Disclaimer: I diritti di Slam Dunk non sono miei, ma questo non è un segreto, essi appartengono al magico Maestro Inoue, io i personaggi li prendo solo in prestito, per farli impazzire un po'. Buona lettura!.

 

I personaggi risentono molto dell'ambientazione e saranno spesso OOC.

Questa fic vuole essere il mio personale regalo di compleanno alla mia amica Anna.

 

 

 


White Snow

Parte XIII

di Shaka

 

Kaede socchiuse lentamente le palpebre, infastidito dai raggi del sole che provenivano dalla piccola finestra di fronte al letto.

Quei sottili sprazzi di luce riscaldavano le coperte, ed infastidivano i suoi occhi.

 

Si mosse leggermente.

 

Avvertendo stanchezza, insolita. Il corpo lievemente dolente.

Eppure la sua mente era quieta. Priva di quella sensazione opprimente che lo aveva tormentato per mesi e mesi.

Era serena. Leggera.

 

Muovendosi piano si voltò, aspettandosi di incontrare la figura del proprio sposo stesa vicina a sé.

 

Ma il letto era vuoto.

 

Sul cuscino vicino al suo, dolcemente abbandonata, una bianca rosa d'inverno.

 

 

Sorrise Kaede.

 

 

Sorrise, avvertendo una calda sensazione nel cuore.

 

Allungando una mano prese quel fiore niveo, portandolo vicino a sé.

Alle sue narici, per poterne saggiare il delicato odore.

 

Chiudendo gli occhi si lasciò alle meravigliose visioni che quel fiore invocava in sé..........................grandi e interminabili campi di fiori................................il cielo blu.........terso di nuvole bianche, scostate dal vento........................................................................una dolce sensazione di pace .............

 

Quell'odore, tenue e piacevole sembrava mescolarsi con il proprio..........rendendogli i ricordi della notte precedente..............

 

.............ricordi di quella scelta che lo aveva riportato sui propri passi....................

 

.................ricordi di quella camera............di quel letto.......................................

 

................di due forti braccia che lo avevano stretto...................amato.........

 

.....................ricordo dei baci che eran stati donati alle sue labbra................

 

.........dolci attimi ........ che avevano impresso sul suo viso un sorriso............felice......................

 

........perchè si ...  per la prima volta lo era.

 

Felice.

Sereno.

 

 

 

Adesso si lasciava ad un gradevole senso di fiducia...per quel nuovo giorno che lo attendeva............per quella nuova vita che sapeva essere iniziata dalla profonda unione che aveva condiviso con Hanamichi...............in quel letto....in quella passata notte...

 

Chiudendo gli occhi scivolò nuovamente nei suoi pensieri...........al più presto avrebbe raggiunto il proprio sposo......per adesso voleva solo rifugiarsi in quel dolce silenzio .......

 

 

 

 

 

 


************************

 

 

 

 

 

 

Hanamichi era nel suo studio, impegnato in conversazione con Yoehi.

 

Il giovane maggiordomo stava per lasciare la camera quando, aperto l'uscio, si ritrovò di fronte la figura del giovane principe Rukawa.

 

- Buon giorno maestà....- si inchinò, lasciando poi libero il passaggio,

 

- 'Giorno a voi Yoehi....- rispose il principe avanzando.

 

Lo sguardo del giovane maggiordomo cadde casualmente sul Re, cogliendo il sorriso caldo che piegava le sue labbra, nell'osservare il principe.

Tra sé e sé sorrise anch'egli.

All'oscuro di tutto quello che era accaduto la notte precedente, percepì che qualcosa di strano era successo tra i propri signori.............

 

Pregando tra sé che fosse qualcosa di piacevole lasciò la camera. Congedandosi.

 

 

 

 

 

 

Kaede rimase in piedi, di fronte all'imponente tavolo in legno a cui sedeva Hanamichi.

Questi si alzò andandogli in contro.

Un caldo ed ampio sorriso sulle sue labbra.

Si fermò di fronte al suo giovane sposo, con il cuore in tumulto e l'anima piena di quella dolce visione che i suoi occhi contemplavano con avidità.

 

Con i palmi incorniciò quel viso bianco, tirandolo a sé, baciandolo dolcemente.

Kaede chiuse gli occhi, incantato dal tocco di quelle labbra.

Quando le sue iridi blu tornarono a fissare quelle scure pozze color cioccolata, poté leggervi l'immenso affetto che quell'uomo provava nei suoi riguardi.

L'immensa passione...

 

Il suo cuore sembrò tremare a quelle dolci sensazioni.

Senza accorgersene le sue braccia si sollevarono, cingendo le spalle forti di Hanamichi.

Lo strinse forte a sé, rispondendo con grande trasporto a quei baci.........teneri ed insaziabili.

 

 

- Buon giorno...- sussurrò dolcemente il Re, allontanando appena le loro labbra.

 

- 'giorno..- sussurrò Kaede.

 

Hanamichi sorrise ancora, poi vittima di un lieve imbarazzo si sciolse da quella stretta,

 

- Scusatemi se al vostro risveglio non mi avete trovato.....dovevo ultimare alcuni preparativi........per questa sera ..si terrà l'incontro con il Re del Regno di Ryonan-

 

Kaede avanzò, avvicinandosi al tavolo.

 

- Re Akira non ha ancora accettato la vostra proposta?-

 

Il rossino scosse il capo. Il principe avanzò, osservando i fogli sul tavolo.

 

- La strada che dovrebbe passare tra i due regni è quella segnata sulla vostra mappa...?-

 

- Si...-

 

Quegli occhi azzurri osservarono attentamente quelle linee in rilievo sulle mappe di scuro papiro.

Hanamichi fissò il suo giovane sposo, intuendo il suo riflettere su quel progetto.

 

- Qualcosa non va? - chiese,

 

- Il sentiero attraversa il vallo....-

 

- Si, non vi è altra via....-

 

Kaede l'osservò in silenzio.

Ciò che vedeva non lo convinceva del tutto.

Dopo qualche attimo alzò lo sguardo, fissando il proprio in quello scuro del Re, in piedi vicino a lui.

 

- Questa sera si terrà l'incontro con il sovrano di Ryonan...sarete al mio fianco?- chiese  il giovane dai capelli rossi..

Kaede annuì.

 

 

 

 

 

*****************************

 

 

 

 

Quella sera, nella grande sala, i consiglieri di entrambi i Regni, ed i rispettivi sovrani, si trovarono per discutere l'accordo proposto dal Re del Regno del Fuoco.

 

Hanamichi fece il suo ingresso in sala accompagnato da Kaede. Il principe camminava al suo fianco. Con passo lento. Ma deciso.

 

I due sovrani si avvicinarono alla tavola delle trattative.

Il Re Akira vi sedeva già.

Sakuragi salutò i consiglieri, scambiando con essi brevi commenti.

 

Il Re nemico, seduto di fronte a sé, si limitò ad un breve cenno del capo, impegnato com'era a fissare insistentemente il giovane principe Rukawa.

 

Hanamichi notò con disapprovazione gli interessi del giovane rampollo della casata di Sendoh. Ma convenne non fosse il momento di discorrere simili argomentazioni.

 

Sedé al tavolo, vicino al marito, ed in silenzio attese che Akira pronunciasse le sue decisioni.

Il giovane dagli occhi blu parlò:

 

- Re Sakuragi, ho attentamente valutato, insieme ai miei consiglieri, la proposta che avete presentato...-

 

- Ebbene?-

 

- Troviamo quasi offensivo....il progetto che ci avete offerto....-

 

- cosa?- Hanamichi sembrò non capire. Akira fissò Kaede, e poi il rossino,

 

- La strada che ci avete proposto dovrebbe passare tra le montagne......quali ingenui accetterebbero un simile accordo? Quei monti sono stretti...e facile preda di imboscate e assalti da parte di mercenari.......e poi sarebbe impossibile per il nostro popolo attraversare i boschi senza subire furti ed aggressioni.....................-

 

Hanamichi incrociò le mani. Riflettendo sulle parole che Re Akira aveva pronunciato.

Aveva temuto fin dall'inizio i possibili problemi di realizzazione di quel sentiero........ma non vi erano altre vie....o quella strada....o la guerra......e mai come ora quest'ultima soluzione sembrava la più vicina.

 

Kaede guardò il proprio sposo, e poi Akira.

 

- Dunque dovremmo concludere che non accettate la nostra proposta....?- chiese ad un tratto il rossino,

 

- Non abbiamo intenzione di accettare.......se queste sono le condizioni.......l'accordo è vantaggioso, ma il sentiero deve passare da tutt'altra parte....-

 

- Non è possibile...- rispose subito Hanamichi.

 

- Bene, maestà...allora possiamo chiudere qui le trattative....-

 

Il silenzio improvvisamente cadde sulla sala. La tensione era alta.

Akira guardava il sovrano con espressione risoluta. Deciso a non cedere.

 

Hanamichi si sentì in difficoltà.

Non riusciva a pensare ad un alternativa.

La sua mente sembrava smarrita in mille riflessioni...

Ad un tratto però, avvertì un lieve sfiorare al braccio  ...

Abbassò gli occhi ....

 

 

 

Kaede.

 

 

 

 

Il giovane dai capelli neri aveva posato la sua mano sulla sua.

Lì, sotto il tavolo, lontano da occhi indiscreti.

Hanamichi girò il capo a osservare il suo viso, ma questi guardava Akira e silenziosamente attendeva.

 

Il sovrano di Ryonan nel frattempo, continuava a ricercare le attenzioni del suo sposo.

Hanamichi osservò gli sguardi che il moro riservava al giovane principe, avvertendo dentro sé un divampare di sensazioni e disagio.

 

Dopo un attimo, una voce si levò nel silenzio opprimente della sala,

 

- Re Akira....se modificassimo il percorso della strada accettereste il trattato di pace?-  Kaede prese parola, inaspettatamente.

 

Hanamichi in silenzio volse il capo ad osservare il giovane.

Incapace di intervenire.

 

Il Re di Ryonan fu sorpreso. Non si aspettava certamente l' intervento del principe.

Gli occhi di Kaede si posarono brevemente sulla mappa posta sul tavolo.

Sospirò, pensando ad  Hanamichi e stringendo, nel buio del rifugio tra i loro corpi, la sua mano.

 

Una tacita richiesta la sua.

Una richiesta di fiducia.

Ma il Re scostò la propria mano, negandogli ogni appoggio.

 

La voce di Akira giunse poco dopo:

 

- Quale alternativa ci proponete, principe?-

Kaede si mosse, prendendo tra le mani la pesante pergamena con la mappa del Nord.

 

- Un sentiero che passi dal nostro vallo alle pianure di Ryonan........- espose, tracciando con le dita l'ipotetico sentiero di cui parlava, - il tragitto evita i boschi, e limita a pochi chilometri il tratto percorso tra le montagne del confine. .............Sarebbe un tragitto sicuramente più sicuro...sia per i nostri uomini che per i vostri....non credete?...........-, Akira annuì, -........Caleydon si estende su un ampio promontorio, è impossibile evitare il passaggio tra le montagne......ma lo si può ridurre ad un breve tratto......- spiegò ancora il principe.

I consiglieri del Re iniziarono a discutere tra loro l'idea del giovane sovrano.

Akira fissò la mappa, ripercorrendo con la mente le immaginarie linee che Kaede aveva tracciato.

 

- In alternativa maestà....vi sarà posta solo la guerra.....e sono certo che tale soluzione non è negli interessi di nessuno dei nostri due regni................visto che come sovrani dobbiamo salvaguardare il nostro popolo da mancanze e patimenti.........

 

 

                         ....la guerra non è alternativa vantaggiosa per nessuno di noi...-

 

La giovane volpe scura rimase in piedi.

Gli occhi fissi sulla figura alta ed imponente del proprio nemico.

 

Akira fissò nuovamente la mappa. Chiudendosi in un breve attimo di riflessione. Si consultò con i consiglieri del suo Regno, poi disse:

 

- La vostra argomentazione, principe, è molto valida.- affermò dopo qualche attimo. Kaede sedé nuovamente al fianco di Re Sakuragi, attendendo in silenzio risposta alla sua offerta. -   .........temo sarò costretto......ad accettare......-, Kaede spalancò gli occhi sorpreso. Felice. - Ovviamente solo dopo la  modifica del progetto e la piena approvazione dei miei consiglieri..........-.

 

 

Hanamichi osservò il proprio consorte, scorgendo a tratti l'intensa luce che riluceva nei suoi occhi blu.                                                                                              

 

- Mi occuperò personalmente della cosa....- concluse annuendo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La riunione fu sciolta, e Kaede, dopo aver raccolto gli incartamenti sul tavolo si voltò a cercare lo sguardo di Re Sakuragi. Il sovrano conversava con il suo gran consigliere.

 

- Siete stato abile Kaede...- la voce di Akira alle sue spalle lo fece sussultare. Voltandosi lo fronteggiò. Si fissarono un attimo, poi:

 

- Lo so....il nostro unico obbiettivo era evitare questa guerra....-, il moro rise,

 

- Siete un illuso...a Re Sakuragi non importa nulla di trascinare Caleydon in una guerra...quell'uomo è spietato.....e non risparmia certamente vittime alla sua sete di conquista...-

 

- Non sapete nemmeno di cosa parlate...-

 

- Ho conosciuto il giovane Re in battaglia anni fa...sarebbe capace di sacrificare anche voi stesso pur di realizzare i propri piani...come ha sacrificato il padre...lasciandolo a morire nelle mani dei propri nemici...-

 

Kaede fissò il giovane di fronte a sé. L'espressione seria, ma con negli occhi un lampo di stupore.

 

- Invece di difenderlo dovreste pensare al vostro Regno...consegnate Re Sakuragi ai Regni del Nord....Caleydon vi sarebbe restituita...vostro padre sarebbe libero...-

 

A quella proposta Kaede sussultò,

 

- Mi chiedete forse di tradire Re Sakuragi?-

 

Akira sorrise.

 

- Diciamo che ...vi chiedo di salvare Caleydon....e gli altri regni del nord sotto le sue mire....-  avvicinandosi poi ancora di più, - ... dopo, se volete...potrem discutere ancora di noi...........la mia proposta dell'altra notte è ancora valida....- un piccolo sorriso malizioso accese il suo volto.

 

Kaede si scostò. Dai suoi occhi Akira intuì che le sue parole non eran state gradite.

 

- Re Akira....- la voce di Hanamichi giunse loro, mentre il sovrano si avvicinava.

Kaede osservò il proprio sposo accostarsi a loro, - mi dispiace dover interrompere la conversazione che intrattenete con il MIO sposo....ma adesso dobbiamo ritirarci...- detto questo si mosse, dirigendosi all'uscita della sala.

 

 

 

 

 

 

 

 

**********

 

 

 

 

 

Era ormai sera.

I due sovrani di Caleydon, abbandonata la grande sala, tornavano alle loro stanze.

Kaede camminava al seguito del proprio sposo, il quale, dopo le poche parole rivolte al Re di Ryonan, si era chiuso in un profondo mutismo.

 

Il principe capì che qualcosa non andava... Hanamichi infondo, non era certo uomo silenzioso e introverso.

Quel silenzio aveva dunque ben altri significati.

Ben altra giustificazione.

 

Anche quando furono nella loro camera, Sakuragi tacque. Spogliandosi silenziosamente e rivolgendo le spalle a Kaede.

Senza dar peso allo sguardo blu che avvertiva nettamente su di sé.

 

Appoggiò la casacca azzurra sulla poltrona vicino al muro, rimanendo a petto nudo.

Ancora silenzio, pochi fruscii. Poi, una voce:

 

- Mio signore, siete per qualche motivo adirato con me?-

 

Hanamichi ignorò quella domanda, impegnato a sciogliere i lacci dei suoi pantaloni. Ma Kaede insisté.

 

- Il mio intervento vi è stato sgradito poco fa nella sala...?-

 

- no.-  una risposta secca. Fin troppo decisa.

Kaede avanzò. Fino a trovarsi alle spalle del marito.

 

Il Re si voltò. Lo fissò con indifferenza, allontanandosi poi verso la parte opposta della camera.

Seguì un attimo di silenzio. Poi un sospiro irritato.

 

- Mi avete umiliato....di fronte a quel verme....e i suoi tirapiedi.......-

 

Ancora silenzio.

 

- Se non fossi intervenuto......l'accordo sarebbe andato a monte.........e non potevo permetterlo....- fu la risposta del giovane principe.

 

- No?-

 

- No, sposo...non potevo............-

 

La tensione tra loro si fece ancor più pesantemente.

Kaede dopo un breve attimo di riflessione parlò ancora: -...erano in gioco le vite degli uomini, delle donne e dei bambini del mio regno.......del VOSTRO regno...............non potevo permettere l'insorgere di una guerra solo perché voi....non trovavate le parole giuste.............per discutere la pace...........-

 

Parole forse dure quelle di Kaede, ma mai più vere. Hanamichi ne prese atto.

 

Aveva rischiato di mandare i suoi piani in fumo.

Si era bloccato.

Aveva perso concentrazione.

 

Lo sguardo di Akira rivolto al proprio sposo lo aveva mandato su tutte le furie. Lo aveva sconvolto.

 

La gelosia che aveva provato lo aveva accecato.

Bruciato dentro.

 

Rendendogli impossibile pensare ad altro.

 

Se Kaede non avesse parlato sarebbe stata guerra.

Inevitabile.

 

- Io non capisco cosa vi accade....ogni qual volta Akira è di fronte a voi...sembrate un altro uomo! Cosa vi acc...- ma non ebbe il tempo di concludere la propria domanda che Hanamichi lo interruppe,

 

- Basta! Smettetela!!..............................Smettetela di chiamare quel maledetto per nome!-

una frase gridata, avvicinandosi con impeto.

 

Kaede indietreggiò appena, intimorito dall' improvvisa e violenta reazione con cui il proprio sposo si era mosso.

 

- Cos...?-

 

- Smettetela di chiamarlo per nome........smettetela di discorrere con lui....................non dovete nemmeno guardarlo!!! Non voglio che prenda confidenze con voi!!- urlò ancora il rossino, con tono ineluttabile. Kaede lo fissò sorpreso.

Ma le sue labbra rimasero impassibili, senza proferire alcuna risposta.

Questo irritò ancor più l'irruente Re, - Non voglio che quel verme si avvicini a voi......ho visto come vi guardava nella sala..........avrei voluto cavargli gli occhi ed ucciderlo............per ogni lampo di desiderio rivolto voi che leggevo nei suoi occhi .............................!!- le mani ambrate di Hanamichi si strinsero saldamente alle spalle di Kaede, premendolo al muro con forza.

 

Il principe fissò gli occhi del Re, quasi con timore, vi lesse rabbia, confusione.....

E dopo qualche attimo fu tutto chiaro.................il comportamento del rossino nella sala..............le poche parole sprezzanti rivolte al Re di Ryonan................il silenzio dopo............................l'ira adesso...............................

 

Gelosia.

Sakuragi era geloso.

 

Le mani bianche del giovane moro salirono ad incorniciare il volto scuro del proprio sposo.

 

- Hanamichi....- lievemente lo attirarono a sé. La stretta sulle sue spalle doleva.

 

- Kaede....voi dovete stare lontano da lui..............- la voce da dura e prepotente a quasi supplichevole e disperata.

 

- Hana.mi.chi .........- gli occhi scuri del Re tentavano di sfuggire a quello sguardo blu, ma il giovane principe con le mani attirò nuovamente quel viso ambrato a sé, scontrandosi ancora con qualche lieve protesta - ........ascoltatemi..........vi prego.........su................- i loro occhi fissi, gli uni negli altri, - Hanamichi io...ho scelto voi....e non sarà certamente lo sguardo impertinente del sovrano di Ryonan, a cambiare questo stato di cose.........-

 

- Voi non immaginate di cosa sia capace un uomo simile........-

 

Quella frase diffuse una strana sensazione di tristezza nel giovane principe.

Tristezza...e la convinzione che dietro alle parole e al comportamento del marito vi fosse qualcosa di più.

Qualcosa profondamente racchiusa nella sua mente. Nei suoi ricordi.

 

Qualcosa che tormentava Sakuragi, fino a farlo quasi perdere la ragione, ogni qual volta Akira entrasse nella loro vita.

 

Le parole che Re di Ryonan aveva pronunciato nella sala tornavano impietosamente a ripetersi nella  sua mente.

 

 

 

- Perché lo odiate tanto?-

 

Una domanda pronunciata in tono gentile, quella di Kaede. Il rossino fissò gli occhi blu del suo consorte, non riuscendo a proferire alcuna risposta.

Avvertì un nodo stringerlo dentro.

E una prorompente sensazione spingerlo a cercare conforto.

A cercare il calore del corpo di Kaede. Un calore rassicurante.

Che lenisse il dolore del suo animo.

 

Che gli restituisse la sicurezza che quella gelosia traditrice gli aveva rubato.

 

Il suo viso cercò rifugio tra i capelli scuri del suo sposo, in un saldo abbraccio.

 

- Io...non voglio....dividervi con nessuno...........voi siete solo mio......- sussurrò appoggiando delicatamente le labbra sulla pelle sensibile appena sotto l'orecchio.

Un bacio. Dolce.

Un altro ancora....lungo il collo.........la guancia........il mento..................baci. Leggeri, caldi baci.

Fino a quelle labbra, rosei boccioli di passione.........

 

- ............mio..................- le loro lingue unite in un bacio profondo. Impetuoso.

 

Il principe si tese, tra le braccia forti del marito.

Gemendo.

Soffocando ansimi di piacere nelle pieghe di quella bocca che lo possedeva con passione.

 

Hanamichi con le mani accarezzò le sue spalle forti, attraverso il bianco tiepido della camicia che indossava.

 

Slacciò i nastri che la chiudevano, lasciandola scivolare lungo le spalle bianche ........lentamente .... fino a lasciarla cadere ai loro piedi.........

 

Quella pelle rimase nuda.

Al tocco delle sue dita.

Ai baci delle sue labbra che, avide, scesero lentamente lungo il petto....baciando....mordendo.....segnando possessivamente quell'epidermide delicata.

 

Kaede gemé. Lasciandosi a quelle mani che velocemente slacciarono ogni suo abito, premendolo con forza su quella parete chiara.

Con urgenza, quasi violenza.

 

Si sentì sprofondare in un mare di timore e passione.

In paura ...  e crescente piacere.

 

Hanamichi baciava la pelle del suo collo, con desiderio intenso e febbrile.

L'incanto del silenzio di quella stanza era spezzato solo dai loro ansimi.

 

Ad un tratto una gamba del Re si mosse, incastrandosi tra quelle del giovane principe, divaricandole. Obbligandole a lasciargli spazio.

Kaede gemette avvertendo la carezza  della mano di Sakuragi sul suo sesso.

 

- Hana.michi...no...fermate.vi.....- serrò le mani sulle sue spalle per spingerlo via.

Ma il rossino velocemente scostò quelle mani dalle sue spalle.

Incorniciò quel viso chiaro, fissando quegli occhi di ghiaccio.

 

Per brevi attimi il tempo sembrò dilatarsi.....il vuoto impadronirsi di ogni cosa intorno a loro.

 

L'unico cosa che Kaede percepì fu il desiderio bruciante che proveniva da quegli occhi, fissi nei suoi.

 

Capì che Hanamichi lo desiderava.

Capì che nulla avrebbe impedito al suo sposo di possederlo.

Capì quale fuoco ardesse nelle profondità di quell'animo combattuto di fronte a sé.

 

Si fissarono ancora. Gli occhi di Hanamichi scesero sulle sue labbra.

Con un movimento veloce le rapì, profanandole con passione e ardore.

Kaede gemette, aggrappandosi alle braccia che lo stringevano.

 

Si sentì trascinare via da quella parete tiepida. Sollevare in quell'abbraccio saldo e portare vicino al talamo.

Giunto al ciglio di quel letto il rossino lo lasciò, inducendolo a sedersi ....

Con la mano... lo spinse ....facendolo sdraiare, poi....si chinò su di lui.

Si impadronì delle sue labbra in un gesto veloce, ancora una volta.

 

Premendolo al materasso con il peso del proprio corpo violò ripetutamente quella cavità orale.

Unendo le loro lingue in un frenetico cercarsi.......sfiorarsi...........

 

Le braccia di Kaede cinsero le sue spalle larghe, stringendolo a sé.

Le sue dita accarezzarono i suoi capelli rossi. Con urgenza.

 

Hanamichi scese a baciare la pelle morbida del petto, raggiungendo poco dopo gli addominali. Sfiorando con le dita i fianchi..............il ventre piatto e perfetto..........

 

Con la bocca ne percorse le linee, mentre le sue mani abbassavano la stoffa dei pantaloni.

Le mani di Kaede lente si lasciarono cadere sulle coltri.

 

Hanamichi velocemente si chinò tra le gambe del suo sposo, in ginocchio. A terra.

Gli sfilò gli abiti con urgenza. Con una crescente eccitazione dentro.

 

Quando lo ebbe nudo di fronte a sé lo osservò.... steso su quel letto. Su quelle coltri.

Le gambe piegate, i piedi nudi al suolo.

Di fronte a sé.

Le sue cosce intorno ai suoi fianchi. 


Fu estasiato da quella visione.....da quel corpo perfetto...suo....solamente suo.....

 

Allungò le mani, poggiandole sul ventre piatto e tiepido del suo amante, percorrendolo con lentezza.

Verso il basso....sempre più giù..........

 

Raggiunse quasi subito la peluria scura del pube, sfiorando la pelle del suo sesso.

Appena appena eccitato.

Con la mano lo accarezzò, lasciando scivolare le dita sulla sommità morbida.

Alcune gocce perlacee inumidirono i suoi polpastrelli.

 

Iniziò a masturbarlo, lentamente.

Il respiro di quel giovane si fece pesante. Lievi e regolari i sussulti del suo ventre eccitato.

 

Qualche movimento ancora, poi Hanamichi si chinò su di lui, facendolo quasi gridare, non appena la sua bocca accolse quella carne tesa, succhiandone avidamente ogni lembo.

Quella lingua curiosa scivolò lungo tutta la sua lunghezza. Avida. Calda.

 

Kaede socchiuse gli occhi, lasciando che il suo sposo gli strappasse ansimi di piacere puro.

Rivolse il capo all'indietro, respirando pesantemente. Gli occhi lucidi e smarriti...nel godimento più totale....

 

Avvertiva quelle mani bollenti prendersi cura del suo corpo...accarezzandolo....sfiorandolo...mentre una crescente sensazione di abbandono lo rapiva....smarrendolo in emozioni sconosciute e nuove....fino al piacere, intenso...e sfibrante.

 

Ansimò violentemente lasciandosi andare....una liberazione totalizzante e totale....quella del suo corpo....della sua mente.......mentre quel liquido denso scivolava copioso nella bocca del proprio sposo, che lo accolse con bramosia.....

 

A lui fu concesso solo di tremare e sprofondare nel piacere a cui quella bocca lo obbligava.

 

 

 

 

 

I baci di Hanamichi lo raggiunsero poco dopo, insieme al tocco delle sue mani, che sicure e lente sfiorarono la sua intimità per prepararlo.........

 

Kaede sussultò avvertendo nettamente quelle dita...premere contro sé....umide e delicate....e poi sentirle scivolare.....nelle profondità del suo ventre.......

Le avvertì e ne trasse piacere.........intenso.

 

Hanamichi continuava a baciarlo, piegandolo ad un ipnotico gioco di sensi.

La sua mente sembrava svuotarsi... perdere coscienza di tutto ciò che la circondava....

 

Tanto che ebbe quasi paura del totale abbandono a cui fu costretto....paura e timore di quelle sensazioni che lo rendevano vulnerabile in quelle braccia dorate........

 

Dopo, qualche altro breve movimento e il corpo di Hanamichi scivolò su di lui....................

 

Regalando baci e dolci carezze al suo corpo lo strinse a sé, violando quella piccola apertura ........................

Lentamente, ma con forza.

Lo penetrò.

 

Spingendo per incontrare i loro fianchi........mentre i sospiri di Kaede giungevano alle sue orecchie, sempre più ampi....ed intensi.

 

L'urgenza di affondare in quell'intestino lo divorava, come l'immensa passione che egli stesso frenava, per dar tempo al suo giovane sposo di abbandonarsi al suo atto di possesso....e condividerlo con lui..............

 

Nuovi baci furono regalati a quelle labbra piccole e piene, nell'attesa.....poi, la prima spinta....seguita da un lieve lamento di dolore.....

 

Hanamichi accarezzò il proprio sposo, avvolgendo le sue spalle, e tirandolo a sé.

Kaede affondò il capo nell'incavo della sua spalla. Aggrappandosi alle sue braccia.

Si stringevano forte, quasi convulsamente....mentre, sempre più velocemente, sempre più profondamente... il Re affondava nel suo corpo....

 

E dopo.......le piccole parole sfumarono in ansimi ...in gemiti........in sospiri........

 

- Ka.e..de...- spinte sempre più veloci, sempre più vigorose. Le braccia del principe sempre più avvinte a quelle spalle grandi e forti,

 

- Ah..........ha..........p..............ah...............di...più..........ah!- ancora spinte.

 

Il volto di Kaede premuto a quella pelle sudata....ansimante di piacere.......... Hanamichi lo stringeva sollevandolo appena dalle coltri bianche, attirandolo con forza verso il suo corpo, per prenderlo ancora più profondamente.

Kaede gridava avvolgendolo con le proprie gambe. Aggrappandosi a lui con le proprie mani, mentre quel corpo continuava a spingere.......rapito da quei gesti....rapito dagli ansimi che avvertiva sulla propria pelle.....sospiri caldi ed eccitati che si infrangevano contro la propria spalla......che penetravano la sua mente ubriacandolo di lussuria.

 

L'ennesimo grido di Kaede segnò il culmine del loro rapporto.

Il principe graffiò le spalle del proprio amante, perdendosi nell'estasi del piacere.

 

Hanamichi ai limiti del suo corpo continuò a spingere........e pochi attimi dopo.......si sciolse in lui, gemendo intensamente.

 

Kaede si lasciò andare, guidato dalle mani del marito, tornò a sdraiarsi sulle coperte, sfinito. Incosciente.

Hanamichi si stese su di lui. Ansimante.

Il volto poggiato al suo petto, le braccia intorno ai suoi fianchi...

La vista annebbiata dal piacere.

 

Era stato meraviglioso...

Mai avrebbe pensato di poter condividere qualcosa di simile con qualcuno....di poter provare un piacere così forte....

 

Strinse a sé Kaede. Chiudendo gli occhi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*********

 

 

 

Kaede aprì gli occhi, lentamente.

La figura addormentata di Hanamichi riposava vicino a sé.

 

Erano a letto. Coperti da pesanti pellicce.

Hanamichi era sdraiato supino, di fronte a sé. Gli occhi chiusi, e all'altezza del suo addome, una delle sue mani intrecciate alla sua.

 

Kaede era sdraiato su un fianco.

Si avvicinò lentamente, lasciando il proprio cuscino ... per appoggiare la testa sulla spalla sinistra del proprio sposo. Stringendosi a lui.

 

- Siete sveglio...?- bisbigliò la voce pensante e gentile del Re. Il principe strofinò il proprio volto al braccio su cui poggiava il capo.

 

- Si...-

 

Un lieve silenzio.

Poi, Hanamichi girò il viso, incontrando i chiari occhi blu del proprio consorte.

Le loro mani, sul suo ventre, ancora strette.

 

Attese ancora qualche attimo, poi parlò...

 

- Vi ho fatto paura poco fa?- chiese piano, mentre nel camino il grosso ciocco che alimentava la fiamma scoppiettò. Kaede scosse appena il capo, in segno di diniego.

Hanamichi tacque, silenzioso. Pensoso.

 

Ad un tratto si spostò.

Voltandosi su un fianco, strinse a sé Kaede, accarezzandogli i capelli. Qualche attimo ancora di silenzio poi sussurrò al suo orecchio:

 

- Perdonatemi...non ero adirato con voi ... avete fatto bene ad intervenire ... nella sala ... siete stato un ottimo sovrano... Kaede....-

 

A quelle parole il giovane moro si strinse a lui.

Piccoli baci furono depositati sui suoi capelli, insieme a dolci carezze sul suo volto.

 

Dopo, rimasero abbracciati, in silenzio.

 

Kaede avvertiva il familiare profumo della pelle di Hanamichi.

Accarezzò il suo petto, con lentezza.

 

Lui dai capelli rossi lo guardava in silenzio.

 

Mentre quelle iridi blu vagarono su quella pelle ambrata ....scorgendo alcune macchie scure ........

 

- Sono cicatrici...?- chiese il giovane principe,

 

- ... si ...cicatrici di battaglia....- annuì il rossino, - ....molte sono recenti.....altre son così vecchie che nemmeno ricordo...quando mi son state inferte......-

 

-  nh...- osservò il principe.

 

- Sono stato addestrato alla guerra fin da piccolo..........mio padre era un nobile sovrano......ma la sua vita era costantemente votata alla battaglia........e così....appena ho compiuto 16 anni...mi ha costretto ad arruolarmi..............- spiegò

 

- Eravate giovane....-

 

- Si....ma mio padre diceva sempre che dovevo imparare a lottare, per succedergli dopo la sua morte............ha sempre visto in me un innato senso di sopravvivenza...............mia madre diceva sempre che in questo ero simile a lui........-

 

- E voi?-

 

- nh?- non capì la domanda il giovane Re,

 

- Voi vi sentite simile a lui?-

 

Hanamichi si sciolse dall'abbraccio in cui cingeva Kaede, stendendosi nuovamente sul dorso.

 

- Non lo so...venti anni son pochi.......per conoscere un uomo......per conoscerlo veramente............non credete? - chiese sfumando appena le ultime parole.

 

 

Qualche breve attimo di silenzio poi..........

 

Kaede si alzò appena su gomito. Avvicinandosi, si chinò sul suo volto, baciandolo.

Hanamichi chiuse gli occhi, lasciandosi a quel tocco leggero.

Quando nuovamente le sue iridi scure incrociarono quelle blu del suo sposo di fronte a sé, Kaede sorrise appena.

 

Chinandosi poi sul suo petto, il giovane principe baciò la sua pelle, laddove una sottile macchia chiara ne segnava la carne.

Lui dai capelli rossi si abbandonò a quelle labbra curiose, che lentamente sfiorarono ogni piccola cicatrice, ogni piccola piega del suo torace.....

 

................dal petto ...........al costato............agli addominali forti......................

 

..................rimase fermo a godere di quei tocchi....finchè non avvertì le labbra del suo sposo nuovamente sulle proprie.

 

Aprì gli occhi. Sorridendo.

 

Strinse la mano di Kaede portandola alla sua bocca ... baciandone il palmo.....

.................. poi nuovamente attirò a sé il suo volto....baciandone le labbra......

..........................mentre la sua mano conduceva quelle dita nuovamente sulla sua pelle....guidandole  lungo il suo corpo..........lentamente......

 

Kaede staccandosi dalle sua bocca ansimò....

 

- Accarezzatemi Kaede....- sussurrò Hanamichi soffiando appena quelle parole sulle sue labbra.

 

Il giovane principe lo baciò............con le mani accarezzò a  lungo quel corpo snello e forte................

 

Ne sfiorò il petto....vezzeggiandolo a lungo, in movimenti lenti e regolari.....così il costato...........e i fianchi................forti e modellati da anni di duro allenamento...........

 

Hanamichi sollevò la sua mano, e catturando quella del suo giovane amante...........la condusse al suo sesso, eccitato.....lanciando una sensuale provocazione.....

Kaede fissò i suoi occhi, mentre le sue dita accarezzavano quella pelle tesa, e lentamente l'avvolgevano, accarezzandola.

Il giovane Re ansimò violentemente a quella carezza....profondamente compiaciuto da quel tocco.

 

Quella mano avvolse infine quel membro, muovendone appena la pelle.....

Hanamichi rabbrividì di sommo piacere. E portando la sua mano sopra quella di Kaede lo incitò a continuare.

E così ... fu l'inizio di una dolce e inebriante tortura....che trascinò quel giovane dai capelli rossi nella follia più totale...........

 

La mano di Kaede si muoveva, regalandogli un piacere infinito....

 

Hanamichi allungò la propria, sfiorando la virilità del suo giovane compagno, donandogli le sue stesse sensazioni.....

 

Si masturbavano a vicenda, perdendosi nel piacere di quel gioco profondamente intimo e perverso...........

 

..........................le loro menti sfibrate dall'eccitazione........i loro corpi in corsa verso l'apice ....

 

Hanamichi credeva di poter impazzire da un momento all'altro..........la sua resistenza era al limite...............................

 

Velocemente allontanò la mano di Kaede dalla sua pelle.

Ignorando quegli occhi blu che lo fissarono sorpresi ed  eccitati.

 

- Voltatevi!- un ordine simile a urgenza...a desiderio sfibrante.

Kaede ubbidì, dandogli le spalle, e sdraiandosi su un fianco.....

 

Hanamichi fissò quel corpo di fronte a sé, e temette di perder la ragione.........velocemente si accostò ad esso, alle sue spalle.

Deponendo caldi ed appassionati baci sulle schiena del suo giovane amante lo strinse a sé.

Afferrando i suoi fianchi con forza lo trascinò verso il suo corpo........................

 

.................................una pressione forte.......................

 

                           ................................e scivolò in quel caldo antro..............................

 

................un solo movimento....una sola spinta...........................

 

Kaede gridò, inclinando il capo all'indietro, perso tra il piacere e il dolore di quella penetrazione..................

Hanamichi raggiunse il fondo di quell'intestino, fermandosi poi a baciare ancora la pelle di quelle spalle................. bianca e perfetta.........

 

 

................soffermandosi alle ormai rimarginate cicatrici che ne segnavano l'epidermide...........sulla spalla sinistra.................

 

Baciando quel doloroso ricordo spinse, dando inizio al loro rapporto......

 

                          ..............stringendolo a sé...................possedette il suo corpo...............

 

I loro  ansimi .........i loro gemiti..................invasero il dolce silenzio di quella stanza..........regalandogli eccitazione .............

La testa di Kaede rivolta all'indietro poggiava sulla spalla del suo sposo..............le sue mani stringevano forte quelle grandi del suo consorte avvolte intorno ai suoi fianchi............

 

La mano del rossino stimolava continuamente il suo sesso teso...

 

I loro bacini si incontravano in movimenti veloci e profondi......conducendoli verso la bianca luce dell'orgasmo.......che li colse, improvvisamente....................sconvolgendoli........

 

 

Hanamichi venne, riempendo quel corpo forte di sé.......mordendo con forza quel collo bianco............per non gridare........

 

Kaede gridò, raggiungendo l'apice grazie alle incessanti carezze di quella mano ...........riversando il suo denso e caldo liquido sulle dita ambrate del suo amante e le bianche lenzuola di quel letto...............

 

 

Dopo, seguì solo silenzio........interrotto solo da sospiri e profondi respiri..........

 

I loro corpi rimasero stretti, stesi sul fianco....

 

.....Hanamichi dietro Kaede.......

 

.....Kaede appoggiando le sue spalle a quell'accogliente petto.............

 

Tremanti...

Sfiniti........

 

Con un breve movimento, Hanamichi scivolò fuori da quella calda apertura.

Cinse le spalle di Kaede stringendolo a sé, baciando la sua pelle e quelle due piccole cicatrici che la macchiavano..........

 

Le baciò..........ringraziandole...............vere e uniche fonti di tutta quella gioia che stava adesso vivendo...........................perchè solo dopo che Kaede aveva rischiato la sua vita, egli aveva veramente capito ciò che provava per lui.................

 

..............aveva finalmente capito che voleva veramente averlo al suo fianco................

 

.....................aveva capito di amarlo..............

 

................................aveva capito di non poter vivere senza di lui.......................

 

 

 

 

Strofinando appena la guancia sulla seta di quei capelli neri il giovane Re parlò:

 

- Perdonatemi ...sono stato...irruente......vi ho fatto male..?-

 

Un lieve sospiro giunse alle sue orecchie, poi una voce bassa e profonda....

 

- Sto bene......-  Hanamichi depositò un ennesimo bacio su quella spalla bianca, stringendo a sé quel corpo. Con dolcezza.

Coprì entrambi con la calda coperta del letto, lasciando che il sonno li catturasse in un meritato riposo.

 

 

E nel calore di quel letto quei due giovani riposarono...cullandosi nel dolce tepore di quel sentimento che li univa.................................

 

 

Gli animi leggeri e la consapevolezza che tutto andava bene. Finalmente.

 

 

 

 

 

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Era già notte profonda quando Mito bussò alla porta dei suoi signori.

In attesa di entrare, tentò di trovare le parole giuste per comunicare ciò che doveva al Re Sakuragi.......

 

Dopo pochi attimi oltrepassò quella soglia. Il Re sedeva sul letto, nell'atto di rivestirsi....

Yoehi fissò il principe Kaede, nudo ed addormentato sotto le coltri.

 

Hanamichi si alzò, facendo segno al moro di tacere per non svegliare il suo giovane sposo.

Indossata la sua scura vestaglia lo seguì fuori dalla camera.

 

- Mio signore....mi scuso di avervi svegliato a quest'ora....-

 

- Non scusatevi Mito, spero solo che ciò che dovete comunicarmi sia importante..........-

 

Il giovane Mito fissò il sovrano, con animo inquieto,

 

- Mio signore...il comandante Noma è appena giunto a palazzo ...........con una comunicazione urgente....................-

 

- Bene, è quale sarebbe....questa comunicazione?-, Mito esitò ancora qualche attimo, - Forza....non fatemi attendere l'intera notte !!- lo incitò il sovrano.

 

- Mio signore.........hanno scoperto chi ha ordito il vostro attentato ai boschi di Torehod................-

 

- Cosa???-

 

owari....

 

 

 

 

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Volevo concludere questo capitolo ringraziando tutti quelli che mi scrivono....suggerendomi modifiche, criticando il mio scritto e ovviamente comunicandomi il proprio interesse alla mia storia. Siete tanti, e davvero affettuosi...non potevo sperare di meglio ^_^

Molti mi han fatto notare che Akira è davvero sfacciatissimo...eh beh...io lo adoro in questa veste di guastafeste molto sicuro di sé!! Ma non sarà sempre così nelle mie fic, prometto ^_^ 

 

Alexiel83: come vedi nel 13° capitolo si inizia ad accennare al vero epilogo di questa storia. Nel prossimo capitolo verrà rivelato il nome di nomi di chi ha ordito l'agguato alle spese di Hanamichi e Kaede...e ti assicuro che questo darà non poche noie ai nostri due puccini.

 

Silvi76 e Hinao85: grazie puccine, siete sempre troppo buone nei vostri commenti. Son felice che la lemon vi sia piaciuta nel 12, e spero che anche quelle di questo capitolo vi saran gradite....spero di essermi impegnata abbastanza !! <_<

Adoro anche io la parte in cui Hana chiede a Kaede di abbracciarlo....infondo i due stan trovando un ottimo metodo per avvicinarsi, no ? hihihihiihih

 

E comunque ragazze...altro che regalarvi emozioni...qui siete voi a regalarle a me...grazie...

 

 A questo punto vi lascio rimandandovi al prossimo capitolo.

Un abbraccio forte a tutti,

`ShaKa`