Disclaimers: Dunque Karen, Reika e gli
altri vampiri sono miei, Ru e Hana (sigh, sigh) appartengono a papà Inoe
gli ho chiesto se me li vendeva ma mi ha risposto di no senza neanche aver
letto le mie fanfic!!è//é
Note: so molto poco sui vampiri perdonate le castronerie che scrivo. ^^
You are my blood
parte IV
di Naika
Hanamichi
uscì dalla cucina guardandosi distrattamente attorno. Anche il resto della
casa era arredato nella stessa sobria eleganza che contraddistingueva la
camera da letto. Trovò la cucina attirato dall'odore del cibo. Rukawa non
c'era ma aveva lasciato il tavolo preparato per lui. Si sedette assaggiando
il curry preparato dal vampiro. Era buono!
"Quella maledetta volpe sa anche cucinare!" borbottò cominciando
a mangiare di gusto.
Terminato il suo pranzo si alzò e ripose i piatti nella lavastoviglie. Non
ne aveva mai adoperata una quindi per non correre rischi decise che era più
prudente non accenderla. Si spostò per la casa curioso. C'era un'enorme
salotto munito di televisore gigante e di un impianto stereo che avrebbe
fatto invidia ad un cinema. Si spostò lungo la sala scorrendo il titolo dei
dvd ordinatamente riposti su uno scaffale. Un armadietto con le ante di
vetro proteggeva una collezione di cd per lo più di musica classica anche
se per quanto cercò Hanamichi non fu in grado di trovare lo stereo. C'era
poi una stanza adibita a studio le cui pareti erano tappezzate di libri. Notò
che la maggior parte erano scritti in una lingua che non comprendeva e si
chiese se il volpino li avesse mai letti. Non lo faceva un tipo studioso.
Gironzolò a lungo per la casa sbirciando nelle stanze alla ricerca di
indizi sulla vita del vampiro e sulle sue abitudini. Rukawa era
terribilmente ordinato e la sua casa era uno specchio. Non c'era niente
fuori posto. Però non c'era luce. Non c'era calore in quello splendido
modernissimo appartamento.
Freddo.
Aprì l'anta dell'armadietto trasparente leggendo i titoli alla
ricerca di qualcosa che conoscesse. Trovò tra di essi un cd dei Rapsody e
lo prese tra le mani.
"Che stai facendo?"
la domanda sussurrata lentamente a pochi centimetri dal suo collo fece
sussultare il rossino che lasciò cadere il cd che teneva tra le mani.
Non lo aveva sentito arrivare.
La custodia di plastica cadde sul tappeto con un tonfo sordo distraendo il
vampiro che l'osservò aprirsi con uno sguardo leggermente irritato.
Hanamichi passò lo sguardo dal cd sul tappeto agli occhi del vampiro con
aria colpevole.
"Raccoglilo" gli intimò Rukawa con voce bassa.
Il rossino mosse una mano inconsciamente verso l'oggetto prima di bloccarsi.
Strinse la mano protesa a pugno.
E invece di prendere il cd si girò con tutta l'intenzione di colpire il
vampiro.
"Io non sono il tuo schiavo!" gli gridò ma Rukawa aveva già
previsto una reazione simile e riuscì facilmente ad intercettare il colpo
diretto verso di lui bloccandolo. Gli torse il braccio dietro la schiena con
un sorriso malevolo sul volto.
"Tu dici?" gli chiese maliziosamente avvicinando il volto al suo.
Hanamichi allungò l'altro braccio nel tentativo di allontanarlo ma il
vampiro glielo bloccò sopra la testa. "Tutta la tua forza non serve a
niente contro di me" gli mormorò ad un soffio dalle sue labbra
scaraventandolo malamente sul divano. Il rossino cadde rumorosamente stupido
dalla facilità con cui il vampiro l'aveva semplicemente fatto volare via.
Ma non si arrese.
Scattò in piedi raccogliendosi su se stesso pronto alla lotta.
Rukawa lo fissò con uno sguardo pieno di scherno "Che cosa credi di
fare?" gli chiese soave con un'espressione divertita negli occhi blu.
Hanamichi si lanciò contro di lui con un ringhio rabbioso sferrando pugni
all'impazzata.
Era veloce.
Molto veloce.
Ma non abbastanza.
Rukawa si limitava ad indietreggiare schivando i colpi sferzati a velocità
folle con uno sguardo di scherno.
Urtò contro qualcosa e si accorse di essere appoggiato al tavolo della
cucina.
Sorrise mentre guardava il tavolo di legno levigato.
Hanamichi aveva sparecchiato.
Aveva spazzolato via tutto, doveva essere proprio affamato.
Sorrise di nuovo, bene il rossino aveva mangiato.
"Ora tocca a me" mormorò.
Afferrò il pugno diretto verso il suo mento con presa ferrea. "Vedo
che stai decisamente meglio" mormorò attirando improvvisamente
Hanamichi nel suo abbraccio e stringendolo a sé il modo da bloccargli
entrambe le braccia lungo i fianchi. "Ne sono felice" gli sussurrò
all'orecchio soffiando sulla pelle arrossata dalla rabbia e dallo sforzo.
Hanamichi rabbrividì tra le sue braccia.
"Lasciami andare" gli intimò con rabbia cercando di liberarsi
invano da quell'abbraccio un po' troppo stretto.
Una bassa risata salì al petto di Rukawa. "Mai"
mormorò il vampiro sollevandolo di peso e mettendolo a sedere sul tavolo da
cucina. Hanamichi si ritrovò improvvisamente davanti quegli incredibili
occhi blu e la sua voglia di lottare scemò immediatamente.
Conosceva la luce che brillava negli occhi del vampiro.
L'aveva già vista una volta.
Rukawa fece scivolare le mani sul petto tornito del rossino fino ad
incontrare il bordo dei pantaloni. Li slacciò continuando a fissare il
rossino negli occhi.
Lo vide deglutire e sorrise infilando sinuosamente le mani pallide sotto la
sua maglietta per accarezzare quella pelle nuda e calda. Si avvicinò a lui
prendendo posto tra le sue gambe.
"Non… non ti lascerò fare i tuoi comodi anche stavolta" gli
disse il rossino cominciando a slacciare la camicia blu scuro del volpino.
Rukawa sorrise chinando il capo per coprire quelle labbra carnose con le
sue. Hanamichi nel frattempo aveva cominciato ad esplorare quanto era
riuscito a scoprire con mani curiose accarezzando quanta più pelle poteva,
facendo scorrere le dita abbronzate sulla schiena della volpe mentre il loro
duello continuava frenetico in quel bacio profondo.
Hanamichi si staccò con il respiro affannoso ma constatò con piacere che
anche Rukawa non riusciva a mantenere la solita maschera di freddezza. Per
lui che lo conosceva così bene, che l'aveva osservato tane volte quelle
guance erano un po' troppo colorate, gli occhi blu scintillanti. Il volpino
gli tolse la maglia e gli sfilò boxer e pantaloni lasciandolo nudo dinanzi
a lui seduto sul tavolo della cucina. Ricominciò a baciarlo facendo
strofinare la propria virilità ancora intrappolata nel tessuto leggero dei
pantaloni con quella libera del compagno. Gli piacevano i gemiti che
riusciva a strappare a quella testa rossa. Fece scivolare la propria bocca
sul mento del rossino disegnandone i lineamenti spigolosi con la lingua.
Scivolò lungo il suo collo mentre il respiro della sua vittima diventava
sempre più affrettato la presa sulle sue spalle più serrata. Passò sulla
giugulare la punta della lingua accarezzando il punto in cui l'aveva morso
solo due giorni prima per poi scendere ancora più giù, sul petto. Stuzzicò
i capezzoli con i denti serrando le braccia intorno alla sua vita quando lo
sentì inarcarsi sotto quella dolce tortura. Lo spinse a distendersi sul
tavolo le gambe penzoloni mentre la sua lingua curiosa esplorava i muscoli
torniti del bacino lentamente. Gli allargò le gambe con le mani mentre la
sua bocca giungeva finalmente a contatto con la virilità turgida del
rossino. La lecco curioso assaporandone la consistenza e la dolcezza mentre
con le mani saliva ad accarezzare nuovamente i suoi capezzoli tesi. Hanamichi gemette inarcandosi "Ti prego" supplicò offrendoglisi
senza ritegno. Il vampiro sorrise tra sé prima di prenderlo in bocca. Lo
sentì tendersi mentre cominciava a pompare dapprima lentamente poi sempre
più in fretta seguendo i movimenti ritmici del bacino di Hanamichi. Il
ragazzo si aggrappò disperatamente ai bordi del tavolo.
Avrebbe voluto alzarsi e afferrare quella testa scura tra le sue gambe
per imporgli di accelerare, per spingerlo più a fondo, ma le mani della
volpe sul suo petto lo tenevano saldamente premuto contro la liscia
superficie di legno. "Ru.." gemette al limite della sopportazione
tendendo il ventre verso quella bocca invitante nel vano tentativo di avere
di più. Ma il vampiro si ritrasse allontanandosi. Gli sfuggì un ringhio
rabbioso dalle labbra.
"Bastardo" gemette tirandosi a sedere, non senza fatica, sul
tavolo. "Finisci da solo" gli mormorò il vampiro fissandolo con i
suoi enigmatici occhi blu.
Hanamichi lo fissò con uno sguardo carico d'odio.
"Voglio vederti venire" mormorò il vampiro prendendo una sedia e
sedendosi a cavalcioni dinanzi a lui, le braccia piegate mollemente sullo
schienale, in attesa.
Hanamichi lo fissò immobile. Avrebbe voluto mandarlo al diavolo. Ma era così
eccitato da star male. Doveva dare sfogo a quel bisogno in qualche modo. Un
idea perversa scintillò nella sua mente. La volpe voleva divertirsi? Gli
avrebbe dato qualcosa da ricordare.
Mettendo da parte ogni pudore Hanamichi aprì di più le gambe per lasciare
che il suo spettatore godesse a pieno della vista del suo corpo eccitato e
poi fece scivolare una mano tra di esse accarezzandosi mentre con l'altra
mano saliva a toccarsi il petto. Rukawa rimase immobile a fissare il ragazzo
nudo seduto sul tavolo della sua cucina. Hanamichi ansimava, gemiti sottili
uscivano a rantoli dalla sua gola mentre con la testa reclinata all'indietro
e gli occhi socchiusi si dava piacere offrendo il proprio corpo allo sguardo
bramoso del vampiro. Il rossino fissò il vampiro immobile dinanzi a lui da
dietro le lunga ciglia. Fece scivolare la mano destra sul collo, spostando
il capo di lato in modo da offrire la vena pulsante allo sguardo famelico
del vampiro. Passò i polpastrelli sulla ferita lasciatogli da Rukawa prima
di salire ancora e portarsi la mano alla bocca cominciando a succhiarne le
dita lentamente facendo scivolare con intenzione la lingua lungo tutto il
dito prima di cominciare a succhiarlo per poi passare al successivo.
Vide gli occhi del vampiro restringersi impercettibilmente e sorrise tra se
il suo piano stava funzionando. Fece scivolare la mano bagnata lungo il
petto per tornare ad accarezzare i propri capezzoli disegnando simboli con
la propria saliva intorno ad essi. Rukawa strinse con forza le mani sulla
spalliera della sedia. Il petto abbronzato di Hanamichi si alzava e si
abbassava sempre più in fretta, lo vide inarcare la schiena per permettere
alla propria mano di scivolare lungo tutta la propria virilità.
Hanamichi osservò soddisfatto la reazione del volpino al suo gesto. Inarcò
la schiena sotto un brivido più forte, cominciava a perdere il controllo
del proprio corpo, strinse i denti impedendosi di lasciarsi andare. Era una
tortura masturbarsi così ma vedere il vampiro agitarsi inquieto sulla sedia
lo ricompensò del suo sforzo.
"Non sei l'unico che sa giocare Rukawa."
Mormorò fra sé e sé il rossino prima di perdersi nel proprio piacere.
Non aveva mai visto qualcosa di così bello in tutta la sua vita.
Poteva sentire il sangue pulsare nelle vene del rossino sempre più in
fretta, lo vide spingere i fianchi in avanti mentre il ritmo diveniva sempre
più frenetico, sentiva la propria erezione gonfiarglisi nei pantaloni fino
a fargli male ormai doveva compiere uno sforzo sovrumano per restare solo a
guardare.
Hanamichi tremò lanciando un grido rauco mentre veniva dinanzi a lui prima
di ricadere pesantemente sul tavolo cercando di riprendere fiato. Rukawa si
slacciò i pantaloni ormai troppo stretti e si liberò degli abiti che
ancora portava prima di avvicinarsi al ragazzo sdraiato. Così, steso con le
gambe muscolose a penzoloni, le braccia aperte, il respiro accelerato,
sembrava un dio steso sull'altare per i sacrificio. Il vampiro fece scorrere
le mani lungo le cosce del rossino allargandogliele fino a raggiungere la
sua virilità. Chinò la bocca per assaggiare il suo sapore leccando le
tracce di sperma rimaste su di lui prima di allungare le braccia e
costringerlo nuovamente a sedere. "Sei stato bravo" gli mormorò
sulle labbra prima di leccargliele voracemente. Hanamichi strinse le braccia
al collo della volpe aggrappandoglisi.
Sorrise tra sé notando la luce bramosa che brillava in quelle pupille blu.
Rukawa fece scivolare la mani lungo i muscoli torniti della schiena fino
alle natiche del rossino insinuando le dita tra di esse.
Hanamichi trattenne il respiro mentre lo sentiva scivolare dentro di se. Il
vampiro riprese a baciarlo con passione strusciando il proprio membro contro
di lui. "Toccami" gli ordinò staccandosi leggermente da lui
"Toccami come facevi prima" mormorò. Hanamichi fece scivolare le
mani lungo quel corpo pallido fino ad incontrare il sesso pulsante del
compagno di squadra. Allora proprio come gli era stato ordinato cominciò ad
accarezzarlo in tutta la sua lunghezza facendo scorrere le dita su di lui.
Rukawa gemette piano mentre con le dita affondava nel corpo del rossino
seguendo lo stesso ritmo che egli imponeva al suo corpo. Hanamichi riprese a
respirare a fatica mentre sentiva la propria eccitazione risvegliarsi
nuovamente. Il corpo nudo del volpino semi sdraiato su di lui strusciava
contro le sue gambe intrappolando la sua mano tra i loro sessi mentre le
dita della volpe affondavano nel suo corpo massaggiandolo. Rukawa chinò il
capo il respiro ormai affannoso quanto il suo fino ad accarezzargli con la
lingua la gola. Ormai non poteva più aspettare. Spinse bruscamente
Hanamichi indietro fino a farlo sdraiare completamente prima di afferrarlo
per i glutei e tirarlo verso di se in modo da penetrarlo con un unico
affondo deciso. Lo sentì tendersi serrando le cosce attorno ai suoi fianchi
cosa che non fece che eccitarlo ancora di più.
Cominciò a spingere con forza dentro di lui, le mani serrate sui suoi
fianchi, Hanamichi si inarcò con violenza gridando mentre artigliava il
legno del tavolo fino a spezzarsi le unghie. Rukawa lo costrinse a piegare
le gambe in modo da permettergli di affondare con più facilità. Non appena
ebbe allacciate le gambe alla vita di Rukawa il vampiro cominciò a muoversi
con urgenza salendo sempre più in fretta dentro di lui mentre ad ogni
affondo il bacino del vampiro sbatteva contro la virilità tesa del ragazzo
strappandogli gemiti sempre più profondi. Rukawa venne dentro di lui con
l'ennesima spinta e Hanamichi, sentendosi riempire dai fluidi dell'amante,
raggiunse l'orgasmo pochi secondi più tardi con un grido soffocato.
Rimasero entrambi immobili per alcuni momenti. L'unico suono udibile
nell'aria satura della cucina era il ticchettio dell'orologio e i loro
respiri che si andavano calmando. Hanamichi lasciò cadere lentamente le
gambe facendole scivolare lungo il corpo del vampiro semisdraiato su di lui,
la testa appoggiata al suo ventre mentre riprendeva fiato. Per Hanamichi
aveva dell'incredibile il fatto che Rukawa riuscisse a stare ancora in
piedi, lui si sentiva esausto. La volpe sollevò il capo fissando la sua
preda negli occhi e allungate le braccia costrinse Hanamichi a rimettersi in
posizione seduta. Gli occhi blu si fissarono seri in quelli castani ancora
offuscati dalla passione. Il volpino accarezzò lentamente il collo della
sua vittima prima di fargli reclinare la testa. Hanamichi la poggiò
delicatamente sulla sua spalla lasciando al vampiro libero accesso alla sua
gola. Gli sfuggì un grido quando avvertì i canini del vampiro lacerare la
pelle. Rukawa passò lentamente le dita tra le ciocche rosse mentre con
l'altra mano accarezzava la schiena del ragazzo seduto sul tavolo davanti a
lui. Lo sentì rilassarsi nel suo abbraccio mentre assaporava il suo sapore.
Era ancora migliore di come lo ricordava forse per l'intensità
dell'amplesso appena avuto, forse per il fatto che Hanamichi glielo stava
offrendo quasi spontaneamente o solo perché lui ora era il suo shadow.
Rukawa si staccò dal compagno di classe pochi minuti più tardi leccando le
tracce di sangue rimaste sul suo collo.
Hanamichi teneva ancora il capo poggiato sulla sua spalla. "Tutto
bene?" gli chiese piano Rukawa "Hn" mormorò il rossino
usando la stessa risposta che tanto spesso si era sentito rivolgere dal
vampiro. Sorrise sembrava che ora le parti si fossero invertite. Anche il
vampiro sorrise sollevando il ragazzo tra le braccia e trasportandolo in
camera da letto. Hanamichi si addormentò subito mentre il vampiro osservava
il suo russare beato. Non sembrava proprio la stessa persona che poco prima
aveva gridato tra le sue braccia mentre facevano l'amore. Poggiò il capo
sul cuscino sbadigliando. Il rossino si mosse nel sonno raggomitolandosi
accanto a lui. Non gli andava di dormire così, era difficile muoversi con
quell'idiota stretto a lui ma era troppo stanco per allontanarsi così si
limitò ad allungare una mano per raccogliere il piumino e coprire entrambi
prima di cadere in un sonno senza sogni.
Un suono lancinante tagliò l'aria svegliando il ragazzo addormentato.
Hanamichi scattò a sedere nel grande letto sfatto guardandosi attorno
stordito.
Rukawa sdraiato accanto a lui si stiracchiò voluttuosamente nascondendo
dietro una splendida mano uno sbadiglio. La sveglia continuava a suonare
imperterrita. Il vampiro lanciò un'occhiata scocciata all'oggetto posto
sulla scrivania e tesa una mano destra la fece esplodere con un gesto secco
del polso.
Hanamichi spalancò gli occhi osservando stupito alcuni ingranaggi rotolare
sul tappeto. Il volpino si alzò tranquillamente stiracchiandosi come mamma
l'aveva fatto dinanzi al suo amante prima di infilarsi in bagno. Hanamichi
sentì il rumore dell'acqua scrosciare e si alzò a sua volta andando a
prendere la propria divisa appesa in armadio. Rukawa uscì dal bagno alcuni
minuti più tardi già vestito e con i capelli neri ancora umidi sparendo in
direzione del salotto.
Hanamichi si lavò con calma passando con incertezza la spugna sul punto in
cui il vampiro l'aveva morso. Non poteva certo andare a scuola con quel
segno sul collo.
Che cosa avrebbe raccontato ai suoi amici? Rovistò nell'armadietto della
volpe finché non trovò quello che cercava. Attaccò il cerotto sulla
ferita coprendola. Avrebbe potuto dire che si era azzuffato con i ragazzi
del quartiere o che era caduto per giustificarlo. In cucina la volpe non
c'era. Forse era già partito verso scuola. Meglio così non gli andava di
arrivare con lui. Un momento! La volpe andava a scuola in bicicletta perché
abitava parecchio fuori città. Ma se Rukawa era già partito lui come
avrebbe fatto ad arrivare in orario e poi Yohei sarebbe sicuramente passato
a prenderlo a casa come tutte le mattine che cosa avrebbe fatto se non
l'avesse trovato? "Ca**o! E adesso come faccio!!" "Non sai
prepararti nemmeno la colazione do'aho?" chiese una voce conosciuta
facendolo rabbrividire. Hanamichi si voltò di scatto. Allora non se n'era
andato! Quella sua abitudine di spuntargli alle spalle stava diventando
alquanto fastidiosa. "Maledetta volpaccia non mi riferivo certo alla
colazione il grande tensai è un genio anche in cucina!!" esclamò
riacquistando il suo solito tono. Rukawa scrollò le spalle sorpassandolo
per estrarre dalla credenza una scatola di biscotti. L'appoggiò sul tavolo
prima di prendere da un'altra mensola una tazza e riempirla con il the
presente nel bollitore ancora appoggiato sul fornello.
"C'è un autobus che parte dalla fermata qui davanti tra dieci minuti,
vedi di non perderlo do'hao io vado" disse allontanandosi con passo
felino verso la porta.
Hanamichi lo fissò stupito riscuotendosi solo quando l'uscio si chiuse con
un leggero clack alle sue spalle. Aveva pensato proprio a tutto. Quel
maledetto!
Fece colazione con il the e i biscotti che il vampiro gli aveva preparato
maledicendolo mentalmente prima di raccogliere la sua cartella e uscire. Era
la prima volta che metteva piede fuori dall'appartamento. Scese una lunga
scala che lo portò ad un giardino curato, si guardò attorno scorgendo un
cancello che dava sulla strada. "Hmm…quel maledetto però non mi ha
mica detto dov'è la fermata dell'autobus" borbottò a voce alta
guardandosi intorno. A destra o a sinistra? Le strade erano uguali. "Da
quella parte shadow" Hanamichi si voltò impallidendo. Da dove era
sbucata quella ragazzina bionda? Aveva un aspetto familiare. Ma certo era la
cugina della volpe! Ma allora era un vizio di famiglia quello di spuntare
alle spalle!! Non riusciva a ricordare il nome con cui l'aveva chiamata
Rukawa.
La ragazzina lo fissava curiosa. "Ciao io sono Reika" gli disse
tendendogli una mano candida. Pur sentendosi molto a disagio Hanamichi la
prese e la strinse "Hanamichi Sakuragi" le disse presentandosi. La
ragazza sorrise raggiante. "Piacere Hanamichi!" gli disse
"Devi prendere l'autobus?" Hanamichi annuì corrucciato.
"Allora vieni con me!" disse afferrandolo per una manica della
divisa e strattonandolo verso l'altro lato della strada. Voltato l'angolo
Hanamichi poté scorgere la fermata dell'autobus. Notò che anche la
ragazzina bionda indossava la divisa scolastica e aveva nella mano destra
una cartella. Come se avesse avvertito i suoi pensieri la biondina gli
sorrise. "Mi sono trasferita dalla zia per un po' e mi fanno
frequentare le scuole medie qui" Hanamichi annuì distrattamente.
L'autobus arrivò puntuale e i due vi salirono insieme. La ragazzina gli si
sedette accanto.
Hanamichi seguì distrattamente il paesaggio che si susseguiva fuori da
finestrino prima di voltarsi e di ritrovarsi due occhioni castani puntati in
faccia.
"Che hai da guardare?" le chiese preoccupato. Lei corrugò la
fronte "Sto cercando di capire che cosa puoi avere di così speciale da
convincere mio cugino a fare di te il suo shadow" Hanamichi arrossì.
Ma come si permetteva quella ragazzina. Che domande erano quelle!!
"Queste sono cose private" le disse stizzito facendola sorridere
"Hmm… bhe come aspetto non sei male ma ho visto le ragazze e i
ragazzi che corteggiano Kaede e di sicuro poteva trovare meglio!"
Hanamichi la fulminò con lo sguardo "L'aspetto non è tutto!!"
protestò e poi un altro pensiero lo colpì.
Ragazze e Ragazzi??? "Hemm.. scusa ma chi sono queste ragazze e ragazzi
che fanno la corte a tuo cugino" La ragazza scosse le spalle
indifferente "Non so, ogni tanto ne porta a casa uno di nuovo ma non
durano molto Kaede odia legarsi a qualcuno" E così la volpe aveva
avuto già degli amanti e da come ne aveva parlato Reika dovevano essere
stati anche parecchi. La cosa non gli piaceva affatto. E se avesse
ricominciato a portare a casa i suoi amichetti/e? No, ora erano legati dal
patto, Rukawa non poteva tradirlo!!
"L'avete già fatto vero?" Hanamichi si riscosse di scatto dai
suoi cupi pensieri diventando scarlatto "ma.. ma…" balbettò
cercando qualcosa da dire "Bhe conoscendo il cuginetto sono sicura che
ti è saltato addosso subito, lui odia perdere tempo, lo dice sempre"
Hanamichi arrossì se possibile ancora di più, in effetti il volpino non
aveva proprio perso tempo!
La ragazzina rise divertita "Sei proprio buffo sai?
Forse è per questo che ti ha scelto o magari per il gusto del tuo sangue.
Mio cugino è un buon gustaio."
Disse fissando d'un tratto tutta interessata il cerotto che Hanamichi
portava sul collo. Il ragazzo si portò involontariamente la mano al collo
nel tentativo di proteggersi. "Oh sta tranquillo, non ci penso neanche,
Rukawa diventerebbe una furia e io non posso certo competere con uno del suo
livello" Hanamichi aguzzò le orecchie. "Che cosa intendi?"
chiese, la ragazzina scosse le spalle "Mio cugino possiede un potere
spaventoso. Ti consiglio di non farlo arrabbiare mai." Rabbrividì
"Pensa che due anni fa ha ammazzato un suo superiore… così"
disse schioccando le dita. Hanamichi impallidì violentemente. Rukawa aveva
ammazzato un uomo? La ragazzina seguì il susseguirsi delle emozioni sul
volto del rossino con un sorriso tranquillo. "Non lo sapevi? Bhe mio
cugino è un tipo pericoloso" gli disse con una scrollata di spalle,
sembrava che la cosa la rendesse terribilmente orgogliosa e probabilmente
era davvero così. L'autobus svoltò ad una curva e la ragazzina si alzò
"Io sono arrivata" gli disse spazzolando con le mani la gonna
della divisa scolastica "Ci vediamo Hanamichi Sakuragi" disse
sventolando una mano. Hanamichi la guardò correre verso l'entrata
scolastica mentre l'autobus ripartiva sbuffando tra il traffico cittadino.
Quello che la ragazzina gli aveva detto con tanta nonchalance gli aveva
ghiacciato il sangue nelle vene. Si ripromise di chiedere spiegazioni al
vampiro anche se non sapeva se le avrebbe ricevute. L'autobus si fermò ad
un semaforo e Hanamichi riconobbe la strada che portava a scuola. Sospirò
alzandosi, la prossima fermata sarebbe stata quella dello Shohoku.
Mentre camminava in mezzo agli altri studenti si chiese quanti vampiri ci
fossero tra loro senza che nessuno se ne fosse accorto, senza che nessuno
l'avesse nemmeno sospettato. "Hey Hana!!" la voce di Yohei lo
riscosse dai suoi pensieri facendolo sobbalzare. "Oh, ciao Yohei"
mormorò con voce atona.
Yohei corrugò la fronte fissando l'amico. Sembrava stanco ed era un po'
pallido. "Stamattina sono passato sotto casa tua ma al citofono non mi
ha risposto nessuno" gli disse, "E' successo qualcosa?" gli
chiese preoccupato poggiandogli una mano sul braccio. il ragazzo dai capelli
rossi annuì. "Ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare, ma non quì"
disse serio e
Yohei annuì "Ci vediamo nella pausa pranzo in terrazza, ok?"
Hanamichi annuì dirigendosi verso la sua classe seguito dallo sguardo
pensieroso di Yohei.
"Allora" gli chiese Yohei quando si ritrovarono sul terrazzo
scolastico. Era molto preoccupato dallo strano sguardo dell'amico. "Mi
sono trasferito da Rukawa" mormorò Hanamichi fissando senza vederli
gli studenti che camminavano per il giardino scolastico.
Yohei spalancò gli occhi stupito. "Co..Come scusa?" chiese
credendo di aver capito male. Che Hana avesse un debole per il volpino lo
sapeva, Hanamichi gliel'aveva confidato molto tempo addietro ma che a lui
risultasse, quel ghiacciolo di Rukawa non si era mai nemmeno degnato di
parlare con Hanamichi se non per insultarlo. "Com'è successo Hana,
giovedì sono venuto a vedere gli allenamenti e mi sembrava che fosse freddo
e indifferente come al solito". Freddo e indifferente? Ad Hanamichi si
ripresentarono vivide le scene vissute nei giorni precedenti, arrossì
violentemente. No, la volpe non era ne fredda, ne indifferente. "Noi..
bhe.. ecco…" arrossì ancora e Yohei lo fissò meravigliato.
"Non vorrai dirmi che voi… sì insomma.." Hanamichi divenne del
colore dei suoi capelli e Yohei rimase di stucco. "Ma come è
successo?" Hanamichi sospirò "Lui.. lui è venuto a casa mia
venerdì" questa non era una bugia "e ci siamo dichiarati" e
legati per sempre. Ma questo non lo disse all'amico come faceva a spiegargli
una cosa del genere? "Hana, cerca di capirmi, io sono davvero felice
per voi però.. non vi sembra di correre un po' troppo… insomma vivere
insieme non è una cosa…" Yohei non sapeva come dirglielo, era felice
per lui, davvero felice. Sapeva quanto l'amico soffrisse per l'indifferenza
del volpino. Ma c'era qualcosa che non quadrava nel racconto di Hanamichi.
Cosa aveva spinto Rukawa ad andare da lui? E poi c'era qualcosa che non
andava nel suo amico. Se davvero Hanamichi era riuscito a conquistare Rukawa
al punto che quest'ultimo lo voleva ad abitare con se, perché quello
sguardo triste e confuso negli occhi di Hanamichi. "Insomma sei sicuro
che sia la scelta giusta, forse dovresti aspettare un po' vedere come va la
vostra relazione" gli disse cercando di convincerlo. Hanamichi sorrise
"Sta tranquillo va tutto bene" "Sei sicuro?" gli chiese
scettico "Sicurissimo!" esclamò Hanamichi cercando di sorridere
per non far preoccupare l'amico. Yohei annuì anche se poco convinto.
Comunque se per Hanamichi andava bene non avrebbe insistito, per il momento.
"Bhe… che dire congratulazioni! Spero che siate felici, però Hana
ricorda che se quello per qualche motivo ti fa soffrire l'armata Sakuragi è
a tua disposizione per dargli una lezione con i fiocchi!!" gli disse
con un sorriso cercando di far sorridere anche l'amico, che ne dicesse
Sakuragi gli sembrava piuttosto giù.
Hanamichi sussultò mentre l'immagine della sveglia che saltava per aria gli
ritornava alla mente. Rukawa non avrebbe avuto nessun problema a liberarsi
nella stesa maniera anche dei suoi amici. Yohei mal interpretò il suo
sbiancamento e si affrettò a rassicurarlo.
"Tranquillo non te lo maltratteremo troppo!!" gli disse
passandogli un braccio intorno alle spalle.
Hanamichi sorrise "Grazie Yohei" gli disse abbracciandolo. L'amico
restituì l'abbraccio "Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare io
sono sempre a tua disposizione." Gli disse prima di separarsi per
ritornare nelle rispettive classi.
Hanamichi giunse leggermente in ritardo agli allenamenti di basket aveva
anche pensato di saltarli ma era sicuro che poi la volpe gli avrebbe dato
del vigliacco e così nonostante l'incertezza era giunto in spogliatoio.
Fortunatamente Rukawa e gli altri si erano già cambiati e si stavano
scaldando mentre il solito stuolo di fan sugli spalti gridava incitamenti.
Hanamichi le fulminò con lo sguardo. Non le sopportava, non le aveva mai
sopportate ma da quando si era accorto della natura dei suoi sentimenti nei
confronti del volpino il suo era diventato odio puro.
"Maledette oche andate a starnazzare altrove!!"
sbraitò. "Hanamichi!" tuonò Akagi avvicinandoglisi con passo
minaccioso. Sakuragi cominciò subito a scaldarsi con gli altri per evitare
i pugni del capitano. Evitò accuratamente di mettersi accanto alla volpe.
Non riusciva a guardarlo senza che gli tornassero in mente le parole di
Reika. L'allenamento fu più pesante del solito per Hanamichi che sentiva
ancora la stanchezza del giorno prima e per di più sentiva una feroce
gelosia ogni volta che quella stupida volpe faceva un canestro scatenando
svenimenti e commentini da parte del suo fans club. "Maledette
oche!" sbottò "Do'aho" giunse l'inevitabile risposta
sussurrata però un po' troppo vicino. Hanamichi sussultò
violentemente voltandosi ma Rukawa si era già allontanato palleggiando
tranquillamente. Alla fine dei soliti esercizi il capitano decise di
organizzare una partitella tra i titolari in vista dell'amichevole con il
Ryonan che si sarebbe disputata da lì a pochi giorni. Lo schieramento
vedeva Mitsui, Kogure e Rukawa contro Ryota, Hanamichi e Akagi. Ayako fischiò
l'inizio della partita. Akagi riuscì a soffiare la palla a Mitsui andando
poi a canestro ma fu stoppato da Rukawa che rimise la palla in gioco. La
partita tuttavia non era giocata ad armi pari dato che Hanamichi era del
tutto assente. Mitsui gli fregò la palla di mano con facilità eseguendo
uno splendido canestro da tre punti. "Evvai!!" esclamò Kogure
battendo il cinque con l'amico. "Sakuragi ma si può sapere che cosa
stai facendo dormi?" lo rimproverò Akagi. Hanamichi sospirò cercando
di concentrarsi sul gioco ma non faceva che commettere errori. Ogni volta
che si trovava a marcare Rukawa non riusciva a toccarlo senza provare un
fastidioso brivido di piacere e così aveva deciso di tenersi a distanza,
questo però permetteva alla volpe di segnare tranquillamente scatenando
l'ira del capitano e di Ryota. Era così distratto che si lasciò rubare la
palla persino da Kogure che la passò alla volpe che andò a canestro con
eleganza. "Woooo!! Rukawa sei il nostro mestolone!!" gridarono le
ragazze sugli spalti.
Anche Haruko da bordo campo fissava la scena con occhi adoranti. Possibile
che quella stupida volpe attirasse le ragazze come il miele le api? Si
massaggiò le tempie doloranti. Gli stava venendo un gran mal di testa e
le grida di quelle oche non faceva che peggiorare il suo stato.
"Sakuragi oggi mi sembra più distratto del solito" mormorò
Haruko preoccupata, Yohei in piedi accanto a lei annuì. Era andato a vedere
gli allenamenti alla ricerca di una conferma di quanto gli aveva detto
Hanamichi ma gli sembrava che le cose non andassero affatto bene. Hanamichi
sembrava avere persino paura di toccare Rukawa e l'altro gli sembrava
glaciale come al suo solito. "C'è qualcosa che non va" mormorò
ad alta voce Yohei. "Avrà dormito male" commentò Noma con una
scrollata di spalle "Ma dalle occhiate che lancia alle ragazze del fan
club di Rukawa scommetto che fra un po' esplode." Disse con una
risatina "Scommettiamo?" chiese Takamiya. Lui e gli altri si
misero a discutere animatamente su quanto tempo avrebbe ancora resistito il
loro amico prima di esplodere. "Hanamichi!" tuonò Akagi
avvicinandoglisi minaccioso. "Ma dico razza d'imbecille si può sapere
che cavolo combini! Era una marcatura secondo te quella? Anche mia nonna
sarebbe riuscita a rubarti la palla!!" Sakuragi si voltò furente verso
il capitano "Come osi insultarmi gorilla? Io sono il grande tensai!"
"Do'aho" mormorò una voce profonda ben conosciuta. Hanamichi si
voltò di scatto ritrovandosi accanto la sua nemesi. "Senti volpino spelacchiato.."
cominciò furibondo. Akagi alzò il pugno calandolo con forza sulla testa
del rossino per mettere fine alla discussione. O almeno era quello che
avrebbe voluto fare ma una presa ferrea bloccò la corsa del suo pugno. Una
mano pallida serrava il suo polso a pochi centimetri dalla testa del
rossino. Akagi si voltò sorpreso incontrando lo sguardo gelido di Rukawa.
Gli occhi blu dell'asso dello Shohoku erano terribilmente seri. Una luce
assassina gli striava di nero creando ombre e figure contorte nelle iridi
profonde del ragazzo. Akagi rabbrividì sotto quello sguardo indietreggiando
velocemente e massaggiandosi il polso su cui era rimasto il segno delle dita
della volpe. Hanamichi fissava immobile Rukawa. La mandibola di tutti i
presenti toccava quasi il pavimento.
La stessa domanda nelle loro menti: Rukawa aveva impedito al capitano di
picchiare Hanamichi?
Per una volta anche il fans club di Rukawa se ne stava in silenzio.
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