Quella notte Subaru si svegliò
di soprassalto, con un bruttissimo presentimento. Senza neanche
pensarci un attimo, il ragazzo si precipitòcorrendo nella stanza
di Kamui.
Kamui era raggomitolato esattamente al centro del suo grande
letto, nella luce della luna lo vedeva avvolto solo in parte
dalle lenzuola, il suo corpo nudo era percorso da forti tremiti,
e ascoltando meglio lo poteva sentire singhiozzare.
Prima di avvicinarsi al giovane ebbe come l'impressione di sapere
benissimo cosa fosse successo, ma scacciò quel pensiero sperando
di essersi sbagliato.
Poi, muovendosi lentamente nella stanza, raggiunse Kamui. Il
ragazzo non lo aveva sentito entrare e, quando Subaru gli
accarezzò una spalla, che usciva dalle lenzuola, sedendosi sul
letto, si irrigidì e spalancò gli occhi credendo che il suo
"persecutore" fosse ancora nella stanza.
"Calmati, Kamui, sono io." gli sussurrò Subaru,
"Che cosa è successo? Hai avuto di nuovo un incubo?".
Ma, mentre glielo chiedeva aveva già capito tutto.
Kamui, senza neanche asciugarsi le lacrime, si voltò verso il
giovane onmyouji e, con un filo impercettibile di voce, disse:
"E' stato qui! Fuuma è stato qui!!".
Subaru chiuse gli occhi e li riaprì subito, ciò che aveva
temuto era realmente successo. Non gli chiese più nulla, sentiva
che il corpo di Kamui era ancora scosso da forti spasmi muscolari
e, accarezzandogli la testa, incontrò i suoi occhi.
"Perchè? Perchè è successo tutto questo proprio a lui?
Subaru?!"
L'onmyoji non rispose, non c'erano parole adatte a tutto quello
che stava succedendo.
Continuando a passargli la mano fra i capelli, Subaru si alzò da
sedere, aveva sentito la pelle di Kamui fredda come il ghiaccio.
Si tolse la casacca del pigiama, appoggiandola ai piedi del
letto.
Aveva deciso che il resto della notte l'avrebbe passato col
ragazzo.
Mentre faceva il giro del letto, per sdraiarsi alle sue spalle,
Kamui alzò la testa in segno di domanda.
"Stai tranquillo, non ho assolutamente intenzione di farti
niente. Tu pensa solamente a cercare di addormentarti." gli
sussurrò Subaru con un tono di voce rassicurante, mentre si
sdraiava dietro al suo corpo.
Le calde braccia del ragazzo avvolsero il petto di Kamui,
dandogli una temporanea sensazione di tranquillità.
Piano piano, il ragazzo riuscì ad addormentarsi tra le lacrime,
frattanto che Subaru, con fare protettivo, gli sfregava la
guancia sul viso.
Per buona parte del suo sonno, il corpo di Kamui fu attraversato
da forti sussulti, Subaru non riusciva a capacitarsi di cosa
Fuuma avesse potuto fargli per ridurlo in quelle condizioni.
Preoccupato per la salute del ragazzo, l'onmyouji decise di
entrare nei suoi sogni per scoprire che cosa lo tormentava tanto.
Appoggiò così la sua testa a quella di Kamui, ed
improvvisamente si ritrovò nella stessa stanza, con la
differenza che era la stanza di alcune ore prima.
Il tutto era avvolto nell'oscurità, ma attraverso la luce che
filtrava dalla finestra, potè vedere il letto. Si fermò in
mezzo alla camera col timore di inciampare in qualche oggetto
dimenticato a terra (come ad esempio la Shinken di Fuuma!).
Poteva distinguere chiaramente il letto illuminato dalla luce
esterna. Su di esso era certo di vedere due figure umane, in
quell'istante un brivido gli percorse la schiena: il ragazzo
disteso era Kamui, colui che invece si stagliava nell'oscurità
era certamente Fuuma!
Subaru fece ancora un paio di passi per essere sicuro di quello
che vedeva.
Capì immediatamente che Kamui era già completamente nudo,
mentre Fuuma, al contrario, indossava ancora i pantaloni.
"Ma perchè non reagisce?" si stava chiedendo
perplesso. Ma Subaru non sapeva che Fuuma si era già mosso.
Improvvisamente sentì il respiro di Kamui farsi più affannoso:
Fuuma gli stava accarezzando il petto, e, intanto, poteva vederlo
chinarsi sul corpo del ragazzo, far roteare la sua lingua
sull'ombelico di Kamui, e salire seguendo la linea dei suoi
addominali, giocare con i suoi capezzoli e mordicchiarli
dolcemente.
"Voglio sentirti ansimare più forte." ordinò il
carnefice alla sua vittima. Kamui proprio non ce la faceva, non
riusciva minimamente ad opporsi a quell'antico amico diventato
ora il suo peggior incubo. E così ubbidì, incominciò a
respirare più forte, a gemere con più enfasi ogni volta che i
denti di Fuuma si accanivano su una sua aureola.
Una gelida luce perversa brillò negli occhi di Fuuma e, con uno
scatto fulmineo, afferrò entrambi i capezzoli con le dita e li
strinse con forza inaudita.
L'onmyouji vide il corpo di Kamui inarcarsi violentemente dal
dolore provocatogli dal "amico", il gemito di piacere
si trasformò in un gemito di dolore vero e proprio, ed in
quell'istante Fuuma godette di pura soddisfazione.
Quando Monou lasciò la presa, le mani di Kamui stringevano
ancora i suoi polsi chiedendogli di smettere quella tortura.
Sorrise nel vedere gli occhi della vittima terrorizzati da quella
prima rappresaglia di potere. Fuuma era totalmente consapevole
del suo ascendente su Kamui, e questo gli dava molti punti a suo
vantaggio, oltre tutto sapeva perfettamente come sfruttarli.
Con un sorriso inquietante si avvicinò al viso di Kamui,
"Il bello deve ancora venire.", gli sussurrò molto
lentamente. E quando ebbe finito, le sue labbra incontrarono
quelle del ragazzo, le sue mani afferrarono i polsi del giovane
Shirou, mentre il suo corpo si adagiava su quello dell'amico.
Quando il bacio si ruppe una delle mani di Fuuma scivolò lungo
un fianco del Ten no Ryu, facendolo rabbrividire per la freddezza
del tocco. L'altra mano, invece, teneva i polsi di Kamui,
rendendolo completamente inerme.
Il suo respiro era sempre più affannato frattanto che la mano
del Ti no Ryu esplorava il suo basso ventre.
Kamui reclinò il capo da un lato, mentre il suo respiro, sempre
affannoso, faceva alzare velocemente il suo petto.
Fuuma era ancora sdraiato sul corpo del ragazzo e, quando si
stufò di giocare col membro dell'amico, decise che era venuto il
momento di fare qualcosa di più "attivo".
Liberò per qualche istante le mani della sua vittima, finì di
spogliarsi, e mentre gli abiti del ragazzo attraversavano il
corpo di Subaru, Fuuma aveva già reimprigionato i polsi di
Kamui.
"Tranquillo, ti piacerà, vedrai!"
E con un repentino colpo di reni il fallo di Fuuma ora si trovava
nel corpo di Shirou-kun.
Kamui gemette sia di dolore sia di piacere e questo divertì
incredibilmente il suo compagno, che nel frattempo si era
avvicinato al suo orecchio, cominciando a mordicchiargli il lobo.
Il ragazzo non riusciva più a tenere un ritmo di respiro
all'altezza delle aspettative del "persecutore", e
cominciò a respirare meno affannosamente.
Con un colpo di lombi più forte degli altri, con una
penetrazione più dolorosa, Fuuma ripetè il suo ordine primario:
"VOGLIO sentirti ansimare più forte!!".
Fuuma continuò ad entrare ed uscire dal corpo del ragazzo, prima
molto lentamente, poi sempre più velocemente, finchè, con una
penetrazione più profonda, venne dentro a Kamui.
E mentre il suo seme si insinuava all'interno del giovane, Monou
sorrise e si abbassò sul viso di Kamui per baciarlo.
Il bacio fu lungo e bagnato e quasi lasciò Kamui senza fiato.
Quando questo fu interrotto Fuuma accarezzò dolcemente una
guancia al Ten no Ryu e, sorridendo con ferocia, utilizzò i suoi
poteri per incatenare le mani della vittima.
Venne strappata una striscia di stoffa dalle tende intorno al
letto e avvolta ai suoi polsi, ora il carnefice aveva tutta la
libertà di cui aveva bisogno.
Lentamente accarezzò entrambi i fianchi di Kamui, scendendo
verso il suo membro, che cominciò lentamente a leccare con
gusto. Si spostò poi verso i testicoli, con cui giocherellò per
alcuni attimi, e, infine, fece scivolare la lingua verso l'ano,
da cui usciva un sottilissimo filo del suo seme.
Lo leccò, fece roteare la lingua intorno all'orifizio, mentre
poteva sentire Shiroukun impazzire dal piacere. Poi una piccola
idea si fece strada nella sua mente.
Fuuma scese dal letto e liberò le mani del ragazzo.
Kamui guardò i suoi occhi, ma capì subito che per lui non era
ancora finita.
Il Ti no Ryu si portò ad alcuni metri dal letto, fissando
l'altro Ryu negli occhi gli ordinò di scendere dal letto a
gattoni e, sempre a quattro zampe, di avvicinarsi a lui.
Quando Kamui si ritrovò davanti a lui, Fuuma gli impose di
prendergli il membro in bocca e di succhiare, ora era il suo
turno, in fondo fino adesso era stato Fuuma a fare tutto
Il ragazzo acconsentì e prese il fallo dell'amico fra le labbra,
succhiò e succhiò, tutto secondo le disposizioni che gli
venivano impartite. Quando Fuuma fu sul punto di venire, Kamui si
sentì le sue mani sulla testa, e fu costretto ad ingoiare tutto.
Poco dopo il ragazzo si ritrovava di nuovo sul letto, ma questa
volta a pancia in sotto.
I suoi polsi erano nuovamente legati, mentre Fuuma nuovamente
abusava di lui. Ancora una volta il suo corpo veniva riempito dal
seme di Monou, mentre la lingua di quest'ultimo giocava con i
brividi della sua pelle.
Quando il ragazzo decise che per quella notte poteva bastare, si
sdraiò sulla schiena di Kamuichan e gli sussurrò dolcemente
all'orecchio: "Kamui, diventerai la mia puttana
preferita!".
Fu a quelle parole che Kamui cominciò a piangere calde lacrime,
mentre Fuuma, divertito, gliele leccava via dal viso.
Quando si alzò dal letto per rivestirsi e andarsene, Fuuma si
voltò verso Kamui e, con fare enigmatico, gli disse che non
sarebbe mai più riuscito a liberarsi di lui.
"Ormai il mio marchio ti accompagnerà dovunque."
Subaru ritornò in sè, turbato e preoccupato alla stesso tempo
per ciò che aveva visto e sentito.
Lui sapeva perfettamente di cosa parlava Fuuma. Sicuramente
quell'idea gliela doveva aver consigliata Seishirousan.
Ormai fuori dalla finestra era giorno ed anche Kamui si
risvegliò, Subaru lo salutò con un dolce sorriso, come per
cercare di alleviare in parte al male di quella nottata.
Kamui si alzò dal letto, ma fu improvvisamente colto da
terribili dolori al basso ventre. Era il marchio di Fuuma che si
faceva sentire.
Subaru si avvicinò a lui senza mostrare nessun tipo di
preoccupazione. Con fare pacato e rassegnato gli disse:
"Questo è ciò che intendeva Fuuma. Grazie ai suoi poteri
ed al suo seme eiaculato nel tuo corpo, saprà sempre con
certezza dove ti trovi. E se mai tu provassi qualche desiderio
sessuale nei confronti di qualcun altro, questo tipo di dolori si
rifaranno vivi fino quasi ad ucciderti. Ormai sei suo
schiavo."
Kamui rimase attonito e scrutò l'onmiyouji con una sola domanda
negli occhi: "Come fai a sapere tutto questo?".
Subaru sorrise di tristezza, "Io ho subito la stessa cosa da
parte di Seishirousan.".
Ci furono lunghi momenti di silenzio fra i due ragazzi, poi
l'onmiyoji accarezzò il viso a Kamui e lo precedette nel
soggiorno, dove era stata preparata la colazione per tutti.