Dediche: L'intera fic è per la mia vampira preferita, nonché mio angioletto custode, Tes! ^^

Disclaimer: i personaggi di SD sono di Takehiko Inoue, io scrivo solo per mio diletto e non ci guadagno niente.


Vampire: The Nightmare

di Kieran

Parte 14 di 17


Sono già morto...sono già morto...sono già morto...sono già morto...

Quelle parole continuavano a ripetersi nella sua testa, riempiendola ed impedendo ogni altro pensiero: Kaede gli aveva mentito. Proprio quando aveva deciso di fidarsi di lui.

Sono già morto...

Ecco il perché di quel sorriso sforzato sulle sue labbra; doveva dare retta al suo istinto che gli aveva urlato di non fidarsi: sembrava che volesse morire sorridendogli.

Era stato il suo primo pensiero.

Ma poi si era fidato.

- Mai fidarsi di un vampiro. - mormorò Evriel accanto a lui; Hanamichi sentì appena quelle parole, limitandosi a guardare apaticamente la terra che scorreva veloce sotto di lui.

A quel punto non gli importava più di nulla: Kaede stava morendo, e forse anche lui stava per fare la stessa fine. Uniti anche nella morte!

"Se dovremo morire, lo faremo insieme"

Gli aveva detto proprio così.

Il braccio che gli stringeva la vita, si contrasse fino quasi a stritolarlo: Evriel leggeva nella sua mente, e probabilmente si era infuriato a quell'ultimo pensiero. Ma non gli importava neppure di quello: non gli interessava che quel vampiro s'intromettesse nei suoi pensieri.

Ora voleva solo che tutto finisse.

Era stanco.

- Non ti ucciderò, Hanamichi: ti renderò un essere superiore. - esclamò Evriel balzando da un tetto all'altro; Hanamichi cercò di concentrarsi sul paesaggio sottostante, intuendo che stavano andando verso la zona del liceo Ryonan. Chissà poi perché.

In fondo, non gl'importava neppure quello. Ormai la sua anima stava morendo, insieme al corpo di quel volpino stupido, insensibile, glaciale, bugiardo, falso, egoista, gentile, corretto, altruista, sensibile, sensuale, caldo...

- Basta! - urlò improvvisamente Evriel fermandosi e portandoselo davanti al volto; Hanamichi si limitò a guardare nei suoi occhi animaleschi, senza provare alcun sentimento - Smettila di pensare a lui! Quel mezzosangue è morto, ormai! Dimenticalo! Tu sei mio, MIO! E lo sarai per l'eternità!

"La luna...sta per..."

- Io non sarò mai di nessuno, Evriel. - mormorò piano cercando di svuotare la propria mente - Non sono mai stato di Kaede, e non sarò mai tuo; rassegnati.

***

Il viso di Evriel si deformò in un sogghigno.

- Davvero? Parli così solo perché non hai mai provato cosa significhi fare sesso con me; goderai al punto di supplicarmi di non smettere, proprio come tutti gli altri insulsi umani hanno fatto, anche nel momento esatto in cui io aspiravo il loro sangue.

- Tu credi, Evriel? Ieri mattina ho fatto l'AMORE con Raziel ed è stato quanto di più magnifico potessi mai desiderare.

- AMORE? Che parola insulsa! L'amore non esiste, stupido umano! Esiste solo la fame di sesso! E non osare paragonarmi a lui! A quello sporco mezzosangue!

- Non ti stavo paragonando a lui...perché lui non ha rivali.

Le mani che gli tenevano le braccia, si strinsero attorno ai suoi bicipiti, impedendo al sangue di fluire normalmente; ma Hanamichi non distolse lo sguardo da quegli occhi di tenebra, limitandosi a guardarlo con indifferenza.

- Ti dovrai ricredere, stupido umano!

- Davvero? Allora dimostramelo.

- No...non adesso! Stanotte...

Ma le sue parole furono interrotte dalle labbra di Hanamichi sulle sue e dalla mano che aveva afferrato senza troppa gentilezza i suoi genitali; la sua lingua premette quasi con violenza le sue labbra, riuscendo ad intrufolarsi nella bocca.

Evriel rimase spiazzato da quel comportamento, ma si sentì immediatamente eccitato: quell'insulso umano voleva comandare su di lui! Illuso. Con prepotenza infilò la lingua nella sua bocca, ma Hanamichi la morse con forza, costringendola a ritrarsi, poi riprese il controllo di quel bacio.

Ed Evriel si ritrovò a fissare l'altro con occhi sbarrati, sentendosi quasi...felice?

Sì, poteva essere: perché quello che aveva sempre saputo, ora era confermato. Hanamichi era la sua metà perfetta! L'unico in grado di essere il suo compagno per la vita. L'unico cui permettere d'invertire i ruoli, d'essere cacciatore e non preda.

Lo appoggiò sul tetto e si chinò per non interrompere quel bacio di fuoco, ma gli afferrò il viso con le mani, mentre il rossino continuava a lavorare sul suo membro ormai eretto.

Poi Hanamichi gli afferrò i pantaloni e con uno strappo ne ruppe l'elastico; ed Evriel sussultò per la prima volta in vita sua. Il rossino infilò le mani direttamente nelle sue mutande (Ah ah, Evriel ha le mutande! ^^ NdK) ed afferrò i suoi glutei di pietra separandoli.

Il vampiro era ormai accecato dall'eccitazione, dalla voglia di fare suo quel ragazzo così incredibile...ma non poteva rischiare di fargli male, perché lo voleva per l'eternità.

Così assunse le sue sembianze umane.

Ma Hanamichi sbarrò gli occhi indietreggiando.

- SENDO?! - urlò incredulo e l'altro gli sorrise malvagio.

- Sì, sono io.

Gli afferrò le natiche ancora protette da quei fastidiosi pantaloni, e cercò di tirarselo contro per sentire la sua eccitazione; ma Hanamichi puntò le mani contro il suo petto, respingendolo.

- Tu sei Sendo? Questo è il tuo vero aspetto?

- Sì...maledizione, cosa t'importa?! - esclamò impaziente il vampiro, ma Hanamichi socchiuse gli occhi assumendo un'espressione glaciale.

- M'importa eccome: Sendo mi fa schifo! E se vuoi che io continui quello che stavo facendo, ti conviene riprendere il tuo vero aspetto, Evriel.

- Cosa? Tu mi staresti ricattando?

- No, nessun ricatto: solo la realtà. Non prenderò mai Sendo.

- Tu non...credi che io mi lasci prendere da te?

Un sorriso maligno e distaccato...quello che apparteneva ai vampiri.

- Perché, credevi che fossi io a farmi prendere? Io solo comando il gioco, mettitelo in testa, Evriel.

Il vampiro digrignò i denti, ma sentì il sangue salirgli alla testa: lo voleva, subito! Doveva dimostrargli chi era che comandava! Chi si credeva di essere, per parlargli in quel modo? Anche se...sì, sapeva che si sarebbe concesso a lui...ma non così spudoratamente! Non perché ne era costretto! Solo perché lo voleva.

Ma non ora!

Ora doveva dimostrare chi comandava!

Di nuovo cercò di tirarselo contro, ma Hanamichi gli mise un piede dietro le caviglie e lo spinse facendolo cadere a terra; Evriel alzò uno sguardo inceneritore su di lui, ma restò senza fiato quando Hanamichi si buttò carponi sul suo corpo, baciandolo con rabbia e facendogli battere la nuca sulle tegole del tetto (Sono fatti di tegole i tetti giapponesi? NdK; Ehm...NdN; Nobu, tu sei giapponese! NdK; Cosa vuoi che ne sappia io dei tetti! Mica faccio il muratore! NdN).

Il ginocchio del rosso premette contro il suo membro già al limite, mentre le sue dita forti strappavano i bottoni della camicia rivelando il petto scolpito di...Sendo.

- Mi fai schifo. - sibilò guardando negli occhi neri del porcospino - Non aspettarti niente da me, quando sei in questo stato.

Evriel strinse i denti, senza riuscire ad assumere l'espressione spaventosa che desiderava...in fondo il viso di Sendo era tutto fuorché cattivo. (Grazie! ^____^ NdS; Oh, di niente, porcospino! ^^ NdK)

Hanamichi, invece, gli sorrise crudelmente.

- Perché non ritorni vampiro? Credi che stia scherzando? Vuoi la prova, vero? Eccotela!

Gli afferrò la mano e se la premette contro l'inguine: floscio.

- Vedi? L'erezione che avevo è svanita nel momento in cui tu hai messo questa maschera disgustosa. E non credere di riuscire a farmela tornare.

Evriel esitò ancora: lo voleva, subito, immediatamente! Voleva infilargli il cazzo in quella sospirata fessura, per sentirlo urlare di piacere. Ma ora cominciava a sospettare che Hanamichi sarebbe stato in grado di resistergli, di non godere solo per fargli un dispetto.

E lui voleva sentirlo urlare! Voleva vedere le sue labbra lussuriose, mentre si schiudevano ed urlavano di piacere.

Ma non poteva arrendersi! Però, poi Hanamichi gli strappò di dosso i pantaloni e le mutande con un gesto solo, preciso e secco; e senza lasciargli il tempo di capire, prese completamente in bocca la sua erezione pulsante, cominciando a muoversi velocemente.

Ed Evriel si accasciò sul tetto tiepido, lasciandosi trascinare da quella incredibile sensazione, mai provata in tutta la vita.

La sensazione di essere la preda, la vittima di un carnefice.

Però poi s'interruppe ed il vampiro lo guardò quasi con sofferenza; Hanamichi gli prese di nuovo la mano e se la portò fra le gambe: ancora nessuna reazione.

- Vedi? - disse solo e finalmente Evriel si arrese: lo voleva, voleva quel cazzo dentro di sé!

E riprese le sue sembianze senza dire nulla; un sorriso crudele si dipinse sul volto di Hanamichi, trasfigurandolo e facendolo quasi sembrare un vampiro assetato. E di nuovo la sua bocca accolse il suo membro, mentre le sue dita si facevano spazio fra le sue natiche; Evriel allargò le gambe, pregando...sì, cazzo, pregando che quel rossino lo prendesse immediatamente, senza tirarla per le lunghe.

E all'improvviso l'orgasmo: il più forte mai provato. Cercò di non mostrare quanto stesse godendo, ma non riuscì a fermare l'urlo che gli premeva in fondo alla gola...e poi...

Una sensazione strana, calda...calore...era questo che si provava mentre si aveva un vero orgasmo? Aprì un poco gli occhi, senza smettere di muovere il bacino, accorgendosi appena che Hanamichi stava completando l'opera con la mano, anziché con la bocca. Ma non gli importava: era un orgasmo che non voleva finire.

Però...però...quel sorriso cocente sulle sue labbra...cocente come...

"NO!"

Un urlo, nella sua mente.

Coperto dal piacere più sublime mai provato, quando tre dita di Hanamichi s'infilarono nella sua fessura.

E non riuscì a fermarsi. Non riuscì a concentrarsi. Non riuscì a riprendere le sue sembianze umane.

Guardò solo il viso malvagio di Hanamichi, che ora aveva quell'espressione che aveva permeato ogni suo sonno.

Il volto di un vampiro puro.

Il volto dell'umano che lo aveva sconfitto.

Piegò indietro la testa, guardando l'Astro Diurno che riprendeva possesso del cielo.

**********

Nobu - Che schifo! Come ha fatto Sakuragi a...bleha!
Kieran - Guarda che i vampiri sono ben dotati!
Nobu - Mm...anche Rukawa?
Kieran ^^;;;;; - E io come faccio a saperlo? E poi, non credo che Hana sarebbe contento della tua domanda...
Nobu - Peccato che la volpe sia morta, ci avrei provato!
Kieran - Ru non è ancora morto! E poi, scusa, ma Maki?
Nobu ^///^ - Oh, sì, è messo bene...hai ragione, credo che non mi serva un vampiro.
Kieran - Eh eh...che matricola hentai!
Nobu - Io hentai? E tu allora? Con quello che scrivi!
Kieran - Questa è arte!
Nobu - Sì, certo! Tutta una scusa per scrivere certe depravazioni!
Kieran - Oh, oh, siamo diventati saccenti!
Nobu - Piantala, tanto non mi offendi! E non cambio opinione.
Kieran - Pensa che volevo scrivere una ff su di te!
Nobu - Su...di me? Davvero? Oh sì, quando cominci?
Kieran - Il trenta febbraio! Così impari.
Nobu - Cosa? Fra così tanto? Perché vuoi farmi soffrire?
Kieran - Ehm...questo è proprio fuso...


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