Al solito, i
personaggi non sono miei e tutta la solfa...
La canzone che ho posto
in questa parte è "These are the days of our lives" dei mitici Queen. Non so
perchè, ma immaginandomi quella situazione (quale sia, lo capirete leggendo)
ho subito sentito come sottofondo per essa tale musica...anche se forse non
è che sia molto inerente al contesto^^!
Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo. Mi rendo molto
spesso conto che le SenKosh non sono troppo apprezzate, che talora Sendoh
finisce con Koshino solamente per non dare fastidio ad altre coppie...ma a
me questo pairing piace e spero quindi di poterlo rendere gradevole un
pochino anche a voi ^__- !
Vita nuova
2. Se tu non vuoi me, non mi cercare...
Di Dream
"WE ARE THE
CHAAAAAAMPIONS, MY FRIEEEEEEND!!!! AND WE'LL KEEEEEEEEP ON FIGHTING
TIIIIIIIIILL THE EEEEEEEEND!!!!!!"
Una mano mi strappa bruscamente le cuffiette, scaraventandole
da qualche parte nell'armadio e gettandomi in testa il cestino delle
immondizie.
"La vuoi smettere di lacerarmi i timpani con questi tuoi
vocalizzi da gallina spennata?! Sto cercando di studiare, ma come posso
riuscirci se continui a fracassarmi i cristalli ed il lampadario con i tuoi
acuti?!"
Ehm...Kosh mi pare lievemente incavolato! Forse non apprezza
le mie doti canore?
Io gli sorrido candidamente: "Pensavo di interrompere un
attimo i compiti, non credevo di darti fastidio..."
La vena sulla tempia del mio amico inizia a pulsare
pericolosamente. Afferra il mio quaderno di matematica, lo scruta sollevando
un sopracciglio e legge: "Aperta la quadra, radice alla sesta di tre...e
finito qui?!?! Siamo a casa mia da due ore ed in tutto questo tempo tu hai
fatto solo questo!!!!!???"
Beh, ma è lui ad essere esagerato! Quando mi aveva chiesto di
andare a casa sua per prepararci assieme per gli esami di sessione io non lo
avevo di certo preso alla lettera! Pensavo...che so...che avremmo ripiegato
sulla playstation o su una partita di basket alla tv!
"Kosh, mi si fonde il cervello! Non potremmo uscire a farci
un giro?"
Lui sbuffa con aria rassegnata. Ma perchè mi pare così
disperato? Non mi sembra di aver detto niente di male...
Si getta sul suo letto, riprendendo in mano il libro che
stava leggendo e borbottando: "Guarda, io mi arrendo...se poi ti beccherai
le solite cinque insufficienze non osare venire a piangere da me per
mendicare il mio aiuto come al tuo solito! Che razza di deficiente...sei un
caso incurabile!"
Io mi dondolo sulla sedia, guardandolo con aria divertita e
ridendo sotto i baffi. Non crederà che lo lasci in pace così facilmente!
"Cosa stai studiando, Kosh?"
Mi risponde con un borbottio assorto: "Biologia. Ora non
rompere, perchè non sto capendo niente con i tuoi mugugni come
sottofondo..."
Scuoto la testa: "Non è di certo una novità che tu non
capisca niente. Tutti sanno che sei un cerebroleso! Del resto, riconosco che
non posso pretendere che tu sia una mente superiore come me. E' per questo
che io non ho affatto bisogno di studiare..."
Lui conclude al posto mio: "...per prendere gravemente
insufficiente."
Replico un po' infastidito: "Non dire idiozie! Non sono un
ritardato come te, io le cose le capisco al volo! Lo studio per me è una
cosa a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e superflua!!"
"Sì, sì..."
Risolleva lo sguardo dal libro. Non so perchè, ma nei suoi
occhi scorgo una luce divertita che non mi piace per nulla...
"Forse hai ragione, Akira. Avrei potuto pensare subito a te!
Era chiaro che, grazie al tuo aiuto, tutto sarebbe stato chiaro! In fondo
sei un premio nobel di intelligenza, no? Per favore, potresti alzarti e
camminare?"
Io esibisco la mia migliore faccia perplessa: "Perchè?"
Capto la sua risposta, ovviamente stringata: "Avrei bisogno
di una dimostrazione pratica per comprendere un concetto che nel libro non è
spiegato molto bene..."
Dando prova di grande magnanimità io mi sollevo in piedi ed
inizio a procedere avanti ed indietro per la stanza, esaminando il suo viso
che mi sta osservando concentrato.
Improvvisamente Hiroaki si illumina, esclamando: "HO CAPITO!
Era semplicissimo! Grazie, Akira!"
Io ridacchio soddisfatto, sedendomi sul letto accanto a lui:
"Era ovvio che per mezzo del mio indispensabile aiuto tutto sarebbe
risultato chiaro! Allora, devi riconoscere che la mia dimostrazione è stata
determinante! Cosa stai studiando? Anatomia?"
"No. Il movimento ameboide..."
Se qualcuno ora stesse camminando davanti alla villetta di
Koshino, si godrebbe l'inusuale spettacolo di un libro di biologia che
sfreccia nel cielo compiendo un improbabile esperimento di aereodinamica...
Alla fine la sua camera diventa un vero casino! Ci siamo
trincerati, io dietro la scrivania, lui sotto il letto, lanciandoci
qualsiasi genere di corpo contundente capitatoci sottomano. Io ho afferrato
e scagliato un portafotografie, un abat-jour, un libro di chimica, un
astuccio che ha sparso il suo contenuto sulle coperte, un manga, un orologio
a cucù...mi sono arrivati addosso una pila di magliette, un paio di anfibi,
un tappeto persiano, un...orsacchiotto?!? Quando mi becco in piena fronte il
suo gatto sgraffignante, urlo: "Tregua! Mi arrendo! Basta!"
Sventolo un paio di boxer bianchi in segno di resa.
Immediatamente emergiamo dai nostri rifugi, guardandoci attorno con aria
sconsolata: è un vero campo di battaglia!
Subito lui scatta contro di me: "E' tutta colpa tua! Ora
metti a posto!"
Io metto immediatamente avanti le mani: "Ehi! Non sono di
certo stato io ad aver provocato per primo!"
"Che importa? Te la sei cercata!!"
Decido di arrendermi perchè so già che, in caso contrario,
questa diatriba non si concluderebbe prima di un paio di ore. Figurarsi se
poi lui mi darebbe ragione!! Hiroaki Koshino? Ma quando mai!
Inizio in silenzio a raccattare le macerie che sono sparse a
terra. Dopo un po' lo guardo di sottecchi e noto che mi sta imitando. Ci
fissiamo, sorridendoci complici e sentendoci totalmente imbecilli...ma anche
molto leggeri.
E' in grado di farmi sentire bene. Nessuno ha un tale effetto
su di me. Nessuno come lui...
Mentre risollevo da terra il suo appendiabiti, gli chiedo:
"Stasera che ne dici di venire a casa mia? Potremmo guardare assieme la
partita dei Lakers! Ti va? L'ho registrata ieri notte."
Dopo un attimo mi raggiunge la sua voce stranamente alterata:
"Mi dispiace, stasera non posso...mia...mia madre deve...ecco...beh...mia
sorella...o meglio mio cugino...mh...io...ho già degli impegni, insomma!"
Mi giro e lo osservo. Mi sta dando le spalle, ma posso notare
ugualmente il suo disagio ed i muscoli irrigiditi delle sue spalle.
E' evidente: mi sta mentendo. Non ha nessun impegno...o
perlomeno nulla di tutto quello che sta cercando di farmi credere, stasera.
Scandisco lentamente la mia risposta, quasi sillabandola: "Va
bene...come vuoi tu."
Perchè? Cosa dovrà fare realmente? Non posso certo
costringerlo a parlare, se non vuole...ma di cosa si può trattare?
Semplicemente non ha voglia di stare in mia compagnia? Potrebbe essere, so
che lui ama la solitudine...ma mi fa male sapere che lui preferisce
l'isolamento ed il silenzio alla mia vicinanza. Che sia realmente questo, o
c'è dell'altro? Come mai mi ferisce tanto questo suo riserbo?
Vorrei che non avesse segreti, per me...vorrei sapere tutto
di lui.
Mi sembra di provare qualcosa di simile alla gelosia. Per
quale ragione questo suo atteggiamento chiuso mi dà l'impressione di essere
un tradimento nei miei confronti?
Non deve di certo rendermi conto della sua vita! Vorrei che
lo facesse, per caso? Forse. Ma con che diritto? In fondo io sono solo un
amico per lui...
Sono uscito, alla fine. Non me la sentivo di stare da solo in
casa dopo cena. Folleggiare in giro per le strade di Kanagawa non sarà molto
costruttivo, ma è sempre meglio che tormentarsi creandosi problemi dal
nulla! Credetemi, in questo sono diventato uno specialista...
La sera e la notte sono i momenti peggiori per me.
La scuola, gli scherzosi litigi con i miei amici, gli
allenamenti, i quotidiani diverbi con Hiroaki sono solitamente sufficienti
ad allontanare i dolorosi ricordi durante la giornata. Ma quando sono solo,
nella mia abitazione vuota e silenziosa, steso sul mio letto e senza la
minima possibilità di poter dormire...come potrei non andare a ritroso nel
tempo?
E' una cosa che avviene quasi indipendentemente dalla mia
volontà. La frequenza con cui le immagini del passato irrompono dentro di
me, libere dalle catene con cui cerco di imbrigliarle, mi fa rompere la
testa per la sofferenza sottile e l'esasperazione.
Vorrei evitarlo...ma è sempre Rukawa che continua a
spadroneggiare dentro di me. Ripenso al modo in cui mi sorrideva, alla voce
sommessa che usava quando eravamo soli, al suo modo di avvolgere le braccia
attorno a me come per chiedermi di fargli dimenticare il mondo intero...
Mi accorgo tuttavia che questo rimpianto si sta facendo più
lontano e sbiadito, come se ormai fossi riuscito ad accettare di averlo
perso per sempre. Credo che la rassegnazione sia ormai penetrata nelle mie
riflessioni, riuscendo a scacciare la mia speranza di poter un giorno
rivivere tutto questo.
Ora è più semplice sopportare. Ricordare...fa meno male.
Eppure mi manca. Ma...mi manca lui o il modo in cui era in
grado di farmi sentire? Lui o le sensazioni che riusciva a farmi provare?
Mi sento incredibilmente solo, isolato in un modo soffocante.
Di fronte agli altri riesco a nascondere bene il mio disinganno, la
tristezza che preme sempre per avvolgermi...eppure è ancora più desolante
rendersi conto che nessuno di loro immagini come io stia, che a nessuno
importi di me VERAMENTE. Per gli altri io sono sempre lo stesso:
spensierato, gioviale, fiducioso, ottimista...ma io sento di essere
cambiato, anche se nessuno sembra accorgersene. Non mi vedo più allo stesso
modo, la vita che avevo prima di Kaede non mi basta più.
Voglio altro, voglio ancora. Mi sembra di essere in cerca di
qualcosa che non conosco e che non so se troverò. Non riesco ad essere in
pace con me stesso, c'è come uno spazio vuoto accanto a me.
Cosa sto aspettando? O è meglio dire...chi sto aspettando?
Perchè Rukawa sembra aver risvegliato in me desideri di
emozioni che non conosco? Grazie a lui ho compreso come potrebbe essere
diversa e migliore la vita, se solo avessi qualcuno con cui affrontarla.
Kaede ha trovato questa persona, io invece sono ancora in cerca...ed ormai
ho definitivamente accettato che non possa essere lui.
Credo che Hiro, a differenza degli altri, abbia invece
intuito qualcosa! Penso che si sia reso conto del mio cambiamento, della mia
insofferenza a malapena celata. Lo comprendo dal modo in cui mi guarda di
sottecchi quando crede che io non me ne renda conto. Penso che sia anche un
po' preoccupato per me...
Come farei, se non avessi lui? Ho bisogno di lui, me ne rendo
conto sempre più spesso. Questa preponderante necessità mi spinge a
cercarlo, a desiderare la sua vicinanza o anche solo il suo silenzio. La sua
semplice presenza è in grado di farmi stare bene, di placare la mia
inquietudine. Quando mi trovo assieme a lui non sento nessun senso di
mancanza: è come se fossi al mio posto...
Chissà cosa cribbio avrà dovuto fare, stasera! Quel
deficiente...speravo davvero di poter trascorrere un paio di orette a
stuzzicarlo! E' così divertente farlo arrabbiare...forse anche fin troppo
semplice! Ma il modo in cui sa rispondere alle mie provocazioni, le sue
risposte aggressive e pungenti, l'aria adorabile che assume quando è
incavolato sono veramente impagabili!
Mi osservo distrattamente in giro. Dove cavolo sono capitato
vagabondando senza meta? Mmhh...credo che la forza di un abitudine ormai
troppo radicata in me mi abbia condotto in quelli che erano i miei abituali
luoghi di 'caccia'.
Era questa la zona di Kanagawa, costellata di pub e di club
notturni, in cui io cercavo le mie 'prede' di una notte. Maschi, femmine...non
aveva importanza. Desideravo divertimento e spensieratezza, un modo per
rendere vuota la mia mente.
Come mai questo sotterfugio mi ripugna, adesso? E' come se mi
sembrasse stupido ed infantile tentare di rimorchiare una persona per una
semplice rotolata sulle coperte di un qualche albergo ad ore. Cosa otterrei?
Sicuramente nulla di quello che voglio veramente. Forse solo un parziale
appagamento fisico...ma mi basterebbe? No, sento di aver bisogno di altro...perchè
non è questo ciò che voglio veramente.
Sto già per fare dietro-front e ritornarmene a casa...quando
lo vedo.
Le mie gambe continuano a portarmi avanti per inerzia,
indipendentemente dal fatto che ora la mia attenzione sia tutta concentrata
su una scena che si sta svolgendo dall'altra parte della strada. Il mio
cervello è in catalessi...riesco a riscuotermi ed a riprendere il controllo
di me stesso solo andando a spalmarmi contro un lampione. Sostenendomi
addosso ad esso mi stropiccio gli occhi più volte per accertare che non mi
sto ingannando...
MA COSA CI FA HIROAKI KOSHINO QUI?
Vestito in quel modo, poi! Attillatissimi pantaloni in jeans
strappati in più punti...in troppi punti! Maglietta aderente (e
millimetricamente corta) sotto un giubbino di pelle...capelli resi lucidi
dal gel.
COME CAVOLO SI E' CONCIATO?!
Inconsciamente prendo atto di quanto sia irresistibilmente
sexy...cosa diamine pensa di fare vestito in questa maniera!? E' il mio
migliore amico, quello che ho sempre considerato come una persona da
proteggere e tenere sotto controllo...e guardate ora dove me lo ritrovo!!!
Che sia veramente lui?! L'ho sempre continuato a considerare
come un ragazzo innocente, senza alcun interesse di tipo...di 'quel' tipo!
Ed invece...eccolo qui a fare vita notturna con una disinvoltura che parla
di forza d'abitudine!
Sono totalmente, irrimediabilmente ed incredibilmente livido
di rabbia!!
Non riesco a comprendere quest'ira irrazionale, ma avverto in
me il deciso impulso di attraversare la strada, prenderlo per il braccio e
trascinarmelo a casa prima che qualcun'altro possa anche solo trovare il
tempo per sfiorarlo! Ma guardate in quanti si stanno voltando a fissarlo per
osservare il suo passo inconsciamente sensuale! E NON SOLO QUELLO!! Io non
mi posso ingannare sulla natura di quegli sguardi...se lo stanno mangiando
con gli occhi!
IL 'MIO' KOSHINO!!
Ve ne rendete conto? Subito qualcuno gli salterà addosso...e
lui sembra non accorgersi nemmeno dell'interesse che sta suscitando!
Continua spudoratamente a provocare con quell'aria falsamente innocente! Ma
lo fa apposta?! Forse sta solo fingendo indifferenza per indurre qualcuno a
farsi avanti!
AAAARRRRRRGGHHHHH!!!!!!!!!!
Mi aggrappo al lampione con ancora più forza per non cadere o
cedere ad un impulso inequivocabilmente omicida!
Non so se ve ne rendete conto...ma un tipo si è avvicinato a
lui e lo ha tranquillamente allacciato per la vita! E Koshino non ha nemmeno
provato a schermirsi o a cacciarlo!!! Dopo essersi scambiati un paio di
battute i due sono entrati in un club privato che io riconosco
immediatamente essere un locale gay!
Allora era per...per un appuntamento!!! Per questo motivo lui
stasera si era rifiutato di venire a casa mia! Hiroaki Koshino che esce con
un ragazzo????!!!! Non crederà per caso che io lo lasci fare!!! Insomma...non
si rende conto di quello che rischia?!
Potrebbero violentarlo, potrebbero fargli del male,
potrebbero farlo soffrire!
Potrebbero...prendermelo?
E poi accusava me di balzare da un letto all'altro, se non
ricordo male! Con quale faccia tosta si era permesso di criticarmi, quando
adesso lui sta...sta...sta?!!!
Ecco cosa c'è dietro quella facciata innocente!
Chi è quel tipo? Il suo ragazzo?! Ma io ammazzo quel
pervertito se si è anche solo permesso di fare pensieri hentai sul mio
migliore amico!!! E se lo avesse baciato...accarezzato? E se lo avesse...dannazione!
E se Kosh gli avesse permesso di farlo suo!?
IO LO POLVERIZZO, CHIUNQUE SIA QUELLO STRONZO!!!
Adesso vado lì dentro, gli stacco la testa, mi carico Hiro in
spalla e lo porto a casa mia chiudendocelo a chiave!
Koshino...omosessuale.
Ed io che mi sono fatto tanti complessi pensando di fargli
schifo! Avrebbe dovuto confessarmelo! Mi sarei sentito meno a disagio, meno
in colpa per il mio essere diverso da ciò che è normalmente reputato giusto.
No! Non solo è gay, ma ha anche un ragazzo!!!
Anche questo mi ha nascosto. Ma io sono davvero il suo
migliore amico? Avrebbe potuto, anzi avrebbe DOVUTO dirmelo! Non ci siamo
sempre confidati tutto?! Io dopotutto gli avevo rivelato di essere
innamorato di Rukawa, subendomi per giunta le sue isterie e le sue accuse
per questo...senza nemmeno poter capire il motivo di tanto odio, senza
comprendere cosa gli avesse permesso di giudicarmi! Che dovrei dire io,
ora?!
E se invece lui e quel cretino non stessero assieme? Forse
Koshino si sta solo divertendo come io ho fatto tanto spesso...forse questa
è una cosa abituale per lui, come lo era per me fino a non molto tempo fa.
Cosa staranno facendo adesso, lui e quel tipo? Evito di
rispondermi, dato che non so se riuscirei a tollerare la replica che mi
darei.
Non posso restare con le mani in mano! Devo intervenire,
portarlo via da lì dentro e dagli sguardi degli altri...via da chi potrebbe
allontanarlo da me! Non posso permettergli di...concedere a chiunque le
voglia parti di lui che non conosco! E se stesse rivolgendo al suo 'boy', in
questo preciso istante, uno di quei sospirati sorrisi che io fatico tanto ad
ottenere? Ah, no! Io lo ammazzo!!
Eppure...con che diritto voglio intromettermi nella sua vita?
Ha forse dei doveri verso di me? Deve per caso farmi un rapporto sulle sue
azioni o sulle persone che decide di frequentare? Io non ho mai fatto cose
simili con lui e lui non le ha mai pretese da me. Perchè mai, allora, sento
questo desiderio di ricondurlo al mio fianco...o meglio di averlo per me
soltanto?! Lui avrebbe pienamente diritto di vivere un'esistenza di cui io
non faccia parte. Non mi ha di certo riservato la sua vita! Può vedere chi
vuole. MA PERCHE FA' COSI' MALE!!?
Magnifico, Akira! Ti pare questo il momento di fare dialoghi
introspettivi?! Ora devi AGIRE!
Attraverso la strada, do una sistemata ai capelli e
ricompongo il mio sorriso preventivo, per poi accingermi a varcare la soglia
del locale in cui è scomparso Kosh. Sto già per porre piede all'interno,
quando un paio di mani mi bloccano e mi respingono all'indietro.
Infastidito, sollevo il viso...e deglutisco rumorosamente di fronte allo
sguardo minaccioso di un gorilla che pare essere il fratello maggiore di
Uozumi!
"Tesserino!" Borbotta questo tipo ostentando un cipiglio poco
rassicurante.
"Come, scusi?" Mi informo io, cercando di esprimermi con tono
educato per non irritare questo primate.
"Questo club è privato. Ha il tesserino di iscrizione?"
Cerco di ammansirlo: "Veramente...dovrei solo chiamare un mio
amico che è entrato qui. E' sufficiente un attimo...entro ed esco, mi
creda!"
"Niente tesserino, niente ingresso!" Grugnisce il bastardo
piantando le gambe larghe davanti alla porta, incrociando deciso le braccia
e precludendomi ogni possibilità d'ingresso!
Ma c'è Koshino lì dentro! Io DEVO raggiungerlo e strapparlo
via da quell'altro stronzo che era con lui! Non ho tempo da perdere!!
Sono ancora immerso nelle mie rimuginazioni, camminando
avanti e indietro di fronte a questo king-kong e guardandolo in cagnesco,
quando una voce squillante attira la mia attenzione: "Akira! Che piacere
rivederti!"
Eh? Mi giro e mi trovo faccia a faccia con...un paio di occhi
scuri che mi stanno fissando con aria manifestatamente maliziosa. Le sue
labbra sono schiuse in un sottile sorriso, i capelli castani scossi dalla
leggera brezza...indossa un'uniforme in giacca, cravatta e scarpe di vernice
con un tesserino appeso all'altezza del petto, che gli dona una certa
solennità. E' la medesima uniforme indossata da quell'armadio che non vuole
lasciarmi libera la strada! Probabilmente si tratta un suo superiore.
Non so perchè ma, chiunque lui sia, mi ricorda qualcosa...sensazioni
di gelo e di calore. E' come se mi sentissi a disagio in sua presenza. Come
mai provo questo fastidioso senso di deja-vù? Perchè conosce il mio nome?
Dopo un attimo, la voce di questo ragazzo spezza di nuovo un
silenzio ormai diventato imbarazzante: "Non oserai confessare che non ti
ricordi più di me! In effetti devo dire che è da parecchio che non abbiamo
più l'occasione di divertirci assieme...sono mesi che non ti fai sentire!
Non avrai perso il mio numero di telefono?!"
E' un giovane che dovrebbe aver già superato i vent'anni,
anche piuttosto carino...potrebbe essere benissimo una mia vecchia fiamma
ormai totalmente dimenticata. A quanto pare lui, invece, sembra ricordarsi
benissimo di me...e credo proprio che la cosa potrebbe risolversi a mio
vantaggio!
Sbircio il suo nome sul tesserino, preparandomi alla commedia
che potrebbe portarmi alla realizzazione dei miei scopi...quando
improvvisamente ricordo chi lui sia.
Daniel.
La mia prima volta...
Repentinamente vengo investito dai ricordi di quella notte.
Io ero un ragazzino appena quattordicenne, lui stava per
compiere diciotto anni.
Ero fuggito da casa per la mia prima uscita notturna. Volevo
il gusto del rischio, desideravo provare a sentirmi grande ed indipendente.
Dovevo essere proprio ridicolo con il mio tentativo di
sfoggiare una camminata da adulto ed un'espressione da uomo vissuto!
Sbirciavo di sottecchi le ragazze che uscivano dai locali, sfuggendo quasi
immediatamente i loro sguardi e provocando risatine divertite. Mi sentivo
incredibilmente, definitivamente stupido!
Bell'inizio di carriera per un Casanova...
Non so per quale motivo attirai la sua attenzione. Forse
proprio per la mia espressione smarrita, per l'impressione che davo di
essere totalmente estraneo a luoghi ed esperienze come quelle.
Accadde tutto in un albergo ad ore...
Io ero spaventatissimo, anche se tentavo di non darlo a
vedere. Ora ammetto di essere stato molto imprudente ma anche molto
fortunato: avrebbe potuto essere un maniaco, uno squilibrato con chissà
quali fantasie...qualcuno che insomma avesse voluto semplicemente
approfittarsi di me per lasciarmi delle ferite dentro e fuori. Ed invece...fu
tutto bellissimo.
Lui fu dolce ed attento, quasi ironico di fronte alla mia
rigidezza ed inesperienza. Quella notte conobbi brividi che non immaginavo
di essere in grado di provare, sensazioni che non avevo mai sentito...e
capii che le avrei ricercate ancora.
Quasi pensai di essere impazzito, quando lui si offrì
a me!
Prima di separarci, mi accarezzò il viso e mi guardò con aria
enigmatica...per poi andarsene senza avermi nemmeno detto il suo nome o
comunicato il modo in cui ci saremmo potuti incontrare di nuovo.
Credetti in quell'istante che si trattasse del mio tanto
fantomatico 'primo amore', ma ora comprendo di aver solo scambiato
l'esaltazione del momento ed il mio desiderio per un sentimento che dovevo
ancora conoscere.
Quella prima volta, fra noi, non fu l'ultima.
Lui è stato l'unico fra i miei innumerevoli amanti a non
essere mai stato allontanato da me. Degli altri mi stancavo presto,
resistevo con loro al massimo un paio di settimane...lui invece compariva
nella mia vita all'improvviso, a intervalli anche di settimane o di mesi,
sempre con quello sguardo dolcemente sfacciato e sempre pretendendo da me
quella porzione d'amore che gli spettava. Ed io ne avevo sempre per lui.
Il tempo volò. Io non rimasi più solo il suo divertimento e
lui non rimase più solo la persona che da me pretendeva. Si può dire che i
ruoli si invertirono: io ero diventato colui che chiamava e compariva quando
ne sentiva il bisogno, lui quello che aspettava ed accorreva alle mie
richieste. Acquisendo esperienza e sicurezza, lentamente riuscii a
sovrastarlo.
Ma che sia stato solo per questo motivo che ottenni così
tanto potere su di lui?
C'è una cosa che non riesco tuttora a spiegare: le sue lievi
carezze al mio corpo che credeva addormentato, le gentilezze che usava per
me e che mi spiazzavano, gli sguardi fissi...tutto questo si accentuava ad
ogni appuntamento, facendomi sentire quasi in colpa...come se mi stessi
approfittando di lui e dei suoi sentimenti per trarne semplicemente piacere.
Sentimenti? Daniel?! Ma se lui diceva sempre di essere come
me, di non poter o voler conoscere l'amore! Beh, spero solo che si sia
mantenuto in questa risoluzione con cocciutaggine! Io ho disertato i miei
proponimenti...ed adesso guardate in che stato mi ritrovo! La sola idea di
fare sesso con uno sconosciuto mi ripugna...sono grave, eh?
Daniel. Ormai è da mesi che sul suo cellulare non compare più
il mio numero: non l'ho più chiamato da quando è iniziata la storia fra me e
Rukawa. Mi sembra quasi impossibile ritrovarmelo qui! Pare una rivisitazione
delle sue comparse improvvise...quasi fossimo tornati indietro nel tempo. Ma
le situazioni ora sono mutate: adesso io non mi sento più in soggezione
davanti a lui, perchè so di aver ormai compreso molto di me stesso e di ciò
che voglio...e so anche che lui potrebbe aiutarmi ad ottenerlo!
Mi decido a sfoggiare il mio sorriso più ammaliatore ed a
rispondergli con una voce a mezzo fra il divertito ed il provocante:
"Daniel! Hai ragione, sembra essere passato addirittura un secolo! Non
sapevo che tu lavorassi qui...che piacevole coincidenza! Stavo giusto
pensando a te...ed il mio desiderio si è materializzato!"
Vedo un lampo ferito attraversare i suoi occhi, prima che lui
mi risponda con voce un po' roca: "Sei ancora in grado di mentire bene, a
quanto pare...dannazione Akira, cosa cazzo hai combinato in tutto questo
tempo? Ti rendi conto che ho potuto rivederti solo grazie ad un incontro
casuale?! Perchè non mi hai più cercato?!"
Cosa diamine sta dicendo?! Ora non ho certo il tempo di
ascoltare le solfe di un amante deluso! Del resto, io gli ho forse mai fatto
promesse o giuramenti di alcun tipo? No. Fra noi tutto era precario...avevamo
fissato un implicito patto che stabiliva che la nostra relazione era solo
una storia di sesso senza alcun impegno, la quale si sarebbe subito
interrotta se uno di noi si fosse stancato. Perchè ora sta cercando di farmi
sentire in colpa?! Che complicazioni assurde! Non gli ho mai dato ragioni
per sperare in un legame serio ed esclusivo, nè lui ha mai voluto questo da
me!
Ora basta, però. Koshino è lì dentro...non ho tempo!
"Senti, potresti farmi passare? Non ho la tessera ma devo
assolutamente entrare in qualche modo! Aiutami..." Gli bisbiglio accostando
la mia bocca al suo orecchio.
La sola risposta che mi giunge è un sussurro sarcastico
velato di crudeltà: "Devi incontrare qualcun altro, vero? E se io invece non
volessi farti passare?"
Io mi limito a ripetere la supplica: "Dammi una mano, ti
prego..."
Lui si allontana leggermente da me per potermi fissare negli
occhi: "Potrei farlo...ma cosa saresti disposto a darmi in cambio?"
"Oseresti ricattarmi?" Sibilo con voce gelida.
Perlomeno Rukawa non mi ha portato solo cose negative!
Imitare questo suo tono raggelante può procurare più di un vantaggio.
"Perchè no?" Mi canzona lui, ammiccando, sicuro del proprio
potere.
Non mi occorre molto a comprendere cosa voglia: la sua
richiesta si può leggere chiaramente nei suoi occhi colmi di sfacciato
desiderio...ed il solo pensiero mi ispira repulsione. Non riesco quasi a
credere di poter provare ribrezzo per qualcosa che una volta avrei cercato
ed accettato con piacere. Quanto vorrei sputargli in faccia ed andarmene! Il
Daniel che conoscevo non era così, non mi avrebbe costretto ad una cosa
simile...è come se mi avesse dichiarato guerra aperta! Ed io, per quanto mi
roda ammetterlo, ora sono in una situazione di netto svantaggio...
"Va bene tutto, purchè tu ora mi faccia entrare!"
Lui si allontana da me con uno sguardo trionfante: "Ora non
posso venire da te, è il mio turno di lavoro. Terminerò alle tre, che ne
dici di aspettarmi qui?"
Non attende nemmeno una mia risposta, dato che si rende
perfettamente conto che ora è il suo momento di dettare condizioni.
Si volta verso la paleoscimmia, esclamando con durezza: "E'
tutto a posto, può entrare!"
Io lo ringrazio con un rigido cenno del capo e mi appresto
sospirando a fare il mio ingresso nel locale. Non è il momento di pensarci,
ma...mi sembra di essermi venduto. E tutto questo solo perchè sono
preoccupato per Koshino? Preoccupato...come mai mi viene in mente il termine
geloso?
Mentre percorro uno stretto corridoio, dirigendomi verso la
porta con cui esso si conclude, vengo improvvisamente strattonato con
violenza e condotto all'interno di uno sgabuzzino buio. Avverto una bocca
mordere violentemente il mio collo, mentre delle mani avide prendono a
scorrere sul mio petto.
La voce di Daniel mi sussurra, soffocata ma al contempo
imperiosa: "Promettimi che mi aspetterai! Promettilo!!"
Lo scosto violentemente da me imprigionando i suoi polsi
nella stretta delle mie mani: "Dannazione! Non mi toccare!"
Il suo tono vibra di minaccia trattenuta a malapena:
"Oseresti rimangiare la parola data?!"
"Io non sono uno spergiuro...ma ora non ho tempo da perdere
con te! Devo recuperare qualcosa che mi appartiene da sempre, che voglio
solo per me. Non accetterò di condividerlo con nessuno..."
Al suono della mia stessa voce mi blocco.
Cosa sto dicendo? Mi sono sconnesso dal mio cervello, per
caso? Cosa...cosa mi ha costretto ad ammettere?
Qualcosa che mi appartiene da sempre, che voglio solo per me.
Non accetterò di condividerlo con nessuno...
Hiroaki...
"Io...io devo...andare adesso...a dopo..." Balbetto, fuggendo
letteralmente dalla stanza e ricercando il frastuono della musica, l'unica
cosa in grado di coprire i pensieri inopportuni e le realtà fastidiose.
Qual è il nome di questa sensazione che preme per essere
riconosciuta, che mi sembra di aver sempre portato dentro di me? Non voglio
saperlo...non mi sento ancora pronto.
Entro finalmente in un salone illuminato da luci
psichedeliche in cui rimbomba della musica dance ad alto volume. La pista
centrale è affollata da molti ragazzi che si scatenano nei più assurdi ed
improbabili balli esistenti...di cui qualcuno è solamente un'evoluta e
mascherata forma di strusciamento.
Se Koshino osasse comportarsi così spudoratamente, gli
staccherei la testa! Che solo qualcuno provi a toccarlo...
Cammino lungo il muro facendomi largo fra la ressa e cercando
di non urtare le coppie impegnate a pomiciare. Ci mancherebbe solo che
adesso mi ritrovassi davanti Kosh avvinghiato come una piovra ad un altro!
Allora sì che mi verrebbe un infarto...vi prego, sono troppo giovane per
questo!!
Scruto la pedana centrale, che è lievemente rialzata, ma non
riesco a vederlo...dovrei tuffarmi nella ressa, forse lui si trova lì nel
mezzo...dannazione, ma dove si può essere cacciato!? Non sarà mica già
andato al piano di sopra, dove affittano le camere per una notte!!!??
Mi avvicino al bancone dove vengono distribuiti gli
alcolici...e lo vedo!
E' appoggiato con la schiena al banco di legno e sta
scrutando con sguardo indecifrabile la gente che balla. Sembra che stia
cercando qualcuno...ma questo non è possibile, dato che il tipo che ho visto
prima assieme a lui mantiene la sua infausta presenza accanto al suo fianco
e si ostina a trattenere un braccio fermamente avvinghiato alla sua vita! Li
osservo per un attimo, sentendo il mio stomaco contrarsi per la rabbia ed il
sangue defluirmi dal viso...
Quello stronzo sta avvicinando il viso al suo, le labbra sono
ad un soffio dal collo di Hiroaki...sto già per farmi avanti e dare il via
ad un massacro memorabile quando noto che a loro si avvicina un altro tipo
che, a giudicare dal viso scuro, sembra avere le mie medesime intenzioni!
Non sarà mica un'altra conoscenza approfondita di Koshino!?
Se è così giuro che polverizzo direttamente tutto il locale: quanti ancora
possono vantarsi di averlo 'conosciuto', qui dentro!?
Improvvisamente noto che sul volto di Kosh compare un
espressione di disagio, quasi di imbarazzo. Dal movimento delle sue labbra
noto che parla brevemente con i suoi due interlocutori prima di allontanarsi
in fretta verso la mia direzione. Per un attimo ho il timore che possa
avermi visto e che voglia parlarmi...ma mi passa davanti senza neppure
notarmi!
Maledizione a questa musica...non sono riuscito a sentire
nulla di ciò che ha detto ai i due tipastri! Mi volto nuovamente verso i
tizi che ha lasciato impalati l'uno di fronte all'altro, percependo l'aria
tesa ed elettrica che vi è fra loro.
Non se lo staranno mica contendendo? Ah, no! Non possono
certo lottare per qualcosa che non è loro! Adesso vado, raccatto Koshino e
lo porto dall'altra parte del globo terracqueo, ovvero agli antipodi
rispetto a quei tipi!
Li lascio a scambiarsi occhiate infuocate e seguo Hiro, che
alla fine si infila in una porta che riconosco essere quella dei servizi
maschili.
Bene! Adesso a noi due, Hiroaki Koshino! Pretendo che tu mi
spieghi un paio di cosette. Voglio sapere adesso e voglio sapere tutto!!!
Entro anch'io spalancando violentemente la porta. Lui, che si
stava osservando allo specchio quasi ad interrogare il suo stesso riflesso,
si volta di scatto verso la mia direzione e dilata improvvisamente lo
sguardo mormorando un allibito: "Akira?"
Io gli sorrido con aria ipocritamente gentile: "Ma guarda che
coincidenza! Anche tu qui, Koshino? Che strano, non avrei detto che questo
fosse il tuo tipo di luogo abituale! Di solito questi locali sono adatti ai
pervertiti come me...non sono forse io quello nei confronti del quale si
dice che ogni occasione è buona per potersi rimorchiare qualcuno?"
Lui sussulta, riconoscendo la citazione, ma non replica, come
se lo stupore di essere stato colto sul fatto gli avesse bloccato in gola la
voce.
Proseguo con indifferenza, avvicinandomi a lui: "Devo dire
però che hai buon gusto! Io stesso forse non avrei scelto di meglio! Quale
preferisci fra i due? Li hai provati entrambi, no? Coraggio, voglio un
giudizio professionale!"
Se non mi prenderà a schiaffi lui lo farò io! Gli sto
praticamente dando della puttana...con che diritto? Io non so nulla di ciò
che lo spinge ad agire in questo modo...e comunque il suo comportamento non
è in nulla peggiore di quello che io ho mantenuto tanto a lungo.
Come posso giudicarlo quando la mia vita è stata peggiore
della sua?
Ma non riesco, non riesco a tollerare che lui possa avere
un'esistenza che non combaci con la mia, che viva esperienze che non mi
permette di condividere con lui...e soprattutto non sopporto l'idea che si
sia dato a qualcun altro!!
Il suo perseverante silenzio mi porta a sbottare:
"Dannazione, avresti anche potuto dirmelo! Io ti ho confidato di essere
omosessuale, sopportando per giunta la vergogna ed il timore per il tuo
giudizio! Non ti ho mai nascosto il mio stile di vita e le mie conquiste,
pur dovendo subire il peso della tua disapprovazione per questa franchezza.
Con che coraggio riuscivi a criticarmi?! Ti ho detto di essermi innamorato
di Rukawa, tu invece non mi hai mai confidato i tuoi sentimenti. MAI!! Ho
mai saputo se tu sia stato innamorato, se tu abbia avuto qualcuno, se ci sia
una persona che ti piace...? No, mai! Siamo veramente amici, Kosh? LO
SIAMO?! Perchè mi hai tenuto nascosto tutto questo?! Cammino per strada e ti
ammiro mentre rimorchi con naturale e consumata classe un tizio che non ho
mai visto nè conosciuto, scoprendo così per caso una parte di te che tu mi
hai sempre celato! Perchè?! Non hai sempre detto che non ci sarebbero stati
segreti fra noi?! E parlami, dannazione!" Concludo, ansante per lo sfogo.
Lui rimane immobile per un attimo, quasi inebetito, per poi
passarsi una mano sul viso in un atteggiamento disperato: "Sei un cretino,
Akira...perchè non capisci mai un corno? Riesci sempre ad equivocare tutto,
è una cosa veramente incredibile!"
Io spalanco gli occhi: "Ma cosa stai dicendo?"
"Sto dicendo che sei un vero e proprio stronzo bastardo!!
Come ti permetti di insultarmi e di gettarmi addosso tutte queste accuse
immeritate?! Si può sapere cosa hai immaginato?! Il ragazzo con cui sono
venuto qui è mio cugino, e l'altro tipo che hai visto è semplicemente il suo
ex fidanzato!"
Respira profondamente per un attimo, cercando di calmarsi,
per poi riprendere a narrare: "Loro si sono lasciati più o meno cinque mesi
fa per un brutto litigio. Mio cugino, per far credere al suo ex di averlo
dimenticato e per cercare di vendicarsi di lui, gli ha detto di essersi già
trovato un altro con cui rimpiazzarlo. Fin qui nessun problema...ma il suo
ex ragazzo ha 'casualmente' deciso di fare una vacanza proprio a Kanagawa
per controllare la situazione e congratularsi con la nuova fiamma di mio
cugino...in poche parole, per accettarsi della verità di quanto gli era
stato riferito..."
"Ma tu cosa c'entri, scusa!?" Esclamo, incapace di comprendere
cosa lo leghi a quei due impiastri.
Nel suo sguardo si accende la classica luce che denota in lui
l'incavolatura più nera!
"NIENTE! ECCO COSA C'ENTRO! Ovviamente mio cugino non
si è trovato nessun'altro ragazzo nè è stato in grado di rimorchiarne uno
apposta per questa serata! Ed io cosa ho dovuto fare?! Sono stato
praticamente costretto con il ricatto a prestarmi a questo ignobile
teatrino, fingendo di essere il suo fidanzato! Quell'altro per poco non mi
ha spaccato la faccia per la gelosia, dopo avermi visto! Sono due cretini
cubici, dal momento che è palese che sono ancora cotti l'uno dell'altro ma
che non se ne rendono conto, o meglio, lo sanno ma sono troppo orgogliosi
per ammetterlo! Perchè devo sempre andarci di mezzo io in queste situazioni
assurde e pseudomelense da commedia americana!? Due cretini con una
stupidità al massimo stadio, ecco cosa sono!"
Conclude il suo sfogo con un comico gesticolare esasperato.
Io non posso trattenermi dallo scoppiare in una magnifica risata divertita
ed anche un po' liberatoria. Non oso pensare a cosa avrei fatto o a come mi
sarei sentito se solo avessi scoperto che le mie supposizioni pessimistiche
fossero state esatte!
Lui immediatamente mi salta alla gola, mandandomi a sbattere
con la testa contro il muro del bagno...
"Si può sapere cosa ci trovi di tanto divertente?! Tanto ci
sono io impantanato in questa farsa, non tu! Ed ora dovrò tornare di là e
cercare di ignorare le occhiate omicide dell'uno e le false carezze
dell'altro! Che schifo, che schifo di situazione!! Ci mancava solo che mio
cugino fosse etero e che io avessi dovuto travestirmi da drag queen!!"
Hiroaki travestito da donna?! Tacchi a spillo, boa pitonato,
top attillato e un chilo di mascara sulle chilometriche ciglia finte?
Oddio...mi trattiene dallo scoppiare nuovamente a ridergli in faccia solo la
certezza che altrimenti finirei squartato...
Me lo scrollo con decisione di dosso, approfittandone per
passare una mano fra quei capelli morbidi: "Coraggio, in fondo è divertente!
Non prenderla come una tortura, prova a vedere il lato positivo della
situazione: perlomeno non devi indossare i collant e il
reggiseuuUUUAAAARGGHHH!!!!! Ma sei impazzito!!??"
Questo deficiente mi ha dato un cazzotto fracassandomi lo
sterno!! Insomma! Io stavo solo cercando di sdrammatizzare...
"LA SMETTERAI UNA BUONA VOLTA DI DIRE CRETINATE??!!"
Uff, mi ha sfondato i timpani! Va bene, concludiamo la farsa
prima di uscirne con una costola incrinata...
C'è però un particolare che vorrei sapere prima di uscire da
qui!
"Kosh, ma si può sapere che argomenti di ricatto ha usato tuo
cugino per costringerti a fare una cosa simile?"
Così potrei utilizzarli anche io! Sia mai che mi lasci
sfuggire l'occasione di poter acquisire qualche arma in più per riuscire a
tenerlo sotto controllo. Almeno così non dovrei essere sempre io a
soccombere davanti alle sue richieste!
Lui, davanti al mio sguardo allibito, distoglie lo sguardo e
ARROSSISCE!! Incredibile!! Il suo viso si imporpora di imbarazzo ed è
veramente carino...
Ma...perchè mi fa sentire a disagio dover riconoscere che
Koshino è avvenente? Non c'è nulla di male in un simile apprezzamento, è un
mio amico...solo un amico! E' normale dare giudizi sull'aspetto delle
persone, no?
Sento un mormorio imbarazzato farsi strada con fatica fra le
sue labbra: "Queste non sono cose che ti riguardano, Akira..."
"E daaaaaiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! Dimmelo!!!!"
"No!"
"Dimmelo!!"
"NO!!!"
Va bene, va bene, meglio sorvolare...non voglio farlo
arrabbiare seriamente! Mi riprometto però di tornare sull'argomento appena
capiterà un'occasione propizia.
Lo trascino fuori dal bagno, appellandomi al suo coraggio:
"Andiamo, ora! Devi tornare al tuo ruolo di fidanzato ritroso! Non avrai
mica paura, fai vedere chi sei a quei deficienti! Non vorrai tirarti
indietro!! Giuro che, se mi accorgo che la situazione precipita, intervengo
tempestivamente!"
La scena è troppo divertente perchè io cerchi di sottrarcelo!
Ora che so che non c'è alcun pericolo, non voglio perdermi lo spettacolo del
disagio e dell'imbarazzo di Koshino...
Cerco di ignorare le sue occhiate assassine, dovute
principalmente alla mia aria estremamente divertita. Finalmente poi inizia a
seguirmi, seppur recalcitrando e facendo ancora resistenza. Proprio quando
comincia a procedere di sua propria volontà, io mi blocco. Dopo che mi si è
spalmato sulla schiena, odo la sua voce soffocata dal rumore della musica
chiedermi: "Che c'è?"
Io gli accenno di farsi avanti e gli indico verso quale
direzione guardare, esclamando accanto al suo orecchio per farmi udire:
"Credo che la tua carriera di attore sia precocemente finita! Peccato, ti si
adattava..."
Entrambi contempliamo per un attimo con soddisfazione le
figure di suo cugino e del suo ragazzo (ormai credo sia il caso di togliere
il prefisso 'ex' dalla denominazione di quest'ultimo) avvinghiate l'una
all'altra a scambiarsi un bacio mozzafiato, di quelli alla "Via col
vento"...
Dopo essere rimasto imbambolato a fissare un po' invidioso lo
spettacolino, noto che Koshino si riscuote e fa per dirigersi verso
l'uscita.
Eh, no! Credo che sia ora di iniziare Hiro alla vita notturna
di Kanagawa!
Lo afferro per la manica, mi faccio strada fra i maniaci che
ci stanno squadrando, lo trascino in una sala adiacente e richiudo la porta
dietro di me.
Questa stanza è più piccola ed è costellata di divanetti e
tavolini. La musica qui è molto più lieve e carezzevole, si tratta per la
maggior parte di canzoni romantiche. Le coppie che ballano sono abbracciate
e si muovono lentamente e teneramente, le luci sono soffuse e sfumano in
ombre misteriose.
Alla sua muta domanda, rispondo seraficamente: "Almeno qui
potremo parlare senza sgolarci..."
"Un corno! Io ne ho avuto abbastanza per stasera e voglio
uscire immediatamente da qui!"
Tenta di battere in ritirata ma io gli afferro per l'ennesima
volta la manica del giubbotto, trascinandolo dalla parte opposta all'uscita
e cercando di gettarlo a sedere da qualche parte.
"Lasciami, cerebroleso! Ti ho detto di mollarmi, razza di
rinoceronte acefalo!!!" Sbraita lui contorcendosi come un ossesso e cercando
di liberarsi dalla mia presa. Se tutto andrà come prevedo, temo che fra poco
mi morderà...
Io rido, divertito: "Smettila di urlare! Attiri ancora di più
l'attenzione con le tue ritrosie...e questa è una cosa pericolosa
soprattutto in locali come questo, dove tutto è permesso! Non vedi che già
metà sala ti sta rimirando con sguardo affamato?! Se continuerai così
inevitabilmente qualcuno ti salterà addosso!"
Noto con soddisfazione che si imporpora violentemente, dopo
aver bloccato i suoi tentativi di fuga per scaricare il suo imbarazzo su di
me con un sussurro urlato: "Cosa cavolo stai dicendo?! Non vedi che guardano
tutti te e non certo me!!?"
Ma davvero fraintende tutto fino a questo punto?
Dal momento che sembra aver concluso i suoi tentativi di
evasione lo mollo, per poi sollevare platealmente le braccia: "Ma hai dei
problemi alle cornee? Non ti accorgi che gli sguardi rivolti verso di me
sono assassini, se non vogliamo definirli eufemisticamente invidiosi?! A dir
la verità, mi sento fortunato stasera..." Affermo, sorridendo e lasciando
scorrere uno sguardo malizioso sul suo corpo.
"AKIRA!!!! TI PROIBISCO DI CONTINUARE A PRENDERMI IN GIRO!!!"
Urla lui, totalmente e completamente fuori di sè dall'imbarazzo.
E' troppo divertente quando fa così! Comunque è meglio che la
smetta di insistere su questi argomenti: Hiro è così cretino da non
accorgersi che sto parlando sul serio e, dal momento che si sente deriso, so
che non tarderà a scoprire le unghie per sfigurarmi il viso! Lo conosco,
ormai...
Sollevo le mani in segno di resa: "Va bene, basta...senti,
siediti qua!" Propongo, indicandogli un divano libero "Io vado a prendere
qualcosa da bere. Giuro che subito ce ne andremo, ma ora voglio solo
rilassarmi un po' per un attimo...cerca di lasciarti andare! Non vorrai
farmi credere che stare qui con me ti mette a disagio o ti fa sentire in
imbarazzo! Hai per caso davvero paura che qualcuno ti violenti? Che io
ti violenti?"
Solleva un sopracciglio, imbronciato, ma si lascia comunque
crollare seduto senza emettere verbo, semplicemente ostentando il suo solito
broncio ed incrociando le braccia.
E' teso, lo vedo. So che non è abituato a questi posti
affollati, che si sente fuori luogo e che vorrebbe con tutto se stesso
essere altrove. Eppure so anche che si farebbe scorticare pur di non
ammettere questo fastidio, questo disagio: gli sembrerebbe di rivelare una
debolezza o dell'insicurezza che non sopporta che altri possano vedere in
lui. E' tremendamente irresistibile con questo suo tentativo di mostrarsi
sempre inattaccabile, sempre deciso e sicuro. Proprio ciò talora lo porta ad
essere duro e scorbutico...è un suo innato meccanismo di difesa.
Mi allontano, attraverso la sala e giungo al bancone. Esito,
quando il cameriere mi richiede le ordinazioni: so perfettamente che Koshino
non gradisce gli alcolici, ma non posso certo chiedere del latte, vi pare!?
Dubito fortemente che qui ne siano forniti...
Mi volto istintivamente verso il mio amico, ricercandone lo
sguardo come se questo potesse dissipare il mio dubbio...E COSA
VEDO!!!!!???? UNO STRONZO SEDUTO ACCANTO A LUI, CON UN BRACCIO ATTORNO ALLE
SUE SPALLE, CHE CI STA SPUDORATAMENTE PROVANDO!!
Ma vi sembra possibile?! Non posso voltarmi nemmeno per un
attimo!!
Sin da qui noto il disagio e l'imbarazzo di Koshino, i suoi
tentativi goffi ed infastiditi di schermirsi e di allontanare lo
scocciatore. Si volta verso di me ed io intercetto per un secondo la sua
muta espressione che sta implorando disperatamente un mio intervento di
soccorso. Immediatamente mi lancio verso di lui cercando di farmi largo fra
la ressa...
Ma prima non c'era mica tanta gente!! Uff, fatemi largo,
branco di imbecilli!!! Spostatevi, insomma!! Arrrgghh!!!!! Grrrrrrr!!!!!!
Dannazione, quel tipo gli si fa sempre più vicino, è appiccicoso come carta
moschicida!!! Ma che fa? GLI PRENDE LA MANO?!!!!! Dove cacchio vuole
portarlo?
Noto che la piattola lo ha costretto ad alzarsi e che lo sta
spingendo verso la pista da ballo. Il tale già nominato (ovvero un
essere-ancora-per-poco-vivente) induce Kosh ad allacciare le mani attorno al
suo collo, mentre lui si avvinghia al suo corpo come un edera
imprigionandolo fra le braccia.
Iniziano a muoversi sensualmente, seguendo il ritmo della
musica.
Io ora faccio un massacro...
La piovra umana si sta lentamente ma visibilmente stringendo
sempre di più a Hiroaki, il cui rossore è più che evidente e che invece
vorrebbe allontanarsi da quella morsa. La stretta di ferro che sta subendo
lo costringe però ad assecondare i movimenti dell'altro: la loro danza si fa
sempre più intima, più vicina e fraintendibile...mi imporporo violentemente
dalla rabbia mentre noto che le mani di quello stronzo scivolano sempre più
in basso lungo la schiena del mio amico, mirando inequivocabilmente al
fondoschiena come punto di arrivo!
Eh, no!!! IO QUELLO LO SPIACCICO!! Ma cosa cavolo crede di
fare?!
Mi tuffo fra le coppie che ballano, giungo alle spalle di
Hiroaki e lo strattono violentemente verso di me, strappandolo da quell'abbraccio
che stava decisamente superando i limiti!
Hiroaki mi osserva con un'aria sollevata, allibita ma forse
anche un po' spaventata. Beh, ci credo! Non devo avere un viso molto
raccomandabile! Tutto in me sta gridando: carneficina!!!!
"Scusa, permetti!?" Mormoro minacciosamente al violentatore
mascherato da bravo ragazzo, sorridendo con un ghigno che dice da solo:
'prova a discutere con me e ti atomizzo!'
Però a quanto pare questo bastardo è un temerario o più
semplicemente un folle, dato che si sente in dovere di fare rimostranze:
"Ma...un attimo! Abbiamo appena iniziato a ballare! Non ti pare un po'
maleducato interromperci così?"
Maleducato io?! No, non credo proprio!
Io blocco la sua arringa, deciso e fermo: "Già, è vero! Hai
appena cominciato...ed hai anche appena finito!" Ringhio, circondando la
vita di Koshino con un braccio e attirandolo verso di me in un'esplicita
manifestazione di possesso.
Il tipo a quanto pare comprende il mio implicito messaggio:
"Ah...state assieme?"
Sfoggio per l'ennesima volta un sorriso sottile e crudelmente
affilato, replicando con voce palpabilmente gentile: "Direi proprio di sì.
Diglielo anche tu, amore..."
Ci voltiamo entrambi verso Koshino. Credo che dovrei
preoccuparmi di quella che potrebbe essere la sua reazione...per una simile
insinuazione Hiroaki sarebbe capace di mettermi alla gogna!!
In altre occasioni riderei vedendo il suo viso sfumato di una
tinta amaranto e ornato di un paio di occhi a palla! E' talmente...non
saprei dire se sorpreso, scandalizzato o incavolato! Questo suo stato di
catalessi lo induce a limitarsi ad annuire con un asciutto cenno del capo.
Fortunatamente per me ha sempre avuto tempi di ripresa lenti...
Il tizio si limita a mormorare qualche scusa con accento
deluso, prima di prendere finalmente il largo.
Vai pure ed affogati in un lavandino, imbecille!!
Rilascio lentamente un sospiro sommesso, prima di volgere
nuovamente e con lentezza il mio sguardo verso Koshino.
Ho ancora il braccio stretto attorno alla sua vita e provo un
inspiegabile, irresistibile desiderio di attirarlo ancora più vicino a me,
di stringerlo, di affondare il mio viso fra i suoi capelli e sentire la sua
vicinanza.
Avverto un avvolgente calore liberarsi da lui, dal suo
essermi vicino ed essere per me...vorrei solo lasciarmi andare e perdermi
assieme a lui...dimenticare tutto il resto per pensare solo al fatto che
siamo qui, che lui è accanto a me fra le mie braccia...
Non capisco da dove provenga questo desiderio. Forse dovrei
tentare di analizzarlo e di bollarlo come pericoloso...ma non voglio farlo.
Non voglio allontanare Hiro da me, sorridergli stupidamente, provocarlo e
venire rampognato da lui...non voglio ritornare a quella che verrebbe
definita la nostra 'quotidianità'. Sarebbe solo un mezzo per sfuggire
nuovamente a qualcosa che ignoro da tempo, di cui ho paura ma che al
contempo mi attira irresistibilmente. Ora voglio cessare di fare resistenza.
Lo fisso negli occhi rendendomi conto di quanto siano
profondi, brucianti, avvolgenti...di quanto sia facile perdervisi dentro con
la speranza di non riemergervi più...di quanto io sia tentato da questa
possibilità.
Non voglio pensare...non adesso.
Non voglio fuggire...non ora.
Non da te.
Si librano nell'aria le sinuose e ritmate note che
preannunciano l'inizio di un'altra canzone. Le mie braccia si muovono,
dotate di una propria volontà, e si avvolgono entrambe attorno alla vita
sottile di questo ragazzo, portandolo a stringersi a me, al mio petto...facendo
aderire il mio corpo al suo come se due metà di un'anfora spezzata si
fossero ritrovate per poi combaciare perfettamente.
Mi preparo mentalmente a venire respinto, scacciato, deriso,
insultato e chi più ne ha più ne metta. Prego che quest'attimo non si spezzi
ora, che mi venga dato almeno ancora qualche secondo...
Serro gli occhi, abbasso il viso ed aspiro l'intensa aroma
dei suoi capelli.
Non riesco a capire cosa stia dicendo la mia mente: il cuore
batte troppo forte per poter ascoltare i miei pensieri.
Ho paura che tutto finisca...non voglio che questo sogno si
interrompa...no, vi prego! Almeno qualche istante ancora...anche un attimo
solo...
Lui è fra le mie braccia...è al suo posto. Non voglio
perderlo, non voglio che quest'attimo svanisca...che questa impalpabile
emozione si disperda nell'aria come se non fosse mai esistita.
Quello che provo è reale, ora non riesco a rinnegarlo.
Improvvisamente...inaspettatamente...
Una stretta timida mi circonda la nuca, esitante ma decisa al
contempo...un respiro accelerato mi sfiora la gola...un corpo asseconda
esitante le mie movenze lente, facendomi precipitare in un vortice di
sensazioni.
Lo stringo ancora di più a me. Vorrei fondermi con lui. Non
posso credere che questo stia accadendo...non riesco a capire il perchè di
questo calore che mi infiamma il petto, di questa gioia fragile ma tanto
forte da spezzarmi le ginocchia...
Le note mi avvolgono, isolandomi dalla realtà. Una voce
maschile inizia a invadere la sala, avvolgente e lontana, seguendo il ritmo
della musica. Non ascolto ciò che dice se non vagamente e percepisco solo a
malapena il significato delle parole.
Del resto, non mi interessa. Sono teso solo a cogliere in
pienezza la concretezza di questo corpo stretto al mio...
Sometimes I
get to feelin'
I was back in
the old days, long ago
When we were
kids when we were young
Things seemed
so perfect, you know
The days were
endless, we were crazy, we were young
The sun was
always shinin', we just lived for fun
Sometimes it
seems like lately, I just don't know
The rest of
my life's been just a show
Già, ora mi sembra proprio di essere ritornato indietro nel
tempo...a quelle sensazioni pericolose che ho sempre provato accanto a te e
che ho cercato di nascondere iniziando a frequentare altre persone che non
mi erano poi così vicine, che non avevano alcun potere su di me. Questo mi
faceva sentire sicuro...come se fossi io il padrone della situazione. Mentre
con te...con te non facevo altro che dipendere dalla tua espressione, dal
tuo umore, ruotandoti attorno come si farebbe con la Stella Polare. Non
facevo altro che attendere per cercare di poterti rendere felice. Tenevo a
te al punto da starne male...
Io ti conosco da sempre, Hiroaki. La mia vita non potrebbe
essere scritta senza di te, questo non avrebbe alcun senso. Ricordi quando
eravamo ragazzi? In questo ultimo anno mi sembra di avere perso la
spensieratezza di quando ogni cosa sembrava perfetta, il sole splendeva
sempre e noi eravamo pazzi, vivevamo solo l'uno in funzione dell'altro
ricercando il divertimento, la follia...
Qualche volta mi sembra che i momenti successivi, quelli che
in questi ultimi tempi non ho trascorso con te, siano stati solo uno
spettacolo per dimostrare qualcosa di sbagliato...
Those were
the days of our lives
The bad
things in life were so few
Those days
are all gone now but one thing is true
When I look
and I find, I still love you
Le cose negative della vita erano veramente poche. Non
immaginavo nemmeno cosa potesse essere il dolore, non ancora...ma un nome ha
saputo farmelo scoprire.
Rukawa.
Come mai ora non riesco a richiamare a me il suo ricordo, se
non a fatica? Eppure lo amo. Ma questa affermazione suona così stonata
adesso che ho finalmente (finalmente?) te fra le mie braccia!
Perchè non voglio, non ce la faccio a pensare a lui in questo
momento? Dovrei desiderare il suo corpo stretto al mio...ma non ci riesco.
Ho mai provato questo sentimento quando ero in sua compagnia? Questa
felicità talmente sottile da farmi bruciare gli occhi? Questa paura di
perdere tutto che rende affannoso il mio respiro? Questa sensazione di
calore, di desiderio che quest'attimo duri per sempre...
Vorrei che questa musica non finisse mai...vorrei non doverlo
lasciare mai. So che quello che sto facendo è esattamente quello che
voglio...so che tu sei esattamente quello che voglio e che ho sempre
cercato.
Lo so...
You can't
turn back the clock
You can't
turn back the tide
Ain't a
shame?
I'd like to
go back one time
On a roller
coster ride
When life was
just a game
No use in
sitting and thinkin' on what you did
When you can
lay back and enjoy it through your kids
Sometimes it
seems lately, I just don't know
Better sit
back and go with the flow
Non si può fermare la marea del tempo, nè rimettere indietro
le lancette dell'orologio. Non è un peccato? Vorrei ritornare al tempo in
cui per me la vita era solo un gioco, vorrei riparare agli innumerevoli
errori che ho fatto, alle volte in cui ti ho ferito. Vorrei cancellare tutto
e riiniziare. Tu lo vorresti, Koshino?
Koshino.
Per tutti questo è solo un nome, per me è un mondo.
Un mondo fatto di splendidi occhi neri, sfumati in mille
bagliori argentei...di un sorriso fuggevole e luminoso, come la luce
stessa...di un carattere forte, indomabile, tenace, invincibile...insopportabile,
cinico, introverso...internamente fragile e spaventato da se stesso.
Quante volte l'ho visto piangere, quante volte gli ho
sussurrato che la vita non è un avversario e che non gli avrei mai permesso
di affrontarla da solo? Quante volte la sua mano si è posata sulla mia
spalla dopo le sconfitte, i mille rimorsi, le grigie delusioni? Chi mi ha
sempre spronato a non arrendermi, a perseverare, ad ammettere che io sono
fatto così e che, comunque, almeno una persona che mi accetta c'è? Lui c'è
sempre stato, accanto a me. Io non potrei sopportare di vedermi senza di
lui, io non riuscirei a sorridere senza di lui, io...cosa sarei, senza di
lui?
Caus' these
are the days of our lives
They've flown
in the swiftness of time
These days
are all gone but some things remain
When I look
then I find no change
Quanti momenti splendidi trascorsi assieme sono scivolati
velocemente assieme al vento! Sto parlando di quando ancora noi eravamo
tutto l'uno per l'altro, di quando Rukawa non si era interposto fra noi e la
nostra amicizia, di quando essa mi sembrava la cosa più importante che
potessi avere. Quei giorni sono finiti adesso, ma tu sei rimasto. Tu sei
ancora accanto a me...ed io non voglio perderti.
Per me niente è cambiato. Ti guardo e so che sei sempre tu,
che sono sempre io...nonostante il periodo di tempo in cui ci siamo
allontanati, nonostante le mie innumerevoli storie insulse con altre
persone, nonostante il mio amore per Kaede...
Non mi permetterò mai di perderti, perchè sei l'unica cosa
che io voglia per sempre. Il mondo è fatto di cose caduche, ma un sentimento
vero supera le barriere del tempo e dello spazio.
Ti stringo convulsamente a me, serrando i denti per il dolore
e la felicità che mi provoca questa tua vicinanza.
Ho paura, paura che quello che ormai io ho ammesso di provare
possa venire da te rifiutato...e non sentirei questo timore se non sapessi
che tu mi sei indispensabile.
In questo preciso momento capisco di essere completo, di aver
finalmente trovato ciò di cui angosciosamente andavo in cerca e che sempre
mi sfuggiva fra le mani.
Mi sembra che l'essenza di quello che sono sia racchiusa in
questa stretta e nelle gocce bagnate che mi scivolano sul collo. Anche tu
stai piangendo.
Cosa ci sta succedendo? Dove stiamo andando, contro cosa ci
siamo scontrati? Kosh...cos'è quel sentimento che mi sta frantumando il
cuore? Vorrei sapere se anche tu stai provando la stessa cosa. Ho bisogno di
te, non mi capisco...perchè mi sento tanto smarrito? Non lasciarmi da solo
ad affrontare le mie paure...io avrò sempre bisogno di te...
Those were
the days of our lives, yeah
The bad
things in life were so few
Those days
are all gone now but one thing is still true
When I look
and I find
I still love
you
I still love
you
Le parole si dissolvono nella sala ma la musica continua
ancora per un po', scadendo poi lentamente nel silenzio.
Con una mano sollevo delicatamente il tuo viso, ricevendo un
pugno nello stomaco per la violenta emozione che il tuo sguardo immerso nel
mio mi provoca.
Mi sembra di non averti mai guardato veramente, prima. Avevo
forse paura di farlo?
Le mie dita scorrono lentamente sul tuo volto bagnato. Ormai
i tuoi occhi sono asciutti, so che stai tentando di riprendere il dominio su
te stesso...ma il tuo corpo trema ancora contro il mio.
Non capisco cosa tu stia provando...forse neppure tu lo sai.
Quanti corpi ho accarezzato finora con le mie mani? Quante
persone ho posseduto, a quanti ho rivolto false promesse? Quante volte ho
giurato a Rukawa di amarlo? Eppure sempre mi sembrava di non aver ancora
capito, trovato, svelato cosa volessi sul serio...e la mia voce doveva farsi
forza per non svanire nel nulla.
Ora lo so.
Tutto ciò che voglio sei tu.
Credo che l'amore che provo per te sia ormai divenuto una
parte inscindibile di me, tanto radicata da non aver nemmeno voluto essere
riconosciuta prima di adesso. Il mio bisogno della tua vicinanza era così
continuo che lo accettavo ormai come ovvio, senza nemmeno chiedermi perche
mi fossi così indispensabile.
Ora lo so.
Questo era perchè ti amavo.
Ma io ti amo ancora...
Mi chino lentamente. Le mie labbra toccano timidamente le
tue, con un imbarazzo ed una goffaggine che non lascerebbero affatto
immaginare una mia lunga pratica in materia...però ora tutto è diverso: non
sto cercando di dimostrare la mia abilità di amante, non sto tentando di
palesare la mia consumata esperienza nè voglio vantarmi delle mie
innumerevoli passate esperienze. Queste labbra non hanno nulla a che fare
con tutte le altre bocche che ho dischiuso. Ora tutto ha un altro
significato, una diversa essenza...e mi sembra che questo sia il mio primo
bacio. Anzi, sono convinto che lo sia...e lo vorrei.
Il mio cuore impazza quando Hiro inizia lentamente a
corrispondermi...
Mi sembra di esplodere: tutto si sfuma, null'altro esiste ora
se non lui. Non so più chi sono. Vorrei non essere altro se non ciò che è
necessario per lui...
Repentinamente e senza nessun preavviso il suo corpo si
strappa dal mio, abbandonandomi.
Un impressione di gelo mi avvolge il cuore. Muovo le mani, ma
esse ora non accarezzano null'altro che aria. Il frastuono della sala mi
investe come un violento schiaffo al viso.
"Kosh..." Mormoro, incapace di comprendere perchè si sia
allontanato da me.
Il suo viso è una maschera di rabbia e di umiliazione. Muove
la bocca come a cercare di dirmi qualcosa, ma alla fine la richiude senza
aver lasciato trapelare alcun suono. Si morde violentemente il labbro
inferiore e serra i pugni prima di voltarsi con impeto e aprirsi la strada
fra la gente, senza vedere nè udire nessuno, con una disperazione che
rasenta la follia o l'ebbrezza.
Non posso permettere che se ne vada così.
Riesco a raggiungerlo solamente quando la sua mano si posa
sulla maniglia che conduce all'esterno dello stanzone. Lo blocco,
stringendogli le dita sulla spalla, ma lui si scosta da me con uno scatto
violento ed improvviso.
"Cosa ti succede?" Mormoro, incapace di contenere il tremito
della mia voce.
Ho paura. Quello che provo è un violento ed incontenibile
terrore.
Forse per lui questo non è stato altro che un errore da
rinnegare il prima possibile...
Non trova nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi, ma
emette una richiesta che assomiglia piuttosto ad una supplica: "Lasciami
andare."
Stringo più forte la mia mano sulla sua spalla, mentre lo
interrogo: "Perchè dovrei?"
Si volta, dandomi le spalle: "Non voglio che tu ti possa
vantare di aver avuto anche me...non voglio che tu trasformi quello che ero,
il tuo migliore amico, in uno dei tanti che hanno riscaldato il tuo letto...non
voglio che tu pensi a Rukawa mentre mi baci! Non sopporto di dover essere un
rimpiazzo, un passatempo, uno sfogo in cui affogare il dolore della tua
delusione. Mi dispiace, il mio orgoglio mi impedisce di farmi calpestare in
questo modo. Io non sono Kaede Rukawa, io sono solamente Hiroaki Koshino...e
se tu non vuoi me non mi cercare, ti prego. Non fare di me quello che Rukawa
ha fatto di te...salva almeno la nostra amicizia. Mi saprò accontentare di
quella...come ho sempre fatto, del resto."
Deglutisco a vuoto mentre vedo la sua figura allontanarsi da
me. Sono incapace di trovare le parole giuste per fermarlo. Mi sento ancora
stordito dalla verità che i miei sentimenti mi hanno sbattuto in faccia
senza alcuna diplomazia.
Lo amo...e ancora non capisco come ho potuto nasconderlo a me
stesso per così tanto tempo. Come ho fatto a respingere con tanta
ostinazione l'evidenza? Cosa scorgevo nella riservatezza di Rukawa se non
parte della ritrosia di Koshino? Perchè credo proprio che sia così.
Avevo paura di perdere la sua amicizia a causa del mio amore
per lui. Per questo ricercavo quello che avrei voluto avere da lui con
altri...che in fondo non erano nessuno per me.
Cosa devo fare?
"Dammene un altro!" Ingiungo, cercando di rendere
comprensibile la mia voce.
Il barman mi guarda con sospetto ma alla fine si decide a
riempirmi di nuovo il bicchiere. Probabilmente non ha voglia di questionare
o di sollevare problemi chiedendomi se io sia maggiorenne e preoccupandosi
per me.
In fondo basta che paghi, no?
Bere. Bel modo di risolvere i problemi o di cercare di
dimenticarli! Credo che questo sia indice di un alto livello di maturità.
Perlomeno mi rendo conto da me di quanto io sia vigliacco!
Avrei dovuto inseguire Koshino, bloccarlo, stringerlo di
nuovo fra le mie braccia e spiegarli, dirgli tutto. Avrei dovuto impedirgli
di allontanarsi da me. Perchè non l'ho fatto? Non ne ho trovato il coraggio
nè la forza. L'ho lasciato fuggire senza fare nulla, senza chiedergli quale
significato nascosto celassero le sue parole.
Anche lui mi ama? Una parte di me mormora che non può essere
che così, che è inevitabile che questo sentimento non ci avvolga entrambi
dopo tutto quello che abbiamo vissuto ed affrontato assieme. Ma ho paura di
confidare nella felicità. E se non fosse vero? Non crederò ad altro se non a
ciò che lui stesso mi rivelerà.
Fidarmi delle mie speranze mi ha quasi distrutto, con Rukawa.
Commettere il medesimo errore con Koshino mi annienterebbe.
Tremo...perchè temo che le sue sensazioni possano non
corrispondere a quelle che io vorrei.
Tremo...perchè nonostante sappia che non dovrei sperare, non
riesco però a impedirmi di farlo.
"Vedo che ti stai divertendo..."
Sollevo lentamente il capo, incrociando degli occhi
illuminati da una soddisfazione malamente dissimulata. Continua a fissarmi
mentre con la mano lentamente inizia a slacciarsi e sfilarsi la cravatta.
"Andiamo, il mio turno è appena finito." Mormora,
afferrandomi per una spalla con oscura impazienza.
La sua fretta mi fa capire che in realtà non sperava proprio
che io potessi rispettare i patti.
Non avrei voluto farlo, è vero...ma purtroppo anch'io ho un
latente senso della lealtà! Inoltre vedere tradite da Rukawa le promesse
fattemi mi ha reso consapevole di quanto questo sia ignobile, di come un
giuramento vada necessariamente rispettato. Ad ogni costo. Così ora sono
ancora qui...anche se me ne sto pentendo. Anche se non avrei voluto.
"Aspetta!" Esclamo, facendo resistenza ed afferrandomi al
bancone.
Mi rivolgo nuovamente al barman con voce sicura: "Me ne dia
un altro, per favore!"
Afferro il bicchiere e mi costringo a deglutirne il contenuto
d'un sol fiato, serrando fortemente gli occhi e sopportando questa vampata
di fuoco che mi infiamma la gola. Barcollo lievemente per un attimo e cerco
di ritrovare l'equilibrio appoggiandomi alla sedia.
Vorrei stare talmente male da non poter capire più niente...ma
purtroppo io reggo piuttosto bene l'alcool. Tuttavia stasera devo esserci
andato giù proprio forte perchè mi sembra che il pavimento si alzi e si
abbassi bruscamente, come quello di una caravella nel mezzo di una tempesta!
Mi sento afferrare per un braccio e seguo passivamente il mio
conducente. Mi scontro con individui ignoti, mormoro stupidamente qualche
parola di scusa, mi costringo a salire questa rampa di scale, attraverso
meccanicamente un corridoio buio, entro in una stanza oscura. Dopo un attimo
di silenzio si accende la lieve luce lieve di una lampada che però è in
grado di ferirmi gli occhi.
Porto una mano a schermarmi il viso, sorprendendomi
dell'incredibile silenzio che urla qua dentro.
Socchiudo lo sguardo, scoprendo di trovarmi in una camera con
un ampio letto matrimoniale pronto per essere usato. Emetto un profondo
sospiro di stanchezza e di oppressione, appoggiandomi alla porta ed
osservandolo distrattamente mentre lascia cadere la giacca e la camicia,
facendola scivolare con insofferenza dalle spalle candide.
Si avvicina a me. Abbasso le palpebre: non voglio guardarlo.
Delle dita fresche percorrono e graffiano il mio collo, liberandomi del
soprabito e intrufolandosi curiose sotto il mio maglione.
Che situazione strana...non rammentavo quasi più quali
sensazioni potessero far sorgere delle carezze donate con passione e con
desiderio. Con Rukawa era impossibile illudermi: tutti i suoi gesti non
erano rivolti a me, ma ad una semplice idea di cui era facile indovinare
l'identità.
Questo corpo invece ricerca il mio, vuole il mio...mi rendo
conto che sarebbe fin troppo facile lasciarmi andare, guidato dall'istinto
che la mia lunga esperienza in materia mi ha fornito. Proverei piacere, per
un attimo forse dimenticherei tutti i miei problemi e potrei fingere di
essere ritornato ai cari, vecchi tempi delle avventure notturne in cui ogni
tocco, ogni bacio ed ogni sguardo era un gioco, una scoperta, un modo per
dimostrare a se stessi il proprio potere.
Ma io non sono più quello di allora...e devo dimostrarlo per
prima cosa a me stesso, se voglio poi provarlo ad un altro.
Stai già pensando a chi riscalderà il tuo futon stanotte?
Sono questi gli interrogativi della tua vita, Sendoh!?
Ogni occasione è buona per poterti rimorchiare qualcuno...
Non voglio che tu ti possa vantare di aver avuto anche me...non
voglio che tu trasformi quello che ero, il tuo migliore amico, in uno dei
tanti che hanno riscaldato il tuo letto...non voglio che tu pensi a Rukawa
mentre mi baci. Non sopporto di dover essere un rimpiazzo, un passatempo,
uno sfogo in cui affogare il dolore della tua delusione...
Io so chi desidero, io so chi devo avere. Non mi interessa
assolutamente nulla di nessun altro. Voglio forse dare un fondamento alle
sue accuse? Voglio affermare, con il mio comportamento, la validità delle
sue recriminazioni? Per chi? Sto forse cercando già di tradire il mio amore
per Hiroaki? Tradire questo amore appena scoperto, puro ed incorrotto come
un giglio divelto, con una persona che per me non conta nulla?
Mi farei schifo. Non potrei più reggere il suo sguardo nè
pensare di poter essere degno di lui.
Io voglio solo lui. Io amo solo lui.
"Lasciami andare...per favore!" Sussurro, imprigionando i
polsi di Daniel ed allontanandolo dal mio corpo.
Una folata di rabbioso orgoglio oltraggiato mi investe
immediatamente.
"Cosa succede? Vuoi per caso calpestare la tua promessa? Non
sono più abbastanza appetibile per te? Hai trovato di meglio?! Eppure una
volta mi cercavi, Akira Sendoh...mi pregavi e mi volevi!! Dannazione, si può
sapere che ti prende?! Non mi hai mai rifiutato!"
La sua voce colma di acrimonia mi infastidisce. Cosa sono?
Una bambola gonfiabile, uno che concede prestazioni? Tutti sono buoni, ogni
momento è quello giusto? Io sono sempre e comunque disponibile? E' questa
l'impressione che ho dato a tutti? Bene, è ora di cambiare...e devo farlo
per Hiroaki!
"Innanzitutto cerca di ricordare che questa presunta promessa
mi è stata strappata con il ricatto, cosa che non mi sembra poi molto più
onorevole di una volontà non rispettata! Poi...io non posso farlo, perchè
semplicemente non voglio. Credo che questo possa bastare a chiudere il
discorso! Mi dispiace deluderti, ma non sono più quello che conoscevi..."
Mi sento strano. La mia voce suona alle mie orecchie quasi
ovattata, come se la mia mente si fosse ritirata in un posto lontano da qui
e mi risultasse tremendamente difficile collegarla con i miei sensi. Provo
fatica perfino a parlare!
Senza alcun preavviso mi sento afferrare e sospingere
violentemente sul letto. Sollevo le braccia e mi preparo a fare resistenza...ma
non giunge nessun assalto.
Avverto il fruscio di un corpo che si stende lentamente
accanto al mio, seguito da un sussurro: "Akira Sendoh, re degli hentai...innamorato!
Ma dove stiamo andando a finire?! Vorrei tanto conoscere il tipo che è
riuscito a metterti il cuore al guinzaglio...è degno della mia ammirazione!
Io ho tentato così tante volte quest'impresa, eppure non ci sono mai
riuscito! 'Fedele'...davvero, questo aggettivo riferito a te suona
come una stonatura! E chi l'avrebbe mai detto? I miracoli esistono..."
Una mano scorre lentamente fra i miei capelli con un tocco
quasi malinconico, prima di ritrarsi riluttante.
La voce riprende su un tono ancora più sommesso: "Peccato,
ora non posso nemmeno più sperare...bah! La verità è che sono proprio uno
iellato cronico con tendenze al masochismo e all'autolesionismo! In fondo lo
sapevo io stesso: a cosa mi avrebbe portato innamorarmi di un Don Giovanni?
Ed il problema è che ti ho iniziato io a questa carriera! Se solo quella
sera, quando eri ancora un cucciolo sperduto, ti avessi lasciato in pace...ed
invece no! Sono andato a cercarmeli, i guai! Dannazione...guai, solo guai!
Ma guarda te, pure un Casanova ravveduto doveva aggiungersi alla mia
schifosa giornata...non potevo restare a letto, stamattina?!"
Continua a borbottare a lungo, conciliandomi un sonno che già
stende il suo manto su di me, prima di decidersi a tappare quel forno e ad
accucciarsi contro di me, emettendo un leggero sospiro...
Fine seconda parte
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