DISCLAMER: date alla Rowling quello che è della Rowling e a Tes quel che è di Tes.. DEDICHE:tutti i riferimenti a Ron/Hermione sono puramente voluti e dedicati interamente a Taty XD, santa donna che mi sopporta… l’Harry/Draco è per Silvia T. che ha fortemente voluto questo seguito J… Ta-daaaaan! E per Amanda J: un bacione immenso, tesora! Spero solo che non vi sentiate male dopo averlo letto O_O’’’… NOTA IMPORTANTE: non ho ancora letto il sesto libro e non so assolutamente nulla su di esso e non voglio sapere nulla su di esso finchè non finisco questa maledetta fic, o potrei rimanerne TROPPO influenzata, e la storia come l’ho creata andrebbe a farsi benedire-_-… -_- la storia è nata 2 estati fa mentre aspettavo Seimei da Spizzico; ci ho lavorato sopra due anni e si prospetta la cosa più lunga e complicata che io abbia mai scritto o immaginato… ora se riesco a scriverla sarebbe una cosa stupenda XD, perciò Harry, Draco, Blocco dello Scrittore: collaborate-_-, vi prego! RINGRAZIAMENTI: Grazie a Ninnichan, Nipo Rei *_* e Kieran di esistere, a Pam, Saku per le risate, a Geme perché è Geme e non ha bisogno di essere altro e a Crius del suo stupendo commento su SFIDA *_*!
”buona” lettura!
VISIONS
di Tesla capitolo IV di ?
*** VISITA NOTTURNA
Harry apre gli occhi, ed è di nuovo scuro. Si tira su a sedere goffamente, ancora intontito dall'eccesso di sonno e dalla febbre; tende l'orecchio per sentire eventuali rumori di Madama Chips, ma la sala è nel silenzio più totale. Deve essere rimasto incosciente parecchie ore. La cicatrice brucia ancora, ma è quasi un sollievo in confronto alle fitte agghiaccianti che ha provato nello studio di Silente; alza la mano per massaggiarsela e reprime a stento un gemito per il polso dolorante. Se lo guarda confuso: quando si è fatto male lì? Forse quando è svenuto? Il pensiero gli torna a Lupin, al ricordo che ha visto. Nello shock del momento non ha realizzato veramente cosa è successo, ma ora, nell'oscurità dell'infermeria, la domanda lo tormenta: perché ha visto quello che ha visto? Perché è successo solo con Lupin e non con Silente? Lupin non può essere controllato da Voldemort, e anche se fosse non avrebbe senso che Harry abbia visto un suo ricordo... "E CHE ricordo!" pensa amareggiato. Improvvisamente si sente molto più vicino a Lupin, entrambi hanno avuto una pessima esperienza con un Serpeverde… anche se naturalmente Harry non è stato mai neanche lontanamente innamorato di quel bastardo di Malfoy. È ridicolo anche solo il pensiero. È ridicolo. … ridicolo… Senza preavviso lo stomaco di Harry brontola sonoramente. Harry si abbraccia la pancia con una smorfia rassegnata, si allunga verso il comodino e lo tasta alla cieca alla ricerca della sua bacchetta; la sente sotto le dita, la impugna e mormora" Lumos", e non riesce a nascondere un sorriso ebete quando il fiotto di luce sprigionato dalla bacchetta illumina un piatto colmo di scaglie di cioccolato accanto agli occhiali. Inforca i secondi e prende una grossa manciata delle prime, masticando con soddisfazione e sentendo una dolce sensazione di calore scaldargli il corpo.
( "Un po' di cioccolato ti farà bene. Lupin lo diceva sempre… e tu hai lo stesso aspetto di quella volta sull'Espresso di Hogwarts")
Il pensiero di un attimo, e ad Harry passa la voglia di mangiare. Improvvisamente, l'odore della cioccolata lo nausea. Ripone le ultime scaglie nel piatto e si accorge di un grosso bigliettino azzurro sul comodino; si pulisce sul lenzuolo la mano dagli sbaffi di cioccolato sciolto e apre il cartoncino. È la scrittura nitida e ordinata di Hermione.
" Caro Harry, io e Ron siamo passati a trovarti più volte questo pomeriggio, ma Madama Chips ha detto che non eri in condizione di ricevere visite e non ci ha fatti passare."
Subito dopo c'è una serie di frasi cancellate; attraverso gli scarabocchi per coprirle, Harry riconosce un "siamo preoccupati per te". Forse Ron ha mitigato i toni della lettera per evitare che Harry si sentisse troppo oppresso. Un sorriso dolce gli sale alle labbra… caro, tenero, fedele Ron. No, non sarà mai confondibile come Malfoy. Anche solo da amico. Scaccia via il pensiero di Draco e prosegue la lettura.
"Speriamo che ora vada tutto bene e tu stia meglio. Abbiamo visto da lontano Lupin, ma non siamo riusciti a salutarlo perché è stato subito raggiunto dalla professoressa McGrannitt e si sono diretti verso lo studio di Silente. Spero che almeno tu lo abbia fatto. Un grosso abbraccio, Hermione e Ron
PS: Ti sto tenendo tutti gli appunti delle lezioni, così non ti perdi nulla. Ho preparato anche il programma per il ripasso, è incredibile quanto poco manchi agli esami! Dovremo metterci sotto a studiare, ma se iniziamo subito sono certa che ce la faremo."
Scuotendo la testa con un sorriso, Harry riposa il bigliettino sul comodino, mormora "Nox" e si appoggia sui cuscini a riflettere al buio. La lettera di Hermione è stata molto vaga, ma certo non poteva scrivere nulla di importante, chiunque avrebbe potuto leggerla mentre Harry era addormentato. Nonostante tutto, le allusioni a Lupin sono chiare: volevano sapere cosa era successo nello studio di Silente e come diavolo aveva fatto Harry ad uscirne in condizioni fisiche peggiori. Beh, questa è una domanda alla quale anche Harry vorrebbe avere una risposta. Cosa è successo veramente nello studio di Silente? Perché ha avuto quella visione quando aveva dato la mano a Lupin? Stralci di immagini di incubi e ricordi lo assalgono… …la sua mano stretta intorno ad un coltello che taglia la carne tenera del figlio neonato di Caramell… il viso invasato di Bellatrix… il Mago del Ministero che cade a terra morto, colpito dall’Avada Kedavra di Harry… la coppa riempirsi di sangue… le labbra di Piton arricciate dal disgusto sibilare: “E ogni attimo della mia vita vorrei vederti morire con tanto dolore e sofferenza”… il piccolo lampo che aveva attraversato quegli occhi neri prima che diventassero gelidi, qualcosa che non era odio o disgusto, qualcosa che … Passi, che si avvicinano. Solo che provengono dalla parte sbagliata: non dall’ufficio di Madama Chips, ma dal corridoio. Non preannunciano intenzioni amichevoli. Mandando al diavolo il buon senso, Harry scende silenziosamente dal letto e si nasconde dietro le tende, la bacchetta stretta tra le dita. La porta si apre, cigola piano, viene socchiusa. Altri passi, felpati. Potrebbe essere Lupin, venuto a controllare come sta, o Silente, pensa frenetico Harry, ma dentro di sé sa bene che né Lupin né Silente si intrufolerebbero in piena notte in infermeria, non ne hanno bisogno. Harry cerca di respirare il più silenziosamente possibile mentre l’ombra oscura si avvicina al suo letto. L’oscurità è abbastanza fitta, ma Harry riesce comunque a vedere i contorni del visitatore notturno e no, non può essere né Lupin né Silente, è troppo basso… è alto più o meno come Harry… e ha una corporatura da Cercatore… Il cuore di Harry prende a battere così forte che sembra quasi udibile da estranei. Stringe più forte le dita sudate intorno alla bacchetta. Le gambe gli tremano leggermente per la stanchezza e la febbre, appoggia una mano sul muro per sostenersi. Ancora passi, poi l’ombra si ferma davanti al letto. Harry le punta la bacchetta in faccia e mormora : - Lumos. La punta si accende, e illumina riflessi di capelli così chiari da sembrare quasi d’argento, occhi grigio pallido e il viso affilato di Malfoy. “Colto sul fatto” pensa rassegnato Harry, amareggiato. Draco è tornato ad essere prevedibile… fin troppo. Alla luce improvvisa, Draco si volta di scatto verso la fonte, e davanti al suo sguardo Harry ha un tuffo al cuore. I suoi polmoni si svuotano d’aria di colpo. Quello sguardo… quello…
(Draco)
Ma è un barlume così fulmineo che Harry riesce appena ad accorgersi della sua presenza … e già è sparito, e il vecchio Malfoy prende il sopravvento. Sul viso appuntito si apre un ghigno beffardo, anche se gli occhi pallidi continuano a guizzare preoccupati dal viso di Harry alla bacchetta che Harry stringe in mano, puntata dritta sul suo cuore. - Toh, chi si vede!.- esclama Draco a bassa voce, fingendosi sorpreso. – Potter! Cos’è, l’infermeria ti ha dato la cittadinanza onoraria e ora vivi qui? So che normalmente è impossibile, ma immagino che Silente per il suo cocco faccia questo ed altro, specie quando passa qui dentro il novanta per cento della sua vita sociale… Harry riprende il controllo e lo guarda gelido. Deve aver visto male in quell’istante, si deve essere confuso con il buio… quello è un Draco che non esiste, che non è mai esistito. - Che diavolo volevi fare, Malfoy?- ringhia Harry a denti stretti. - A te, Potter?- replica in tono beffardo e maligno Draco. – A te nulla, mi spiace così tanto infrangere il tuo… - gli rivolge un sorrisetto di falsa compassione e continua - …ehm… orgoglio da conquistatore. Un piccolo colpo allo stomaco per Harry. “Era Hermione Granger” pensa con una disperata rassegnazione che lo fa infuriare ancora di più. Idiota, idiota, che idiota che è stato! Ha passato due mesi di inferno a torturarsi mentalmente per un tale figlio di puttana! "Questa è la persona con cui ho avuto la mia prima volta" ricorda, e più che mai desidera tornare indietro nel tempo e seguire il consiglio immaginario di Hermione… "la prima volta deve essere amore, Harry, non sesso. Deve essere una cosa importante, perché è l'unica che non scorderai mai" - E io dovrei crederti, Malfoy?- replica sarcastico Harry. - Che ci fai in piena notte in infermeria? - Non sono affari che ti riguardano, Pott…- sbotta Draco, ma non riesce a finire la frase. Guaisce terrorizzato quando Harry, in uno scatto d'ira, gli preme più forte la punta della bacchetta contro il cuore. - Che cosa ci fai qui?- scandisce piano Harry, la voce tremante di rabbia. Ha difficoltà a respirare, e si sente debole e sfinito, prosciugato… eppure deve resistere. Non si farà vedere fragile da Malfoy. Il corpo di Draco trema, ma il ghigno che si apre sul suo volto, che si amplia, è così saturo di odio da risultare raccapricciante. Harry sente la pelle delle braccia accapponarsi, e non per il freddo. - Non posso dirti quello che vuoi sentirti dire, Potter- mormora in tono mellifluo Draco. - Non me ne frega NULLA di te, per me vali meno di un Elfo Domestico. Visto che ti interessa la vita sessuale altrui, visto che non ne hai una tua, mi dovevo incontrare qui con Pansy per divertirci un po', non so se mi spiego… ma lei non è venuta, si deve essere accorta della tua presenza dal fetore che emani… La mano che stringe la bacchetta trema di rabbia così forte che Harry ne è quasi ipnotizzato. "Non sono stato io quello a chiedere di fare sesso" vorrebbe urlargli contro. " Non sono io quello che ha supplicato! Non sono io quello INUTILE! Ho aiutato Silente a leggere quella coppa, ho dato una mano a combattere Voldemort! IO sono UTILE! IO!" È così GONFIO di rabbia e frustrazione da non riuscire a muoversi o dire nulla, e in un secondo lo intuisce anche Draco. Malfoy scatta in avanti e dà una manata alla bacchetta di Harry, facendola volare qualche metro più in là; la luce continua a filtrare attraverso le tende che circondano il letto di Harry, irrorando di luce aranciata lui e Draco come un gioco di ombre cinesi. Harry non ha il tempo di realizzare la perdita della bacchetta che un pugno fortissimo lo colpisce allo stomaco, stroncandogli il respiro e facendolo accasciare a terra, i denti stretti così forte per non urlare che i tendini gli affiorano sul collo come grossi cavi sul punto di essere espulsi. Sente Draco accovacciarsi accanto a lui. - Ora siamo pari, Potter- scandisce Malfoy ringhiando nell'orecchio di Harry, una vena pulsante in maniera allarmante sulla fronte - Ora sei TU che strisci. Sei TU quello che viene lasciato indietro -. La voce prende a tremargli così forte che è quasi incomprensibile. - Sei TU quello non voluto. Harry geme, e non sa se per il dolore di quel pugno o di quelle parole. - Ma non lo so, Potter- continua Potter riacquistando nuovamente il controllo, - non lo so.. in caso la voglia di scopare sia tanta, puoi provare a chiedere alla Mezzosangue. Se si è stancata di quel fallito di Weasley, può darsi che si muova a pietà e una scopata te la conceda. Mi hai sentito, Potter? Harry non risponde né alza la testa; lo stomaco è in fiamme per il pugno, si sente il viso scottare, deve essergli tornata la febbre alta… e Draco che parla, le sue parole come veleno… - Ho detto: mi hai sentito?- Sibila gelido Malfoy; afferra Harry per i capelli e gli rovescia indietro la testa per guardarlo in faccia. E… WHAMP!
Infermeria. La luce del pomeriggio entra soffusa attraverso la vetrata, illuminando in strisce sottili il pavimento lucido e i letti vuoti della sala… …tutti eccetto uno. Dal corpo in cui lui ora si trova (deve essere in una persona), Harry vede se stesso addormentato; ha il viso pallidissimo ad eccezione di due chiazze di colore sulle guance, come abbondante rossetto sfumato male. La pelle è coperta da un velo di sudore. Tutto il suo corpo sul letto trema. Ogni tanto geme e getta di lato le coperte. E ogni volta un paio di mani, quelle del corpo in cui ora Harry si trova, si allungano a rimboccargliele. Riconosce queste mani. Le ha avute sul suo corpo, sono affondate nei suoi capelli, hanno stretto il suo pene… Le conosce così bene… L'Harry malato scalcia le coperte da una parte, e una mano dell'Harry sano, chiuso nel corpo di Draco, si china a raccoglierle e le risistema al loro posto. Rimane appoggiata qualche istante sulla coscia di Harry, catturando riflessi di luce pomeridiana col bracciale d'argento che porta al polso… poi scivola sul fianco, intreccia le dita con quelle cedevoli di Harry e le stringe delicatamente, affettuosamente. Il pollice accarezza in piccoli circoli la pelle callosa dei polpastrelli, il polso sottile e ossuto, il palmo sudaticcio della mano. - Harry… Harry… - bisbiglia Draco in tono indecifrabile, atono, un po' tremante. - Harry… Harry…- continua a ripetere con un filo di voce. Lo sguardo di Draco scivola dal viso pallido di Harry al comodino, scorge il bigliettino che Ron ed Hermione gli hanno lasciato. La mano libera scatta subito a prenderlo; lo appoggia sulle cosce e legge il destinatario: "Harry". Riconosce la scrittura? Harry intuisce di sì, da come Draco ha bruscamente stretto con forza la mano che tiene nella sua. La libera subito e afferra con entrambe il biglietto, ancora chiuso. Un biglietto di Ron ed Hermione. Le dita salgono ad aprire, ma si fermano. Accarezza i bordi del cartoncino piegato. Tamburella con i polpastrelli sulla carta. Fa per riaprire. Si ferma. Guarda il viso di Harry. Guarda il cartoncino. Il bigliettino è quasi aperto. Guarda il viso di Harry. Le dita si bloccano. Lentamente, molto lentamente, richiudono il biglietto e lo posano sul comodino. Draco si rilassa contro lo schienale della sedia, e con un sospiro si nasconde il viso tra le mani.
WHAMP! Di nuovo nella realtà, di nuovo nel presente. Di nuovo nel suo corpo. Disorientato, Harry si guarda in giro e vede Draco, in piedi, intento a guardarlo con aria sprezzante e mormorare quasi tra sé: - Sei tu a non esser degno… Non sembra minimamente essersi accorto di ciò che è accaduto ad Harry. Un gufo stride in lontananza fuori dalla finestra, di ritorno dalla caccia notturna; questo sembra riscuotere Draco, che con un ghigno si gira e se ne esce in silenzio, calmo e trionfante, quasi avesse avuto la meglio su un Ungaro Spinato invece che su un ragazzo febbricitante e debole. Harry continua a fissare la porta chiusa per alcuni minuti, la testa vuota di pensieri dallo shock. Poi lentamente si rialza, arranca su gambe incerte per riprendere la bacchetta, si infila a letto e mormora "Nox", posando occhiali e bacchetta sul comodino. È solo quando la stanza torna nel buio, solo in questo momento, che si preme una mano contro la bocca e soffoca un urlo. Draco che gli accarezza dolcemente la mano, mormorando il suo nome. Draco che non legge il bigliettino, nonostante la voglia fosse tanta. Si sente il cuore gonfio di stati d'animo e sentimenti a cui non sa neanche dare un nome, il corpo come attraversato da una costante corrente elettrica. "Mi sa che dopotutto su quel foglietto c'era scritto HARRY POTTER!" riflette, e soffoca una risatina isterica contro la stoffa del cuscino. Continua a rivedere davanti agli occhi la visione, e tra dubbi e domande, Harry non prende sonno che dopo parecchie ore.
***
^^ continua! Se siete arrivati vivi e svegli alla fine, eventuali commenti, graditissimi*_*, possono essere mandati a tesla_vampire@yahoo.it . Grazie in anticipo :).
|