Disclaimers:
cosa posso dire i personaggi sono di mia invenzione … nooooo non è vero
PURTROPPO sono di Inoue sensei eccetto Shinji, Janette e Yumi che sono
miei (almeno loro) e non esistono nel manga. L’unica cosa che devo è
che ovviamente non c’è alcuno scopo di lucro. Se per caso qualcuno ha
il coraggio di leggerla e volesse dirmi qualcosa un commento un
complimento, che è sempre ben accetto, può farlo inviandomi una e-m@il
alla mia posta Un trauma difficile da superare parte I di Nobuko
PROLOGO Shinji quel giorno uscì di casa controvoglia. Amava il suo lavoro di psichiatra ma non quando facevano +5° con la neve senza poter prendere la macchina e con la spazzatura in mano senza potersi mettere i guanti perché sono bucati. Sviò l’ angolo per buttare la spazzatura quando si accorse che dietro il secchione c’ era un ragazzo accovacciato completamente nudo. - oh dio mio! Ragazzo stai bene, dai vieni qua – cercò di prendere il ragazzo ma questi si scostò - cosa ti è successo? Chi ti ha ridotto così?- gli accarezzò la fronte – ma tu scotti hai la febbre altissima dai ti porto a casa mia, lì starai sicuramente meglio- dopodiché gli mise addosso il suo giaccone e lo portò nel suo appartamento. CAPITOLO 1/12 Appena la porta si aprì sullo stipite si trovava Yumi la ragazza di Shinji - ma che è successo Shinchan? Chi è questo ragazzo?- - non lo so l’ ho trovato dietro il secchione della spazzatura completamente nudo mentre andavo al lavoro. Ha la febbre molto alta e un’ emorragia in corso. Dobbiamo assolutamente aiutarlo- - ma certo chissà cosa gli è capitato povero ragazzo- Lo portarono al secondo piano e lo distesero sul letto - vuoi farti una doccia?- - … si- rispose il ragazzo un po’ titubante - bene, dietro quella porta c’è un bagnetto. Puoi fatela lì, in quel comò ci sono dei vestiti puliti dovrebbero starti. Quando hai finito, se hai fame, Janette, la cameriera, ti preparerà qualcosa va bene?- il ragazzo rispose con un lieve movimento della testa - ok io ora devo andare al lavoro ma torno per pranzo così se vuoi raccontarmi cosa ti è successo…- - grazie- disse in un sussurro - non c’è di chè- Quando però chiuse la porta il ragazzo si infilò sotto le coperte e pianse per molto, moltissimo tempo. *** Quando Shinji tornò dal lavoro la cameriera Janette gli disse che il ragazzo non era uscito dalla camera in tutto il giorno, non aveva mangiato nulla e che aveva pianto tutto il tempo, senza sosta. Così posò la sua valigetta all’ ingresso ed entrò nella stanza del ragazzo deciso a capire cosa gli era successo, anche se aveva già un’ idea dell’ accaduto. - ho saputo che non hai mangiato niente- - … - - senti lo so che per te è dura però io vorrei aiutarti. Magari cominciamo con le presentazioni ok? Dai, io sono Shinji Karukoma, ma puoi chiamarmi Shinji, e tu?- - … io mi chiamo Hi- Hisashi Mitsui- - piacere Hisashi Mitsui quanti anni hai?- - 18 quasi, tu che lavoro fai?- - lo psichiatra ma in questo momento non sono in servizio quindi non ti voglio fare domande a trabocchetto per farti parlare so che non vuoi- - grazie … avrei un po’ fame- - bene allora vado a dire alla cameriera di prepararti qualcosa. Poi dovremo avvisare i tuoi che sei qui saranno in pensiero- - no per favore, non ora non ce la farei a sopportare tanto stress- - va bene ora vado- terminò Shinji chiudendo la porta. “ perché? perché mi sento così sporco dentro?” pensò Hisashi con le lacrime agli occhi. *** Dopo
pranzo Shinji tornò al suo studio psichiatrico, nel frattempo però tornò
Yumi, una ragazza di 26 anni un po’ svampita ma molto bella e
intelligente. Stava
lavando i piatti quando Hisashi uscì dalla sua camera, pensando non ci
fosse nessuno in casa. -
tu chi sei?- chiese un po’ circospetto -
ciao tu devi essere il ragazzo che Shinchan ha portato qui, io sono Yumi
Akaname ma chiamami per nome. Tu come hai detto che ti chiami?- chiese lei
allegra -
non l’ ho detto comunque mi chiamo Hisashi Mitsui- -
quanti anni hai?- -
quasi 18 - -
wow sei giovane, non che io non lo sia… quanti anni mi dai? Sembro che ne
ho 20 vero e invece no! ne ho 26. Tu che fai studi o gia lavori? mhh fammi
indovinare studi ancora vero? Bhe lo studio è importante anch’ io ho
studiato faccio l’ avvocato e a volte anche l’ assistente di Shinji ,
sai io e lui siamo fidanzati stiamo insieme gia da 4 anni- disse Yumi a
raffica senza dare modo al povero Hisashi di rispondere. Il monologo della
giovane continuò per altri 5 minuti interrotti da qualche intervento che
riusciva a fare Mitsui tra un respiro e l’ altro. Passarono tutto il giorno a parlare del più e del meno, principalmente del basket, poiché anche Yumi era appassionata di questo sport finché non arrivò la sera quando tornò Shinji. - ehi Yucchan sono tornato ma perché non sei venuta a darmi una mano?- - bhe ho ritenuto migliore parlare con il tuo ospite, lo sai che gioca a basket?- - no non lo sapevo ora dov’ è?- - è in camera sua voleva riposare un po’ è più di un’ ora che è li dentro ma sta piangendo l’ ho sentito prima che singhiozzava volevo andarlo a consolare ma non ce l’ ho fatta ho preferito non entrare ho pensato avesse bisogno di un po’ di privacy che dici ho fatto bene?- - si hai fatto benissimo quel ragazzo ha un trauma psicologico molto grave ma deve superarlo col tempo pian piano- - gia lo credo anch’ io - Dopo questa piccola conversazione tutto tornò come prima Shinji si fece una doccia e parlò un po’ con Hisashi mentre Yumi preparava la cena aiutata dalla cameriera Janette.
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