PAIRING:RuHana
RAITING:
PWP
ARCHIVIO:
YSAL
DISCLAMEIRS:
Ii pg di slam sono di Inoue
NOTE:
dedicata a Urdy e Soffio e Ise che in questo periodo sono un po' giù,
sperando di riuscire a rallegrarle un po'!!^^
NOTE2:
Mi è venuta in mente guardando il TG4....-.- Sono una porca..-.- Cmq è
vero quello che dicono!!>.<
VACCINO
di Eny
<
Grande epidemia d'influenza quest'anno! Secondo gli specialisti, già
mezzo milione di giapponesi sono costretti a letto per colpa del malanno
che ci ha battuti sul tempo arrivando prima del previsto.> Comunicò il
giornalista del telegiornale della mattina.
<
I vaccini anti-influenzali vanno a ruba più dei nuovi prodotti saldati
sul mercato! Anziani e bambini sono quelli che ne fanno uso maggiore: i
medici, infatti, annunciano che questa influenza è molto più violenta e
forte di quella dell'inverno scorso.> Hanamichi ascoltava
distrattamente le parole del giornalista mentre cuoceva la colazione per
lui e Rukawa, che, ovviamente, era ancora mezzo addormentato.
-Kaede!!!
Dai che facciamo tardi!!! Maledizione alzati!- urlò spazientito.
Quel
ragazzo era allucinante! Non si svegliava neppure con le cannonate!
-Kitsune!!!
Insomma!! Devo venire a spogliarti io per farti infilare la divisa?!- inveì
sempre più arrabbiato il rossino. Avrebbero fatto tardi anche quella
mattina! E benchè Rukawa riuscisse
a riempire in modo molto piacevole il tempo di punizione nel corridoio,
non era il caso di arrivare anche quel giorno in ritardo!
-Hn...magari...-
biascicò il volpino entrando insonnolito in cucina.
-Hentai...-
borbottò il rossino.
-Uova?-
chiese
-Hn...-
rispose il moro sedendosi sulla sedia massaggiandosi gli occhi.
-Strapazzate
o la burro?- domandò nuovamente.
-Hnnnnnnnnnn.-
grugnì Kaede in stato catatonico profondo. Il rossino
riempì il piatto di Kaede di uova strapazzate.
-Fette
biscottate? Vuoi anche la spremuta?- insistette il rossino ormai abituato
a decifrare i versi gutturali e animaleschi del compagno.
-Hnnn...hnnnnn-
Hanamichi sospirò rassegnato piazzando di fronte al volpoino piatto e
bicchiere e questi svogliatamente prese a mangiare. Rukawa si era
impuntato sull'idea che quando avrebbero dovuto andare in America, era
meglio arrivarci con assimilate alcune dei loro usi, tra cui, appunto,
un'abbondante colazione.
-Sisi...
tanto devo cucinare io...- aveva brontolato Hanamichi alla notizia, ma
quando Kaede aveva proposto (o forse minacciato...) che avrebbero potuto
fare a turno, Hanamichi non si lamentò più. Rukawa era un pericolo ai
fornelli! Era peggio che far cadere una botte di benzina su un falò sulla
spiaggia! Se si metteva ai fornelli arrivavano in obitorio senza neppure
passare per il pronto soccorso!
Hanamichi
si sedette a capotavola di fronte al volpino.
-Se
arriviamo tardi me la paghi Ru!- lo minacciò Hanamichi ingoiando un
boccone di uova al burro. Kaede nascose un sorriso malizioso sorseggiando
la sua spremuta. Mangiare aveva il potere di far connettere i fusibili del
suo cervello...
-Mi
pare che ieri non ti avesse dato così fastidio...- buttò con noncuranza
il volpino mentre prendeva con la forchetta una strisciolina croccante di
backon dal piatto che Hanamichi aveva posto in mezzo al tavolo. Il rossino
si ingozzò con la spremuta di arancia rossa raggiungendo una tinta
aragosta in segno di imbarazzo.
Rukawa
sorrise compiaciuto masticando la sua colazione.
Quando
riusciva a zittire il do'hao non poteva che riempirsi di orgoglio... era
l'unico che ci riusciva del resto.
-Hai
sentito?- disse Hanamichi alzando il volume della televisione col
telecomando aggrottando le sopracciglia dimentico della battuta
dell'amante.
-Cosa?-
domandò Rukawa alzando lo sguardo verso il teleschermo.
-Epidemia
d'influenza... la mia classe è decimata... anche Yohei e gli altri sono
stati contagiati!- disse interessato alle parole del giornalista che
elencava i sintomi dell'influenza.
-Non
ci ho fatto caso...- disse semplicemente il volpino scrollando le spalle
con indifferenza continuando la colazione.
-Chissà
poi perchè!- disse con ironia Hanamichi.
-Do'hao...-
la battuta pungente che gli era nata si blocco in gola captando le parole
del giornalista:
<
Ecco qui una notizia curiosa arrivataci direttamente dall'università di
Tokyo! Secondo gli esperti, chi fa l'amore una o due volte a settimana
argina il rischio di contagio. Secondo approfonditi studi, infatti, l'atto
sessuale aumenta le autodifese del corpo che permettono una maggiore
protezione contro il virus. Ma comunque si consiglia di restare coperti e
limitare il contatto con le persione affette.Ma passiamo ora...> Rukawa
alzò lo sguardo scintillante verso Hanamichi che sembrava non aver fatto
caso alla notizia. Continuava indisturbato a mangiucchiare le uova ignaro
dello sguardo predatore del compagno. Il sorriso malizioso di Rukawa che
si allargava nella sua mente, si dipinse sul suo volto mentre lampi
violetti attraversavano i suoi occhi che si strinsero con furbizia.
Hanamichi alzò il volto curioso sentendosi osservato. Il volpino non fece
nulla per nascondere la sua espressione poco rassicurante.
-Che
c'è?- domandò Hanamichi sorpreso da quello sguardo.
-Non
hai sentito?- sussurrò Rukawa. Hanamichi aveva un pessimo (o bellissimo.
dipende dai punti di vista) presentimento.
-No...Cosa?
Stavo pensando a come ci ucciderebbe il gorilla se ci ammalassimo...-
spiegò distrattamente e preoccupato dal sorriso di Kaede, il quale aveva
poggiato la forchetta accanto al piatto.
-Dicono
che fare sesso è un ottimo vaccino...- sussurrò languidamente.
-A..Ah
si?- balbettò deglutendo a vuoto.
-Oh
si... sostengono che chi lo fa più volte a settimana sia più immune...
Ora si spiega perchè non siamo ammalati...- continuò deliziandosi del
rossore diffuso sul volto del suo amante.
-Eheh...-
disse nervosamente il rossino -Ma tu guarda un po' che cosa strana...
Siamo in ritardo volpe!- disse alzandosi e posando i piatti nell'acquaio.
Non
poteva succedere ancora!!!!
Se
arrivavano sempre in ritardo poi...poi... bhe...in genere succedeva che il
volpino lo trascinava ad infrattarsi nello sgabuzzino o nel bagno...
E
come poteva scordare la figuraccia fatta la settimana prima quando era
rientrato in classe sbandando paurosamente con la camicia fuori dai
pantaloni, i capelli spettinati, le guance rosse le labbra gonfie e un
succhiotto grande come un pompelmo sul collo? Quel dannato volpino lo
aveva stremato!! E lo aveva spinto praticamente in classe senza dargli il
tempo di riprendersi!!!! I suoi compagni avevano borbottato cose strane
mentre il professore sembrava non essere stato entusiasta del suo stato...
Secondo lui si era..ehmmmmm.... addormentato in posizioni assurde durante
la punizione... Magari avesse dormito!!!!! Risultato? Semplice! Ancora
fuori dal corridoio dove CASUALMENTE aveva incontrato la volpe... il resto
è storia...
Quindi:
non andava affatto bene... Insomma erano peggio di due conigli...
Ma
è una dimostrazione di quanto è profondo l'amore che vi lega!
Gli
suggerì la sua mente.
Si..
ok.. però ogni tanto non c'era bisogno solo di quello!! Anche un 'ti amo'
basta...
Come
se fosse spiacevole... E poi Ru i 'ti amo' li dice spesso... e guarda te
dopo QUELLO!
Ok!
Non è spiacevole! E' vero però...
Cosa?
Ehmm...
Si pensa solo a quello!
E
con Rukawa che cosa si può fare? Pensare di andare per campi a
raccogliere fiori profumati?
Effettivamente
no... e poi lui era allergico al polline quindi non sarebbe andato bene
comunque!
Si
ma...
Cosa?
Ehmmm....
Allora?
Intento
nel suo dibattito mentale si avviò verso l'ingresso, ma Rukawa era
placidamente appoggiato allo stipite con uno sguardo che Hanamichi
conosceva fin troppo bene!
Sakuragi
si bloccò. Rukawa si sollevò avvicinandosi.
-Dove
vai do'hao?- chiese facendolo indietreggiare.
-Ehmmmm...
a scuola! Siamo in ritardo..- balbettò non troppo convinto. Ma Rukawa gli
si avvicinava sempre di più.
-Ma
hai sentito il giornalista...- sussurrò lascivo -meglio vaccinarsi...no?-
continuò ed Hanamichi si ritrovò contro il tavolo bloccato tra il mobile
e il corpo sinuoso di Kaede.
-Ci
siamo già vaccinati....ehmm.. stanotte...ieri... ieri pomeriggio... ieri
mattina... l'altra notte....- balbettò mentre Rukawa faceva scorrere la
sua lingua curiosa sul collo abbronzato che gli veniva inconsciamente
offerto dal rossino.
-Eccedere
è meglio che deficere...- spiegò lui infilando le mani sotto la maglia
della divisa di Hanamichi che sospirò in estasi. Adorava essere baciato
sul collo.
E
Rukawa lo sapeva.
Eccome
se lo sapeva.
Prese
a succhiare voracemente la pelle sotto l'orecchio mentre le mani diafane
sfilarono la giacca della divisa. Hanamichi se ne liberò urgentemente
facendo lo stesso con quella di Kaede. L'indumento scivolò sulla sedia
cadendo poi a terra con un fruscio.
-Adoro
quando ti metti la camicia Do'hao...- soffiò sul punto che aveva appena
seviziato facendo rabbrividire il ragazzo tra le sue braccia.
-E
io adoro quando me la togli....- sospirò quando le dita agili del moretto
sfilarono, uno dopo l'altro, i bottoni dalle asole della maglietta.
Hanamichi, con urgenza, infilò le mani sotto la maglia candida del
volpino sfilandogliela dai pantaloni e cercando un contatto con quella
pelle setosa.
Ormai
sapeva di aver perso il controllo...
Kaede
sapeva esattamente che punti toccare per farlo impazzire.
E
la lingua che giocava con il suo orecchio lasciando che goccie di saliva
scorressero all'interno del padiglione auricolare contornate con i sospiri
che gli accarezzavano direttamente il timpano, era esattamente uno di quei
tasti che mandava completamente fuori uso il cervello e le facoltà di
ragionamento di Sakuragi.
-Toglitela....-
ansimò Hanamichi sollevando la maglietta. Rukawa si staccò da lui
levandosi l'indumento, contemporaneamente ad Hanamichi che si svestiva
della leggera blusa.
Con
desiderio impellente Rukawa si avventò sulle labbra di Hanamichi, il
quale, sempre contro il
massiccio tavolo di legno,aveva divaricato le gambe, permettendo a Kaede
di sistemarsi tra esse strofinando la sua eccitazione contro quella del
volpino.
Il
loro bacio violento era interrotto da brevissimi istanti in cui, si
concedevano di riempirsi i polmoni. Le labbra ormai gonfie, sempre a
contatto. Hanamichi afferrò le mani dell'amante facendole scorrere
sensualmente sul proprio corpo portandole lungo i fianchi fino alle
natiche coperte dal tessuto dei pantaloni. Rukawa, afferrato il
messaggio, inserì le mani sotto i pantaloni e i boxer massaggiando
i glutei languidamente prima
di afferrarli con decisione sollevando l'amante di peso facendolo sedere
sul ripiano. Le gambe del rosso restarono a penzoloni per poco dato che,
con impellenza, Hanamichi le usò per cingere la vita del compagno
stringendolo maggiormente a se.
Kaede
aveva lasciato i glutei del compagno per poter esplorare con curiosità e
ingordiglia l'interno dei pantaloni del compagno che, a quelle carezze
proibite e un po' bloccate dagli stretti indumenti, aveva liberato la
propria bocca per permettersi di gemere e ansimare. Il volpino aveva
trovato altro frutto da divorare quale il pomo d'adamo.
-Ru...Ru....
Oh Kami Kaede!!- gemette arpionando il tavolo di legno fino a farsi dolere
le dita. Si inarcò violentemente quando Rukawa afferrò il suo sesso
carezzandolo con l'indice. Le mani di Hanamichi si infilarono a loro volta
nei boxer del moretto abbassando gli indumenti con lentezza esasperante.
Ansimando pesantemente avvicinò le sue labbra all'orecchio dell'altro
sussurrando un bramoso:
-Avanti...
Che aspetti? Vaccinami...-
E
Rukawa perse la testa.
Una
violenta scarica elettrica percorse ogni vertebra della sua schiena. Sfilò
le mani dai pantaloni del rossino spingendolo, senza troppe cerimonie,
lungo disteso sul tavolo.
-
Si stenda signore... la puntura potrebbe farle un po' male...- sussurrò
felino alzando le braccia dell'amante facendole appoggiare sul ripiano in
legno.
-Avanti
doc! Mi infilzi! Non mi va proprio di ammalarmi!- disse con tono roco e
finto lagnoso puntando i suoi occhi di oro liquido nel blu tempesta di
quelli di Kaede.
Rukawa
si leccò le labbra famelico. Le mani longilinee percorsero
il petto del rossino che
arpionò il bordo del tavolo sopra la sua testa ansimando.
-Devo
prima trovare la vena....- lo informò disegnando con la lingua arabeschi
intricati sugli addominali.
Hanamichi
mugugnò inarcando la schina.
-Lo
so... non si trovano... eppure c'è un posto dove ce ne sono tante
tante...e....oh Dei del cielo... davvero tante....-gemette quando la
lingua di Kaede si insinuò nel suo ombelico. L'erezione dolorante del
rossino premeva contro il tessuto dei jeans solleticando la gola del
volpino.
-Mi
guidi allora...- soffiò il volpino. Le mani del moro accarezzavano i
fianchi semi scoperti dell'amante che si contorceva sul tavolo in cerca di
soddisfazione.
-P...Più
giù!- urlò inarcandosi Hanamichi.
-Si?
Allora... vediamo di trovarle...- si allontanò da Hanamichi lasciando che
le gambe del rosso ricadessero penzolanti dal tavolo.
Il
suo sesso protestava per mancanza di attenzioni, ma ora, il suo compito
era quello di trovare le fantomatiche vene... Un lampo viola gli attraversò
gli occhi alla vista del rosso disteso sul tavolo ansimante, le braccia
distese sopra la testa, i pantaloni blu leggermente abbassati che
lasciavano intravedere la peluria rossa del pube. L'inconfondibile
rigonfiamento in mezzo alle gambe divaricate.
Si
leccò le labbra famelico.
-Avanti
Ru...- lo incitò il rossino con occhi liquidi.
-Innanzitutto...-
rispose con voce dannatamente bassa e sensuale -Questi sono d'intralcio
allo svolgimento adeguato dell'intervento...- le grandi mani alabastrine
si insinuarono sotto i glutei del rossino abbassando con lentezza i
pantaloni in una sensuale carezza.
-Ah-ah...-
mugugnò bramoso il rosso agitandosi sotto quelle mani. Eppure non provava
a toccare Rukawa, sapeva che gliel'avrebbe impedito... e poi, anche se qui
lo diceva e qui lo negava, adorava essere in balia del volpino...
Con
un sospiro i pantaloni caddero a terra lasciando, finalmente, il corpo
nudo di Hanamichi, sotto lo sguardo predatore dell'asso dello Shohoku.
-Dove
eravamo rimasti....?- la lingua di Rukawa accarezzava minuziosamente il
ventre piatto del rossino.
-Mi
dica lei, Sakuragi, dove devo andare...- lo provocò.
-Giù
giù... tanto giù...- balbettò.
-Mi
fermi quando arrivo....- e la lingua del moretto scese sotto l'ombelico.
Con un sorriso diabolico dipinto sul volto, Rukawa evitò accuratamente il
sesso teso allo spasmo del compagno baciando l'interno coscia.
-Fuo..chi...no...-
gemette Hanamichi. Rukawa senza prevviso usò la mano destra per
accarezzare in tutta la lunghezza il membro del rossino, che, colto di
sorpresa urlò arcuandosi.
-Oh...
ne ho trovata una... è questa?- rincarò Kaede.
L'ansito
spezzato che ricevette come risposta quando con le labbra ripercorse la
stessa strada tracciata con l'indice, lo autorizzò a continuare.
Con
un unico gesto lo prese in bocca. Hanamichi urlò gemendo e,
istintivamente, sollevò il bacino verso quel calore inaspettato. Le
unghie si spezzarono per la violenza con cui erano arpionate alla
superfice del tavolo.
Sentiva
il petto pesante per via del respiro affannoso e irregolare che lo
facevano sollevare.
Rukawa
pompava con veemenza, dapprima lentamente poi, sempre con maggior vigore e
velocità.
-Ka..e...de..-
ripeteva in quella che sembrava una preghiera.
Il
piacere lo invadeva con violenza, quasi in modo doloroso, qualvolta quella
bocca calda lo risucchiava per poi lasciarlo andare.
Il
fuoco lo divorava.
Soffocante.
Intenso.
Devastante.
-Bas..ta...-
ma la sua preghiera strozzata non venne ascoltata: sempre con maggiore
violenza Rukawa lo costringeva alla libidine. I suoi ansiti divennero
urla, le sue preghiere, invocazioni.
Ma
Rukawa si rifiutava di rallentare finchè con un singulto spezzato,
Hanamichi si riverso nella sua bocca per poi accasciarsi stravolto sul
tavolo.
Il
sapore del Do'hao gli invase la bocca.
Il
piacere del rosso gli scivolò in gola come la più prelibata delle
bevande.
Era
la prova che il rossino poteva, DOVEVA, urlare, arcuarsi, gemere, solo per
lui.
Ripulì
il seme che gli colava dal labbro alzandosi.
Hanamichi
tremava ancora violentemente...forse aveva davvero esagerato. Il petto si
alzava e si abbassava furioso interrotto da singulti spezzati.
-Tutto
Ok?- gli sussurrò all'orecchio baciando poi le palpebre chiuse. Scese ad
accarezzare le gote rosse e accaldate e le labbra gonfie.
-Hn...-
mugugnò contro le labbra del moretto, che, senza aspettare risposta,
aveva posato la sua bocca contro quella dell'amante.
Hanamichi
avvolse le braccia al collo di Kaede.
-Manca
la puntura Kit... la puntura...- sospirò. Rukawa gli sorrise ferino. Si
allontanò nuovamente portandosi le mani all'elastico dei suoi pantaloni.
Hanamichi si tirò a sedere e osservò le movenze langueide del moretto.
Questi si abbassò i pantaloni con un sospiro lasciandoli scivolare a
terra con un fruscio, per poi scalciarli via. Hanamichi seguì ogni
movimento rapito da quegli occhi così sensuali che si incatenavano ai
suoi. Sul volto abbronzato si dipinse un piccolo sorriso malizioso mentre
socchiudeva gli occhi sospirando. Le dita dorate percorsero tutta la
lunghezza del pene semi eretto. Percorse la linea degli addominali e dei
pettorali.
Ora
era il turno di Rukawa di seguire rapito i movimenti dell'amante. L'indice
e il medio abbronzati scivolarono nell'antro caldo della bocca del rossino.
La lingua li lambì vogliosa. Li accarezzò uno per uno con lentezza
snervante. Estrasse le dita e con lentezza studiata tese il braccio verso
Rukawa facendogli cenno di venire.
Lo
sguardo smanioso sempre incatenato a quello bramoso del volpino, il quale,
con passo sensuale si avvicinò a Sakuragi.
-Se
vuoi il gioco duro...- bisbigliò Rukawa prendendo le dita del rossino per
portarle alle sue labbra.
-Io
non voglio il gioco, di duro...- sospirò osservando il gioco ipnotico
della bocca di Kaede che
accarezzava le sue dita maliziosamente. Rukawa salì a carponi sul tavolo
costringendo Hanamichi ad abbarsarsi fino a che non fu nuovamente
semisdraiato.
-Avanti
Ru...- pregò il rossino la cui mano, ancora imprigionata tra i denti del
compagno, era percorsa da piccoli ruscelli si saliva che descrivevano
intricati sentieri.
Rukawa
sorrise. Si sdraiò completamente sul rossino abbandonando i suoi ostaggi
e baciandolo con foga. Le virilità erette di entrambi si strofinavano a
vicenda strappando ansiti e gemiti ad entrambi. Hanamichi appoggiò le
piante dei piedi sul tavolo pigando le ginocchia. Rukawa tra di esse.
Le
dita lattee del moretto si insinuarono sotto il rossino tra i glutei sodi
stimolando il piccolo orifizio.
Hanamichi
mugugnò tra le sue braccia quando il volpino lo penetrò con due dita.
Caldo...
Stretto...
Come
fosse la prima volta.
Stava
scoppiando.
Non
ce la faceva più.
O
lo prendeva subito o sarebbe diventato folle.
La
sua erezione premeva dolorosa e con uno scatto quasi violento, liberò il
rossino dalle sue dita penetrandolo con un'unica violenta spinta. Il
ragazzo si inarcò con un urlo che si unì al gemito di goduria di Rukawa.
-Kami
Kitsune...- ansimò gettando la testa indietro.
-Scusa...-bisbigliò
con voce roca. Hanamichi annuì arrossendo maggiormente e questa sua
distrazione consentì a Rukawa, con un colpo di reni di invertire le
posizioni.
-Forza
Hana... fammi vedere cosa sai fare...- ansimò. Sakuragi, tremante,
appoggiò le mani sul petto di Kaede sollevandosi meglio a cavalcioni su
di lui.
Le
braccia gli parevano di gelatina.
Gettò
la testa indietro arcuandosi mentre afferrava la mano del moretto
portandosela al ventre. Questa scese dispettosa fino al membro nuovamente
teso prendendo a massaggiarlo.
-Io...sono...
il Tensai...- annaspò il rossino sollevandosi per poi impalarsi
nuovamente più a fondo. Rukawa urlò di piacere stringendo ancora di più
il sesso del rossino che, sentendo il membro bollente del suo compagno
impiantato a fondo nel suo corpo e la mano di questo massaggiarlo con
audacia, si alzava e si abbassava freneticamente aiutato dalla mano libera
di Kaede che gli reggeva il fianco.
Più
a fondo sempre di più.
Il
suo membro ad ogni affondo pulsava più forte.
Ad
ogni affondo la sua anima si univa sempre di più a quella del suo do'hao.
E
urlava e si inarcava gemendo sempre più forte, unendo la sua voce a
quella di Hanamichi che sopra di lui si arcuava gridando il suo piacere.
Quel
membro più a fondo in lui.
Più
a fondo facendolo sentire completo.
Sempre
più in fondo finchè non avrebbe toccato qul preciso punto che l'avrebbe
fatto esplodere.
Che
gli avrebbe fatto toccare il Paradiso.
-Ka...e...de...-
urlò impalandosi per l'ultima volta prima che il membro di Rukawa
toccasse la bocca dell'intestino facendogli raggiungere il culmine. Si
inarcò violentemente sbarrando gli occhi. Contemporaneamente al suo
piacere che esplodeva, il seme di Kaede lo inondò facendolo urlare il
nome dell'amante. Hanamichi si accasciò su Rukawa tremante. Il respiro
accellerato e il corpo bollente.
La
fronte rovente nascosta nell' incavo della spalla di Rukawa che gli baciò
la chioma scarlatta e umida facendo scorrere tra le ciocche carminio le
dita diafane.
-Come
stai?- sussurrò.
-Hn..-
gemette scivolando al lato del volpino che uscì dal suo corpo.
Rukawa
registrò con stupore che il corpo del rossino tremava ancora.
-Ehi...-
disse mettendosi faticosamente su un fianco sollevandosi sul gomito.
-Tutto
bene Hana?- chiese passando la mano tra i capelli dell'amante. Hanamichi
si ostinava a nascondere il volto nella spalla del moro.
-Non
ci parlo più con te...- biascicò con voce impastata.
-Perchè?-
chiese stupito il compagno.
-Con
che coraggio ci rimangio su 'sto tavolo...- Rukawa sbuffò.
-Do'hao...-
-E
poi è scomodo... mi fa male la schiena...- continuò in un mugugnio.
-Do'hao...-
Rukawa si alzò sospirando aiutando anche Hanamichi.
I
due, Hanamichi aggrappato a Kaede, raggiunsero il divano lasciandocisi
cadere sopra con un sospiro esausto.
L'asso
dello Shohoku spiegò una coperta avvolgendo entrambi.
-Ti
amo...- sussurrò Rukawa baciando la tempia del compagno. Hanamichi
sghignazzò.
-Anch'io
volpaccia...- con un sospiro soddisfatto si accoccolò meglio tra le
braccia della volpe.
-Anche
per oggi... siamo salvi dall'influenza...-
-Baka...-
Hanamichi
sbadigliò vistosamente entrando in palestra. Rukawa accanto a lui aveva
un gatto morto in testa tanto era spettinato.
-Ehi
ragazzi! Bigiato scuola? Non sapete cosa è successo stamattina! Eravamo in tre gatti! Uno spasso!-
disse esaltato Mitsui per poi assumere un espressione perplessa notando la
vitalità da triglia bollita dei due.
-Ma
voi che avete combinato stamattina?-
-Vaccino...-
risposero in coro anche se all'ex teppista non sfuggì il rossore che
aveva tinto le guance del compagno dai capelli rossi.
La
squadra li osservò perplessa entrare negli spogliatoi sbandando come due
ubriachi.
-Mi
sfugge qualcosa... sento che mi sfugge qualcosa....- borbottò Mitsui
fissando la porta dello spogliatoio.
Quando
i due uscirono, i suoi sospetti trovarono verità: sul collo del rossino,
prima coperto dalla sciarpa blu, spiccava un alone rosso identificato da
tutte le enciclopedie Treccani come un mastodonticus succhiottus delle
dimensioni di un anguria Hawaiana.
-Ohhhhhhhhhhhhhhhhhh....
il vaccino! Ovvio! Certo! Chi al giorno d'oggi non si vaccina!- cantilenò.
-Chiudi
il becco bacia piselli!!!!- tuonò Hanamichi.
-Do'hao!-
-Ma
Kits....- il volpino si avvicinò a lui con sguardo felino.
-Stasera
dobbiamo fare il richiamo Hana...-E gli passò accanto con un leggero
sorriso malizioso lasciando Hanamichi con gli occhi sbarrati e la poca
aperta.
-KITSUNEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!-
Già...
bisogna proprio vaccinarsi...
Fine...
Oddio
sono altamente deficente.....-.-
Commenti!^_-
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions
|
|