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Vampires
parte II
di Miko-chan
Quella sera Adrian trascorse molte ore in compagnia del suo nuovo amico che però all’alba se ne dovette andare,perché,a suo dire, doveva lavorare. Durante le ore rimasti insieme avevano parlato del più e del meno,della loro vita,delle speranze,passioni, poi gli argomenti erano diventati via via più intimi,fino a cadere sull’argomento ragazze… o meglio… ragazzi! Senza farsi problemi Adrian aveva raccontato di essere gay, ed essere stato tradito dal suo ragazzo. Forse, complice di tutte queste rivelazioni al primo che gli era capitato sotto tiro era stato tutto l’alcool che nella serata aveva bevuto,togliendogli tutti i freni inibitori,tanto da raccontare a Lucifer tutta la storia della sua vita…quasi tutta…
- Caro nuovo amico,devi sapere che la mia vita amorosa è un vero fallimento, pensa un po’…avevo conosciuto un bellissimo ragazzo…diventiamo amici…ci siamo frequentati…io gli ho confessato di essere omosessuale e lui mi ha risposto che a lui non dava fastidio perché anche lui lo era,ma non era mai stato con nessuno prima d’ora. Abbiamo imparato tutto insieme…la nostra prima volta è stata indimenticabile,tranquillo non te la descriverò, sono un tantino logorroico eh? –
- Non ti preoccupare,a me piace ascoltare le persone,soprattutto se sono belle come te – rispose Lucifer pacatamente.
Adrian rimase spiazzato da quella confessione ma continuò ugualmente il discorso prima interrotto: - Grazie! Ti dicevo lui mi ripeteva ogni giorno ‘ ti amo tanto,sei tutta la mia vita ‘ – il tono che fino a quel momento era stato pacato cambiò radicalmente diventando duro e irato – e poi… dopo due anni che stavamo insieme,lo sai che cazzo ha osato dirmi ah?... ‘ scusa Adrian,ma non siamo fatti l’uno per l’altro,a volte succede,sei così distante ‘ …ma distante ‘na sega!! Era lui che tornava sempre tardi la notte e quando gli chiedevo cosa facesse mi rispondeva che non erano affari miei… Ti giuro…non ci ho visto più,mi sono alzato e lo afferrato al collo,più lui cercava di divincolarsi più stringevo,ero veramente accecato dalla rabbia. Lui si è messo a implorarmi ‘ Ti prego Adrian,non farmi del male ‘ gli ho chiesto il perché del suo gesto…perché mi volesse lasciare…di dirmi la verità altrimenti lo ammazzavo con le mie mani. E il porco… lo sai cosa mi dice con la sua voce tremula per la paura?!? ‘ Ti ho tradito…sto con un altro uomo..’ ho continuato a stringere sempre più, con un grugnito gli ho chiesto da quanto andava avanti quella storia e lui in un sospiro ‘ 1 anno ‘ la mia rabbia è salita a livelli ancora più alti,ciò voleva dire che si faceva un gioco a tre,stava con me e con lui in quest’ultimo anno,l’ho lasciato andare buttandolo sul letto…lui tremava… cazzo… - il suo tono era sceso sino a diventare un sussurro per poi risalire di botto - ..cazzo… lo ho violentato…lui non voleva…quando sono ritornato in me,mi sono accorto di ciò che avevo combinato. L’ho guardato e gli ho chiesto scusa cercando di accarezzarlo per farlo calmare,ma lui si è ritirato al mio tocco e ha alzato gli occhi, che sino a quel momento erano rimasti bassi, e ho letto la paura nei miei confronti. Il suo corpo portava ancora i segni della violenza subita,lacrime solcavano le sue guance ambrate,lividi segnavano il suo collo, tracce del mio seme erano rimaste sul suo corpo…da tutto quello che ora vedevo con mente lucida ho capito che era tutto finito ed era solamente colpa mia,ora non mi avrebbe neanche più salutato se mi incontrava per strada. In un secondo momento,quando sono tornato completamente lucido, gli ho detto di chiamare il suo nuovo ragazzo per farsi venire a prendere perché ormai era inutile continuare a vivere insieme. Quando sono andato ad aprire la porta…l’ho visto…che macigno mi è crollato addosso in quel momento…cazzo avrà avuto 50 anni…lui mi aveva lasciato per stare con quello…mi stava risalendo la rabbia allora sono uscito sbattendo la porta e sono andato dai miei genitori – ricordava tutto nitido a ogni parola che diceva si rivedeva compiere quei gesti,doveva cambiare velocemente argomento,aveva raccontato troppe cose personali a uno sconosciuto che oltretutto non esprimeva il suo giudizio e finora non aveva ancora parlato. – Scusami se mi sono sfogato con te,comunque non mi hai ancora raccontato nulla di te…parlavo solo io!- voleva sapere qualcosa anche di lui.
- Oh ma la mia vita non è così interessante,non è un problema te l’ho già detto a me piace ascoltare,cosa ti devo raccontare - mise un espressione pensierosa che fece sorridere Adrian – ti dico che anche io sono gay e tu mi piaci veramente molto,ma non voglio correre perché ho capito che sei appena uscito da una brutta storia e non mi riferisco solo alla faccenda del tuo ex ragazzo,ma ti posso dire di lasciare perdere le vendette,fai il superiore,non sporcare le tue belle mani con il sangue,perché una volta che lo farai l’odore non andrà più via e tu rimarrai marchiato per tutta la vita e sarai emarginato sempre di più. Ora devo andare ci vediamo domani qua alle 23 se anche tu sei d’accordo. Ciao – non attese risposta,velocemente,come era arrivato se ne andò.
- Ma cos..? Si ciao a domani ci sarò di sicuro!!- “ come cavolo ha fatto...io non gli ho detto niente,mi ha letto nel pensiero…no…non è possibile, suvvia Adrian cosa ti metti a pensare,sicuramente hai detto qualcosa e con tutto quello che hai bevuto sicuramente non te lo ricordi “ continuava a ripetersi nel suo monologo interiore “ sapeva quali erano i miei piani,quando lo ha detto però…. ho rischiato di cadere dalla sedia,mi ha fatto prendere un colpo. Fermate il mondo…voglio scendere…un attimo…ha detto che era gay e che…che io gli piacevo molto…oh Dio…non ci credo è un vero colpo di fortuna questo!”
Fuori dal locale intanto una donna si era avvicinata a Lucifer e dialogava con lui nel loro linguaggio che non prevedeva il muovere le labbra…loro erano capaci di leggere il pensiero. << Bonjour Lucifer, cosa hai combinato in questa notte…in questo locale solo soletto…hai trovato qualcuno di interessante da farmi conoscere? >>
<< Ciao Armony,sono stato intrattenuto positivamente,ma non ti farò conoscere nessuno>> le disse scoccandole un’occhiata torva.
<< Non mi guardare così, mon amour… ti ho visto come puntavi quel bel ragazzo dai pensieri impuri,ti ha colpito vero?>> lentamente si avvicinò poggiando una mano sul davanti di lui << mi sono accorta di come gli leggevi la mente spudoratamente,tutti quei pensieri intrisi di sangue,quelle intenzioni crudeli…ti hanno eccitato vero…me ne accorgo…il tuo corpo non mente. Tuttavia…ti sei scoperto troppo e questo non va bene…hai commentato davanti a lui i suoi pensieri più intimi,non dovrai più farlo. Cambiando argomento…. era proprio un bel ragazzo… ci farò un pensierino>>
<< Bada Armony non mi fare arrabbiare,il tuo capo sono io quindi incomincia a moderare il linguaggio,e non prenderti tutte queste confidenze con me,non te lo puoi permettere. E dimenticavo! Lui… è MIO,che non ti veda girarli intorno altrimenti sai bene cosa ti aspetta..>> Dicendo ciò scomparve nell’oscurità,lasciando la donna in quei vicoli bui, un vero pericolo per una donna normale, ma per lei no.
Nel mentre,anche Adrian era uscito dal locale per dirigersi a casa sua, che ora era fredda e vuota. Voleva solamente riposarsi perché l’indomani mattina avrebbe creato il suo nuovo io. Quella notte,in cui sospettava di non riuscire a sognare, qualcun altro entrò nei suoi sogni…una figura alta con lunghi capelli argentei e occhi celesti,non era un semplice desiderio,era pura realtà…lo scopo di questa persona era quello di farlo desistere dal suo progetto e portarlo con lui nel suo regno.
Di che regno parla il nuovo misterioso personaggio,ma forse il nostro Adrian già lo conosce? E perché vuole far cambiare i propositi ad Adrian e chi è quella donna di nome Armony? Che rapporti avrà con Lucifer..
Continua…
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