Disclaimer: I diritti di Slam Dunk non sono miei, ma questo non è un segreto, essi appartengono al magico Maestro Inoue, io i personaggi li prendo solo in prestito, per farli impazzire un po'. Buona lettura!.

 

I personaggi risentono molto dell'ambientazione e saranno spesso OOC.

Questa fic vuole essere il mio personale regalo di compleanno alla mia amica Anna.

Spero vi piacerà ^^

 



White Snow

parte VII

di Shaka


Re Sakuragi si mosse, sedendo sulla grande poltrona. Nel suo studio.

Yoehi gli servì la colazione. Per poi accostarsi al tavolo, in attesa di ordini.

 

Hanamichi fissò l'ammasso di carte presente sul suo tavolo. Poi, pensieroso, le scostò distrattamente.

 

- Mito...- disse, mettendo a fuoco un pensiero che da stamani si era trattenuto nella sua mente, - recatevi nell'ala Est... la principessa Ayako... conducetela dal fratello....-

 

Yoehi annuì, con espressione sorpresa. Hanamichi continuò,

 

- Credo possa rendere sereno il principe...avere la principessa al suo capezzale....- aggiunse il giovane dai capelli rossi, come a giustificare la propria richiesta.

Mito annuì sorridendo.

 

- Il principe ne sarà certamente allietato, mio signore....mi occuperò subito della questione...-.

 

Hanamichi annuì. Tornando a fissare gli incartamenti che doveva leggere.

Mentre udiva la porta di quella stanza chiudersi, la sua mente tentò di concentrarsi sul lungo lavoro che doveva svolgere.....quel giorno.............ma inutile fu ogni tentativo........i suoi pensieri erano rapiti da ben altre.........inquietudini................... da...................altri..............................ricordi......

 

.......ricordi......vicini....ricordi del risveglio di quella mattina appena sbocciata....di quel giorno appena nato.......

 

..............

       ....................

               .............................

 

 

Si era destato dalle trame del sonno, cullato dal respiro di una testa mora, che dormiva mollemente abbandonato sul suo petto.....

 

Aveva abbassato gli occhi, incontrandone i tratti delicati e serici. Ed aveva sorriso.

 

Mai aveva sognato un risveglio simile.....racchiuso in un calore così intenso e piacevole.....Mai. Nella sua giovane vita.

 

Fissò quei lineamenti...e quel viso, la cui guancia poggiava sul suo petto, persa nelle pieghe del suo abito.....le mani piegate, strette tra i loro toraci. Abbandonate.

Le ciglia lunghe e nere, come linee scure le cui trame tracciavano i contorni di una perfezione ben delineata....in quei giovani tratti d' uomo.....

 

Hanamichi piano sfiorò quei capelli.......in lievi carezze....lievi ed ipnotiche.

Mosse la guancia, strofinandola ad essi.

Inalando quel profumo, che per la prima volta percepiva distintamente....un profumo da uomo....il profumo del SUO uomo....dolce...inebriante......piacevole........

 

Con la mano gli sfiorò una guancia....scendendo piano lungo la linea del  viso....il collo....

 

Ad un tratto....quella mano scostò un lembo di tessuto.....e i suoi occhi vagarono su quella pelle.........scorgendo a tratti....segni bluastri...appena scuri..........................

 

............................lividi.

 

 

..........................con la mano scostò di più quella stoffa...........e osservò.....osservò ciò che i suoi occhi fino ad ora non avevano mai visto..........lividi.......ancora...ed ancora.......

 

.........................................il suo corpo sembrava pieno.....................

 

....................................................................................................................................

........................................sentì improvvisamente come una morsa stringergli il petto...............e in pochi attimi..........la mente gli riportò i ricordi............di quelle notti..............di quelle contusioni.................................che lui aveva provocato............. lui.......con le sue percosse....con la sua violenza...................

 

Provocato, per poi.........dimenticare................. rifiutando di rendersi conto del suo comportamento..............errato.....ingiusto...............................malato...........................

 

Aveva dimenticato.

Volutamente.

Proseguendo lungo il suo cammino, senza voltarsi........senza concedersi uno sguardo alle  spalle.

 

Senza vedere la devastazione che si lasciava dietro.

 

Ed adesso, di fronte al suo operato la sua mente inorridì........Quelle macchie...quei segni...... irregolari....ma presenti....erano il  marchio impresso a fuoco...del suo errore.........

 

Li sfiorò, piano, temendo di fargli male.

 

 

Non se ne era mai preoccupato prima....ma....

Lo sapeva.

Lo aveva sempre saputo.

 

Di fargli male.

 

 

In tutte quelle notti, mentre con tutte le sue forze entrava in quel corpo...ed affondava in lui.................mentre lo sentiva gridare............................mentre lo sentiva piangere...............

 

Eppure aveva preferito essere sordo...............................a quelle grida...........a quel dolore...............................................

 

Cieco di fronte a quelle lenzuola macchiate di un sangue innocente....immolato alla sua follia....e alla sua cieca crudeltà..........

 

Cieca. E vile.

 

 

Come poteva quel principe perdonarlo?

Era folle da parte sua aspirare a tanto.......folle.......ed ingiusto.............

 

 

Sentì la testa pulsare dolorosamente.

E la sua coscienza chiedersi cosa potesse mai significare il suo rimorso di fronte al suo operato.

Il suo pentimento di fronte a tanto dolore.

Tanto male.

 

 

 

 

Cosciente di ciò, era scivolato via da quelle lenzuola. Allontanandosi.

Sentendosi indegno di quello sposo.

Provando disprezzo per sé stesso.

 

Quale sentimento....fosse anche stato amore....avrebbe potuto cancellare tutto quel dolore?

Nessuno.

Nessun sentimento poteva essere così forte....così assoluto........da guarire ferite così grandi........

 

Da regalare un perdono così profondo....

 

 

 

 

 

 

**************************

 

La sua mente tornò a ricordargli quelle parole....

Mentre i suoi occhi tornavano a fissare le pallide pareti di quella stanza vuota.

Dentro di sé sentiva un vuoto incolmabile e profondo.

Una sensazione di tristezza incommensurabile.

 

 

 

 

Si alzò. Fissando il sole, aldilà dei monti, segnare appena metà mattina.

Uscì dalle sue stanze.

Il suo esercito lo attendeva nella Sala.

 

Aveva convocato i suoi comandanti.

 

Voleva andare fino in fondo.

Voleva scoprire cosa lo aveva portato a quel punto.

 

Voleva il nome di quel traditore.

 

Voleva poterlo uccidere con le proprie mani, fosse stato necessario.

 

 

 

Quando entrò nella sala, il rumoroso brusio che la animava si spense.

 

- Sua maestà Re Sakuragi- annunciò un paggio, al suo ingresso.

I soldati si chinarono di fronte al loro Re.

 

- Maestà abbiamo saputo dell'ignobile agguato che vi è stato teso...- esordì  il Capitano Kyota.

 

- Le nostre truppe si stanno già muovendo...troveremo i colpevoli...- continuò il sergente Takamiya. Sakuragi annuì.

 

- Voglio ben vedere....per quello che è successo cadranno molte teste......o quelle dei traditori...o le vostre..........- pronunciò in tono duro il sovrano sedendosi sul trono.

 

I soldati tacquero, intimoriti.

 

- Mio signore non vi deluderemo- continuò il Capitano Noma.

 

- Setacciate i villaggi vicino Torehod. Torturate i capo villaggi, e non risparmiatevi rinforzi...chiunque si opponga al vostro cammino venga giustiziato.....- concluse Hanamichi, - voglio sapere il nome di quel vigliacco che ha attentato alla mia vita e a quella del mio sposo......dovrà perire sotto la mia spada!!-  gridò furioso.

 

L'esercito sembrò intimorito da quello sguardo pieno di fervore e rabbia.

 

 

 

 

 

 

 

Subito le legioni furono mandate in missione.

E le indagini furono avviate.

 

 

 

 

 

Hanamichi si consultò con i suoi fedeli Capitani, nel privato del proprio studio.

 

- Il conte Uozumi è tra i sospettati......aveva ottimi motivi per attentare alla vostra vita Sire...-

 

Quegli occhi scuri si fissarono sulla figura del soldato in fronte a sé.

 

- Conosco bene i miei potenziali nemici....ma come ben capite ho bisogno di avere prove....attinenti.....giustiziare ogni conte del Regno non gioverebbe al mio governo...............ma se fosse un Conte  ribelle  .................-

 

- concordiamo con voi Altezza....-

 

- Indagate sul conte Uozumi, con discrezione........- Takamiya annuì con decisione. E i soldati si ritirarono, raggiungendo il proprio esercito.

 

Hanamichi rimase nelle sue stanze. Riflettendo.

In quella situazione il pugno d'acciaio era d'obbligo.

Non fare nulla avrebbe significato campo libero ad ogni oppositore. Ad ogni ribelle. E non poteva permetterselo.

 

- Mio signore....- Yoehi discretamente annunciò la propria presenza.

 

- Ditemi Mito...-

 

- Il vostro consorte è sveglio....la principessa Ayako provvede a lui...nelle vostre stanze.....il principe ha ancora la febbre alta..........-

 

Il Re sospirò. Le condizioni del suo consorte non accennavano a migliorare.

 

- Bene. Io non potrò recarmi da lui fino a tardi....occupatevi voi delle necessità della principessa e del mio sposo..........- concluse uscendo dalla stanza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il sovrano rimase nelle sue stanze. Al piano inferiore.

Iniziò a vagliare i nuovi progetti di guerra.

Quei progetti abbandonati  da qualche tempo, adesso tornavano al centro dei suoi pensieri.

 

Esaminò a lungo il tragitto percorso durante la spedizione nel vallo.

A lungo, e con attenzione.

Ricostruendo le fasi del suo attentato.

 

Ricostruendo i fatti.

 

 

Quando ebbe concluso il suo lungo studio del territorio, si voltò a fissare oltre la finestra.

Era tardi. Il sole era già tramontato da un pezzo.

 

E già, al di là di quelle finestre era ripresa a cadere la neve.

 

Silenziosamente da quelle stanze. Dirigendosi al piano superiore.

 

Quando la porta della camera nuziale si chiuse alle sue spalle, quel Re dai capelli rossi si ritrovò a fissare la figura del proprio sposo. Ancora riversa tra quelle coperte.

 

Il suo primo pensiero fu avvicinarsi.

Gli pose una mano, leggera, sulla fronte. Percependone il calore.

Con un breve sospiro, cercò e raccolse il panno bianco, scivolato via da quel viso, di lato, sulle lenzuola. Lo inumidì, rinfrescando quella pelle, pallida e sudata. Con brevi tocchi. Poi la depose sulla sua fronte.

 

Dopo, si mosse per la camera, indossando le sue vesti per la notte.

 

 

Coprendosi, con la calda coperta di pelliccia, Hanamichi si stese dal suo lato del talamo. Fissando brevemente il suo sposo riposare, e poi chiudendo gli occhi, nel tentativo di addormentarsi.

Ma il sonno sembrava non voler giungere.

 

La sua mente era costantemente inquieta.

Si rigirò nuovamente nel letto.

 

 

Fissò Kaede, i suoi occhi chiusi.

 

- Non riuscite a dormire...?- chiese a voce bassa.

 

- .....No...voi..?-  il principe non sembrò sorpreso nel constatare che il proprio sposo si fosse accorto del fatto che fosse sveglio.

 

Hanamichi osservò Kaede lentamente aprire gli occhi, e fissarlo. La stanza in penombra non gli aveva impedito di vedere quegli occhi blu brillare...e fermarsi sul suo volto.

 

- Provate a riposare....ne avete bisogno.- sussurrò ancora quel giovane dai capelli rossi, chiudendo gli occhi.

 

Un attimo di silenzio.

 

 

I loro respiri leggeri.

 

 

- Ho fred.d.o...-

 

Hanamichi aprì gli occhi, improvvisamente. Fissandoli in quelli del proprio consorte. Sorpreso.

 

- Freddo?- ripeté inconsciamente. Lievemente imbarazzo.

Il viso di Kaede, sul quel cuscino bianco, vicino al suo. Lo fissava, in silenzio.

 

Quello sposo dai gli accesi capelli rossi attese un breve attimo. Indeciso. Poi si mosse.

 

- Venite qui....- una breve frase, sfumata nel silenzio della notte.

 

 

 

 

Un lieve fruscio.

 

 

 

Due braccia forti si strinsero intorno alle spalle del principe. Delicate.

 

 

 

Kaede affondò il volto nell'incavo di quella spalla calda e grande, chiudendo gli occhi.

Hanamichi strofinò il volto sui quei capelli corvini, morbidi e setosi.

 

 

Un attimo ancora di silenzio.

 

 

- Va meglio..così?- una piccola, quasi timorosa domanda.

 

- Nh...- un breve risposta, -gra.zi.e...-

 

Le braccia di quello sposo si strinsero più salde intorno a quelle spalle larghe. E due occhi di profonda acqua marina si chiusero. Abbandonandosi all'oblio di un sonno rincorso.....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le lunghe notti si susseguivano.

Fredde, interminabili.

 

Kaede migliorava giorno dopo giorno.

 

Re Sakuragi, al comando del proprio esercito si esauriva nella preparazione lunga ed estenuante di un piano di difesa.

L'esercito del Re Akira avanzava ai confini.

E le indagini sull'attentato non davano frutto.

 

 

Lunghe erano le giornate vissute distanti.

 

Ma poi, a sera. Quando ogni luce si spegneva, e l'unico raggio di calore che poteva abbagliare era quello di un caldo camino scoppiettante. Il principe Kaede e Re Sakuragi si ritrovavano.

 

Per condividere le ore della notte.

 

Strettamente avvinto in un abbraccio dolce e sicuro, Kaede guariva.

Dalle sue ferite fisiche.

Dalla febbre....

 

Dalla sua solitudine...... in quel letto......... grande......così tanto da sembrargli un abisso talvolta.........

 

 

Ed Hanamichi ambiva alla sua redenzione, tenendo tra le braccia quello sposo, notte dopo notte, stretto al suo petto. Stretto, a sé.

 

 

 

 

 

 

*******

 

 

 

Ayako pulì il viso del fratello.

 

- Va meglio adesso?- chiese con fare gentile mentre gli abbottonava le asole della camicia.

 

- Si..- una risposta calma. Serena. Ayako sorrise. Soffermandosi poi a guardare il fratello pensosa.

 

- Vi ha fatto...ancora...del male in queste notti?- chiese improvvisamente la principessa, ripensando ai lividi che ancora scorgeva sulla pelle nivea del fratello. Kaede la fissò, inizialmente senza rispondere. Poi scosse la testa.

 

- Mi tratta bene...- sussurrò poi, rassicurandola, - nostro padre come sta?-

 

- Siamo praticamente segregati nella torre Est...ma Re Sakuragi non ci fa mancare nulla....-

 

- Mi dispiace non poter far nulla per voi...-

 

Ayako scosse la testa, - non preoccupatevi Kaede...noi stiamo bene....sapete, Haruko è in attesa... di un erede....-

 

Kaede spalancò gli occhi, sorpreso. Un sorriso piegò le sue labbra.

 

- un nipotino dunque...-

 

- Si fratello....un nipotino.....- sorrise la donna accarezzandogli la mano.

 

- Appena potrò, mi recherò a farle visita....- sussurrò felice il giovane.

 

- Ne sarà felice, è da così tanto tempo che non vi vedono....mi hanno chiesto spesso di voi....-

 

- Spero voi non abbiate fatto parola con nostro padre...di....- Ayako scosse il capo senza attendere che finisse.

 

- No, ho rispettato la vostra volontà fratello....- sussurrò dolcemente.

 

Fissando quei profondi occhi blu.

Provando molta tristezza e rammarico dentro sè. Per quella situazione. Per tutta quella situazione.

 

 

 

 

Un lieve bussare alla porta li distrasse dalla loro conversazione. Re Sakuragi entrò poco dopo.

Ayako si volse a fissarlo, alzandosi in piedi ed inchinandosi.

 

Dentro sé provò una forte avversione per l'uomo che aveva di fronte.

 

Un profondo disprezzo per chi depredava il proprio regno.

Un profondo disprezzo per chi violentava e picchiava il fratello.

 

Lo fissò silenziosa.

Lo fissò mentre egli entrava, cercando subito con gli occhi Kaede....

 

- Principessa, vedo che accudite con molto amore il mio consorte....- commentò il sovrano dai capelli rossi, ignaro di ciò che la principessa pensava, avvicinandosi e catturando con i propri occhi quelli del proprio sposo.

 

- Faccio solo come avete richiesto maestà.- rispose la ragazza, con tono freddo. E distaccato.

 

Hanamichi si girò, scorgendo in quegli occhi scuri lampi di disprezzo, a tratti.

Non dovette riflettere molto per capirne i motivi.

 

- Mito...- pronunciò con evidente calma, rivolgendo lo sguardo alle sue spalle verso il moro maggiordomo, - conducete sua altezza la principessa Ayako nelle sue stanze-

 

Mito annuì, facendo poi cenno alla principessa di seguirlo.

I due lasciarono la stanza poco dopo.

 

 

Hanamichi si mosse per la camera, indossando gli abiti per la notte, e sdraiandosi a letto subito dopo.

Al fianco del suo consorte.

 

 

Non si erano scambiati una parola.

 

 

 

La stanza era piena solo dei loro silenzi.

Da qualche sguardo fuggevole.

 

Ma principalmente di ...indifferenza.........

 

Tristemente Hanamichi si trovò a disagio.

Era la prima notte, dopo tante, che non dormivano abbracciati.

Sentì stranamente freddo.

Eppure il loro letto era coperto da pesanti coperte.

 

Non capiva.

Da qualche giorno non riusciva più a capire.

E capirsi.

 

La sua mente. I suoi pensieri. Volavano costantemente via. Senza controllo.

Volavano da Kaede.

Non riusciva a smettere di pensarlo.

Di rivedere con la mente ciò che i suoi occhi avevano vissuto in quegli attimi passati insieme.

 

Non riusciva a smettere di pensare ai suoi occhi.

Al suo viso.

E quando lo faceva si sentiva strano.

Inquieto,  ma sereno.

 

 

Fissando silenziosamente il tetto, bianco e sterile, chiuse gli occhi. Tentando di dormire.

 

Un lieve fruscio delle coperte esaltò un movimento di Kaede, sotto quelle lenzuola.

Hanamichi rimase immobile, mentre sentiva il corpo esile e caldo del proprio sposo rannicchiarsi al suo.

 

Sorrise.

 

Dopo fu solo silenzio...

 

Silenzio.

 

E due braccia che strinsero al proprio petto quello sposo.

Forte.

Con dolce trasporto.

 

 

 

 

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Come vedete mi sto dando una mossa!!

Ringrazio moltissimo Silvì per la sua recensione: scrupolosa. Ma soprattutto attenta e profonda. Mi rende felice sapere che le mie storie riescano a dare tante emozioni.

Per lo stesso motivo ringrazione parsifal per le sue bellissime parole e i complimenti (* uh mi fate emozionare * grassie sigh sigh ).

Sempre per parsifal: Non posso anticiparti nulla sulla trama, ma ci saranno sorprese...non metto il numero di capitoli perchè solitamente non mi prefiggo un limite massimo di chapt da scrivere.

Ad ogni modo White Snow inizialmente doveva averne 7 massimo 8. Ma da come si sta mettendo la situazione credo ne avrà parecchi in più. (purtroppo i personaggi hanno preso il controllo della storia e non dipende più da me mettere fine alle vicende ;)  )Tenterò di postare con cadenza settimanale.

 

Un ringraziamento a hinao85 ( grazie per le belle parole che mi riservi e per i saluti che ritrovo sempre con gioia), alexiel83, kiriko e tutti quelli che mi seguono ^^

 

Come sempre se volete lasciare un segno del vostro passaggio lasciate una recensione o mandatemi un email . Per me è un onore nonché un piacere leggere critiche e commenti.

 

Baci a tutti `ShaKa`