Un prato
coperto di neve capitolo
XI di
Hymeko
Hanamichi scocciato spense la tele, e risalì correndo le scale.
Aveva un po' di mal di testa, sarebbe stato meglio riposare un po'.
In fondo, aveva ancora un sacco di tempo...purtroppo.
Quella sera sarebbe tornato a casa di Rukawa...
Divenne rosso al solo pensiero...il ricordo di quello che la volpe gli aveva fatto la notte
precedente... rabbrividì, vergognandosi di desiderare che lo facesse di nuovo.
"Ma in fondo che male c'è? Siamo felici, è questo che conta!"
balzò sul pianerottolo, e girò un paio di volte su sé stesso.
Abbracciò l'aria, immaginando che fosse Rukawa, e ballò con essa.
Fece un casché, e baciò l'immaginaria bocca dell'altro ragazzo.
Si appoggiò al muro ridendo come un matto, probabilmente Rukawa non avrebbe preso la cosa tanto bene...ma gli sarebbe piaciuto ballare con lui, poco ma sicuro.
'Scommetto che è un ottimo ballerino!'
Ancora ridacchiando, riprese a salire.
Non aveva tempo da perdere, doveva prepararsi un borsone...sarebbe stato per tre o quattro giorni a casa sua...
Cambiò di nuovo colore, mentre l'eccitazione del suo basso ventre gli tirava i calzoncini.
(chiedo di nuovo di non essere linciata per quello che sto' per scrivere...è un recupero un po' romanzato; n.d.Hymeko)
Una fitta lancinante gli attraversò la testa, trapassandola.
Si appoggiò barcollando al corrimano, mentre una seconda vampata di dolore gli cuoceva il cervello.
Il ragazzo si accasciò tremando, tenendosi il capo.
Mugolò forte, quasi in preda alle convulsioni.
"Dio...basta..."
In risposta alla sua preghiera un altro ago arroventato si conficcò nel suo cervello.
Hanamichi urlò.
Poi svenne.
'Dov-v-ve sono? Mi sento così leggero...i miei occhi...perché mi fanno male?
Non ricordo...non ricordo nulla...dove sono?
.....................
Cado...dove?
No, non sto' cadendo...scendo galleggiando, più adatto...dove?
I miei occhi...non vedono.
Ho avuto un incidente?
No.
Io...stavo andando da Rukawa.
Rukawa?
Cos'è questa dolcezza?
Rukawa.
Perché ogni volta che pronuncio il suo nome sono invaso solo da sentimenti piacevoli?
Io lo odio.
Io odio Rukawa.
Rukawa...
Di nuovo quel dolce gusto...
Rukawa.
È come assaporare una caramella mou.
Dura, ma squisita.
Rukawa.
Perché andavo da lui?
Non ricordo.
I miei occhi...è tutto nero.
Sono io che non vedo, o non vi è luce?
Luce o tenebre...io dove sono?
Non ricordo. Non ricordo.
..............................
Yohei...ragazzi...
Le sole persone che mi siano state sempre accanto, anche più di mia madre...dove siete?
Aiutatemi...soccorretemi anche questa volta.
Mi sento solo.
Mi mancate tanto.
Dove siete?
Ho paura.
.....................
<A te piace il basket?>
Haruko? Il mio primo incontro con lei...o, mia dolce Haruko...quanto mi piaci!
<Forse più di Rukawa>
Rukawa?
Perché tutto torna sempre a lui?
Perché è sempre al centro di tutto?
Io non capisco.
Perché urlano?
Perché chiamano?
Perché adorano?
Lui.
Rukawa.
Perché se apro gli occhi e non vedo, posso comunque distinguere luminosa la sua immagine?
<Sono Kaede Rukawa>
Il mio primo incontro con lui...come scordarlo...
No! Non andartene...no, non voglio precipitare!
Rukawa!
Anche se allungo le braccia, tu mi sfuggi.
Perché?
Aiuto...aiutami...almeno tu...
Cado...
.....................
Quest'acqua...è gelida.
Ed è scura.
Come faccio a saperlo?
Non lo so.
Lo so e basta.
Ah...
Mi riempie...questo liquido ghiacciato sta' penetrando dentro di me...il mio cervello ne è già invaso...e ora scivola nella mia mente...non riesco a fermarlo...non è doloroso però io...ho paura.
Paura'
Hanamichi si alzò, molto intontito, ma nello stesso tempo stranamente lucido.
Estremamente lucido.
Guardò l'orologio.
"Mancano ancora due ore, prima di andare da Rukawa"
Si sedette su un gradino, e scoppiò a piangere.
"Sarà lui"
Rukawa corse ad aprire la porta, impaziente di accogliere il suo ospite.
Si morse le labbra, pregustando la notte di passione che avrebbero passato...
"Speriamo che sia come ieri..."
ridacchiò.
Hanamichi era davvero bello. Pantaloni neri stretti e una camicia verde mare, di quelle tutte stropicciate.
'Incredibile...e molto desiderabile'
"Rukawa"
Hanamichi non disse altro.
L'attenzione di Rukawa si staccò dal corpo del compagno e si concentrò sul suo saluto.
"Entra"
rispose piano.
'Rukawa? Perché mi ha chiamato col cognome completo? Era un sacco che non lo faceva'
Il rossino entrò, e si fermò subito dopo la soglia, senza togliersi le scarpe.
"Che cos'hai? Perché non entri?"
Rukawa iniziava a preoccuparsi. Il volto del ragazzo era più inespressivo del suo...praticamente marmoreo.
Il viso rimase rilassato, ma i suoi occhi si infiammarono di luce gelida.
"Mi sono ricordato tutto"
..................
"Sono felice"
La volpe non si sarebbe mai aspettata il pugno che la colpì in pieno viso, facendolo volare nel corridoio.
Sbatté la schiena sulla moquette, rimbalzando un paio di volte.
"Ma che..."
Rukawa si sedette massaggiandosi il volto, mentre Sakuragi si toglieva le scarpe e avanzava piano verso di lui.
Rukawa scattò in piedi e si preparò alla lotta: Hanamichi lo stava squadrando come aveva fatto con Tetsuo...
Aveva litigato molte volte con il rossino, ma mai prima d'ora Kaede Rukawa aveva avuto paura di lui...
'Non mi devo far vedere tremante, o sarà in vantaggio!'
"Si può sapere perché mi hai colpito?"
"Per quello che mi hai fatto ieri notte. E in tutti gli altri giorni"
Senza emozione, senza un tremito.
Con lo sguardo freddo di chi odia.
"E che cosa ti avrei fatto, sentiamo?"
Rukawa evitò il secondo pugno solo grazie ai suoi riflessi. Scivolò di lato, ma non poté impedire alla spallata di colpirlo in pieno.
Cadde appoggiandosi contro la parete, riprendendo fiato. Si finse docile per qualche secondo, poi gli si slanciò improvvisamente contro, facendo rovinare entrambi sul pavimento.
Iniziarono a picchiarsi selvaggiamente.
Ora Rukawa poteva battersi alla pari con Sakuragi: a terra il rossino non aveva abbastanza spazio per scaricare tutta la sua forza, e i suoi pugni erano molto meno efficaci.
Ma non aveva mai saggiato la potenza degli addominali dell'avversario: Hanamichi diede uno strappo, e lo face finire sotto di sé, inchiodandogli i polsi a terra.
Rukawa gemette, ma non di piacere.
Hanamichi gli stava facendo male. Gli avrebbe lasciato dei brutti lividi sui polsi, se avesse continuato a stringere così.
La volpe tentò di sollevare le braccia da terra, ma capì che si sarebbe fatto ancora più male.
Si rilassò, era inutile insistere.
Doveva farlo ragionare, non aveva scelta.
Ma il volto del rossino non prometteva nulla di buono...non l'aveva mai visto tanto furente.
La sua calma era solo un velo d'acqua che celava appena la sua furia, pronta a scatenarsi inesorabile.
Rukawa deglutì. Era nei guai.
Sakuragi gli portò senza tanti complimenti le braccia dietro la schiena, senza curarsi dei suoi gemiti.
Sapeva di fargli male, ma non gli importava. Anzi.
Era venuto lì apposta.
Con la mano sinistra gli tenne stretti i polsi sotto la schiena, mentre con la destra lo schiaffeggiò.
"Basta!!!"
Rukawa mugolò...lo stava pestando a sangue.
"Come ti senti, nei miei panni?"
"Ma che stai dicendo?"
Schiaffo.
"Abbiamo solo invertito i ruoli"
Schiaffo.
"Ma si può sapere di che parli?"
Strinse i denti, aspettandosi un altro schiaffo...che però non arrivò.
Sentì i suoi polsi essere lasciati liberi.
Aprì gli occhi. L'espressione di Hanamichi lo ammutolì.
Quel ragazzo...lo guardava...come se...avesse appena scoperto il tradimento del suo migliore amico.
Labbra socchiuse...occhi lucidi.
"Io ti odio"
Una fucilata lo colpì al cuore.
"Ti odio perché non ero altro che il tuo cagnolino"
Il silenzio li oppresse.
........................
"Io ti odio. Mi ero illuso che tu fossi mio amico. Poi ho ricordato tutto. E mi sono reso conto che...mentre ero senza memoria tu...mi hai usato. Ero il tuo burattino. Non ho fatto altro che...fare quello che mi dicevi tu.
Ero il tuo cucciolo, il tuo...passatempo"
Tono aspro, e lacrime amare...
Rukawa non vide altro, e sentì a malapena le sue mani stringersi sul suo collo. Lo fissò nelle pupille spalancate, mentre sentiva la gola che iniziava a stringersi.
.....................
"Ero il tuo cagnolino"
"NO!"
Rukawa non aveva intenzione di lasciarsi sconfiggere così, lo colse di sorpresa, e riprese a lottare.
Hanamichi sbatté la spalla contro un mobile, e Rukawa approfittò del momento di debolezza per baciarlo. Hanamichi lo spintonò lontano, profondamente disgustato.
"Smettila! Io ti odio! Tu mi hai usato! Io volevo far l'amore con Haruko, non con te! Maledetto!"
Fu lui questa volta a non vedere il pugno.
"Adesso ho capito! Sono solo stronzate! Tu non vuoi ammettere di essere gay, e di amare me e non quella scema! Sei solo un ipocrita!"
"Non osare chiamarla scema!"
"E tu non dire tutte 'ste cazzate!"
Si scatenò una rissa furibonda, questa volta i pugni facevano davvero male.
Lottarono senza esclusione, incuranti del dolore...
..............................
...Hanamichi crollò sul petto di Rukawa, ansimando.
Poteva avvertire il suo respiro affannato nei capelli.
Le mani sella volpe scivolarono lentamente sulla sua schiena, stringendolo delicatamente a sé, iniziando a carezzarlo leggiadramente.
Hanamichi chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dal movimento delle sue dita affusolate, abbandonandosi al calore di quel corpo che ora lo stringeva con più forza...riaprì gli occhi di scatto, appena sentì le sue labbra posarsi sulla nuca.
"Io non ti ho mai voluto usare.
Sai perché stavamo bene insieme?
Perché ci fidavamo. C'era fiducia reciproca, non solo da parte tua. Fidati ancora di me...io..."
Hanamichi alzò la testa e lo baciò.
Rukawa dapprima si accontentò di un bacio casto, poi si rese conto di desiderare di più. Iniziò a sfiorare con la lingua le sue labbra, e il rossino non esitò, accogliendolo nella sua bocca calda.
Si staccarono, continuando però a lambirsi con le labbra.
"Tu non eri il mio cagnolino. Eri il mio migliore amico. Il mio unico amico.
Il mio amore. Il mio amante"
'Non mi guardare con quegli occhi tanto insicuri. Io non ti perderò. Non voglio perderti. E sono disposto a tutto. Ora lo vedrai'
"Prendimi"
'Sei stupito, vero? Ma servirà per convincerti'
"Non mi importano i ruoli. Ma non ho altro da offrirti, come prova. Prendimi"
Hanamichi continuò a fissarlo, poi lo baciò e lo spogliò.
Non perse tempo in preliminari, e lo penetrò con un dito senza molta delicatezza.
Rukawa urlò, inarcando la schiena.
Gli stava facendo male. Si sentì aprire, quando un altro dito si infilò al suo interno.
'Perché? Perché mi fai questo?'
Hanamichi strinse i denti. Cosa doveva fare?
Quando aveva sentito le parole di Rukawa, aveva malignamente esultato: poteva vendicarsi, lui gli stava addirittura dando il mezzo per farlo. E gli offriva il suo corpo...
Non aveva creduto a una sola parola del bel discorsetto che la volpe gli aveva fatto prima. L'aveva usato. Si era divertito con lui. Niente e nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea.
'Ora te la faccio pagare!'
aveva pensato, infilando l'indice dentro di lui.
Però...
Però...
Adesso non era più tanto sicuro.
Insomma...gli stava facendo male.
'E chi se ne frega? Sono qui per questo! È solo uno stronzo!'
Però...
'Perché mi dovrebbe importare se sta' soffrendo? È solo un traditore!'
Però...
'Però lui non mi ha fatto male mentre facevamo l'amore...lui non mi ha mai fatto del male, in questi giorni...'
Si morse le labbra. Era a un bivio. Decise ancor prima di rendersene conto.
Asciugò con le labbra la piccola lacrima all'angolo del suo occhio sinistro.
Poi gli sfiorò dolcemente le labbra, tracciando una scia di baci leggeri fino al lobo dell'orecchio.
"Rilassati...sciogli i muscoli...non essere così teso...non ti farà più male, vedrai..."
Rukawa accettò di fidarsi, e strofinò la guancia contro quella di Hanamichi, che aveva iniziato a mordicchiargli il lobo dell'orecchio, e a leccare la pelle tenera dietro lo stesso.
Il volpino gemette, strusciandosi contro il suo corpo muscoloso.
Hanamichi lo baciò di nuovo, poi disegnò con la bocca una linea dritta dalle sue labbra fino all'inguine, dove iniziò a giocare col suo membro.
Lo leccò lentamente, poi lo succhiò con calma, assaporandolo come un gelato...
Rukawa venne copioso nella sua bocca, lasciandosi trascinare dal suo succhiare che lo ripuliva dallo sperma.
Sentì che le dita dentro di sé, di cui si era ormai dimenticato, iniziavano a muoversi. Non capiva cosa stesse facendo: sembrava che...lo volesse allargare.
Hanamichi lo dilatò piano, con calma, poi introdusse tra le dita leggermente aperte a imbuto la punta della lingua, e iniziò a leccare.
Rukawa urlò, urlò con tutta la sua voce, come non aveva mai fatto prima.
Il rossino continuò a stuzzicarlo, accendendo in lui una passione sconosciuta, che lo portò di nuovo all'orgasmo.
Hanamichi si stese su di lui e lo baciò profondamente, poi coprì di baci il suo viso, sussurrando parole rassicuranti.
Tolse lentamente le dita, e le sostituì col suo pene.
Rukawa si irrigidì, ma Hanamichi rimase immobile, fin quando non sentì il corpo dell'altro iniziare a muoversi contro di lui.
Desideroso di dargli piacere, il ragazzo cominciò a rispondere alle sue spinte, e arrivarono insieme all'apice del piacere.
Rukawa si appoggiò con la schiena al petto del rossino.
L'acqua era calda, e piena di schiuma.
Hanamichi gli passò lentamente la spugna sul petto bianco, baciandogli la guancia. Rukawa sorrise, ben lieto di essere coccolato.
In fondo se lo meritava: era riuscito a sistemare tutto, dopo essere stato pestato e basta...bè, quasi, in fondo un po' le aveva rese.
Hanamichi gli fece voltare la testa, e baciò dolcemente ognuno dei lividi che gli aveva procurato.
Lo strinse forte a sé, intrecciando le loro dita.
"Perdonami, per prima..."
gli sussurrò
"Io...non avevo ancora realmente capito...quanto tu fossi importante per me..."
Rukawa gli tappò la bocca con la propria.
"Basta parole. Abbiamo tempo, per esse. Ora...godiamoci questo bel momento insieme"
Hanamichi sorrise, e gli bisbigliò
"La mia bella volpe"
Fine.
finita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! n.d.Hymeko
ehm...Hymeko? Ma c'era proprio bisogno della rissa? La lemon non bastava da sola? n.d.Ru+Hana pieni di lividi
decisamente no. Dai, altrimenti veniva fuori il Festival della Melassa, e tutti mi mandavano i conti del dentista! n.d.Hymeko
ma c'era proprio bisogno di conciarci così? n.d.Ru+Hana tutti incerottati e parecchio incazzati
uffa, che noia! Sì, almeno vi potete spalmare a vicenda d'unguento, no? Non siete contenti? E pensate a cosa potrete fare dopo esservi accarezzati per bene....n.d.Hymeko che si arrampica sui vetri per non prenderle
*////////* n.d.Ru+Hana
uff, adesso che sono nel mondo dei...ehm...avete capito, posso fare un discorso serio, n.d.Hymeko
tu un discorso serio? Ah ah ah ah ah ah n.d.tutti
ç_____ç...va bè, tutti i personaggi, nomi, luoghi etc appartengono agli aventi diritto. Io non ci guadagno un fico secco, a parte un po' di complimenti e qualche schiaffo su un braccio da Sil-chan perché ho fatto piangere Hana. E non fare quella faccia, capito?
E ora, le dediche: prima di tutto, al grande Inoue, che non ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che ha fatto per noi.
Quindi a te che leggi, per essere arrivato sin qui...grazie infinite, spero che la mia storia ti sia piaciuta.
A tutte le webmistress che mi pubblicano, per la pazienza che hanno nel compiere il loro lavoro e nel sopportarmi.
Alle mie amiche Aly (che è in Irlanda mentre scrivo, beata lei!), Kia (che è al mare, ri-beata lei!) e Sil-chan (che è a casa, almeno non sono la sola scema!) perché mi vogliono bene e io ne voglio tanto a loro.
Infine, a mio cugino Xary e al mio amico Sirya, che probabilmente sono e saranno gli unici maschi ad aver mai letto una mia fic (Sil-chan...grrrr).
Ok, ho finito (per adesso).
Ci rivediamo nell'altra fic.
Un bel bacione a tutti
Hymeko
P.s. Mi stavo dimenticando: chiedo scusa a Yohei Mito, per averlo fatto mettere con Haruko nella fic "A Beautiful Valentine Day". Perdonami, ma non avevo ancora letto il numero sette di SD Collection. Prometto che rimedierò.
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