DISCLAIMERS: date alla Rowling quello che è della Rowling e a Tes quel che è di Tes.. DEDICHE:tutti i riferimenti a Ron/Hermione sono puramente voluti e dedicati interamente a Taty XD, santa donna che mi sopporta… l’Harry/Draco è per Silvia T. che ha fortemente voluto questo seguito J… Ta-daaaaan! E per Amanda J: un bacione immenso, tesora! Spero solo che non vi sentiate male dopo averlo letto O_O’’’… NOTA IMPORTANTE: non ho ancora letto il sesto libro e non so assolutamente nulla su di esso e non voglio sapere nulla su di esso finchè non finisco questa maledetta fic, o potrei rimanerne TROPPO influenzata, e la storia come l’ho creata andrebbe a farsi benedire-_-… -_- la storia è nata 2 estati fa mentre aspettavo Seimei da Spizzico; ci ho lavorato sopra due anni e si prospetta la cosa più lunga e complicata che io abbia mai scritto o immaginato… ora se riesco a scriverla sarebbe una cosa stupenda XD, perciò Harry, Draco, Blocco dello Scrittore: collaborate-_-, vi prego! RINGRAZIAMENTI: Grazie a Ninnichan *_* e Kieran*_* e la Nipo love love *_* di esistere, a Pam e Saku per le risate ,a Crius del suo stupendo commento su SFIDA *_*! RINGRAZIAMENTO SPECIALE: a tutte le persone che stanno commentando VISIONS: grazie mille di cuore (_ _), siete gentilissimi/e ! DEDICHE DEL CAPITOLO: a Lucy e Buana Naika, che hanno fatto il compleanno da poco : ). *_* AUGURISSIMIIIII*_*, VI VOGLIO BENE! ”buona” lettura!...^^’’’’ spero…
VISIONS
di Tesla capitolo VII di ?
*** SOGNI DI VITA, VISIONI DI MORTE
Esce dal corpo di Malfoy e crolla tra le sue braccia. Si sistema meglio per non pesare troppo su Draco; la panca su cui sono sdraiati è dura e scomoda, e Malfoy non dà segni di vita, ancora stordito dai fumi dell'orgasmo. Harry lancia un'occhiata alla stanza e non ha difficoltà a riconoscere lo spogliatoio dei Corvonero. La manopola della doccia non è stata chiusa bene, e piccole gocce cadono a ritmi regolari contro le piastrelle del fondo. … PLINK…. PLINK…. Harry le osserva per lunghi istanti, la testa nell'incavo del collo di Draco, la guancia premuta contro le ciocche pallide e umide, il calore intossicante di quella pelle sulle sue labbra. … PLINK … PLINK… Sente il corpo di Draco agitarsi piano sotto di lui, con un leggero mugolio. - Peso?- domanda Harry guardando Draco negli occhi e rimettendosi a sedere piano; non si sente molto sicuro sulle gambe, tremano ancora per l'orgasmo . - Mmmm- è l'unica risposta che riceve. Schizzi di sperma perlaceo brillano sul suo addome, e ne vede altri impiastricciati sulla peluria chiara intorno all'ombelico di Malfoy. Scivola con il sedere più indietro e si china a leccarli via lentamente; la punta della lingua scorre ruvida, portandosi dietro il gusto amaro dello sperma e quello salato e umido della pelle. Draco geme piano e gli passa una mano tra i capelli. - Harry- bisbiglia con un filo di voce tremolante, - Harry… - Shhhhh- lo zittisce dolcemente Harry. La sua testa scivola più in basso, le sue labbra baciano, e succhiano, e leccano ogni lembo di pelle che riescono a raggiungere... passa la punta della lingua tra i peli ricciuti… scivola più in basso ancora, più in basso… stringe le labbra intorno alla cappella gonfia e violacea, e Draco urla, e inarca la schiena, afferra Harry per i capelli e ansima "Harry…. Aaaaah, Harry… Harry…" Harry socchiude la bocca e con una lentezza agonizzante ingoia il pene di Draco, lo ricopre di saliva, stringe le labbra su quella carne morbida e rigida, la bocca piena… e di nuovo la sua testa sale, e scende, su e giù, su e giù, guidata dalle mani di Draco che dettano il ritmo delle succhiate frenetiche e dalla punta dell'uccello di Malfoy che gli sbatte contro la guancia… e su e giù, Harry, su e giù, su e giù, e Draco che geme, e ansima, e chiama "Harry" in una stanza satura di umidità, e odore di sesso e sudore… e ancora su e giù, le labbra strette intorno al suo pene, su e giù con la saliva che cola sul mento, su e giù con quelle dita affondate tra i suoi capelli, e ancora… e ancora… …Harry… Draco inarca la schiena urlando e schizza fili di sperma cremoso nella gola di Harry; Harry ingoia e lecca via tutto, bacia la punta di un sesso che va rilassandosi tremante contro la coscia di Draco. - Harry- continua a bisbigliare Draco, le mani ancora strette tra le ciocche nere, - Harry… Harry… Harry si mette a sedere a cavalcioni della panca, le mani sui fianchi di Malfoy, e Draco posa le cosce sopra quelle di Harry, come in un gioco ad incastro; rimane comunque sdraiato, una mano sotto la testa, l'altra tesa a massaggiare il ginocchio di Potter. Piccole gocce di sudore e acqua scorrono lungo il petto, e sullo sterno, e le clavicole, e tra i capezzoli piccoli e soffici come sbuffi di panna avvolti in panni di seta. Harry prende ad accarezzarli distrattamente con una mano. - Cos'hai, Potter?- bisbiglia Draco curioso. Non usa un tono né arrogante né imperioso. Forse è per questo che Harry gli risponde. - Non so più cosa pensare. - In che senso?- chiede Draco. Le carezze della sua mano sono di un torpore ipnotico, rilassante. - Non so più cosa provo. È tutto così CONFUSO, non sono più sicuro di niente. Non so…- Si interrompe, ma Malfoy lo guarda in silenzio, invitandolo a continuare, senza mettergli fretta. - Non so se ti odio o se… - "O se" cosa, Potter? Harry non risponde. I suoi occhi seguono il lento precipitare delle gocce dal bocchettone della doccia. …PLINK…PLINK… - "O se" cosa, Harry? Gli occhi verdi guizzano sul viso di Draco. L'attimo dopo sfuggono via. … PLINK….PLINK…. - O sei mi vuoi bene, Harry? O se mi am… - Io. Non so. Più niente, ok?- lo aggredisce frustrato Harry con una morsa in gola. - Io… io non ti capisco! Non capisco più ME! Io amo Ron, sono certo di amarlo, sono… sono STRASICURO di amarlo! Ma poi ci sono dei momenti, e tu ti comporti in un modo… - Tu vuoi sapere- lo interrompe calmo Malfoy imprimendo maggior forza nel suo massaggio, - perché sei in grado di ignorarmi se facciamo solo sesso, ma non riesci a farlo se invece pensi che io ti ami. Draco si dà una spinta con gli addominali e si alza a sedere a cavalcioni della panca, le cosce ancora sopra quelle di Harry, sesso contro sesso; le sua mani scorrono sugli avambracci di Harry , su e giù, su e giù. Le goccioline tra i suoi capezzoli sgusciano e precipitano tra i riccioli pallidi intorno al suo pene. Harry ne segue la scia, incantato, e Draco mette una mano sotto il suo mento, gli alza il viso. Ora sono occhi negli occhi, verde intenso in un grigio di ghiaccio. - Vuoi sapere perché non puoi? Perché tu sei un bravo ragazzo, e hai bisogno veramente di qualcuno che ti ami. Vuoi essere come tutti gli altri, come Ron ed Hermione, come Ginny e Dean… come i tuoi genitori. Vuoi essere certo di essere importante per qualcuno, avere una persona che è pazza di te, che ti ami alla follia e a cui si accenda una luce sul viso al solo pensiero di te… qualcuno che ti trovi bellissimo, ed unico, e insostituibile, e SUO. No, non puoi cancellarmi dalla tua vita finché hai anche un solo piccolo dubbio sull'esistenza di questo amore, perché il rischio di perderlo sarebbe tremendo. Non puoi darti pace… I polpastrelli di Draco gli accarezzano dolcemente gli zigomi, il mento, le labbra. - … ma sarò io questa tua pace, Harry. Non Weasley, né Chang, né nessun altro. Solo io. Si china verso Harry e gli posa un bacio delicato sulle labbra. - Perché ti amo, Harry. Chi è che fa il primo passo? Chi è che si avvicina per primo? Harry non lo sa, non capisce più nulla. Un attimo prima sono due corpi di carne distinti; un attimo dopo sono l'uno nelle braccia dell'altro, abbracciati, stretti, fusi… pelle umida contro pelle umida, labbra che si cercano e danno baci …oh, così dolci, e baci lunghi secondi e minuti, e cascate di baci che ricoprono vidi ridenti e che rapiscono lungo la strada qualche lacrima sfuggita… Mani che si cercano, e che affondano in ciocche bionde e ciocche nere, mani che non ricordano più i proprietari ma che sanno solo di essere vive, vive come non mai, vive forse per la prima volta in vita loro. Sono ancora abbracciati quando Harry penetra Draco, e Draco si stende sulla panca trascinando l'altro suo corpo con sé, avvinghiando le gambe intorno ai fianchi di Harry, i piedi incrociati dietro il sedere di Harry, a dettare spinte per affondare nel suo corpo… e Harry lo bacia, sulle labbra, sulle palpebre, sul collo, sul petto, e gli fa il solletico, e sente il suo sorriso premuto contro la pelle dell'incavo del suo collo… e gli affondi si fanno più forti, lo penetrano con furia e forza, con avidità… e stringe, e bacia, e tocca , e succhia, e ride… e Draco raggiunge l'orgasmo e grida, urla: "Harry… Harry…", e Harry viene dentro lui, e ride, ride, ride… Da qualche parte una donna urla, ed è allora che Harry si sveglia.
Accade tutto così rapidamente che Harry non ha neanche tempo di pensare. Salta in ginocchio sul letto, strappa via le tende, afferra la bacchetta sul comodino e la punta contro… contro… il nemico. Ron ed Hermione. Quasi completamente nudi. Senza occhiali, la vista di Harry è molto sfocata, ma è chiaro anche così che quella che ha interrotto non era una conversazione sui diritti degli Elfi Domestici Poveri e Abbruttiti. Hermione, in piedi a circa 2 metri da entrambi, si sta riallacciando rapidamente la camicetta con il viso in fiamme e i capelli scarmigliati. Ron è seduto sul ciglio del letto, vestito con nient'altro che un paio di boxer marroni, un po' troppo larghi e un po' troppo lisi per non essere di seconda mano, ed un'erezione consistente sotto di essi. Anche lui ha il viso bollente dall'imbarazzo, le orecchie sul punto di sbuffare fumo, ma riesce comunque a balbettare un :" Buongiorno, Harry" cercando di risultare disinvolto, ma non riuscendoci minimamente. Lì, a pochi metri da Harry, Ron ed Hermione stavano per fare l'amore. Anche se solo qualche mese prima questa visione lo avrebbe ucciso di dolore, vederselo sbattere in faccia ancora inerme dal sonno lo fa soffrire come mai. Dio, fa così male… Riesce a stento a non mettersi a piangere, e spera con tutto il cuore che il rossore delle lacrime trattenute si confonda con quello dell'imbarazzo. Sposta lo sguardo dal pavimento al viso di Ron, e riesce a cavarsi di bocca un : - Ciao. - Bene, ecco…ecco- farfuglia ridacchiando nervosamente Hermione, il viso così rosso che sembra abbia bevuto una Pozione Polisucco con dentro un pelo di Grattastinchi. Stranamente, l'immagine non turba minimamente Harry. Anzi. - Sì, noi stavamo… io e Ron stavamo… sì, ecco… sai, Harry, pensavamo non ci fossi, sì, è tardi e abbiamo pensato tu fossi andato a volare come tuo solito… ah ah, ma ci siamo… ci siamo sbagliati, perciò io vi… lascio, sì, così vi… ehm, ricomponete e… ci vediamo dopo, ciao. E detto questo apre la porta con un "Alohomora" e sparisce giù per le scale. Ron si lascia ricadere di schiena contro il materasso con un gemito di frustrazione. - Awh, amico, ma non potevi scoppiare a ridere mezz'ora dopo? Eravamo … - Io… ho riso?- domanda incredulo Harry posando la bacchetta e inforcando gli occhiali. Ron torna nei suoi contorni nitidi, più carino che mai. - Harry, ma come hai fatto a non accorgertene? Ridevi di felicità come un pazzo! Io ed Herm non sapevamo neanche che stessi dormendo nel tuo letto, e quando hai… Ma non finisce la frase. Di colpo, i suoi occhi si sono concentrati su un punto preciso di Harry, una parte protagonista nei sogni erotici del Ragazzo-Che- È- Sopravvissuto . Nel sogno, Ron osserva l'inguine di Harry e bisbiglia estasiato con tono virginale: - Oh, Harry, ma è ENORME! Posso… posso toccarlo? Nella realtà, Ron scoppia a ridere malizioso e domanda: - Chi ti stavi sognando, eh, Harry? Harry abbassa di scatto la testa così bruscamente da farsi male al collo. Al centro dei suoi boxer campeggia una grossa macchia di sperma. È venuto nel sonno. - Oh merda!- sbotta di cuore. Si tuffa dietro le tende a baldacchino e si affretta a cambiarsi, ma mentre Ron continua a ridere, e le immagini di lui ed Hermione sul punto di fare l'amore sono resistenti nella sua testa, una parte della sua mente continua a risentire Ron che diceva che rideva di felicità nel sonno, e la voce di Draco che in un bisbiglio sussurrava: - Perché ti amo, Harry.
***
Sogno o realtà, lo scontro di Quidditch tra Serpeverde e Grifondoro è ormai vicino, ed Harry non ha la minima intenzione di farsi battere da Malfoy. Nell'ultimo allenamento osserva con un grosso sorriso soddisfatto la sua squadra. Ron è migliorato ancora, Ginny e Katie Bell sono brave come sempre, e anche la nuova Cacciatrice, Patricia Stimpson, ha fatto dei progressi da quando ha iniziato a giocare. Il sorriso di Harry si trasforma in una smorfia quando la mazza di Jack Sloper liscia il naso di Ron di pochi centimetri; ma è solo la seconda volta che gli scappa dalle mani dall'inizio dell'allenamento, quasi un record a dir la verità. Nonostante tutto, Harry non riesce a non essere ottimista. La Coppa delle Case è ormai persa, ma la Coppa del Quidditch Harry se la sente già stretta tra le mani. Vinceranno, ne è certo. All'ennesima parata spettacolare di Ron, fosse più per caso che intenzionale, Harry congeda la squadra con un sorriso rassicurante. - Siete stati bravissimi, ragazzi… e ragazze- aggiunge guardando Ginny, Katie e Patricia. - Dopo cena andate subito a dormire, vi voglio riposati per la partita di domani. Faremo mangiare la polvere ai Serpeverde, gli faremo rimpiangere il giorno in cui hanno creduto di poter giocare a Quidditch! - Ben detto, Harry!- grida Katie applaudendo. - Li schiacceremo- mormora a denti stretti Ron. Harry ha la netta sensazione che l'amico non abbia dimenticato le parole di Malfoy dopo la lezione di Pozioni.
(Sai, Weasley, non parlerei di battere qualcuno quando non sei neanche in grado di reggerti in piedi)
(Sono lì, a due passi da lui, e vorrei toccarlo, e farmi guardare)
(Perché ti amo, Harry)
(Ora siamo pari, Potter. Sei tu quello che striscia. Sei tu quello che viene lasciato indietro)
(Vorrei vederlo morto… vorrei ucciderlo con le mie mani, così almeno avrebbe un motivo per non ricambiarmi)
Si scuote di dosso questi pensieri e riporta l'attenzione sulla sua squadra, che lo osserva in attesa. - Su, andate, per oggi finiamola qui. Ginny, Katie e gli altri si dirigono verso gli spogliatoi; Harry rimane fermo sul campo, la Firebolt stretta nella mano. - Tu non vieni, Harry?- domanda Ron . Harry lo guarda incerto, poi scuote la testa. - No, voglio allenarmi un altro po'. Lascia libero il Boccino e lo vede schizzare nel cielo, lontano da loro due. - Vuoi che resti? Harry esita. Vorrebbe rispondergli : "Sì, resta". Vorrebbe avvicinarsi, affondare le dita tra i suoi capelli rossi, leccare il sudore dalla pelle lentigginosa, strofinarsi contro il corpo di Ron e baciarlo, fino a dimenticare tutto, ogni cosa.
(Sarò io questa tua pace, Harry. Non Weasley, né Chang, né nessun altro)
Ma sa che non accadrà mai.
(Solo io)
Ron ha scelto la sua strada e la persona da amare. Harry deve trovare il coraggio di fare altrettanto.
( Non puoi cancellarmi dalla tua vita finché hai anche un solo piccolo dubbio sull'esistenza di questo amore)
Deve andare avanti anche lui.
(Perché ti amo, Harry)
- No, non preoccuparti. Rimango solo dieci minuti. Ron fa un cenno con la testa e se ne va . Harry si rialza in volo e, dopo una breve occhiata, individua il Boccino d'Oro intorno al palo dell'Anello centrale. Volta la Firebolt verso la porta e scatta all'inseguimento, lo segue contro le tribune, deviando solo all'ultimo istante e sfiorando con la punta delle scarpe i sedili di pietra. Il Boccino ora è una decina di metri sotto di lui. Harry si tuffa in picchiata e … - IO TI AMMAZZO, SCHIFOSO SACCO DI LARDO!!!- urla una voce vicino all'ingresso alle tribune, una voce che Harry riconosce subito. Malfoy. Una morsa al cuore. - Relashio!- grida un'altra voce. Harry sente il grido di dolore di Draco. - Figlio di… MEDIMERGUS! Harry sussulta. Un incantesimo di Affondamento non è cosa con cui scherzare; senza pensarci due volte, Harry dirige la Firebolt verso il punto da cui proviene il rumore della lotta e sfodera la bacchetta. Ai piedi del grosso arco all'entrata, apparentemente ignaro del suo arrivo, Draco è inginocchiato davanti a qualcosa di basso; gli sferra pugni rabbiosi, ringhiandogli contro insulti e saliva, furioso come Harry mai lo ha visto. "Sta picchiando un Elfo Domestico?" pensa Harry stupito per qualche secondo, ma quando Draco si tira indietro per assestare un altro pugno, il suo mantello scivola di lato, ed Harry vede il suo bersaglio. È Neville, sprofondato sino alla cintola nel terreno del campo; ha un labbro gonfio e sanguinante e il viso contuso in più punti. A quanto pare, però, nota orgoglioso Harry, Neville non è rimasto fermo a subire: sulla guancia di Draco ci sono grosse strisce di pelle ustionata, un livido rossastro sullo zigomo e diversi graffi in qualunque punto Neville è riuscito a raggiungerlo. Harry lascia cadere la Firebolt, punta la bacchetta contro Draco ed urla: - Impedimenta! Draco viene respinto indietro dalla forza dell'Incantesimo di Ostacolo. Si volta a vedere chi lo ha lanciato, il viso roseo dall'ira, e quando scorge Harry i suoi occhi pallidi si stringono in due fessure gelide. Si scaglia contro Harry con violenza; Harry riesce appena in tempo a lasciare la presa sulla bacchetta per attutire il colpo, e risponde all'attacco, in un groviglio di calci, e pugni, e morsi, e dita negli occhi, e … WUMP!
Oscurità quasi totale, solo una torcia ad illuminare fiocamente le pareti di mattoni muffiti di una minuscola cella. Sul bordo del cerchio di luce c'è un corpo sdraiato in maniera scomposta… i capelli sono corti e scompigliati, così chiari da sembrare quelli di una Veela… e gli occhi di un grigio pallido, vacui, con la pupilla nera spalancata che rosicchia l'iride nella sua oscurità… la bocca leggermente socchiusa, immobile. Nessun segno di vita. Il corpo di Draco Malfoy, morto.
WUMP! Harry torna di nuovo nel suo corpo, sconvolto. "Draco, quello era Draco… ad Azkaban? Era Azkaban quella?" I pensieri schizzano nella sua testa in preda al panico; Malfoy approfitta della distrazione di Harry, lo prende per il bavero della divisa e gli tira una testata senza pensarci. Il colpo riscuote Harry dallo shock, in tempo per vedere Malfoy barcollare indietro bruscamente, tenendosi la testa tra le mani e ululando di dolore. Harry sente Neville scoppiare a ridere. Malfoy si alza di scatto e cerca di tirargli un calcio, ma è ancora troppo intontito dalla botta, e lo liscia di almeno venti centimetri. Lancia un'occhiata di sfuggita ad Harry e poi, roseo in viso e con un bozzo sulla testa tenuta tra le dita, corre via dal campo verso il castello. Harry si alza su gambe instabili massaggiandosi la fronte dolorante, la cicatrice pulsante per il colpo; il cuore sembra sul punto di esplodergli in petto tanto batte forte. Le mani non riescono a smettere di tremare. "Cos'era quella Visione? Perché ho Visto Draco morto?" - Grazie per il salvataggio, Harry- lo richiama alla realtà Neville con un sorriso dolorante. Alcuni dei suoi lividi vanno già scurendosi sul suo viso paffuto e insanguinato. Harry raccoglie la bacchetta e la punta verso Neville. - Esursum! Il terreno nel quale è intrappolato Neville diventa come liquido. Neville si tira su dal pavimento come da una pozza, issandosi sui bordi con le mani, si rialza e si sbatacchia i pantaloni per ripulirli dalla terra che li ricopre. - Grazie. - Nulla. Che cosa è successo?- gli chiede Harry, provando ad ignorare una vocina nella sua testa che strilla in preda al panico: "Era morto! O mio Dio, Draco era MORTO!!!" - Ti stavo cercando. - Perché? - Ci sono alcuni passaggi di "Fatture e Controfatture per la Difesa Personale" che da solo non riesco a superare. Mi sono esercitato in sala comune per un paio di ore, ma niente… invece di far apparire un globo di luce, ho appiccato fuoco ai capelli di Seamus tre volte di fila. Ma è stato accidentale, giuro! - Ma perché non hai chiesto al professor Tof…
(Era morto lì in quella cella! MORTO!!!)
- Beh- dice Neville facendo spallucce, il volto pieno di una fiducia incrollabile verso Harry, - tu rimani il mio insegnante di ES, no?
(Morto! Com'è possibile? Com'è POSSIBILE???)
- Ron mi ha detto che eri rimasto qui ad allenarti da solo. Però quando sono entrato ho beccato Malfoy che ti spiava. Con la partita di Quidditch domani, non credo le sue intenzioni fossero le migliori; l'ho chiamato per cacciarlo, ma mi è saltato addosso come un pazzo. - Ho visto… - riesce solo a dire Harry, amaro.
( Occhi grigi e vacui, pupille enormi a sciogliere l'iride, come invasa dal male dall'interno)
- Solo che…- inizia Neville, poi si ferma e scuote la testa. - Cosa? - Ecco lui… Malfoy, intendo… quando non si era ancora accorto di me. Ecco, ha… fatto un gesto strano. - Che gesto, Neville?- domanda bruscamente Harry, il corpo improvvisamente rigido e teso. - Non sono sicuro che … - NEVILLE! Che. Gesto? Neville alza le mani e imita l'azione di passarsi i palmi della mani sulla guance e sugli occhi. - Così. Come se avesse pianto e volesse asciugarsi le lacrime. Ma- e fa uno sbuffo divertito, come se il pensiero fosse assurdo,- non ha alcun senso. Harry cerca di ignorare la morsa rapace in cui è caduto il suo cuore, e cerca di scherzare… oh, ma come trema la sua voce, Neville se ne accorgerà? - D-devi esserti sbagliato, Neville, hai ragione. Non ha alcun senso.
(Oh, invece ce l'ha, Harry, ce l'ha! Harry! Harry!)
- Torniamo dagli altri, s-su. Raccoglie la Firebolt e si incamminano insieme verso il castello… un ragazzo ammaccato ma sereno, e un altro con l'immagine nella testa di Draco Malfoy morto in una cella, i capelli arruffati e sudici; le pupille come biglie nere, impolverate e senza più vita.
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^^’’’ siete ancora svegli? Complimenti a chi è arrivato fino a qui ^^’’’’… eventuali critiche costruttive o commenti possono essere fatte all'indirizzo tesla_vampire@yahoo.it ^^, grazie!
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