Fic leggera leggera,
senza un minimo d'originalità...ma era taaaanto (un paio d'anni ^^;;;) che
volevo scriverla, quindi perdonate...
Tutti i personaggi sono un po' OOC.
Vetri di
zucchero
parte I
di Hymeko
"Dimmi la verità Sakuragi...perché detesti tanto Rukawa?"
"Harukina..."
Rukawa strinse inconsciamente i pugni...perché quell'idiota non se ne
rendeva conto? Era così palese...lei non aveva abbastanza cuore, per
amarlo. Eppure l'aveva sotto gli occhi...la passione che Haruko dimostrava
per lui era causata solo alla sua superficiale bellezza, non era capace di
andare oltre, di scoprire lati nascosti, di approfondire un rapporto...
'Come io saprei fare, con te...'
Invece era costretto a starsene nascosto dietro la cisterna dell'acqua,
mentre il rossino si riempiva gli occhi della faccia sciatta della
babbuina.
"...vuoi saperlo davvero?"
Rukawa la vide annuire, decisa:
"Così magari se ne parliamo potrebbe saltar fuori che ti sei sbagliato su
di lui, e poi magari potresti diventare suo amico!"
'E attraverso lui, tu giungeresti a me...lo vuoi usare solo come ponte'
Il moro osservò gli occhi castani spalancarsi un attimo, e poi stringersi
impercettibilmente...anche lui aveva capito.
'Cosa farai, adesso? Le dirai ugualmente la verità?'
Hanamichi alzò le spalle, e sorrise:
"Ok...se me lo chiedi tu, sono disposto a tutto!"
Un sottile strato di ghiaccio cristallizzò il cuore di Rukawa...la amava
così tanto da sopportare anche questo? Ansimò, mentre i suoi occhi non
potevano staccarsi dal cambiamento che subiva il viso del rossino...avrebbe
davvero detto la verità, a lei...e senza saperlo anche a lui...
"Io semplicemente credo che Rukawa sia poco più di un soprammobile.
Ovvero, serve solo al suo scopo, giocare a basket. Per il resto, è solo
una statuina di bell'aspetto, destinata a prendere polvere su un banco.
Non ha altra utilità che essere guardato...come un soprammobile, appunto.
Non ha un diverso motivo d'esistere.
Come carattere, per quel poco che ha, è un egoista: fa tanto il superiore,
però quando lo stuzzico per farlo reagire non si tira certo indietro...si
rapporta con gli altri solo quando gli fa comodo, per menare le mani o
allenarsi. Crede di essere l'asso della squadra, ma per ora, ovvero fin
quando il sottoscritto non lo sconfiggerà, lo è Mitsui. Lui è certamente
superiore a Rukawa: oltre a essere stato un MVP (cosa che non mi risulta
per la maledetta volpe), sa anche fare spogliatoio, tenere uniti i
compagni e incoraggiarli...cosa che il volpino non sarà mai in grado di
fare.
In poche parole Rukawa è un semplice oggetto che dobbiamo usare per
vincere le partite"
Haruko abbassò le spalle, sconsolata:
"T-Tu pensi davvero questo, di lui?"
"Sì..."
Hanamichi la guardò negli occhi, senza che la fiamma che ardeva nelle sue
pupille scemasse:
"...ma non pensiamoci più...ti offro una bibita, ti va?"
La ragazza ritrovò il sorriso, e annuì.
Rukawa alzò gli occhi al cielo, mentre nella sua mente un disco inceppato,
inciso con le parole del rossino, si ripeteva all'infinito...
.........
Si appoggiò al canestro, ansimando. Il suo sudore macchiò la terra, come
avrebbero fatto le sue lacrime, se il suo animo inaridito fosse stato in
grado di piangere.
Non era solo la rivalità, a tenergli lontano Sakuragi...era semplicemente
l'odio.
Un vero, intenso, velenoso disprezzo.
Quegli occhi...non avrebbe mai pensato che quelle due stelle di cioccolato
avrebbero mai potuto diventare tanto fredde, indifferenti...crude.
Insensibili, capaci di pugnalarlo anche senza volerlo, due stiletti che
gli si erano conficcati nel profondo.
Rukawa gettò indietro la testa, verso la luna pallida che acquistava
forza, mentre il sole scompariva glorioso oltre il limite del mare. Aveva
sempre pensato di avere una similitudine con quella falce bianca, ma in
quel momento...si sentiva un unico essere col sole...che moriva...
Abbassò lo sguardo sul pallone arancione che teneva stretto fra le mani...come
al solito, non gli restava altro. Sarebbe diventato il numero uno, in
Giappone, e poi sarebbe andato negli USA.
Non solo per coronare il suo sogno, ma per non doverlo vedere più...
Si incamminò per un vialetto, così malinconico coperto di quella ghiaia
grigia, senza badare ai rumori del parco...sapeva che quasi nessuno andava
lì, escluso lui...
"Eccoti qua, Rukawa. Hai proprio un bel faccino, lo sai?"
Rukawa si bloccò. Davanti a lui, un ragazzo con la stessa faccia da
teppista di Tetsuo gli bloccava la strada.
"Hn"
Non disse altro. Non aveva voglia di fare a botte, non aveva voglia di
fare nulla...nemmeno di vivere, forse...
"Sarà un piacere rovinartelo!"
"Hn"
"Continua pure a fare l'indifferente, ma quando ti troverai sfregiato le
ragazze non ti guarderanno più, e allora Michiko tornerà da me! Maledetto
preparati perché io ti rovino!"
Di nuovo, la solita storia...una ragazza sconosciuta perdeva la testa per
lui, e il suo innamorato voleva vendetta. Assomigliava tanto a ciò che
accadeva fra lui e Sakuragi...la sua bellezza rovinava sempre tutto...
'Se mi lasciassi spaccare la faccia forse nessuno mi guarderebbe più...'
Scosse la testa, riprendendo a camminare. Haruko si sarebbe sicuramente
offerta di essere la sua infermiera a vita, alla sua cotta si sarebbe
aggiunta la pietà mista ad affetto che suscitano i malati...
Un pugno lo sbatté per terra...si era completamente dimenticato
dell'altro.
"Stronzo! Credevi che te ne saresti potuto andare così?!"
"Hn"
Rukawa fece per alzarsi, ma due piedi si posarono sulle sue caviglie,
mentre una mano callosa lo afferrava per i capelli e gli tirava indietro
la testa.
Spalancò gli occhi, mentre un urlo gli moriva in gola...due teppisti,
grossi quanto il capo, che quasi gli spaccavano le gambe...sentì i suoi
polsi venir stretti in una morsa d'acciaio...non volevano rovinargli solo
il viso...non avrebbe più giocato a basket...cosa gli sarebbe restato?
Una fiammella si accese fra le mani del capo...Rukawa inorridì...non si
sarebbero limitati a pestarlo, erano lì per ustionarlo...sulla sua pelle...segni
indelebili...
"Tenetelo fermo ragazzi!"
Strattonò, tentando di liberarsi, ma il suo tentativo perì nel grido che
gli sfuggì dalle labbra, quando i due premettero sui suoi tendini...Rukawa
strinse gli occhi, mentre i passi del capo coincidevano coi battiti dl suo
cuore...
Eppure in quella fiamma avrebbe potuto trovare la purificazione dal suo
male, dalla sua maledizione...forse non lo avrebbe più disprezzato, se
fosse rimasto segnato...Sakuragi lo avrebbe guardato con occhi diversi...
Sussultò...il calore gli accarezzò il volto, la sua pelle si rattrappì,
tentando di sfuggirgli...provò a spostare la testa ma non gli fu
possibile...gemette, mentre il calore lo scottava, risalendo lungo i suoi
nervi fino al cervello...e poi un urlo, lacerante.
Ma non era stata la sua voce a metterlo...
"Come avete osato ferirlo?"
Gli occhi di Rukawa si riaprirono...non poteva essere la voce di quel
ragazzo...non poteva essere lui...eppure era davvero lì, infuriato...circondato
dai suoi amici...era lì per lui...per lui...
Hanamichi si gettò in avanti, verso il capo dei teppisti, che si teneva
stretto il polso che lui gli aveva fracassato con un sasso.
"Non avresti dovuto farlo!!!"
Rukawa lo vide come attraverso un velo d'acqua...gli occhi del rossino che
reclamavano vendetta, le sue labbra livide di rabbia...il braccio che
caricava il pugno, e che colpiva con tutta la forza che aveva...odio, ira,
rancore...vendetta.
Il sangue schizzò, scivolando nell'aria...un guaito sordo la tranciò,
mentre gli occhi del suo aggressore si appannavano....la presa su di lui
che svaniva...e poi il rossino...quello che nel suo cuore chiamava suo
rossino...si inginocchiava davanti a lui, e cercava di parlargli...lui
voleva parlargli...
"Rukawa dai reagisci!!!"
"Hana è inutile, è in stato di shock, portalo via che vedrai si
riprenderà!"
"Ma Yohei! E loro?!"
rispose il rossino, ammiccando ai due che tentavano di rialzare il loro
capo.
Yohei ridacchiò, scuotendo la testa:
"Sono solo in due, e poi solo tu hai la forza di tener testa a Rukawa!"
Hanamichi sorrise, e sollevò il moro fra le braccia:
"Grazie Yohei!"
.........
'Mi sta tenendo in braccio...mi sta stringendo a sé...non voglio che
finisca...non deve finire...voglio stare con lui...fino a quando questo
mondo non finirà...'
Si abbandonò completamente, appoggiandosi senza forze al suo petto...voleva
che lui lo percepisse debole, voleva che pensasse avesse bisogno di
sostegno, voleva che lo avvolgesse nel suo calore...
"Eccoci qui...vado a prendere delle medicine...aspettami. Ah, abbasso le
luci, così non ti faranno male gli occhi"
'Non andare...'
Rukawa non ebbe nemmeno il tempo di capire dove fosse, che l'altro era già
di ritorno, accanto a lui.
"Ecco qui, stai fermo...vedrai, andrà tutto a posto..."
Non si mosse...non ce la faceva...non voleva rovinare tutto...ogni sua
azione portava il rossino a allontanarsi da lui...se non avesse fatto
nulla...sarebbe rimasto lì...
Un batuffolo di cotone imbevuto di un liquido tiepido gli accarezzò la
pelle...non gli faceva male, la mano che la blandiva era troppo piena di
premura, per dolergli...poi un polpastrello caldo, che forse tremava un
po' sotto lo strato di crema densa che lo copriva...rabbrividì, mentre
sentiva quella frescura lottare contro il calore, e vincere, piano
piano...
"Tranquillo...è un'ottima pomata...non ti rimarrà nessun segno...non stava
ancora facendo sul serio...è una scottatura superficiale, la tua pelle
presto tornerà come prima"
'...perfetta...e tu tornerai a odiarmi...mi aiuti perché ti faccio
pena...'
Chiuse gli occhi, il cuore gonfio. Non sarebbe cambiato nulla, quel
momento di tenerezza sarebbe svanito insieme alla sua ferita, e tutto
avrebbe ripreso il suo corso...lui e la sua bellezza...Haruko che amava
quella bellezza...Sakuragi che la odiava...
"Non è colpa mia..."
mormorò, fissando il pavimento.
In pochi attimi il calore di Hanamichi lo avvolse, mentre gli cingeva le
spalle con un braccio:
"Ma certo che non è stata colpa tua! Quei tre erano folli! Ma Yohei e gli
altri li sistemeranno, vedrai!"
"...non parlavo di adesso..."
rispose il moro, abbassando la voce...
"...ma di sempre...tutti mi detestano per la mia bellezza...perché mi hai
aiutato? Anche tu mi odi, esattamente come loro...nessuno guarda al mio
cuore, tutti si fermano al mio viso"
Chiuse gli occhi, mentre sentiva le dita di Sakuragi stringersi sul suo
braccio...il rossino lo tirò gentilmente a sé, appoggiandogli la fronte
contro la testa:
"Non mi puoi paragonare a quelli, le nostre baruffe sono sempre state
leali, a due...non ho mai chiesto a Yohei o agli altri di darmi una mano...non
è vero che ti odio"
Quelle parole avvolsero d'un lampo la mente di Rukawa, scontrandosi come
due uragani, uno dritto contro l'altro, con ciò che aveva detto a Haruko...alzò
la testa di scatto, incontrando le labbra del rossino.
Hanamichi spalancò gli occhi, mentre la bocca morbida della volpe si
posava contro la sua. Aveva spostato la testa per appoggiare un bacio sui
suoi capelli, ma l'altro...si era girato di colpo, portando le loro labbra
al contatto.
Un bacio...il loro primo bacio...
Non poteva essere vero...eppure nessuno dei due sembrava aver la volontà
di staccarsi...negli occhi dell'altro, ognuno vedeva sorpresa, meraviglia,
non vergogna...Rukawa allungò la lingua, e gli leccò gentilmente le
labbra.
Hanamichi non si mosse, solo una goccia di sudore scese lungo la sua
guancia...il moro si staccò, e la raccolse con un dito.
Si fissarono, in silenzio...Rukawa appoggiò la mano sul suo torace,
ascoltando il cuore di quel rossino, che correva a una velocità pazzesca...ancora
non si muoveva, non reagiva...lasciando a lui il controllo della
situazione.
E Rukawa agì, avvicinando di nuovo le loro bocche, chiudendo gli occhi e
baciandolo con tutta la passione che non aveva mai potuto dimostrargli,
deciso a non avere rimpianti...passò le mani sui suoi fianchi, e su lungo
la sua colonna vertebrale, attirandolo strettamente a sé, contro il
petto...e quando il suo cuore venne a contatto col torace del rossino,
finalmente anche questi iniziò a reagire ai suoi tocchi, sciogliendosi fra
le sue braccia, permettendogli di esplorare ogni anfratto della sua bocca,
di infilare una mano fra i suoi capelli come fossero stati onde del
mare...
.........
I loro occhi erano vicinissimi, così vicini che uno poteva leggere
nell'anima dell'altro...non sarebbero potute esistere bugie, in quell'intimità...e
Rukawa doveva sapere...
"Perché hai detto quella cosa alla Akagi, stamani?"
Vergogna, rimorso...sul viso abbronzato quelle emozioni si pennellarono
come su una tela candida...Hanamichi sfuggì il suo sguardo, abbassando gli
occhi e mordendosi il labbro, mentre l'onta di ciò che aveva detto gli
soffocava la volontà.
"Io...non sapevo ci fossi lì anche tu..."
"Sarebbe cambiato qualcosa?"
"Certo!"
L'espressione del rossino si addolcì, mentre comprendeva il dolore che si
era impadronito del moro:
"Se avessi saputo che eri lì anche tu, e...che ci saremmo baciati...le
avrei detto la verità..."
Deglutì...negli occhi di Rukawa c'era attesa, l'ansia affannosa di chi
aspetta trepidando...
"...che io...t-ti a-amo..."
"Do'hao...credevi che non ti amassi?"
Una lacrima scese lungo la pelle bronzea, subito raccolta dalle labbra del
volpino.
"Credevi che descrivendomi così a lei il tuo cuore avrebbe smesso di
battere per me?"
Un'altra lacrima, e un singhiozzo attutito, smorzato nel lieve annuire
della testa rossa.
"Sei un vero idiota..."
.........
Rukawa si accoccolò fra le braccia del suo rossino, appoggiando la testa
nell'incavo della sua spalla, un braccio attorno alla sua vita,
possessivamente...per ricordare a entrambi che si appartenevano.
Dormire non gli era mai sembrato tanto bello...il corpo caldo accanto al
suo non faceva che vezzeggiarlo, accarezzandogli la pelle nuda della
schiena, frapponendosi fra essa e qualsiasi spiffero che, invidioso,
tentasse di raggiungerla...si concesse un sorriso nascosto, beffeggiando
finalmente tutte quelle notti insonni, passate a chiedersi come sarebbe
stato...ora lo sapeva.
"Ru?"
"Hn?"
Si strofinò contro di lui, stringendo subito i denti...la pomata non
poteva ancora guarito del tutto.
"...quando ti ho portato via...mi sembravi così...passivo..."
"Hn..."
"...quasi non volessi...reagire all'aggressione"
I muscoli del rossino si contrassero, stringendo il corpo pallido contro
di sé, con forza, quasi temesse che potessero fargli ancora del male.
Rukawa chiuse gli occhi...la verità gli avrebbe fatto male, ma...non
poteva negargliela...
"...hai ragione...pensavo che se mi avessero sfigurato...non mi avresti
più...odiato"
L'ultima parola si librò gelida, prima di venir sciolta dal bacio che
Hanamichi rubò alla volpe.
"Ho capito..."
Il rossino strinse i denti...era a causa sua che quella ferita macchiava
la perfetta pelle del ragazzo...cosa poteva fare, per rimediare? Per far
sì che non accadesse più?
"...perdonami...è stata colpa mia...ti prego...non rifarlo, mai..."
"...promettimi di non lasciarmi mai..."
"Promesso, volpe!"
Hanamichi sorrise, e gli baciò una mano...il viso di Rukawa si addolcì
comprendendo che il rossino non si sarebbe fatto soffocare dal rimorso, se
gli fosse rimasto accanto...gli posò un bacio a fior di labbra, prima di
sussurrare:
"Prometto anch'io..."
Le sue mani scesero lungo il petto ampio del rossino, mentre la sua bocca
si occupava del lobo tenero del suo orecchio.
Hanamichi gemette, gettando indietro la testa e offrendogli la gola...Rukawa
appoggiò le palme alle sue spalle, e lo spinse indietro, sul materasso...
Hanamichi allargò prontamente le gambe, e il volpino vi si accomodò
delicatamente in mezzo, spostando l'esplorazione che stava compiendo con
la bocca dalla sua giugulare alla sua guancia...
"Ru! No!"
Rukawa si gelò, alzandosi sul suo viso, senza capire. Hanamichi era sotto
di lui, i capelli scarmigliati, le gote rosse e le labbra ancora un po'
gonfie...nei suoi occhi scintillavano la sua immagine, e il desiderio che
provava per lui...però lo rifiutava...
"Hn?"
Perché?
Hanamichi allungò il viso, e posò un bacio sulla garza bianca che copriva
la scottatura sulla pelle del volpino.
"La nostra prima volta deve essere perfetta...voglio baciare ogni
centimetro della tua pelle, non voglio che tu sia infastidito da questa
seccatura..."
Si fissarono...la volpe non poté che cedere, a quella richiesta, fatta col
cuore solo per il suo bene...lo amava troppo, avrebbe rinunciato a
qualsiasi cosa, per lui.
Anche se...era proprio bella, quella posizione...
"...posso stare così ancora un po'?"
Hanamichi arrossì, e ridacchiò, cingendogli la vita con le gambe e
strofinando il ventre contro il suo:
"Ti piace?"
"Do'hao!"
"Stupida volpe! Pesi, lo sai? Ma sei fortunato a stare con il Tensai:
vieni qui...possiamo trovare un compromesso..."
Hanamichi fece girare entrambi sul fianco, stando bene attento a rimanere
vicini vicini, poi attirò una gamba della volpe tra le sue, strofinandola
bene con entrambe...sorrise soddisfatto, mentre il volpino iniziava a fare
le fusa.
"In effetti...anche questa non è male..."
"Tutto merito del Genio!"
"Hn..."
Hanamichi sorrise...non importava che Rukawa non gli avesse dato ragione,
o che fosse tornato a esprimersi a monosillabi...era lì con lui, il
resto...sarebbe arrivato presto.
Fine
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