Dediche: L'intera fic è per la mia vampira preferita, nonché mio angioletto custode, Tes! ^^

Disclaimer: i personaggi di SD sono di Takehiko Inoue, io scrivo solo per mio diletto e non ci guadagno niente.



Vampire: The Nightmare

di Kieran

Parte 7 di 17


E così ora sapeva che Rukawa era mezzo vampiro e mezzo umano: suo padre era uno dei Cinque Signori della Notte e si era innamorato di una donna umana che aveva deciso di non vampirizzare. (Cacchio, esiste questa parola e le altre simili che m'invento? Boh, ma lasciatemi un po' di licenza poetica eh eh ^//^) Per lei aveva rinnegato la sua vera natura ed aveva deciso di vivere come un essere umano, anche se per sopravvivere doveva cibarsi di sangue. Ma si era "abbassato"...e qui Rukawa aveva fatto una smorfia di disgusto...al sangue animale. Lasciando in pace gli uomini.

Pochi mesi dopo il loro matrimonio era nato il piccolo Raziel, o Kaede, ma Evriel aveva ritrovato Kainel e lo aveva ucciso per il tradimento, lasciando però in vita il figlio e la moglie. Ma non era stato un atto di pietà: semplicemente non li riteneva degni della sua attenzione.

- Hai mai ucciso nessuno? - chiese Hanamichi a bruciapelo; il viso di Rukawa s'incupì mentre rispondeva con un filo di voce.

- Che io sappia...solo una persona...perché mio padre fece approntare questa stanza ancora prima che nascessi. Sapeva che, come mezzosangue, non avrei potuto avere il controllo sul mio lato vampiresco durante le notti senza luna.

- Come successe?

Rukawa abbassò ancora di più il viso.

- Io...non andai molto lontano...mi bastò infilarmi nella camera accanto alla mia...in una notte di eclissi lunare. Né io né mia madre sapevamo che sarebbe equivalsa ad una notte di luna nuova.

- E chi...Kami-sama...tua madre?

Rukawa annuì con il capo chiudendo gli occhi a quel doloroso ricordo e Hanamichi rabbrividì; ma non provò disprezzo per lui. Non era colpevole d'avere sangue maledetto nelle vene.

- Tu...mi hai chiesto dove sono stato oggi... - continuò Rukawa sempre bisbigliando - La polizia mi ha convocato, per avvertirmi che il caso di mia madre è stato riaperto: quando morì, nove anni fa, indagarono senza mai trovare l'assassino ed io, che avevo solo sette anni, non confessai mai la mia vera natura. Il caso fu chiuso. Ma ora lo hanno riaperto, perché sembra che l'assassino di mia madre sia tornato all'opera...per questo motivo ti ho chiesto se avessi visto qualcosa di quell'ombra. La scorsa settimana era luna nuova. Io mi ero incatenato quaggiù come sempre, ma mi colse il dubbio di essermi liberato in qualche modo.

- Ma ora sappiamo chi è il vero assassino! - esclamò Hanamichi con foga - E non sei tu! E forse non fosti neppure tu ad uccidere tua madre!

Rukawa alzò il viso verso di lui, abbozzando un debole sorriso spento.

- Quando mi risvegliai, il mattino, ero sopra di lei, sporco da capo a piedi del suo sangue. Sono stato io, ne sento ancora il sapore, quando ripenso a quel giorno.

- Ma non fu colpa tua... - mormorò Hanamichi cercando di risollevarlo; ed il sorriso di Rukawa si animò un poco.

- Che strano, tu non hai paura di me...sembra quasi che mi accetti...

- Infatti! - esclamò il rosso - Non ho paura di te perché, anche se sei irritante come un'ortica, in fondo sei un essere umano! E sei anche buono! Ricordo perfettamente quando ci siamo trovati soli in infermeria, e tu hai visto tutto il mio sangue! Sei scappato, per paura di saltarmi addosso!

Rukawa annuì apparendo più sollevato.

- E poi ti accetto perché credo che tu lo meriti: d'altronde, poco fa, hai attaccato Evriel solo per salvare me...o sbaglio?

Rukawa distolse lo sguardo.

- No, non sbagli...non voglio che quel mostro faccia male ad altra gente. Anche se, forse, sarebbe meglio andare a cercarlo...chissà cosa sta combinando...ho un brutto presentimento.

- Evriel ha detto che è più potente di te...è vero?

- Sì, è vero: i suoi poteri sono immensi, mentre la mia metà umana mi limita di molto.

Hanamichi si mordicchiò le labbra, ma Rukawa lo guardò.

- Però preferisco la mia metà umana...vorrei essere come te...senza sapere cosa significhi bramare il sangue...

Il rosso spalancò gli occhi per la sorpresa e si ritrovò a fissare gli occhi profondi del volpino; si guardarono per qualche istante, poi uno strano desiderio pervase la mente di Hanamichi. Voleva rivedere i suoi denti appuntiti, le sue iridi gialle...voleva sapere se un fremito avrebbe attraversato di nuovo il suo corpo quando la sua lingua...

- Mostrami il tuo vero aspetto... - mormorò senza quasi riflettere; Rukawa spalancò gli occhi.

- Cosa?

- Mostrami il tuo volto da vampiro.

- Perché?

- Così...mi va...voglio vederlo ancora una volta.

- No! - esclamò categorico il volpino, ma Hanamichi si corrucciò.

- Perché no?

- Perché dovrei farlo? (Qui si fa notte! -_- NdK)

- Te l'ho già detto! Voglio vederlo!

- Hai il gusto dell'orrido?

- Non sei così brutto, sai? Scommetto che non ti sei mai specchiato!

- L'immagine dei vampiri non si riflette nello specchio.

- Davvero? Ehi, ma non cambiare argomento! Avanti, cosa ti costa?

- Non sono un fenomeno da baraccone!

Hanamichi sorrise.

- Quanto sei permaloso! Neppure io penso che tu lo sia! Ma voglio...voglio essere sicuro di quello che ho visto, perché, francamente, comincio già a dubitare che la mia mente mi giochi strani scherzi!

- No, non lo farò...potrei non controllarmi!

- Prima hai detto che puoi controllarti benissimo, se non vedi sangue e non è luna nuova! E poi ti sei trasformato quando hai seguito Yohei! Non hai avuto paura di non controllarti?

- ................

- Allora, perché non vuoi farlo? Fammi un piacere, no?

- N...no...

Hanamichi distolse lo sguardo seccato, ma ebbe un'idea e si avvicinò al viso di Rukawa sorridendo di traverso.

- Ho trovato: prima ti lego a quell'affare, poi tu ti trasformi. - mormorò; il volpino spalancò gli occhi.

- Cosa? Ehi, non è divertente essere trattato come un animale!

- Piantala! E muoviti! Non fare il solito rompiballe!

- Maledizione quanto sei insopportabile! D'accordo, ma guai a te se mi giochi qualche scherzo idiota! Senza di me, là fuori, cadrai immediatamente nelle grinfie di Evriel!

- Non preoccuparti, non ho intenzione di lasciarti legato come un salame ed uscire ad affrontare un vampiro assatanato da solo! Voglio solo vedere il tuo volto, poi ti libererò immediatamente.

Rukawa si alzò sospirando e si posizionò tra le due pertiche, agganciandosi le catene ai piedi; Hanamichi gli chiuse le catene intorno ai polsi, trovandoselo di fronte a braccia e gambe larghe, con un'espressione leggermente infastidita. Il rosso gli sorrise, sentendo uno strano rimescolamento allo stomaco: era una situazione un po' imbarazzante...

Senza dire nulla, Rukawa sembrò concentrarsi ed i suoi lineamenti mutarono di poco: gli occhi divennero gialli, i canini si appuntirono e allungarono, la pelle sbiancò ed i capelli scurirono. La sua espressione diventò minacciosa, ma nel contesto il viso era ancora bello come sempre; solo nei suoi occhi si agitava qualcosa d'inquietante ed indefinito.

Hanamichi gli si avvicinò osservandolo con attenzione ed involontariamente sfiorò con un dito la linea del suo mento: la pelle era liscia, per niente rugosa come quella che Evriel gli aveva strofinato contro la prima volta che lo aveva visto. E l'espressione di Rukawa sembrò sorpresa.

- Sei...sei tu? Cioè...sei presente? - chiese piano; Rukawa annuì con il capo.

- Sì...

- E...hai voglia di mordermi?

- No.

- Posso liberarti?

- .........perché vuoi che mantenga questo aspetto?

- Non lo so...

Pronunciando quelle ultime parole s'inginocchiò di fronte a lui sganciandogli le catene intorno alle caviglie, ma quando raddrizzò il capo si accorse di essere all'altezza del suo inguine; guardò verso l'altro, trovandosi a fissare i suoi occhi da gatto. Si alzò lentamente e lo fissò negli occhi cercando di sganciare anche le catene ai polsi; riuscì ad aprire quella destra ed immediatamente la mano di Rukawa scattò ad afferrargli la nuca.

Ma non ebbe paura: sapeva perfettamente quello che il volpino voleva da lui; e premette le labbra sulle sue. Il bacio fu immediatamente corposo, ed ognuno cercò d'infilare la lingua nella bocca dell'altro; la mano acuminata di Rukawa passò a massaggiare ritmicamente il collo del rosso che aveva afferrato il suo viso impedendogli di scostarsi. Quando si dovettero staccare per riprendere fiato, Hanamichi si trovò riflesso negli occhi scuri del volpino.

Non si era accorto che si fosse trasformato; ma ora lo trovava ancora più bello ed era contento che fosse tornato umano.

Senza dire nulla, Rukawa distolse lo sguardo e sganciò l'ultima catena rimasta, dirigendosi poi verso il divano; Hanamichi rimase a guardarlo sentendosi leggermente deluso. Perché non gli diceva nulla? Perché non gli faceva capire cosa stava pensando? Forse aveva sbagliato a baciarlo mentre era ancora un vampiro. Forse, ora che era tornato normale, provava solo ribrezzo per ciò che aveva fatto.

- Perché non volevi trasformarti? - chiese piano; il volpino sospirò.

- Non ero sicuro di potermi controllare...con...te...

- Tu...mi hai baciato perché eri posseduto dalla tua metà...vampiresca?

Un debole sorriso attraversò quel volto pallido.

- La mia metà vampiresca ti avrebbe perforato la giugulare.

- Quindi...

- Senti Hanamichi, non so perché, ma so che i vampiri riescono ad attirare a sé le persone...fisicamente, intendo! Hanno una specie di fluido, o non so come altro definirlo, che strega chi li circonda! Perché credi che io abbia tante ammiratrici?

Hanamichi inarcò un sopracciglio, sorpreso da quelle parole.

- Perché? Innanzitutto perché sei bellissimo; poi perché hai un modo strano di comportarti, che attira irrimediabilmente chi ti sta ad osservare per più di due minuti. E sei...misterioso...anche se ora capisco perché. Non crederai che anch'io sia caduto vittima di quel tuo fluido, vero? Ci conosciamo da due mesi, eppure non mi sono mai sentito attirato fisicamente da te...almeno fino ad oggi.

- Ah...e allora perché, all'improvviso, ti senti attirato da me?

- Non ti è mai capitato di conoscere per un po' di tempo una persona e non provare assolutamente nulla...e poi scoprire un nuovo lato di quella persona, qualcosa che fa scattare il colpo di fulmine? (Nota leggermente autobiografica... ^///^)

- Quindi sapere che sono un vampiro ti piace?

- Non so se sia questo...oppure il fatto che, nonostante possa usare i tuoi poteri per soggiogare la gente, tu preferisca comportarti da persona comune...a meno che tu non abbia imbrogliato fino ad oggi, durante le partite.

- Do'aho! Però...beh, il mio corpo è un po' più agile...

Hanamichi gli si avvicinò sorridendo e si fermò quasi contro il suo petto.

- Questo lo so da sempre...ma perché non mi permetti di vedere quanto è agile...in altre attività?

Le gote di Rukawa si imporporarono ed il volpino riuscì solo a fissarlo senza dire nulla; Hanamichi sorrise e gli mise una mano dietro la nuca baciandolo. E questa volta il moretto gli permise di entrare nella sua bocca, per far danzare le lingue al ritmo che preferiva.

**********

Kieran - Carucci! E poi Hana è così macho!
Nobu - Sì, mi sembra che la parte che gli hai affidato sia in linea con la storia!
Kieran °_° - Cioè?
Nobu - Fantascientifica! Figurarsi se quella scimmia è così spigliata!
Kieran - Invece io sono sicura che Hana-chan sarebbe davvero così, se non si trovasse a dover fare la corte a quella gallina della Akagi!
Nobu - Vabbè, se lo dici tu!
Kieran - Ehi, Nobu, vedi di stare attento a quello che dici, se non vuoi essere la prossima vittima del vampiro...certo, prima di morire, però, dovresti fare tutte quelle cosucce carine che piacciono a lui...
Nobu - NOOOOOO!!!!!!!!!! SCUSAMIIIIIIIIIII!!!!!!!!! HANA E' UN VERO UOMOOOOO!!!!!!!!
Kieran ^___________^


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