliatoi e l'aveva
beccato in pieno mentre si mangiava con gli occhi il suo ragazzo.
Suo ancora per poco.
Sendoh gli sorrise fronteggiando gli occhi blu con sicurezza. "Non
capisco di cosa tu stia parlando" gli disse con il suo miglior
sorriso di scherno.
Rukawa strinse gli occhi con rabbia le iridi azzurre diventate
improvvisamente di un blu profondo.
Aveva già visto una volta quelle iridi cambiare colore così in fretta...
Sendoh scosse il capo mentre rabbrividiva... d'un tratto aveva paura...
Una paura dannata di Rukawa.
Eppure che poteva fargli il volpino?
Infondo era solo un ragazzo come lui.... o no?
Fece inconsapevolmente un passo indietro.
"Stai lontano da lui" sibilò Rukawa passandogli accanto diretto
alle docce con quello sguardo fiammeggiante negli occhi scuri.
"Te lo puoi scordare" sussurrò piano Akira.
Lo vide voltarsi di scatto come se lo avesse sentito.
Ma era impossibile aveva parlato così piano che era impossibile che lo
avesse sentito!!!
Rukawa gli lanciò uno sguardo da far accapponare la pelle prima di
voltarsi nuovamente e staccare un accappatoio dalla rastrelliera
avvicinandosi al box di Hanamichi. Allungò una mano chiudendo bruscamente
l'acqua.
Il rossino sbatte gli occhi un paio di volte sorpreso osservando la volpe.
"Che diavolo ti prende kistune!" esclamò irritato.
"Hn" sbottò il volpino gettandogli senza tante cerimonie
l'accappatoio prima di fare un cenno con la testa nella direzione
dell'asso del Ryonan rimasto immobile ad osservare la scena.
Hanamichi serrò i pugni con rabbia passando lo sguardo da uno all'altro.
La volpe era gelosa questo lo sapeva ma comportarsi così davanti agli
altri...
Insomma nemmeno fosse colpa sua se quel depravato si era messo a fissarlo
finchè faceva la doccia. Afferrò l'accappatoio e lo rigettò al volpino
con tutta l'intenzione di riprendere la doccia interrotta ignorandoli
entrambi.
Akira sogghignò nel notare il gesto. Credevi forse di avere a che fare
con un ragazzo dolce e mansueto. Pensò soddisfatto dal gesto del rossino.
Hai sbagliato tutto Rukawa!!Stavolta hai davvero commesso un errore
madornale!
"Vestiti"
la voce di Rukawa era bassa.
Non solo era sepolcrale.
Era chiaramente furioso. Paurosamente furioso....
Hanamichi lo fissò cupo riconoscendo il colore pericolosamente cupo delle
iridi del suo amante.
Guai...
Kyota sotto una doccia poco più in la li stava guardando leggermente
pallido mentre l'aria diventa improvvisamente elettrica.
Koshino aveva la fronte corrugata come se non riuscisse a capire o stesse
cercando di ricordare...
Rukawa gli tese nuovamente l'accappatoio con un gesto perentorio.
Hanamichi lo folgorò con lo sguardo prendendo l'indumento con un gesto
secco. Non poteva permettersi di fargli una scenata li soprattutto non
davanti a Sendoh e soprattutto non davanti a Koshino!
Akira si spostò velocemente quando il rossino gli passò accanto a passo
di marcia per evitare di essere travolto.
Negli occhi nocciola del rossino però riuscì egualmente a scorgere una
luce assassina ma non solo... anche umiliazione e dolore...
Akira sorrise tra se soddisfatto....
Non poteva dire di aver segnato un punto a suo favore ma di certo Rukawa
si è comportato come un padrone con la sua donna e Hanamichi è troppo
orgoglioso per accettare una cosa del genere....
Il vampiro percorse velocemente le scale che conducevano agli appartamenti
padronali.
Una volta sbollita la rabbia e la gelosia cieca che si era impadronita di
lui quello che aveva fatto si era presentato ai suoi occhi con cruda
nitidezza.
Aveva rischiato di farsi scoprire ma soprattutto si era comportato come un
bastardo.
Aveva trattato Hanamichi alla pari di un oggetto come se fosse stata colpa
sua se quello stronzo di Sendoh se lo mangiava con gli occhi.
Imprecò tra i denti mentre entrava nella loro camera.
Il vicolo era buio e puzzolente, il mantello che gli copriva le spalle era
di una lana grezza a cui non era avvezzo e che gli infastidiva la pelle.
Si massaggiò il braccio strettamente fasciato che ancora gli procurava
violente fitte di dolore. Nonostante le cure dei migliori medici del
clan il morso velenoso di Irah gli aveva bruciato la carne candida
costringendolo a letto con la febbre alta per tre giorni.
Tre giorni durante i quali aveva riflettuto a lungo.
Dopo quanto gli aveva raccontato Ken era chiaro che un attacco diretto
avrebbe difficilmente portato ad una vittoria su quel fastidioso essere
umano.
Ma lui non aveva abbandonato il suo progetto.
Lo aveva solo modificato.
La rabbia che il Demon's Master aveva dimostrato in occasione dell'attacco
al suo shadow sarebbe stata un'ottima arma nelle sue mani. Sorrise tra se
aspettando che il giovane vampiro del clan avversario con cui aveva
appuntamento giungesse da lui. Sarebbe riuscito nel suo intento, avrebbe
liberato il suo Signore dall'inutile peso del mortale e per di più
avrebbe fatto in modo che sfogasse la sua rabbia su uno dei clan più
fastidiosi di quell'angolo di mondo. E una volta che il Demon's Master
avesse cominciato a falciare vite avrebbe riscoperto il piacere della
morte e del sangue riconoscendo infine quant'erano giuste le sue idee.
Probabilmente lo avrebbe anche ringraziato riconoscendo di aver sbagliato
ad impedirgli di eliminare l'essere umano da subito.
Un rumore di passi lo riscosse dalle sue elucubrazioni.
La prima pedina sarebbe presto stata spostata il suo gioco poteva avere
inizio.
"Hey Akira che cos'è quella faccia soddisfatta?" chiese Koshino
all'alto compagno di squadra quando si incrociarono diretti al salotto
dove avrebbero cenato. Un sorriso luminoso incurvò le sue labbra. Il
tempo cominciava finalmente a dare segni di cambiamento e probabilmente
già la mattina successiva sarebbero partiti per la loro ultima
destinazione abbandonando quella casa dove aveva così poca libertà di
movimento. In più era sicuro che ora i due piccioncini stessero litigando
e questo gli riempiva il cuore di gioia. Ci avrebbe pensato lui a
consolare Hanakun quando quell'insensibile bastardo si sarebbe infine
dimostrato per quel che era e il rossino l'avrebbe lasciato per correre da
lui!!!
Continua....
N:^___^
S:Cominci a starmi simpatica sai...?
N:oh,oh,oh.... ^___^
S: O_o????
N: *_____* aspetta il prossimo cap per dirlo.....
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