Disclaimer:Se proprio devo farli.... Ru e Hana non
sono miei ma appartengono ad Inoue e agli aventi diritto ç_ç (sigh...)
Note: Dov'eravamo rimasti???
H: Oddio... _
N: ^__^ ah sì....
You are my
blood 2 parte
II
di Naika
Hanamichi rimase per alcuni secondi a fissare il ragazzo dinanzi a se
mentre il suo sguardo scivolava sulla veste scura e sugli strani disegni
che gli adornavano il volto candido.
"Ma come sei conciato?!" esclamò gesticolando forsennatamente
così sorpreso da dimenticare persino il taglio che gli lacerava il
braccio sinistro. L'attenzione del vampiro invece sembrava tutta
catalizzata in quel punto.
Silenziosamente esso avanzò infatti fino a lui afferrandolo per il polso
e abbassando la bocca per raccogliere una goccia di sangue che stava
scivolando lungo il muscolo abbronzato.
"Eh no!!" esclamò Hanamichi ritraendosi di scatto. Il vampiro
gli lanciò uno sguardo infastidito e lievemente offeso.
"Voglio delle spiegazioni volpaccia e tu non metterai i denti su di
me finchè non le avrò avute!" disse perentorio, strappando la
manica lacerata e improvvisando una fasciatura sul braccio in modo da
fermare il sangue che ormai scivolava lentamente lungo il muscolo. Non era
un taglio molto profondo ma avrebbe comunque continuato a sanguinare per
un po' se non si fosse sbrigato a fasciarlo.
"Che cosa vuoi sapere?" gli chiese Rukawa con voce resa roca dal
desiderio mentre la lingua gli scivolava sensuale sulle labbra e lo
sguardo restava incatenato alla camicia bianca macchiata di rosso.
"Chi era quel tizio tanto per cominciare e perchè voleva farmi la
pelle?" gli chiese Hanamichi con un sospiro stanco sedendosi sul
letto. D'un tratto l'attenzione di Rukawa si spostò sull'orologio posato
sul comodino. Era quasi l'alba e a giudicare dagli abiti e dalle occhiaie
del rossino nonostante il suo avvertimento quel do'hao l'aveva aspettato
alzato. Bhe era stato una fortuna altrimenti a quell'ora probabilmente
sarebbe stato riverso nel loro letto privo di vita. Quel pensiero gli fece
scorrere un brivido gelido lungo la schiena mentre sentiva la propria
rabbia ruggire violente dentro di se. Avrebbe dovuto chiedere ad Irah di
uccidere Aron invece di limitarsi a ferirlo!! Silenziosamente si sedette
accanto al suo ragazzo facendogli scivolare un braccio intorno alla vita e
stringendolo dolcemente a se. Hanamichi appoggiò il capo sulla sua spalla
chiudendo gli occhi stancamente. "Che sta succedendo Kaede?" gli
chiese il rossino con voce improvvisamente appesantita dal combattimento e
dalla perdita di sangue.
Rukawa gli fece scivolare le dita candide sulla pelle del volto con un
sospiro mentre la rabbia scemava rapidamente. "Questa notte sono
stato presentato agli altri vampiri del nostro clan come il Demon
Master"
Hanamichi annuì stancamente avevano già parlato dei poteri di Kaede e ne
aveva avuto più di una dimostrazione nello scontro con Koshino e quando
Sendoh ci aveva provato con lui. "Secondo Aron, il capo del
consiglio, tu saresti un peso per me" Hanamichi sussultò sollevando
di scatto il volto con un'espressione allarmata negli occhi nocciola.
Rukawa gli sorrise dolcemente sfiorandogli le labbra con le proprie in un
bacio carico di dolcezza prima di continuare. "Per questo aveva
mandato quel sicario ad ucciderti credendo di farmi un piacere."
"Ma quell'uomo ha detto di essersi sbagliato" borbottò il
rossino confuso. Rukawa sorrise "Fronteggiandoti si è reso conto che
sei una persona speciale e che se ti avevo scelto c'era un motivo.
Probabilmente ha compreso che se ti avesse ucciso l'avrei inseguito fino
in capo al mondo" mormorò il vampiro mentre la sua voce si abbassava
diventando minacciosa, quasi sibilante, e gli occhi gli si scurivano
pericolosamente. "E' sta sicuro che non sarei stato così clemente da
ucciderlo" sussurrò facendo correre un brivido lungo la schiena del
rossino. A volte dimenticava che Kaede era un vampiro. Quand'era così
gentile e protettivo nei suoi confronti, quando passavano intere settimane
immersi nella vita di due normali studenti innamorati, scordava il potere
mortale che racchiudeva il suo compagno. "Ma ora non devi
preoccuparti Hana, Irah sarà molto eloquente nell'esporre ad Aron quanto
tengo a te." Disse con un sorriso malvagiamente divertito. Hanamichi
scosse la testa sorvolando su quello che le parole dell'amante
sottintendevano mentre invece sul volto gli si disegnava il sorriso
soddisfatto del tensai. "Allora ammetti di avere bisogno dell'unico,
magnifico e inimitabile tensai!!!" esclamò ridendo soddisfatto
ricevendo in tutta risposta il solito "Do'aho" seppur le labbra
del volpino si incurvarono in un leggero sorriso mentre le iridi scure del
vampiro andavano schiarendo. "Adesso pensiamo a quel braccio"
mormorò Rukawa spingendo il rossino sul copriletto e sedendoglisi a
cavalcioni sulla vita prima di cominciare ad armeggiare con la fasciatura
improvvisata da Hanamichi. Il rossino rimase immobile lasciandolo fare
finchè non sentì la bocca del vampiro lambirgli delicatamente la pelle
del braccio. Hanamichi spalancò gli occhi nell'avvertire le labbra
fresche del vampiro scivolargli sul braccio mentre Rukawa si stendeva su
di lui. "Ru..." mormorò con un filo di voce.
"Shhh..." lo ammonì il vampiro sollevandosi per baciarlo
facendogli assaporare il gusto metallico del suo stesso sangue. Una mano
candida scivolò dalla spalla al taglio mentre il bacio diventava più
profondo e intenso. Hanamichi si lasciò sfuggire un gemito di dolore
quando la mano candida gli si posò sulla ferita aperta ma pochi istanti
più tardi il dolore scomparve lasciando posto ad uno strano formicolio.
Quando Rukawa si staccò dalle sue labbra e Hanamichi potè abbassare lo
sguardo sul braccio notò che la ferita era scomparsa. "Con uno
shadow come te oh dovuto imparare degli incantesimi di guarigione"
gli spiegò con un sorriso al suo sguardo sorpreso. Gli scoccò un bacio
sulla punta del naso mentre il ragazzo sotto di lui metteva il broncio.
"Come sarebbe a dire con uno shadow come me? Io sono il tensai degli
shadow, l'unico, l'invincmphhhh....." Rukawa mise fine alle sue
vanterie con un bacio mentre le mani candide si infilavano sinuose sotto
la camicia bianca. Hanamichi gemette inarcando la schiena sotto di lui
lentamente permettendogli di sfilargliela. Le mani della volpe scesero
dunque ad occuparsi dei pantaloni mentre la pesante veste scura che egli
ancora indossava venne slacciata e lasciata cadere pesantemente sul
pavimento accanto al letto. Il vampiro lasciò scivolare una mano tra i
loro corpi allacciati prendendo a stimolare la virilità del compagno
mentre questi reclinava il capo sui cuscini per lasciar libero sfogo ai
gemiti.
Rukawa scese con la bocca lungo la mascella lambendo i lineamenti
dell'amante con la lingua mentre gli allargava le cosce per posizionarsi
fra esse. Hanamichi gliele allacciò ai fianchi invitandolo ad entrare e
il vampiro fece scivolare anche l'altra mano verso il basso
accarezzandogli i glutei prima di insinuare le dita dentro di lui.
Hanamichi gemette invocando il suo nome e reclinando il capo sulla destra
per offrire la vena pulsante al suo amante. Lo sentì leccargli la pelle
ferita dai suoi precedenti morsi dolcemente disegnando percorsi immaginari
sulla pelle dorata mentre le sue mani preparavano il suo corpo. "Hana..."
lo chiamò dolcemente sollevando il viso per guardarlo negli occhi. Il
rossino gli sorrise allacciandogli le braccia intorno al collo annuendo
piano. Il vampiro gli sorrise sfiorando le labbra socchiuse con le proprie
prima di scivolare nuovamente lungo il collo e con un movimento deciso dei
fianchi lo possedette mentre i propri denti affondavano dentro di lui.
Hanamichi si mosse mugugnando una protesta mentre lanciava uno sguardo di
puro odio alla sveglia che trillava allegramente sopra il loro comodino.
Era ora di alzarsi. Se non fosse stato per il fatto che si era appena
addormentato. Rukawa sdraiato accanto a lui aprì un occhio blu
posando lo sguardo gelido sull'oggetto rumoroso. Indifferente
all'odio cui era oggetto la sveglia continuava però imperterrita a
suonare e Hanamichi nascose il capo sotto il cuscino con un gemito di
frustazione. Pochi secondi più tardi il suono secco dell'oggetto che
andava in mille pezzi gli fece tirare un sospiro di sollievo, la volpaccia
aveva evidentemente usato il suo potere per qualcosa di utile una volta
tanto pensò con un sorriso da sotto il cuscino che gli scomparve non
appena sentì la volpaccia in questione muoversi accanto a lui
stendendoglisi sulla schiena. "Che stai facendo?" cercò di
protestare ma il vampiro lo imprigionò sotto di se posandogli un bacio
tra i capelli scompigliati prima di scendere ad accarezzargli il collo con
le labbra. "Ormai sono sveglio" gli sussurrò il volpino
all'orecchio con un tono sensuale che gli fece correre un lungo brivido di
piacere per la schiena.
"Hey Hana hai saltato il compito di Matematica eh furbone?!" lo
salutò Yohei quel pomeriggio quando incontrò l'amico che si dirigeva con
uno sbadiglio verso gli spogliatoi. Hanamichi imprecò tra se e se, si era
completamente dimenticato del compito in classe!!! Yohei sorrise
notando le occhiaie dell'amico e avvicinandoglisi con fare da cospiratore
gli sussurrò "Dì la verità Rukawa non ti ha fatto chiudere occhio
stanotte" ottenendo un intenso rossore sul volto dell'amico a
conferma dei suoi sospetti. Alla fine la volpe si era decisa a lasciarlo
dormire un po' prima di alzarsi per prepararsi ad andare agli allenamenti
pomeridiani. Lui era in perfetta forma! Lui aveva un sacco di energie!! E
certo se le era bevute tutte dall'immenso Tensai!!! "Non sono mica un
Gatorade io!!!" sbottò Hanamichi mentre si incamminava verso gli
spogliatoi lasciando Yohei agli altri ragazzi dell'armata. A parte il suo
migliore amico al quale lui stesso aveva detto del rapporto con l'asso
dello Shohoku nessuno sapeva che lui e Kaede erano amanti anche se era
quasi sicuro che Kogure e Mitsui si fossero accorti di qualcosa.
D'altronde loro lo avevano scoperto per primi anche la volta precedente...
E poi con il passare del tempo il caro volpacchiotto era diventato un po'
meno artico e capitava sempre più di frequente che gli scappasse qualche
gentilezza nei suoi confronti. Il giorno prima l'aveva addirittura
salutato quando era entrato in palestra!! Un incredibile miglioramento!!!
"Heilà genio si bigiano le lezioni eh?" gli chiese Mitsui con
un sorriso malizioso sul volto mentre veniva verso di lui palleggiando.
"Ah, ah, ah l'immenso genio non ha bisogno di studiare!"
sentenziò Hanamichi con un ghigno che venne presto ricompensato da un
pugno del capitano e da un "do'aho" che giunse da infondo al
campo. "Baka kistune come osi!!" tuonò il rossino
massaggiandosi il capo mentre lanciava uno sguardo di fuoco al compagno
che tuttavia lo stupì incurvando le labbra in un leggero sorriso che non
sfuggì a Mitsui, che li stava osservando, anche se nessun altro parve
notarlo. "Ma guarda, guarda..." commentò l'ex teppista con un
ghigno soddisfatto.
Hanamichi arrossì violentemente balbettando qualche cosa di indistinto.
L'arrivo dell'allenatore lo salvò comunque dal dover accampare assurde
spiegazioni. "Nonnino!" esclamò sollevato dall'essere stato
tolto d'impaccio.
"Oh,oh,oh.... venite ragazzi c'è una cosa importante che devo
comunicarvi" disse loro Anzai facendo segno a tutti di avvicinarsi
mentre Ayako dietro di lui sorrideva soddisfatta tenendo in mano una
cartellina.
"Un mio carissimo amico il Signor Griegh Uaki ha deciso di aprire una
palestra nella cittadina di ****" cominciò il vecchietto
sorseggiando la sua immancabile tazza di te. "Come sapete quella è
una zona molto povera dove mancano completamente delle adeguate strutture
sportive. Uaki lavora da anni per ottenere le concessioni necessarie e
raccogliere fondi e finalmente dopo molti sacrifici è riuscito a
costruire una palestra." Spiegò "Gli mancano però i mezzi per
pubblicizzarla adeguatamente così ha chiesto a me e ad altri suoi
compagni di università di portare le nostre squadre titolari per un
ritiro di due settimane durante le quali si terranno dei tornei amichevoli
e delle giornate di insegnamento per quanti volessero imparare a giocare a
basket." Disse loro. "Mi sembra una bellissima idea"
commentò Kogure mentre Akagi annuiva serio. "Il preside ci ha già
dato il suo consenso e ci ha messo a disposizione l'autobus con cui noi,
il Ryonan e il Kainan andremo a ****. E' stato invitato anche lo Shoyo ma
sembra che loro preferiscano andare in treno" spiegò loro Ayako.
"I soliti...." borbottò Hanamichi mentre lanciava un'occhiata
preoccupata al suo volpino che sembrava non aver fatto una piega nel
sentir nominare il Ryonan. Non poteva dimenticare che all'interno della
squadra c'erano la causa e l'effetto dell'ira del compagno. E poi... tre
settimane? Avrebbero sicuramente dovuto dormine in albergo con le altre
squadre...e se gli avessero assegnato un'altra stanza? E se si accorgevano
che Kaede era un vampiro? O peggio ancora se Koshino recuperava la
memoria... Una mano candida si posò leggera e non vista sul suo braccio e
alzando lo sguardo preoccupato Hanamichi incontrò quello tranquillo del
suo compagno.
"Credi che sia una buona idea andare?" gli chiese Hanamichi
quella sera mentre si dirigevano a piedi verso casa, dando voce ai dubbi
che lo avevano tormentato per tutta la seduta di allenamento. Rukawa
scosse le spalle con indifferenza. "Sarebbe ancora più strano se non
andassimo" gli disse tranquillamente. "Sì, ma... ma se ci
mettono in stanze separate? E poi potrebbero scoprire che tu sei un
vampiro e se Koshino si ricorda o Akira ci prova?" chiese il ragazzo
concitato mettendo in fila tutti i suoi dubbi.
Rukawa sospirò. "Non ci metteranno in camere separate perchè
controllerò le estrazioni, non scopriranno che sono un vampiro perchè
farò attenzione, Koshino non recupererà la memoria e se Sendoh ci prova
lo sistemerò con i vecchi metodi" concluse con un sorriso appena
accennato. Hanamichi lo fissò sconvolto "E' l'inizio della
fine" mormorò cupo "da quando in qua parli tanto??" gli
chiese sorpreso. Rukawa si fermò fissandolo torvo prima di borbottare il
suo solito "do'aho" che fece scoppiare a ridere Hanamichi.
"Adesso si che ti riconosco volpaccia!!!" disse con un ghigno
sul volto abbronzato. "Ma sì andrà tutto bene, infondo c'è con te
l'immenso tensai!!" gridò soddisfatto e rassicurato dalle parole del
compagno. Rukawa sollevò lo sguardo al cielo scuotendo il capo lentamente
con rassegnazione.
"Kitsuneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee" il vampiro maledì per
l'ennesima volta Uaki, Anzai e tutti i parenti del suo shadow che avevano
avuto la pessima idea di trasmettergli una voce tanto squillante.
Accovacciato sulla sua poltrona preferita fissava le valigie aperte sopra
il grande letto matrimoniale con un sorriso che il suo aspetto felino non
riusciva a mostrare. Già per metà ricolme di abiti di ogni tipo,
Hanamichi non sembrava intenzionato a smettere di aggiungerci maglioni, magliette,
pantaloni e quant'altro gli capitasse sotto mano. Quando gli aveva visto
aggiungere persino un paio di pantaloncini da mare che non usava più da
secoli il vampiro aveva scosso il capo sconcertato limitandosi a
disintegrare il capo di abbigliamento sotto il naso del suo shadow che
stava per riporlo nella sacca da viaggio. Era riuscito a tenere il do'aho
occupato per tutta la settimana tra gli allenamenti e la scuola ma la
domenica il rossino si era alzato di buon ora buttandolo letteralmente
giù dal letto per preparare i bagagli. Dopo alcuni minuti di confusione
totale in cui Rukawa aveva cercato affannosamente di non venir coinvolto
aveva deciso di assumere le sue sembianza feline e, appollaiatosi sulla
poltrona accanto al letto, era rimasto ad osservare il suo ragazzo
affaccendarsi. Lanciò l'ennesima occhiata alle quattro valigie sul letto.
Hanamichi vi stava riponendo praticamente tutto il guardaroba. Un rumore
di passi pesanti seguito da borbottii e commenti confusi precedette
l'emergere del ragazzo dai capelli rossi dal bagno, le braccia stracolme
di spazzole, pettini, spazzolini, shampoo, saponi e quant'altro aveva
saccheggiato dalla stanza. Ignorando il gatto nero che seguiva i suoi
goffi movimenti Hanamichi si avvicinò alla valigia scaricandovi dentro
quanto aveva portato. Una saponetta ancora racchiusa nella sua confezione
colorata rimbalzò sul bordo della valigia rischiando di cadere al suolo.
Il gatto la fissò cupo bloccando la sua corsa a mezz'aria. Sollevando
leggermente il muso il micio le indicò la strada da seguire e quand'essa
fu sospesa poco sopra la valigia la lasciò cadere con un piccolo
movimento delle orecchie appuntite prima di ritornare a posare il capo
sulle zampe e chiudere gli occhi. "Grazie dell'aiuto volpaccia"
lo apostrofò ironico Hanamichi. Il felino aprì un occhio blu per fissare
il proprio shadow prima di emettere un basso "Mi'aho" che fece
voltare il rossino sorpreso. "Baka kitsune come osi!!!"
tuonò partendo a passo di marcia verso la poltrona in cui era accoccolato
il gatto, non fece che pochi passi tuttavia che si ritrovò a galleggiare
a pochi centimetri da terra. Il gatto nero si stiracchiò sulla
poltroncina mentre il suo shadow si contorceva cercando di muoversi
inutilmente. "Smettila di agitarti" lo apostrofò la voce
profonda del vampiro emergendo dalle spirali oscure che avevano avvolto il
corpo del felino riportandolo al suo aspetto umano. "E tu fammi
scendere!!!" tuonò il rossino incrociando le braccia sul petto e
fissandolo cupo. Rukawa sospirò riappoggiandolo a terra con un leggero
cenno del capo. "Mi spieghi a cosa ci serve tutta quella roba?"
gli chiese il vampiro osservando con disgusto le quattro enormi valigie.
"Cerco solo di prevenire ogni possibilità" gli disse Hanamichi
osservando i bagagli pensieroso. "Continuo a non capire"
borbottò il vampiro osservando i maglioni di lana vicino ai costumi da
bagno. "Se ci servisse qualcosa potrei sempre teletrasportami qui e
venirlo a prendere no?" gli fece notare.
"Appunto!!!" tuonò il rossino aprendo un cassetto dell'armadio
ed estraendone altri capi di vestiario che mise nella meno piena delle
quattro valigie. Rukawa si lasciò sfuggire un sorriso mentre si
avvicinava al compagno abbracciandolo da dietro per posargli un bacio sul
collo. "Allora è questo che ti preoccupa" mormorò suadente
allungando la lingua per seguire con la punta le piccole ferite lasciate
sul collo del suo compagno. Di solito Hanamichi portava una bandana o un
qualche tipo di fasciatura per coprirle ma quando erano a casa da soli le
toglieva. Il rossino rabbrividì tra le sue braccia lasciando cadere i
maglioni che teneva in mano per voltarsi verso di lui, la risposta
pungente che aveva sulle labbra fu bloccata sul nascere dalla bocca
famelica del vampiro che coprì la sua mentre la lingua chiedeva accesso a
quell'anfratto caldo. I rossino socchiuse le labbra lasciandolo entrare
mentre le mani candide scivolavano lungo i suoi fianchi giù per le gambe.
Hanamichi tese il bacino verso di lui allungando le braccia per stringerlo
a se mentre un gemito di piacere gli sfuggiva perdendosi nella bocca del
compagno. Rukawa lo fece appoggiare alla porta del bagno mentre una mano
candida scivolava sul corpo tornito del suo compagno alla ricerca della
cerniera dei jeans. Hanamichi ormai completamente ammansito strofinò
sensualmente il proprio corpo sulla mano del vampiro facendo quasi
sussultare Rukawa per il piacere regalatogli dal quel semplice gesto.
"Sposinoooooooooooo ti ho portato..." Reika si interruppe pochi
secondi dopo essere comparsa nella camera da letto dei due osservando gli
amanti che aveva interrotto. I pantaloni dello sposino erano per metà
slacciati, i capelli scompigliati, le guance in fiamme, le labbra gonfie e
socchiuse. Era davvero affascinante. Doveva averli interrotti proprio
mentre... un basso ringhio la fece voltare di scatto incontrando gli occhi
blu del cugino in cui brillava una luce feroce. "Oh-oh" mormorò
facendo un passo indietro, l'aveva combinata proprio bella... si guardò
attorno alla disperata ricerca di una via di fuga ben sapendo che
qualsiasi strada lei avesse scelto il cugino l'avrebbe bloccata ancora
prima che riuscisse a muovere un passo. "Io... ecco...." cercò
di giustificarsi stringendo le mani attorno al piccolo phon che teneva tra
le braccia e che pochi minuti prima Hanamichi le aveva chiesto in
prestito. "Reika!" minacciò il vampiro facendo vibrare i vetri
delle finestre con la sua voce cupa. La ragazzina fece un passo indietro.
"Il..il pho.." provò di dire cercando un punto qualsiasi dove
posare l'oggetto prima di andarsene. "FUORI!!!!" Tuonò Rukawa
facendo un passo avanti, la ragazzina scomparve lasciando cadere il phon
sul tappeto. Il vampiro lanciò un'occhiata cupa all'oggetto caduto a
terra prima di voltarsi per scoprire con sommo dispiacere che Hanamichi si
era riallacciato i jeans e si era infilato in bagno alla ricerca degli
asciugamani da mettere in valigia. Si passò una mano tra i capelli
corvini maledicendo la cugina prima di seguire il suo shadow. "Dove
credi di scappare" gli sussurrò raggiungendolo silenziosamente alle
spalle. "Ru... no..." mormorò Hanamichi cercando di liberarsi
dal suo abbraccio. "E se Reika..." cercò di spiegare
allontanandolo. Ma il vampiro non aveva nessuna intenzione di desistere,
non dopo i baci e le carezze che si erano scambiati solo pochi istanti
prima.
"Reika non ci disturberà per un bel po'..." gli assicurò
imprigionandolo contro il lavandino prima di lanciare uno sguardo alla
porta del bagno che si chiuse con un tonfo al suo muto comando.
Karen osservò le valigie che occupavano abbondantemente il cofano
dell'auto con un sopracciglio alzato.
"Avete intenzione di trasferirvi?" chiese sorridendo. Rukawa
lanciò un'occhiataccia ad Hanamichi che arrossì ma non infierì
ulteriormente.
Mentre si dirigevano verso lo Shohoku dove li attendeva il mezzo messo a
disposizione del preside Rukawa lanciò un'occhiata al compagno seduto
accanto a lui perso nella contemplazione del paesaggio mattutino. Quel
giorno per la prima volta anche gli altri avrebbero visto Hanamichi senza
la solita divisa scolastica o la tenuta da basket. La reazione di
una persona in particolare lo preoccupava più di quanto volesse
ammettere. Lanciò un'occhiata ai jeans attillati che gli fasciavano le
lunghe gambe muscolose e al maglione leggero di un tenue color panna che
evidenziava la sua abbronzatura dorata e l'ampia schiena. "Che cosa
c'è?" gli chiese Hanamichi avvertendo lo sguardo del vampiro fisso
su di se. "Hn.." borbottò Rukawa spostando gli occhi sul
finestrino. Non l'avrebbe mai ammesso a voce alta ma Hanamichi quella
mattina era dannatamente sexy e il pensiero che il porcospino notasse la
cosa gli metteva i brividi. Reika emise una bassa risatina dal sedile
anteriore mentre si voltava a fissarli. "Sei preoccupato che te lo
rubino cuginetto?" gli chiese con il sorriso di chi la sa lunga prima
di lanciare uno sguardo di apprezzamento allo shadow. Rukawa si limitò a
fulminarla con lo sguardo mentre sua madre faceva svoltare la macchina e
entrava nel cortile scolastico. Hanamichi invece la fissò sorpreso prima
di scuotere le spalle. Nonostante si proclamasse il genio, nonostante
Rukawa l'avesse scelto come suo compagno e Sendoh ci avesse provato con
lui, dopo cinquanta rifiuti Hanamichi riusciva difficilmente a credere che
qualcuno potesse trovarlo affascinante. Quello che invece lo preoccupava
era la dannata volpe. Quella mattina quando l'aveva visto uscire dal bagno
con i pantaloni neri e la camicia blu il suo primo impulso era stato
quello di spogliarlo, il secondo quello di cercare un cappotto pesante e
possibilmente lungo fino a terra con cui coprirlo in modo che nessuno
potesse guardarlo!!!
Sperava che data l'ora barbara il cortile fosse deserto e soprattutto che
Akagi fosse riuscito a tenere la cosa abbastanza segreta da permettergli
di non dover incontrare tutto il fans club del suo ragazzo con tanto di
bandiere e striscioni osceni! L'auto si fermò riscuotendolo dai suoi
pensieri ed Hanamichi si rese conto solo in quel momento che sarebbe sceso
dalla stessa macchina di Rukawa davanti ai suoi compagni di squadra. Posò
uno sguardo carico di panico sul compagno che invece sembrava
tranquillissimo, un piccolo sorriso incurvò addirittura le labbra del
volpino quando scorse tra le poche persone già arrivate l'alta
capigliatura del porcospino. Rukawa aprì la portiera allungando le gambe
all'esterno prima di emergere dall'elegante berlina e guardasi attorno
nella luce soffusa del piazzale scolastico. Era molto presto e a parte i
partecipanti al ritiro già giunti, il piazzale era completamente vuoto.
Lo sguardo gli cadde sull'autobus mentre la bocca gli s'incurvava in una
smorfia. Certo il preside non doveva aver speso molto per il noleggio di
quel catorcio. E che dovevano affrontare strade piuttosto impervie!!
Sospirò augurandosi che il motore fosse in condizioni migliori della
carrozzeria, non gli andava di sapere il suo shadow all'interno di quella
specie di trappola...
Sendoh aveva appena finito di caricare la sua valigia nel bagagliaio
praticamente vuoto dell'autobus, dato che oltre e alla manager dello
Shohoku erano già arrivati solo Mitsui e Kogure, quando notò l'auto
scura entrare nel cancello scolastico. Era raro vedere un'auto così
costosa da quelle parti per non parlare del fatto che aveva i vetri scuri
come le vetture che solitamente scortavano i politici. Si chiese chi
potesse viaggiare su un'auto simile quando questa si fermò poco distante
dall'autobus. Notò distrattamente che anche gli altri si erano voltati
per lanciare occhiate curiose alla berlina scura. "Bene è arrivato
anche Rukawa" disse Ayako segnando una x sulla cartellina che portava
con se. Mitsui passò lo sguardo sorpreso dalla manager della sua squadra
all'auto scura. E così la volpe era di famiglia ricca pensò Akira
scocciato notando la portiera posteriore aprirsi e il suo nemico scivolare
fuori dalla vettura con eleganza felina.
Il volpino si passò una mano tra i capelli corvini in un gesto distratto
che avrebbe fatto sospirare metà delle ragazze di Kanagawa mentre
lanciava un'occhiata scettica al loro mezzo di trasporto. Il suono delle
altre portiere che si aprivano attirò la sua attenzione sulla splendida
donna dai capelli corvini che si stava dirigendo verso il bagagliaio
dell'auto. Mitsui che era rimasto a fissare la scena attonito lanciò un
fischio di apprezzamento in direzione di quella splendida creatura così
somigliante al loro compagno di classe. "Non sapevo che Rukawa avesse
una sorella" mormorò Kogure assestandosi gli occhiali sul naso.
Ayako gli sorrise scuotendo il capo.
"Quella non è la sorella è la madre" spiegò. "Che
cosa???" domandarono in coro i tre ragazzi presenti. Sendoh riportò
l'attenzione sulla Signora Rukawa scuotendo il capo sorpreso ma la sua
attenzione fu deviata prima di giungere a destinazione. Avvertì soltanto
distrattamente Ayako raccontare come anche lei fosse rimasta di sasso a
quella scoperta, quando la donna era andata alla consegna dei diplomi
l'ultimo anno delle medie. Un paio di gambe tornite fasciate da jeans
attillati catturarono infatti la sua attenzione.
Quante volte aveva visto quelle gambe scattare per il campo da gioco a
tutta velocità, quante volte aveva visto i muscoli fasciati da quella
stoffa ruvida piegarsi e poi tendersi per rubare un rimbalzo
all'avversario, quante volte aveva sognato di poterle avere strette
attorno alla sua vita mentre facevano l'amore.... ma un pensiero
improvviso lo scagliò fuori dalle sue fantasie ad occhi aperti. Che ci
faceva Hanamichi con Rukawa?? Perchè viaggiavano nella stessa automobile?
"Ma guarda... guarda..." commentò Mitsui mentre un sorriso gli
incurvava le labbra. "Hisashi non metterli in imbarazzo..." lo
rimproverò bonariamente Kogure mentre si avvicinavano ai due compagni per
dar loro una mano con le valigie. Hanamichi ignorò lo sguardo malizioso
che Mitsui gli scoccò ringraziando la sua buona stella che solo loro
fossero presenti in quel momento. Sarebbe stato davvero imbarazzante
ritrovarsi dinanzi all'intera squadra. Sapeva di poter contare sulla
riservatezza di Ayako quanto a Mitsui era sicuro che Kogure lo avrebbe
tenuto a bada. Lanciò un'occhiata di sottecchi all'asso del Ryonan che
non sembrava per nulla soddisfatto da quella scoperta. Nei mesi successivi
la battaglia con il cacciatore Hanamchi aveva fatto di tutto per evitare
il porcospino incontrandolo soltanto durante le amichevoli e stando
comunque ben attento a limitare sempre i contatti con lui e la cosa pareva
aver funzionato. Ma a quanto sembrava Sendoh aveva ben pensato di
sfruttare questa nuova occasione che gli veniva posta su un piatto
d'argento dal suo allenatore per riavvicinarsi a lui. Forse era un bene
che fosse giunto insieme a Rukawa magari l'asso del Ryonan avrebbe capito
che non era il caso di insistere. Stava sistemando la valigia insieme alle
altre distratto da questi suoi pensieri quando sentì un braccio cingergli
la vita "Ti serve una mano?" gli chiese dolcemente Akira
ponendogli la domanda a pochi centimetri dal suo orecchio. Hanamichi si
affrettò a liberarsi della sua presa mentre si guardava intorno
preoccupato che la volpe potesse aver notato quel gesto.
Fortunatamente Rukawa era impegnato a prendere l'ultima valigia dal
bagagliaio aiutato da Mitsui. Incontrò però lo sguardo preoccupato di
Kogure che gli si avvicinò distraendo Sendoh con la scusa di sapere
quando sarebbero arrivati gli altri membri della sua squadra. Hanamichi lo
ringraziò mentalmente mentre tornava alla macchina per salutare Karen e
Reika che era rimasta appoggiata alla berlina ad osservare il tutto con
molta attenzione. "Mi raccomando fate attenzione" si accomiatò
Karen accendendo l'auto "Sì, sì" aggiunse Reika lanciando
un'occhiata in direzione di Sendoh "anche sulle montagne a quanto
pare si trovano i polipi" disse facendo capire ad Hanamichi che aveva
visto quant'era avvenuto pochi minuti prima. Rukawa sollevò un
sopracciglio sorpreso spostando lo sguardo su Hanamichi che scosse le
spalle sperando che il vampiro lasciasse cadere l'argomento mentre
salutava l'auto scura che si allontanava. La volpe lo fisso torvo prima di
spostare lo sguardo sul ragazzo dai capelli a punta che ora stava parlando
con Kogure e Hanamichi sospirò... sarebbero state tre settimane davvero
lunghissime....
continua....
H: perchè prevedo guai?
N: ^__^ perchè ce ne saranno?? (angelic eyes)
S: ç_ç non vorrai prendertela di nuovo con me vero?
N: mah... non ho ancora deciso...
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