I personaggi appartengono a Lansdale, tutto quello che
ci faccio io è sognarmeli la notte. Lansdale nel descrivere il suo Texas è
grottesco, dissacrante, sboccato e politicamente scorretto, lo descrive
arretrato e profondamente razzista e inventa personaggi sarcastici con un
senso della giustizia un po’ personale. Leonard è nero e gay, lui stesso si
definisce negro frocio per fare la caricatura di chi gli sta intorno e lo
stesso fa Hap che è il suo migliore amico. Spoiler fino all’ultima pagina di
Capitani Oltraggiosi che per ora e forse per sempre è l’ultimo libro uscito.
Come in tutti i libri di Hap & Leo la voce narrante è di Hap… Buon
lettura. ^^
Vaniglia e Cioccolata (Ho voglia di te) Parte
I di
Mia Non so quando mi sono ritrovato a pensare che questa era
una faccenda personale… che ero io a dover concludere. Stavo sdraiato accanto
a Brett e un minuto dopo mi sono ritrovato in macchina con il mio fucile da
precisione con silenziatore come optional. Sono passate ore da quando sono
arrivato, volevo fare in fretta per poter tornare in albergo e fare finta che
nulla fosse successo. Volevo strappare quella specie di lettera d’addio che
ho lasciato sul comodino. Non c’è scritto niente se non la promessa
affrettata di sposare Brett e l’affetto che provo per Leo. Ma visto che non
sono sicuro di non aver fatto una cazzata a promettere qualcosa che forse non
voglio e che mi imbarazza aver scritto su carta una mezza verità di quello
che provo per Leonard sarei ben felice di tornare in camera prima che
qualcuno si svegli. Vorrei anche evitare le botte di Leonard che so che mi
aspetteranno al mio ritorno, non sopporta di essere lasciato indietro quando
c’è casino da fare. Ora sto su questa collinetta ad aspettare che quel
salutista e nudista nonché sadico di Juan Miguel entri nel mio mirino per
farlo fuori. Mi sto rompendo ad aspettare, cerco di pensare a quando ho
deciso di uccidere a sangue freddo quello stronzo, io che ho sensi di colpa
anche se per caso metto il piede su una merda di cavallo e che soprattutto ho
ancora gli incubi per le persone che ho dovuto uccidere alla Fattoria per
salvare la figlia di Brett. Ma almeno quelli avevano la possibilità di
difendersi mentre Juan Miguel non avrà neanche la possibilità di vedere in
faccia il suo assassino, un conto attaccare per difendersi e comunque avere
la stessa possibilità di morire come di uccidere, un altro conto è farlo per
vendicarsi. Ma quel bastardo ha fatto a pezzi la mia ex donna e suo padre, ha
ucciso Charlie e ha scuoiato Cesar. Non parlo della moglie di Cesar perché se
è stata veramente lei a tradirci si meritava di più di una pallottola in
testa… Mi sono rotto di avere intorno sempre e solo cadaveri, mi è finalmente
nato quello che Leonard definirebbe l’istinto di proteggere il proprio
territorio, ho le capacità di farlo ma non l’ho mai fatto. Ora ho Brett da
proteggere, prima avevo solo Leonard. Ma lo voglio fare anche per lui, gli
ultimi giorni mi è sembrato estraniarsi dal resto del gruppo e che volesse
prendere le distanze da me. Invece di unirsi a me e a Brett in un giro
turistico ha preferito starsene chiuso in camera a dormire, non è da lui
rinunciare a starmi attaccato alle chiappe a rompere le palle. So che sente
la mancanza di casa, è un tipo a cui non piace molto allontanarsi dal suo
territorio e più di tutto gli manca John. Ha finalmente trovato un uomo con
cui avere una vera relazione ed ora deve stargli lontano finché la faccenda
non si sarà conclusa. E sarò io a concluderla. Da quando Leonard si è
sistemato e come se anch’io mi fossi sentito libero di sistemarmi, per magia
ho trovato la donna giusta. Ma forse è stata più la voglia di emularlo e di
voltare pagina che mi ha spinto ad avere una relazione matura. Sapere che ha
superato quello che io ancora non riesco a superare è stata una bella botta
al mio orgoglio. Non per questo ho smesso di pensarci e tanto meno ciò che
provavo è cambiato. Cerco di fare di tutto per tenere Leonard il più vicino a
John e allontanarlo da me. Peccato però che quando li vedo insieme vengano
fuori altri sentimenti: gelosia, invidia, tristezza. Come diavolo faccio a
sentirmi così quando sono stato io a decidere di lasciare le cose come stanno
rifiutando di cambiare la nostra amicizia in qualcos’altro? Non riesco a
pensare di stare con lui ma non riesco neanche a digerire che lui stia bene
con un altro… E’ difficile svegliarsi una mattina a quarant’anni e accorgerti
che sei innamorato del tuo migliore amico dopo un’intera vita passata a
desiderare un’unica cosa: che qualsiasi donna apra le gambe per te e ti
faccia entrare in paradiso. Non che questo sia cambiato, lo desidero ancora
ma tra tutte le donne che mi faccio e che mi vorrei fare c’è sempre
l’immagine di Leonard. Un’anomalia nel mio cervello, forse ho un tumore deve
esserci per forza una spiegazione razionale. Non ho mai desiderato un uomo in
vita mia, le donne sono sempre state la mia unica passione. Un giorno tutto è
cambiato ho cominciato a vedere Leonard in un modo differente, a confrontare
le mie donne e i miei amici con lui, a dedicargli delle attenzioni che non
avrei dedicato neanche a mia madre. Poi l’attrazione emotiva si è trasformata
in qualcos’altro: mi fermavo a guardarlo, a rimirarlo, lo devo ammettere, ad
amarlo. Addirittura quando ci allenavamo insieme, più che altro quando io
facevo da punchball Leonard è più forte di me anche se lo nega, e i nostri
corpi entravano in contatto mi eccitavo come se stessi facendo del sesso
scatenato con la pornostar del momento. Se mi ritrovavo sopra di lui la
reazione era talmente evidente che evitavo sempre di dargli il colpo di
grazia che mi avrebbe visto vincitore per scappare e andarmi a fare una
doccia. Se mi trovavo sotto la situazione era meno imbarazzante, forse perché
quando sto sotto prendo tante di quelle botte che mi è difficile pensare ad
altro. La cosa certa è che Leonard non si è mai dimostrato interessato al mio
corpo, se avessi avuto io sotto una donna mezza nuda ed inerme non solo si
sarebbe visto ma si sarebbe anche sentito! Lui ha sempre continuato a
massacrarmi di botte non gli sono mai servite docce gelide per calmarsi,
finivamo l’allenamento e tranquillamente si metteva a sgranocchiare i suoi
biscotti alla vaniglia davanti al televisore. Non ha mai avuto problemi a
dormire nel mio stesso letto in mutande oppure a vedermi nudo, diavolo quando
succede a me devo costringermi a non fissarlo e ricordarmi che è un uomo e
non una donna. La cosa che mi ha lasciato perplesso è proprio questa: non ha
mai fatto niente per farmi cambiare idea nonostante continuassimo comunque ad
allenarci, a volte a dormire insieme. Non ha mai cercato di sedurmi
nonostante sapesse che se lo avesse fatto avrei ceduto prima o poi. Credo che
non l’abbia fatto per paura che una
volta risvegliatomi nel suo, o nel mio letto mi sarei pentito di essermi
lasciato andare e che avrei rotto anche la nostra amicizia. Mi pentirei se
andassi a letto con lui, non tanto per l’atto fisico, che vorrei, ma per
quello che significherebbe ovvero cancellare la persona che sono stato da
quando sono nato; ma sono altrettanto sicuro che non romperei mai la nostra
amicizia per nulla al mondo. L’ho visto mettersi all’opera quando è deciso a
lavorarsi qualcuno e poche volte l’ho visto fallire nelle sue conquiste.
Forse è il suo sguardo che ti raccomanda di non contraddirlo mai o forse
perché emana un’energia e una potenza tali da sembrare il figlio del diavolo
che ti fa venire voglia di provarla tu stesso. E’ paragonabile ad una droga
il fascino di Leonard ti attira perché sai che le promesse che gli leggi
negli occhi le manterrà. Quando rivolge quello sguardo a qualcuno io provo
invidia perché a me non l’ha mai rivolto, ma poi ringrazio il cielo perché so
che gli cederei totalmente perdendomi senza possibilità di ritorno. L’ho
visto fare sesso con un uomo una volta e so che io non ci riuscirei mai, il
contatto più profondo che ho avuto con lui è stato un abbraccio. Non dico che
non sarebbe stupendo possedere Leonard, per me ormai è diventato un pensiero
fisso, ma non mi pare il tipo di fare la parte del passivo per troppo tempo
anzi se mi permettesse di stare sopra per due volte consecutive lo farebbe
solo perché sono io altrimenti chiunque altro si troverebbe con le palle
sfracellate con lui sopra che invece di scoparti ti sta preparando per benino
per un ricovero d’urgenza all’ospedale più vicino. Non è una persona facile
ma giusta vuole in cambio quello che dà ma darmi a lui è una cosa che non
riuscirò mai a fare; per questo ho deciso che è meglio fermarsi ad un
rapporto platonico. Pensavo che sarebbe stato più facile ammettere di amarlo
e continuare comunque la mia vita ma è stato come se una volta ammesso il
sentimento crescesse ad un ritmo spaventoso. Non sono più riuscito a fare
finta di nulla come in passato quando non riuscivo a distinguere quello che
veramente provavo. Lo amo, non posso negarlo, desidero anche il suo corpo, a
volte è evidente, ma nonostante tutto mi costringo a rinunciare a lui, forse
dopotutto sono omofobo o semplicemente sono un etero troppo convinto per
poter cambiare, non sono più un ragazzino, quello che sono me lo porterò
nella tomba. Molti direbbero che non ci sarebbe niente di male a perdersi
nella persona che si ama, ma io ho più di quarant’anni e anche se fino a qui
la mia vita non è stata memorabile ormai è la mia vita, l’unica che sappia
vivere… E poi le donne mi mancherebbero troppo. Ho provato per troppo tempo
il piacere di possedere una donna, sarebbe impossibile perdere questo
bellissimo vizio. Leonard ha accettato la mia scelta e le cose tra noi non sono
cambiate né in meglio né in peggio... con una piccola eccezione. Una volta
abbiamo litigato fin quasi a menarci. Il mio appartamento era stato distrutto
da un uragano e io era andato a vivere da Leonard che si era appena messo con
John. Ogni notte la passavano insieme… e non a chiacchierare. Dal divano
sentivo tutto ero arrivato a capire chi dei due stesse sopra da chi urlava di
più. Una mattina John era andato a lavorare e Leonard era fresco di doccia
pronto per uscire e sapendo che l’avrei fatto incazzare ho cominciato a
rompergli le palle. - Ehi uomo dormito bene stanotte?- - Non passo molto della notte a dormire di questi tempi,
sto recuperando il tempo perduto-. - Ma non mi dire…- - Perché hai sentito qualcosa?- - Sì ma non preoccuparti sentirti scopare con un altro è
il sogno della mia vita…- - Con un altro? Se non scopo con John che è il mio
compagno con chi dovrei farlo?- - Hai ragione continua a farti scopare da lui io
continuerò a starmene su questo cazzo di divano a sentirvi urlare-. - Non dirmi che sei geloso ora-. - Te lo posso dire benissimo non sono geloso-. - Ti ricordo che sei tu che non hai voluto che il nostro
rapporto cambiasse, sei tu che hai problemi a scopare con uomo. Quindi ora
che diavolo vuoi?- - Non lo sai? L’unica cosa che voglio è sentirti scopare
con un altro, cosa credi che voglia di più dalla vita se non questo? E’
semplicemente fantastico…- - Vuoi che io smetta di essere gay e che mi ritiri in
monastero? Mi hai detto che mi ami ma che non ce la fai a stare con me e io
ho detto ok mi va bene ma nel mio va bene mica era incluso che sarei stato
all’infinito in adorazione di te! Ho finalmente trovato un uomo con cui
riesco ad avere una relazione normale e a te dà fastidio se ci vado a letto?- - No te l’ho detto godo, quando vieni tu vengo anch’io- - Fanculo Hap, ti amo ma non per questo sono disposto a
rinunciare a stare con qualcuno solo perché non riesci a tenere a bada il tuo
uccello-. - Ora dove vai?- - Devo comprare delle cose-. - Cosa?- - Un nuovo tubetto di lubrificante, è finito-. - Ma dai mi pare impossibile crederlo! Che ve ne fate
del lubrificante? Non mi dire che il tuo culo non è abbastanza aperto, oppure
che il culo di John non è abbastanza sfondato da non poterne fare a meno! Non
dirmelo perché non ci credo!- Non vidi lo spostamento che Leonard aveva fatto per
avvicinarsi a me, mi ritrovai sollevato da terra senza sapere neanche io
come. Non mi aveva mai rivolto un simile sguardo… - Che cazzo stai dicendo?- - Mollami Leonard altrimenti finisce male- - Puoi contarci che finisce male se non ritratti quello
che hai detto- - Ovvero che sei una troia? O che il tuo uomo è una
troia e che quindi qualsiasi lubrificante è superfluo?- Me l’aspettavo ma
quando il ginocchio di Leonard mi ha spappolato le palle il dolore è stato
comunque lancinante. - Vediamo se ora che sei senza coglioni smetti di
pensare con l’uccello e riattivi il cervello! Se ti ritrovo così quando torno
ti ammazzo, nessuno può permettersi di parlarmi così-. Avrei voluto avere
l’ultima parola ma in quella ginocchiata non si era proprio risparmiato, non
so quanto tempo dopo trovai la forza di raggiungere il frigo e prendere del
ghiaccio da poter mettere su quello che era rimasto delle mie palle. Quando
finalmente mi passò la nausea mi sdraiai sul divano. Leonard non si fece
vedere per tutto il giorno o la ricerca di un lubrificante adatto era più
ardua del previsto oppure voleva starmi lontano. Saltai il pranzo rimasi per
tutto il tempo in attesa del rumore della sua macchina in preda a sensi di
colpa e al panico di non sapere come aggiustare le cose. Finalmente sentii in
lontananza la vecchia carretta, e come se non fossi stato incollato alla
finestra per ore feci finta di leggere un libro. Non mi guardò neanche si
diresse direttamente al frigo e come me in precedenza prese la borsa del
ghiaccio e l’appoggiò sulla sua mano. Aveva un sopracciglio spaccato segno di
una rissa recente. Lo conoscevo troppo bene per sapere che aveva passato la
giornata a sfogarsi su qualche povero malcapitato che aveva avuto la
disgrazia di incrociare il suo sguardo per un secondo di troppo. Continuò a
darmi la schiena mentre cucinava, potevo vedere il suo precario stato emotivo
da come si muoveva, se non fossi stato più che attento avrebbe sfogato la sua
rabbia su di me. Quando arrivò John mi sentii sollevato… - Ciao ragazzi, che stai preparando Leo? Sto morendo di
fame-. Intanto se lo abbracciava da dietro, tutto il mio sollievo per il suo
ritorno era già sparito, ero geloso marcio. - E’ la seconda volta che brucio la cena, o ci pensi tu
o ci facciamo portare qualcosa io ci rinuncio-. Con nervosismo se lo scrollò
di dosso, nuova aria riempì i miei polmoni. - Leo ma che hai fatto all’occhio? E alla mano?- - Lasciami in pace non ho bisogno di una mamma chioccia,
non è andata con Raul proprio perché mi stava sempre col fiato sul collo,
vedi di non fare la stessa cosa!-. Gli rodeva proprio, finora non lo aveva
mai trattato male ma in quelle condizione avrebbe preso a calci in culo
chiunque. John saggiamente fece finta di nulla e si rivolse a me. - Allenamento?- Non ero mai riuscito a fargli un livido
durante i nostri allenamenti figurarsi un occhio nero, poi evitiamo di
colpirci in faccia. Gli feci segno di no. - Avete fatto sul serio? Non credo altrimenti non
staresti così beatamente sdraiato sul divano senza lividi e ferite-. Gli
avrei voluto dire: “prova a chiedere alle mie palle se stanno bene come credi
stronzo!” ma non sarebbe stato saggio provocare ulteriormente Leonard. - Non sono stato io a colpirlo-. - Avete litigato? Sembrate marito e moglie potrei essere
geloso-. - Non mi riesce bene la parte della donna, se non ti
dispiace preferisco fare il marito-. - Credimi Hap la parte della donna è ancora meno adatta
per Leonard…- - Lo so ma almeno lui è frocio…- Sapevo che era una
battuta infelice da fare, chiamavo Leonard frocio sempre ma solo quando tra
noi andava tutto bene. Quando lo vidi prendere il coltello da macellaio devo
ammettere di aver avuto paura. Fortunatamente tra me e lui c’era John che
riuscì ad intercettarlo al volo. Cercai di alzarmi per prepararmi ad
affrontarlo ma il dolore ai testicoli mi fece piegare in due, non ero in
grado di fare un cazzo in quelle condizioni riuscivo a malapena a stare in
piedi, se John l’avesse lasciato andare mi avrebbe massacrato. Leonard
sorrise sadicamente, stava godendo del mio dolore. - Che vuoi fare vuoi ammazzare il tuo migliore amico?!!- - Oh sì John quello è il mio fottuto migliore amico e
cazzo sì se lo voglio ammazzare!-. - Ma che sei impazzito? Dammi il coltello e calmati-. - Tanto ridotto com’è lo posso ammazzare anche senza-.
Mi stavo cacando sotto, quando Leonard si incazzava era difficile calmarlo e
il fatto che con me non si era mai incazzato lo rendeva una bomba inesplosa.
Non so cosa mi passò per la mente quando dissi: - Lascialo John, ha tutte le ragioni per volermi
ammazzare-. - Ma sei scemo? Guarda in che condizioni sta! Non è in
sé!-. - Lo so, credo di conoscerlo meglio di te. E so che se
non lo lasci andare ti si rivolterà contro, non mi va che ti faccia male, non
centri niente con questa storia-. - Ascoltalo, ora mi interessa solo spaccargli il culo!-
Non l’avevo mai visto così infuriato, forse perché non c’era nessuno a cui
teneva così tanto come a me. Avrei dato chissà cosa per tornare indietro.
John lo lasciò andare non prima di avergli levato il coltello. - Prima che mi ammazzi voglio chiederti scusa per tutte
le cazzate che ho detto, lo sai che non le penso e sai perché le ho dette…
non è facile per me-. - Non me ne frega un cazzo-. - Sì che ti frega, altrimenti non te la saresti presa
così…- - Sta’ zitto, andiamo in camera mia-. Non voleva
continuare a parlare davanti a John. L’avevo fatto apposta sapevo che non si
sarebbe voluto sputtanare con lui, avevo tentato l’unico stratagemma
possibile per calmarlo e fortunatamente c’ero riuscito. Ora aveva lo sguardo
di uno che vuole prenderti a calci in culo da qui all’eternità e non più
quello di chi vuole farti a pezzi nella sua sala da pranzo… - John se ti becco ad origliare farai meglio ad
andartene subito da questa casa e non tornare mai più intesi?- La stanza era
un caos sembrava che fosse passato il terremoto. - Devi rifare ancora il letto…- - Hai fretta di morire Hap? Qualche minuto fa avevo in
mano un coltello con la ferma intenzione di levarti di mezzo e hai ancora il
coraggio di fare lo stronzo?- - Non faccio lo stronzo l’ho detto tanto per fare
conversazione, non ho pensato ai sottintesi, ora che mi ci fai pensare mi
sento alquanto geloso a vederlo sfatto-. - Ma che diavolo ti prende?- Leonard si sdraiò sul letto
con le braccia incrociate sotto la testa, io rimasi in piedi non mi sentivo
molto in me da potergli stare accanto. - Non lo so, davvero. Non ho mai preteso che mi
aspettassi anche perché non c’è niente da aspettare. Sono così e non riuscirò
a cambiare. Ma mi è difficile conciliare ciò che è la mia vita con quello che
vorrei che fosse. So che non riuscirò mai a stare con te, ho un blocco
mentale che me lo impedisce ma ci sono volte che fisicamente ed anche
emotivamente vorrei ribellarmi, divento geloso, mi odio per come sono e
faccio fatica a rimanere delle mie idee. Tu mi dirai perché allora ci
rimango, e io non so cosa risponderti. La notte quando ti sento con lui
desidero solo stare al suo posto senza troppe seghe mentali, allora mi
incattivisco perché so che è solo colpa mia se quello si prende ciò che è
mio. Per esempio adesso che sei sdraiato su quel letto non sai che voglia ho
di spogliarti e di farti mio. Riuscirei anche a farlo ma poi sono sicuro che
me ne pentirei, non riuscirei a stare con te per sempre. Se mi sentissi
attratto fisicamente anche da altri uomini sarebbe diverso, riuscirei a
mettermi l’anima in pace e seguirei i miei sentimenti, ma credimi ogni volta
che vedo una donna ho solo una cosa in mente di scoparmela!-. - Hap sdraiati affianco a me- - Non credo che sia una buona idea, ti ho appena detto
quello che vorrei farti-. - Anche se mi saltassi addosso credo di riuscirmi a
difendere abbastanza bene, vieni qui-. Presi tutto il mio coraggio e autocontrollo e mi sdraiai
al suo fianco, mi sentivo a disagio anche se non ci toccavamo e a malapena le
nostre mani si sfioravano. - Il tuo letto sa di sesso-. - Questo casino non è nato mica perché faccio sonni
tranquilli la notte mi pare-. - Mi stai torturando è così? Ti stai vendicando-. - Hap sai qual è il tuo problema? Hai bisogno di
scopare-. - Ti stai proponendo?- - Non dire idiozie! Da quanto non scopi? Io sono frocio
non una donna! Raramente mi lascio scopare figurati se poi lo faccio con
qualcuno che non è disposto a darmi altrettanto, perché Hap se tu sei
convinto che dopo avermi avuto sei pronto a darti a me dimmelo che vado di là
lascio John e cominciamo a darci da fare subito!- - Lo sai che non ci riuscirei-. - Appunto perché per te non sono altro che un buco dove
ficcare il tuo cazzo, hai di me la stessa considerazione che hai delle donne.
Mi dispiace ma se avessi voluto essere una donna mi sarei già operato e
andrei in giro con una sesta di reggiseno-.
- Saresti orribile- - Lo so. Chiedi ai miei amanti passati a quanti ho
permesso di avermi, lo permetterei a te ma non per una cosa a senso unico-. - Pensi davvero che sia solo astinenza la mia?- - No, anch’io prima di incontrare John ero frustato ad
averti sempre in giro, in fondo sono io il gay mica tu, ma da quando sto con
lui sono riuscito a trovare finalmente un po’ di pace. Insomma io e te non
possiamo stare insieme ma la vita deve andare avanti no? Stasera esci,
portati a letto una e vedrai che le cose miglioreranno-. - Così ti libererai di me…- - Magari fosse così semplice… Non pensi che disturbi di
più a me il fatto che stiamo nello stesso letto con te seminudo? Sei audace
vista la tua paura di farti scopare da un uomo-. - Dovresti violentarmi per poterlo fare…- - Davvero lo pensi? Se mi mettessi a fare sul serio
finiresti per pregarmi di scoparti-. - Che spaccone!- - Non farò niente perché so che non lo vuoi, ma pensa mi
sono fatto amare da te che sei l’etero più convinto sulla faccia della terra
senza neanche volerlo. Io ancora non ho incontrato una donna che possa far
vacillare i miei gusti sessuali. Dopotutto il sesso tra uomini è più
soddisfacente-. - I miei gusti sessuali non sono mai vacillati…- - Ma come!? Ti sto praticamente pregando di non
scoparmi!- - Ma non ho mai dubitato che io sia etero, proprio
perché sei un’anomalia non so come comportarmi, se avessi avuto altre
sbandate potrei affermarmi almeno bisessuale ma non è così-. - Allora vedi di scoparti una donna e ama me
platonicamente…- Gli presi una mano, sapevo che per lui era difficile parlare
così. Mi amava e aveva accettato una decisione assurda per lui, non credo che
ancora oggi sia riuscito a comprendere perché due uomini che si amano debbano
vietarsi di stare insieme, per lui trovare l’anima gemella in un uomo è un
sogno fattosi realtà. Per me è un incubo. - Ho bisogno di una donna ma non dire che per me sei
solo un buco dove ficcare il mio uccello, se fosse così vedrei anche John
allo stesso modo e poi credimi mi sarei scelto un buco femminile al posto del
tuo che non fa altro che darmi problemi!- - Lo so se fosse così amico mio ti sei scelto il buco
più sbagliato al mondo: frocio e nero-. Mi portai la sua mano alle labbra e
la baciai. Era la prima volta che andavo oltre al semplice abbraccio fraterno
e subito mi staccai. Lo sentii sospirare frustato e decisi che era meglio
allontanarsi dal letto, avevo più paura di me che di Leo in quel momento. - Non sminuire quello che provo, anche se mi trovassi
una donna non smetterò mai di amarti, anche se devo ammettere sarei
sicuramente più rilassato fisicamente-. - Sarebbe già qualcosa, un’altra scena come quella di
stamattina e finiremmo per ammazzarci a vicenda-. Si alzò venendomi in
contro. - Non fare il modesto dì più tosto che finirò ammazzato,
non ho una sola possibilità contro di te, sconfitto da un frocio negro che
umiliazione-. - Nessun culo bianco può mettermi a tappeto, ne va della
mia reputazione-. - Credo che siano queste tue frasi ad avermi fatto
innamorare di te Leonard-. - Sono romantico eh? Non capisco perché tutti i miei
amanti dicano il contrario-. - Ehi fatti abbracciare-. Lo abbracciai e fu una cosa
talmente giusta da fare che mi scordai di tutto ma il mio ego continuava ad
urlare che era tutto tremendamente sbagliato. Per una volta mi mandai a quel
paese da solo e mi godetti quel momento con il corpo di quello che sarebbe
potuto essere il mio uomo contro il mio. Gli accarezzai le spalle e la
schiena. - Si può sapere chi è il pazzo che ti ha spaccato il
sopracciglio?- - Un pazzo che è finito in ospedale in condizioni
critiche-. - Che ti aveva fatto di così grave?- - Veramente l’ho provocato io, c’ho provato con lui e
quando ho visto che ci stava me ne sono andato, non l’ha presa molto bene mi
ha raggiunto e mi ha sbattuto al muro con l’intenzione di scoparmi. Dopo che
ho finito con lui non gli è rimasto più niente tra le gambe se non una massa
sanguinolenta, non era così male se è riuscito a colpirmi magari se dovesse
finire con John lo vado a trovare-. - Perché l’hai provocato?-. - Avevo bisogno di sfogarmi e sapevo che facendo così
l’avrei fatto incazzare. Sono andato in giro a creare casini per tutto il
giorno-. Lo abbracciai più stretto mi sarei potuto abituare a quel contatto
tanto da non volerne più fare a meno. - Questo è da gay Leonard? Stare così?- - Non credo di aver abbracciato così tanto qualcuno in
vita mia, forse è una cosa tipica da Hap & Leo-. - Mi piace stare così-. - Hap non hai alcun tipo di controllo sul tuo corpo lo
sai?- - Hmm?- - Ritira il tuo striminzito pistolino altrimenti non
rispondo più di me-. Mi ero eccitato e neanche me ne ero accorto, sembravo un
adolescente alla sua prima cotta. Mi staccai con lo sguardo basso se l’avessi
guardato in faccia l‘avrei visto con un sorriso pieno di soddisfazione. - Dimentichiamo questo inconveniente eh?- - Classico atteggiamento da eterosessuale dimostrare
liberamente le proprie emozioni! Se succedesse a me mentre sto con John manderei
in manicomio chiunque ci vedesse o dovrei prendere a calci tutte le persone
che comincerebbero ad insultarci-. - Vuoi dirmi che tu hai un controllo totale su te
stesso? Balle!- - Mi hai mai visto sbavare per te o per qualcun altro?
Di sicuro non mi succede quello che è successo a te se non sono io a
permetterlo!- - Ho veramente bisogno di una donna…- - Stasera esci e non tornare prima di domani se non vuoi
nuovamente incazzarti. Sono ancora molto teso e in genere mi sfogo
massacrando qualcuno o scopando e visto che John di là è a mia disposizione
credo che sceglierò la seconda. Da domani ti prometto che faremo meno rumore,
magari schiafferò un cuscino in faccia a John, lo imbavaglio insomma qualcosa
troverò…- - Lascia stare Leo, ho deciso di trasferirmi-. - La mia casa è la tua casa, quando non sai dove andare
c’è sempre il divano a tua disposizione-. Non riuscii a trattenermi dal
fargli una domanda. - Lo ami? John intendo…- - Sì, ma l’anima gemella è solo una, purtroppo la mia è
una convinta conservatrice e rincoglionita quindi mi devo accontentare-. - La tua anima gemella non capisce proprio un cazzo-. - Vai a dirglielo! Come vanno le tue palle?- - Male- - Bene- - Come bene se ti ho detto che va male!- - Quando ti ho dato la ginocchiata volevo farti male e
ci sono riuscito quindi va bene, te la meritavi e visto che non sarò io ad
usufruire del tuo uccello me ne frego se ti fa male o meno. L’importante è
che mi senta soddisfatto io. La prossima volta non darmi della troia e non
chiamarmi frocio seriamente perché non mi limiterò ad una ginocchiata…- - Non sarai una troia ma frocio lo sei amico mio…- - Tu chiamami così sul serio e vedrai quanto lo sono-.
Aprì la porta quando ancora aveva in viso quel sorriso provocante, io rimasi
nella stanza per calmarmi e far scemare l’eccitazione. Quando uscii Leonard
si stava facendo John sul tavolo, nonostante il solito fastidio mi venne da
sorridere. Presi nota di non mangiare più niente su quel tavolo e risi sul
serio, Leonard si girò verso di me. - Vedi di ricordarti di tornare domattina stronzo!- - Di certo non rimango a farvi compagnia-. Me ne andai,
due giorni dopo mi trasferii nel mio nuovo appartamento e le cose tornarono
come prima con la differenza che avevo finalmente cominciato ad avere maggior
dimestichezza con il suo corpo lasciando da parte l’imbarazzo. Ormai ero
consapevole di quanto amavo Leonard. E lo sono tutt’ora che mi ritrovo di
ritorno dal viaggio nel passato nella stessa collinetta di prima, nella stessa
posizione, con lo stesso obiettivo. Ma qualcosa è cambiato nell’immutabilità
della situazione: si è fatto giorno. Impreco perché con la luce del sole è
più facile scoprirmi e anche perché presto i miei amici si sveglieranno. La
preoccupazione di Brett, la rabbia di Leonard, l’ansia di Jim Bob… se solo
Juan Miguel si sbrigasse a farsi ammazzare magari avrei ancora qualche
speranza di arrivare prima che se ne accorgano. Come se la fortuna fosse per
la prima volta dalla mia parte nella visuale del mirino entra quello che
potrebbe essere il mio primo bersaglio, Testa d’Incudine. Il bestione alto
più di due metri con una corporatura da far invidia alle Montagne Rocciose
dovrebbe essere il primo ad essere fatto fuori per quanto è pericoloso, ma
non resisto alla tentazione di aspettare Juan Miguel. Nel frattempo l’orrore
si affaccia alla mia vista, Testa d’Incudine si denuda completamente
scoprendo monti e montagne di muscoli che farebbero schifo anche al
culturista più fanatico. Dall’orrore passo al disgusto quando libera
l’anaconda che ha tra le gambe. Ha un uccello largo quanto il mio bicipite e
lungo quasi quanto il mio braccio. Purtroppo per lui ma fortuna per l’intero
genere umano il suo attrezzo è completamente inutile, tutti gli steroidi e
gli anabolizzanti presi l’hanno fatto diventare un pezzo di carne
incredibilmente grosso ma morto. Leonard quando gliel’ha visto si è subito
prenotato, ha detto che una volta ammazzato gliel’avrebbe staccato e poi
portato a John per farglielo vedere e studiarlo insieme, magari poi l’avrebbe
venduto a qualche museo della scienza per chissà quante migliaia di dollari.
Poi con cattiveria ha fatto una battuta su Raul che se fosse stato ancora
vivo e avesse visto una roba del genere gliela avrebbe tenuto su con un
bastone di legno e se lo sarebbe schiaffato tutto dentro senza scomporsi
minimamente. Mi chiedo quando passerà l’astio che Leonard prova per il suo
ex, immaginare che qualcuno possa godere con una mostruosità del genere non
ti fa dormire sonni tranquilli! Vedo sorridere Testa d’Incudine così sposto
il mirino in direzione del suo sguardo e finalmente quel figlio di puttana di
Juan Miguel diventa un bersaglio mobile anche se maledettamente difficile da
centrare visto che anche lui è nudo e la sua nudità tende a farmi distogliere
la mira per il disgusto. I due si scambiano uno strano sorrisetto che mi fa
pensare a quello di due amanti, nei loro occhi mi pare di leggere i loro
pensieri come se fossero scritti su carta: Juan Miguel pensa ‘guarda che mi
tocca fare per tenermelo buono’, l’anacondato ‘Se mi si addrizzasse almeno un
po’ glielo ficcherei e voglio vedere poi chi ha il coraggio di farmi uscire
dal suo culo!’. Per cancellare la vista di quei pensieri che presto mi
avrebbero portato alla follia, premo il grilletto due volte, una pallottola
per Juan Miguel che rimane freddato all’istante e una per Testa d’Incudine
che ha il tempo di chiedersi perché il suo capo si sia buttato in piscina e
non accenna a tornare su con la testa, poi fa la sua stessa fine. Vengo colto
da conati di nausea, è questo ciò che mi rende diverso da Leonard e da Jim
Bob, quando sono costretto ad uccidere rivivo sul mio corpo la stessa
sofferenza che infliggo e una parte di me diventa vuota come le cartucce
appena esplose. Pulisco le mie impronte sul fucile e tenendolo con la camicia
cerco degli appigli sul terreno per iniziare la discesa ripida della collina.
Quello che mi sembrava un appiglio sicuro e stabile mi tradisce e finisco per
precipitare e rotolare per tutto il tragitto ed è un miracolo se non ho
sbattuto la testa su una roccia rimanendoci secco. Quando mi rialzo, con
qualche costola sicuramente inclinata, scopro di non avere più il fucile con
me ed è il panico totale. Mi guardo intorno come un animale in trappola
sapendo che se non lo ritrovo sono fottuto. Poi lo vedo e il mio cuore perde
un battito, anche due… è finito in un fosso e per recuperarlo non solo mi
straccerei i vestiti graffiandomi ma perderei del tempo che non ho. Decido di
coprirlo con del fogliame cercando di memorizzare bene la sua posizione, dopo
che ho fatto un discreto lavoro di camuffamento mi dirigo verso la macchina
ma sorpresa delle sorprese mi ritrovo davanti al nulla. La cosa sarebbe
comica se non riguardasse me e non fosse in realtà una tragedia… mentre io
ero impegnato a giocare al killer qualcuno ha pensato bene di fregarmi la
macchina! In che mondo viviamo? E mo chi glielo dice a Jim Bob che hanno
rubato la macchina appena noleggiata? Ma forse è pure un bene, se la polizia
scoprisse che quella macchina è stata il mezzo con cui l’assassino si è mosso
possiamo dire che noi non ne sappiamo niente visto che il furto è avvenuto
durante la notte. Perfetto! Me lo posso ripetere quanto voglio ma sono nella
merda fino al collo lo so io e lo saprà Jim Bob quando glielo dirò. Mi sento
troppo stanco e devastato per preoccuparmi quanto dovrei, l’unica fatica che
riesco a fare è alzare il pollice per fare l’autostop. Un camionista si ferma
e mi carica, gli dico la mia destinazione e partiamo a tutta velocità. Appena
mi rilasso mi metto un braccio sugli occhi e piango lacrime silenziose,
rimango così per tutto il viaggio e quando sento il camion fermarsi ringrazio
l’autista e scendo. Non mi sono fatto portare davanti all’albergo, preferisco
non lasciare altre tracce se possibile. Nel chilometro che devo fare per
arrivarci penso a quello che ho fatto, alla faccia delle mie vittime, al
rumore del grilletto premuto, a quello ovattato del fucile e a quello
immaginario delle pallottole conficcate nella carne. La nausea torna prepotentemente
e quasi mi devo appoggiare al muro per non svenire ma poi vedo in lontananza
l’entrata dell’albergo e mi faccio forza. Manca troppo poco per cedere ora,
presto abbraccerò Brett e vedrò Leonard e poi potrò farmi una doccia e magari
passare il resto della giornata a dormire… Riesco a riprendere il controllo
di me stesso e a mettere un piede davanti all’altro fino alla mia camera. Con
un aspetto più salutare di prima busso per farmi aprire e subito un tornado
mi investe. Brett si aggrappa a me con le gambe e le braccia e quasi mi
stende a terra, poi comincia a baciarmi tutto il viso fino a strapparmi il
respiro dalle labbra. Cerco di staccarmela di dosso, sono talmente svuotato
di energie e di emozioni che il solo suo peso mi pare insopportabile da sostenere. - Brett scendi se non vuoi spiaccicarti con me sul
pavimento-. Gli scapiglio affettuosamente i capelli. - Brutto scemo ci hai fatto preoccupare!-. Guardo Brett
che ha le lacrime agli occhi, Jim Bob sollevato che cerca di mostrare una
tranquillità che non ha e infine mi fermo su Leonard, ho quasi paura di
guardarlo negli occhi. Mi è bastato vedere il suo corpo teso per capire quale
deve essere il suo umore, il tremolio delle sue mascelle e lo sguardo che se
potesse mi fulminerebbe all’istante non possono essere certo fraintese.
Sorrido per cercare di smorzare la sua rabbia ma in cambio ottengo solo che
mi dà le spalle e si allontana per andare vicino alla finestra a godersi il
panorama. - Sono tornato no? E per di più ho portato pure a
termine la missione!- - Ci sei riuscito? L’hai ammazzato? Tu sei tutto matto
ma devo ammettere che con i fucili hai un certo talento amico!- Avrò anche il
talento giusto, ma di certo mi manca il carattere per poterlo usare, mi sento
ancora male e l’unico sollievo che ho sono le spalle di Leonard, quanto
vorrei che si girasse e mi facesse capire che mi è vicino. Ma so che non è
una persona tenera e non perdona facilmente, così mi accontento della sua
schiena che comunque mi trasmette sicurezza. - Te l’avevo detto che ci sarei riuscito, ho fatto un
po’ di casini ma ne parliamo dopo ora vorrei…- - Che casini hai combinato?- - Quale parte non hai capito del mio discorso Jim Bob?
Ho detto che ne parliamo dopo…- - Hap non hai un bel aspetto, ti senti bene tesoro?- - No infatti vorrei…- - Sei ferito? Oh mio Dio…- - No Brett non sono ferito…- - Allora cos’è quella brutta cera che hai? Non sei
contento che tutto sia finito?- Brett rimane sempre sorpresa del fatto che
dopo aver ucciso una persona io ne soffra così tanto. Ma è veramente così
strano? Dovrei davvero sentirmi in pace con me stesso per quello che ho
fatto? Per un attimo indurisco lo sguardo, non capisco come possa essere così
cinica. Cazzo anch’io ho sofferto nella mia vita ma non mi viene un orgasmo
quando sono costretto ad ammazzare qualcuno! Leonard e Jim Bob mostrano più
indifferenza che altro quando devono farlo, forse per quello che hanno visto
in Vietnam, ma non li ho mai visti godere quando è ora di premere il
grilletto. Invece Brett è estasiata nel togliere di mezzo chi gli dà
fastidio. Leonard mi prende in giro dicendomi che ho sensi di colpa anche
quando schiaccio la merda, ma lo fa con affetto poi finisce con il
consolarmi, mentre Brett ci mette sempre una buona dose di cattiveria e
finisco sempre con il litigarci. Mi invento qualcosa per non dargli modo di
darmi addosso. - Sono contento, ma quando stavo scendendo dalla collina
sono precipitato per non so quanti metri e la botta l’ho sentita tutta… ora
vorrei solo riposare-. - Oh certo, vuoi che andiamo via?- - Non ancora, devo dirvi quello che è successo per
decidere il da fare ma voglio prima parlare con Leonard da solo-. Cerco una
reazione da parte sua ma mi dà ostinatamente le spalle nascondendomi il viso. - Perché?- - Che ti frega?- Non posso fare a meno di essere brusco,
ma sono veramente stanco e sto troppo male per continuare a fare finta che
tutto vada bene. - Scusami Brett ma ho passato una notte da schifo…- - Ehi sei il nostro salvatore non c’è bisogno che ti
giustifichi, andiamo Jim Bob?- - Prima le signore…- Jim Bob tiene aperta la porta per
lei e poi se la richiude alle spalle. Appena mi giro sento uno spostamento
d’aria fredda ma non faccio in tempo a capirne la fonte che mi ritrovo
Leonard a due millimetri dal mio viso che sta per caricare il pugno. Lo vedo
arrivare ma non ho abbastanza riflessi per evitarlo così mi esplode alla
bocca dello stomaco facendomi piegare in due per il dolore. Mi leva il
respiro e comincio a tossire per trovare un po’ d’aria nei polmoni. Le
costole mi martellano per il dolore e le lacrime mi fanno vedere appannato.
Sapevo che era incazzato ma non immaginavo fino a questo punto… Il colpo
sembra almeno averlo svuotato di tutta l’aggressività, mi sarei quasi
aspettato una ginocchiata ora che sono piegato in due. - Cazzo Leonard, sarebbe stato meglio un calcio nelle
palle, devo avere qualche costola rotta e tu mi hai colpito proprio lì…- - No, ti ho preso lo stomaco, avevo capito che ti eri
fatto male dovresti essermi grato per aver evitato le costole…- - Troppo gentile, dovresti fare qualcosa per migliorare
quel caratterino che ti ritrovi-. - Finché ho a che fare con te mi sarà impossibile, hai
il dono naturale di farmi incazzare-. - E io che speravo di essere confortato…- - E’ già molto se riesci ancora a reggerti in piedi Hap,
meriteresti di essere preso a calci in culo da qui all’eternità-. - E’ questo il trattamento riservato ad un eroe?- - Non ti rendi conto di quello che mi hai fatto passare
lasciandomi qui ad aspettarti vero?- - So che ti sei preoccupato ma…- - Dici che mi sono preoccupato Hap? Da quando ho letto
quella lettera non ho fatto altro che pensare che non ti avrei mai più
rivisto vivo che ti avrei perso. Ho pensato alla tua bastardata di avermi
lasciato indietro, hai svuotato di significato la nostra amicizia facendo
quello che hai fatto. Cazzo Hap mi hai lasciato indietro ti rendi conto, mi
hai fatto aspettare in compagna della tua donna la notizia di sapere se
saresti tornato o se ti eri fatto ammazzare. E poi che voleva dire quella
lettera? Se fosse venuta Brett a dirmi che ti eri fatto ammazzare credi che
la frase dì a Leonard che gli voglio bene mi avrebbe aiutato ad accettare la
tua morte? Non pensi che piuttosto mi avrebbe fatto ancora più male saperti
ipocrita fino alla fine? Oppure che mi sarei sentito meno in colpa a non
essere stato al tuo fianco? Come fai a dire che mi sono preoccupato eh? Ho
pensato di tutto e di più e quando ti ho visto ho quasi desiderato che fossi
morto per quanto mi hai fatto stare di merda! Avrei preferito farmi ammazzare
piuttosto che stare qui ad aspettare senza poter fare niente. Il tuo gesto è
stato veramente inutile, sai benissimo che se saresti morto io avrei cercato
di vendicarti e ci sarei rimasto secco sicuramente…- - Leonard non pensare che non ti abbia voluto vicino,
appena ho pensato di volerla fare finita con Juan Miguel sapevo che se solo
avrei aspettato un attimo di più ci avrei ripensato. Lo sai non riesco ad
ammazzare con premeditazione, se ci avessi pensato su sarei arrivato alla
conclusione che era sbagliato e non l’avrei fatto. Per questo ho scritto
quelle due righe e sono andato via da solo, se ci fosse stato qualcuno al mio
fianco non avrei mai portato a termine quello che avevo in mente.
Specialmente se ci fossi stato tu, mi faccio schifo ogni volta che mi
costringo a farlo e non mi piace sentirmi così con te vicino, è come se
facessi schifo anche a te. Posso sopportare di provarlo io ma non riuscirei a
sopportare di essere disprezzato da te, mi fa troppo male per averti con me
in quei momenti.- - Lo sai che non potresti mai disgustarmi! Soprattutto
per qualcosa che io stesso faccio e che a differenza di te non provo alcun
rimorso quando devo farlo… Quando uccido mi basta pensare che ho tolto dal
mondo un pezzo di merda per sentirmi in pace e dormire sereno la notte. Tu
invece sei troppo buono ti fai il sangue cattivo per persone che in vita loro
non hanno fatto altro che torturare, uccidere, stuprare, rubare non dico che
dovresti essere fiero di averne tolto di mezzo uno ma dovresti pensare che è
solo una questione di sopravvivenza o te o lui. E se riesci a pensare a
questo non avrai più paura del mio disprezzo perché sai che ciò che desidero
di più al mondo e vedere la tua brutta faccia giorno dopo giorno e
sinceramente me ne frego se devono morire persone del genere al posto tuo, mi
basta che tu sia vivo, ti perdonerei qualunque cosa basta che ritorni da me
sano e salvo-. Mi abbraccia appoggiando la sua guancia alla mia e
accarezzandomi la testa. Mi rilasso contro il suo corpo per appropriarmi di tutto
il suo calore e dell’affetto che riesce ad emanare con la sua sola presenza,
gli metto le braccia intorno alla vita e lo stringo di più a me. Mi piace il
suo odore, l’ho sempre trovato rassicurante, gli accarezzo la schiena e un
senso di sicurezza e protezione mi placa tutta l’’angoscia. Solo lui mi fa
questo effetto… - E’ stato terribile Leonard, peggio delle altre
volte…- - Shh non pensarci più è tutto finito ora, l’importante
è che tu sia qui sano e salvo-. - Lo sai che erano amanti?- - Chi?- - Juan Miguel e quel gigante…- - Davvero? E’ stato carino da parte tua ammazzarli
insieme allora…- - Carino?- - Se ti dovessero ammazzare preferirei che ammazzassero
anche me e noi non siamo neanche amanti. Morire insieme alla persona che si
ama non è una brutta morte dopotutto, c’è di molto peggio in giro-. - Non credo che Juan Miguel provasse quel tipo di amore
per la sua guardia del corpo-. - E’ difficile che ci sia qualcuno al mondo capace di
amare qualcuno quanto io amo te Hap, ma hai ragione credo che era Testa
d’Incudine l’unico ad amare tra quei due e che Juan Miguel se ne
approfittasse solo. Per di più quel gigante era pure morto sessualmente
quindi non doveva neanche temere la sua mostruosa anaconda, era proprio un
pezzo di merda. Se fosse ancora vivo andrei personalmente ad ammazzarlo, ma
senza pistola gli stronzi come lui li voglio finire con le mie mani…Per la
prima volta in vita mia avrei goduto ad ammazzare una persona, forse mi
sarebbe venuto addirittura un orgasmo alla fine del suo ultimo respiro…- - Anche per Testa d’Incudine?- - No, lui sarebbe stato semplicemente una cosa da fare…- - Ma come diavolo fate tu e Jim Bob?- - A me l’ha insegnato il Vietnam, ho dovuto ammazzare
talmente tanta gente, tra cui molti innocenti, che gli stronzi non li considero
neanche più esseri umani. Se li considerassi tale come potrei guardarmi in
faccia sapendo quello che ho fatto in Vietnam? Se provassi pena per i
criminali, non riuscirei a vivere per le colpe che ho veramente commesso Hap.
Per un periodo della mia vita mi sono trasformato in un assassino, ora mi
limito ad essere uno spazzino, elimino la feccia che minaccia il mio
territorio… non ne sono contento ma ne vale della mia sopravvivenza e questo
è abbastanza per farmi andare avanti con la coscienza pulita… Ci sarei dovuto
andare io stanotte ad ammazzare Juan Miguel, non sei fatto per il lavoro
sporco credi che ci sia del buono in tutte le persone. Dai la colpa alla
società giudicandola malsana mentre per me il male ce l’ha dentro l’individuo
ed è ora che le persone si prendano la responsabilità di quello che fanno. So
di cosa sono capaci, ho visto troppe cose in Vietnam per riuscire a starmene
con le mani in mano in attesa che la giustizia si faccia prendere per il culo
dal potere-. Lo sento tremare di rabbia; quando mi è capitato di dormire con
lui l’ho sentito molto spesso agitarsi nel sonno, oppure svegliarsi in un
bagno di sudore dopo un incubo che molto probabilmente è più un ricordo di
quello che ha passato in guerra. A volte l’ho abbracciato per confortarlo e
lo sentivo tremare allo stesso modo di ora. Non ho la minima idea di cosa
abbia passato laggiù, quando mi hanno chiamato per arruolarmi, io ho
rifiutato e il tempo che avrei dovuto passare in Vietnam me lo sono fatto in
una prigione militare, non stavo in vacanza ma in confronto a Leonard mi è
andata veramente di lusso… Appoggio la testa sulla sua spalla e ho le labbra
che gli sfiorano quasi il collo. - Non avrei mai permesso che ti sporcassi le mani al
posto mio Leonard…- - Hap ringrazio il cielo di avermi fatto nascere nero,
se avessi avuto la pelle bianca avrei visto continuamente le mie mani sporche
di sangue, quelle del sangue innocente sono macchie che non vanno mai via e
io ne sono completamente intriso…- - Se fosse così io non riuscirei ad abbracciarti
Leonard, non riuscirei a trovare conforto toccandoti semplicemente e non
riuscirei sicuramente ad amarti se ti considerassi colpevole. Amo tutto di te
a parte il caratteraccio che ti ritrovi ma alla fine adoro anche quello
perché è ciò che ti contraddistingue di più, essere così intrattabile quando
in realtà sei una delle persone più leali e giuste che io abbia mai
conosciuto. E sei capace di amare in modo totale anche senza ricevere nulla
in cambio, una persona abietta non ne sarebbe mai capace…- - Ho capito perché sei innamorato di me Hap, mi hai
scambiato per un’altra persona…- - Sta’ zitto scemo…- - Mi fai il solletico se mi parli così vicino al collo,
e la mia reazione al solletico potrebbe non piacerti…- - Ovvero?- Mi piace da matti stuzzicarlo perché tanto ho
la certezza che qualunque cosa io possa fare lui non reagirebbe mai alla mia
provocazione. Mi diverte vederlo trattenersi dal fare quello che vorrebbe,
sapere che si sta mordendo le labbra per la frustrazione e a pensare a chissà
cosa per evitare che il suo corpo sveli tutto il suo desiderio. So di essere
sadico ma lo sono perché Leonard ha un animo masochista e autolesionista
quando ha a che fare con me è lui che mi ispira e questo me lo fa amare ancora
di più, mi fa troppa tenerezza per non approfittarmene. Ha sbagliato su tutta
la linea ad innamorarsi di uno come me, in genere è lui a fare la parte del
cacciatore, con me invece finisce sempre per essere la preda. Dopotutto è
vero che in una coppia c’è sempre chi ama di più dell’altro e anche se io lo
amo come non ho mai amato in vita mia lui mi surclassa alla grande. - Non ci voglio neanche pensare a quello che potrei
farti se non allontani quelle labbra-. Lo accontento più che altro perché mi
sta venendo una voglia pazzesca di mordicchiargli il collo, magari leccargli
la pelle e vedere se sa veramente di cioccolato come sembra e finire con il
fargli un bel succhiotto. La situazione sta degenerando… Continuiamo a
rimanere abbracciati ma ora mi limito a posare il mento sulla sua spalla ma
non posso vietare alla mia mano di percorrere la sua spina dorsale avanti e
indietro. - Leo ho combinato un casino…- - Oltre a quello di avermi fatto incazzare e di avermi
fatto quasi perdere il controllo?- - Puoi giurarci, lo sai che quando incomincio a
combinare casini non mi fermo più no?- - Pensi che mi devo mettere seduto per digerire meglio
la notizia?- - Sarebbe meglio ma non azzardarti a farlo, voglio
rimanere così, altrimenti mi prende il panico a pensare a quello che può
succedere-. - Ma che hai combinato?- - Dopo che ho ucciso Juan Miguel è andato tutto storto,
per scendere dalla collinetta su cui stavo ho fatto un volo incredibile e
quando sono riuscito ad alzarmi mi sono accorto di non avere più il fucile
con me…- - Oh cazzo non mi dire che l’hai perso! Dovevi
distruggerlo subito!-. - E’ quello che volevo fare! Comunque non l’ho proprio
perso, so dov’è. Mi è caduto in un fosso, siccome in quel momento non ero in
grado di recuperarlo l’ho coperto con del fogliame non ci vorrà niente a
recuperarlo…- - Non sei così scemo come sembri allora-. - Aspetta a dirlo non ho ancora finito… Mi hanno rubato
la macchina-. - Ti hanno cosa??? Non mi dire che mentre giocavi al
killer qualcuno ti ha fottuto la macchina!!! Dio Hap tu per i guai sei come
la merda per le mosche! Ci saranno impronte dappertutto in più è a nome di
Jim Bob, quello ti uccide!- - C’è un altro piccolo particolare che non stai
prendendo in considerazione Leonard…- - Quale?- - Che visto che mi hanno rubato la macchina per tornare
in albergo ho dovuto fare l’autostop…- - Cazzo qualcuno allora ti ha pure visto? Questo è
meglio non dirlo a Jim Bon tanto non ci possiamo fare niente…- - Non mi sono fatto accompagnare fino in albergo mi sono
fatto lasciare prima…- - Hai fatto bene-. - Pensi che scopriranno che sono stato io?- - Faremo di tutto perché questo non accada…- - C’è la pena di morte anche in Messico?- - Non pensare a queste cose neanche per scherzo Hap…- - Ci sto pensando seriamente, se mi beccano e mi
rimpatriano in Texas sono fottuto…- - Non ti succederà niente, vedi però che hai bisogno che
io ti segua ovunque? Se non ci sono io chi ripara i casini che fai e chi ti
copre il culo?- - Se ci fossi stato pure tu ora saremmo in due nei
casini-. - E’ meglio raccontare subito a Jim Bob quello che è
successo, se siamo tempestivi riusciamo a riprendere il fucile prima che lo
trovino la polizia o gli uomini di Juan Miguel, per quanto riguarda la
macchina invece temo che ci vorrà solo una grande botta di culo-. - Prima però voglio che Brett vada via, è diventato
troppo pericoloso per lei rimanere, se mi arrestano potrebbe essere accusata
come mia complice, se mi trovano prima gli uomini di Juan Miguel finiamo
ammazzati tutti e due…- - Pensi davvero che riuscirai a mandarla via? Non mi
pare una donna ragionevole…- - Non me lo dire mi sembra di essere circondato solo da
persone che si credono di essere immortali e invincibili!- - Esclusi i presenti?- - Ovviamente! Ti senti forse tirato in causa?- - Assolutamente no-.
- Ti trasferisci nella mia stanza?- - Perché?- - Non mi va di stare solo stanotte, mi sento troppo di
merda-. - Allora perché vuoi mandare via Brett?- - Sai com’è fatta se gli dicessi che cosa ho finiremmo
sicuramente per litigare -. - Come vuoi ma io non sono molto bravo a consolare lo
sai-. - Mi basta averti vicino, se potessi stare così per
sempre sarei in pace con il mondo, hai il potere di annullare e rendere
inoffensive le mie paure anche se non dici una parola. Forse questo vuol dire
essere l’anima gemella di qualcuno…- - Già…- Mi sfiora appena le labbra con le sue ma è più
un contatto di respiri che altro. Rimango comunque spiazzato, non mi sarei
mai aspettato un gesto simile da parte sua, che è il più freddo tra noi due.
Fino adesso sono sempre stato io a esternare i miei sentimenti a volte anche
con situazioni imbarazzanti, mentre lui è sempre rimasto composto mantenendo
le distanze giuste tra di noi. Se anche lui comincia a perdere il controllo
siamo nei casini. Non ho il tempo di parlare che apre la porta della stanza e
fa rientrare Jim Bob con Brett, quando si rigira dalla mia parte mi sorride
affettuosamente e con una dolcezza che non gli avrei immaginato. Un sorriso
amichevole che non ha niente di provocante e spinto, forse come è stato
quello sfiorarsi di labbra. Ma quel contatto che non c’è stato mi è piaciuto
più di qualsiasi provocazione sessuale possibile. Mi chiedo quanto possa
essere stupendo fare l’amore con lui se anche il niente riesce ad accendermi
così tanto. - Avete finito di parlare?- - Sì e ci sono varie cose che dobbiamo discutere, Hap ha
combinato un po’ di casini-. - Quali?- - Parla tu Leonard non credo di avere abbastanza
lucidità per spiegare ora-. Leonard mi guarda scuotendo la testa non si rende
conto di quanto mi abbia turbato il suo gesto. Mi sdraio sul letto
trattenendo un urlo di dolore per la fitta alle costole. Si siede accanto a
me e inizia a spiegare. Faccio finta di ascoltarlo ma mi limito a guardarlo,
mi piace averlo così vicino… - Hap ha combinato due casini: il primo ha perso il
fucile, il secondo si è fatto fregare la macchina che abbiamo noleggiato…- - Cazzo!- - La stessa mia reazione! Per il fucile non dovrebbero
esserci problemi, Hap l’ha nascosto bene e mi ha spiegato dove l’ha lasciato
quindi possiamo recuperarlo anche subito e la macchina che mi preoccupa, sarà
piena di impronte e in più è registrata a tuo nome Jim…- - Doppio cazzo!- - Già, da una parte abbiamo la polizia che se trova la
macchina siamo fottuti dall’altra se la trovano gli scagnozzi di Juan Miguel
siamo fottuti ancora di più. Quindi o ci mettiamo tutti a novanta gradi ad
aspettare che ci inculino o ci diamo da fare e la troviamo prima noi, ho
detto tutto Hap?- - Sì meglio di quanto potessi fare io. Sentite quello
che faremo, diamo un’occhiata in giro per vedere com’è la situazione e se
capiamo che nessuno ci sta dietro per ammazzarci ce ne torniamo in Texas, è
inutile tornare a casa e portarci dietro dei killer mettendo così a rischio
anche chi ci sta intorno, che ne dite?- - Ottimo piano!- Sembrano tutti d’accordo, rivolgo il
mio sguardo a Brett finché non si accorge che la sto fissando. - Dobbiamo prima fare una cosa però, qualcuno deve
portare Brett all’aeroporto…- - Che cosa? E perché?-. - E’ per il tuo bene, ora che ho ammazzato il boss siamo
più in pericolo di prima e non voglio che ti succeda qualcosa, ti voglio al
sicuro-. - Te lo scordi Hap! Io rimango con te!- - No tu vai a casa e mi aspetti lì, non puoi fare niente
per farmi cambiare idea-. - Posso semplicemente non andarmene…- - Brett te lo chiedo per favore! Ho già dovuto
sotterrare mia moglie, una mia ex e ora Beatrice non farmi aggiungere anche
il tuo nome alla lista!- - Non mi farò ammazzare-. - Nessuno vuole mai farsi ammazzare ma alla fine
qualcuno muore sempre. Sono anni che mi ripeto che non permetterò più a
nessuno di fare del male a chi voglio bene ma continuo comunque ad essere
circondato da cadaveri dei miei amici e delle mie donne-. - Posso rendermi utile…- Non ce la faccio più a
sostenere il suo sguardo, nei suoi occhi mi pare di vedere tutte le persone
che ho perso nella mia vita, nessuna delle quali è morta per morte naturale.
Leonard mi salva attirando l’attenzione su di sé. - Brett faresti un piacere anche a me se tornassi a La
Borde, potresti avvertire John del pericolo e magari trasferirti da lui o lui
da te, non mi fido a lasciarlo solo, per le armi ha la stessa destrezza che
ha con le donne e se qualcuno gli entra in casa è capace di farsi venire un
infarto per la paura. Almeno tu sei brava ad usare la pistola…- - Mi stai chiedendo di prendermi cura del tuo uomo…- - Già…- - E se te lo portassi via?- - C’è più possibilità che ti porti via io Hap che tu
riesca solo a farti toccare da John-. A questa battuta quasi mi strozzo da solo, e se Jim Bob
non fosse stato lesto a darmi delle pacche dietro la schiena sarei
sicuramente stramazzato per terra. - Sei troppo sicuro del tuo uomo Leonard-. - No, sono sicuro del mio uomo solo se si trova vicino
ad una donna, ti manca una cosa per potergli interessare. Hai più possibilità
con me che con lui…- - Perché?- - Ti manca l’uccello Brett, a John a letto gli piace
stare sotto, non gli frega di scopare un uomo figurati se spreca tempo con
una donna. Piuttosto va in un bar gay e mi tradisce con uno che trova lì!
Prelevalo anche con la forza e portarlo con te, è troppo imbranato anche per
tenere in mano una pistola. Mi sentirei più sicuro se ci sei tu con lui-. - E la prenderà bene? Insomma una donna che protegge un
uomo…- - Ah non ti preoccupare John non soffre di machismo come
ne soffro io, gli piace essere protetto e accoccolato. Ti do il permesso di
provarci con lui in tutti i modi che conosci, vedrai quanto si imbarazzerà,
non sa come comportarsi davanti alle avances di una donna fa una tale
tenerezza da farti venire voglia di stuzzicarlo ancora di più, non sai cosa
gli combino quando usciamo e gli presento all’improvviso una bella donna, poi
mi tiene a stecchetta per una settimana ma la sua faccia e la figura di merda
che fa ne vale la pena-. - Già ce l’ho un uomo da proteggere e accoccolare-. La
guardo sorridendogli, questo è il lato che preferisco di lei, quando è dolce,
divertente, femminile. - Brett non ti devi preoccupare per me, non penso che
torneremo più tardi di domani, se John sta messo così male non credo che
Leonard riuscirà a stargli troppo lontano, vero?- - Sto in astinenza da vari giorni se è per questo e non
mi va di saperlo tutto solo…- - Preferisci che ci sia un uomo nel suo letto Leonard?- - Fanculo Jim Bob!- - Ok scusa ho esagerato-. - La finite? Chi accompagna Brett? Io vorrei farmi una
doccia prima di andare a recuperare il fucile e la macchina…- - Ci va Jim Bob, si deve far perdonare dal sottoscritto
per varie battute di cattivo gusto-. - Va bene se la signora non ha nulla in contrario…- - Ehi non provarci con la mia donna eh?- - Ma ti pare! Allora Brett andiamo?- - Dammi il tempo di radunare le mie cose e arrivo…- - Brett dammi un bacio così vado a lavarmi-. Non ce la
faccio più a tenermi addosso i stessi vestiti di quando ho fatto fuori quei
due, voglio eliminare più cose possibile che me lo possano ricordare. Faccio
per alzarmi ma le costole sembrano quasi voler abbandonare il loro posto. Mi
rimetto giù e la mano di Leonard si offre di aiutarmi. - Fatti la doccia che poi ti medico, controllo se hai
qualcosa di rotto e ti spalmo la mia medicina miracolosa-. - No quella schifezza te la tieni per te, non mi va di
sporcarmi di sperma-. - Ancora con questa storia! Anche se non ti voglio dire la
ricetta segreta questo non vuol dire che debba essere per forza sperma!- - Il colore e la consistenza è quella Leo!- - Tutte le creme hanno quel colore non rompere! E poi
devi ammettere che ha degli effetti miracolosi!- Abbraccio Brett per cercare
di levargli di dosso quell’espressione triste. Si stringe a me facendomi
sentire ogni curva del suo corpo. Ha una linea morbida da farti desiderare di
amarla e di possederla appena la sfiori. Un seno prosperoso che palpo, un
sedere tondo ma non grosso che accarezzo ed è sempre pronta a ricevermi
aperta per farmi godere, metto una mano sotto la sua gonna e gli scanso
appena le mutandine in modo da potermi intrufolare in lei. Sapevo di trovarla
bagnata ma mi stupisce sempre sentirla così desiderosa di avermi dentro di
lei. Quasi dimentico dove e con chi sono e se non ci fosse stato Jim Bob ad
interromperci credo che avrei fatto l’amore con lei in quel momento in piedi
sbattendola al muro… - Ragazzi non vorrei interrompervi ma se dobbiamo andare
è meglio che sia ora-. Mi giro per guardare dov’è finito Leonard e lo trovo
di nuovo a fissare il panorama dalla finestra, mi avvicino a lui gli do una
pacca sulla schiena e gli sorrido lui mi risponde sospirando pesantemente. - Brett ci sentiamo stasera, fai buon viaggio piccola-. - Tu stai attento mi raccomando-. Mi schiocca un bacio
da lontano e faccio per acchiapparlo al volo e Jim Bob fa finta di vomitare
per la scena stucchevole. Io e Brett scoppiamo a ridere simultaneamente, mi
fa talmente male il torace che sono costretto a rifugiarmi in bagno per non
sbellicarmi dalle risate. Le voci fuori mi giungono ovattate e finalmente
sono libero di sentirmi di merda, mi spoglio ed entro nella doccia, apro a
manetta l’acqua fredda per dare un po’ di sollievo al corpo e alla mente.
Appena mi si intorpidisce la pelle e la testa mi si svuota passo all’acqua
calda e comincio lentamente a lavarmi facendo attenzione sui vari ematomi che
la caduta mi ha lasciato. Metto la testa direttamente sotto il getto e mi
libero delle lacrime che finora ho trattenuto, sentendomi appena meglio come
se mi stessero avvelenando l’anima. Non so quanto rimango a godere del tepore
dell’acqua ma quando esco mi sento rigenerato, ancora stanco e amareggiato ma
di nuovo con la voglia di vivere. Mi accorgo di essermi scordato i vestiti in
camera, ma poco importa tanto sia Brett che Leonard mi hanno visto nudo più
di mia madre e per quanto riguarda Jim Bob c’è sempre una prima volta. Prendo
un asciugamano e me lo lego alla vita, vado in camera e trovo Leonard a trafficare
con il suo personale armamentario. - Sono andati via?- - Sì, Brett mi ha detto di prendermi cura di te perché
ciò che succederà a te succederà a John…- - John sarebbe stato più al sicuro da solo che con lei…- - Sicuramente, ma tu volevi mandarla via e io le ho dato
un motivo in più per andare, spero che mi perdonerà per avergli mandato un
terremoto simile…- - Che stai facendo?- - Preparo le pistole, la tua l’ho già sistemata-. - Ti aspetti qualche visita inaspettata?- - No, ma è sempre meglio essere pronti-. - Se arrivano adesso di me fanno quello che vogliono,
non ho la forza di fare nulla-. - Per questo ho preparato le pistole, ora stenditi che
ti controllo le costole-. - Non ti preoccupare non ho niente di rotto, riesco a
respirare normalmente-. - Questo fallo dire a me, ora stenditi se non vuoi che
ti ci leghi su quel letto-. - Seee ti piacerebbe!-. Mi sdraio facendo attenzione ad
appoggiare piano la schiena sul materasso ma comunque una scarica di dolore
mi attraversa il torace. Trattengo un gemito per non far preoccupare Leonard
ma lui riesce a capirmi lo stesso. - Non credo che sia solo una botta Hap…- - Sei perspicace…- Si mette seduto affianco a me e
comincia a tastarmi le costole una per una. Mi fanno tutte male ma quando
arriva all’altezza della quarta quinta costola caccio un urlo da far tremare
le pareti. Leonard con l’altra mano cerca di tenermi fermo e solo mettendoci
tutta la sua forza ci riesce. - Scegli tu Hap, vuoi andare in ospedale o lasci che te
la sistemo io? Non hai nulla di rotto, ma una costola si è spostata, te la
posso sistemare ma non ho da darti nulla contro il dolore, magari in ospedale
ti darebbero un antidolorifico…- - No niente ospedale, dammi una botta in testa così
svengo-. - Scordatelo-. - Allora non badare a tutti gli insulti che ti lancerò,
e se mi metterò a frignare che rimanga tra noi eh?- - Cerca di stare rilassato se tiri fuori gli addominali
non riesco a raggiungerla-. - Fortuna allora che non ho il tuo fisico…- Gli sorrido
allusivo, un modo come un altro per smorzare la tensione… - Fai un bel respiro, chiudi gli occhi è meglio se non
sai quando sto per farlo-. - Ok, non sai quanto ti sto odiando in questo momento-. - Così mi spezzi il cuore Hap-. Un dolore mai provato
prima mi fa mancare il respiro e sento come se mi stessero sbudellando vivo e
due tenaglie cercassero di strapparmi una per una le costole. Pronuncio tutte
le bestemmie e parolacce imparate nella mia vita e ne invento anche qualcuna
nuova; sto quasi per svenire quando sento qualcosa muoversi come un
interruttore e il dolore da acuto che era si trasforma in qualcosa di vivo e
pulsante ma molto più sopportabile. Mi asciugo le lacrime dagli occhi e
quando sono sicuro di non avere più perdite di quel tipo li apro e vedo Leonard
sudato quanto me che mi sta seduto sopra. Non me ne ero neanche accorto… - Hai finito?- - Dovresti dirmelo tu, ti senti meglio?- - Credo di essermi cacato o pisciato addosso ma ora sto
meglio-. Leonard si alza appena mi da una controllata veloce e poi si rimette
seduto come prima. - Nessun caso di incontinenza da queste parti Hap-. - Ci mancherebbe, mi stai schiacciando le palle
Leonard-. Non è vero ma il mio corpo sta prendendo strade pericolose e non
voglio che si accorga che mi si sta drizzando l’uccello. Ma dopo una
sofferenza simile sarà anche normale se mi preme addosso quel culo da favola
che si ritrova… - Oh scusa a volte dimentico che anche tu sei un uomo…- - Stronzo!- Si alza liberandomi del suo peso, ed era un
peso così bello che subito mi dà nostalgia. Avrei voluto strusciarmi su di
lui almeno una volta e vedere che effetto faceva… - Rimani giù che ora passo alla medicazione-. - Che schifo!- - Hap posso spalmarti la crema delicatamente o posso
farlo in un modo che anche un Tir saprebbe essere più delicato…scegli tu-. - La prima grazie-. Si stende di lato e prende un po’ di
crema con le mani. All’improvviso mi sento teso, ripenso a quello sfiorarsi
di labbra e m’immagino che lo possa fare di nuovo, ma ora io sono nudo, lui
avrà le sue mani su di me… chi mi dice che riusciremo a mantenere il
controllo di noi stessi? Prima mi stavo eccitando solo ad averlo vicino e lui
ora riuscirà a trattenersi? Finora ha dimostrato di avere più controllo di me
ma dopo quel quasi bacio non ne sono più tanto sicuro. Lui non ha i stessi
freni che ho io quando si tratta di stare con un uomo e la situazione pare
fatta apposta per sfuggirci di mano… Leonard ignaro dei miei pensieri si
rimette di nuovo a cavallo su di me stavolta appoggiandosi appena al mio
corpo. - Così non dovrei pesarti, se sto di fianco non riesco a
spalmartela bene-. - Non mi pesi, ma a pensarci bene ne posso fare a meno-.
Cerco di disarcionarlo per evitare che succedano incidenti imbarazzanti, ma
lui mi blocca con le gambe e mi fulmina con lo sguardo. - Eh sta un po’ fermo Hap!- - Ma davvero non ne ho bisogno-. Vedo la mano di Leonard
avvicinarsi pericolosamente ai miei addominali e non posso fare a meno di
tendere i muscoli. - Ma si può sapere che hai? Rilassati! Come faccio a
massaggiarti se hai i muscoli così tesi?- Faccio un respiro e mi rilasso come
ha detto ma appena sento la sua mano fredda mi irrigidisco di nuovo. - Ah non ce la faccio!- Esplodo imprecando, Leonard mi
guarda stupito non capendo a cosa mi riferisco. - Non ce la fai a fare cosa?- - Questo!- - Perché?- - E’ colpa tua Leo!- - Mia?- - Perché diavolo mi hai baciato?- Finalmente arrivo al
punto della questione che mi brucia. Voglio sapere che cavolo gli è passato
in testa quando l’ha fatto, vorrei anche che lo rifacesse di nuovo ma questo
me lo tengo per me ovviamente… - Ti ho baciato? E quando l’avrei fatto?- Mi risponde
realmente sorpreso, mi fa quasi venire il dubbio di essermelo sognato! - Prima di far rientrare Jim Bob e Brett…- - E quello tu lo chiami un bacio? Se vuoi ti do una
dimostrazione pratica di come io consideri un bacio Hap!- Ride divertito e
spudoratamente malizioso. - Puoi chiamarlo come ti pare ma dimmi perché diavolo lo
hai fatto!- - Hap ho mai cercato di sedurti da quando ci
conosciamo?- - No-. - Appunto e non l’ho fatto perché non ho mai voluto
mettere a rischio la nostra amicizia, anche quando mi hai detto che mi amavi
non ho fatto niente. Se devo metterla a rischio voglio che sia tu a dare
inizio alla cosa, in modo che se finisce male almeno ho la consolazione di
poterti prendere a pugni per aver mandato tutto a puttane. Quello di prima è
stato solo un gesto d’affetto, ti ho visto distrutto e a pezzi e volevo che
sapessi che ti stavo vicino. Se avessi voluto approfittarmi di te a quest’ora
ti saresti trovato sotto di me a fare altro invece che a farmi dannare per
spalmarti questa dannata crema!- Quasi sono deluso da questa spiegazione.
Sapere che quel quasi bacio non ha nessun significato nascosto e che per lui
è stato un gesto qualunque come una pacca sulla spalla mi fa sentire derubato
di qualcosa di prezioso. - Sono un idiota scusami-. - Lo scopri solo adesso di essere un idiota? Ora posso
finire di medicarti?- - Procedi pure-. Con un sospiro di esasperazione
comincia finalmente a spalmarmi la crema spargendola fino all’ombelico. Mi
accarezza delicatamente la pelle per paura di farmi male e io cerco di stare
più rilassato possibile per facilitargli il compito. Ma per massaggiarmi
l’intera parte si dondola e quel movimento del bacino mi fa tendere un altro
muscolo. Per spingere le mani sposta continuamente il peso del suo corpo
aumentando e diminuendo di continuo il contatto tra i nostri corpi. Mi
chiedevo come sarebbe stato strusciarmi sul suo sedere e ora è il suo sedere
che si struscia su di me e la reazione è scontata ed evidente. L’asciugamano
legato in vita si alza pericolosamente tra le mie gambe mostrando una vetta
che prima era una pianura ma nonostante tutto Leonard continua a sfiorarmi e
a strusciarsi, non sembra neanche accorgersi dell’imbarazzante presenza che
si è fatta avanti… - Hap ti stai ingrassando guarda qui che pancia ti sta
venendo-. Mi chiedo come cavolo faccia a fare finta di nulla, forse pensa che
sia una reazione normale e non vuole darci più di tanto peso, ma qualcosa nei
miei piani bassi sta succedendo e lui pensa solo al mio grasso! Stringo le
lenzuola tra le dita per cercare di scaricare una minima parte della
frustrazione che provo… - Mi sono ingrassato da quando sono tornato con Brett,
mi cucina pranzi e cene che non mangiavo più ai tempi di mia moglie-. - Ma sei tornato anche a fare sesso, quindi dovresti
smaltire quello che mangi-. - Mah a me non ha mai fatto dimagrire…- - Si vede che non lo fai bene…- Ormai ogni frase di
Leonard la opto come una provocazione ma quest’ultima non mi pare solo una
mia paranoia, fortuna che aveva detto che non avrebbe mai cercato di sedurmi!
Beh in effetti sono io che sono eccitato bello dritto in attesa che il suo
culo si strusci nuovamente su di me… - Nessuna si è mai lamentato di come lo faccio se lo
vuoi sapere…- - Non ne dubito… allora dove ti fa male ancora?- - Non c’è un posto preciso mi sento totalmente a pezzi,
sono caduto come un sacco di patate da non so quanti metri, mi sento come se
i muscoli fossero tanti pezzetti di vetri.- - Hai sbattuto anche la schiena?- - Sì sono rimbalzato per terra-. - Allora girati-. - Mica vorrai mettermi quella schifezza anche lì vero?- - No ti faccio un massaggio-. - Davvero mi fai un massaggio?!- Non posso crederci! I
massaggi di Leonard fanno veramente miracoli, è bravissimo. Le poche volte
che me li ha fatti è riuscito a farmi sciogliere tutti i muscoli della
schiena e mi sono sentito bene per giorni. Peccato però che rifiuta sempre di
farmeli, mentre so che a John li fa spessissimo. Beh John gli dà in cambio
qualcosa che io non gli do, forse per questo c’è questa differenza di
trattamento. - Sì-. - Devo rischiare la pelle più spesso se questo è il
risultato-. - A forza di rischiare prima poi ci resti secco però, e
una volta morto ti serviranno a poco i miei massaggi-. - Allora fammeli più spesso no?- - Accontentati di quelli che ti faccio, che non
meriteresti neanche quelli!- - Però a John glieli fai sempre, lo so perché ci sono
giorni che si lamenta di avere dolori da tutte le parti e il giorno dopo sta
bene come se non avesse mai avuto niente-. - Hap sta zitto, glieli faccio perché sono io a fargli
venire quei dolori, se vuoi lo stesso trattamento devi essere pronto a
prendere tutto!- - Ah ok sto zitto-. - Bravo e ora girati prima che ci ripenso-. Mi giro
cercando di nascondere quanto sono eccitato ma Leonard guarda da tutt’altra
parte ignorandomi completamente, quando sono di nuovo sdraiato si mette
comodamente seduto sul mio sedere. - Stare seduto sul tuo culo è molto più comodo Hap…-
Fortunatamente ho la faccia schiacciata contro il materasso in modo da
nascondere quanto sono arrossito. La sua allusione mi fa vergognare a morte e
non ho il coraggio di rispondergli. Almeno ora ho la certezza che si è
accorto dell’effetto che mi ha fatto il suo corpo. In questo momento mi sento
un criminale un po’ per quello che ho fatto un po’ per quello che ho voglia
di fare…Cambio discorso per non dover dare spiegazioni e Leonard pare
assecondare il mio tentativo di fuga. - Non ti ho mai chiesto dov’è che hai imparato a
massaggiare…- - No-. - Allora?- - Allora cosa?- - Dove hai imparato?- Quando Leonard usa le mani tende
sempre ad estraniarsi, lo prende veramente sul serio quello che fa. E’ così
concentrato sulla mia schiena da scordarsi che quella schiena ha anche un
padrone. Comincia dal collo fino ad arrivare alla piega dell’asciugamano per
poi superarla e massaggiarmi anche l’osso sacro. Rimpasta i muscoli e le
vertebre e il mio corpo pare prendere nuove forme più naturali e in armonia
con le mie ossa. Mi sembra uno scultore in questo momento, l’artista dei
massaggi… - Parecchi anni fa sono stato con un massaggiatore…- - Davvero? Non me lo ricordo-. - Non ci conoscevamo ancora-. - C’è stato un tempo in cui non ci conoscevamo? Mi pare
impossibile…- - Io lo ricordo benissimo, non avevo casini per la
testa, nessuno aveva mai cercato di ammazzarmi ed economicamente me la
passavo molto meglio, poi ho conosciuto te e la mia vita ha preso una pessima
piega-. - Ma se ho dato un senso alla tua vita!- - No prima la mia vita aveva senso Hap, tu hai
incasinato tutto-. - Lo so è una mia specialità, ti piaccio per questo no?- - Non lo so neanche io perché mi piaci, forse è puro
masochismo-. - Leonard massaggiami più in basso…- - Qui? Hai un livido il dolore ti rimarrà comunque-. - Il tuo ex non ti ha insegnato come dare sollievo ai
lividi?- - Non sapeva fare i miracoli, ma sapeva fare molte altre
cose…- - Ah sì cosa?- - Per esempio grazie alle sue mani è riuscito a scoparmi
almeno quanto l’ho scopato io-. - Beh allora i miracoli li sapeva fare eccome!- - In un certo senso sì…- - E come c’è riuscito?- - Che vuoi delle dritte per riuscire a scoparmi Hap? Non
pensavo ne avessi tanta voglia-. - Pensi che mi servano stupidi trucchetti per fare
l’amore con te?- - No affatto, ti basterebbe molto meno lo sai-. - Mi sembra molto più facile usare le mani-. La sola
idea di concedermi a lui mi terrorizza nonostante la voglia costante che ho
di farlo mio. - Uomo senza palle…- - Ehi ora non te la prendere con la mia schiena non mi
sembra affatto professionale come comportamento! Il tuo ex non te l’ha
insegnato questo?- - No, lui non mi faceva mai incazzare e io non ho mai
fatto incazzare lui-. - E perché questo stupendo rapporto idilliaco è finito
allora?- - Prima che ci conoscessimo arrotondava il suo stipendio
scopandosi i clienti. Riusciva a rimorchiare anche gli etero grazie alle sue
mani, tramite un certo tipo di massaggio gli stimolava gli ormoni facendogli
venire la voglia irrefrenabile di scopare qualsiasi buco, e siccome lui era
l’unico a disposizione in quel momento si faceva pagare bene. Poi se usava un
altro tipo di massaggio quelli pregavano addirittura di essere scopati da
lui, usava la stessa tecnica con me-. - Tu che preghi di essere scopato, deve essere stato un
vero spettacolo… credo che lo sognerò ogni notte d’ora in poi…- - Hap ti ricordo in che posizione sei, potrei farti lo
stesso tipo di massaggio e ti ritroveresti a pregarmi come non hai mai
pregato in vita tua…- - Ok mi cucio le labbra promesso, continua…- - Si è fatto un bel po’ di soldi così. Quando abbiamo
iniziato a frequentarci mi ha detto quello che faceva e come sfruttava il suo
talento, io gli ho detto che non mi importava ma se volevamo continuare a
stare insieme si doveva accontentare della normale paga da massaggiatore, che
non è male. Mi assicurò che si sarebbe limitato al suo lavoro, così siamo
stati insieme per vari mesi. È stato bello quel periodo, avevo il mio
massaggiatore personale e in più mi faceva da insegnante e non era niente
male neanche a letto. Poi mi ha riempito di regali, quasi tutto quello che
c’è in casa mia me l’ha fatto lui, lo stereo, la televisione, il
videoregistratore e altra roba. Non ho mai avuto i soldi per potermeli
comprare nuovi quindi ho ancora l’arredamento che abbiamo scelto insieme o
che lui mi ha regalato. Un giorno sono andato a trovarlo al centro dove
lavorava e l’ho beccato con un cliente. Mi ha detto che gli piaceva troppo il
potere e il controllo che aveva su quelle persone ma che mi amava e voleva
continuare a stare con me-. - Cioè voleva continuare a stare con te nonostante
continuasse a scoparsi i clienti?- - Già-. - Dimmi è uscito vivo da quella stanza?- - Sì siamo rimasti anche amici, ogni tanto usciamo a
berci qualcosa insieme e quando voglio ho sempre i massaggi gratis…- - Fammi capire non l’hai massacrato e quando ne hai
voglia ci vai a letto insieme?- - Non ci sono più andato da quella volta, credevo che
l’avessi capito che non mi interessa il sesso fine a se stesso-. - E perché non l’hai massacrato come hai fatto con
l’amante di Raul?- - Perché mi sono sentito troppo idiota per farlo, in
quei mesi mi ha rifatto casa nuova come cazzo ho fatto a non capirlo prima?
Me la faceva proprio davanti agli occhi…- - Ti piaceva proprio-. - Mi piaceva ma soprattutto ero ingenuo, ero tornato da
poco dalla guerra ed ero ancora un ragazzino, avevo bisogno di credere che
qualcuno mi amasse e che avesse bisogno di me, a pensarci bene a quei tempi
ero piuttosto debole come uomo-. - A me non pari molto diverso ora Leonard, solo cerchi
di nascondere quello che sei-. - Sta zitto Hap-. - Come vuoi, ma io so come sei veramente e sono
sollevato di sapere che sei un comune mortale anche tu-. - E’ stata la prima delusione in amore, adesso è ancora
più bello di prima e sicuramente ha migliorato le sue doti di massaggiatore…- - Non hai detto che hai i massaggi gratis?- - Sì ma mica me li faccio fare! Non ho nessuna voglia di
trovarmi sotto di lui a pregarlo di scoparmi e sono sicuro al cento per cento
che finirebbe così. Quando me li voglio fare vado da un suo collega che anche
se non è bravo come lui almeno sto sicuro di non essere violentato
consensualmente e me li fa comunque gratis visto che il centro è diventato
suo… pensa quanti se ne è scopati per racimolare una simile somma-. - Piuttosto penso che se stavi ancora con lui saresti
ricco e io con te visto che avrei vissuto il resto della mia vita sulle tue
spalle-. - Mi dispiace averti distrutto il sogno Hap…- - Ora stai con uno più squattrinato di te, potevi
puntare un po’ più in alto anche per sistemare me-. - Ma John è più bello di quello-. - Allora non doveva essere granchè-. - Che vorresti dire che John è brutto? Non lo cambierei
con nessuno…- - E io che sarei nessuno?- - Per le possibilità che ci sono che io e te finiamo
insieme sì-. - Però preferisci sempre me a John vero?- - Cos’è questo improvviso attacco di insicurezza Hap?- - Sto solo marcando il territorio…- - Io faccio parte del tuo territorio? Da quando?- - Platonicamente da sempre, devi amare più me di
chiunque altro come faccio io-. - Ti stai addormentando Hap?- - Sì ma continua a massaggiarmi, voglio dormire e se ti
fermi comincerei a pensare alla giornata di merda che ho avuto e non ci
riuscirei… allora ami più me di qualsiasi altro essere della Terra?- - Fai prima a chiedermi chi amo di più se te o John,
siete l’uniche persone di cui mi importi-. - Allora?- - Non volevi dormire?- - Sì, la tua voce mi rilassa-. - Il più del tempo mi vieto di pensare a te in quel
modo, ma quando ci penso mi accorgo che mi sarà impossibile amare qualcun
altro con la stessa intensità con cui amo te, detto questo tra tutti quelli
con cui sono stato John è quello che ho amato di più. Farei qualsiasi cosa
sia per lui che per te, l’unica differenza è che con John so che avrei come
ricompensa il suo corpo, con te un cazzo nel vero senso della parola. Solo
per questo dovrei amare di più John-. Le sue parole ormai mi giungono lontane
come se avessi dei tappi all’orecchie, il senso del suo discorso mi è
arrivato forte e chiaro tanto da dipingermi un sorriso ebete sulle labbra.
Chiudo gli occhi godendomi ogni tocco di Leonard diventando gelatina sotto le
sue mani. Il respiro mi si fa lento, non ho più la forza di parlare e mi
lascio andare verso l’oblio. Un attimo prima di perdere coscienza lo sento
stendersi sul mio corpo e con le labbra mi bacia il collo poi piano mi
sussurra all’orecchio… - ‘Notte Hap-. Mi strofino appena sul suo viso e torno a
sonnecchiare. Leonard si alza mi leva l’asciugamano bagnato di dosso e mi
mette sotto le coperte. Rimane un po’ sdraiato con me ma presto non sento più
la sua presenza vicino. Faccio in tempo a pensare a chissà dove è andato che
cado in un sonno profondo… Continua…
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