Questa fic è interamente dedicata alla mia adorabile sorellina Yurika per il suo compleanno! Auguri soriii!!!^*****^

I personaggi ovviamente (e purtroppo) non sono miei ma della sensei Minekura però…..siccome sori Yu adora Gojio ed io adoro Hakkai…beh…la coppia ovviamente è scontata!^___^


 

 


Verità o menzogna?

parte III

di Miyuki


Un raggio di sole filtrò dalla finestra attraverso le tende tirate. La stanza era ancora avvolta nella semi oscurità anche se un nuovo giorno risplendeva sulla città.

Gojio si mosse leggermente nel letto, infastidito da quel raggio di sole che gli batteva proprio sul viso, e cominciò piano piano a svegliarsi. Si sentiva bene e tremendamente riposato, non credeva di aver mai dormito così tranquillamente in vita sua. Le lenzuola erano calde attorno al suo corpo ed il cuscino era così morbido….dio….gli erano davvero mancate tutte queste comodità!

Voltò la testa di lato, mormorando qualcosa di incomprensibile con voce ancora impastata dal sonno, ed incontrò qualcosa di stranamente soffice e profumato. Sapeva quasi di erbe selvatiche e pesca….era una buona abbinazione secondo lui….gli piaceva.

Un po’ alla volta aprì gli occhi e man mano che lo faceva si rendeva conto anche di uno strano peso sul suo addome. Una volta messo a fuoco si trovò a fissare una folta capigliatura castana.

In un attimo fu subito sveglio e con il cuore che gli balzò in gola.

Il suo sguardo viaggiò sulla figura  addormentata accanto a lui. Hakkai giaceva accoccolato contro il suo fianco, con la testa appoggiata sulla sua spalla ed un braccio sul suo petto. I suoi fini capelli si mescolavano con i suoi sulla bianca stoffa del cuscino ed il suo respiro gli solleticava il collo.

Gojio lo fissò ancora incredulo ed affascinato, ricominciando contemporaneamente a respirare. Aveva trattenuto il fiato senza neppure accorgersene….ma quella vista era stata troppo una sorpresa….una piacevolissima sorpresa.

Hakkai si doveva essere mosso nel sonno e così erano finiti in quella posizione.

Il rossino tentò lentamente di spostarsi dall’altro ragazzo, per timore che si svegliasse e li trovasse abbracciati in quel modo, anche se non ci sarebbe stato niente di male…..cioè….non era stata un’azione voluta, era capitato mentre dormivano….e poi era solo lui che si faceva dei problemi a causa dei suoi sentimenti, Hakkai non si sarebbe di certo imbarazzato o scandalizzato per una cosa del genere…..in fondo erano amici!

In ogni caso, il destino non lo voleva aiutare in quella situazione. Il suo braccio, infatti, era incastrato sotto il corpo di Hakkai, e muoversi significava svegliarlo….l’ultima cosa che voleva.

Sospirando si riadagiò comodamente sul cuscino. Non aveva altra scelta se non quella di rimanere così….non che gli dispiacesse ovviamente. Il calore di quel corpo accanto al suo era rassicurante e poi Hakkai era così bello mentre dormiva. Non era la prima volta che lo notava, ma poterlo osservare a distanza ravvicinata era tutta un’altra cosa.

Gojio voltò la testa e fissò il viso pacifico e rilassato del compagno. Le labbra leggermente socchiuse, le ciglia lunge, un’espressione di pure beatitudine sul volto…..

“Sei troppo bello Hakkai, pure per un sogno…..” sussurrò con sorriso.

Lentamente mosse una mano, che andò ad accarezzargli una guancia ed a spostargli un ciocca di capelli dietro l’orecchio. Hakkai si avvicinò inconsciamente al tocco, mugugnando nel sonno e storcendo il naso. Gojio fu quasi sul punto di ridacchiare…..era troppo carino!

“Mi fai impazzire, lo sai?”

Come sarebbe stato facile in una situazione come quella, con Hakkai addormentato, sporgersi leggermente e provare la morbidezza di quelle labbra. Gojio in effetti era fortemente tentato….ma sapeva che non era giusto……gli sembrava quasi di fare un torto all’amico, che ignaro di tutto poteva essere baciato. Se poi si fosse svegliato in quel momento sarebbe stata la sua rovina.

Distolse lo sguardo dal compagno e lo rivolse verso la finestra…..ad occhio e croce saranno state all’incirca le nove. Beh…..vista la stanchezza accumulata durante il viaggio e l’ora tarda che avevano fatto la scorsa sera….si potevano permettere un po’ di tempo in più per riposare. Così si lasciò andare e chiuse gli occhi, cercando di sonnecchiare ancora fino a quando non si fosse svegliato Hakkai di sua iniziativa.

Ciò avvenne più o meno un’ora dopo.

“Mmmmhhh………” mormorò il moretto uscendo dal suo sonno.

“Buon giorno bell’addormentato”

Hakkai aprì lentamente gli occhi e mise piano piano a fuoco, fino a quando non si trovò davanti il volto sorridente di Gojio.

“…giorno….” rispose tranquillamente, per poi guardarsi un po’ attorno e notare finalmente la loro equivoca posizione. Subito balzò a sedere, notevolmente imbarazzato. “Oh scusami tanto….non mi sono accorto di essermi mosso nel sonno….spero di non averti disturbato…..”

“Tranquillo, non è successo nulla di grave….anzi, direi che è stato un bene….almeno ho dormito bene al calduccio…” ed ammiccò un sorriso dei suoi “…dopo tutto quello stare all’aperto temevo che mi venissero i reumatismi come i vecchi!” (ohoh! bella scusa!^_^ NdMiyu- modestamente sono bravo!^^ NdGojio- per caso state parlando di qualcosa che mi riguarda? NdHakkai- nono! tranquillo…parlavamo del tempo!^^ NdMiyu&Gojio)

Hakkai era ancora rosso in volto per quello che aveva fatto, non di certo per i motivi che poteva pensare il compagno, ma si forzò di ridacchiare sinceramente all’umorismo dell’amico.

“Beh….ciò significa che inconsapevolmente ho fatto una buona azione……”

“Direi di si……ma ora che ne dici di fare un’azione ancora più buona ed andare a fare colazione?”

“Penso sarebbe perfetto”

Così i due scivolarono fuori dal letto e cominciarono a vestirsi per scendere al pian terreno. Hakkai indossò nuovamente gli abiti femminili, sistemandosi il reggiseno imbottito che lo stava facendo impazzire, e si pettinò i capelli in modo da racchiuderli in una coda come il giorno precedente.

Poi uscirono dalla stanza e si diressero nel salone, ormai quasi deserto, dove trovarono la signora Meg che serviva ad un tavolo. Quando li vide la donna esibì uno dei suoi migliori sorrisi e li accolse  calorosamente, invitandoli a sedere.

“Buon giorno ragazzi! Spero che abbiate passato una buona notte! La camera era di vostro gradimento?”

“Era tutto perfetto grazie” rispose Hakkai.

“Già….non ho mai dormito così bene in vita mia!” concordò il compagno.

“Oh beh…..questo non penso dipenda dal mio misero letto…..direi di più dalla compagnia…” e fece loro l’occhiolino.

Hakkai ovviamente arrossì e voltò lo sguardo da un’altra parte, Gojio invece ridacchio…..eppure entrambi sapevano più che bene che le parole della donna erano vere.

“Ora ditemi…che cosa posso portarvi?”

“Direi che una bella tazza di caffè è indispensabile”

“Io invece vorrei del tea per favore…..poi non saprei….che cosa ci consiglia?”

“Se vi piacciono i dolci ieri sera ho fatto una meravigliosa torta di mirtilli!”

“La proposta suona invitante….ne prendo una fetta!”

“Io penso che mi accontenterò con del pane tostato….” disse il rossino e poi aggiunse malizioso “…se no mia moglie rischia di non volermi più una volta messo su qualche chiletto di troppo!”

Hakkai lo guardò storto mentre la padrona di casa se la rideva.

“Come se tu potessi ingrassare, ragazzo mio! Sei la rappresentazione in terra della linea!” e gli batte una mano sulla spalla “Datemi cinque minuti e vi porterò la vostra colazione!”

Una volta che Meg scomparve dietro la porta della cucina, Hakkai lanciò un’occhiataccia Gojio.

“Siete davvero tremendi voi due…..”

“Suvvia….è così divertente stuzzicarti un po’…..e poi quella donna è troppo forte e non posso evitare di andarle dietro!”  si giustificò.

“Oh povero me….come ho fatto a meritarmi un marito tanto crudele…” scherzò e sorrise.

“Ma mi ami anche per questo no?”

Hakkai per poco non ebbe un infarto. Quella domanda lo aveva terrorizzato, pensando che Gojio in qualche modo lo avesse scoperto…..poi, fortunatamente, capì che era ancora uno scherzo ed allora tirò un sospiro di sollievo. In ogni caso evitò di rispondere in qualsiasi modo a quella domanda e cambiò argomento.

“Chissà se anche Sanzo e Goku sono arrivati in città ed hanno trovato posto in una locanda”

“Beh….lo scopriremo questa sera quando ci manderanno Hakuryu a rapporto.”

“Hai qualche idea su come passare la giornata?”

“Io ho finito le sigarette, quindi devo andarle a comprare….in oltre, se dobbiamo attirare l’attenzione del demone, dobbiamo farci vedere in giro il più possibile e cercare di comportarci come una vera coppietta di sposini….anche la gente che ci guarda lo deve credere….”

“Quindi ci aspetta una bella passeggiata in centro.”

“Esattamente!”

In quel momento la signora Meg ricomparve nel salone con un vassoio in mano e si diresse verso di loro.

“Ecco a voi ragazzi!” e comincio a servire le loro ordinazioni “Tea e torta ai mirtilli per la signorina Kai…..mentre il caffè ed il pane tostato è per voi…”

“Grazie infinite signora…sembra squisita…” disse Hakkai fissando la sua fetta di dolce.

“Di nulla cara…..se volete qualcos’altro fate un fischio e sarò da voi!” sorrise la donna e poi se ne andò a servire un altro tavolo, che aveva reclamato la sua presenza.

 

Una mezz’oretta dopo i due ragazzi avevano lasciando la locanda per dirigersi in centro. Le strade erano affollate di gente e banchetti di ogni genere. C’era decisamente un’atmosfera allegra nonostante la terribile maledizione che aleggiava sulla città….ma forse fingersi allegri era solo un modo come tanti per non pensare alla realtà e tirare avanti al meglio.

Per prima cosa recuperarono un paio di pacchetti delle tanto vitali sigarette di Gojio, poi si misero a fare semplicemente un giro, senza nessuna meta o scopo preciso.

Hakkai osservava tutto ciò che lo circondava con aria tranquilla ed interessata, lasciandosi andare ogni tanto a commenti del tipo ‘scommetto che Goku ne andrebbe matto’ oppure ‘chissà se Sanzo si ricorderà di comprare le provviste per il viaggio’. Ciò rendeva ovvio a chiunque lo ascoltava che per Hakkai venivano prima gli altri, poi lui.

Gojio davvero non riusciva a capire come riuscisse ad essere così premuroso senza mai volere niente in cambio….ma d'altronde, era una delle doti che amava tanto in lui….anche se un po’ più di cura per sé stesso non gli avrebbe fatto male. Fu questo pensiero che lo spinse a voler fare, per una volta, qualcosa lui per l’amico.

“Non ti preoccupare così tanto per loro, se la caveranno benissimo da soli per qualche giorno….non garantisco sull’integrità mentale del bonzo, visto che Goku farebbe impazzire chiunque, ma sopravvivrà all’esperienza…..piuttosto Hakkai, vedi nulla che ti interessa qui in giro?”

“Cosa intendi?”

“Voglio dire che se vedi qualcosa che ti piace dimmelo che te lo voglio regalare”

Il moretto lo fissò senza parole per qualche istante, prima di balbettare una risposta.

“Gojio…davvero non è necessario….”

“Insisto! Sei sempre tu a prenderti cura di noi ed a preoccuparti, peggio di una mammina apprensiva…..quindi, per ricambiare la tua gentilezza, ti voglio regalare qualcosa e non accetto discussioni chiaro?”

“Ma…”

“Ho detto niente ‘ma’….quando e se tu vedrai qualcosa che ti piace me lo dirai, ok?”

“D’accordo…” sospirò, arrendendosi alla richiesta, anche se sotto sotto si sentiva molto felice per la premura che Gojio gli aveva dimostrato.

Continuarono così a gironzolare per alcune ore, fermandosi solo una volta a mangiare su una panchina delle frittelle che avevano comprato ad una bancherella. Poi ripresero a camminare. Non si erano ancora accorti degli sguardi curiosi dei passanti ma Gojio fu il primo a notarlo, quando sentì i commenti di alcuni di loro.

“Ehi hai visto quella ragazza?”

“Quale?”

“La moretta, quella con i capelli lunghi”

“Ah si, davvero bellissima…..chissà se sarebbe disposta a venire a fare un giro con noi…”

“Mah…..dici che quel tipo è il suo ragazzo?”

“Non lo so….ma che ci importa? Io per una come quella ci proverei comunque!”

“Già anch’io!”

Gojio, sentendo la conversazione tra quei ragazzi, fu posseduto da una fortissima sensazione di gelosia. Come osavano quegli essere insignificanti posare gli occhi su Hakkai!? Il SUO Hakkai! Non poteva permettere che continuassero a farsi strane idee su di lui…doveva mettere le cose in chiaro una volta per tutte.

Così, lentamente, afferrò la mano di Hakkai e la strinse nella propria. Quest’ultimo ne rimase colpito ed alzò lo sguardo per fissare quello del compagno, che gli sorrise, lasciandolo ancora più perplesso.

“Gojio cosa….”

“Se dobbiamo fingerci una coppia, ho pensato che forse sarebbe ora di agire un po’ più come tale….non intendo nulla di imbarazzante ma prenderci per mano o a braccetto mi sembra ragionevole che dici?” poi avvicinò la mano alla sua bocca e vi posò sopra un piccolo bacio “Non vorrei mai che qualcuno pensasse che quest’adorabile fanciulla fosse libera.”

Hakkai non poté evitare di arrossire. Sapeva che Gojio stava agendo nell’interesse della missione e che quell’ultimo commento era solo uno dei suoi soliti scherzi…..però gli sembrò quasi di notare una certa intensità in quelle iridi infuocate……come se ci fosse qualcos’altro sotto. Ovviamente si stava immaginando tutto. (cosa devo fare con voi ragazzi! scrivere cartelloni giganti con sopra scritto IDIOTI?-____-NdMiyu) Gojio non poteva essere davvero interessato a lui, a stare così vicino a lui. La voce seducente con cui aveva pronunciato quelle ultime parole, gli era venuta fuori per istinto…tutto qui…come quando flirtava con le ragazze.

“Beh….credo che stare a braccetto possa…andare….” detto questo divincolò la mano dalla presa del compagno e lentamente gli afferrò il braccio con il proprio, avvicinando i loro corpi.

“Non trovi che sia meglio così?”

“Si…..direi di si…”

Gojio sorrise quando sentì lamenti di delusione provenire da quel gruppo di ragazzi che prima si era lasciato andare a qualche commento di troppo. Avrebbe voluto vedere le loro facce, ma gli bastava la voce.

Ora era decisamente soddisfatto. Soprattutto perché Hakkai aveva accettato la sua proposta, senza capire che ormai la missione per lui era diventata solo una pretesa per potersi comportare come avrebbe sempre voluto fare con lui. Se ne stava approfittando, entro certi limiti.

I due ripresero di nuovo a camminare. Ormai era già primo pomeriggio e tra qualche ora avrebbero fatto ritorno alla locanda. Da quel momento, però, Gojio cominciò a tenere le orecchie aperte ad eventuali commenti  della gente…..doveva essere sicuro che la gente credesse alla loro messa in scena…..anche se stava utilizzando tutta quella situazione a proprio vantaggio personale non si era dimenticato del loro compito. Solo trovava più appagante mescolare il dovere con il piacere.

Hakkai, da parte sua, era già abbastanza occupato a tenere a freno il proprio imbarazzo ed i propri battiti cardiaci. La vicinanza di Gojio era quasi intossicante e senza accorgersene si era addirittura ritrovato ad appoggiare la testa contro la sua spalla mentre camminavano. Temeva sempre di lasciarsi andare troppo e venire scoperto.

All’improvviso, qualcosa su una bancherella attirò la sua attenzione. Era una collana con un piccolo ciondolo a cerchietti concentrici in argento. Dall’anello più esterno pendolava un gemma a goccia rossa, dello stesso colore dei capelli e degli occhi di Gojio. Ad ogni movimento i cerchietti dondolavano e con loro la pietra, che creava dei bellissimi giochi di luce.

Per osservarla più attentamente Hakkai aveva dato uno strattone al compagno fino a trascinarlo al banco del gioielliere. Ciò lasciò per un attimo Gojio interdetto ma poi, osservando l’intensità dello sguardo dell’amico e l’oggetto di quell’interesse, sorrise. Finalmente aveva trovato qualcosa che Hakkai sembrava desiderare ardentemente. Senza esitazione attirò l’attenzione del venditore.

“Scusi signore! Vorrei comprare quella collana!”

Il moretto si voltò di scatto a quelle parole e lo fissò sorpreso.

“Gojio, non voglio che tu lo faccia! Non posso accettarlo!”

“Te l’avevo già detto che appena trovavi qualcosa che ti piaceva te l’avrei regalato e che non volevo sentire storie!”

Hakkai provò di nuovo a protestare ma non riuscì a spuntarla. Non voleva che Gojio spendesse soldi per lui e poi lui non credeva di essere il tipo da collane del genere….solo…quella in particolare lo aveva attratto come una calamita. Non aveva potuto evitarlo.

Sospirò rassegnato mentre vedeva il compagno pagare per il suo regalo.

“Ecco a lei signore! Ha fatto davvero un affare! Questa collana starà davvero bene alla sua fidanzata!” disse il venditore mentre gli passava un piccolo sacchettino contenente il gioiello.

“Alla mia fidanzata non credo….ma a mia moglie di certo!” rispose sorridendo e rovesciando nella mano il contenuto del sacchetto.

L’uomo sgranò gli occhi capendo che non erano semplicemente una coppietta di fidanzati ma Gojio non ci fece caso, la sua attenzione era rivolta completamente ad Hakkai.

Il moretto lo fissò mentre si avvicinava a lui e sollevava la collana aperta verso il suo collo. Poi fece scivolare le sue mani dietro ad esso ed agganciò il gioiello.

“Fatto” sussurrò con un sorriso soddisfatto sulle labbra.

Hakkai abbassò lo sguardo per fissare il ciondolo che ora pendeva sul suo petto e poi tornò a guardare Gojio. I suoi occhi verdi erano attraversati da qualcosa di indecifrabile. Non sapeva cosa dire. Era commosso dal gesto dell’amico…..nessuno gli aveva mai fatto un regalo così prezioso.

Hakkai afferrò la mano che si era fermata inconsciamente a giocherellare con i suoi capelli castani e ne accarezzo per qualche istante il dorso con un dito prima di sussurrare un lieve “grazie”.

Rimasero così, a fissarsi, per alcuni istanti, fino a quando non sentirono delle voci bisbigliare alle loro spalle.

“Ehi…hai visto quei due?”

“Si, non sono carini?”

“Già! Quanto vorrei essere sposata anch’io con un tipo del genere! Com’è fortunata!”

“Se non fosse che questo posto è maledetto……ah, ma un ragazzo così dolce non lo troveremo mai!”

“Ci dovremmo accontentare di uno normale…..in ogni caso non potremmo competere con quella ragazza, è troppo bella!”

Hakkai arrossì sentendo gli apprezzamenti ed i sospiri di quelle ragazze e lasciò andare la mano di Gojio, distogliendo lo sguardo. Ecco, si era lasciato andare troppo. Che cosa gli era preso? Non poteva essere così sciocco da illudersi che Gojio lo potesse ricambiare e che quel gesto fosse qualcosa di più che un semplice dono d’amicizia!

“Penso…penso che sia ora di tornare alla locanda, non credi?” domandò alla fine.

“Effettivamente siamo fuori da parecchio. Andiamo!”

 

Lentamente la sera era calata. I due ragazzi avevano trascorso le ore restanti fino al tramonto nella loro stanza a chiacchierare  e ad aspettare l’arrivo di Hakuryu come programmato.

Gojio dopo quello che aveva fatto quel pomeriggio si sentiva un emerito idiota. Gli sembrava impossibile che con il suo comportamento Hakkai non si fosse ancora accorto di nulla. (no comment!-___- NdMiyu) Il che era un bene.

Però, allo stesso tempo, era felice.

Era riuscito a trovare un regalo per Hakkai, qualcosa che aveva provato a cercare a lungo, e già questo lo aveva reso estremamente soddisfatto. Poi l’espressione indecifrabile del compagno, il tocco della sua mano, i suoi ringraziamenti….quelli erano stati la ciliegina sulla torta.

Ogni tanto vedeva Hakkai fissare il ciondolo ed accarezzarlo con le dita, sorrideva. Era contento che gli piacesse.

L’unica cosa che li lasciava un po’ perplessi tutti e due era che Hakuryu dovesse ancora farsi vivo.

“Forse è successo qualche contrattempo” disse Hakkai più a sé stesso che a Gojio.

“Possibile, ma non preoccuparti. Vedrai che arriverà!”

“Spero solo che non sia successo qualcosa di grave”

“Non essere pessimista dai! Invece di starcene qui andiamo giù a cena. Lasceremo la finestra aperta in caso Hakuryu arrivi durante la nostra assenza e lui ci aspetterà qui!”

“Mmm…forse hai ragione….è che non posso evitare di preoccuparmi…” ed accennò un lieve sorriso imbarazzato.

“Lo so…ora andiamo?”

“Certo” e così si diressero verso la porta con l’intenzione di scendere in salone.

Ma proprio mentre stavano uscendo il draghettino grigio fece la sua comparsa nella stanza, svolazzando allegramente attraverso la finestra aperta. Tra le zampette reggeva un rotolino di carta, il messaggio dei loro amici.

L’animaletto andò subito a salutare il suo padrone, che gli accarezzo affettuosamente la testa e gli prese il messaggio dalle zampe.

“Ciao Hakuryu! Ci hai fatto stare in pensiero, lo sai?”

“Chiudiamo la porta Hakkai. Non vorrei che qualcuno ci vedesse.”

“Non c’è bisogno che rimanga anche tu qui. Vai pure avanti Gojio…io ti raggiungo subito, appena ho dato qualcosa da bere ad Hakuryu ed ho messo la lettera al sicuro, così che nessuno la possa leggere a nostra insaputa”

“Sicuro? Guarda che non mi costa nulla aspettare due minuti?”

“Non ti preoccupare. Vai a prendere un tavolo e ad ordinare prima che il salone si riempia troppo.”

“Come vuoi tu….ti aspetto giù” e dopo aver lanciato un’ultima occhiata al compagno, usci dalla camera.

Come quella stessa mattina Gojio trovò Meg, assieme ad altre due cameriere, a girare per i tavoli e servire i clienti. La differenza era che la sala era decisamente più piena.

Il rossino si andò a sedere in un tavolino a lato della stanza ed aspettò che la donna gli andasse incontro, con quella sua camminata dinamica e allegra, per prendere le loro ordinazioni.

“Buona sera Gojio! Dov’è finita la vostra adorabile mogliettina?”

“E’ su in camera che finisce di prepararsi!” mentì “Sarà giù tra poco!”

“Scommetto che vuole farsi bella per voi” disse Meg sorridendo apertamente.

“Non ne ha bisogno. Per me è perfetta così com’è!” rispose senza pensarci.

“Si vede proprio che ne siete innamorato e che lei vi ricambia. Credo di non aver mai visto una coppia più perfetta ed affiatata di voi! Sono pronta a giurare che il vostro sarà un matrimonio lungo e felice!”

Per una volta fu il turno di Gojio di arrossire. La donna era riuscita a leggergli nel cuore ed a capire i suoi sentimenti….non credeva di essere così ovvio. (cosa mi tocca sentireeee!-___-|||| NdMiyu- sori…tiriamogli una botta in testa! forse rinsavisce!-__- NdYu) Però Meg non sapeva veramente come stavano le cose. Aveva detto che anche Hakkai lo amava ma non era possibile. Non era una ragazza come credeva lei……erano solo amici…..ed in missione per di più….non era davvero possibile.

“Non ci prenda in giro signora!” rispose alla fine con un tono scherzoso.

“Oh io non scherzo mai su queste cose, ragazzo mio! Ormai sono vecchia e di certe cose me ne intendo. Se ti dico che quella ragazza è cotta di te è dir poco! Praticamente ti stravenera!” e ridacchiò vedendo l’espressione stupefatta di Gojio “Sei stato tu a regalarle quella collana vero? Non hai notato il bagliore che le invade gli occhi ogni volta che fissa quel ciondolo? Ne va matta perché è un dono che gli hai fatto tu e che gli ricorda te!”

“Cosa volete dire?” chiese perplesso.

“Oh, siete proprio un ingenuo. Non avete fatto caso che la gemma di quel ciondolo ha il vostro stesso colore di capelli ed occhi!?”

Gojio fissò la donna a bocca aperta. Cosa stava dicendo? Stava per caso insinuando che Hakkai lo amasse? Che potesse ricambiarlo? Non poteva essere vero, non poteva crederci…..si doveva sbagliare per forza…..eppure le sue parole gli suonavano così vere.

Anche lui aveva notato alcune cose nel compagno…….ma non poteva essere come diceva lei…..

“Siete davvero fortunato ad avere una moglie come Kai. Se fossi in voi non me la lascerei sfuggire! Tenetevela stretta!” e poi se ne andò via, lasciando Gojio a riflettere sulle sue parole con l’intenzione di ripassare dopo per le ordinazioni.

Intanto Hakkai aveva riempito una ciotolina d’acqua fresca e l’aveva posata sul tavolo della camera, in modo che Hakuryu si potesse servire. Poi aveva srotolato il messaggio, dove vi erano scritte poche frasi.

Sanzo aveva fatto loro sapere che lui e Goku avevano trovato alloggio in una locanda nella parte ovest della città e che aspettava loro notizie. Nel frattempo avrebbero tenuto le orecchie aperte per eventuali voci sul demone e avrebbero raccolto più informazioni possibile.

Una volta letto, nascose il pezzo di carta sotto una pila di vestiti, in un cassetto dell’armadio, e lo sigillò con un incantesimo che avrebbe impedito a chiunque di aprirlo….almeno senza farsi notare.

“Hakuryu….io vado giù a cena con Gojio. Tu aspettaci qui ok? Non ci metteremo molto” disse Hakkai accarezzando il draghetto.

“Kyuuuu!” rispose, svolazzando verso il letto ed appollaiandosi su uno dei cuscini.

Hakkai sorrise osservando il suo piccolo amico che si metteva comodo, poi aprì la porta per raggiungere il compagno nel salone. Già da lontano si poteva sentire il vociare della gente che riempiva la stanza e d una volta dentro cominciò a scrutare tra i tavoli alla ricerca di Gojio. Lo vide a lato della sala ma il rossino non si era accorto del suo arrivo. Così si diresse automaticamente verso di lui.

Era a metà strada quando qualcuno lo bloccò afferrandolo per la mano. Si voltò e vide un uomo, dall’aspetto robusto e decisamente un po’ brillo, che gli sorrideva stranamente. I suoi due amici intanto sghignazzavano allegramente.

“Ehi bella! Dove te ne vai? Perché non resti qua con noi a tenerci compagnia!?” chiese l’uomo che lo teneva fermo per il polso.

“Temo di dovere rifiutare. C’è già qualcuno che mi sta aspettando!” rispose educatamente con un lieve sorriso.

“Lascialo aspettare no? Noi siamo decisamente meglio di qualsiasi altra persona che devi incontrare! Dai vieni qui!” e cercò di strattonare Hakkai in modo che andasse a finire per sedersi sulle sue gambe.

Hakkai ovviamente oppose resistenza, senza sforzarsi troppo. Sapeva di essere più forte di quel tipo ma doveva fingersi una ragazza quindi non poteva reagire più di tanto per non destare sospetti. Cercò sempre di mantenere un tono di voce educato ma deciso.

“Grazie ma preferirei andare! Quindi mi lasci!”

“Non fare la difficile piccola! Altrimenti potremmo fare del male a quel bel visino che ti ritrovi! Ora vieni qui!” incitò l’uomo, stringendo di più la presa sul suo polso e smettendo di sorridere. Si stava cominciando ad irritare.

Anche Hakkai stava cominciando a stufarsi. Per lui sarebbe stato facile metterlo ko in un attimo, ma purtroppo non poteva farlo. Doveva starsene lì e subire passivamente se no addio copertura.

“Non ci tengo a restare in compagnia di uno zoticone come lei! Le ordino di lasciarmi andare!”

“Ehi, non fare tanto la difficile! Chi ti credi di essere!?” disse l’uomo, che alzò un braccio con l’intenzione di colpire la povera ‘ragazza’.

Qualcuno però lo bloccò prima, afferrandogli l’arto e torcendoglielo dietro la schiena. Questo fece in modo che mollasse la presa sul polso di Hakkai, che subito fu trascinato via dalle grinfie di quell’uomo da qualcun altro….qualcuno che avrebbe riconosciuto ovunque ed in ogni caso….

“Chi ti credi di essere tu per mettere le mani addosso a mia moglie!?” chiese Gojio con tono minaccioso mentre avvolgeva in modo protettivo un braccio attorno alla vita del moretto, che ritrovò stretto al suo petto.

Hakkai alzò il volto per fissare il compagno e rimase sorpreso. Non aveva mai visto Gojio con un’espressione così dura e seria sul volto…..e la presa sulla sua vita sembrava in qualche modo possessiva.

“Ti dovrei tagliare le mani per quello che hai fatto…o peggio, farti a pezzi tanto piccoli che neppure i tuoi parenti ti riconoscerebbero!!”

L’uomo fissò Gojio con sguardo preoccupato perché aveva capito, in qualche modo, che il ragazzo stava parlando sul serio. Il pensiero di essere in pubblico però lo rassicurava leggermente, poiché sapeva che nessuno si sarebbe comportato a quel modo di fronte a delle persone…..anche se non ne era molto sicuro.

“Sc-scusami amico….io..io non sapevo che questa ragazza fosse…tua moglie….”

“Primo non sono tuo amico! Secondo se osi anche solo posare gli occhi su di lei sei morto!” sibilò con occhi di brace.

In quel momento la signora Meg comparve dalla cucina con un’espressione preoccupata sul volto e si diresse subito verso i due ragazzi. Gojio le lanciò un’occhiata e senza mezzi termini disse:

“Noi ce ne torniamo nella nostra stanza. Ci può portare qualcosa di sopra, per favore?”

La donna fece cenno di sì con il capo mentre osservava Gojio che trascinava di sopra Hakkai, ancora stretto tra le sue braccia.

 

 

Fine Terza Parte




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