Un Velo di Luce

di Unmei

 

 

La stanza è quasi del tutto buia, c'è solo la tremolante e rossa luce di una lampada ad olio a spandere intorno un tenue chiarore. L'atmosfera che crea è dolce e familiare, rilassante; nasconde la povertà che li circonda, facendo dimenticare di trovarsi nella camera di un umile albergo, in uno sperduto villaggio. Tutto è più bello, alla luce ingannevole di una fiamma.

 

 Sono due le figure sul grande letto; le lenzuola in disordine per il sesso che è stato consumato fra di esse. Un unirsi per dimenticare per una notte le rispettive afflizioni, nel calore di un altro corpo.

Dei due uno dorme: i capelli castani sparsi sul cuscino e il respiro regolare, è in pace come un bambino, e come un bambino riposa un po' rannicchiato, e con una mano protesa verso il compagno.

 Ha un viso piccolo, tenero ma impertinente; i suoi occhi si muovono sotto le palpebre, sta sognando. Sembra così innocente, ora….. candido e privo di malizie.

Ma solo un'ora prima il suo corpo acerbo era teso nel piacere, e si aggrappava con foga al suo amante, pregandolo, con bocca gonfia e rossa di baci violenti, di dargli ancora di più, fino a fargli male.

 

L'altro ragazzo è sveglio; appoggiato alla spalliera, fuma una sigaretta. Inspira ed espira fumo azzurrognolo, ma lo trattiene a lungo nei polmoni perché faccia il più danno possibile.

La sua pelle è diafana, i capelli biondi ricadono leggeri sulla fronte, sfiorano le spalle.

Il chakra scarlatto in mezzo alla sua fronte brucia come fosse stato appena impresso con un tizzone.

Sa che dovrebbe sentirsi in colpa, ma nel suo cuore non è così. Non del tutto…..

Eppure quel simbolo rosso è lì, rovente. Certe volte desidererebbe non averlo mai avuto.

Certe volte pensa alla persona preziosa che gliel'ha lasciato in eredità, e non sa più che vuole.

Probabilmente solo cancellare ogni cosa, e non essere nessuno. Nessun venerabile.

Solo se stesso.

Libero. Allora sì, forse sarebbe stato diverso. Migliore.

 

Il ragazzo biondo spegne la sigaretta, che ormai è arrivata quasi a bruciargli le labbra, e guarda quello al suo fianco. Come affascinato gli passa le dita fra i capelli; sono folti e spessi, e incredibilmente morbidi.

E si dice che tutto ciò non è da lui, assolutamente…..  si chiede come è stato possibile finire su quel letto, assieme.

Ma poi ci riflette, e la risposta è chiara….. e decide che va bene così.

Andrà sempre bene così, non permetterà altro a se stesso.

Il ragazzo che ha accanto è sicuramente speciale, anche se lui in persona non se ne rende conto.

Perché, pensa, solo una persona speciale poteva riuscire a fargli dimenticare tutto, sebbene solo per qualche ora. Vorrebbe poterglielo dire, fargli intendere quanto è incredibile ciò che è riuscito a compiere. Ma non lo farà, perché lui è così: bisogna capire i suoi silenzi.

La mano scende dalla testa sul collo, percorre la schiena, sente sotto le dita il muoversi armonioso dei muscoli, il cambiare del respiro.

 

Adesso il dormiente si è svegliato, e apre gli occhi, incontrando lo sguardo viola dell'altro. Abbozza un sorriso, e pensa che quel volto che già prima trovava bellissimo, ora, nella penombra che ne ingentilisce gli spigoli, sembra perfino dolce.

 "Tu non dormi?"

Gli chiede, con voce assonnata. Gli piacerebbe che almeno per un po' si stendesse accanto a lui, per poter dormire abbracciati. Ma questo non lo aggiunge alla domanda, forse non è il caso.

 

E l'altro annuisce, guardando quegli occhi che in qualche modo spezzano un incantesimo.

Sono pupille color nocciola, spruzzate di verde.

 

Ha scelto quel giovane, incontrato una manciata d'ore prima giù nel bar, solo per la somiglianza straordinaria che ha con un'altra persona. Solo il colore degli occhi differisce, ma quelli dorati sono davvero rari.

Un altro ragazzo, quello che avrebbe voluto avere fra le braccia….. e può averlo facilmente, ne è certo. Basterebbe prenderlo, e non si tirerebbe indietro; probabilmente ne sarebbe felice.

Ma il giovane biondo si conosce e sa di non essere capace di offrire una gioia di lunga durata.

Sa che continuerebbe ad essere scostante, brusco, amaro.

Sa che le sue male parole e i suoi silenzi ferirebbero ancora di più, dopo aver condiviso una così grande, importante intimità.

Ed allora ha deciso che, nonostante i sentimenti che non può negare, non lo avrà mai, quel ragazzo speciale con gli occhi d'oro.

Per non costargli altre lacrime, per non fargli male, per non sporcarlo con la fuliggine dei suoi neri sentimenti….. di rancore, di vendetta.

 

Ora si rende conto che quest'altro ragazzo avrebbe meritato d'esser scelto per qualcosa di più di una somiglianza; gli pare d'avergli fatto un torto, cercando un altro in lui, anche se per una notte sola.

Per questo quindi, anziché alzarsi, vestirsi ed andarsene prima dell'alba come aveva avuto intenzione di fare, spegne il lume e si corica: è la sua silenziosa ammenda….. lunga fino al mattino, per poi non rivedersi più.

 

…..Il ragazzo dagli occhi di bosco non soffrirà mai a causa sua, e su questo pensiero riesce ad addormentarsi.

Il chakra, ora, brucia un po' meno. 

 

 

 

_________FIN_________

 

 

Eh già, non era Goku, l’altro ^^;;; Mi piange il cuore ad aver fatto questo alla scimmietta, però non ho saputo resistere. Ja ne!