PAIRING:RuHana

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ARCHIVIO: YSAL

DISCLAMEIRS: Ii pg di slam sono di Inoue

NOTE: dedicata a Urdy e Soffio e Ise che in questo periodo sono un po' giù, sperando di riuscire a rallegrarle un po'!!^^

NOTE2: Mi è venuta in mente guardando il TG4....-.- Sono una porca..-.- Cmq è vero quello che dicono!!>.<


 


 

VACCINO

di Eny

 

< Grande epidemia d'influenza quest'anno! Secondo gli specialisti, già mezzo milione di giapponesi sono costretti a letto per colpa del malanno che ci ha battuti sul tempo arrivando prima del previsto.> Comunicò il giornalista del telegiornale della mattina.

< I vaccini anti-influenzali vanno a ruba più dei nuovi prodotti saldati sul mercato! Anziani e bambini sono quelli che ne fanno uso maggiore: i medici, infatti, annunciano che questa influenza è molto più violenta e forte di quella dell'inverno scorso.> Hanamichi ascoltava distrattamente le parole del giornalista mentre cuoceva la colazione per lui e Rukawa, che, ovviamente, era ancora mezzo addormentato.

-Kaede!!! Dai che facciamo tardi!!! Maledizione alzati!- urlò spazientito.

Quel ragazzo era allucinante! Non si svegliava neppure con le cannonate!

-Kitsune!!! Insomma!! Devo venire a spogliarti io per farti infilare la divisa?!- inveì sempre più arrabbiato il rossino. Avrebbero fatto tardi anche quella mattina! E benchè Rukawa  riuscisse a riempire in modo molto piacevole il tempo di punizione nel corridoio, non era il caso di arrivare anche quel giorno in ritardo!

-Hn...magari...- biascicò il volpino entrando insonnolito in cucina.

-Hentai...- borbottò il rossino.

-Uova?- chiese

-Hn...- rispose il moro sedendosi sulla sedia massaggiandosi gli occhi.

-Strapazzate o la burro?- domandò nuovamente.

-Hnnnnnnnnnn.- grugnì Kaede in stato catatonico profondo. Il rossino  riempì il piatto di Kaede di uova strapazzate.

-Fette biscottate? Vuoi anche la spremuta?- insistette il rossino ormai abituato a decifrare i versi gutturali e animaleschi del compagno.

-Hnnn...hnnnnn- Hanamichi sospirò rassegnato piazzando di fronte al volpoino piatto e bicchiere e questi svogliatamente prese a mangiare. Rukawa si era impuntato sull'idea che quando avrebbero dovuto andare in America, era meglio arrivarci con assimilate alcune dei loro usi, tra cui, appunto, un'abbondante colazione.

-Sisi... tanto devo cucinare io...- aveva brontolato Hanamichi alla notizia, ma quando Kaede aveva proposto (o forse minacciato...) che avrebbero potuto fare a turno, Hanamichi non si lamentò più. Rukawa era un pericolo ai fornelli! Era peggio che far cadere una botte di benzina su un falò sulla spiaggia! Se si metteva ai fornelli arrivavano in obitorio senza neppure passare per il pronto soccorso!

Hanamichi si sedette a capotavola di fronte al volpino.

-Se arriviamo tardi me la paghi Ru!- lo minacciò Hanamichi ingoiando un boccone di uova al burro. Kaede nascose un sorriso malizioso sorseggiando la sua spremuta. Mangiare aveva il potere di far connettere i fusibili del suo cervello...

-Mi pare che ieri non ti avesse dato così fastidio...- buttò con noncuranza il volpino mentre prendeva con la forchetta una strisciolina croccante di backon dal piatto che Hanamichi aveva posto in mezzo al tavolo. Il rossino si ingozzò con la spremuta di arancia rossa raggiungendo una tinta aragosta in segno di imbarazzo.

Rukawa sorrise compiaciuto masticando la sua colazione.

Quando riusciva a zittire il do'hao non poteva che riempirsi di orgoglio... era l'unico che ci riusciva del resto.

-Hai sentito?- disse Hanamichi alzando il volume della televisione col telecomando aggrottando le sopracciglia dimentico della battuta dell'amante.

-Cosa?- domandò Rukawa alzando lo sguardo verso il teleschermo.

-Epidemia d'influenza... la mia classe è decimata... anche Yohei e gli altri sono stati contagiati!- disse interessato alle parole del giornalista che elencava i sintomi dell'influenza.

-Non ci ho fatto caso...- disse semplicemente il volpino scrollando le spalle con indifferenza continuando la colazione.

-Chissà poi perchè!- disse con ironia Hanamichi.

-Do'hao...- la battuta pungente che gli era nata si blocco in gola captando le parole del giornalista:

< Ecco qui una notizia curiosa arrivataci direttamente dall'università di Tokyo! Secondo gli esperti, chi fa l'amore una o due volte a settimana argina il rischio di contagio. Secondo approfonditi studi, infatti, l'atto sessuale aumenta le autodifese del corpo che permettono una maggiore protezione contro il virus. Ma comunque si consiglia di restare coperti e limitare il contatto con le persione affette.Ma passiamo ora...> Rukawa alzò lo sguardo scintillante verso Hanamichi che sembrava non aver fatto caso alla notizia. Continuava indisturbato a mangiucchiare le uova ignaro dello sguardo predatore del compagno. Il sorriso malizioso di Rukawa che si allargava nella sua mente, si dipinse sul suo volto mentre lampi violetti attraversavano i suoi occhi che si strinsero con furbizia. Hanamichi alzò il volto curioso sentendosi osservato. Il volpino non fece nulla per nascondere la sua espressione poco rassicurante.

-Che c'è?- domandò Hanamichi sorpreso da quello sguardo.

-Non hai sentito?- sussurrò Rukawa. Hanamichi aveva un pessimo (o bellissimo. dipende dai punti di vista) presentimento.

-No...Cosa? Stavo pensando a come ci ucciderebbe il gorilla se ci ammalassimo...- spiegò distrattamente e preoccupato dal sorriso di Kaede, il quale aveva poggiato la forchetta accanto al piatto.

-Dicono che fare sesso è un ottimo vaccino...- sussurrò languidamente.

-A..Ah si?- balbettò deglutendo a vuoto.

-Oh si... sostengono che chi lo fa più volte a settimana sia più immune... Ora si spiega perchè non siamo ammalati...- continuò deliziandosi del rossore diffuso sul volto del suo amante.

-Eheh...- disse nervosamente il rossino -Ma tu guarda un po' che cosa strana... Siamo in ritardo volpe!- disse alzandosi e posando i piatti nell'acquaio.

Non poteva succedere ancora!!!!

Se arrivavano sempre in ritardo poi...poi... bhe...in genere succedeva che il volpino lo trascinava ad infrattarsi nello sgabuzzino o nel bagno...

E come poteva scordare la figuraccia fatta la settimana prima quando era rientrato in classe sbandando paurosamente con la camicia fuori dai pantaloni, i capelli spettinati, le guance rosse le labbra gonfie e un succhiotto grande come un pompelmo sul collo? Quel dannato volpino lo aveva stremato!! E lo aveva spinto praticamente in classe senza dargli il tempo di riprendersi!!!! I suoi compagni avevano borbottato cose strane mentre il professore sembrava non essere stato entusiasta del suo stato... Secondo lui si era..ehmmmmm.... addormentato in posizioni assurde durante la punizione... Magari avesse dormito!!!!! Risultato? Semplice! Ancora fuori dal corridoio dove CASUALMENTE aveva incontrato la volpe... il resto è storia...

Quindi: non andava affatto bene... Insomma erano peggio di due conigli...

Ma è una dimostrazione di quanto è profondo l'amore che vi lega!

Gli suggerì la sua mente.

Si.. ok.. però ogni tanto non c'era bisogno solo di quello!! Anche un 'ti amo' basta...

Come se fosse spiacevole... E poi Ru i 'ti amo' li dice spesso... e guarda te dopo QUELLO!

Ok! Non è spiacevole! E' vero però...

Cosa?

Ehmm... Si pensa solo a quello!

E con Rukawa che cosa si può fare? Pensare di andare per campi a raccogliere fiori profumati?

Effettivamente no... e poi lui era allergico al polline quindi non sarebbe andato bene comunque!

Si ma...

Cosa?

Ehmmm....

Allora?

Intento nel suo dibattito mentale si avviò verso l'ingresso, ma Rukawa era placidamente appoggiato allo stipite con uno sguardo che Hanamichi conosceva fin troppo bene!

Sakuragi si bloccò. Rukawa si sollevò avvicinandosi.

-Dove vai do'hao?- chiese facendolo indietreggiare.

-Ehmmmm... a scuola! Siamo in ritardo..- balbettò non troppo convinto. Ma Rukawa gli si avvicinava sempre di più.

-Ma hai sentito il giornalista...- sussurrò lascivo -meglio vaccinarsi...no?- continuò ed Hanamichi si ritrovò contro il tavolo bloccato tra il mobile e il corpo sinuoso di Kaede.

-Ci siamo già vaccinati....ehmm.. stanotte...ieri... ieri pomeriggio... ieri mattina... l'altra notte....- balbettò mentre Rukawa faceva scorrere la sua lingua curiosa sul collo abbronzato che gli veniva inconsciamente offerto dal rossino.

-Eccedere è meglio che deficere...- spiegò lui infilando le mani sotto la maglia della divisa di Hanamichi che sospirò in estasi. Adorava essere baciato sul collo.

E Rukawa lo sapeva.

Eccome se lo sapeva.

Prese a succhiare voracemente la pelle sotto l'orecchio mentre le mani diafane sfilarono la giacca della divisa. Hanamichi se ne liberò urgentemente facendo lo stesso con quella di Kaede. L'indumento scivolò sulla sedia cadendo poi a terra con un fruscio.

-Adoro quando ti metti la camicia Do'hao...- soffiò sul punto che aveva appena seviziato facendo rabbrividire il ragazzo tra le sue braccia.

-E io adoro quando me la togli....- sospirò quando le dita agili del moretto sfilarono, uno dopo l'altro, i bottoni dalle asole della maglietta. Hanamichi, con urgenza, infilò le mani sotto la maglia candida del volpino sfilandogliela dai pantaloni e cercando un contatto con quella pelle setosa.

Ormai sapeva di aver perso il controllo...

Kaede sapeva esattamente che punti toccare per farlo impazzire.

E la lingua che giocava con il suo orecchio lasciando che goccie di saliva scorressero all'interno del padiglione auricolare contornate con i sospiri che gli accarezzavano direttamente il timpano, era esattamente uno di quei tasti che mandava completamente fuori uso il cervello e le facoltà di ragionamento di Sakuragi.

-Toglitela....- ansimò Hanamichi sollevando la maglietta. Rukawa si staccò da lui levandosi l'indumento, contemporaneamente ad Hanamichi che si svestiva della leggera blusa.

Con desiderio impellente Rukawa si avventò sulle labbra di Hanamichi, il quale,  sempre contro il massiccio tavolo di legno,aveva divaricato le gambe, permettendo a Kaede di sistemarsi tra esse strofinando la sua eccitazione contro quella del volpino.

Il loro bacio violento era interrotto da brevissimi istanti in cui, si concedevano di riempirsi i polmoni. Le labbra ormai gonfie, sempre a contatto. Hanamichi afferrò le mani dell'amante facendole scorrere sensualmente sul proprio corpo portandole lungo i fianchi fino alle natiche coperte dal tessuto dei pantaloni. Rukawa, afferrato il  messaggio, inserì le mani sotto i pantaloni e i boxer massaggiando i glutei languidamente  prima di afferrarli con decisione sollevando l'amante di peso facendolo sedere sul ripiano. Le gambe del rosso restarono a penzoloni per poco dato che, con impellenza, Hanamichi le usò per cingere la vita del compagno stringendolo maggiormente a se.

Kaede aveva lasciato i glutei del compagno per poter esplorare con curiosità e ingordiglia l'interno dei pantaloni del compagno che, a quelle carezze proibite e un po' bloccate dagli stretti indumenti, aveva liberato la propria bocca per permettersi di gemere e ansimare. Il volpino aveva trovato altro frutto da divorare quale il pomo d'adamo.

-Ru...Ru.... Oh Kami Kaede!!- gemette arpionando il tavolo di legno fino a farsi dolere le dita. Si inarcò violentemente quando Rukawa afferrò il suo sesso carezzandolo con l'indice. Le mani di Hanamichi si infilarono a loro volta nei boxer del moretto abbassando gli indumenti con lentezza esasperante. Ansimando pesantemente avvicinò le sue labbra all'orecchio dell'altro sussurrando un bramoso:

-Avanti... Che aspetti? Vaccinami...-

E Rukawa perse la testa.

Una violenta scarica elettrica percorse ogni vertebra della sua schiena. Sfilò le mani dai pantaloni del rossino spingendolo, senza troppe cerimonie, lungo disteso sul tavolo.

- Si stenda signore... la puntura potrebbe farle un po' male...- sussurrò felino alzando le braccia dell'amante facendole appoggiare sul ripiano in legno.

-Avanti doc! Mi infilzi! Non mi va proprio di ammalarmi!- disse con tono roco e finto lagnoso puntando i suoi occhi di oro liquido nel blu tempesta di quelli di Kaede.

Rukawa si leccò le labbra famelico. Le mani longilinee percorsero  il petto del rossino  che arpionò il bordo del tavolo sopra la sua testa ansimando.

-Devo prima trovare la vena....- lo informò disegnando con la lingua arabeschi intricati sugli addominali.

Hanamichi mugugnò inarcando la schina.

-Lo so... non si trovano... eppure c'è un posto dove ce ne sono tante tante...e....oh Dei del cielo... davvero tante....-gemette quando la lingua di Kaede si insinuò nel suo ombelico. L'erezione dolorante del rossino premeva contro il tessuto dei jeans solleticando la gola del volpino.

-Mi guidi allora...- soffiò il volpino. Le mani del moro accarezzavano i fianchi semi scoperti dell'amante che si contorceva sul tavolo in cerca di soddisfazione.

-P...Più giù!- urlò inarcandosi Hanamichi.

-Si? Allora... vediamo di trovarle...- si allontanò da Hanamichi lasciando che le gambe del rosso ricadessero penzolanti dal tavolo.

Il suo sesso protestava per mancanza di attenzioni, ma ora, il suo compito era quello di trovare le fantomatiche vene... Un lampo viola gli attraversò gli occhi alla vista del rosso disteso sul tavolo ansimante, le braccia distese sopra la testa, i pantaloni blu leggermente abbassati che lasciavano intravedere la peluria rossa del pube. L'inconfondibile rigonfiamento in mezzo alle gambe divaricate.

Si leccò le labbra famelico.

-Avanti Ru...- lo incitò il rossino con occhi liquidi.

-Innanzitutto...- rispose con voce dannatamente bassa e sensuale -Questi sono d'intralcio allo svolgimento adeguato dell'intervento...- le grandi mani alabastrine si insinuarono sotto i glutei del rossino abbassando con lentezza i pantaloni in una sensuale carezza.

-Ah-ah...- mugugnò bramoso il rosso agitandosi sotto quelle mani. Eppure non provava a toccare Rukawa, sapeva che gliel'avrebbe impedito... e poi, anche se qui lo diceva e qui lo negava, adorava essere in balia del volpino...

Con un sospiro i pantaloni caddero a terra lasciando, finalmente, il corpo nudo di Hanamichi, sotto lo sguardo predatore dell'asso dello Shohoku.

-Dove eravamo rimasti....?- la lingua di Rukawa accarezzava minuziosamente il ventre piatto del rossino.

-Mi dica lei, Sakuragi, dove devo andare...- lo provocò.

-Giù giù... tanto giù...- balbettò.

-Mi fermi quando arrivo....- e la lingua del moretto scese sotto l'ombelico. Con un sorriso diabolico dipinto sul volto, Rukawa evitò accuratamente il sesso teso allo spasmo del compagno baciando l'interno coscia.

-Fuo..chi...no...- gemette Hanamichi. Rukawa senza prevviso usò la mano destra per accarezzare in tutta la lunghezza il membro del rossino, che, colto di sorpresa urlò arcuandosi.

-Oh... ne ho trovata una... è questa?- rincarò Kaede.

L'ansito spezzato che ricevette come risposta quando con le labbra ripercorse la stessa strada tracciata con l'indice, lo autorizzò a continuare.

Con un unico gesto lo prese in bocca. Hanamichi urlò gemendo e, istintivamente, sollevò il bacino verso quel calore inaspettato. Le unghie si spezzarono per la violenza con cui erano arpionate alla superfice del tavolo.

Sentiva il petto pesante per via del respiro affannoso e irregolare che lo facevano sollevare.

Rukawa pompava con veemenza, dapprima lentamente poi, sempre con maggior vigore e velocità.

-Ka..e...de..- ripeteva in quella che sembrava una preghiera.

Il piacere lo invadeva con violenza, quasi in modo doloroso, qualvolta quella bocca calda lo risucchiava per poi lasciarlo andare.

Il fuoco lo divorava.

Soffocante.

Intenso.

Devastante.

-Bas..ta...- ma la sua preghiera strozzata non venne ascoltata: sempre con maggiore violenza Rukawa lo costringeva alla libidine. I suoi ansiti divennero urla, le sue preghiere, invocazioni.

Ma Rukawa si rifiutava di rallentare finchè con un singulto spezzato, Hanamichi si riverso nella sua bocca per poi accasciarsi stravolto sul tavolo.

Il sapore del Do'hao gli invase la bocca.

Il piacere del rosso gli scivolò in gola come la più prelibata delle bevande.

Era la prova che il rossino poteva, DOVEVA, urlare, arcuarsi, gemere, solo per lui.

Ripulì il seme che gli colava dal labbro alzandosi.

Hanamichi tremava ancora violentemente...forse aveva davvero esagerato. Il petto si alzava e si abbassava furioso interrotto da singulti spezzati.

-Tutto Ok?- gli sussurrò all'orecchio baciando poi le palpebre chiuse. Scese ad accarezzare le gote rosse e accaldate e le labbra gonfie.

-Hn...- mugugnò contro le labbra del moretto, che, senza aspettare risposta, aveva posato la sua bocca contro quella dell'amante.

Hanamichi avvolse le braccia al collo di Kaede.

-Manca la puntura Kit... la puntura...- sospirò. Rukawa gli sorrise ferino. Si allontanò nuovamente portandosi le mani all'elastico dei suoi pantaloni. Hanamichi si tirò a sedere e osservò le movenze langueide del moretto. Questi si abbassò i pantaloni con un sospiro lasciandoli scivolare a terra con un fruscio, per poi scalciarli via. Hanamichi seguì ogni movimento rapito da quegli occhi così sensuali che si incatenavano ai suoi. Sul volto abbronzato si dipinse un piccolo sorriso malizioso mentre socchiudeva gli occhi sospirando. Le dita dorate percorsero tutta la lunghezza del pene semi eretto. Percorse la linea degli addominali e dei pettorali.

Ora era il turno di Rukawa di seguire rapito i movimenti dell'amante. L'indice e il medio abbronzati scivolarono nell'antro caldo della bocca del rossino. La lingua li lambì vogliosa. Li accarezzò uno per uno con lentezza snervante. Estrasse le dita e con lentezza studiata tese il braccio verso Rukawa facendogli cenno di venire.

Lo sguardo smanioso sempre incatenato a quello bramoso del volpino, il quale, con passo sensuale si avvicinò a Sakuragi.

-Se vuoi il gioco duro...- bisbigliò Rukawa prendendo le dita del rossino per portarle alle sue labbra.

-Io non voglio il gioco, di duro...- sospirò osservando il gioco ipnotico della bocca di  Kaede che accarezzava le sue dita maliziosamente. Rukawa salì a carponi sul tavolo costringendo Hanamichi ad abbarsarsi fino a che non fu nuovamente semisdraiato.

-Avanti Ru...- pregò il rossino la cui mano, ancora imprigionata tra i denti del compagno, era percorsa da piccoli ruscelli si saliva che descrivevano intricati sentieri.

Rukawa sorrise. Si sdraiò completamente sul rossino abbandonando i suoi ostaggi e baciandolo con foga. Le virilità erette di entrambi si strofinavano a vicenda strappando ansiti e gemiti ad entrambi. Hanamichi appoggiò le piante dei piedi sul tavolo pigando le ginocchia. Rukawa tra di esse.

Le dita lattee del moretto si insinuarono sotto il rossino tra i glutei sodi stimolando il piccolo orifizio.

Hanamichi mugugnò tra le sue braccia quando il volpino lo penetrò con due dita.

Caldo...

Stretto...

Come fosse la prima volta.

Stava scoppiando.

Non ce la faceva più.

O lo prendeva subito o sarebbe diventato folle.

La sua erezione premeva dolorosa e con uno scatto quasi violento, liberò il rossino dalle sue dita penetrandolo con un'unica violenta spinta. Il ragazzo si inarcò con un urlo che si unì al gemito di goduria di Rukawa.

-Kami Kitsune...- ansimò gettando la testa indietro.

-Scusa...-bisbigliò con voce roca. Hanamichi annuì arrossendo maggiormente e questa sua distrazione consentì a Rukawa, con un colpo di reni di invertire le posizioni.

-Forza Hana... fammi vedere cosa sai fare...- ansimò. Sakuragi, tremante, appoggiò le mani sul petto di Kaede sollevandosi meglio a cavalcioni su di lui.

Le braccia gli parevano di gelatina.

Gettò la testa indietro arcuandosi mentre afferrava la mano del moretto portandosela al ventre. Questa scese dispettosa fino al membro nuovamente teso prendendo a massaggiarlo.

-Io...sono... il Tensai...- annaspò il rossino sollevandosi per poi impalarsi nuovamente più a fondo. Rukawa urlò di piacere stringendo ancora di più il sesso del rossino che, sentendo il membro bollente del suo compagno impiantato a fondo nel suo corpo e la mano di questo massaggiarlo con audacia, si alzava e si abbassava freneticamente aiutato dalla mano libera di Kaede che gli reggeva il fianco.

Più a fondo sempre di più.

Il suo membro ad ogni affondo pulsava più forte.

Ad ogni affondo la sua anima si univa sempre di più a quella del suo do'hao.

E urlava e si inarcava gemendo sempre più forte, unendo la sua voce a quella di Hanamichi che sopra di lui si arcuava gridando il suo piacere.

Quel membro più a fondo in lui.

Più a fondo facendolo sentire completo.

Sempre più in fondo finchè non avrebbe toccato qul preciso punto che l'avrebbe fatto esplodere.

Che gli avrebbe fatto toccare il Paradiso.

-Ka...e...de...- urlò impalandosi per l'ultima volta prima che il membro di Rukawa toccasse la bocca dell'intestino facendogli raggiungere il culmine. Si inarcò violentemente sbarrando gli occhi. Contemporaneamente al suo piacere che esplodeva, il seme di Kaede lo inondò facendolo urlare il nome dell'amante. Hanamichi si accasciò su Rukawa tremante. Il respiro accellerato e il corpo bollente.

La fronte rovente nascosta nell' incavo della spalla di Rukawa che gli baciò la chioma scarlatta e umida facendo scorrere tra le ciocche carminio le dita diafane.

-Come stai?- sussurrò.

-Hn..- gemette scivolando al lato del volpino che uscì dal suo corpo.

Rukawa registrò con stupore che il corpo del rossino tremava ancora.

-Ehi...- disse mettendosi faticosamente su un fianco sollevandosi sul gomito.

-Tutto bene Hana?- chiese passando la mano tra i capelli dell'amante. Hanamichi si ostinava a nascondere il volto nella spalla del moro.

-Non ci parlo più con te...- biascicò con voce impastata.

-Perchè?- chiese stupito il compagno.

-Con che coraggio ci rimangio su 'sto tavolo...- Rukawa sbuffò.

-Do'hao...-

-E poi è scomodo... mi fa male la schiena...- continuò in un mugugnio.

-Do'hao...- Rukawa si alzò sospirando aiutando anche Hanamichi.

I due, Hanamichi aggrappato a Kaede, raggiunsero il divano lasciandocisi cadere sopra con un sospiro esausto.

L'asso dello Shohoku spiegò una coperta avvolgendo entrambi.

-Ti amo...- sussurrò Rukawa baciando la tempia del compagno. Hanamichi sghignazzò.

-Anch'io volpaccia...- con un sospiro soddisfatto si accoccolò meglio tra le braccia della volpe.

-Anche per oggi... siamo salvi dall'influenza...-

-Baka...-

 

Hanamichi sbadigliò vistosamente entrando in palestra. Rukawa accanto a lui aveva  un gatto morto in testa tanto era spettinato.

-Ehi ragazzi! Bigiato scuola? Non sapete cosa  è successo stamattina! Eravamo in tre gatti! Uno spasso!- disse esaltato Mitsui per poi assumere un espressione perplessa notando la vitalità da triglia bollita dei due.

-Ma voi che avete combinato stamattina?-

-Vaccino...- risposero in coro anche se all'ex teppista non sfuggì il rossore che aveva tinto le guance del compagno dai capelli rossi.

La squadra li osservò perplessa entrare negli spogliatoi sbandando come due ubriachi.

-Mi sfugge qualcosa... sento che mi sfugge qualcosa....- borbottò Mitsui fissando la porta dello spogliatoio.

Quando i due uscirono, i suoi sospetti trovarono verità: sul collo del rossino, prima coperto dalla sciarpa blu, spiccava un alone rosso identificato da tutte le enciclopedie Treccani come un mastodonticus succhiottus delle dimensioni di un anguria Hawaiana.

-Ohhhhhhhhhhhhhhhhhh.... il vaccino! Ovvio! Certo! Chi al giorno d'oggi non si vaccina!- cantilenò.

-Chiudi il becco bacia piselli!!!!- tuonò Hanamichi.

-Do'hao!-

-Ma Kits....- il volpino si avvicinò a lui con sguardo felino.

-Stasera dobbiamo fare il richiamo Hana...-E gli passò accanto con un leggero sorriso malizioso lasciando Hanamichi con gli occhi sbarrati e la poca aperta.

-KITSUNEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!-

 

Già... bisogna proprio vaccinarsi...

 

Fine...

 

Oddio sono altamente deficente.....-.-

Commenti!^_-

 

 


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