“ Pensieri “ - dialoghi- << dialoghi mentali >>
Vampires
parte I
di Miko-chan
Quella notte faceva veramente molto caldo e tutte le persone cercavano in qualche modo di stare più al fresco possibile, chi si avviava verso il mare a cercare la brezza che questo dava o chi invece preferiva rintanarsi all’interno di un bar o di qualunque locale in cerca di frescura,solo Adrian camminava non curante di tutto ciò. Quel giorno tutta la sua vita era crollata in un istante e ora si ritrovava solo…solo in mezzo a tanta gente a lui sconosciuta,che al contrario di lui avevano una famiglia felice,con amici e amore….tutte cose che lui non possedeva più.
Nella sua mente si agitavano pensieri confusi,antichi dissapori che pensava sepolti erano riemersi andando a intaccare la sua corazza di indifferenza che si era costruito intorno a se,andando così a riaprire ferite ormai cicatrizzate.
Tutto dentro di lui era morto…i pensieri felici,ormai non esistevano più, tutto quello che vedeva si riassumeva in un'unica parola…un significato molto chiaro: MORTE. Solamente nella morte vedeva la conclusioni di tutti i suoi dolori,doveva morire…ma questo significava andare a perdere i bei ricordi e,soprattutto, perdere l’occasione di marchiare a fuoco il suo nome nella storia…essere visto come una persona da ricordare. Fin da piccolo aveva sempre sostenuto che chi viveva poteva dopo la morte essere ricordata o essere dimenticata. Il poter essere ricordata non voleva certo dire che avrebbe dovuto fare essenzialmente del bene… Tanti uomini hanno fatto la storia e ora vengono ricordati: da Michelangelo, grande artista, lui non poteva certamente essere come questo Grande,in quanto non aveva mai saputo dipingere così bene,gli era capitato di fare solamente qualche quadro stilizzato dalle tinte lugubri; a Ghandi,colui che aveva saputo predicare la non violenza per tutta la sua vita,in tutte le sue forme… anche questo personaggio sicuramente non faceva decisamente per lui…lui…era l’inclinazione della violenza,tutto il suo mondo ruotava intorno alla violenza, perciò il suo modella di vita…la sua ispirazione…divenne Walter Richard Sickert,pittore alquanto particolare il giorno e assassino di prostitute la notte,anche noto con il nome di Jack Lo Squartatore.
Si! Aveva deciso, sarebbe diventato il nuovo Jack The Ripper…versione moderna, naturalmente. La gente non avrebbe retto alla nuova versione di Jack,il giorno commesso del market,ragazzo carino e ben voluto da tutti e la notte…
Presa questa decisione riprese a vagabondare per i vicoli deserti alla ricerca di un locale dove brindare all’inizio della sua nuova vita, non appena svoltò l’angolo si ritrovò davanti all’insegna di un locale a lui sconosciuto: “ RED DRAGON” . “Bene…bene,già il nome mi piace… humm…rosso,si! Rosso come il sangue…”. Mise una mano sulla maniglia girando e poi entrando, quel posto era veramente figo…però aveva un non so che di spettrale. “Sembra un locale di quelli dei film horror…però sono proprio belle queste luci rosse,le pareti nere in contrasto con il pavimento rosso pure quello…inoltre c’è un profumo particolare, speziato…con un retrogusto acre…non ho proprio idea a cosa lo potrei associare, mah lasciamo perdere!!”. Improvvisamente la musica iniziò a suonare e la gente si mise a ballare,Adrian si rese conto che quello era un locale anche se di primo acchito non lo sembrava. Lentamente, sorpassando la gente che ballava,raggiunse il bancone bar, una giovane donna venne a servirlo: - Cosa desideri? Non ti ho mai visto prima da queste parti, è la prima volta?- - Si, è la prima volta che vengo,non sapevo dell’esistenza di questo locale – “ che strana che è questa ragazza…il suo sguardo…è strano…i suoi occhi hanno delle strane venature rosse…” – un Bloody Mary grazie- - Ottima scelta ragazzo,ecco a te e Buon Divertimento!! – disse strizzandogli l’occhio. Stranamente Adrian si sentì osservato,quella ragazza lo aveva guardato con una strana fame negli occhi. In effetti era un bel ragazzo e non si stupì di essere guardato in quella maniera, capelli corti neri,occhi verdi,carnagione normale, abbastanza muscoloso,alto 1.80; anche quando camminava lungo la strada le ragazze si giravano e si mostravano a lui ben disponibili per qualsiasi cosa lui volesse fare. Ma ad Adrian tutte queste cose non interessavano,non aveva mai guardato con interesse il sesso femminile. I suoi genitori gli avevano ripetuto che il suo convincimento di essere gay era solamente una maschere creata da lui stesso,ma oramai lui con i suoi 23 anni alle spalle, poteva affermare che tutto quello che provava era attrazione verso gli uomini. Lui gli amava veramente.
Nel frattempo si era seduto ad un tavolino per sorseggiare il suo drink e rimuginare della sua vita. “ Cavolo! La sfortuna si è abbattuta su di me,in un unico giorno ho perso tutto…la mia famiglia…il mio lavoro di capo reparto,ritornando a essere un semplice cassiere…il mio amante mi ha mollato e per chi poi? per un uomo più vecchio di me che potrebbe sembrare suo padre!! E come se tutto ciò non bastasse le persone non mi vogliono bene,tutti se la prendono con me,mi sbeffeggiano alle spalle…quelli che credevo miei amici si sono sempre dimostrati delle persone false e opportuniste…ma ora era arrivato il momento di cambiare le cose. Tutte quelle persone che sono prese gioco di me e tutte quelle che si prendono gioco di persone come me…la pagheranno veramente CARA!!! Ah Ah Ah Ah Ah !!! E ora…. andiamo a divertirci!! “
Si alzò,lasciando il suo bicchiere mezzo vuoto tavolo,dirigendosi verso la pista e iniziando a ballare in modo sensuale,ondeggiando il bacino avanti e indietro,scendendo poi verso il basso come se si strusciasse su un palo immaginario per poi tornare languidamente verso l’alto. Ben presto intorno a lui si andò a creare una folla di ragazzi e ragazze che presi dalla musica e dall’atmosfera hot iniziarono a strusciarsi tra di loro,accarezzandosi e baciandosi. Tutto ciò aumentò l’eccitazione all’interno del locale,compreso Adrian che ora era parecchio accaldato. Improvvisamente notò un ragazzo che si avvicinava a lui con fare seducente,sino a portarsi alle sue spalle e iniziare un lento sfregarsi sul suo corpo. Stava lentamente perdendo tutti i freni inibitori,quando la porta del locale si aprì facendolo tornare alla realtà e a quella luce che dalla strada proveniva portando con se una nuova figura che a Adrian di certo non passò inosservata. Nello stesso istante in cui quella persona era entrata anche la musica aveva smesso di suonare e Adrian fu catapultato verso l’entrata a seguire quel bellissimo uomo che si faceva largo fra la folla del locale,il suo cuore perse un battito, a pochi metri da lui si trovava il più bel ragazzo che avesse mai visto. Era veramente favoloso: lunghi capelli argentei andavano a incorniciare un viso diafano e androgino con due occhi azzurro chiaro che spiccavano in tutto quel candore. Era un figura decisamente ambigua,ma bella nel contesto…estremamente bella… per contrastare tutto indossava dei pantaloni neri di pelle aderenti che gli fasciavano le gambe e il sedere sodo,che aveva subito notato, e una camicia rossa con i primi 3 bottoni slacciati che lasciavano intravedere il petto glabro. Il nuovo arrivato andò lentamente a sedersi nel tavolo dove vi era posato un bicchiere con del Bloody Mary,proprio il tavolo di Adrian. Smettendo di ballare,questo si diresse allo stesso tavolo,non poteva lasciarsi sfuggire tutto quel ben di dio che gli si presentava davanti,soprattutto quella notte…voleva sperimentare cose nuove. Lui, non si tirava mai indietro quando vedeva un ragazzo che gli piaceva…poteva passare per libertino…ma la vita,si vive una sola volta.
-Ciao- non ricevette nessuna risposta dall’altro ma solamente un sopraciglio alzato,che Adrian interpretò come un saluto – Gradisci un po’ del mio drink, è buono sai,è un Bloody Mary –
Accavallando le gambe in modo lento e sensuale,l’altro rispose – Grazie, sei molto gentile ma non è di mio gradimento, preferisco roba più naturale – Cosa aveva voluto dire quello strano ragazzo?? Adrian rimase interdetto ma piacevolmente affascinato dalla voce bassa e roca dell’altro.
-Piacere di conoscerti, il mio nome è Adrian- disse allungando la mano verso l’altro,che la prese con la sua mano diafana – Il piacere è tutto mio, io sono Lucifer,spero di diventare tuo amico!-
Finalmente la giornata di Adrian sembrava aver preso una piega positiva. “ Anche lui sembra essere contento della mia conoscenza,finalmente qualcosa di buono in questa giornata…però che strano nome Lucifer…e che mano fredda che ha… Anche se non mi stupisco,in fondo,questo locale è molto strano tutto sembra essere collegato al rosso passione..rosso sangue…sembra che ora anche io sia entrato all’interno di questo strano circolo collegato al rosso.”
Sarà dunque giusta l’intuizione che Adrian ha avuto,quella di essere entrato all’interno di un circolo dove la parola d’ordine sembra essere “rosso come il sangue”. E chi si cela dietro questo personaggio alquanto misterioso che si è presentato con il nome di Lucifer? Vorrà diventare davvero suo amico come lui proclama oppure… Alla prossima!!!!
Continua…
|