Dediche: L'intera fic è per la mia vampira preferita, nonché mio angioletto custode, Tes! ^^

Disclaimer: i personaggi di SD sono di Takehiko Inoue, io scrivo solo per mio diletto e non ci guadagno niente.

Nota: Ehm... qualcuno doveva pur essere la faccia umana di Evriel... -.-


Vampire: The Nightmare

di Kieran

Parte 13 di 17


- Vogliamo entrare in casa, Hanamichi, e tu non ce lo impedirai! - esclamò Hasegawa fronteggiandolo, ma il rosso si piantò a gambe larghe in mezzo al passaggio.

- Prima voglio che mi raccontiate cos'è successo questa notte, poi, se lo riterrò opportuno, vi lascerò passare.

- No, tu ti sposti immediatamente! - ringhiò ancora Hasegawa, ma Maki gli appoggiò una mano sul braccio.

- State calmi, tutti e due! Hanamichi ha il diritto di conoscere quanto è successo ieri sera: come sai, stavamo facendo la ronda, per trovare il vampiro. Io ero in gruppo con Sendo, Miyagi, Hasegawa, Fujima e Yasuda; non sentivamo assolutamente nulla, nessun rumore sospetto o altro. Poi Sendo si è fermato per allacciarsi una scarpa ed io l'ho aspettato, mentre gli altri sono andati avanti; quando ci siamo incamminati per raggiungerli, però, qualcosa ci è piombato alle spalle. Mi ha afferrato per il collo...ehm...

"Esitazione: ha allungato le mani anche su di te, vero Maki?"

...e mi ha detto qualcosa...che non ricordo...so solo che ho urlato. Lo ammetto, ero terrorizzato. Poi qualcosa ci ha colpito...o qualcuno. Sono caduto battendo il capo, e quando sono riuscito a voltarmi, alcuni istanti dopo, ho visto Sendo steso a terra, con una ferita al petto. Ma c'era anche molto sangue. Però ho capito che non era il suo; in qualche modo, qualcuno è riuscito a ferire il vampiro, che è scappato.

- Ma tu non l'hai visto! - esclamò Hanamichi che aveva capito perfettamente quello che era successo in realtà...almeno credeva; Maki scosse il capo.

- Io no, ma Sendo era dietro di me ed ha potuto vedere in faccia quel vampiro! E lui dice che si tratta di Rukawa!

- Ora ti vuoi spostare? - esclamò Kiyota nervoso - Sai ogni cosa!

- E vogliamo solo parlare con Rukawa, niente di più. - assicurò Akagi calmo, ma Hanamichi lo guardò con freddezza.

- Niente da fare. - mormorò; in quel momento la luna coprì completamente il sole.

***

- Come sarebbe a dire che è sparito?! - urlò Hikoichi impallidendo; il dottore lo guardò con espressione colpevole, non sapendo cos'altro aggiungere.

- Aveva una ferita profonda al petto, com'è possibile che se ne sia andato da solo? - esclamò Uozumi; il dottore scosse il capo.

- Mi dispiace, davvero. Sembra...sembra che sia uscito dalla finestra.

- Non dica idiozie, siamo al terzo piano! - urlò furioso Uozumi; un paio di infermieri si fermarono accanto al dottore, pronti ad intervenire.

- Sentite, non so proprio come sia riuscito ad andarsene: ma non era così grave come poteva sembrare all'inizio. Già mentre gli stavamo facendo il prelievo del sangue, diceva di volersene andare perché stava bene!

- Non vi sembrava un motivo più che valido per tenerlo controllato?

- Ecco...molti dicono di non voler stare in ospedale...

- La pianti con queste scuse idiote! Akira è in giro da qualche parte per la città, dopo che un mostro gli ha inferto gravi ferite allo stomaco, e lei sa solo dirmi che stava meglio? Preghi che io riesca a ritrovarlo sano e salvo, perché altrimenti verrò qui ad ammazzarla con le mie mani!

***

"ORA"

- Facci entrare Hanamichi, non costringerci ad usare le maniere forti! - esclamò Mitsui fronteggiandolo minaccioso, ma il rosso non lo sentì: anche nella penombra che era calata, era riuscito a scorgere una figura scura che si stava fiondando su di lui, forse lanciandosi dal tetto della casa antistante.

Ma quell'ombra non lo raggiunse: dal piano superiore della casa di Rukawa, probabilmente dalla stanza della madre, qualcosa ruppe il vetro della finestra ed un'altra figura ne uscì andando ad intercettare la prima. Ricadde pesantemente a terra in mezzo ai ragazzi straniti, assumendo la sua solita posizione da predatore.

L'altra figura eseguì un volteggio in aria, andando poi a posarsi silenziosamente sul muretto che circondava il giardino di Rukawa; e Hanamichi spostò lo sguardo dall'uno all'altro dei due avversari. Evriel e Kaede...vampiro.

I ragazzi nel giardino rimasero senza parole per alcuni secondi, poi cominciarono ad urlare ed a fuggire accalcandosi al cancello; solo alcuni di loro indietreggiarono verso la casa di Rukawa, spingendosi contro Hanamichi che cercava di non perdersi niente di quello che stava succedendo.

- Non sei ancora morto, mezzosangue? - urlò contrito Evriel; Rukawa lo guardò con un ghigno sul volto, senza cambiare posizione.

- E tu? Non ti fa male la ferita?

- Mi hai solo graffiato! Ma tu dovresti essere vicino alla morte, ormai! Dove le trovi tutte quelle energie?

- Eredità umana, caro Evriel!

Hanamichi sentì un nodo stringergli lo stomaco: vicino alla morte? A forza di gomitate riuscì a passare tra Maki e Mitsui avanzando di qualche passo verso i due vampiri.

- Ru...Raziel! Mi hai mentito! - esclamò terrorizzato dall'idea di perderlo ed il ragazzo lo guardò senza però riuscire a rispondergli: Evriel si lanciò immediatamente su di lui, ma il mezzosangue riuscì ad interporsi fra i due.

Pur con la mente annebbiata, Hanamichi notò che Kaede aveva indossato la tuta nera che gli aveva portato, anche se sul davanti sembrava più scura...sangue...oh Kami, era intrisa di sangue...stava morendo dissanguato!

Colto da una furia improvvisa, si fece largo tra i ragazzi accalcati sulla porta, correndo in casa alla ricerca di un'arma; entrò in cucina e impugnò un coltello con venti centimetri di lama (Scusa, ma cosa ci fa un coltello del genere a casa della volpe? NdN; Perché, a casa tua non c'è? NdK). Tornò all'esterno senza smettere di correre, rischiando anche di ferire Miyagi fermo sulla porta, e vide che Evriel era riuscito ad atterrare Rukawa ed ora gli era addosso minacciandolo con i suoi lunghi artigli.

Hanamichi si lanciò sui due brandendo il coltello, ma Evriel alzò il capo fissandolo negli occhi.

- Hanamichi! Finalmente. Butta quel coltello, non può che farmi il solletico. E arrenditi, se vuoi che risparmi la vita di questo inetto.

- N...no... - mormorò Rukawa con un filo di voce, che usciva dalla sua gola premuta dal braccio di Evriel; Hanamichi abbassò il coltello guardando il volto sfigurato del suo amato.

- Amato...ecco qual era la parola. - mormorò inspiegabilmente Evriel; come risvegliato da chissà quale incubo, Mitsui afferrò un braccio del rossino.

- Che stai facendo? Dobbiamo scappare! - urlò, ma l'altro non lo ascoltò e lasciò cadere a terra il pugnale; Rukawa infilò di prepotenza i canini nel braccio di Evriel, che lo lasciò per un attimo, urlando di dolore.

- Scappa, Hanamichi! Rinchiuditi nella stanza! La luna...sta per...

Una mano di Evriel gli coprì il viso impedendogli di continuare la frase, ma Rukawa riuscì a mormorare ancora le ultime parole soffocate.

- Io...sono già morto...Hanamichi...

Ed il rossino spalancò gli occhi stringendo i pugni; ma Evriel non gli lasciò altro tempo e gli si lanciò contro afferrandolo per la vita e portandolo via con sé.

***

Aveva fallito. L'unica persona che avesse mai amato in vita sua, ora era tra le grinfie di un Principe della Notte. Che lo avrebbe dannato per l'eternità, riducendolo un vampiro...rendendolo uno dei Cinque.

E lui non aveva più un solo briciolo di forza in tutto il corpo: riusciva solo a starsene sdraiato sull'erba di casa sua, che cominciava ad assumere il colore del suo sangue.

Che abbandonava il suo corpo...poco male, era sangue avvelenato.

Stava per morire, dissanguato o avvelenato. Quale fine migliore, per un vampiro?

Poi qualcuno si chinò su di lui, ed aprì gli occhi compiendo un enorme sforzo: Mitsui, Akagi...i suoi compagni di squadra. Ma anche Maki, e il babbuino...sembravano spaventati, ma probabilmente avevano capito che non sarebbe mai più riuscito a rialzarsi. Parlavano fra di loro, ma non capiva una parola: ora gli ronzavano le orecchie, mentre i battiti del suo cuore s'indebolivano. Sarebbe morto prima che la luna scoprisse il sole? Forse.

Ma non gli importava: ora voleva solo essere certo che Hanamichi non diventasse un vampiro. Voleva solo salvarlo da quell'essere.

Quel pensiero gli donò un po' di forza e cercò di alzarsi su un gomito; i ragazzi che lo circondavano indietreggiarono spaventati, ma quando ricadde pesantemente, si chinarono su di lui.

- Rukawa? - mormorò appena Maki; il ragazzo lo guardò senza dire nulla, incapace anche di riprendere le proprie sembianze umane. Kiyota allungò una mano verso di lui, per sfiorargli il viso.

- I vampiri sono due... - mormorò ed improvvisamente Mitsui ebbe un'illuminazione.

- Ehi, aspettate un attimo! Si stavano battendo tra loro! E Hanamichi sembrava conoscere questo...che sembra Rukawa!

- Evriel... - mormorò appena il volpino e tutti lo guardarono sorpresi; il mezzosangue strinse un ciuffo d'erba per imporsi di parlare - Lui...vuole Hana...lo renderà...un mo...stro...

- Rukawa? Sei tu? - chiese ancora Miyagi ed il vampiro spostò le iridi gialle verso di lui.

- Sì... - tanto ormai era morto - Salvat...e Hana...il sole...

- Tu volevi proteggerlo, vero? - esclamò Mitsui piegandosi su di lui; Rukawa lo guardò.

- Salva...te...Hana...

- Perché hai attaccato Sendo? - esclamò confuso Kiyota e Rukawa corrugò appena le sopracciglia: quando mai aveva attaccato Sendo? Neppure l'aveva visto...oppure sì? No...ricordava Maki, ricordava che Evriel lo aveva afferrato per le spalle e stava per portarlo via con sé. Sendo non c'era.

- Io non...

- Sendo ha delle ferite profonde sul petto, e lo ha visto! Perché ora, noi dovremmo credere che sia buono? - esclamò Akagi contratto; e Rukawa per poco non si sentì svenire.

Lui aveva ferito Evriel al petto non...

Sendo.

Lui.

Il suo nemico numero uno.

Ma non per caso! Sendo era Evriel. E Evriel sapeva perfettamente che Rukawa era un vampiro. Era Raziel. Ecco perché lo sfidava ad ogni occasione.

E lui non l'aveva mai capito.

Non era degno di essere colui che si era auto designato per sconfiggere Evriel...per vendicare suo padre...aveva atteso per anni quel momento, aspettando di riuscire a diventare abbastanza potente. Aveva bramato il giorno in cui avrebbe visto bruciare la carne di Evriel.

Ma non aveva mai avuto l'occasione giusta per compiere l'unica azione in grado di renderlo un vampiro completo: succhiare almeno in minima parte, il sangue di un vampiro puro.

E quando quell'occasione si era presentata, non aveva avuto il coraggio di farlo: nella sua stanza, quando aveva intrappolato Evriel, il pensiero di Hanamichi lo aveva bloccato. Perché diventando un vampiro a tutti gli effetti, lo avrebbe perso: perché ora non bramava il sangue, la sua metà umana aveva il sopravvento su quella dannata. E forse era ancora degno di lui.

E poco prima, quando aveva infilato i canini nel braccio di Evriel...non aveva aspirato il suo sangue, anche se in quel modo sarebbe riuscito a prolungare la sua vita. Perché così sarebbe morto da umano, e non da vampiro. Per Hanamichi.

Ma aveva sbagliato tutto: era stato egoista ed ora la persona che amava era nelle mani del vampiro più spietato che fosse mai esistito. Non aveva distrutto solo la sua vita, ma anche quella di Hanamichi.

Chiuse gli occhi, abbandonandosi all'oblio: se ne fosse stato in grado, avrebbe pianto.

Ma il vampiro che c'era in lui glielo impedì.

**********

Nobu - Evviva! Sendo, Sendo, Sendo!
Kieran - Ehi, Nobu-chan, ti senti bene?
Nobu - Stavo scoppiando, non ce la facevo più!
Kieran - Ma a fare cosa?
Nobu - A mantenere il segreto! Che bello, finalmente mi sento libero!
Kieran -_- - Ehm...no comment...
Nobu - A proposito, Kia! Ricordi quando mi chiedevi se due lemon insieme erano troppe?
Kieran - Sì...allora?
Nobu ^^ - Ho appena letto una ff dove ce ne saranno una ventina!
Kieran - Davvero? Uao! Allora posso farne un'altra! Cosa ne dici?
Nobu - Fra me e Maki? ^^
Kieran -_-'' - Ma voi cosa c'entrate, scusa?
Nobu - E no eh! Non puoi fare un'altra RuHana!
Kieran ^^;; - HanaRu?
Nobu - Ma se li fai invertire! No, no e no!
Kieran - E va bene, rompipalle! Non ne scrivo più! >_<


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