Disclaimer: I diritti di Slam Dunk non sono miei, ma questo non è un segreto, essi appartengono al magico Maestro Inoue, io i personaggi li prendo solo in prestito, per farli impazzire un po'. Buona lettura!.

 

I personaggi risentono molto dell'ambientazione e saranno spesso OOC.

Questa fic vuole essere il mio personale regalo di compleanno alla mia amica Anna

 

 

 


White Snow

parte XII

di Shaka

 

Hanamichi sedette al grande tavolo, di fronte a lui, nella sala, erano riuniti i suoi consiglieri e quelli del sovrano di Ryonan.

Come previsto quel giorno Re Akira e Re Sakuragi avrebbero discusso un probabile accordo di pace.

 

 

Il giovane dai capelli rossi sedette al suo posto, fissando con espressione indefinita il seggio vicino a sé. Quello del proprio sposo.

Vuoto.

 

- Yoehi....perché il mio sposo ritarda.....?-  aveva chiesto pochi attimi prima, innervosito da quella assenza,

 

- Mio signore, sua altezza Rukawa si scusa.........ma vi comunica di essere indisposto, e quindi di non poter partecipare a questo incontro....-

 

Parole di scuse, quelle che aveva ascoltato...parole che ne nascondevano altre....più vere e dolorose...............

 

“Vi odio. Non voglio vedervi”

 

Hanamichi aveva annuito rassegnato.

Si era chiuso dentro sé qualche attimo.

 

Avrebbe voluto alzarsi, da quella sedia, e correre alle stanze del proprio sposo.

Correre da lui..................anche solo per sentirsi ripetere in faccia quelle parole sprezzanti e cariche di odio.

 

Avrebbe solo voluto....vedere Kaede......................sapere come stava..............dopo quello che era successo tra di loro....non aveva più avuto occasione.............né coraggio di vederlo...................

 

Sentirsi osservare, ed accusare..............

 

No. Non ne aveva la forza.

 

Alzò il capo, il giovane sovrano, fissando gli uomini di fronte a sé.

Convenne, che pur non avendo la forza di fronteggiare il proprio sposo, doveva trovare quella per sostenere quell'incontro.

Affrontare il suo ospite.

 

Nonostante il cuore straziato, il suo Regno aveva la priorità...

Nonostante volesse trovarsi da tutt'altra parte....il suo posto era lì.

 

E quando il silenzio invase la stanza, parlò.

 

- Bene, Re Akira..credo che voi conosciate già la motivazione per cui vi ho invitato nel mio regno............- questi annuì.

 

- Vedervi richiedere questo incontro, Re Sakuragi, mi ha certamente sorpreso....................in ricordo delle nostre passate discordanze pensavo ci saremo ritrovati sul campo di battaglia.......................-

 

Hanamichi sorrise. Deciso.

 

- Per completare il mio progetto di unificazione mancano i due Regni del Nord, Shohoku e Ryonan.....................................quindi eludere questo accordo significherebbe guerra certa...................................e nuovi morti.....................-

Akira annuì.

 

- E' mia intenzione quindi, su suggerimento del mio consigliere, proporvi un patto...vantaggioso per entrambe le parti...........-

 

- Illustratemi dunque la vostra idea.....-

 

- Un sentiero.................che passerebbe da Caleydon a Ryonan......................libero accesso nel vostro regno, libero accesso nel nostro...........................incrementerebbe il commercio.................e favorirebbe l'arrivo alle pianure per il mio esercito.............................-

 

- mi sembra di intendere.....che desiderate un accesso alle pianure e al mare.... .-

 

- L'ampliamento del regno del Sud non può avvenire privandoci di un accesso al mare da Nord-. Spiegò brevemente il giovane Sakuragi.

 

- E dite, chi mi assicura che gli abitanti delle mie terre non vengano attaccati e decimati dalle vostre truppe....................conosciamo tutti la ferocia del vostro esercito...........-

 

Hanamichi porse al proprio nemico una pergamena.

 

- ...........su quella pergamena potrete leggere tutti i punti dell'accordo......................nonché i vincoli per garantire le condizioni di realizzo della mia idea...................-

Akira prese la pergamena, aprendola.

 

- Bene, leggerò il tutto e mi consulterò con i miei consiglieri. Tra due giorni avrete la vostra risposta-.

 

Hanamichi annuì.

 

- Ovviamente ogni rifiuto sarà interpretato come un segno di guerra...............- aggiunse il rossino.

 

- Ryonan sarà vostra nel bene o nel male, vero Sakuragi.........?- chiese il giovane Sendo alzandosi,

 

- Il progetto di consolidamento di mio padre sarà completato..........non mi importa quante persone dovrò calpestare.......................né quanti Re dovrò giustiziare......................- confessò il sovrano con tono deciso.

 

Akira sorrise, amaramente.

 

- Il nostro esercito non si arrenderà in caso di un conflitto........-

 

- Nemmeno il mio......-

 

Concluse Hanamichi, poggiando gli avambracci sul tavolo. Chiaro gesto di conclusione per quella conversazione.

 

Akira si inchinò, ritirandosi con i propri consiglieri.

 

 

 

 

 

Hanamichi uscì dal salone poco dopo.

 

Rifletteva sui risvolti di quella conversazione.

 

Il passo più grande era stato fatto.

 

Pensare di affrontare una guerra era stato preventivato tra i suoi piani di conquista, ma se un accordo di pace garantiva i suoi scopi perché sacrificare altre vite innocenti?

 

Si fermò davanti alla porta del suo studio. Fissandola.

Non aveva voglia quel giorno di sedersi di fronte ad incartamenti e scartoffie.

La testa gli pulsava dolorosamente.

 

E i pensieri martellavano incessantemente sul fatto che Kaede non aveva presieduto all'incontro.

 

Sapeva il perché.

E si sentiva male al sol pensiero.

 

Voltandosi, si diresse nella piccola camera al piano inferiore. Camera in cui passava ormai quasi tutte le notti.

Ordinò a Yoehi di portargli del vino caldo.

Voleva bere e dimenticare i suoi pensieri. Almeno per qualche ora.

 

 

 

 

Mito posò il vassoio in argento sul piccolo mobile accanto il letto.

 

- Grazie Mito....- disse. Il giovane maggiordomo si avviò verso la porta, ma ad un tratto la voce del sovrano lo fermò, - Yoehi........-

 

Il moro si voltò, sorpreso. Era la prima volta che il Re lo chiamava con il proprio nome.

 

- Dite mio signore...-

 

- Voi sapete vero....perchè Kaede non è stato presente oggi?-

 

Yoehi abbassò il capo.

 

- Si, mio signore...- un breve stacco di silenzio, in cui il rossino fissò il giovane maggiordomo, poi una domanda:

 

- Non mi odiate per tutto ciò?- chiese sorseggiando il suo vino, sdraiato sul letto. La schiena poggiata al muro.

 

- L'opinione di un semplice servo ha qualche importanza per voi, signore?-

 

Sakuragi sorrise. Mito aveva sempre una risposta pronta per tutto.

Bevve ancora un sorso, volando momentaneamente via con il pensiero....

 

- Kaede non mi amerà mai....vero?- una voce amareggiata, come parlando tra sé e sé.

 

- Nessuno amerebbe il proprio carnefice.........mio signore........- commentò il giovane maggiordomo, osando con quella affermazione, - sarebbe contro ogni naturale istinto.......-

 

- Il suo carnefice....- ripeté piano il sovrano, - .............non sono altro che questo per lui...........................- sorrise amaramente a quella constatazione, - ...voi cosa fareste al mio posto? ............-

 

Mito non rispose. Fissò in silenzio il proprio Re.

Quegli occhi scuri fissi sul giovane uomo in piedi di fronte a sé, attendevano una risposta. E Yoehi sapeva che avrebbe dovuto pronunciarla.........senza poter evadere questa volta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- .........lasciatelo libero............-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hanamichi sorrise. Aveva udito ciò che il suo cuore gli ripeteva da settimane....forse da mesi.............

 

- Grazie Mito...............per la vostra sincerità............-

 

- Dovere signore.......- disse il giovane congedandosi.

 

 

 

 

La porta si chiuse con un breve scatto.

 

Hanamichi rimase in silenzio, a fissare un angolo silenzioso di quella stanza.

La mente vagava tra mille pensieri.

 

Gli occhi nel vuoto guardavano senza vedere, assorti.

 

 

“....lasciatelo libero.........”

 

Era davvero quella l'unica soluzione?

............Lasciarlo libero...........lontano da sé.......................lontano dall'unico uomo che gli aveva rovinato la vita......................

 

Faceva male quel pensiero. Ma.......non potevano continuare ad andare avanti così.

 

Si stavano ferendo a vicenda, senza venire a capo di alcuna soluzione.

 

Kaede non era certo uomo da compromessi. Ed in un certo senso nemmeno lui lo era.

 

Quel matrimonio era stato un errore.

Un terribile errore.

Ma non si poteva tornare indietro. Non si poteva rimediare.

O forse....era possibile ?

 

Una decisione dolorosamente prese forma nella mente del sovrano.

Una decisione estrema.........ma che sembrava unica.

 

Hanamichi bevve ancora dal suo calice.

Avrebbe giocato la sua ultima carta..........dopo si sarebbe affidato alla sorte..................accettando ciò che essa aveva in serbo per lui................................

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Attendetemi, torno subito...- la principessa Ayako sorrise, uscendo dalla camera del fratello.

 

Kaede, aiutandosi con le braccia si tirò su. Sedette tra le lenzuola del grande letto in cui aveva dormito.

Avvertì un lieve dolore al ventre.

Ma non se ne preoccupò. Aveva superato dolori ben peggiori............

 

La colazione poggiava sul mobile vicino al letto. Yoehi l'aveva lasciata pochi attimi prima.

Ed Ayako aveva provveduto a lui in quei due giorni in cui si era rinchiuso nelle sue stanze. Come sempre.

 

Appoggiò la schiena alla testiera del letto, tentando di trovare sollievo al tormento del suo corpo ma soprattutto.............a quello del suo animo.........aveva bisogno di lenire le ferite..................................di ritrovare la sua forza........................sé stesso.......

 

Si appoggiò una mano al ventre. Sentiva il suo interno pulsare.

Di dolore.....fisico........spirituale............si sentiva tradito. Ferito....come non avrebbe mai immaginato potesse avvenire.

 

Ma nonostante tutto, pensava continuamente al  suo sposo.

A quello che era successo....................

 

Da due giorni non sapeva nulla di lui.............ma nella sua testa non smettevano di risuonare le parole che quella bocca avevano pronunciato mentre lo possedeva......................

 

“...perdonatemi............”

 

Hanamichi gli aveva chiesto perdono.........per ciò che gli aveva fatto.

Perdono per quella sua debolezza. Per quella violenza.

 

Ed in sé la consapevolezza che il suo giovane marito non aveva mai fatto nulla di simile.......................

Ogni volta che lo aveva posseduto...in passato....aveva solo pensato a prendere.............senza mai concedere nulla. Senza mai chiedersi nulla.

 

Forse era dunque vero che qualcosa tra di loro era cambiato...................ma quel nuovo tradimento non lasciava che amarezze.....................

 

E sullo sfondo di tutto quel dolore........la richiesta di un perdono...............

 

Ma il cuore di Kaede non conosceva il perdono...........................non per un uomo che aveva tradito la sua fiducia........................................che lo aveva costretto nuovamente a umiliarsi................che lo aveva umiliato.....................................

Poteva esistere mai un sentimento capace di concedere qualcosa di simile??

 

Non sapeva Kaede.

 

No, non sapeva il suo giovane cuore..............

 

Non comprendeva ............l'immensità della parola amore.....................

 

 

 

 

 

 

Ad un tratto un lieve bussare lo distrasse.

 

- Avanti!- esclamò.

 

La porta si aprì, ed un attimo dopo la figura del Re fece il suo ingresso.

Kaede lo fissò sorpreso.

 

Hanamichi percorse qualche passo, poi si fermò. Senza parlare.

 

- Cosa ci fate voi qui??- chiese il giovane principe. Con voce fredda e decisa.

 

- E' mia intenzione discorrere con voi.............................................................-

 

- Con me??-

 

Hanamichi si avvicinò, facendo mostra di una pergamena che teneva in mano, diligentemente sigillata dallo stemma della casata del fuoco, in scura cera rossa.

 

- Ho da proporvi un accordo .............- Kaede non rispose, ma il suo sguardo parlò per lui, - ..........visto quello che è successo............................ho concluso che non ci è possibile andare avanti così............................vorrei poter cambiare ciò che è stato fatto, ma ciò non è possibile............................................... gli errori son ormai compiuti, e mio desiderio è adesso porre rimedio......................................................................-

 

Si avvicinò ancora, fino a trovarsi vicino al letto. Gli occhi di Kaede ancora fissi su di sé.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- ...................................................ho deciso di ripudiarvi.....................................-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kaede si sentì rubare il fiato.

 

- Cosa?-

 

- Avete inteso bene...........................................ho deciso di ripudiarvi............................emetterò  ordine che il nostro legame sia sciolto, e che voi siate libero da ogni obbligo nei miei confronti..............................................- posò la pergamena sul mobile in legno, - .......ovviamente risparmierò la famiglia reale....................e vi concederò condizioni vantaggiose e terre, con cui potrete vivere tranquillamente...................................unica condizione che vi impongo......................................................................è l' ”exsilium a vitae” da Caleydon...............................................................tutto ciò che dovete sapere è scritto su questa pergamena................... leggetela, sono certo che troverete interessanti le mie proposte...........................-, Kaede lo fissava sconvolto, incapace di comprendere ciò che gli veniva detto a pieno. Fissò la pergamena, posta sul tavolo, - ........................infine, se dovreste decidere di accettare, firmate il documento e fate in modo che mi pervenga con Mito....................................................................in pochi giorni approverò il provvedimento e sarete libero......................................-

 

Kaede fissò Hanamichi, senza dire nulla. Fin troppo sorpreso per l'evolversi di quella situazione.

 

Re Sakuragi osservò quegli occhi blu, con sguardo indecifrabile e il cuore preda di un dolore così sottile e profondo da quasi renderlo folle.....poi aggiunse:

 

- Non ho altro da dirvi......................- poche parole, voltandosi, nell'intenzione di raggiungere la porta.

 

- Sposo!- Il rossino si fermò. Kaede in piedi lo fissava, - Perché?..................Perché fate tutto ciò??-

 

Il Re sospirò.

 

.......perché lo stava facendo?

 

Per tanti motivi............

 

Perché desiderava la sua felicità.............

 

Perché era stanco di fargli del male...........

 

Perché si sentiva straziato dal sentimento che provava..............

 

Perché lo amava.............................e sapere che mai il suo cuore avrebbe potuto appartenergli lo uccideva...........

 

Ma quelle confessioni avvennero solo nella sua mente...

 

 

A Kaede disse soltanto:

 

- .............Siete un uomo che ama la libertà Kaede.........meritate di averla...................- un ultimo sorriso, per quegli occhi blu, poi : - Addio Kaede.........- pronunciò abbandonando la camera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kaede sospirò.

Era rimasto in piedi, a fissare la porta.

Sconvolto per le parole appena udite.

Incredulo.

 

Aveva la possibilità di riconquistare la propria libertà............essere un uomo libero....................................libero.........................................................ed era proprio Sakuragi ad offrirgli quella possibilità.......................................

 

Fissò quella pergamena, perfettamente sigillata sul suo mobile.

Allungò una mano per prenderla.................ma non vi riuscì.

La sua mano si fermò.........................

 

Voleva davvero afferrare quella possibilità?

Voleva davvero andare via da Caleydon per sempre...?

Voleva davvero rinunciare al proprio matrimonio con Re Sakuragi...?

 

Infondo Hanamichi gli aveva proposto una vita insieme.............................una vita che lui, chiuso in quel monastero...................vincolato dalle sue condizioni di nascita..................non avrebbe mai potuto vivere...............................

 

Senza di lui...........la sua vita sarebbe stata  una solitudine senza fine................................................................. in un' opprimente clausura.................................

 

Re Sakuragi gli aveva dato la possibilità di vivere.................nel dolore, nelle passioni.............nell'odio............................nelle emozioni.................................................................ed adesso...............................gli dava la possibilità di essere ..............libero..............................

 

Libero di gestire la propria vita.................

Libero di decidere il proprio futuro................

Libero da ogni costrizione o vincolo di nobiltà.............................

 

Ma lui la voleva davvero tutto ciò?

 

Prese quella pergamena tra le mani, fissandone il sigillo in cera rossa, che vi era apposto sopra.

Il simbolo del Drago del Fuoco.

 

 

 

 

Ad un tratto la porta si aprì, e la principessa Ayako fece la sua comparsa.

 

- Fratello, avete già mangiato?- chiese avvicinandosi. Ignorando gli ultimi avvenimenti.

 

Ma nonostante ciò, pochi attimi le furono necessari per capire che c'era qualcosa di strano.

 

- Kaede....siete pallido.........cosa vi è successo?-

 

Kaede fissò la sorella, e in poche parole raccontò della visita del proprio sposo.

Ayako fu sorpresa.

Sedette vicino a lui, fissandolo, durante il loro conversare.

 

Alla fine di quella narrazione la principessa sospirò.

 

 

 

- Siete due stupidi....- il giovane fissò la sorella con lieve sconforto, - .................................avete già deciso cosa fare?....Accetterete?-

 

- Io non lo so...............accettare significherebbe liberare anche la mia famiglia.......................-

 

Ayako scosse il capo, ponendo le mani sulle spalle del fratello.

Incrociò il suo sguardo. Seria.

 

- Kaede smettetela di pensare a noi.........................dovete pensare a voi stesso per una buona volta............................pensare cosa veramente volete!! Per voi stesso!!-

 

Kaede sospirò

 

- Non lo so...Ayako..................io non ho sposato Re Sakuragi per mia scelta....non ho voluto io tutto questo...............non ho scelto io questo matrimonio!!-

 

- E' vero, non l'avete scelto voi la prima volta..................ma adesso potete scegliere................- gli occhi di Kaede si dilatarono, divennero liquidi e lucidi, - .....Re Sakuragi vi sta concedendo di scegliere.......................scegliere di passare tutto il resto della vita insieme.................................................-

 

 

 

 

 

Poteva scegliere. Si.

Ma dopo cosa sarebbe successo....?

 

Abbandonare Caleydon..........

Abbandonare il suo popolo.......

 

Kaede scosse il capo.

 

No.........la verità era ben altra. Era inutile nascondersi dietro false scuse..................

 

Era il tempo di scegliere.

Scegliere ponendosi davanti i veri punti di quell'accordo.

La proposta di Sakuragi era chiara.

 

 

O vivere al suo fianco.

O non vederlo mai più.

 

Amarlo o perderlo per sempre................

 

 

Non sentire più la sua voce..............

Non avvertire più i suoi possessivi abbracci durante la notte............

Non avvertire più le piccole carezze che gli riservava........nell'oscurità di quel letto...............

 

I suoi sguardi..........

I suoi occhi.............

La sue attenzioni........................

 

Kaede portò la mani al viso....................sospirò.

 

Odiava quella situazione.

La odiava, perché sapeva che il suo cuore............nonostante tutto...........aveva già scelto..................................

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sera era già scesa.

Hanamichi si svestì, avvicinandosi al letto.

 

La piccola stanza era chiusa in un'oscurità ovattata. Perfetta per un anima in pena che voleva nascondersi e soffrire senza tanti occhi curiosi.

 

Il giovane Re, rinchiuso nella solitudine di quella notte, sedé sul letto.

Bevendo del caldo vino,  rifletteva sul suo operare..........e si chiedeva se era davvero giusto ciò che aveva fatto..................................................probabilmente quella pergamena sarebbe pervenuta domani stesso sulla sua scrivania.. Firmata.

 

E poi cosa avrebbe fatto?

 

Avrebbe trovato il coraggio di mantenere la sua parola?

 

Avrebbe trovato il coraggio di rompere l'unico legame che teneva Kaede strettamente vincolato a sé?

 

 

Sospirò.

Sapeva di aver fatto la cosa giusta.

L'aver reso la propria libertà a Kaede.........................forse era la cosa più giusta che avesse mai fatto....................................

 

Lo era certamente........ Ma perché faceva così male?

 

Perché soffriva così tanto adesso?

 

Forse perché sapeva che quel principe non sarebbe più tornato da lui?

 

Sorseggiò il contenuto del proprio calice.

 

Sentì gli occhi bruciare......................ogni notte sembrava sempre più lunga.............infinita..................................

 

Il pensiero che ogni speranza fosse infranta lo faceva sprofondare in un vuoto senza fine.

Sapeva che adesso la propria vita avrebbe avuto solo un obiettivo.................dimenticare.

 

Combattere.

 

Dimenticare.

 

Portare alla realizzazione il progetto del suo defunto padre.

 

Dimenticare.

 

Nulla altro..........solo....dimenticare.........

 

 

 

 

 

Bevve ancora, sperando di trovare, in quella calda bevanda, sollievo al dolore che avvertiva dentro di sé.

Sentiva il proprio cuore battere velocemente.

Come ribellarsi alla violenza che gli faceva.

 

Ad un tratto un lieve rumore lo distrasse dai suoi pensieri.

Un lieve bussare alla porta di legno di quella camera.

 

- Avanti!-

 

Pochi attimi, e quell'uscio si aprì.

Davanti ai suoi occhi la figura di Kaede avanzò lentamente. Quasi incerta.

Il giovane moro entrò, fissando l'interno della camera, e notando che vi era solo Hanamichi.

Chiuse la porta alle sue spalle, poi si voltò a fissare il proprio sposo.

 

Hanamichi sussultò per quella inattesa visita.

 

- Cosa fate qui?- chiese, sorpreso di vedere che il proprio sposo conoscesse quel rifugio.

 

Kaede lo fissò, notando il calice di vino che le sue mani stringevano.

 

- Non dovreste bere così tanto.....-

 

Sakuragi sorrise.

 

- .....Vi preoccupate per me, sposo?- rise lievemente, con molta amarezza nella voce.

 

Kaede si avvicinò, poggiando sul tavolo la pergamena, ancora perfettamente sigillata, che quel mattino Sakuragi gli aveva dato.

Il Re osservò quel foglio chiaro, notando la cera del sigillo ancora perfettamente intatta.

 

- Non avete letto l'accordo che vi ho proposto?- chiese sorpreso.

 

Kaede scosse il capo.

 

- Credete non sia abbastanza vantaggioso per voi?-

 

-No, non è questo............................................in verità...................................non ho alcun interesse.......a ciò che mi proponete.- le parole di Kaede assunsero un tono che seppe risvegliare la curiosità del sovrano.

 

- E ditemi principe, cosa sarebbe di vostro interesse........?- chiese ancora il rossino, poggiando il calice sul mobiletto vicino. Tornando poi a fissarlo. Con aspettativa.

Rukawa si mosse, camminando con passo lento di fronte al proprio consorte.

 

- Direi che....................ciò che lascerei......................accettando la vostra proposta....................sia di gran lunga.................più importante.............- poche parole. Brevi, ma intense. Hanamichi sorpreso, non capì.

 

Kaede si avvicinò, fino a giungere al bordo del letto.

 

- Posso stendermi...........vicino a voi?- chiese poi, mentre dentro sé avvertiva infinite emozioni intrecciarsi tra loro...........e farlo tremare impercettibilmente.

 

Hanamichi lo fissò un attimo. Incapace di leggere le intenzioni di quelle iridi blu.

 

Poi in silenzio mosse il braccio, scostando le coperte.

Ritagliando uno spazio vicino a sé, in quel letto.

 

Kaede slacciò i lacci del proprio mantello, continuando a fissare il proprio consorte di fronte a sé. Lo sfilò lanciandolo cadere a terra, dopo sedette sulle lenzuola.

I suoi occhi fissi in quelli del proprio sposo.

 

Solo silenzio tra loro.

 

Piano si stese.

 

Hanamichi allungò un braccio sul cuscino.

Kaede appoggiò la propria testa sulla spalla forte di suo marito.

La guancia che sfiorava appena il suo petto.

 

I loro corpi vicini.

 

Il rossino scostò nuovamente le coperte, coprendo entrambi.

 

Dopo, un dolce tepore li invase.

Seguito da una strana sensazione che faceva tremare impercettibilmente i loro cuori.

 

Kaede chiuse gli occhi, silenzioso, inspirando l'odore forte ed intenso che proveniva da quella pelle scura.

Un odore che sembrò quietare i suoi sensi.

Un odore che fece scivolare via ogni tensione. Ogni indecisione.

Familiare.

 

Hanamichi alzò una mano accarezzandogli i capelli.

 

Stringendolo a sé con un braccio.

Strofinò la guancia contro la seta di quella testa mora.

Finalmente sereno.

 

Avvertiva il nodo che stringeva la sua anima scivolare via...................finalmente..........................

Via...........di fronte a quella tacita decisione che Kaede sembrava aveva preso.........................

 

Kaede piano alzò le braccia, cingendo le spalle del suo sposo.

Inizialmente incerto....avvertì la necessità di stringersi a quel corpo.

La necessità di sentire la sua presenza.

Di avvertire quella forza invisibile, che nonostante tutto aveva unito le loro anime.................................................................................nella violenza........................................nel dolore...........nella confusione..................................................nell'affetto.....................................nella tenerezza.................................

 

 

.........................li aveva uniti.............. abbattendo le barriere dell'incomprensione e del dolore .................ed ora....................si erano finalmente trovati............................. così diversi ma tanto simili............................................entrambi vittime di una solitudine senza fine...............................................

 

 

 

 

Nel silenzio di quella camera, si udirono solo i loro respiri.

Abbandonati in un caldo abbraccio quei due corpi si lasciarono avvolgere da sfumate sensazioni. Dai propri pensieri.................alla ricerca delle risposte del loro cuore.

 

Rimasero così a lungo.

 

Stretti.

 

 

 

Nel silenzio di una notte beffarda..........che ad un passo dal regalargli la fine di quel combattuto rapporto............aveva loro concesso.......................un compromesso...........una possibilità.................

 

Dopo un tempo indefinito...........Kaede aprì lentamente gli occhi, avvertendo sotto il palmo della propria mano, poggiata sul petto del suo sposo, i battiti regolari di quel cuore.

 

Regolari e portatori di pace.

Si sentì sicuro.

Si sentì sereno.

 

Leggermente si mosse, muovendo il volto, per guardare Hanamichi.

Il rossino teneva gli occhi chiusi.

I lineamenti del viso rilassati.

 

Il principe osservò il suo viso, studiandone i tratti.....decisi, maturi.

Con una mano gli sfiorò una guancia. In una dolce e leggera carezza.

Improvvisamente quegli occhi castani si aprirono, incontrando i suoi........

 

- Siete sveglio...?- un sussurro, dalle labbra gentili di quel giovane dai capelli neri.

 

- Si...- un lieve fissarsi, poi Hanamichi mosse la sua mano, poggiando il palmo sulla guancia del proprio consorte, - ...............................siete sicuro di ciò che fate Kaede...?-

 

Una domanda inattesa.

Una domanda che attendeva una risposta decisa.

 

Kaede non rispose, chiuse gli occhi, in un chiaro invito....

Hanamichi inizialmente incerto, si chinò su di lui, sfiorando lievemente le sue labbra tiepide.

 

Piccoli baci.

Su quelle labbra...su quel viso.......

Baci dolci.........

 

Kaede sospirò, piacevolmente. Incontrando poi quello sguardo, nuovamente fisso nel suo.

 

La mano di Hanamichi scivolò lungo la pelle del suo collo......lentamente...........quasi timidamente.

Kaede non si mosse, lasciandosi a quelle carezze......

 

- Siete sicuro?- ancora una volta quella domanda sussurrata su quelle labbra silenziose.

 

- Si........- un sussurro.  Hanamichi sorrise, Kaede avvicinò il suo volto ancor più a quello del proprio sposo, mormorando al suo orecchio poche parole.................- forse....non vi amo come vorreste............ma io voglio rimanere al vostro fianco................................insegnate l'amore al giovane cuore che vi offro................Hanamichi.................................-  appoggiando la sua fronte a quella del viso di fronte al suo, baciò ancora un volta quelle labbra di ciliegia calde e piene di desiderio...............vezzeggiandole con delicatezza...........

Il rossino sussurrò:

 

- Toccatemi Kaede.....- , ma Kaede lo fissò senza muoversi. I loro sguardi si rincorsero ancora un po', poi il sovrano parlò : - Cosa vi accade?........Ho ....sbagliato qualcosa?....- una lieve punta di timore dentro, notando  quella immobilità, e una lieve punta di disagio,

 

- No....è solo che ............io......................non so cosa fare.....................-

 

Hanamichi sorrise. Teneramente toccato da quelle parole. Da quella insicurezza, insolita per quel giovane dai capelli neri.

Abbassò gli occhi, prendendo una mano del proprio sposo tra la sua, baciandola.........portandola verso sé.

 

Guidò quel palmo bianco al suo viso. Lo poggiò sulla sua guancia, e chiuse gli occhi godendo di quel tocco........................per poi riaprirli, reclamando ancora una volta quelle labbra................... violandole nuovamente.............con rinnovata gentilezza.

 

Entrambi si persero nella dolcezza di quel bacio. Nelle sensazioni intense che trasmetteva.

Nella gioia infinita che li sconvolse.............

Hanamichi si staccò con il cuore impazzito. Gli occhi pieni di scintille di passione......................di desiderio...............................................

 

Kaede inspirò, tentando di ritrovare sollievo alla sensazione soffocante che avvertiva in sé.

Mugolò appena avvertendo le labbra di suo marito scendere lungo il collo, e sfiorare la sua pelle....

 

Baci......uno dopo l'altro...........................

 

La punta di quella lingua che tracciava immaginari sentieri lungo le linee della sua gola..................

Carezze..............

Kaede chiuse gli occhi, arrovesciando il capo all'indietro. Lasciandosi a quelle sensazioni sconvolgenti che per la prima volta comprendeva in tutta la loro pienezza...................

Hanamichi con la mano scostò la stoffa di quella camicia bianca, scoprendo pelle nascosta, ed invitante...

Con la bocca scese a vezzeggiarla..........incitato dai sospiri che sentiva provenire da quella bocca che giaceva sotto sé.

La sua mano, lentamente si intrecciò con i fili sottili di quella blusa pesante, tirando....e sciogliendo quei nodi che lo separavano dalla morbidezza di quel corpo................

Kaede mosse le sue mani, accarezzando le spalle del proprio sposo...............risalendo lungo il collo..........fino ai rossi capelli di quella testa, morbida.

 

- Ah..a...h......- lievi ansimi .

 

Mentre quelle labbra curiose scendevano a baciargli il petto.

 

Piano.

Per godere d' ogni istante.

Lentamente.

Per non indurre timore in quello sposo che lievemente tremava tra le sue braccia....preda dell'emozione.............

 

Le sue mani delicate, su quelle curve perfette......

Le sue labbra leggere, su quella pelle.

Che baciavano ogni centimetro di quel corpo.

 

Dal nascosto incavo del collo, alla pelle calda sopra al cuore......................

 

Con la lingua curiosa e le labbra, Hanamichi tracciò un eccitante gioco di  linee.........che univa la pelle che proteggeva quell'affascinante organo, al capezzolo bruno, appena qualche centimetro più giù.

 

Kaede vibrò sconvolto da sensazioni nuove, di cui non riusciva a catturare i contorni.

 

Avvertì la bocca calda e umida di Hanamichi sfiorare la punta di quella delicata estremità, strappandogli quasi un urlo.

Strinse gli occhi, tentando di riprendere il controllo di sé.

Ma quando quelle labbra accolsero quel piccolo lembo di pelle nella sua bocca, suggendola piano, si sentì totalmente perdere nel piacere.

 

Quelle sensazioni erano così diverse da quelle che aveva provato nei mesi scorsi, tra le braccia del proprio sposo.

Così diverse, così belle........

 

Quando era andato da lui, Kaede sapeva già che la sua scelta l'avrebbe condotto a quel tacito compromesso. A quel passo.

 

A concedersi.

 

Ma adesso  il principe comprendeva ciò che realmente voleva........

E quel sacrificio non lo avrebbe certamente fermato................................

Avrebbe donato il proprio corpo, la propria anima a quell'uomo.............pur di stargli vicino.

Pur di non rinunciare a lui.

Avrebbe accettato ogni dolore. Ogni violenza......se fosse servito a legarli per l'eternità..................

 

Ma di fronte a quel piacere, nuovo ed ammaliante, Kaede si trovò impreparato e smarrito.

 

La bocca di Hanamichi scese sugli addominali.....tracciando piccoli baci..................le sue mani grandi, scivolate sui bordi dei pantaloni, di scuro velluto, si strinsero, liberando quella pelle chiara dalla costrizione di quella stoffa, divenuta calda ed insopportabilmente stretta..............

 

Hanamichi si rialzò un attimo, sfilando gentilmente le vesti del suo consorte.

E quando anche l'ultimo abito ebbe raggiunto il freddo pavimento, rimase immobile, in ginocchio di fronte a lui, sulle coperte, a fissarlo.

 

In pochi movimenti si spogliò.

Senza staccare i suoi occhi da quegli opali profondi e blu, che brillavano su quel viso meraviglioso, tornò a stendersi al fianco del proprio amante, e catturò quelle labbra piccole e piene, profanandole nuovamente con le proprie.

 

I loro respiri si mescolavano. Mentre i loro corpi si perdevano fondendosi in un indefinito universo di sensazioni..........

 

- Va tutto bene?-

 

- Si..-

 

Un piccolo sorriso..........poi di nuovo baci e carezze.

 

Dolci premure....a cancellare ricordi oscuri.............ricordi carichi di immenso dolore..........

Kaede poggiò i palmi sul petto del proprio sposo, saggiando con le dita il corpo che per tante notti aveva posseduto il proprio.

Ne fu meravigliosamente rapito.

Con le dita percosse il torace muscoloso, forte. I tratti  ben delineati.

Avvertì il dolce tremare di quella pelle sopra la sua, a causa di quelle premure...e quasi sorrise..........mai avrebbe creduto di poter donare piacere a un altra persona...........e gioirne............

 

Hanamichi avvertendo quelle mani di velluto accarezzarlo  si era sentito impazzire..............nella sua mente promise a sé stesso che quella notte avrebbe regalato al proprio amante tutto il piacere possibile ed immaginabile...........................avrebbe fatto di tutto per provare a cancellare le macchie di quella violenza che aveva segnato il loro rapporto.........................

Di tutto per cancellare le colpe......................il dolore..........................il timore.......................................

Cancellare ogni male....................e riscrivere una nuova pagina bianca in quel matrimonio, che fin troppo dolore aveva regalato ad entrambi..........................

 

 

 

Si mosse, dunque, abbandonando il dolce e caldo rifugio di quelle labbra, per scivolare nuovamente lungo le curve di quel corpo sotto al suo...........baciando, mordendo..........

 

Giunto alla sua metà, nascosta nell'ombra delle lenzuola tiepide....... si fermò.

Accarezzando con la sola punta della dita le linee sottili che tracciavano il contorno di quell'inguine,

baciò quelle forme.................mentre con la mano regalava un lieve carezza al sesso semi eccitato del suo compagno.

 

Le dita lievemente scivolarono lungo quella pelle incerta, in un movimento regolare. Più volte....

Le iridi scure di Hanamichi fisse sul volto del proprio sposo.......per coglierne ogni reazione, ogni sospiro..........

 

Kaede chiuse gli occhi, respirando affannosamente.

Quella mano che lo sfiorava era dolce. Non faceva male.

Non portava con sé paura e umiliazione.

Solo piacere.

Un piacere sconosciuto...........

 

Il Re si chinò, unendo a quella carezze il tocco della propria lingua.

Leccando lentamente la sommità di quella pelle tesa.

Percorrendola piano, per poi scendere.......... Lentamente, fino ai testicoli.

 

Kaede strinse tra le mani le lenzuola bianche. Ansimando violentemente.

Estasiato da quelle sensazioni.

 

Non aveva provato mai nulla di simile, in tutta la sua giovane vita............

Non aveva mai immaginato di poter provare qualcosa di simile.........................

 

Hanamichi accolse nella propria bocca quella pelle ormai completamente tesa ed eccitata.

Suggendola con rinnovato ardore si perse nella meravigliosa sensazione di donare piacere al proprio sposo.

Nel sentirlo ansimare. Tremare...

Quasi gridare, per le sensazioni che la sua mano, e la sua bocca gli regalavano.

 

- Ah.ha....................................Ah............aha.a...................- continuava a gemere quella voce profonda.

Hanamichi continuava a muoversi, su di lui.

Sempre più veloce.

Sempre più..........trascinandolo in un universo opaco di follia.................

 

Finché avvertì le sue membra tremare sconnessamente..........e una sensazione di calore unita ad un denso liquido, scivolargli lungo la gola................

 

Prosciugò il frutto di quel piacere, continuando con le mani ad accarezzare quella intimità.

 

Kaede riaprì gli occhi, tentando di ritrovare il respiro.

Si sentiva stanco. Sconvolto.

Avvertì lo sguardo di Hanamichi, e il suo viso, vicino al suo. Inclinò lievemente il capo, guardandolo.

Hanamichi si chinò su di lui, regalandogli un bacio, e il sapore di quella unione appena consumata.....

Kaede, si lasciò baciare............più volte...............

 

Ma quando avvertì il corpo di Sakuragi stendersi su di sé, e farsi posto tra le sue gambe, sussultò, involontariamente spaventato da quello che quel gesto significava.

Alla sua mente velocemente si affacciarono i ricordi delle notti trascorse insieme.............i ricordi delle percosse.............del dolore...............e adesso sarebbe successo di nuovo....il proprio sposo lo avrebbe posseduto, lo avrebbe avuto.

E sapeva fin troppo bene ciò che questo avrebbe  portato...................................................dolore................. Un infinito dolore.

Paura.

Umiliazione.

 

Hanamichi scorse quelle scintille di timore, e nel tentativo di cancellarle scese a baciare nuovamente quelle labbra.

Spostandosi e sdraiandosi su un fianco..............abbracciò il proprio sposo, stringendolo forte al proprio petto, con tenerezza.

 

 

- Non abbiate paura Kaede.................non vi farò del male......................- una dolce frase sussurrata nelle orecchie di quel giovane dai capelli scuri.

 

Solo un sospiro in risposta...........

Un sospiro e mille pensieri.........

Un sospiro ed un dolce abbandonarsi...............

 

Kaede si impose di lasciarsi andare.

Non voleva lasciarsi uccidere dai timori e dalle paure....aveva scelto.

E doveva adesso viverla quella scelta. Fino in fondo..............

 

Il Re, staccandosi, allungò il braccio sul mobile vicino al letto..

Kaede fissò il proprio compagno muoversi.

Una piccola ampolla tra le sue mani.

Hanamichi sorrise, notando l'espressione di quelle scura volpe nel fissare quel piccolo contenitore in vetro.

Quando ne sciolse il tappo, un piacevole profumo di olii profumati invase l'aria.

Kaede inspirò quell'essenza..........

Il rossino osservò il suo viso,

 

- Servirà a lenire il vostro dolore......- spiegò  versandone alcune gocce sulle sue dita.

Ma Kaede sembrava non capire ancora.

Hanamichi si mosse, regalando qualche bacio a quelle labbra pallide ma morbide, per poi scendere nuovamente tra quelle lenzuola........a baciare quella virilità addormentata.

 

Con le mani iniziò a importunarla, torturandola con lievi movimenti.

Per poi prenderla nuovamente in bocca, e percorrerla lentamente, in movimenti regolari e piacevoli.

 

Kaede tremava tra le sue braccia....tremava di piacere.......ed un pizzico di timore........

Hanamichi gioì di quelle saette di piacere racchiuse in quegli occhi.........e si intenerì per quel timore................

 

Il polpastrello del suo indice sfiorò delicatamente quella intimità bollente.

Ungendola di olii  profumati.

Segnò concentriche carezze, per poi improvvisamente scivolare appena all'interno.

Kaede sussultò, perso tra le sensazioni che avvertiva, mentre ancora quella bocca lo conduceva alla follia. Non lasciandogli nemmeno il tempo di riflettere su quello che stava succedendo........

Quel dito accarezzò ancora quella piccola apertura, inumidendola appena. Ad un tratto scivolò in tutta la sua lunghezza all'interno, provocando un ansimo più acuto da quella labbra che sembravano non avere pace...

Hanamichi ritrasse appena quel dito, immergendolo nuovamente.................dentro e fuori.................più volte...............accarezzando quella pelle interna.

Quella pelle  morbida e calda..........delicata........................................soffice. Ogni singolo movimento sembrava essere percepito in ogni sua sfaccettatura da quel giovane che gemeva sotto sé.

Ogni spinta, ogni carezza.......................era così sensibile quell'interno..............tanto da affascinarlo......................................da eccitarlo..................e riportargli alla mente quanto piacevole era stato entrarvi e perdersi nelle sue pieghe.............................

Ma questa volta voleva fosse diverso..................non si sarebbe arreso ad un piacere facile ed egoista...........................no.......non avrebbe permesso il consumarsi di un altro atto di violenza.............................di un nuovo errore......................................la persona che amava gli aveva concesso la redenzione.......................ed adesso stava a lui cercarla e farla propria........in quel letto................in quel corpo......................................in quella nuova possibilità che era stata concessa loro di vivere...........

 

Mosse ancora quel dito poi, dopo qualche attimo.

Ne inserì un altro.

Premendo piano.

Per non infliggere dolore.

Per non forzare quella pelle, già dolorosamente provata dalle passate violenze che aveva subito.

 

Con un grido Kaede venne nuovamente.

Hanamichi allontanò la propria bocca da quel sesso turgido, lasciando che quel liquido bianco scivolasse lungo quella pelle tesa, bagnando le sue dita che piano si muovevano, attraverso la piccola apertura di quella intimità.

Quelle falangi, spinsero ancora. Profondamente.

Viscide di quel seme...........trovarono facile accesso a quell'intestino..................

Spinsero forte................provocando gemiti. Lievemente infastiditi.

Spinsero piano..........per dare piacere............

 

Kaede le avvertiva nettamente. Accarezzare le proprie pareti. Affondare.

Riemergere dal suo calore.

Avvertiva a volte fastidio....altre .........piacere....accecante.........ma non faceva male..........non c'era dolore in quelle spinte.

Non c'era dolore in quei gesti.

Solo un profondo riguardo.

Un profondo affetto.

Attenzione...

 

- Ah!- un altra spinta ancora. Un altro dito a violare quella piccola fessura....

Le mani del principe si strinsero su quelle spalle forti.

In cerca di conforto.

In cerca di rifugio.

 

Ma ebbero solo sensazioni........forti................intense......................

 

Dopo alcuni minuti Hanamichi si allontanò...........sfilando le sue dita.

In movimenti lenti, atti a non provocare dolore alcuno.

Delicati.

 

Si stese poi, reclamando urgentemente quelle labbra.

Era passato troppo tempo dall'ultimo bacio, pensò.

Troppo per non impazzire.

Troppo per non desiderarle........

 

I loro sguardi si trovarono. Caldi.

Gli occhi di Kaede sembravano stelle, accese di un fuoco che sconvolsero il cuore del Re, il quale   spostandosi reclamò spazio tra quelle gambe.

 

Kaede inspirò, tentando di trattenere il proprio timore................................ma sembrava così difficile.......................quel dolore che conosceva già così bene........................................lo avrebbe tormentato ancora...........................come non averne paura?

Come accettare di soffrire senza provare timore del dolore?

Il ricordo di quelle notti si affacciò ancora alla sua mente........

 

- Ehy.....- un piccolo e basso richiamo mentre un bacio rubava le sue labbra, - ...farò piano............su...non temere...........-

 

Kaede appoggiò i palmi al petto del proprio sposo........

Le loro fronti e i loro nasi si sfiorarono, in un gesto dolce.

E quando la sommità di quella virilità tesa si appoggiò al suo corpo, spingendo..........forzando la propria pelle.................... il giovane sposo sentì le dolci parole di suo marito scivolargli nelle orecchie..........................nella testa.......................nel cuore......................................

 

- ....fidatevi di me Kaede................-

 

Hanamichi spinse con forza, per entrare in quel corpo stretto e caldo.................le mani poggiate sui fianchi immobili del quel giovane che giaceva sotto sé..................................

 

Kaede avvertiva quella eccitazione tesa scivolare dentro sé.................piano..............................

 

- Nhg............ah....................nh..h.hn.n................- affondava in lui lentamente, prendendolo con cura.

 

Fino ad arrivargli dentro. Completamente.

E fermarsi.

 

Dopo, un infinita attesa......e poche parole..........

 

- Va tutto bene?- una domanda appena sussurrata tra i baci che coprivano il suo viso. Contratto da una smorfia di fastidio.

 

- ...................n.h.h....g................B..rucia..............................ah.....................mhmm..................-

 

 

Il Re annuì,

 

- Mi muoverò adesso......potrebbe far male .......all'inizio..............-

Quegli occhi blu annuirono, lentamente.

I loro sguardi legati l'uno all'altro, mentre stringendolo piano......il giovane dai capelli rossi si mosse, in una piccola spinta.............

Kaede a quel singolo movimento si contrasse, aggrappandosi fortemente alle sue braccia, gemendo di dolore.

Un altra leggera spinta.

Un altro lamento. Basso.

 

- ...Rilassatevi Kaede.......................su.......................lasciatevi andare................non farà più male........................ve lo prometto.................andrà..m.e.glio................ah...........- ansimò ancora il Re, accarezzando piano quella pelle tremante.

Ancora spinte lievi, appena appena dentro quella profondità.

Le mani del sovrano ad incorniciare il volto del proprio sposo.

E quegli occhi blu .......... aperti e fissi in quelle pozze di scura cioccolata.

 

- Apritemi...il vostro...corpo Kaede................lasciatevi....andare...................................- ancora una supplica, ancora parole...................................un grande sforzo per pronunciarle..........perso nelle trame di quel piacere assordante.................e quel corpo che fortemente stringeva il proprio.

Il principe regolarizzò il respiro, affidandosi agli occhi del suo amante.

Abbandonando ogni difesa........

Ad una nuova spinta, il giovane Re avvertì un lieve cedere di quel corpo.

Spinse ancora..........

                     .............. ancora........

                                                                   .........sempre più velocemente...................

 

..............i contorni di quel stretto interno......................sembrarono aprirsi.................................. accogliendolo in tutta la sua profondità.

 

Avvolgerlo in tutto il suo calore.

Un' altra spinta..................................un gemito....................................diverso.........

 

Affondò, perdendosi in quel corpo............ quasi impazzì per il calore che sentì salirgli lungo le membra.....

Quegli occhi blu, fissi su di lui, erano adesso lucidi di passione.......e sembravano chiedere di più........

Aumentò il ritmo.

Prendendolo profondamente.

Dando sfogo al suo desiderio.

 

Raggiungendo punti di quell'interno che provocavano immenso piacere, gli ansimi e i gemiti di quelle labbra aumentarono.

Sakuragi stringeva a sé il corpo del suo giovane sposo, possedendolo con passione. Con forza.

Muovendo il bacino, a tratti, per regalargli sensazioni nuove e diverse......................

Rapendo quella bocca in baci contornati di dolce passione.................

 

Quella bocca sempre silenziosa adesso non riusciva a tacere un piacere senza fine...................

 

Per la prima volta.

 

Per la prima volta in quei mesi...........anche Kaede provava piacere a lasciarsi possedere..................a lasciarsi aprire in quel modo profondo.....................................a condividere con lui quel rapporto così intimo e importante.......................................a lasciarsi amare....................

 

Hanamichi si sentì felice..........................emozionato.................................un' emozione così grande e intensa......................................da farlo quasi piangere...........................................e smarrirsi.....................

 

- Abbracciatemi...Kaede...... vi prego................stringetemi a voi...........................- una supplica , nella tremenda paura di perdersi in quelle sensazioni di sconvolgente piacere e gioia...........................

 

Le braccia di Kaede si strinsero intorno alle sue spalle.

Lo strinsero a sé.

 

Forte.

Come se nemmeno quella profonda unione bastasse ad unire la loro anima...........

 

E poi spinte.

Forti. Profonde.

Veloci.

 

Piacere....da quelle bocche...............da quei corpi stretti.......................che si muovevano nel bianco di quelle lenzuola calde..........

 

Ancora spinte..............

 

La mano di Hanamichi che, scivolata tra i loro corpi, accarezzava incessantemente il sesso di Kaede per portarlo al piacere. Alla follia.

 

Spinte..........

 

Le gambe forti e sottili di Kaede allacciate ai fianchi ambrati di Hanamichi......

 

Spinte.....

 

 

Qualche attimo ancora..........

 

Qualche spinta ancora...................poi..................................................................................................... l' apice..................................................intenso...........ammaliante...............................

 

Il Re nel profondo di quel corpo caldo.

Il principe tra i loro, sudati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo, rimasero stretti.

Convulsamente stretti in quell'abbraccio che li aveva accompagnati nel corso di quell'appagamento sfibrante..........

Intorno solo il nulla..............................nulla che non fosse il battito assordante e felice dei loro cuori......................

 

Re Sakuragi cinse i fianchi del suo amante, posando la testa sul suo petto, riposando.

 

Kaede chiuse gli occhi, lasciandosi alla spossatezza che lo aveva invaso. Con le mani accarezzò la pelle calda e sudata del proprio sposo. La schiena......le braccia........il capo.....................abbandonato addosso a sé....................

In silenzio.

 

 

 

 

 

Felici.

Finalmente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo qualche minuto, Hanamichi si issò, facendo leva sulle braccia, incontrando lo sguardo di Kaede, lucido e arrossato. Il volto del principe innocentemente arrossì.

Il Re imbarazzato si scostò, sdraiandosi al suo fianco.

Si coprirono entrambi. Sospirando. A disagio. Per quella nuova sensazione che avvertivano adesso tra di loro.

 

Kaede respirò profondamente fissando il soffitto.

Dentro sé tante domande. Risposte confuse.

 

Avevano appena unito i loro corpi in quel letto.

Un' unione profonda e totalizzante.

Ma adesso sembrava esser tornato il disagio...la distanza...tra loro.

 

Kaede ripensò al freddo avvertito per lunghi mesi in quel letto................in quella camera................con cui aveva condiviso la propria solitudine e sospirò.

 

Ad un tratto avvertì la leggera carezza della mano del suo sposo, lungo la sua. Voltò il capo. Incontrando i suoi occhi.

Il suo sorriso.

 

Preso da enorme coraggio Hanamichi si avvicinò, stringendosi a quello sposo.

 

- Va tutto bene?- chiese accarezzandogli una guancia, Kaede annuì. Il rossino prese la sua mano, baciandola. Piano scese ad accarezzargli il petto.

Dolcemente...........

 

I loro sguardi si persero, l' uno nell' altro. In un muto dialogo.

 

Poi, Hanamichi tirò verso sé quei fianchi morbidi, stringendo quel corpo tra le sue braccia.

Kaede, colto di sorpresa, si tirò indietro. Interponendo le proprie mani tra i loro corpi.

 

- Non abbiate paura.....su..........shhhh........voglio solo abbracciarvi.....................- tentò di giustificarsi il Re stringendolo forte a sé.

 

Kaede lottò ancora qualche attimo, a disagio..............poi si arrese, lasciandosi cingere.

 

 

Hanamichi mantenne la propria parola.

Coprì entrambi con la calda pelliccia del letto. Preoccupandosi di regalare a quel corpo unicamente abbracci.

Baci.

Carezze.

 

Il principe, appoggiò il capo sul petto del proprio marito, chiudendo gli occhi e abbandonandosi al sonno, che come una pesante coltre lo rapì.

 

Il Re strinse quel giovane a sé, con rinnovata forza e tenerezza. Abbandonandosi anch'egli alle note di Morfeo..........

 

 

 

owari..

 

*****************************************

 

 

Finalmente c'è l'ho fatta!!!!!!!!!! Una tortura di quasi 8 capitoli (senza lemon :P )....ma vedrete da qui in poi mi riprendo hehehehhe

 

Volevo dedicare questo capitolo al White Day....un po' anche per riscattarmi del capitolo tristissimo pubblicato per San Valentino ^^  (molta gente mi stava per denunciare per tentato omicidio....!!!).

Inoltre volevo ringraziare tutti quelli che hanno commentato il capitolo 11, siete davvero tantissimi ( e io troppo contenta *^_^* ) continuate così!!

Un saluto va a: Ria, Mel, Hinao85, Silvì76, Alexiel83, Mirra, Flavia, Karmen, Pierre, Parsifal, Rosa, Selene, Kae-chan. Oddio spero di non aver dimenticato nessuno^^'

Tra qualche capitolo la storia volgerà al fine....quindi godetevi gli ultimi colpi di scena ^^

Un bacio, `ShaKa`