Era da molto tempo che avrei voluto scrivere questa fic, ma non ho mai avuto l’ispirazione necessaria. Oddea, non che ora in effetti ci sia però… …Però c’è stata una persona speciale alla quale ho parlato della storia e che mi ha subito incoraggiata, che sostiene i miei lavori nonostante non siamo granché e che mi aiuta sempre molto, è proprio a lei che dedico questa fic, per dirle grazie! Cara Krus, grazie, perché senza il tuo sostegno non avrei scritto nulla, grazie! Declaimers: I personaggi non sono miei… non li ho inventati io e pertanto li uso per passare solo un po’ il tempo e divertirmi, tutti i diritti sono di Inoue Takehiko. Per le canzoni vale la stessa cosa, appartengono ai rispettivi autori e quindi niente cause
Violet Bass di Seikei
Aprì gli occhi di scatto e con terrore guardò la sveglia. Oh no, questa volta proprio non ce l’avrebbe fatta ad arrivare in orario. Mancavano solo dieci minuti all’inizio delle lezioni e lui era ancora steso sul futon, a pensare di non farcela! Sull'onda di queste considerazioni uscì completamente dal dormiveglia che ancora gli intorpidiva i sensi, scattò verso la sedia che usava come porta abiti, raccolse la divisa tutta stropicciata e come un fulmine corse in bagno per lavarsi. Imprecò mentalmente contro il suo sonno da letargo, i turni di sua madre e quella stramaledettissima sveglia che non si decideva a tirargli un pugno! Senza essersi ancora messo i pantaloni corse in cucina. Mentre con una mano si preparava un panino per il pranzo - che sarebbe stato molto magro - con l’altra si tirava su i pantaloni, li allacciava e sistemava la divisa. Presa la cartella al volo (ancora con i libri del giorno precedente) e si catapultò fuori dall’appartamento. Mentre si preparava ad uno scatto che sarebbe durato un quarto d’ora, sentì qualcosa di rotondo piantarsi nella sua schiena.
Rukawa era in ritardo. Con un occhio semi aperto e uno completamente chiuso non aveva visto Hanamichi e lo aveva preso in pieno.
“MA SEI SCEMO?!”
Oggi non me ne va bene una! Meglio che il Genio sublime torni in casa e si rimetta sotto le coperte. Se la giornata va avanti così scoprirò di sicuro che l’amica ancora più babbuina di Haruko, non essendo riuscita a resistere al mio fascino, si è innamorata di me. A quel punto, allora, posso anche gettarmi da un ponte, spararmi o avvelenarmi perché vorrebbe dire che al peggio non c'è mai fine! Ohiohi, mi fa malissimo la schiena! Non ci voleva, dovrò stare attendo. Tutta colpa della stupida volpe! Mi ha perforato con quell’idiotissima bici! E ora che fa? No dico, vi sembra normale investire qualcuno, non chiedere scusa e poi riprendere tranquillamente in mano l’arma del delitto per risalirci?
“Cosa credi di fare Rukawa? Hai intenzione di abbandonare qui il Tensai dei Tensai?Volevi farmi fuori per diventare la stella dello Shohoku?”
Ma porca putrella, tutto inutile. Io lo ammazzo prima o poi! Si è solo degnato di aprire un occhio… Secondo me non si è ancora svegliato… Lo faccio spostare e salgo sulla bici che faccio prima. Gli faccio cenno di salire sulla canna e non si ribella, vorrei ben vedere! Abbiamo nemmeno 5 minuti per arrivare a scuola e intendo farcela perché non ho nessuna intenzione di andare a trovare il vecchiaccio del preside pure oggi, già lo vedo più di mia madre! La volpe sale, si tiene appena al manubrio ma credo che ora si sveglierà eheh, sono un pericolo pubblico con un qualsiasi mezzo quando sono in orario, provate a pensare ora che sono in super ritardo! Inizio a pedalare come un forsennato, stiamo andando molto veloce. Schiviamo i pedoni sui marciapiedi, passiamo con il rosso, sfioriamo un incidente ad un incrocio e finalmente arriviamo a scuola. Indovinate? Abbiamo anche un minuto di margine!Ah ah ah, inchinatevi al mio Genio sublime! Ok,ci sono… Nel mentre la Kitsune si è ben svegliata! Pedalo fino al porta bici della scuola, molte persone hanno la mandibola che striscia a terra nel vederci arrivare insieme. Ma che volete? Me lo doveva dopo avermi brutalmente investito! Dopo tutto abbiamo anche ridotto le risse anche se non resisto a non insultarlo, mi diverto un mondo!
“Kitsune, grazie al Tensai siamo in orario, dovrai onorarmi per sempre!”
Gli dico mentre scendo dalla bicicletta, cosa mi risponde lui?
“Do’aho!”
Ma dai? Inizio a pensare che non sappia dire altro! Non l’ho mai sentito articolare una frase, la cosa m’inquieta…
“Grrrr”
Mi limito a rispondergli. La campanella è suonata e dopo tutta questa fatica non ho intenzione di ritardare! Per il club sto rigando dritto, non mi va di avere ancora insufficienze e ritardi. Se riesco ad andare avanti così non dovrò andare a casa del gorilla e vedere sua sorella babbuina… Cosa ci posso fare? Proprio non la sopporto! Continuo con la storia di Harukuccia puccia puccia solo per non dare nell’occhio. Insomma è più che altro routine, i miei gusti sono cambiati ultimamente… -Ah no!Non provare nemmeno a pensarci!- Mi rimprovero mentre mi batto una mano sulla fronte, sono proprio un’idiota autolesionista! Alle mie spalle sento una voce calma che dice:
“Hai bussato al tuo unico neurone che, naturalmente, non è in casa?”
Ok, questo fa paura. Kaede Rukawa che fa ironia è semplicemente terrorizzante.
Non mi guardare con quella faccia terrorizzata, nemmeno avessi visto uno zombie! Ok, ho parlato e allora? Ho anche fatto dell’ironia... ma con te me la posso permettere! Cosa mi stai facendo do’aho? E’ tutta colpa tua se ora sono così vivo. E non credere che te la lasci passare, ne pagherai le conseguenze, possibilmente in natura... Hai ancora la faccia di chi ha subito uno shock irreversibile, ti supero ghignando e ti lascio lì con un’espressione sconvolta mentre entro in classe. La nostra classe… penso che sarà un quadrimestre interessante. I sorteggi per le classi di questa sessione sono stati a sfavore dei professori. Nella stessa classe ci siamo io, Sakuragi, Mito e Takamiya. Avranno da sclerare per un po’! Arrivo al mio banco, l’ultimo della classe, vicino alla finestra. Sarà faticoso stare qui, non potrò dormire come voglio perchè la luce m’infastidisce e c’è anche un’altra fonte di distrazioni… Nel banco subito a destra del mio c’è Hanamichi, sento che mi divertirò! Bene, entra il prof, inchino e finalmente le mie braccia sul banco e la mia testa su di loro. Ieri ho fatto tardi in palestra perché volevo perfezionarmi e così ora ho son…. ZzzzzZZzzz
Non ci credo! A momenti non è nemmeno entrato in classe e già dorme? Beh, la vena sulla fronte del prof di matematica credo stia ad indicare che se n’è accorto… Non riesco a seguire la lezione e non va bene! Non voglio di certo diventare come il quattrocchi ma se spiega i sistemi di disequazione e poi non capisco, come diavolo lo passo l'esame?! Dannazione! Lui mi distrae! Ha il volto girato dalla mia parte e la frangia nera gli ricade sugli occhi chiusi… anche da qui riesco a percepire il suo respiro calmo e regolare… BASTA BASTA E BASTA! Per distrarmi guardo Mito, chissà a cosa pensa ?Fissa l’albero che si vede fuori dalla nostra finestra però il suo sguardo è perso a rincorrere pensieri ed emozioni. In questi momenti mi fa tenerezza! Vengo strappato dai miei pensieri da qualcuno che bussa alla porta. Il prof da il permesso di entrare e Tsukushi(*), la vecchia erbaccia della scuola. La segretaria più vecchia esistente a questo mondo entra e consegna una circolare. Non un buongiorno, non un buona lezione, dico, non si spreca nemmeno ad insultarci! Così com’è entrata esce dalla classe, si si stai molto simpatica anche a noi, mi ricorderò di dirtelo quando finalmente lascerai questa dannata vitaccia che fai e ci fai fare, arpia! Venuzza prende in mano la circolare e inizia a leggere:
“Circolare numero 21 – xx/xx/xxxx – Oggetto: CONCORSO CANORO, APERTURA ISCRIZIONI.
La Segreteria, nella persona del Preside, avvisa tutti gli studenti che per la festa d’inizio anno organizzata dal liceo Shohoku e che sarà aperta anche a tutti i frequentati di altri licei della prefettura, sarà indetto un concorso canoro. Tale concorso è stato indetto per l’assenza di un gruppo disposto a suonare gratis nei locali adibiti. Sono dispensati dalla partecipazione tutti gli studenti che non partecipano ad un gruppo sportivo, mentre sono obbligati a partecipare - pena sospensione dal club - tutti gli studenti con ruoli da titolari. Questo provvedimento è stato preso in prevenzione di una partecipazione minima degli studenti stessi. La scelta dei club partecipanti è avvenuta tramite estrazione. Raccomandando la massima partecipazione, colgo l'occasione per augurarvi buone lezioni,
Il Preside.”
… SHOK …
Improvvisamente è calato il gelo. Non ci credo, come può essere? Cioè, io proprio di problemi non ne ho. Il Tensai è un Geniaccio anche in questo… ma ve lo immaginate Akagi cantare? Ecco, ho detto tutto! E poi mi sembra strano che quelli del club di musica non vogliano suonare, la cosa mi puzza di bruciato Anche Rukawa si è messo ad ascoltare quando il professore leggeva la circolare. Ma se non parla come diavolo fa a cantare?! Ahah, ma anche lui deve partecipare per forza! Non penso che possa accettare di essere sospeso dal club! Chissà che canzone presenterà, però! Ahhh!!! Basta pensare a lui! Anche io ho una dignità, un onore e una ormai vaga reputazione da difendere! La canzone c’è e rimarranno tutti stupiti! Alla festa manca una settimana, ahahah preparati Shohoku a rimanere con le mandibole a terra!
Meno male che c’è il mio posto sul tetto ad attendermi. Non avrei sopportato un minuto di più tutto il chiacchierare che si sente nei corridoi per via di quella circolare. Per non parlare di Ru Ka&Wa che mi hanno seguito con sguardo ancora più adorante del solito bisbigliando i possibili titoli delle canzoni che potrei presentare e osando dire che potrei anche fare una dedica a loro! Povere oche senza cervello, una dedica la farò, ma non di certo alla personificazione della superficialità. Tzè, non posso nemmeno dormire, mi toccherà pensare ad un titolo da presentare e questo è un bel problema. Non ci tengo a non allenarmi (anche se lo farei comunque al campetto) per un tempo indefinito solo per non aver cantato davanti ad una palestra stracolma di gente. Credo proprio che la mia faccia impassibile mi aiuterà non poco, sia per la dedica che per la canzone. Per pranzo Onigiri, come ieri. Dovrei cercare di cambiare un po’… A distrarmi dai miei pensieri fu la porta che si apriva. Un Hanamichi tutto felice camminava verso la ringhiera mangiando un panino…Mangiava solo quello? Impossibile per lui, insomma, sarà passato sicuramente prima da Takamiya! Non si è accorto di me, beh, non che sia strano. Sono qui seduto in un angolo rimasto all’ombra, si dovrebbe proprio girare a cercarmi… Come se mi avesse letto nel pensiero, Hanamichi si gira e quando i suoi occhi color nocciola incrociarono i miei, il suo sguardo inizia a brillare. Devo sperare? Devo farmi del male? Meglio di no, non è il caso. No.
Mi sono appoggiato alla ringhiera. Amo queste giornate di sole con un po’ di vento. Penso a cose indefinite, sono vortici di emozioni quelli che si susseguono in me pensando alla festa, alla canzone e a lui… Lui. E’ sempre qui! Infatti, girando lo sguardo lo trovo seduto all’ombra appoggiato all’angolo che mi fissa con il suo sguardo impenetrabile e investigatore. Mi avvicino a lui, insomma un Genio come me che si fa mettere fuori combattimento così? Ma dove?
“Ahah dillo Kitsune che aspettavi la compagnia del Tensai!”
Dico sedendomi vicino a lui, che ha una quantità enorme di onigiri!
“Tzè, cerca di non bloccarmi la digestione do’aho”
E’ la sua risposta,nel miglior tono glaciale possibile!
“Do’aho? A ME? Al genio sublime? Forse non ti ricordi con chi stai par…”
Per tutta risposta ricevo un Onigiri diretto in bocca, come un tappo. Lo trangugio senza tanti complimenti e ricomincio a sbraitargli dietro! Nonostante tutto non mi sembra infastidito dalla mia presenza…Azzardo?
“Che canzone hai scelto Volpe Artica?” “Nh…” “Umh,come risposta non è male…dobbiamo migliorare lo stile ma ci siamo…” “Tzè” “Sì così! Questa è arte signori e signore!”
Continuo io, insomma, prima o poi si deciderà a darmi una risposta decente! Al limite mi tira un pugno in faccia oppure mi tappa di nuovo la bocca a suon di Onigiri!
“Do’aho…” “UNA PAROLA! Ma è un evento!!!” “Se vuoi conosco altri modi per insultarti…” “Una frase intera? E’ il giorno dell’abbondanza?” “Baka…” “Continuiamo pure se ti diverti, ma qui il genio sono io!!! Mi rispondi sì o no? Che canzone? Eh? Kitsune, dai dai dai”
E attacco con il mio miglior tono da supplica, occhini da cucciolo ferito e voce tremante. A mali estremi, estremi rimedi! Ma lui, laconico, pietrificante e gelido.
“Non attacca”
Detto questo prende i rifiuti, li butta e con il suono della campanella scompare dietro la porta delle scale.
Che Do’aho insistente! Mi ha anche quasi intenerito quando ha sfoderato la sua migliore espressione da cucciolo con gli occhi brillanti. Ma ancora non so che canzone porterò! Mi dirigo verso la classe, apro la porta e noto come al solito le classiche lettere d’amore sul mio banco. Visto che non faccio distinzioni, le raccolgo tutte senza molta cura e le butto, accartocciate, nel cestino. Non guardo quelle che mi fanno annegare la mattina quando apro l’armadietto e secondo loro dovrei mettermi a leggere queste. Chissà per chi mi hanno preso. Io voglio solo un banco libero su cui dormire e osservare, niente lettere, niente cuoricini, niente smancerie e niente carie! Nonostante tutto ora non dormirò, c’è inglese e lo voglio assolutamente seguire. Mentre ho la mente che vaga alle varie canzoni in inglese che conosco, vedo con la coda dell’occhio Hanamichi e Mito che bisbigliano in maniera concitata, accompagnandosi con gesti delle mani che sembrano dimostrare misure…quando sono a metà tra il banco di Sakuragi e di Yohei ho la possibilità di sentire l’ultimo pezzo di ciò di cui stanno discutendo:
“…a me sembra folle” “Dai! E’ un’idea fantastica! Noi possiamo far altro che stupirli!” “Ma perché non hai accettato subito dal vecchietto mi chiedo…” “Sarebbe stato noioso e poi comunque la serata sarà nostra alla fine…”
…Ma di che cavolo stanno parlano?
“Inchino!”
Ah, il prof è arrivato e sono tutti al loro posto. Proprio non riesco a capire, serata?Vecchietto? Idea? Cosa staranno mai organizzando? Non che sia curioso, però Hanamichi che dice: “E’ un’idea fantastica” mi preoccupa.
“Good morning class, today...”
Tutto in inglese. Questa è l’unica lezione che mi piace. Diretta, semplice e con uno scopo. La lezione passa normalmente, quando verso la fine dei ragazzi inizino a fare casino e così la prof che è non poco incazzata dice qualcosa che…
“Everything i do,classroom…”
…risolve tutti i miei problemi! Già questa donna è l’unica che sopporto del corpo docente, dopo quest’idea che mi ha fatto venire credo che potrò anche tentare di rivolgerle la parola!
Ohi, fermi tutti. Perché cavolo il volpino ha un’aria compiaciuta? Oramai sono abituato che non dorma nelle lezioni d’inglese, ma da qui ad avere un’aria compiaciuta con un’aggiunta di sorrisetto malizioso al seguito ne passa! Insomma, se cerca di mettere fuori combattimento il genio così ha di certo molte possibilità! Un altro sorriso del genere e come dire…potrei non contenermi! Beh, meglio che concentri la mia attenzione su qualcos’altro…Ah si! Dovrei finire di organizzare la serata con Yo e gli altri, insomma, dev’esser tutto perfetto per la mia esibizione! Un Genio come me che ha da fare anche una dedica importante, come può non organizzare tutto nei minimi dettagli fino ad essere paranoico? Non abbiamo molto tempo, anche se sono stato fortunato, la canzone è già pronta! Manca una settimana e non vorrei che qualcosa andasse storto per nessun motivo al mondo. Una serata speciale, ecco cosa deve diventare per me e per lui. Una serata indimenticabile e l’inizio di qualcosa, spero… Ahhh!!! Che ci fa già qui il meschino di Fisica? Quanto odio quest’uomo! Mi rifiuto di seguirlo, un genio come me non avrà problemi poi all’esame, per lo meno spero…Akagi infondo non ha molto da fare, vero? Finalmente è finita anche questa… E’ la fine delle lezioni regolamentari e ora ci sono gli allenamenti, così mi dirigo in palestra.
…Vado subito negli spogliatoi, non ho voglia di perder tempo, sono più carico degli altri giorni ed ho una voglia pazza di giocare! Magari di fare un one-to-one con chi dico io, sarebbe appassionante per me e per lui! Insomma, lui s’infiammerebbe subito per la sfida ed io, oltre che per la sfida anche per la stretta vicinanza del suo corpo che mi fa impazzire… Proprio l’oggetto dei miei desideri è seduto sulla panca, davanti a me. Dopo essersi svestito ed esser rimasto in boxer si è seduto ed ha chiuso gli occhi. Ok, per me potrebbe anche essere un segnale come andare in giro con il cartello luminoso appeso al petto con scritto ”Per favore Ru, stuprami”, insomma, non hanno mai detto al rossino che basta chiedere? Anche se dopo non si potrebbe più liberare di me…Ok, non resisto a questa visione, devo far qualcosa per svegliarlo dal suo torpore. E cos’è la prima cosa che mi viene in mente?
“Deficiente, hai deciso di prenderti una broncopolmonite? Rivestiti…DO’HAO!”
Argh! Quel do’aho mi è sfuggito così poco convinto perché mentre gli parlavo lui ha aperto gli occhi e mi guardava molto languidamente. Ma che gli è preso? Che abbia notato qualcosa in me? Che fosse consapevole del mio sguardo vorace su di lui? A questo punto credo di si. Manca solo una settimana, solo una settimana Sakuragi e poi non potrei più slegarti da me.
Passarono i giorni. Tra lezioni, prove e allenamenti Hanamichi era esausto ma allo stesso tempo era pieno di energie solo al pensiero che l’indomani ci sarebbe stata la festa. Era sdraiato sul suo letto e non riusciva a togliersi dalla testa il testo della canzone che avrebbe presentato. Era talmente agitato che solo quella avrebbe potuto calmarlo! Girò piano la testa e il suo sguardo si posò sul suo basso elettrico. Elegantemente poggiato alla sua base per evitare che cadesse. La tracolla ricadeva sul manico coprendo in parte le corde e il colore. Ma che importava? Hanamichi sapeva che al buio il suo basso poteva sembrare nero, ma che sotto la luce si accendeva di riflessi viola pieni di vita. La tracolla era nera con delle righe violette che richiamavano il colore del basso. Era quasi regale. Quanto tempo era passato dalla prima volta che lo strinse tre le mani? Non se lo ricordava, ma ciò che ricordava distintamente è che era un regalo di suo padre. Glielo aveva donato per il suo tredicesimo compleanno, per evitare che si mettesse nei pasticci e che rimanesse un po’ in casa provare. A quei tempi per lui il basso era pesante e grande ma col tempo crebbe fisicamente e così, ora, non aveva nessun problema ad infilarsi la tracolla ed iniziare a suonare per ore ed ore. Il telefono trillò allegro distogliendo Sakuragi da ricordi che gli avrebbero fatto male. Era Mito che voleva assicurarsi che fosse tutto a posto per la serata successiva.
“Hana, hai avvisato i ragazzi che è domani?” “Ma per chi mi hai preso? Certo! Perché avremmo potuto suonare senza batteria e chitarra no?!” “Eh eh, era solo per accertarmene, tranquillo! Le attrezzature sono a posto…Hai accordato il tuo basso?” “Ah, senti Mamma Yo ,ho fatto tutto! Tranquillizzati! E dovrei esser io quello agitato…” “Ma è la nostra prima serata decente…” “Lo so bene, ma tranquillo, è tutto a posto! Ora vado a provare, a domani!” “Mi metto anch’io a strimpellare un po', a domani Hana”.
Così riappese, andò nella sua stanza prese il basso e se lo mise a tracolla. Iniziò a suonare e la tensione sparì.
Solo una notte mi divide da lui ,è l’ultima notte… Ecco cosa si ripeteva Rukawa mentre, davanti allo specchio e con la musica che andava rileggeva il testo della canzone .Non si chiedeva se sarebbe stato all’altezza, era una domanda superflua, lui era sempre all’altezza di tutto! Ora c’era il problema che si poneva era un altro. Vestiti. Non si era mai dato pensiero per cose simili,m a visto che sarebbe stata una giornata importante non poteva che scegliere con cura i suoi abiti. Li poggiò sull’appendiabiti vicino alla scrivania. Nemmeno una partita aveva mai avuto quest’effetto su di lui! Non era certo il pensiero di dover cantare davanti ad una palestra piena di gente a metterlo in agitazione, il solo pensiero che delle pazze scatenate del suo fan club potessero sospirare, mugolare e fare ben altro durante la sua esibizione era davvero inquietante… E poi c’era lui.
Il Do’hao. La Scimmia. Hanamichi.
Quel ragazzo gli aveva sempre fatto uno strano effetto (mascherato alla meglio dalla faccia impassibile)e ora sapere che avrebbe cantato PER lui (questo doveva esser chiaro a tutti), gli mandava i nervi a quel paese e non li faceva più tornare! Ma si sforzò comunque di andare a letto nonostante sapesse benissimo che non avrebbe chiuso occhio e che la canzone che aveva scelto gli sarebbe tornata in mente molte volte.
E così la sera tanto attesa da entrambi arrivò con il suo carico di aspettative ed emozioni. Hanamichi, dopo aver suonato per buona parte della notte era rilassato. Non lo impensieriva suonare davanti alla scuola nè di fronte alle persone che avrebbero partecipato alla Festa. Yohei era teso invece, non lo si sarebbe mai detto ma era il più nervoso di tutti. Questo perché era la loro prima vera serata come gruppo e se magari fosse andata anche bene avrebbero avuto l’opportunità di suonare altrove. Mancava poco oramai all’inizio e tutti i membri titolari dei club sportivi erano in prima fila, vicino alle scale, per salire sul palco allestito per l’occasione nella palestra più grande. C’era una grande agitazione… Avrebbero iniziato i club di pallavolo e nuoto, per poi continuare col Kendo e arrivare finalmente al club di basket che avrebbe chiuso la serata. Rukawa non era per niente tranquillo. Nessuno l’avrebbe mai detto ma era agitato. Il suo viso sempre impassibile non faceva trapelare niente, ma dentro di sé era un miscuglio di emozioni e di domande. E per la prima volta dopo tanto tempo, di dubbi. -Starò facendo la cosa giusta? Massi Kaede… Mi ricambierà? Perché non dovrebbe farlo… Ho scelto la canzone giusta? Adatta a te…- Era seduto per terra, vicino alla parete che si trovava lontana da tutto e da tutti. Ad occhi chiusi si ripeteva mentalmente il testo, muovendo impercettibilmente le labbra e improvvisamente, come se il tempo si fosse dilatato, arrivò il turno dei titolari del Club di Basket. Mitsui, supportato dall’immancabile Akira tra il pubblico, cantò una canzone dei GreenDay, ”Basket Case” e riscosse molto successo! Così fu il turno di Ryota, che cantò una canzone d’amore ad Ayako. Quando fu il turno del Capitano, sulla palestra scese un silenzio irreale. Akagi salì con onore le scale ed arrivato sul palco, con grinta cantò “Vertigo” degli U2, lasciando tutti molto sorpresi. I muri della palestra non erano crollati! Dopo il capitano fu finalmente il turno di Rukawa che, camminando con passo sicuro salì sul palco senza esitazioni. Aveva un riflettore puntato su di sé, mentre tutto il resto della sala era immersa nel buio, accompagnata solo dal silenzio dell'attesa. Indossava una camicia blu scura che sotto la luce si accendeva di riflessi più chiari e di questa aveva lasciato sbottonato il primi due bottoni. Portava un semplice paio di jeans scuri né attillati né larghi che gli ricadevano in una morbida curva sul sedere, ben evidenziato. Prese in mano il microfono e cercando subito con gli occhi quelli di Hanamichi, quando le prime note di piano si diffusero nell’aria iniziò a cantare.
“Look
into my eyes - you will see
Le parole che uscivano dalla sua bocca erano dolci e sensuali, sottolineate dalla voce bassa di Kaede. Gli occhi di Hanamichi erano leggermente dilatati per la sorpresa, il fiato fermo in gola che non ne voleva sapere di uscire.
“Look into my heart -
you will find Non faceva nient’altro, la volpe. Guardava Hanamichi negli occhi per fargli capire con una canzone i suoi sentimenti e ciò che realmente avrebbe fatto per lui.
“There's no love - like your love
Si portò lentamente una mano sul cuore e i suoi occhi non lasciarono nemmeno per un secondo quelli sbigottiti, appassionati, liquidi e vivi del suo amore.
“Don't tell me it's
not worth tryin' for
Ed era vero. Lui sarebbe anche morto per l’amore di Hanamichi ed era giusto che lui lo sapesse. Nonostante Rukawa non avesse fatto nient’altro di diverso dal guardare Hanamichi, tutti rimasero senza parole per la sua performance. Nessuno si sarebbe mai immaginato che Kaede Rukawa ,colui che non parla, cantasse una canzone e per di più in una maniera così appassionata! Così come per nessun altro, un applauso nacque spontaneo e si prolungò fino a quando non salì sul palco Hanamichi con la sua band. Sistemati tutti gli strumenti il rossino, che aveva lentamente ripreso a respirare in modo quasi regolare, prese in mano il microfono ed iniziò a parlare.
“Bene, dopo quest’esibizione che ha lasciato tutti senza parole, lasciate spazio alla nostra musica. Vi terremo compagnia fino a quando starete qui! Ma ora via con le presentazioni… Alla Chitarra elettrica…Yohei Mito! Alla Batteria…Toya Michigami! Alla Chitarra acustica…Hasu Mashima! E infine voce e bassista, il genio, Hanamichi Sakuragi! E ora...Via con la musica!!!”
L’atmosfera era totalmente cambiata dalla canzone di Ru. Lui aveva portato in scena la sua sensualità, Hanamichi la sua vitalità…Aveva indossato dei jeans strappati (in punti strategici come sedere e ginocchio) a vita bassa, con una maglietta a maniche corte, nera, leggermente aderente e con su un teschio su sfondo rosso. Era uno schianto. I capelli erano leggermente ricresciuti e un ciuffo ribelle gli ricadeva sulla fronte. Rukawa non ebbe modo e tempo di pensare ad altro, Hanamichi aveva messo il suo basso a tracolla e ora lo stava fissando…esattamente come lui pochi minuti prima… Fu il batterista a dare il tempo d’attacco.
“E one,e two e one,two…go!”
E fu proprio la batteria che imperiosa iniziò a far vibrare l’aria intorno a loro. In sottofondo si distinguevano bene le due chitarre e il basso di Hanamichi che aspettò l’attaccò della batteria e iniziò a cantare.
“So
he said what's the problem baby
Ci fu uno shock generale. Nessuno conosceva questo talento nascosto del rossino e ne furono piacevolmente colpiti. Ad Hana non importava nulla, voleva solo perdersi nel mare degli occhi della sua kitsune.
“How much longer will
it take to cure this
Sakuragi si muoveva con disinvoltura sul palco, era totalmente a suo agio e guardava solo in un punto, luogo ove il sole e il mare s’incontravamo.
“Come on, come on
Sembrava che fosse nato con un basso in mano. I riflessi viola sembravano infuocati sotto le luci del palco e Hanamichi suonava con disinvoltura, da vera star.
“So I said I'm a
snowball running
Rukawa non ci poteva credere, aveva capito benissimo. Avevano avuto entrambi la stessa idea e l’avevano messa in gioco ognuno con le proprie capacità e i proprio pregi.
“Well baby I
surrender
Una
dichiarazione d’amore in piena regola, come la sua poco prima.
Nemmeno
per un secondo I loro sguardi non furono uniti in una danza sensuale
fatta d’amore, di passione e di sensualità.
Ed era così, senza volerlo, accidentalmente si erano innamorati.
Quando la canzone finì ci fu un applauso unico, in molti rivalutarono quelli che fino a poco prima chiamavano “teppisti”, non sapendo chi in realtà fossero (non che teppisti fosse fuori luogo, eh). Per il resto della serata il gruppo di Hanamichi cantò, avendo tra l’altro molto successo! Tutti erano in pista a ballare, da Mitchi&Akira a Maki&Nobu. In un angolo anche il Signor Anzai si muoveva al ritmo dei suo Oh, Oh, Oh. Alla fine della serata ci fu un applauso quasi infinito per loro e del tutto meritato. Quando finalmente finirono di smontare tutto, Hanamichi poté dirigersi verso l’uscita, con un peso nel cuore per non aver potuto parlare alla kitsune di ciò che era successo quella sera. Kaede, però, lo aveva aspettato fuori dall'ingresso per tutto quel tempo, attendendo pazientemente il momento adatto per parlare con lui, per chiarire, per sperare e realizzare. Fu Sakuragi il primo a parlare:
“Kitsune!Alla fine era “Everything i do” la canzone che avevi scelto…” “Non a caso…” rispose Kaede “Cosa vorresti dire?” Chiese il solito Do’aho… “Che era esattamente ciò che provo per la persona che ho guardato per tutto il tempo negli occhi.”
Per Rukawa fu uno sforzo palesare i suoi sentimenti e contemporaneamente formare una frase così lunga. “ Non prendermi in giro…” Rispose serio Hanamichi, ciò che provava lui era puro Amore, non avrebbe mai voluto che fosse calpestato e sporcato. “Mai.” Fu la laconica risposta della Volpe. “Beh, anch’io ho cantato una canzone per un certa persona…” “Lo so do’hao”
E fu Rukawa a prendere l’iniziativa altrimenti chi si sarebbe più mosso da lì? Avvolse le sue braccia al collo del rossino e avvicinò il suo volto a quello imbarazzato di Hanamichi, che si fece baciare senza problemi. E fu così che, mentre i due si baciavano appassionatamente, un basso appoggiato a terra risplendeva violaceo beandosi di un amore nato sotto i raggi argentei della Luna.
Fine. Almeno per il momento!
*: Tsukushi si scrive con gli ideogrammi di Erbaccia.
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