Al solito, i personaggi non sono miei e tutta la solfa...

La canzone che ho posto in questa parte è "These are the days of our lives" dei mitici Queen. Non so perchè, ma immaginandomi quella situazione (quale sia, lo capirete leggendo) ho subito sentito come sottofondo per essa tale musica...anche se forse non è che sia molto inerente al contesto^^!

Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo. Mi rendo molto spesso conto che le SenKosh non sono troppo apprezzate, che talora Sendoh finisce con Koshino solamente per non dare fastidio ad altre coppie...ma a me questo pairing piace e spero quindi di poterlo rendere gradevole un pochino anche a voi ^__- !

 


  

Vita nuova

 

2. Se tu non vuoi me, non mi cercare...

 

Di Dream

 

  

"WE ARE THE CHAAAAAAMPIONS, MY FRIEEEEEEND!!!! AND WE'LL KEEEEEEEEP ON FIGHTING TIIIIIIIIILL THE EEEEEEEEND!!!!!!"

Una mano mi strappa bruscamente le cuffiette, scaraventandole da qualche parte nell'armadio e gettandomi in testa il cestino delle immondizie.

"La vuoi smettere di lacerarmi i timpani con questi tuoi vocalizzi da gallina spennata?! Sto cercando di studiare, ma come posso riuscirci se continui a fracassarmi i cristalli ed il lampadario con i tuoi acuti?!"

Ehm...Kosh mi pare lievemente incavolato! Forse non apprezza le mie doti canore?

Io gli sorrido candidamente: "Pensavo di interrompere un attimo i compiti, non credevo di darti fastidio..."

La vena sulla tempia del mio amico inizia a pulsare pericolosamente. Afferra il mio quaderno di matematica, lo scruta sollevando un sopracciglio e legge: "Aperta la quadra, radice alla sesta di tre...e finito qui?!?! Siamo a casa mia da due ore ed in tutto questo tempo tu hai fatto solo questo!!!!!???"

Beh, ma è lui ad essere esagerato! Quando mi aveva chiesto di andare a casa sua per prepararci assieme per gli esami di sessione io non lo avevo di certo preso alla lettera! Pensavo...che so...che avremmo ripiegato sulla playstation o su una partita di basket alla tv!

"Kosh, mi si fonde il cervello! Non potremmo uscire a farci un giro?"

Lui sbuffa con aria rassegnata. Ma perchè mi pare così disperato? Non mi sembra di aver detto niente di male...

Si getta sul suo letto, riprendendo in mano il libro che stava leggendo e borbottando: "Guarda, io mi arrendo...se poi ti beccherai le solite cinque insufficienze non osare venire a piangere da me per mendicare il mio aiuto come al tuo solito! Che razza di deficiente...sei un caso incurabile!"

Io mi dondolo sulla sedia, guardandolo con aria divertita e ridendo sotto i baffi. Non crederà che lo lasci in pace così facilmente!

"Cosa stai studiando, Kosh?"

Mi risponde con un borbottio assorto: "Biologia. Ora non rompere, perchè non sto capendo niente con i tuoi mugugni come sottofondo..."

Scuoto la testa: "Non è di certo una novità che tu non capisca niente. Tutti sanno che sei un cerebroleso! Del resto, riconosco che non posso pretendere che tu sia una mente superiore come me. E' per questo che io non ho affatto bisogno di studiare..."

Lui conclude al posto mio: "...per prendere gravemente insufficiente."

Replico un po' infastidito: "Non dire idiozie! Non sono un ritardato come te, io le cose le capisco al volo! Lo studio per me è una cosa a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e superflua!!"

"Sì, sì..."

Risolleva lo sguardo dal libro. Non so perchè, ma nei suoi occhi scorgo una luce divertita che non mi piace per nulla...

"Forse hai ragione, Akira. Avrei potuto pensare subito a te! Era chiaro che, grazie al tuo aiuto, tutto sarebbe stato chiaro! In fondo sei un premio nobel di intelligenza, no? Per favore, potresti alzarti e camminare?"

Io esibisco la mia migliore faccia perplessa: "Perchè?"

Capto la sua risposta, ovviamente stringata: "Avrei bisogno di una dimostrazione pratica per comprendere un concetto che nel libro non è spiegato molto bene..."

Dando prova di grande magnanimità io mi sollevo in piedi ed inizio a procedere avanti ed indietro per la stanza, esaminando il suo viso che mi sta osservando concentrato.

Improvvisamente Hiroaki si illumina, esclamando: "HO CAPITO! Era semplicissimo! Grazie, Akira!"

Io ridacchio soddisfatto, sedendomi sul letto accanto a lui: "Era ovvio che per mezzo del mio indispensabile aiuto tutto sarebbe risultato chiaro! Allora, devi riconoscere che la mia dimostrazione è stata determinante! Cosa stai studiando? Anatomia?"

"No. Il movimento ameboide..."

Se qualcuno ora stesse camminando davanti alla villetta di Koshino, si godrebbe l'inusuale spettacolo di un libro di biologia che sfreccia nel cielo compiendo un improbabile esperimento di aereodinamica...

Alla fine la sua camera diventa un vero casino! Ci siamo trincerati, io dietro la scrivania, lui sotto il letto, lanciandoci qualsiasi genere di corpo contundente capitatoci sottomano. Io ho afferrato e scagliato un portafotografie, un abat-jour, un libro di chimica, un astuccio che ha sparso il suo contenuto sulle coperte, un manga, un orologio a cucù...mi sono arrivati addosso una pila di magliette, un paio di anfibi, un tappeto persiano, un...orsacchiotto?!? Quando mi becco in piena fronte il suo gatto sgraffignante, urlo: "Tregua! Mi arrendo! Basta!"

Sventolo un paio di boxer bianchi in segno di resa. Immediatamente emergiamo dai nostri rifugi, guardandoci attorno con aria sconsolata: è un vero campo di battaglia!

Subito lui scatta contro di me: "E' tutta colpa tua! Ora metti a posto!"

Io metto immediatamente avanti le mani: "Ehi! Non sono di certo stato io ad aver provocato per primo!"

"Che importa? Te la sei cercata!!"

Decido di arrendermi perchè so già che, in caso contrario, questa diatriba non si concluderebbe prima di un paio di ore. Figurarsi se poi lui mi darebbe ragione!! Hiroaki Koshino? Ma quando mai!

Inizio in silenzio a raccattare le macerie che sono sparse a terra. Dopo un po' lo guardo di sottecchi e noto che mi sta imitando. Ci fissiamo, sorridendoci complici e sentendoci totalmente imbecilli...ma anche molto leggeri.

E' in grado di farmi sentire bene. Nessuno ha un tale effetto su di me. Nessuno come lui...

Mentre risollevo da terra il suo appendiabiti, gli chiedo: "Stasera che ne dici di venire a casa mia? Potremmo guardare assieme la partita dei Lakers! Ti va? L'ho registrata ieri notte."

Dopo un attimo mi raggiunge la sua voce stranamente alterata: "Mi dispiace, stasera non posso...mia...mia madre deve...ecco...beh...mia sorella...o meglio mio cugino...mh...io...ho già degli impegni, insomma!"

Mi giro e lo osservo. Mi sta dando le spalle, ma posso notare ugualmente il suo disagio ed i muscoli irrigiditi delle sue spalle.

E' evidente: mi sta mentendo. Non ha nessun impegno...o perlomeno nulla di tutto quello che sta cercando di farmi credere, stasera.

Scandisco lentamente la mia risposta, quasi sillabandola: "Va bene...come vuoi tu."

Perchè? Cosa dovrà fare realmente? Non posso certo costringerlo a parlare, se non vuole...ma di cosa si può trattare? Semplicemente non ha voglia di stare in mia compagnia? Potrebbe essere, so che lui ama la solitudine...ma mi fa male sapere che lui preferisce l'isolamento ed il silenzio alla mia vicinanza. Che sia realmente questo, o c'è dell'altro? Come mai mi ferisce tanto questo suo riserbo?

Vorrei che non avesse segreti, per me...vorrei sapere tutto di lui.

Mi sembra di provare qualcosa di simile alla gelosia. Per quale ragione questo suo atteggiamento chiuso mi dà l'impressione di essere un tradimento nei miei confronti?

Non deve di certo rendermi conto della sua vita! Vorrei che lo facesse, per caso? Forse. Ma con che diritto? In fondo io sono solo un amico per lui...

 

 

Sono uscito, alla fine. Non me la sentivo di stare da solo in casa dopo cena. Folleggiare in giro per le strade di Kanagawa non sarà molto costruttivo, ma è sempre meglio che tormentarsi creandosi problemi dal nulla! Credetemi, in questo sono diventato uno specialista...

La sera e la notte sono i momenti peggiori per me.

La scuola, gli scherzosi litigi con i miei amici, gli allenamenti, i quotidiani diverbi con Hiroaki sono solitamente sufficienti ad allontanare i dolorosi ricordi durante la giornata. Ma quando sono solo, nella mia abitazione vuota e silenziosa, steso sul mio letto e senza la minima possibilità di poter dormire...come potrei non andare a ritroso nel tempo?

E' una cosa che avviene quasi indipendentemente dalla mia volontà. La frequenza con cui le immagini del passato irrompono dentro di me, libere dalle catene con cui cerco di imbrigliarle, mi fa rompere la testa per la sofferenza sottile e l'esasperazione.

Vorrei evitarlo...ma è sempre Rukawa che continua a spadroneggiare dentro di me. Ripenso al modo in cui mi sorrideva, alla voce sommessa che usava quando eravamo soli, al suo modo di avvolgere le braccia attorno a me come per chiedermi di fargli dimenticare il mondo intero...

Mi accorgo tuttavia che questo rimpianto si sta facendo più lontano e sbiadito, come se ormai fossi riuscito ad accettare di averlo perso per sempre. Credo che la rassegnazione sia ormai penetrata nelle mie riflessioni, riuscendo a scacciare la mia speranza di poter un giorno rivivere tutto questo.

Ora è più semplice sopportare. Ricordare...fa meno male.

Eppure mi manca. Ma...mi manca lui o il modo in cui era in grado di farmi sentire? Lui o le sensazioni che riusciva a farmi provare?

Mi sento incredibilmente solo, isolato in un modo soffocante. Di fronte agli altri riesco a nascondere bene il mio disinganno, la tristezza che preme sempre per avvolgermi...eppure è ancora più desolante rendersi conto che nessuno di loro immagini come io stia, che a nessuno importi di me VERAMENTE. Per gli altri io sono sempre lo stesso: spensierato, gioviale, fiducioso, ottimista...ma io sento di essere cambiato, anche se nessuno sembra accorgersene. Non mi vedo più allo stesso modo, la vita che avevo prima di Kaede non mi basta più.

Voglio altro, voglio ancora. Mi sembra di essere in cerca di qualcosa che non conosco e che non so se troverò. Non riesco ad essere in pace con me stesso, c'è come uno spazio vuoto accanto a me.

Cosa sto aspettando? O è meglio dire...chi sto aspettando?

Perchè Rukawa sembra aver risvegliato in me desideri di emozioni che non conosco? Grazie a lui ho compreso come potrebbe essere diversa e migliore la vita, se solo avessi qualcuno con cui affrontarla. Kaede ha trovato questa persona, io invece sono ancora in cerca...ed ormai ho definitivamente accettato che non possa essere lui.

Credo che Hiro, a differenza degli altri, abbia invece intuito qualcosa! Penso che si sia reso conto del mio cambiamento, della mia insofferenza a malapena celata. Lo comprendo dal modo in cui mi guarda di sottecchi quando crede che io non me ne renda conto. Penso che sia anche un po' preoccupato per me...

Come farei, se non avessi lui? Ho bisogno di lui, me ne rendo conto sempre più spesso. Questa preponderante necessità mi spinge a cercarlo, a desiderare la sua vicinanza o anche solo il suo silenzio. La sua semplice presenza è in grado di farmi stare bene, di placare la mia inquietudine. Quando mi trovo assieme a lui non sento nessun senso di mancanza: è come se fossi al mio posto...

Chissà cosa cribbio avrà dovuto fare, stasera! Quel deficiente...speravo davvero di poter trascorrere un paio di orette a stuzzicarlo! E' così divertente farlo arrabbiare...forse anche fin troppo semplice! Ma il modo in cui sa rispondere alle mie provocazioni, le sue risposte aggressive e pungenti, l'aria adorabile che assume quando è incavolato sono veramente impagabili!

Mi osservo distrattamente in giro. Dove cavolo sono capitato vagabondando senza meta? Mmhh...credo che la forza di un abitudine ormai troppo radicata in me mi abbia condotto in quelli che erano i miei abituali luoghi di 'caccia'.

Era questa la zona di Kanagawa, costellata di pub e di club notturni, in cui io cercavo le mie 'prede' di una notte. Maschi, femmine...non aveva importanza. Desideravo divertimento e spensieratezza, un modo per rendere vuota la mia mente.

Come mai questo sotterfugio mi ripugna, adesso? E' come se mi sembrasse stupido ed infantile tentare di rimorchiare una persona per una semplice rotolata sulle coperte di un qualche albergo ad ore. Cosa otterrei? Sicuramente nulla di quello che voglio veramente. Forse solo un parziale appagamento fisico...ma mi basterebbe? No, sento di aver bisogno di altro...perchè non è questo ciò che voglio veramente.

Sto già per fare dietro-front e ritornarmene a casa...quando lo vedo.

Le mie gambe continuano a portarmi avanti per inerzia, indipendentemente dal fatto che ora la mia attenzione sia tutta concentrata su una scena che si sta svolgendo dall'altra parte della strada. Il mio cervello è in catalessi...riesco a riscuotermi ed a riprendere il controllo di me stesso solo andando a spalmarmi contro un lampione. Sostenendomi addosso ad esso mi stropiccio gli occhi più volte per accertare che non mi sto ingannando...

MA COSA CI FA HIROAKI KOSHINO QUI?

Vestito in quel modo, poi! Attillatissimi pantaloni in jeans strappati in più punti...in troppi punti! Maglietta aderente (e millimetricamente corta) sotto un giubbino di pelle...capelli resi lucidi dal gel.

COME CAVOLO SI E' CONCIATO?!

Inconsciamente prendo atto di quanto sia irresistibilmente sexy...cosa diamine pensa di fare vestito in questa maniera!? E' il mio migliore amico, quello che ho sempre considerato come una persona da proteggere e tenere sotto controllo...e guardate ora dove me lo ritrovo!!!

Che sia veramente lui?! L'ho sempre continuato a considerare come un ragazzo innocente, senza alcun interesse di tipo...di 'quel' tipo! Ed invece...eccolo qui a fare vita notturna con una disinvoltura che parla di forza d'abitudine!

Sono totalmente, irrimediabilmente ed incredibilmente livido di rabbia!!

Non riesco a comprendere quest'ira irrazionale, ma avverto in me il deciso impulso di attraversare la strada, prenderlo per il braccio e trascinarmelo a casa prima che qualcun'altro possa anche solo trovare il tempo per sfiorarlo! Ma guardate in quanti si stanno voltando a fissarlo per osservare il suo passo inconsciamente sensuale! E NON SOLO QUELLO!! Io non mi posso ingannare sulla natura di quegli sguardi...se lo stanno mangiando con gli occhi!

IL 'MIO' KOSHINO!!

Ve ne rendete conto? Subito qualcuno gli salterà addosso...e lui sembra non accorgersi nemmeno dell'interesse che sta suscitando! Continua spudoratamente a provocare con quell'aria falsamente innocente! Ma lo fa apposta?! Forse sta solo fingendo indifferenza per indurre qualcuno a farsi avanti!  

AAAARRRRRRGGHHHHH!!!!!!!!!!

Mi aggrappo al lampione con ancora più forza per non cadere o cedere ad un impulso inequivocabilmente omicida!

Non so se ve ne rendete conto...ma un tipo si è avvicinato a lui e lo ha tranquillamente allacciato per la vita! E Koshino non ha nemmeno provato a schermirsi o a cacciarlo!!! Dopo essersi scambiati un paio di battute i due sono entrati in un club privato che io riconosco immediatamente essere un locale gay!

Allora era per...per un appuntamento!!! Per questo motivo lui stasera si era rifiutato di venire a casa mia! Hiroaki Koshino che esce con un ragazzo????!!!! Non crederà per caso che io lo lasci fare!!! Insomma...non si rende conto di quello che rischia?!

Potrebbero violentarlo, potrebbero fargli del male, potrebbero farlo soffrire!

Potrebbero...prendermelo?

E poi accusava me di balzare da un letto all'altro, se non ricordo male! Con quale faccia tosta si era permesso di criticarmi, quando adesso lui sta...sta...sta?!!!

Ecco cosa c'è dietro quella facciata innocente!

Chi è quel tipo? Il suo ragazzo?! Ma io ammazzo quel pervertito se si è anche solo permesso di fare pensieri hentai sul mio migliore amico!!! E se lo avesse baciato...accarezzato? E se lo avesse...dannazione! E se Kosh gli avesse permesso di farlo suo!?

IO LO POLVERIZZO, CHIUNQUE SIA QUELLO STRONZO!!!

Adesso vado lì dentro, gli stacco la testa, mi carico Hiro in spalla e lo porto a casa mia chiudendocelo a chiave!

Koshino...omosessuale.

Ed io che mi sono fatto tanti complessi pensando di fargli schifo! Avrebbe dovuto confessarmelo! Mi sarei sentito meno a disagio, meno in colpa per il mio essere diverso da ciò che è normalmente reputato giusto.

No! Non solo è gay, ma ha anche un ragazzo!!!

Anche questo mi ha nascosto. Ma io sono davvero il suo migliore amico? Avrebbe potuto, anzi avrebbe DOVUTO dirmelo! Non ci siamo sempre confidati tutto?! Io dopotutto gli avevo rivelato di essere innamorato di Rukawa, subendomi per giunta le sue isterie e le sue accuse per questo...senza nemmeno poter capire il motivo di tanto odio, senza comprendere cosa gli avesse permesso di giudicarmi! Che dovrei dire io, ora?!

E se invece lui e quel cretino non stessero assieme? Forse Koshino si sta solo divertendo come io ho fatto tanto spesso...forse questa è una cosa abituale per lui, come lo era per me fino a non molto tempo fa.

Cosa staranno facendo adesso, lui e quel tipo? Evito di rispondermi, dato che non so se riuscirei a tollerare la replica che mi darei.

Non posso restare con le mani in mano! Devo intervenire, portarlo via da lì dentro e dagli sguardi degli altri...via da chi potrebbe allontanarlo da me! Non posso permettergli di...concedere a chiunque le voglia parti di lui che non conosco! E se stesse rivolgendo al suo 'boy', in questo preciso istante, uno di quei sospirati sorrisi che io fatico tanto ad ottenere? Ah, no! Io lo ammazzo!!

Eppure...con che diritto voglio intromettermi nella sua vita? Ha forse dei doveri verso di me? Deve per caso farmi un rapporto sulle sue azioni o sulle persone che decide di frequentare? Io non ho mai fatto cose simili con lui e lui non le ha mai pretese da me. Perchè mai, allora, sento questo desiderio di ricondurlo al mio fianco...o meglio di averlo per me soltanto?! Lui avrebbe pienamente diritto di vivere un'esistenza di cui io non faccia parte. Non mi ha di certo riservato la sua vita! Può vedere chi vuole. MA PERCHE FA' COSI' MALE!!?

Magnifico, Akira! Ti pare questo il momento di fare dialoghi introspettivi?! Ora devi AGIRE!

Attraverso la strada, do una sistemata ai capelli e ricompongo il mio sorriso preventivo, per poi accingermi a varcare la soglia del locale in cui è scomparso Kosh. Sto già per porre piede all'interno, quando un paio di mani mi bloccano e mi respingono all'indietro. Infastidito, sollevo il viso...e deglutisco rumorosamente di fronte allo sguardo minaccioso di un gorilla che pare essere il fratello maggiore di Uozumi!

"Tesserino!" Borbotta questo tipo ostentando un cipiglio poco rassicurante.

"Come, scusi?" Mi informo io, cercando di esprimermi con tono educato per non irritare questo primate.

"Questo club è privato. Ha il tesserino di iscrizione?"

Cerco di ammansirlo: "Veramente...dovrei solo chiamare un mio amico che è entrato qui. E' sufficiente un attimo...entro ed esco, mi creda!"

"Niente tesserino, niente ingresso!" Grugnisce il bastardo piantando le gambe larghe davanti alla porta, incrociando deciso le braccia e precludendomi ogni possibilità d'ingresso!

Ma c'è Koshino lì dentro! Io DEVO raggiungerlo e strapparlo via da quell'altro stronzo che era con lui! Non ho tempo da perdere!!

Sono ancora immerso nelle mie rimuginazioni, camminando avanti e indietro di fronte a questo king-kong e guardandolo in cagnesco, quando una voce squillante attira la mia attenzione: "Akira! Che piacere rivederti!"

Eh? Mi giro e mi trovo faccia a faccia con...un paio di occhi scuri che mi stanno fissando con aria manifestatamente maliziosa. Le sue labbra sono schiuse in un sottile sorriso, i capelli castani scossi dalla leggera brezza...indossa un'uniforme in giacca, cravatta e scarpe di vernice con un tesserino appeso all'altezza del petto, che gli dona una certa solennità. E' la medesima uniforme indossata da quell'armadio che non vuole lasciarmi libera la strada! Probabilmente si tratta un suo superiore.

Non so perchè ma, chiunque lui sia, mi ricorda qualcosa...sensazioni di gelo e di calore. E' come se mi sentissi a disagio in sua presenza. Come mai provo questo fastidioso senso di deja-vù? Perchè conosce il mio nome?

Dopo un attimo, la voce di questo ragazzo spezza di nuovo un silenzio ormai diventato imbarazzante: "Non oserai confessare che non ti ricordi più di me! In effetti devo dire che è da parecchio che non abbiamo più l'occasione di divertirci assieme...sono mesi che non ti fai sentire! Non avrai perso il mio numero di telefono?!"

E' un giovane che dovrebbe aver già superato i vent'anni, anche piuttosto carino...potrebbe essere benissimo una mia vecchia fiamma ormai totalmente dimenticata. A quanto pare lui, invece, sembra ricordarsi benissimo di me...e credo proprio che la cosa potrebbe risolversi a mio vantaggio!

Sbircio il suo nome sul tesserino, preparandomi alla commedia che potrebbe portarmi alla realizzazione dei miei scopi...quando improvvisamente ricordo chi lui sia.

Daniel.

La mia prima volta...

Repentinamente vengo investito dai ricordi di quella notte.

Io ero un ragazzino appena quattordicenne, lui stava per compiere diciotto anni.

Ero fuggito da casa per la mia prima uscita notturna. Volevo il gusto del rischio, desideravo provare a sentirmi grande ed indipendente.

Dovevo essere proprio ridicolo con il mio tentativo di sfoggiare una camminata da adulto ed un'espressione da uomo vissuto! Sbirciavo di sottecchi le ragazze che uscivano dai locali, sfuggendo quasi immediatamente i loro sguardi e provocando risatine divertite. Mi sentivo incredibilmente, definitivamente stupido!

Bell'inizio di carriera per un Casanova...

Non so per quale motivo attirai la sua attenzione. Forse proprio per la mia espressione smarrita, per l'impressione che davo di essere totalmente estraneo a luoghi ed esperienze come quelle.

Accadde tutto in un albergo ad ore...

Io ero spaventatissimo, anche se tentavo di non darlo a vedere. Ora ammetto di essere stato molto imprudente ma anche molto fortunato: avrebbe potuto essere un maniaco, uno squilibrato con chissà quali fantasie...qualcuno che insomma avesse voluto semplicemente approfittarsi di me per lasciarmi delle ferite dentro e fuori. Ed invece...fu tutto bellissimo.

Lui fu dolce ed attento, quasi ironico di fronte alla mia rigidezza ed inesperienza. Quella notte conobbi brividi che non immaginavo di essere in grado di provare, sensazioni che non avevo mai sentito...e capii che le avrei ricercate ancora.

Quasi pensai di essere impazzito, quando lui si offrì a me!

Prima di separarci, mi accarezzò il viso e mi guardò con aria enigmatica...per poi andarsene senza avermi nemmeno detto il suo nome o comunicato il modo in cui ci saremmo potuti incontrare di nuovo.

Credetti in quell'istante che si trattasse del mio tanto fantomatico 'primo amore', ma ora comprendo di aver solo scambiato l'esaltazione del momento ed il mio desiderio per un sentimento che dovevo ancora conoscere.

Quella prima volta, fra noi, non fu l'ultima.

Lui è stato l'unico fra i miei innumerevoli amanti a non essere mai stato allontanato da me. Degli altri mi stancavo presto, resistevo con loro al massimo un paio di settimane...lui invece compariva nella mia vita all'improvviso, a intervalli anche di settimane o di mesi, sempre con quello sguardo dolcemente sfacciato e sempre pretendendo da me quella porzione d'amore che gli spettava. Ed io ne avevo sempre per lui.

Il tempo volò. Io non rimasi più solo il suo divertimento e lui non rimase più solo la persona che da me pretendeva. Si può dire che i ruoli si invertirono: io ero diventato colui che chiamava e compariva quando ne sentiva il bisogno, lui quello che aspettava ed accorreva alle mie richieste. Acquisendo esperienza e sicurezza, lentamente riuscii a sovrastarlo.

Ma che sia stato solo per questo motivo che ottenni così tanto potere su di lui?

C'è una cosa che non riesco tuttora a spiegare: le sue lievi carezze al mio corpo che credeva addormentato, le gentilezze che usava per me e che mi spiazzavano, gli sguardi fissi...tutto questo si accentuava ad ogni appuntamento, facendomi sentire quasi in colpa...come se mi stessi approfittando di lui e dei suoi sentimenti per trarne semplicemente piacere.

Sentimenti? Daniel?! Ma se lui diceva sempre di essere come me, di non poter o voler conoscere l'amore! Beh, spero solo che si sia mantenuto in questa risoluzione con cocciutaggine! Io ho disertato i miei proponimenti...ed adesso guardate in che stato mi ritrovo! La sola idea di fare sesso con uno sconosciuto mi ripugna...sono grave, eh?

Daniel. Ormai è da mesi che sul suo cellulare non compare più il mio numero: non l'ho più chiamato da quando è iniziata la storia fra me e Rukawa. Mi sembra quasi impossibile ritrovarmelo qui! Pare una rivisitazione delle sue comparse improvvise...quasi fossimo tornati indietro nel tempo. Ma le situazioni ora sono mutate: adesso io non mi sento più in soggezione davanti a lui, perchè so di aver ormai compreso molto di me stesso e di ciò che voglio...e so anche che lui potrebbe aiutarmi ad ottenerlo!

Mi decido a sfoggiare il mio sorriso più ammaliatore ed a rispondergli con una voce a mezzo fra il divertito ed il provocante: "Daniel! Hai ragione, sembra essere passato addirittura un secolo! Non sapevo che tu lavorassi qui...che piacevole coincidenza! Stavo giusto pensando a te...ed il mio desiderio si è materializzato!"

Vedo un lampo ferito attraversare i suoi occhi, prima che lui mi risponda con voce un po' roca: "Sei ancora in grado di mentire bene, a quanto pare...dannazione Akira, cosa cazzo hai combinato in tutto questo tempo? Ti rendi conto che ho potuto rivederti solo grazie ad un incontro casuale?! Perchè non mi hai più cercato?!"

Cosa diamine sta dicendo?! Ora non ho certo il tempo di ascoltare le solfe di un amante deluso! Del resto, io gli ho forse mai fatto promesse o giuramenti di alcun tipo? No. Fra noi tutto era precario...avevamo fissato un implicito patto che stabiliva che la nostra relazione era solo una storia di sesso senza alcun impegno, la quale si sarebbe subito interrotta se uno di noi si fosse stancato. Perchè ora sta cercando di farmi sentire in colpa?! Che complicazioni assurde! Non gli ho mai dato ragioni per sperare in un legame serio ed esclusivo, nè lui ha mai voluto questo da me!

Ora basta, però. Koshino è lì dentro...non ho tempo!

"Senti, potresti farmi passare? Non ho la tessera ma devo assolutamente entrare in qualche modo! Aiutami..." Gli bisbiglio accostando la mia bocca al suo orecchio.

La sola risposta che mi giunge è un sussurro sarcastico velato di crudeltà: "Devi incontrare qualcun altro, vero? E se io invece non volessi farti passare?"

Io mi limito a ripetere la supplica: "Dammi una mano, ti prego..."

Lui si allontana leggermente da me per potermi fissare negli occhi: "Potrei farlo...ma cosa saresti disposto a darmi in cambio?"

"Oseresti ricattarmi?" Sibilo con voce gelida.

Perlomeno Rukawa non mi ha portato solo cose negative! Imitare questo suo tono raggelante può procurare più di un vantaggio.

"Perchè no?" Mi canzona lui, ammiccando, sicuro del proprio potere.

Non mi occorre molto a comprendere cosa voglia: la sua richiesta si può leggere chiaramente nei suoi occhi colmi di sfacciato desiderio...ed il solo pensiero mi ispira repulsione. Non riesco quasi a credere di poter provare ribrezzo per qualcosa che una volta avrei cercato ed accettato con piacere. Quanto vorrei sputargli in faccia ed andarmene! Il Daniel che conoscevo non era così, non mi avrebbe costretto ad una cosa simile...è come se mi avesse dichiarato guerra aperta! Ed io, per quanto mi roda ammetterlo, ora sono in una situazione di netto svantaggio...

"Va bene tutto, purchè tu ora mi faccia entrare!"

Lui si allontana da me con uno sguardo trionfante: "Ora non posso venire da te, è il mio turno di lavoro. Terminerò alle tre, che ne dici di aspettarmi qui?"

Non attende nemmeno una mia risposta, dato che si rende perfettamente conto che ora è il suo momento di dettare condizioni.

Si volta verso la paleoscimmia, esclamando con durezza: "E' tutto a posto, può entrare!"

Io lo ringrazio con un rigido cenno del capo e mi appresto sospirando a fare il mio ingresso nel locale. Non è il momento di pensarci, ma...mi sembra di essermi venduto. E tutto questo solo perchè sono preoccupato per Koshino? Preoccupato...come mai mi viene in mente il termine geloso?

Mentre percorro uno stretto corridoio, dirigendomi verso la porta con cui esso si conclude, vengo improvvisamente strattonato con violenza e condotto all'interno di uno sgabuzzino buio. Avverto una bocca mordere violentemente il mio collo, mentre delle mani avide prendono a scorrere sul mio petto.

La voce di Daniel mi sussurra, soffocata ma al contempo imperiosa: "Promettimi che mi aspetterai! Promettilo!!"

Lo scosto violentemente da me imprigionando i suoi polsi nella stretta delle mie mani: "Dannazione! Non mi toccare!"

Il suo tono vibra di minaccia trattenuta a malapena: "Oseresti rimangiare la parola data?!"

"Io non sono uno spergiuro...ma ora non ho tempo da perdere con te! Devo recuperare qualcosa che mi appartiene da sempre, che voglio solo per me. Non accetterò di condividerlo con nessuno..."

Al suono della mia stessa voce mi blocco.

Cosa sto dicendo? Mi sono sconnesso dal mio cervello, per caso? Cosa...cosa mi ha costretto ad ammettere?

Qualcosa che mi appartiene da sempre, che voglio solo per me. Non accetterò di condividerlo con nessuno...

Hiroaki...

"Io...io devo...andare adesso...a dopo..." Balbetto, fuggendo letteralmente dalla stanza e ricercando il frastuono della musica, l'unica cosa in grado di coprire i pensieri inopportuni e le realtà fastidiose.

Qual è il nome di questa sensazione che preme per essere riconosciuta, che mi sembra di aver sempre portato dentro di me? Non voglio saperlo...non mi sento ancora pronto.

Entro finalmente in un salone illuminato da luci psichedeliche in cui rimbomba della musica dance ad alto volume. La pista centrale è affollata da molti ragazzi che si scatenano nei più assurdi ed improbabili balli esistenti...di cui qualcuno è solamente un'evoluta e mascherata forma di strusciamento.

Se Koshino osasse comportarsi così spudoratamente, gli staccherei la testa! Che solo qualcuno provi a toccarlo...

Cammino lungo il muro facendomi largo fra la ressa e cercando di non urtare le coppie impegnate a pomiciare. Ci mancherebbe solo che adesso mi ritrovassi davanti Kosh avvinghiato come una piovra ad un altro! Allora sì che mi verrebbe un infarto...vi prego, sono troppo giovane per questo!!

Scruto la pedana centrale, che è lievemente rialzata, ma non riesco a vederlo...dovrei tuffarmi nella ressa, forse lui si trova lì nel mezzo...dannazione, ma dove si può essere cacciato!? Non sarà mica già andato al piano di sopra, dove affittano le camere per una notte!!!??

Mi avvicino al bancone dove vengono distribuiti gli alcolici...e lo vedo!

E' appoggiato con la schiena al banco di legno e sta scrutando con sguardo indecifrabile la gente che balla. Sembra che stia cercando qualcuno...ma questo non è possibile, dato che il tipo che ho visto prima assieme a lui mantiene la sua infausta presenza accanto al suo fianco e si ostina a trattenere un braccio fermamente avvinghiato alla sua vita! Li osservo per un attimo, sentendo il mio stomaco contrarsi per la rabbia ed il sangue defluirmi dal viso...

Quello stronzo sta avvicinando il viso al suo, le labbra sono ad un soffio dal collo di Hiroaki...sto già per farmi avanti e dare il via ad un massacro memorabile quando noto che a loro si avvicina un altro tipo che, a giudicare dal viso scuro, sembra avere le mie medesime intenzioni!

Non sarà mica un'altra conoscenza approfondita di Koshino!? Se è così giuro che polverizzo direttamente tutto il locale: quanti ancora possono vantarsi di averlo 'conosciuto', qui dentro!?

Improvvisamente noto che sul volto di Kosh compare un espressione di disagio, quasi di imbarazzo. Dal movimento delle sue labbra noto che parla brevemente con i suoi due interlocutori prima di allontanarsi in fretta verso la mia direzione. Per un attimo ho il timore che possa avermi visto e che voglia parlarmi...ma mi passa davanti senza neppure notarmi!

Maledizione a questa musica...non sono riuscito a sentire nulla di ciò che ha detto ai i due tipastri! Mi volto nuovamente verso i tizi che ha lasciato impalati l'uno di fronte all'altro, percependo l'aria tesa ed elettrica che vi è fra loro.

Non se lo staranno mica contendendo? Ah, no! Non possono certo lottare per qualcosa che non è loro! Adesso vado, raccatto Koshino e lo porto dall'altra parte del globo terracqueo, ovvero agli antipodi rispetto a quei tipi!

Li lascio a scambiarsi occhiate infuocate e seguo Hiro, che alla fine si infila in una porta che riconosco essere quella dei servizi maschili.

Bene! Adesso a noi due, Hiroaki Koshino! Pretendo che tu mi spieghi un paio di cosette. Voglio sapere adesso e voglio sapere tutto!!!

Entro anch'io spalancando violentemente la porta. Lui, che si stava osservando allo specchio quasi ad interrogare il suo stesso riflesso, si volta di scatto verso la mia direzione e dilata improvvisamente lo sguardo mormorando un allibito: "Akira?"

Io gli sorrido con aria ipocritamente gentile: "Ma guarda che coincidenza! Anche tu qui, Koshino? Che strano, non avrei detto che questo fosse il tuo tipo di luogo abituale! Di solito questi locali sono adatti ai pervertiti come me...non sono forse io quello nei confronti del quale si dice che ogni occasione è buona per potersi rimorchiare qualcuno?"

Lui sussulta, riconoscendo la citazione, ma non replica, come se lo stupore di essere stato colto sul fatto gli avesse bloccato in gola la voce.

Proseguo con indifferenza, avvicinandomi a lui: "Devo dire però che hai buon gusto! Io stesso forse non avrei scelto di meglio! Quale preferisci fra i due? Li hai provati entrambi, no? Coraggio, voglio un giudizio professionale!"

Se non mi prenderà a schiaffi lui lo farò io! Gli sto praticamente dando della puttana...con che diritto? Io non so nulla di ciò che lo spinge ad agire in questo modo...e comunque il suo comportamento non è in nulla peggiore di quello che io ho mantenuto tanto a lungo.

Come posso giudicarlo quando la mia vita è stata peggiore della sua?

Ma non riesco, non riesco a tollerare che lui possa avere un'esistenza che non combaci con la mia, che viva esperienze che non mi permette di condividere con lui...e soprattutto non sopporto l'idea che si sia dato a qualcun altro!!

Il suo perseverante silenzio mi porta a sbottare: "Dannazione, avresti anche potuto dirmelo! Io ti ho confidato di essere omosessuale, sopportando per giunta la vergogna ed il timore per il tuo giudizio! Non ti ho mai nascosto il mio stile di vita e le mie conquiste, pur dovendo subire il peso della tua disapprovazione per questa franchezza. Con che coraggio riuscivi a criticarmi?! Ti ho detto di essermi innamorato di Rukawa, tu invece non mi hai mai confidato i tuoi sentimenti. MAI!! Ho mai saputo se tu sia stato innamorato, se tu abbia avuto qualcuno, se ci sia una persona che ti piace...? No, mai! Siamo veramente amici, Kosh? LO SIAMO?! Perchè mi hai tenuto nascosto tutto questo?! Cammino per strada e ti ammiro mentre rimorchi con naturale e consumata classe un tizio che non ho mai visto nè conosciuto, scoprendo così per caso una parte di te che tu mi hai sempre celato! Perchè?! Non hai sempre detto che non ci sarebbero stati segreti fra noi?! E parlami, dannazione!" Concludo, ansante per lo sfogo.

Lui rimane immobile per un attimo, quasi inebetito, per poi passarsi una mano sul viso in un atteggiamento disperato: "Sei un cretino, Akira...perchè non capisci mai un corno? Riesci sempre ad equivocare tutto, è una cosa veramente incredibile!"

Io spalanco gli occhi: "Ma cosa stai dicendo?"

"Sto dicendo che sei un vero e proprio stronzo bastardo!! Come ti permetti di insultarmi e di gettarmi addosso tutte queste accuse immeritate?! Si può sapere cosa hai immaginato?! Il ragazzo con cui sono venuto qui è mio cugino, e l'altro tipo che hai visto è semplicemente il suo ex fidanzato!"

Respira profondamente per un attimo, cercando di calmarsi, per poi riprendere a narrare: "Loro si sono lasciati più o meno cinque mesi fa per un brutto litigio. Mio cugino, per far credere al suo ex di averlo dimenticato e per cercare di vendicarsi di lui, gli ha detto di essersi già trovato un altro con cui rimpiazzarlo. Fin qui nessun problema...ma il suo ex ragazzo ha 'casualmente' deciso di fare una vacanza proprio a Kanagawa per controllare la situazione e congratularsi con la nuova fiamma di mio cugino...in poche parole, per accettarsi della verità di quanto gli era stato riferito..."

"Ma tu cosa c'entri, scusa!?" Esclamo, incapace di comprendere cosa lo leghi a quei due impiastri.

Nel suo sguardo si accende la classica luce che denota in lui l'incavolatura più nera!

"NIENTE! ECCO COSA C'ENTRO! Ovviamente mio cugino non si è trovato nessun'altro ragazzo nè è stato in grado di rimorchiarne uno apposta per questa serata! Ed io cosa ho dovuto fare?! Sono stato praticamente costretto con il ricatto a prestarmi a questo ignobile teatrino, fingendo di essere il suo fidanzato! Quell'altro per poco non mi ha spaccato la faccia per la gelosia, dopo avermi visto! Sono due cretini cubici, dal momento che è palese che sono ancora cotti l'uno dell'altro ma che non se ne rendono conto, o meglio, lo sanno ma sono troppo orgogliosi per ammetterlo! Perchè devo sempre andarci di mezzo io in queste situazioni assurde e pseudomelense da commedia americana!? Due cretini con una stupidità al massimo stadio, ecco cosa sono!"

Conclude il suo sfogo con un comico gesticolare esasperato. Io non posso trattenermi dallo scoppiare in una magnifica risata divertita ed anche un po' liberatoria. Non oso pensare a cosa avrei fatto o a come mi sarei sentito se solo avessi scoperto che le mie supposizioni pessimistiche fossero state esatte!

Lui immediatamente mi salta alla gola, mandandomi a sbattere con la testa contro il muro del bagno...

"Si può sapere cosa ci trovi di tanto divertente?! Tanto ci sono io impantanato in questa farsa, non tu! Ed ora dovrò tornare di là e cercare di ignorare le occhiate omicide dell'uno e le false carezze dell'altro! Che schifo, che schifo di situazione!! Ci mancava solo che mio cugino fosse etero e che io avessi dovuto travestirmi da drag queen!!"

Hiroaki travestito da donna?! Tacchi a spillo, boa pitonato, top attillato e un chilo di mascara sulle chilometriche ciglia finte? Oddio...mi trattiene dallo scoppiare nuovamente a ridergli in faccia solo la certezza che altrimenti finirei squartato...

Me lo scrollo con decisione di dosso, approfittandone per passare una mano fra quei capelli morbidi: "Coraggio, in fondo è divertente! Non prenderla come una tortura, prova a vedere il lato positivo della situazione: perlomeno non devi indossare i collant e il reggiseuuUUUAAAARGGHHH!!!!! Ma sei impazzito!!??"

Questo deficiente mi ha dato un cazzotto fracassandomi lo sterno!! Insomma! Io stavo solo cercando di sdrammatizzare...

"LA SMETTERAI UNA BUONA VOLTA DI DIRE CRETINATE??!!"

Uff, mi ha sfondato i timpani! Va bene, concludiamo la farsa prima di uscirne con una costola incrinata...

C'è però un particolare che vorrei sapere prima di uscire da qui!

"Kosh, ma si può sapere che argomenti di ricatto ha usato tuo cugino per costringerti a fare una cosa simile?"

Così potrei utilizzarli anche io! Sia mai che mi lasci sfuggire l'occasione di poter acquisire qualche arma in più per riuscire a tenerlo sotto controllo. Almeno così non dovrei essere sempre io a soccombere davanti alle sue richieste!

Lui, davanti al mio sguardo allibito, distoglie lo sguardo e ARROSSISCE!! Incredibile!! Il suo viso si imporpora di imbarazzo ed è veramente carino...

Ma...perchè mi fa sentire a disagio dover riconoscere che Koshino è avvenente? Non c'è nulla di male in un simile apprezzamento, è un mio amico...solo un amico! E' normale dare giudizi sull'aspetto delle persone, no?

Sento un mormorio imbarazzato farsi strada con fatica fra le sue labbra: "Queste non sono cose che ti riguardano, Akira..."

"E daaaaaiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! Dimmelo!!!!"

"No!"

"Dimmelo!!"

"NO!!!"

Va bene, va bene, meglio sorvolare...non voglio farlo arrabbiare seriamente! Mi riprometto però di tornare sull'argomento appena capiterà un'occasione propizia.

Lo trascino fuori dal bagno, appellandomi al suo coraggio: "Andiamo, ora! Devi tornare al tuo ruolo di fidanzato ritroso! Non avrai mica paura, fai vedere chi sei a quei deficienti! Non vorrai tirarti indietro!! Giuro che, se mi accorgo che la situazione precipita, intervengo tempestivamente!"

La scena è troppo divertente perchè io cerchi di sottrarcelo! Ora che so che non c'è alcun pericolo, non voglio perdermi lo spettacolo del disagio e dell'imbarazzo di Koshino...

Cerco di ignorare le sue occhiate assassine, dovute principalmente alla mia aria estremamente divertita. Finalmente poi inizia a seguirmi, seppur recalcitrando e facendo ancora resistenza. Proprio quando comincia a procedere di sua propria volontà, io mi blocco. Dopo che mi si è spalmato sulla schiena, odo la sua voce soffocata dal rumore della musica chiedermi: "Che c'è?"

Io gli accenno di farsi avanti e gli indico verso quale direzione guardare, esclamando accanto al suo orecchio per farmi udire: "Credo che la tua carriera di attore sia precocemente finita! Peccato, ti si adattava..."

Entrambi contempliamo per un attimo con soddisfazione le figure di suo cugino e del suo ragazzo (ormai credo sia il caso di togliere il prefisso 'ex' dalla denominazione di quest'ultimo) avvinghiate l'una all'altra a scambiarsi un bacio mozzafiato, di quelli alla "Via col vento"...

Dopo essere rimasto imbambolato a fissare un po' invidioso lo spettacolino, noto che Koshino si riscuote e fa per dirigersi verso l'uscita.

Eh, no! Credo che sia ora di iniziare Hiro alla vita notturna di Kanagawa!

Lo afferro per la manica, mi faccio strada fra i maniaci che ci stanno squadrando, lo trascino in una sala adiacente e richiudo la porta dietro di me.

Questa stanza è più piccola ed è costellata di divanetti e tavolini. La musica qui è molto più lieve e carezzevole, si tratta per la maggior parte di canzoni romantiche. Le coppie che ballano sono abbracciate e si muovono lentamente e teneramente, le luci sono soffuse e sfumano in ombre misteriose.

Alla sua muta domanda, rispondo seraficamente: "Almeno qui potremo parlare senza sgolarci..."

"Un corno! Io ne ho avuto abbastanza per stasera e voglio uscire immediatamente da qui!"

Tenta di battere in ritirata ma io gli afferro per l'ennesima volta la manica del giubbotto, trascinandolo dalla parte opposta all'uscita e cercando di gettarlo a sedere da qualche parte.

"Lasciami, cerebroleso! Ti ho detto di mollarmi, razza di rinoceronte acefalo!!!" Sbraita lui contorcendosi come un ossesso e cercando di liberarsi dalla mia presa. Se tutto andrà come prevedo, temo che fra poco mi morderà...

Io rido, divertito: "Smettila di urlare! Attiri ancora di più l'attenzione con le tue ritrosie...e questa è una cosa pericolosa soprattutto in locali come questo, dove tutto è permesso! Non vedi che già metà sala ti sta rimirando con sguardo affamato?! Se continuerai così inevitabilmente qualcuno ti salterà addosso!"

Noto con soddisfazione che si imporpora violentemente, dopo aver bloccato i suoi tentativi di fuga per scaricare il suo imbarazzo su di me con un sussurro urlato: "Cosa cavolo stai dicendo?! Non vedi che guardano tutti te e non certo me!!?"

Ma davvero fraintende tutto fino a questo punto?

Dal momento che sembra aver concluso i suoi tentativi di evasione lo mollo, per poi sollevare platealmente le braccia: "Ma hai dei problemi alle cornee? Non ti accorgi che gli sguardi rivolti verso di me sono assassini, se non vogliamo definirli eufemisticamente invidiosi?! A dir la verità, mi sento fortunato stasera..." Affermo, sorridendo e lasciando scorrere uno sguardo malizioso sul suo corpo.

"AKIRA!!!! TI PROIBISCO DI CONTINUARE A PRENDERMI IN GIRO!!!" Urla lui, totalmente e completamente fuori di sè dall'imbarazzo.

E' troppo divertente quando fa così! Comunque è meglio che la smetta di insistere su questi argomenti: Hiro è così cretino da non accorgersi che sto parlando sul serio e, dal momento che si sente deriso, so che non tarderà a scoprire le unghie per sfigurarmi il viso! Lo conosco, ormai...

Sollevo le mani in segno di resa: "Va bene, basta...senti, siediti qua!" Propongo, indicandogli un divano libero "Io vado a prendere qualcosa da bere. Giuro che subito ce ne andremo, ma ora voglio solo rilassarmi un po' per un attimo...cerca di lasciarti andare! Non vorrai farmi credere che stare qui con me ti mette a disagio o ti fa sentire in imbarazzo! Hai per caso davvero paura che qualcuno ti violenti? Che io ti violenti?"

Solleva un sopracciglio, imbronciato, ma si lascia comunque crollare seduto senza emettere verbo, semplicemente ostentando il suo solito broncio ed incrociando le braccia.

E' teso, lo vedo. So che non è abituato a questi posti affollati, che si sente fuori luogo e che vorrebbe con tutto se stesso essere altrove. Eppure so anche che si farebbe scorticare pur di non ammettere questo fastidio, questo disagio: gli sembrerebbe di rivelare una debolezza o dell'insicurezza che non sopporta che altri possano vedere in lui. E' tremendamente irresistibile con questo suo tentativo di mostrarsi sempre inattaccabile, sempre deciso e sicuro. Proprio ciò talora lo porta ad essere duro e scorbutico...è un suo innato meccanismo di difesa.

Mi allontano, attraverso la sala e giungo al bancone. Esito, quando il cameriere mi richiede le ordinazioni: so perfettamente che Koshino non gradisce gli alcolici, ma non posso certo chiedere del latte, vi pare!? Dubito fortemente che qui ne siano forniti...

Mi volto istintivamente verso il mio amico, ricercandone lo sguardo come se questo potesse dissipare il mio dubbio...E COSA VEDO!!!!!???? UNO STRONZO SEDUTO ACCANTO A LUI, CON UN BRACCIO ATTORNO ALLE SUE SPALLE, CHE CI STA SPUDORATAMENTE PROVANDO!!

Ma vi sembra possibile?! Non posso voltarmi nemmeno per un attimo!!

Sin da qui noto il disagio e l'imbarazzo di Koshino, i suoi tentativi goffi ed infastiditi di schermirsi e di allontanare lo scocciatore. Si volta verso di me ed io intercetto per un secondo la sua muta espressione che sta implorando disperatamente un mio intervento di soccorso. Immediatamente mi lancio verso di lui cercando di farmi largo fra la ressa...

Ma prima non c'era mica tanta gente!! Uff, fatemi largo, branco di imbecilli!!! Spostatevi, insomma!! Arrrgghh!!!!! Grrrrrrr!!!!!! Dannazione, quel tipo gli si fa sempre più vicino, è appiccicoso come carta moschicida!!! Ma che fa? GLI PRENDE LA MANO?!!!!! Dove cacchio vuole portarlo?

Noto che la piattola lo ha costretto ad alzarsi e che lo sta spingendo verso la pista da ballo. Il tale già nominato (ovvero un essere-ancora-per-poco-vivente) induce Kosh ad allacciare le mani attorno al suo collo, mentre lui si avvinghia al suo corpo come un edera imprigionandolo fra le braccia.

Iniziano a muoversi sensualmente, seguendo il ritmo della musica.

Io ora faccio un massacro...

La piovra umana si sta lentamente ma visibilmente stringendo sempre di più a Hiroaki, il cui rossore è più che evidente e che invece vorrebbe allontanarsi da quella morsa. La stretta di ferro che sta subendo lo costringe però ad assecondare i movimenti dell'altro: la loro danza si fa sempre più intima, più vicina e fraintendibile...mi imporporo violentemente dalla rabbia mentre noto che le mani di quello stronzo scivolano sempre più in basso lungo la schiena del mio amico, mirando inequivocabilmente al fondoschiena come punto di arrivo!

Eh, no!!! IO QUELLO LO SPIACCICO!! Ma cosa cavolo crede di fare?!

Mi tuffo fra le coppie che ballano, giungo alle spalle di Hiroaki e lo strattono violentemente verso di me, strappandolo da quell'abbraccio che stava decisamente superando i limiti!

Hiroaki mi osserva con un'aria sollevata, allibita ma forse anche un po' spaventata. Beh, ci credo! Non devo avere un viso molto raccomandabile! Tutto in me sta gridando: carneficina!!!!

"Scusa, permetti!?" Mormoro minacciosamente al violentatore mascherato da bravo ragazzo, sorridendo con un ghigno che dice da solo: 'prova a discutere con me e ti atomizzo!'

Però a quanto pare questo bastardo è un temerario o più semplicemente un folle, dato che si sente in dovere di fare rimostranze: "Ma...un attimo! Abbiamo appena iniziato a ballare! Non ti pare un po' maleducato interromperci così?"

Maleducato io?! No, non credo proprio!

Io blocco la sua arringa, deciso e fermo: "Già, è vero! Hai appena cominciato...ed hai anche appena finito!" Ringhio, circondando la vita di Koshino con un braccio e attirandolo verso di me in un'esplicita manifestazione di possesso.

Il tipo a quanto pare comprende il mio implicito messaggio: "Ah...state assieme?"

Sfoggio per l'ennesima volta un sorriso sottile e crudelmente affilato, replicando con voce palpabilmente gentile: "Direi proprio di sì. Diglielo anche tu, amore..."

Ci voltiamo entrambi verso Koshino. Credo che dovrei preoccuparmi di quella che potrebbe essere la sua reazione...per una simile insinuazione Hiroaki sarebbe capace di mettermi alla gogna!!

In altre occasioni riderei vedendo il suo viso sfumato di una tinta amaranto e ornato di un paio di occhi a palla! E' talmente...non saprei dire se sorpreso, scandalizzato o incavolato! Questo suo stato di catalessi lo induce a limitarsi ad annuire con un asciutto cenno del capo. Fortunatamente per me ha sempre avuto tempi di ripresa lenti...

Il tizio si limita a mormorare qualche scusa con accento deluso, prima di prendere finalmente il largo.

Vai pure ed affogati in un lavandino, imbecille!!

Rilascio lentamente un sospiro sommesso, prima di volgere nuovamente e con lentezza il mio sguardo verso Koshino.

Ho ancora il braccio stretto attorno alla sua vita e provo un inspiegabile, irresistibile desiderio di attirarlo ancora più vicino a me, di stringerlo, di affondare il mio viso fra i suoi capelli e sentire la sua vicinanza.

Avverto un avvolgente calore liberarsi da lui, dal suo essermi vicino ed essere per me...vorrei solo lasciarmi andare e perdermi assieme a lui...dimenticare tutto il resto per pensare solo al fatto che siamo qui, che lui è accanto a me fra le mie braccia...

Non capisco da dove provenga questo desiderio. Forse dovrei tentare di analizzarlo e di bollarlo come pericoloso...ma non voglio farlo. Non voglio allontanare Hiro da me, sorridergli stupidamente, provocarlo e venire rampognato da lui...non voglio ritornare a quella che verrebbe definita la nostra 'quotidianità'. Sarebbe solo un mezzo per sfuggire nuovamente a qualcosa che ignoro da tempo, di cui ho paura ma che al contempo mi attira irresistibilmente. Ora voglio cessare di fare resistenza.

Lo fisso negli occhi rendendomi conto di quanto siano profondi, brucianti, avvolgenti...di quanto sia facile perdervisi dentro con la speranza di non riemergervi più...di quanto io sia tentato da questa possibilità.

Non voglio pensare...non adesso.

Non voglio fuggire...non ora.

Non da te.

Si librano nell'aria le sinuose e ritmate note che preannunciano l'inizio di un'altra canzone. Le mie braccia si muovono, dotate di una propria volontà, e si avvolgono entrambe attorno alla vita sottile di questo ragazzo, portandolo a stringersi a me, al mio petto...facendo aderire il mio corpo al suo come se due metà di un'anfora spezzata si fossero ritrovate per poi combaciare perfettamente.

Mi preparo mentalmente a venire respinto, scacciato, deriso, insultato e chi più ne ha più ne metta. Prego che quest'attimo non si spezzi ora, che mi venga dato almeno ancora qualche secondo...

Serro gli occhi, abbasso il viso ed aspiro l'intensa aroma dei suoi capelli.

Non riesco a capire cosa stia dicendo la mia mente: il cuore batte troppo forte per poter ascoltare i miei pensieri.

Ho paura che tutto finisca...non voglio che questo sogno si interrompa...no, vi prego! Almeno qualche istante ancora...anche un attimo solo...

Lui è fra le mie braccia...è al suo posto. Non voglio perderlo, non voglio che quest'attimo svanisca...che questa impalpabile emozione si disperda nell'aria come se non fosse mai esistita.

Quello che provo è reale, ora non riesco a rinnegarlo.

Improvvisamente...inaspettatamente...

Una stretta timida mi circonda la nuca, esitante ma decisa al contempo...un respiro accelerato mi sfiora la gola...un corpo asseconda esitante le mie movenze lente, facendomi precipitare in un vortice di sensazioni.

Lo stringo ancora di più a me. Vorrei fondermi con lui. Non posso credere che questo stia accadendo...non riesco a capire il perchè di questo calore che mi infiamma il petto, di questa gioia fragile ma tanto forte da spezzarmi le ginocchia...

Le note mi avvolgono, isolandomi dalla realtà. Una voce maschile inizia a invadere la sala, avvolgente e lontana, seguendo il ritmo della musica. Non ascolto ciò che dice se non vagamente e percepisco solo a malapena il significato delle parole.

Del resto, non mi interessa. Sono teso solo a cogliere in pienezza la concretezza di questo corpo stretto al mio...

 

Sometimes I get to feelin'

I was back in the old days, long ago

When we were kids when we were young

Things seemed so perfect, you know

The days were endless, we were crazy, we were young

The sun was always shinin', we just lived for fun

Sometimes it seems like lately, I just don't know

The rest of my life's been just a show

 

Già, ora mi sembra proprio di essere ritornato indietro nel tempo...a quelle sensazioni pericolose che ho sempre provato accanto a te e che ho cercato di nascondere iniziando a frequentare altre persone che non mi erano poi così vicine, che non avevano alcun potere su di me. Questo mi faceva sentire sicuro...come se fossi io il padrone della situazione. Mentre con te...con te non facevo altro che dipendere dalla tua espressione, dal tuo umore, ruotandoti attorno come si farebbe con la Stella Polare. Non facevo altro che attendere per cercare di poterti rendere felice. Tenevo a te al punto da starne male...

Io ti conosco da sempre, Hiroaki. La mia vita non potrebbe essere scritta senza di te, questo non avrebbe alcun senso. Ricordi quando eravamo ragazzi? In questo ultimo anno mi sembra di avere perso la spensieratezza di quando ogni cosa sembrava perfetta, il sole splendeva sempre e noi eravamo pazzi, vivevamo solo l'uno in funzione dell'altro ricercando il divertimento, la follia...

Qualche volta mi sembra che i momenti successivi, quelli che in questi ultimi tempi non ho trascorso con te, siano stati solo uno spettacolo per dimostrare qualcosa di sbagliato...

 

Those were the days of our lives

The bad things in life were so few

Those days are all gone now but one thing is true

When I look and I find, I still love you

 

Le cose negative della vita erano veramente poche. Non immaginavo nemmeno cosa potesse essere il dolore, non ancora...ma un nome ha saputo farmelo scoprire.

Rukawa.

Come mai ora non riesco a richiamare a me il suo ricordo, se non a fatica? Eppure lo amo. Ma questa affermazione suona così stonata adesso che ho finalmente (finalmente?) te fra le mie braccia!

Perchè non voglio, non ce la faccio a pensare a lui in questo momento? Dovrei desiderare il suo corpo stretto al mio...ma non ci riesco. Ho mai provato questo sentimento quando ero in sua compagnia? Questa felicità talmente sottile da farmi bruciare gli occhi? Questa paura di perdere tutto che rende affannoso il mio respiro? Questa sensazione di calore, di desiderio che quest'attimo duri per sempre...

Vorrei che questa musica non finisse mai...vorrei non doverlo lasciare mai. So che quello che sto facendo è esattamente quello che voglio...so che tu sei esattamente quello che voglio e che ho sempre cercato. Lo so...

 

You can't turn back the clock

You can't turn back the tide

Ain't a shame?

I'd like to go back one time

On a roller coster ride

When life was just a game

No use in sitting and thinkin' on what you did

When you can lay back and enjoy it through your kids

Sometimes it seems lately, I just don't know

Better sit back and go with the flow

 

Non si può fermare la marea del tempo, nè rimettere indietro le lancette dell'orologio. Non è un peccato? Vorrei ritornare al tempo in cui per me la vita era solo un gioco, vorrei riparare agli innumerevoli errori che ho fatto, alle volte in cui ti ho ferito. Vorrei cancellare tutto e riiniziare. Tu lo vorresti, Koshino?

Koshino.

Per tutti questo è solo un nome, per me è un mondo.

Un mondo fatto di splendidi occhi neri, sfumati in mille bagliori argentei...di un sorriso fuggevole e luminoso, come la luce stessa...di un carattere forte, indomabile, tenace, invincibile...insopportabile, cinico, introverso...internamente fragile e spaventato da se stesso.

Quante volte l'ho visto piangere, quante volte gli ho sussurrato che la vita non è un avversario e che non gli avrei mai permesso di affrontarla da solo? Quante volte la sua mano si è posata sulla mia spalla dopo le sconfitte, i mille rimorsi, le grigie delusioni? Chi mi ha sempre spronato a non arrendermi, a perseverare, ad ammettere che io sono fatto così e che, comunque, almeno una persona che mi accetta c'è? Lui c'è sempre stato, accanto a me. Io non potrei sopportare di vedermi senza di lui, io non riuscirei a sorridere senza di lui, io...cosa sarei, senza di lui?

 

Caus' these are the days of our lives

They've flown in the swiftness of time

These days are all gone but some things remain

When I look then I find no change

 

Quanti momenti splendidi trascorsi assieme sono scivolati velocemente assieme al vento! Sto parlando di quando ancora noi eravamo tutto l'uno per l'altro, di quando Rukawa non si era interposto fra noi e la nostra amicizia, di quando essa mi sembrava la cosa più importante che potessi avere. Quei giorni sono finiti adesso, ma tu sei rimasto. Tu sei ancora accanto a me...ed io non voglio perderti.

Per me niente è cambiato. Ti guardo e so che sei sempre tu, che sono sempre io...nonostante il periodo di tempo in cui ci siamo allontanati, nonostante le mie innumerevoli storie insulse con altre persone, nonostante il mio amore per Kaede...

Non mi permetterò mai di perderti, perchè sei l'unica cosa che io voglia per sempre. Il mondo è fatto di cose caduche, ma un sentimento vero supera le barriere del tempo e dello spazio.

Ti stringo convulsamente a me, serrando i denti per il dolore e la felicità che mi provoca questa tua vicinanza.

Ho paura, paura che quello che ormai io ho ammesso di provare possa venire da te rifiutato...e non sentirei questo timore se non sapessi che tu mi sei indispensabile.

In questo preciso momento capisco di essere completo, di aver finalmente trovato ciò di cui angosciosamente andavo in cerca e che sempre mi sfuggiva fra le mani.

Mi sembra che l'essenza di quello che sono sia racchiusa in questa stretta e nelle gocce bagnate che mi scivolano sul collo. Anche tu stai piangendo.

Cosa ci sta succedendo? Dove stiamo andando, contro cosa ci siamo scontrati? Kosh...cos'è quel sentimento che mi sta frantumando il cuore? Vorrei sapere se anche tu stai provando la stessa cosa. Ho bisogno di te, non mi capisco...perchè mi sento tanto smarrito? Non lasciarmi da solo ad affrontare le mie paure...io avrò sempre bisogno di te...

 

Those were the days of our lives, yeah

The bad things in life were so few

Those days are all gone now but one thing is still true

When I look and I find

I still love you

 

I still love you

 

Le parole si dissolvono nella sala ma la musica continua ancora per un po', scadendo poi lentamente nel silenzio.

Con una mano sollevo delicatamente il tuo viso, ricevendo un pugno nello stomaco per la violenta emozione che il tuo sguardo immerso nel mio mi provoca.

Mi sembra di non averti mai guardato veramente, prima. Avevo forse paura di farlo?

Le mie dita scorrono lentamente sul tuo volto bagnato. Ormai i tuoi occhi sono asciutti, so che stai tentando di riprendere il dominio su te stesso...ma il tuo corpo trema ancora contro il mio.

Non capisco cosa tu stia provando...forse neppure tu lo sai.

Quanti corpi ho accarezzato finora con le mie mani? Quante persone ho posseduto, a quanti ho rivolto false promesse? Quante volte ho giurato a Rukawa di amarlo? Eppure sempre mi sembrava di non aver ancora capito, trovato, svelato cosa volessi sul serio...e la mia voce doveva farsi forza per non svanire nel nulla.

Ora lo so.

Tutto ciò che voglio sei tu.

Credo che l'amore che provo per te sia ormai divenuto una parte inscindibile di me, tanto radicata da non aver nemmeno voluto essere riconosciuta prima di adesso. Il mio bisogno della tua vicinanza era così continuo che lo accettavo ormai come ovvio, senza nemmeno chiedermi perche mi fossi così indispensabile.

Ora lo so.

Questo era perchè ti amavo.

Ma io ti amo ancora...

Mi chino lentamente. Le mie labbra toccano timidamente le tue, con un imbarazzo ed una goffaggine che non lascerebbero affatto immaginare una mia lunga pratica in materia...però ora tutto è diverso: non sto cercando di dimostrare la mia abilità di amante, non sto tentando di palesare la mia consumata esperienza nè voglio vantarmi delle mie innumerevoli passate esperienze. Queste labbra non hanno nulla a che fare con tutte le altre bocche che ho dischiuso. Ora tutto ha un altro significato, una diversa essenza...e mi sembra che questo sia il mio primo bacio. Anzi, sono convinto che lo sia...e lo vorrei.

Il mio cuore impazza quando Hiro inizia lentamente a corrispondermi...

Mi sembra di esplodere: tutto si sfuma, null'altro esiste ora se non lui. Non so più chi sono. Vorrei non essere altro se non ciò che è necessario per lui...

Repentinamente e senza nessun preavviso il suo corpo si strappa dal mio, abbandonandomi.

Un impressione di gelo mi avvolge il cuore. Muovo le mani, ma esse ora non accarezzano null'altro che aria. Il frastuono della sala mi investe come un violento schiaffo al viso.

"Kosh..." Mormoro, incapace di comprendere perchè si sia allontanato da me.

Il suo viso è una maschera di rabbia e di umiliazione. Muove la bocca come a cercare di dirmi qualcosa, ma alla fine la richiude senza aver lasciato trapelare alcun suono. Si morde violentemente il labbro inferiore e serra i pugni prima di voltarsi con impeto e aprirsi la strada fra la gente, senza vedere nè udire nessuno, con una disperazione che rasenta la follia o l'ebbrezza.

Non posso permettere che se ne vada così.

Riesco a raggiungerlo solamente quando la sua mano si posa sulla maniglia che conduce all'esterno dello stanzone. Lo blocco, stringendogli le dita sulla spalla, ma lui si scosta da me con uno scatto violento ed improvviso.

"Cosa ti succede?" Mormoro, incapace di contenere il tremito della mia voce.

Ho paura. Quello che provo è un violento ed incontenibile terrore.

Forse per lui questo non è stato altro che un errore da rinnegare il prima possibile...

Non trova nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi, ma emette una richiesta che assomiglia piuttosto ad una supplica: "Lasciami andare."

Stringo più forte la mia mano sulla sua spalla, mentre lo interrogo: "Perchè dovrei?"

Si volta, dandomi le spalle: "Non voglio che tu ti possa vantare di aver avuto anche me...non voglio che tu trasformi quello che ero, il tuo migliore amico, in uno dei tanti che hanno riscaldato il tuo letto...non voglio che tu pensi a Rukawa mentre mi baci! Non sopporto di dover essere un rimpiazzo, un passatempo, uno sfogo in cui affogare il dolore della tua delusione. Mi dispiace, il mio orgoglio mi impedisce di farmi calpestare in questo modo. Io non sono Kaede Rukawa, io sono solamente Hiroaki Koshino...e se tu non vuoi me non mi cercare, ti prego. Non fare di me quello che Rukawa ha fatto di te...salva almeno la nostra amicizia. Mi saprò accontentare di quella...come ho sempre fatto, del resto."

Deglutisco a vuoto mentre vedo la sua figura allontanarsi da me. Sono incapace di trovare le parole giuste per fermarlo. Mi sento ancora stordito dalla verità che i miei sentimenti mi hanno sbattuto in faccia senza alcuna diplomazia.

Lo amo...e ancora non capisco come ho potuto nasconderlo a me stesso per così tanto tempo. Come ho fatto a respingere con tanta ostinazione l'evidenza? Cosa scorgevo nella riservatezza di Rukawa se non parte della ritrosia di Koshino? Perchè credo proprio che sia così.

Avevo paura di perdere la sua amicizia a causa del mio amore per lui. Per questo ricercavo quello che avrei voluto avere da lui con altri...che in fondo non erano nessuno per me.

Cosa devo fare?

 

 

"Dammene un altro!" Ingiungo, cercando di rendere comprensibile la mia voce.

Il barman mi guarda con sospetto ma alla fine si decide a riempirmi di nuovo il bicchiere. Probabilmente non ha voglia di questionare o di sollevare problemi chiedendomi se io sia maggiorenne e preoccupandosi per me.

In fondo basta che paghi, no?

Bere. Bel modo di risolvere i problemi o di cercare di dimenticarli! Credo che questo sia indice di un alto livello di maturità. Perlomeno mi rendo conto da me di quanto io sia vigliacco!

Avrei dovuto inseguire Koshino, bloccarlo, stringerlo di nuovo fra le mie braccia e spiegarli, dirgli tutto. Avrei dovuto impedirgli di allontanarsi da me. Perchè non l'ho fatto? Non ne ho trovato il coraggio nè la forza. L'ho lasciato fuggire senza fare nulla, senza chiedergli quale significato nascosto celassero le sue parole.

Anche lui mi ama? Una parte di me mormora che non può essere che così, che è inevitabile che questo sentimento non ci avvolga entrambi dopo tutto quello che abbiamo vissuto ed affrontato assieme. Ma ho paura di confidare nella felicità. E se non fosse vero? Non crederò ad altro se non a ciò che lui stesso mi rivelerà.

Fidarmi delle mie speranze mi ha quasi distrutto, con Rukawa. Commettere il medesimo errore con Koshino mi annienterebbe.

Tremo...perchè temo che le sue sensazioni possano non corrispondere a quelle che io vorrei.

Tremo...perchè nonostante sappia che non dovrei sperare, non riesco però a impedirmi di farlo.

"Vedo che ti stai divertendo..."

Sollevo lentamente il capo, incrociando degli occhi illuminati da una soddisfazione malamente dissimulata. Continua a fissarmi mentre con la mano lentamente inizia a slacciarsi e sfilarsi la cravatta.

"Andiamo, il mio turno è appena finito." Mormora, afferrandomi per una spalla con oscura impazienza.

La sua fretta mi fa capire che in realtà non sperava proprio che io potessi rispettare i patti.

Non avrei voluto farlo, è vero...ma purtroppo anch'io ho un latente senso della lealtà! Inoltre vedere tradite da Rukawa le promesse fattemi mi ha reso consapevole di quanto questo sia ignobile, di come un giuramento vada necessariamente rispettato. Ad ogni costo. Così ora sono ancora qui...anche se me ne sto pentendo. Anche se non avrei voluto.

"Aspetta!" Esclamo, facendo resistenza ed afferrandomi al bancone.

Mi rivolgo nuovamente al barman con voce sicura: "Me ne dia un altro, per favore!"

Afferro il bicchiere e mi costringo a deglutirne il contenuto d'un sol fiato, serrando fortemente gli occhi e sopportando questa vampata di fuoco che mi infiamma la gola. Barcollo lievemente per un attimo e cerco di ritrovare l'equilibrio appoggiandomi alla sedia.

Vorrei stare talmente male da non poter capire più niente...ma purtroppo io reggo piuttosto bene l'alcool. Tuttavia stasera devo esserci andato giù proprio forte perchè mi sembra che il pavimento si alzi e si abbassi bruscamente, come quello di una caravella nel mezzo di una tempesta!

Mi sento afferrare per un braccio e seguo passivamente il mio conducente. Mi scontro con individui ignoti, mormoro stupidamente qualche parola di scusa, mi costringo a salire questa rampa di scale, attraverso meccanicamente un corridoio buio, entro in una stanza oscura. Dopo un attimo di silenzio si accende la lieve luce lieve di una lampada che però è in grado di ferirmi gli occhi.

Porto una mano a schermarmi il viso, sorprendendomi dell'incredibile silenzio che urla qua dentro.

Socchiudo lo sguardo, scoprendo di trovarmi in una camera con un ampio letto matrimoniale pronto per essere usato. Emetto un profondo sospiro di stanchezza e di oppressione, appoggiandomi alla porta ed osservandolo distrattamente mentre lascia cadere la giacca e la camicia, facendola scivolare con insofferenza dalle spalle candide.

Si avvicina a me. Abbasso le palpebre: non voglio guardarlo. Delle dita fresche percorrono e graffiano il mio collo, liberandomi del soprabito e intrufolandosi curiose sotto il mio maglione.

Che situazione strana...non rammentavo quasi più quali sensazioni potessero far sorgere delle carezze donate con passione e con desiderio. Con Rukawa era impossibile illudermi: tutti i suoi gesti non erano rivolti a me, ma ad una semplice idea di cui era facile indovinare l'identità.

Questo corpo invece ricerca il mio, vuole il mio...mi rendo conto che sarebbe fin troppo facile lasciarmi andare, guidato dall'istinto che la mia lunga esperienza in materia mi ha fornito. Proverei piacere, per un attimo forse dimenticherei tutti i miei problemi e potrei fingere di essere ritornato ai cari, vecchi tempi delle avventure notturne in cui ogni tocco, ogni bacio ed ogni sguardo era un gioco, una scoperta, un modo per dimostrare a se stessi il proprio potere.

Ma io non sono più quello di allora...e devo dimostrarlo per prima cosa a me stesso, se voglio poi provarlo ad un altro.

Stai già pensando a chi riscalderà il tuo futon stanotte? Sono questi gli interrogativi della tua vita, Sendoh!?

Ogni occasione è buona per poterti rimorchiare qualcuno...

Non voglio che tu ti possa vantare di aver avuto anche me...non voglio che tu trasformi quello che ero, il tuo migliore amico, in uno dei tanti che hanno riscaldato il tuo letto...non voglio che tu pensi a Rukawa mentre mi baci. Non sopporto di dover essere un rimpiazzo, un passatempo, uno sfogo in cui affogare il dolore della tua delusione...

Io so chi desidero, io so chi devo avere. Non mi interessa assolutamente nulla di nessun altro. Voglio forse dare un fondamento alle sue accuse? Voglio affermare, con il mio comportamento, la validità delle sue recriminazioni? Per chi? Sto forse cercando già di tradire il mio amore per Hiroaki? Tradire questo amore appena scoperto, puro ed incorrotto come un giglio divelto, con una persona che per me non conta nulla?

Mi farei schifo. Non potrei più reggere il suo sguardo nè pensare di poter essere degno di lui.

Io voglio solo lui. Io amo solo lui.

"Lasciami andare...per favore!" Sussurro, imprigionando i polsi di Daniel ed allontanandolo dal mio corpo.

Una folata di rabbioso orgoglio oltraggiato mi investe immediatamente.

"Cosa succede? Vuoi per caso calpestare la tua promessa? Non sono più abbastanza appetibile per te? Hai trovato di meglio?! Eppure una volta mi cercavi, Akira Sendoh...mi pregavi e mi volevi!! Dannazione, si può sapere che ti prende?! Non mi hai mai rifiutato!"

La sua voce colma di acrimonia mi infastidisce. Cosa sono? Una bambola gonfiabile, uno che concede prestazioni? Tutti sono buoni, ogni momento è quello giusto? Io sono sempre e comunque disponibile? E' questa l'impressione che ho dato a tutti? Bene, è ora di cambiare...e devo farlo per Hiroaki!

"Innanzitutto cerca di ricordare che questa presunta promessa mi è stata strappata con il ricatto, cosa che non mi sembra poi molto più onorevole di una volontà non rispettata! Poi...io non posso farlo, perchè semplicemente non voglio. Credo che questo possa bastare a chiudere il discorso! Mi dispiace deluderti, ma non sono più quello che conoscevi..."

Mi sento strano. La mia voce suona alle mie orecchie quasi ovattata, come se la mia mente si fosse ritirata in un posto lontano da qui e mi risultasse tremendamente difficile collegarla con i miei sensi. Provo fatica perfino a parlare!

Senza alcun preavviso mi sento afferrare e sospingere violentemente sul letto. Sollevo le braccia e mi preparo a fare resistenza...ma non giunge nessun assalto.

Avverto il fruscio di un corpo che si stende lentamente accanto al mio, seguito da un sussurro: "Akira Sendoh, re degli hentai...innamorato! Ma dove stiamo andando a finire?! Vorrei tanto conoscere il tipo che è riuscito a metterti il cuore al guinzaglio...è degno della mia ammirazione! Io ho tentato così tante volte quest'impresa, eppure non ci sono mai riuscito! 'Fedele'...davvero, questo aggettivo riferito a te suona come una stonatura! E chi l'avrebbe mai detto? I miracoli esistono..."

Una mano scorre lentamente fra i miei capelli con un tocco quasi malinconico, prima di ritrarsi riluttante.

La voce riprende su un tono ancora più sommesso: "Peccato, ora non posso nemmeno più sperare...bah! La verità è che sono proprio uno iellato cronico con tendenze al masochismo e all'autolesionismo! In fondo lo sapevo io stesso: a cosa mi avrebbe portato innamorarmi di un Don Giovanni? Ed il problema è che ti ho iniziato io a questa carriera! Se solo quella sera, quando eri ancora un cucciolo sperduto, ti avessi lasciato in pace...ed invece no! Sono andato a cercarmeli, i guai! Dannazione...guai, solo guai! Ma guarda te, pure un Casanova ravveduto doveva aggiungersi alla mia schifosa giornata...non potevo restare a letto, stamattina?!"

Continua a borbottare a lungo, conciliandomi un sonno che già stende il suo manto su di me, prima di decidersi a tappare quel forno e ad accucciarsi contro di me, emettendo un leggero sospiro...

 

 

Fine seconda parte

 

 

 


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