E dopo la fic sul 14
febbraio, ecco quella sul 14 marzo! Sempre HanaRu, devo ripeterlo? Sempre
dedicata a Ria e a Calipso. Sempre specificando che i personaggi non sono
miei ( purtroppo…) e che io non ci guadagno nulla.
White
day - Tell me that you love me
di
Nausicaa
14 marzo! Oggi è la
giornata in cui i ragazzi ricambiano la cioccolata che hanno ricevuto per
San Valentino dalle ragazze. Ora, essendo noi due ragazzi, questo per me
significa principalmente doppia cioccolata!!! Eh, sì… il mese scorso la
mia volpe mi aveva regalato quella bellissima torta, chissà cosa mi
regalerà oggi!! A volte Rukawa è terribilmente imprevedibile… Badate
che lo sono anch’io! I geni sono sempre imprevedibili per i comuni
mortali, ma non è colpa vostra, sono io che sono un tensai… Uh? Ve lo
dico continuamente? Ok, ok, era solo per ricordarvelo…
Comunque,
io gli ho comprato un bel po’ di cioccolata e spero anche di potermela
finire al posto suo. Mm… detto così sembra brutto… il fatto è che
Kaede non mangia molti dolci e sarebbe un peccato se tanta bontà andasse
sprecata, vero? Quindi io mi offro volontario per evitare lo spreco!
Questo
pomeriggio sono andato un po’ in giro con Yohei e gli altri, cosa che
ultimamente succede sempre più di rado, ma insomma un paio di volte alla
settimana riusciamo sempre ad incontrarci; ora sto tornando a casa e non
vedo l’ora di dare il mio regalo alla kitsune! Apro il cancello e la
porta… allora, in salotto non c’è, in cucina non c’è, nel giardino
neanche… vuoi vedere che sta dormendo?! Salgo al piano di sopra e,
infatti, lo trovo che dorme in camera sua.
Quant’è
carino, mi fa una tale tenerezza…
“Oi
kitsune…” be’, adesso svegliati, però, bell’addormentato!
Lo
scuoto leggermente, poi con più forza.
“Hn…”
protesta lui.
Mi
chino a baciargli il collo, poi gli bacio anche i capelli: “Kaedeeeee…
e dai, svegliati…”.
“Hn…
cosa c’è?” borbotta lui, aprendo lentamente gli occhi.
“Hn…cosa
c’è?” stavo dormendo così bene!
“Buon
white day, volpino!” sorride Hanamichi, tutto contento, mettendomi sotto
il naso un mucchio di cioccolata.
“Hn?”
ma come…
“Potresti
anche ringraziare, stupida volpe! Avanti, ora, dammi il tuo regalo”
sembra proprio un bambino, quando fa così.
“Oggi
è il 14?” chiedo, ancora un po’ intontito, tirandomi su e
appoggiandomi sui gomiti.
“Sì,
kitsune” sento che sta per perdere la pazienza.
“Non
è il 13?” chiedo ancora. E Hanamichi esplode.
“NO,
KITSUNE!!!- grida il mio do’aho, arrabbiandosi- AAAAAARGHHHH!!! Questo
significa che non mi hai comprato il regalo!!! Ma perché ad ogni festa
devi farmi venire l’ansia…”.
“Il
mio regalo è lì sul tavolo, do’aho! L’ho comprato oggi perché
pensavo di dartelo domani. Vai a prendertelo, mangia e taci!!” dico e
ricado giù, sdraiandomi di nuovo. E lui salta su come una molla: “SIIIIIII’!!
Dolci, dolci, dolci, dolci, dolci…”.
Be’
dal suo entusiasmo ne deduco che la cioccolata che gli ho comprato gli
piaccia.
“Grazie,
Kaede” mi dice.
“Grazie a te” non ringraziarmi, amore mio: so che tu sorridi
facilmente
(al contrario di me), ma sono contento quando riesco a farti sorridere
io.
“Oi
kitsune…”.
“Cosa?”
gli chiedo ad occhi chiusi.
“Pensavo…
visto che sei già sdraiato…” mi dice con un tono insinuante.
Mi
viene da sorridere. Scosto la coperta e gli tendo le braccia e in un
batter d’occhio me lo ritrovo addosso.
“Ti
voglio, Kaede” mi ansima sul viso. Speravo proprio che finisse così…
Hanamichi mi travolge con la sua passionalità, mi prende con un ardore
e un desiderio tali da farmi andare a fuoco…
Poi ci riposiamo l’uno nelle braccia dell’altro.
“Kaede,
mi ami?” mi chiede all’improvviso.
“E
tu mi ami, Hanamichi?”.
Mi
chiedi se ti amo?
Amo
questo tuo corpo bianco come una distesa di neve e il tuo sapore fresco
come rugiada; amo i tuoi occhi blu come il mare profondo, grandi come il
cielo; amo il tuo profumo inebriante d’incenso; ti amo perché io sono
tutto ciò che dovrebbe darti di più ai nervi e invece mi vuoi sempre con
te; ti amo perché mi lasci libero anche se mi controlli sempre; ti amo
per come fai l’amore con me, perché sei speciale, perché mi sai
capire.
Mi
chiedi se ti amo?
Amo
il colore abbronzato della tua pelle e il tuo sapore caldo di Sole; amo i
tuoi occhi nocciola, occhi buoni, che non sanno nascondere niente; amo il
tuo profumo avvolgente e indecifrabile; ti amo perché ti arrabbi sempre e
poi ti calmi subito; ti amo perché non dubiti mai di amarmi nonostante il
mio carattere difficile; ti amo per come fai l’amore con me, perché sei
speciale, perché mi sai capire.
“Ma
che diavolo mi chiedi? Te l’ho detto che ti amo, non farmi parlare a
vuoto, per favore! Lo sai che non lo sopporto!” gli dico, guardandolo
accigliato.
“Anche
tu me lo hai chiesto!” protesta il mio do’aho.
“Era
una domanda retorica…”.
“Grrr…
stupida volpe, un po’ di dolcezza mai, eh? Mi piace sentirtelo dire,
va bene?” salta su Hanamichi.
“Ti
amo! Ecco, ti va bene?”.
“La
tua spontaneità è commovente, kitsune! Ascolta e impara…” e lui mi
prende il viso fra le mani e appoggia la fronte alla mia.
“Ti
amo tantissimo, Kaede, anche quando vorrei strozzarti…”.
Io
poso le mie mani sulle sue: “Ti amo tantissimo, Hanamichi, anche quando
vorrei prenderti a calci…”.
“Credo
che queste siano state le dichiarazioni d’amore più cretine nella
storia del mondo!” ride il mio do’aho.
“Ma
anche le più vere…” sussurro io, prima di baciarlo.
Perché
è quanto di più vero abbiamo provato nella vita e, in fondo, non è male
che ci sia una festa per ricordarcelo. Anche se per noi è impossibile
dimenticarlo.
Fine
^^
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