Ho adorato ogni singola puntata di Dawson Creek e credo che conserverò l’ultima puntata come una reliquia nei tempi futuri…..questo per dire che questa fic trae spunto dalla puntata dell’ultima serie intitolata ‘Notte al supermercato’. Quando l’ho vista ho subito pensato che fosse adatta per una HanaRu, quindi, eccola!!!

Baci a Nausicaa, Greta, Ria, Dream e un saluto ad Ise.

HanaRu forever!!!


 

Uno strano San Valentino….

 

di Calipso 

 

 

 

Perché devo sempre trovarmi in situazione assurde?! E soprattutto, perché continuo a sfidare Yohei a Pacinko, se so benissimo che ha una fortuna sfacciata?! Non sono mai riuscito a batterlo e continuo a provarci rimediando assurde figuracce! Stasera poi, non contento, ho voluto strafare scommettendo con lui che, se avesse vinto, avrebbe potuto chiedermi qualsiasi cosa…ma che mi è venuto in mente?! Non lo so, però sentivo che stavolta sarebbe stato diverso….peccato che non è andata per niente così!!! Yohei ha vinto, quei deficienti dei miei amici mi hanno preso in giro per il resto della serata e poi, la richiesta di Yohei! Non sapevo di avere un amico tanto sadico, perché è ovvio che non c’è niente di casuale in quello che mi ha chiesto per pagare il pegno della scommessa persa!! Gentilmente mi ha concesso qualche giorno per portarla a termine, ma che gentile!! Grrrrr, devo smettere di giocare a Pacinko!! Tiro su la testa nel mio lento tornare a casa perché voglio rendermi conto di dove sono, non voglio sbagliare incrocio e trovarmi più avanti rispetto a casa mia, dovendo così fare la strada indietro, sono stanco! Stringo meglio la sciarpa intorno al collo e mi accorgo di essere davanti a un supermarket, quelli della catena SevenEleven ( non mi dite niente, lo so che questa catena ha gli stessi numeri di una senru, che orrore!!! Però purtroppo in Giappone esiste davvero!! Ç___ç  ndC)  che rimangono aperti fino a tardi. Potrei fare quello che mi ha chiesto quel maniaco del mio amico…..non sarebbe imbarazzante come domani o dopodomani, perché oggi è San Valentino, le coppie escono, vanno a cena, si scambiano cioccolata e magari…il solo pensiero mi fa contorcere lo stomaco…ma posso essere più imbranato di così?! Non c’è niente di male, ora entro, vado, compro e faccio ingoiare il tutto a Yohei che scommetto ( ancora!!! ) che pensa che io non ce la farò mai!! Deglutisco cercando di darmi un contegno ed entro nel supermarket; girovago un po’ per i corridoi, tanto non vado di fretta…al reparto cioccolata e affini è un tripudio di cuori, angioletti nudi con arco e frecce dalla punta a cuore….mi sembra naturale che cominci a pensare a lui, a Kaede….siamo stati insieme per un periodo ed è stato bello: uscivamo insieme, ci vedevamo la sera dopo gli allenamenti, solitamente a casa sua, ma anche da me quando mia madre non c’era. Stavamo delle ore a guardare film (o meglio, avendo come sottofondo il film…), giocare a basket e baciarci…..sospiro cambiando corridoio, ci manca solo che cominci ad intristirmi, già stamattina a scuola ho dovuto assistere a una sorta di caccia alla volpe, con quelle invasate delle sue fan, capeggiate da Ru-Ka e Wa che cercavano Kaede dappertutto per dargli le loro cioccolate…invece il volpino si è tenuto a debita distanza, non venendo né a  scuola né agli allenamenti….forse è stato meglio così, perché ultimamente riconsidero il passato e credo di aver fatto degli errori con lui, probabilmente la colpa della nostra rottura è la mia, della mia eccessiva gelosia e possessività…..mi manca, mi manca il tempo che passavamo insieme, mi mancano i suoi baci e ….meglio finirla qui, perché sono già depresso!! Mi dirigo verso il fatidico scaffale con aria sicura e quasi strafottente, anche se ho la sgradevole sensazione che le poche persone qui dentro mi stiano tutte guardando!! Ok, ci siamo, ora basta solo  prendere una scatola a caso e…..ma quanti tipi ne esistono?! Addirittura alla frutta….non ci posso credere!!! Comincio a prenderci gusto e mi leggo attentamente le descrizioni riportate sulle scatoline  colorate e di varie forme, quali saranno meglio?

“Ti serve un aiuto?”

AHHHHHHHHHHHHHH, CHI E’?!

Mi volto come se fossi stato colto a compiere chissà quale crimine, incontrando il viso sorridente di un commesso…uhm, questo tizio è inquietante tanto quanto qualcun altro dal medesimo sorriso…..

“No…stavo solo dando un’occhiata e…” non voglio fare la figura del cretino incapace anche di scegliere una cosa così banale, così afferro una scatola con sicurezza, lasciando intendere che ormai ho deciso.

“Ottima scelta – dice il commesso – ma ti conviene avviarti alla cassa, tra un pochi minuti chiudiamo…” e se ne torna da dove è venuto.

Respiro liberamente, non è stato tanto difficile, ora devo solo andare a pagare…percorro a ritroso i corridoi che mi hanno portato fin qui, quando ad una svolta vado quasi a sbattere contro un ragazzo che si affretta nella mia medesima direzione e mi accorgo che è Kaede!! Ha la solita aria indolente, ma non riesce a nascondere anche lui la sorpresa di ritrovarmisi davanti. Ci fissiamo un attimo, quell’attimo che mi fa realizzare che devo far sparire quello che ho in mano!! La tasca del giaccone andrà benissimo…..

“Ciao, Rukawa.”

“…ao”

“Che ci fai qui?” chiedo per protrarre questi pochi minuti insieme.

“Avevo dimenticato di comprarmi i cereali…”

Guardo la scatola che ha in mano, sono sempre gli stessi: quelli con il riso soffiato e le gocce di cioccolato…..mi viene da sorridere ripensando alle volte che sono rimasto a dormire da lui e la mattina facevamo colazione insieme, Kaede riesce  a riempire la tazza con i cereali senza neanche aprire gli occhi…diceva sempre che se la mattina non beve il latte non riesce a svegliarsi….

“Tu invece?”

“Ah, io…..ecco…. - devo inventarmi qualcosa e alla svelta!!! – dovevo comprare le batterie per la sveglia!”

“Hn. E come mai non vieni da quel reparto, allora?”

Ecco, e adesso?! Vediamo…..

“Sono andato in bagno, prima, ora vado a prenderle….” Sto per girarmi e andare a prenderle sul serio, quando ho un’idea…

“Perché non mi accompagni?” chiedo speranzoso, così magari poi facciamo anche un pezzo di strada insieme.

“Che c’è, non sei capace di trovarle da solo? O ti perdi?”

Ora lo disfo!!!

“Senti, stupidissima volpe, io conosco benissimo questo supermarket! So tutto di lui, come per esempio che chiude tra cinque minut….”

Perché le luci si stanno spegnendo?! Che significa?! Afferro la volpe per un polso e me lo trascino fino alle porte, per scoprire che sono chiuse, sbarrate, non si aprono!!!!!

Guardo fuori e vedo la guardia nel parcheggio.

“Ok, adesso vedrà la tua bicicletta e capirà che ha chiuso dentro qualcuno!”

“Veramente io sono a piedi…”

Argh!!!

“E perché sei venuto senza bici?!” strepito contro la kitsune che proprio stasera ha deciso di farne a meno!!!

“Perché abito a due passi, cretino!!”

“Come osi parlarmi così?! Bè, allora almeno usa il cellulare e chiama aiuto, ce l’hai sempre dietro, no?!”

“E’ a casa…” dice lui con espressione serafica.

“Come….come a casa?!”

“E chi ci dovevo chiamare, do’aho, visto che sono solo a casa?!”

Proviamo a farci sentire dalla guardia che sta salendo sulla sua macchina, battiamo contro le porti a vetri, ma niente!!!

Ok, niente panico…..assesto una sonora spallata contro la porta, ma questa resiste, maledetta!!!!

“Che cavolo fai, do’aho?! Vedi di pensare con un po’ di razionalità!”

Lo guardo seriamente: “Questa porta è chiusa!”

“Deficiente!” mi sibila, rientrando nel supermercato.

“Vado a dare un’occhiata alle porte sul retro, magari si chiudono dall’interno….”

“Ehi, e io?!”

“Aspetta lì!”

Ma come si permette?! Mi guardo intorno, intenzionato a trovare una soluzione degna del tensai….le casse! Le casse hanno i telefoni! Mi precipito, sollevo il ricevitore, ma non c’è la linea….come è possibile?! Poi mi viene un orrido sospetto….

“Hanamichi Sakuragi è un tensai!” la mia voce risuona per tutto il supermercato, forte!! E risuona sui tetti del mondo il mio barbarico yop WW  Però purtroppo avevo visto giusto, sono solo degli interfoni!!!

“Cos’era quell’annuncio da esaltato?!”

Kaede è tornato e non ha trovato una porta da scass….da aprire!

“Adesso che facciamo, eh volpe?”

“Non lo so…”

“I TELEFONI A GETTONI!” abbiamo avuto la stessa idea, bellissimo!!

 

Devo lottare non poco per convincere questo zuccone a far telefonare me e non perché abbia improvvisamente voglia di parlare, ma perché altrimenti tra pochi minuti piomberebbero qui l’esercito, la marina e l’aviazione!! Vuole chiamare direttamente il numero delle emergenze lui!!! *

“Noi non siamo in pericolo di vita, siamo solo chiusi in un supermercato con tutto l’immaginabile di cui uno può aver bisogno, do’aho!!”

Parlo con un funzionario di polizia a cui spiego la situazione, ma lui gentilmente mi risponde che ci sono priorità di intervento e che la nostra ovviamente è molto bassa, ma mi passa un collega per farsi lasciare il numero del telefono pubblico a cui richiamarci non appena potranno venire qui. Mentre aspetto mi rendo conto che sto gelando, sono uscito solo con la giacca della tuta sulla felpa, perché credevo di fare presto!!

“Dai, lascia a me il telefono e mettiti il mio giaccone, io ho due felpe sotto!” mi leva il ricevitore dalle mani e mi posa il giaccone intorno alle spalle. Io lo indosso per bene e metto anche le mani nelle tasche….c’è qualcosa dentro, pare una scatola. Non resisto alla curiosità e la tiro fuori:preservativi?! Guardo meglio per essere sicuro, ma non c’è dubbio sono proprio preservativi! Fisso lo sguardo sulla schiena ampia di Hanamichi…..ci rimango un po’ male a scoprire questi affari nelle sue tasche e poi, perché mi ha mentito prima, dicendomi che era qui per comprare delle batterie?! Non dovrei pormi questa domanda, perché non sono fatti miei, lui ed io non stiamo più insieme, però….con chi avrà intenzione di  usarli? Ok, lo ammetto, una leggera fitta di gelosia mi trapassa, non è passato tantissimo tempo da quando ci siamo lasciati e…insomma, l’idea che lui abbia qualcun altro mi infastidisce un po’. Non vorrei chiedergli niente a riguardo, è imbarazzante, però non voglio neanche far finta di niente….Hana mette giù la cornetta dopo aver lasciato il numero del telefono con cui stiamo chiamando e si gira verso di me, io gli metto davanti al viso la scatola scoperta nella sua tasca.

“Questi sono tuoi?”

Hana arrossisce, guardando prima la scatola, poi me.

“Sì, credo di sì….”

Bè, non credo che ci siano finiti da soli nella sua tasca, no?! Continuo a rigirarli e Hana me li toglie di mano con malagrazia, lanciandoli su un tavolo vicino a noi. Mi mordicchio distrattamente un labbro,  prima di fare la fatidica domanda.

“Stai con qualcuno?”

“Eh?! No, che dici, kitsune?”

Ora mi incavolo: se non sta con qualcuno, mi sta dicendo che comprava quei cosi per usarli con gente a caso?! Sono un po’ deluso, non me lo aspettavo davvero da lui!!

“Allora devi fare una festa, ti servivano dei palloncini e ti sei confuso?! Mi prendi per scemo, do’aho?! Ammetti che vuoi fare sesso con qualcuno e facciamola finita!!!” mi rendo conto di aver usato un tono troppo coinvolto, ma il fatto è che sono veramente infastidito!!

Hanamichi arrossisce ancora di più, distogliendo gli occhi dai miei.

“Noi non affronteremo mai questa conversazione, kitsune!!”

“Perché? Perché non vuoi parlare di sesso con me?” questa discussione è surreale….

“Perché, vuoi dirmi che tu vuoi farlo con me?” mi risponde lui quasi rabbiosamente.

“Solitamente io non lo faccio con nessuno…..” non è difficile da capire che lui è l’unico in questo momento con cui potrei mai parlare di queste cose!!

“E io mi sento a disagio a farlo con te….”

“Perché?!” chiedo un po’ esasperato.

“Kitsune, avanti, chiunque lo avrebbe già capito!! Noi ora potremmo definirci amici, ma noi siamo stati qualcosa di più tempo fa!”

“Ma ora non lo siamo più….” aggiungo un po’ a malincuore.

“Questo non è importante…ossia lo è….anzi forse è proprio questo il punto! Ora non stiamo più insieme, ma lo siamo stati e se non parlo sesso con te evito di sentirmi in imbarazzo!”

“Tu hai appena detto che potremmo definirci amici e a me piacerebbe pensare alla nostra come a un’amicizia duratura, ma due amici parlano di tutto, non hanno argomenti tabù, invece tu mi stai dicendo che se tu o io ci mettessimo con qualcun altro dovremmo far finta che una parte così importante della nostra vita non esistesse e se ci trovassimo a parlare per qualche motivo di queste persone, dovremmo fare finta che non ci andiamo a letto? Preferiresti pensare a questi come a rapporti platonici?” è assurdo tutto il discorso ovviamente, però mi sembra assurdo anche quello che dice lui!!

“Mi stai dicendo che se io ti dicessi quello che faccio con un altro a te starebbe bene?! Ti dico subito che io non voglio sapere niente di quello che fai in quel senso, sei avvertito, kitsune!”

Ehm, temo che se rispondo di sì, ( e non ne ho nessuna intenzione, ci mancherebbe! ) finisco male, la faccia di Hana non è molto raccomandabile in questo momento. Ho capito cosa intende, però….

“Non voglio pensare che lo farai mai più!” precisa lui, ringhiando.

Io sono allucinato…

 “Quindi mi stai dicendo che, secondo te, dopo che ci siamo lasciati è come se fossi tornato vergine?!”

“Nella mia testa? Sì!!!”.

Cioè, è serio….. crede veramente in quello che sta dicendo!! Non riesco a crederci!!!

“Mi dispiace, ma le cose non funzionano così… è fisicamente impossibile e poi io l’amore con te l’ho fatto e credo che il risultato sia irreversibile…” provo a sdrammatizzare, ma ottengo l’effetto contrario di farlo alterare maggiormente.

“Sono felice che almeno uno di noi due riesca a scherzarci sopra… Sono passati dei mesi e io ancora non riesco ad accettarlo, ma vedo che tu ci riesci benissimo!”.

“Noi non stiamo più insieme, ci siamo lasciati….dovrei passare il resto della vita ad essere infelice per questo?” mi costano tantissimo queste parole, perché la verità è che a me fa ancora male il pensiero di quello che abbiamo condiviso e che non abbiamo più…

“Ora che mi ci fai pensare….SI’!!! Magari tutta la vita no, ma un paio di mesi di dolore assoluto mi sarebbero sembrati adeguati!! Anche se tutta la vita sarebbe meglio!”

Ora mi arrabbio sul serio: mi sta accusando di essermi ripreso troppo in fretta dalla nostra rottura!! Perché lui era dentro di me quando ci siamo lasciati?! Sa cosa ho provato?!

“Il fatto che non sia andato in pezzi davanti ai tuoi occhi, non vuol dire che abbia superato il tutto con una scrollata di spalle!!”

“Ah no, certo…però è più facile dimenticare quando c’è un altro che ti aiuta a  farlo, no?”

Socchiudo gli occhi minacciosamente, perché so dove vuole andare a parare!! 

“Mi sbaglio o stai sottintendendo qualcosa?!”

“Oh, io non sottintendo, faccio proprio il nome: Sendoh!!”

Ecco, ci risiamo….

“Che c’entra lui adesso?!” dico esasperato, non è possibile che torniamo a parlare sempre di questo!!! Con lui si finisce sempre a rievocare i motivi che ci hanno portato a discutere e a lasciarci quel giorno…..perché non riesce ad andare oltre?!

“C’entra visto che continua a girarti intorno….vi ho visti l’altro giorno al campetto, che credi?!”

“E allora?”

“Allora ho ragione io, come ce l’avevo quando stavamo insieme: quello ci prova e tu non fai niente per allontanarlo da te!!”

Hn, lui va in giro con i preservativi nella tasca e accusa me di vedermi con un altro, bene….

“Ok, io non tengo a bada Sendoh e tu perché compri questi?” indico la scatola abbandonata sul tavolino.

“Mi ha chiesto Yohei di comprarli….”

Yohei….Yohei?! Resto semplicemente senza fiato….

“Kitsune, che hai capito?! Non sono per Yohei e me, ma solo per lui!! Non ho idea con chi voglia usarli e non mi interessa sinceramente! È la penitenza per una scommessa persa….”

Infila le mani in tasca muovendo un paio di passi nella stanza.

“Perché dovrei crederti?” lo so che è sincero, ma merita che io metta in dubbio le sue parole….

“Perché è la verità!” risponde stizzito.

“Anche io ti dicevo la verità, ma non mi hai mai creduto!”

Il suono del telefono interrompe la nostra discussione, Hana non accenna a voler rispondere e io non ne ho voglia!!

“Che fai rispondi o finiamo prima la discussione?!”

Lui sospira afferrando il ricevitore.

“Tutto questo non finirà mai, temo….” Mi dà le spalle mentre risponde e io decido di fare un giro per il supermarket….

 

 

Il funzionario di polizia mi assicura che cercheranno di mandare qualcuno non appena sarà possibile, credo che dobbiamo rassegnarci a passare la notte qui….non ho bisogno di voltarmi per sapere che Kaede non è più dietro di me.  Mi dispiace aver discusso nuovamente con lui, ma quando parliamo di certe cose non riesco a fare a meno di nominare Sendoh….in un certo senso è stato lui la causa della nostra rottura….il fatto è che quell’orrido porcospino girava continuamente intorno a Kaede e io non lo sopportavo!! E il motivo per cui litigavamo era che il volpino non faceva niente per tenerlo a bada!! Ok, io sono geloso, possessivo, magari un po’ soffocante, ma perché Kaede non mi dava mai ragione quando gli dicevo che Sendoh non lo cercava per amicizia? Continuava a dirmi che non dovevo preoccuparmi di quello che faceva Sendoh, perché noi stavamo insieme……già, facile a dirsi…..io ogni volta che li vedevo vicini andavo in paranoia!! Sono masochista a ripensare continuamente a queste cose, dovrei lasciarmi tutto alle spalle, ma il fatto è che io amo ancora Kaede….

Chissà dove si è andato a cacciare quel volpino?! Esco da questa stanzetta dove ci sono il telefono e un distributore di bibite e mi guardo intorno: lui ovviamente non c’è….devo trovare il modo di fare la pace….passo davanti al reparto dei televisori, una serie di questi apparecchi sono sistemati lungo una parete e ci sono anche delle telecamere….idea!!! Ne collego una alle televisioni esposte e prima di procedere con il mio piano, faccio un salto al reparto biancheria da notte, prendendo qualcosa per il volpino, per farlo stare comodo durante quella che sarà una lunga notte! Ci metto un po’ a decidere cosa scegliere, perché deve essere qualcosa di adatto a lui che, in realtà, ha un’idea un po’ conservatrice in fatto di pigiami!! Parla di dignità della persona e cose simili!! Conoscendolo però, so che ora starà girovagando in questo grande   supermarket, mangiucchiando i suoi cereali direttamente dalla scatola e sporcandosi le dita di cioccolata, lo fa spesso, soprattutto di notte, e quando stavamo insieme, mi disse che era un vizio che gli era rimasto fin da bambino……una simile dolce immagine ha bisogno di un pigiama adatto, non credete?! Opto quindi per un pigiama con gli orsacchiotti, davanti al quale lui storcerà il naso, inizialmente, ma che alla fine metterà. Lo prendo volutamente di una misura più grande della sua, perché  adoro vederlo con le maniche che gli coprono le mani, è di un tenero….decido di esagerare e gli prendo pure le ciabatte di peluche a forma di gatto!! Queste sarà più difficile  fargliele accettare, ma io non mi arrendo con facilità!!

Torno ai televisori e pigio l’interfono della cassa adiacente.

“Ehi, kitsune….sono io….senti, tu ed io staremo qui per un po’, un bel po’, quindi…..mi dispiace per prima, confesso che sono un cretino, anzi un do’aho, però tu verresti al reparto di elettronica, per favore?” spengo l’interfono e preparo il tutto. Quando sento i suoi passi avvicinarsi ( sapevo che non avrebbe resistito al fascino del mio appello!! ) accendo la telecamera, sapendo che ora la mia immagine viene trasmessa da tutti gli apparecchi sul ripiano.

“Ho sempre sognato di andare in televisione, non trovi che esalti la mia bellezza? Ok, ok, non te ne andare, fermati lì dove sei!! Lo so che, quando parliamo di noi due e di quello che è stato, io tendo a ripetere gli stessi errori, ma ti prometto che non succederà più… almeno non stanotte!!! Vorrei proporti una tregua e, per suggellarla, ti ho preso qualcosa…vuoi venire a vedere di cosa si tratta? È lì sulla cassa….” Spengo il tutto e mi ci dirigo anche io, arrivando nel suo stesso momento, Kaede prende il pigiama e lo scruta seriamente.

“Dovrei mettere questo, io?!”

“Sì…”

“E’ per bambini!” dice lui.

“No, kitsune, non lo è….le misure sono da adulti.”

“Hn…”

Ora viene il difficile, ha visto le ciabatte….

“Su queste non tratto, non me le metto!”

“Ma, kitsune – piagnucolo io – sono come il tuo gatto, guarda, anche il colore è lo stesso!!!”

Mi guarda piegando leggermente la testa su una spalla: “Bibby è nero, queste sono bianche…”

Ehm…..

“Comunque….non posso certo stare con le scarpe da ginnastica sotto il pigiama…però ora sceglierò io qualcosa per te.”

Torniamo al reparto da dove sono venuto io poco fa e Kaede comincia a guardare e…. no, quello no!!!! Viene verso di me e mi mette in mano un pigiama a strisce stile Sing Sing!!!!

“Qualcosa di adatto a un capo banda come te, do’aho…” sussurra lui con quella voce stupenda che si ritrova….come faccio a contraddirlo? E poi non voglio ricominciare a litigare con lui, forse può uscire qualcosa di buono da queste ore chiusi qui dentro…..ci cambiamo negli stanzini dove si prova la merce….non ne capisco il senso, veramente, non si poteva spogliare davanti a me?! Volpe pudica…..veramente mi tornano in mente certe cose….lasciamo perdere, è meglio!!

Quando esce dallo stanzino non posso fare a meno di sorridere: ha girato più volte le maniche per riuscire ad usare le mani e i pantaloni coprono abbondantemente le ciabatte di peluche….dio, quanto è adorabile!!!

“Che hai da guardare in quel modo, do’aho? Sembri un ebete…..”

Adorabile, dicevo…..un’adorabile faccia da schiaffi!!!!

Girovaghiamo un po’ per il supermarket, decidendo il da farsi e soprattutto cercando il modo migliore per dormire qui dentro; il problema è risolto in pochi minuti, al reparto ‘tempo libero’  c’è una piazzola da campeggio con una tenda canadese e i sacchi a pelo già pronti!! A questo punto, avendo un posto comodo dove passare la notte, propongo di prendere qualche gioco in scatola e divertirci un po’; cominciamo con la battaglia navale, mi è sempre piaciuta tanto…..alla terza chiamata di Kaede e conseguente affondamento della mia corazzata, sbotto:

“Tu stai barando, volpaccia, non è possibile che tu sappia dove ho posizionato la mia flotta!!!”

“Sei prevedibile…” risponde serafico lui e io sospiro rumorosamente, anche Yohei mi diceva la stessa cosa quando giocavamo!!! Credo di fare schifo a questo gioco…..

“Senti, perché non facciamo un’altra cosa? Scegli tu, abbiamo – sposto lo sguardo sulle scatole che ho accatastato al mio fianco, vicino alle seggioline da campeggio su cui siamo seduti, dobbiamo essere proprio buffi noi così alti su queste specie di trespoli!!! –  Forza 4, Monopoli,, Risiko….io sceglierei questo, mi piace un sacco far muovere i miei carri armati alla conquista del mondo!!!”

“Il solito megalomane…”

“Kitsune!!!” lo ammonisco per indurlo a non cominciare con le sue solite critiche alla grande ambizione del tensai Sakuragi!!! Lui si alza, soffocando uno sbadiglio contro la mano.

“Mi annoio….”

Uhm, questo non lusinga il mio ego, non dovrebbe annoiarsi con me!!!!

“Bè, potremmo mangiare qualcosa, che ne dici?” io ho fame e il mio stomaco sottolinea il concetto con un bel gorgoglio!!

“Hn.”

“Lo prendo per un sì, kitsune, quindi, andiamo!!”

Inizia un autentico tour tra le innumerevoli varianti di cibo che questo meraviglioso posto offre, solo che, mentre io mi abbuffo a volontà, la kitsune, come al solito, spilluzzica e arriva a guardarmi con velato disgusto quando, accartocciato un sacchetto di patatine, propongo un giro al reparto caramelle e affini!!!

“Non si mangiano dolci a quest’ora, rovinano i denti!!”

“Oh, scusa volpe precisina, dimenticavo la tua mania di lavarsi i denti prima di andare a dormire!!” la sua è proprio un’ ossessione, mi aveva anche comprato uno spazzolino per quando mi fermavo a dormire da lui ogni tanto, perché io dimenticavo sempre il mio a casa!! Comunque, quando apre bocca per controbattere, lo metto a tacere facendogli notare che abbiamo a disposizione un’ intera parete con spazzolini classici, elettrici e filo interdentale!!!

“Possiamo fare tutto che vogliamo qui dentro…quasi quasi non mi dispiace esserci rimasto chiuso.…” soprattutto con te!!!

“Ok, però niente caramelle, magari al reparto gelati hanno qualcosa che non sprizzi coloranti da ogni poro!!”

Arriviamo davanti a quelle belle macchine per fare i coni gelati, quelle con la leva colorata che abbassandola fa uscire fiumi di gelato…..ehi, che fa la kitsune? Perché è passato dietro il bancone?

“Il gelato lo faccio io!” annuncia seriamente e a me viene da ridere.

“Tu non hai mai fatto gelati, cosa ti fa pensare di riuscirci al primo tentativo?” io sarò megalomane, ma lui è un tantino presuntuoso!

“Ero bravo a fare sesso, no? Eppure non avevo mai provato prima di stare con di te….” Non mi guarda nemmeno, è lì che guarda i gusti di gelato…ma si rende conto di quello che ha appena detto?! Io mi sento la faccia in fiamme e rischio anche di soffocare, ad essere sinceri, perché mi ricordo benissimo com’era fare l’amore con lui e non è una buona cosa ripensarci ora!!!

“Non hai commenti da fare, do’aho?” chiede lui con tono suadente…carogna, mi sta prendendo in giro perché gli ho detto che mi imbarazzo a parlare con lui di queste cose!!!

“No!!”  rispondo a denti stretti. Dopo un po’ abbiamo entrambi il nostro gelato che mangiamo seduti per terra, con le spalle contro il bancone: la kitsune ha fatto degli splendidi coni…..

 

 

Mezzanotte deve essere passata già da un bel po’, però non ho sonno….devo ammettere  che alla fine non dispiace neanche a me essere costretto a passare la notte qui ( ormai abbiamo entrambi capito che non manderanno nessuno per farci uscire! )e, se mi fosse stata data la possibilità di scegliere con chi dividere questa esperienza, avrei scelto Hanamichi e non perché è l’unica persona con cui posso dire di aver avuto un rapporto, ma perché era tanto tempo che non riuscivamo a stare un po’ da soli. Dopo che ci siamo lasciati non ce n’è stata mai  la possibilità, probabilmente perché entrambi facevamo di tutto per evitare situazioni in cui sarebbe stato impossibile non rievocare il passato….sì, lo so che ho detto ad Hanamichi che il passato deve rimanere tale, però…insomma, anche se è durata troppo poco, la nostra era una bella storia e vorrei che fosse piacevole per entrambi ricordare i tanti momenti che l’hanno composta, anche se mi rendo benissimo conto che è impossibile cancellare quella lite che ha portato alla nostra rottura. Stasera pare che il destino ci abbia giocato un bello scherzetto, rimanere chiusi qui, insieme, la notte di San Valentino…..non sono così svagato da non essermene reso conto e ammetto che, quando Hana mi è venuto addosso nel girare l’angolo, io ero appena stato a guardare le tante cioccolate preparate per la festa degli innamorati e non perché  non avessi cioccolato in casa ( ho impiegato mezz’ora per vuotare il mio armadietto a scuola!!!), ma per un attacco di puro masochismo, visto che, sentendo la mancanza di questo do’aho geloso e possessivo, non avevo di meglio da fare che pensare a cosa avrei potuto regalargli, a cosa gli sarebbe piaciuto ricevere tra le tante varianti: cioccolato al latte, fondente, alle nocciole, bianco, pralinato….

Metto da parte il gelato e comincio a ripulire per non lasciare tracce che facciano capire che abbiamo anche mangiato.

“Aspetta, ti do una mano…”

Insieme impieghiamo davvero poco e, dopo, costringo Hanamichi a scegliere uno spazzolino e a lavarsi i denti!!

“Ecco fatto, volpe, contenta?” Hanamichi mi mostra i denti con una smorfia.

“Hn, lo sarei di più se imparassi a non macchiarti ogni volta il pigiama con il dentifricio!!” lo faceva sempre anche quando si fermava a dormire da me e io lo costringevo a questa tortura, come diceva lui! Istintivamente prendo l’asciugamano che ha in mano ( anche questo preso qui….comincio a domandarmi quanto ci costerà questa notte qui dentro, perché è ovvio che cose come il pigiama, pantofole, etc. bisognerà pagarle….bè, ne vale la pena! )  e comincio a togliere il sapone dalla stoffa. Alzo lo sguardo quando mi è chiaro che è troppo silenzioso, che non mi ha risposto con cose tipo ‘ il tensai non si sporca’ o ‘faccio da solo, stupida volpe’. Hanamichi mi sta fissando sorridendo dolcemente e i suoi occhi brillano di una luce morbida.

È un attimo…..un semplice scambio di sguardi e la sua bocca si poggia calda sulla mia, mischiando i nostri respiri con il sapore di menta. È un bacio che dura pochi secondi, eppure ha la capacità di cambiare improvvisamente tutto.

“Che significa?” chiedo un po’ scioccamente, però sembra che l’unico stupito da quanto appena successo sia soltanto io, visto che lui mi pare addirittura più tranquillo di prima!!

“Avevo voglia di baciarti – ammette lui deciso, senza tentennamenti – anzi, avevo voglia di farlo da quando ti sono venuto addosso stasera!”

Sono seriamente spiazzato da queste parole.

“E’ tutta la sera che volevi baciarmi?!”

“Sì!”

“Anche quando discutevamo?” cerco di riportare la conversazione su un piano più normale, perché mi sento un po’ alienato a ripetere quello che lui mi dice!!

“Sì.”

Così però non mi aiuta di certo!!!

“Vuoi la verità, kitsune? Io non mi sono sentito mai molto tuo amico….non ho mai smesso di amarti a essere precisi, perché….perché tu ed io eravamo una cosa, l’unica, che aveva senso nella mia vita, tu ed il  basket, ma questo senza di te non è abbastanza!!”

Sono completamente in confusione e istintivamente cerco di razionalizzare il tutto….

“Litigavamo sempre, anche quando stavamo insieme..”

“Oh, me lo ricordo bene, sei una vera testa dura, sai, Kaede? Ma adoravo litigare con te!!”

“Sì, ma ci sono dei motivi per cui non ha funzionato….non so che dire, Hana…” stavolta non lo so veramente, sto cercando di fare un po’ di chiarezza per non prendere decisioni avventate che potrebbero ferire entrambi.

“Preferivi non saperlo?”

Ci penso un attimo prima di rispondere sicuramente: “No, però….ti dispiace se ci dormo un po’ su?” non sono una persona precipitosa, non lo sono per natura e questa è una cosa importante…

“Si può fare…” risponde Hanamichi baciandomi una guancia.

Raggiungiamo i sacchi a pelo e ci sdraiamo dentro…contrariamente al mio proposito di dormire su quanto è successo stasera, mi ritrovo a fissare il soffitto e a pensare proprio al bacio che ci siamo scambiati, alle parole di Hana…..ha detto che io e lui eravamo speciali insieme ed è vero, anche io ho sempre pensato a noi come qualcosa di unico, se non altro per la capacità che avevamo di passare dalla voglia di saltarci alla gola agli abbracci possessivi!!! Non so se esistono coppie con le medesime caratteristiche, però è anche vero che se ci siamo lasciati ci sono dei motivi, primo tra tutti l’eccessiva gelosia di Hana, che sfociava in autentica paranoia quando si trattava di Sendoh, che Hana vede come il fumo agli occhi!! Più di una volta mi disse che sognava spesso di portarmi su un’isola deserta dove avremmo passato il tempo a nuotare, guardare le stelle e fare l’amore!! Lo diceva sempre un po’ timidamente, ma era serio, pensava veramente che l’unica cosa che potesse renderlo tranquillo era tenermi lontano dal mondo e io non potevo accettarlo, perché l’ho sempre vista come una mancanza di fiducia nei miei confronti e non mi confortava il suo ‘di te mi fido, è degli altri che non posso!’, perché mi faceva sentire un oggetto conteso, privo di una sua volontà decisionale!! Questo è l’aspetto negativo del nostro rapporto, però ce ne era anche uno positivo, più di uno….Hanamichi ha la capacità di farmi star bene, di farmi ridere, di farmi sentire amato…..tornare insieme sarebbe un salto nel buio e temo che gli errori passati possano pesare un po’….o no?

“Ci sono tanti motivi per cui tra noi non potrebbe funzionare…” lo dico ad alta voce, perché mi rendo conto che non posso non coinvolgerlo in quello che riguarda entrambi! Mi volto su un lato incontrando i suoi occhi che mi fissano: le mie parole lo hanno fatto rimanere male e provo un moto di affetto sconfinato per lui, che mi porta a concludere la frase.

“Ma ce ne è almeno uno a favore….” Esco dal mio sacco a pelo e lo raggiungo sdraiandomi accanto a lui che mi accoglie tra le braccia, stringendomi forte contro il suo petto. Alzo il viso e premo le mie labbra contro le sue, iniziando un bacio coinvolgente e molto dolce….

“Non significa quello che stai pensando..” gli dico scrutando la sua espressione già sognante…conoscendolo bene starà programmando la nostra vita per i prossimi dieci anni!!!

“Ah no?!”

“No, ho solo freddo e sto ancora pensando…. – mi accoccolo meglio tra le sue braccia, il respiro contro la sua gola – …quanto mi sei mancato…”

Lui mi stringe forte, baciandomi i capelli e la sua voce mi arriva soffocata dall’emozione.

“Anche tu…”

Mi addormento cullato dal suo respiro e dalle sue carezze infinite, svegliandomi solo quando Hanamichi mi scuote leggermente….mugugno per avere qualche altro minuto, ma lui insiste!!

“Kaede, credo proprio che adesso dobbiamo andare.”

Hn, cos’è tutta questa fretta ora?! Apro gli occhi e capisco….un commesso ci sta guardando tra lo stupito e l’arrabbiato…bè ci hanno chiuso loro qui dentro, che pensava che dormissimo per terra?! Il ragazzo guarda prima me, poi Hana.

“Così è lui il tuo ragazzo…”

Ma di cosa si impiccia questo?  Poi non mi piace lo stupore con cui lo ha detto.

“No, andiamo soltanto a letto insieme di tanto in tanto!!”

Se pensavo di vederlo stramazzare, mi sbaglio, perché guarda Hana annuendo.

“Ottima scelta!!!” e mi fissa….il sacco a pelo mi piomba sulla testa coprendomi la visuale, ma non mi impedisce di sentire quello che dice il do’aho!!

“Piantala di fissarlo o ti cavo gli occhi!!!”

No, già ricomincia….gli assesto una gomitata alzandomi e raccogliendo i vestiti per andarmi a cambiare in bagno, da solo!!!

Ci ritroviamo alle casse per pagare quello che abbiamo usato da quando siamo rimasti chiusi qui dentro e vedo Hanamichi sulle spine.

“Che c’è, do’aho?”

“Niente!! – dice con convinzione, però poi si decide a spiegarmi - potresti prestarmi qualche yen? Ieri ho giocato a pacinko e….poi te li rendo.”

Scuoto la testa prendendo la carta di credito che mio padre mi ha fatto.

“Non importa….”

I pigiami, le ciabatte e il resto finiscono nei sacchetti e finalmente usciamo dal supermarket…e ora? Siamo sospesi tra la notte stranissima appena trascorsa e il ritorno alla realtà quotidiana…siamo entrambi fermi, indecisi su cosa fare e come farlo….le nostre dita si sfiorano un attimo e decido io per entrambi, le intreccio cominciando a camminare verso casa mia. Con la coda dell’occhio vedo il sorriso aperto e contento di Hanamichi.

“Kitsune?”

“Hn?”

“Non dovrebbe essere troppo tardi per festeggiare San Valentino, no?!”

Sto per dargli un bel pugno per farlo tornare alla realtà, ma lui mi porge una tavoletta di cioccolato a forma di cuore.

“Ho usato gli ultimi spiccioli che avevo per questa…”

Deve averla presa mentre io mi cambiavo…  spezzo la tavoletta a metà e la do a lui, insieme riprendiamo la strada e nuovamente le nostra dita si uniscono….

 

Fine

 

 * questa frase avrebbe più senso nella realtà americana, perché in tal caso il numero delle emergenze sarebbe il 911, io non so se in Giappone esiste un fac simile e a dirla tutta, a Dawson Creek non hanno specificato chi chiamavano!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

      

  

 


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