Un prato coperto di neve

capitolo X

di Hymeko



(l'ha iniziato subito sul serio! Miracolo! n.d.Ru+Hana) 
(sì, ma è meglio che voi non seguiate il mio esempio nel rompere, altrimenti ve la scordate la lemon! n.d.Hymeko) 
(tranquilla, e godetevi la nostra scena! n.d.Ru+Hana) 
(-_______- n.d.Hymeko) 

Il tifo per lo Shohoku risuonò fino all'esterno. Non era tanto il punteggio a entusiasmare, quanto il gioco spumeggiante e la facilità con cui la squadra di casa aveva segnato quei cinque punti. 
Maki chiamò lo schema: Kiyota ricevette il pallone, ma non riuscì a superare Hanamichi. 
Takasago accorse in suo aiuto, ma anche lui si scontrò contro il muro che era il Gorilla. 
Tentò un passaggio a Maki, ma vedendolo intralciato dal piccolo ma agile play dello Shohoku decise di passare a Jin. 
Il ragazzo ricevette il pallone, e piegò le ginocchia, pronto allo scontro con Mitsui. 
Tenne il palleggio basso e gli occhi incollati a quelli dell'avversario. 
Mitsui non si lasciò ipnotizzare dai suoi movimenti da cobra, e appena Jin cercò di scappargli, lo fermò intercettando facilmente il palleggio. 
La palla rimbalzò verso la linea di fondo, inseguita dai due cecchini da tre. 
Jin precedette Mitsui sulla palla, ma questi riuscì a intercettare il pallone, che passò prontamente a Sakuragi scattato in contropiede. 
Il rossino segnò un perfetto terzo tempo. 
Takato chiamò un time-out. 
"Allora, si può sapere che vi succede? Maki, ti fai fregare da quel tappo di Miyagi! E tu Jin, Mitsui ti sta' umiliando, e non mi sembra che tu stia facendo molto per impedirglielo! E voi..." 

"Oh oh oh! State giocando molto bene, ragazzi" 
"Grazie, signor Anzai" 
"Akagi, puoi stare tranquillo con Takasago, e tu Rukawa, lo stesso con Muto. In difesa state pronti a raddoppiare sugli altri tre, che rappresentano decisamente un pericolo maggiore" 
"Sì signore" 
"Ora andate" 
"Forza Shohoku!" 

Le squadre tornarono in campo, ma la situazione non cambiò di molto... 
La sfuriata di Takato aveva dato un po' di frutti, soprattutto riguardo Maki: il play, sfruttando la sua altezza, era riuscito a fregare un paio di volte Miyagi, tanto da imporre un cambio di marcature tra lui e il Gorilla. 
Ora erano più Takasago e Kiyota a tirare, ma lo Shohoku riusciva comunque a ribattere colpo su colpo, mantenendo un vantaggio oscillante tra i sette e i dieci punti. 
Akagi saltò, stoppando con il Colpo dello Scacciamosche un tiro di Maki. 
Miyagi soffiò il pallone da sotto il naso del suo avversario, e partì col palleggio. 
Le due matricole occuparono i loro posti, mentre Mitsui seminava Jin. 
Il pallone arrivò ad Hanamichi, che lo passò a Rukawa. Il Kainan schierò la difesa a zona, tenendo particolarmente d'occhio Rukawa e Akagi...ma dimenticandosi di Mitsui, che lasciò Jin sul posto e si involò verso il canestro. Jin rinvenne, e nel tentativo di fermarlo commise fallo...la palla entrò comunque, e l'arbitro decretò un tiro libero supplementare. 
Mitsui non fallì l'appuntamento, segnando il suo venticinquesimo punto personale, il quarantottesimo per la sua squadra, contro i trentanove del Kainan. 

Sendo fischiò per l'ammirazione: 
"Ragazzi, lo Shohoku sta' facendo nero il Kainan!" 
"Già, e avete visto Mitsui? Venticinque punti da solo, pur essendo marcato da uno come Jin...a proposito, Hikoichi, quanti punti ha fatto Soichiro?" 
"Jin? Aspetta che guardo...solo otto, in trenta minuti di gara!" 
"Accidenti! Non mi sembrava in una giornata no!" 
"Infatti non lo è" 
"Ma Sendo! Ha fatto otto punti! Persino Sakuragi ne ha fatti di più!" 
"Primo, non mi sembra che Hanamichi sia da sottovalutare in questo modo; secondo, è Mitsui che sta' facendo una grandissima prova. È sempre in anticipo su Jin, sembra quasi che riesca a prevedere le sue mosse. In difesa sembra impossibile ma è ancora migliorato, e non ha più neppure quei problemi di scarsa resistenza che lo limitavano...Mitsui è molto più pericoloso adesso, è una fortuna che sia stato il Kainan a farne le spese per primo" 
"Già, ma bisogna dire che le due matricole sono un po' in ombra" 
"Non so...sia Rukawa che Sakuragi hanno svolto un lavoro oscuro, soprattutto di disturbo in attacco e di controllo in difesa, lasciando la responsabilità di segnare ad Akagi e soprattutto Mitsui. Ma credo che ci saranno delle sorprese" 

"Kenji, che ne pensi dello Shohoku?" 
"Che se non ci diamo una mossa, restiamo a casa ancora!" 
"ç____________________ç" 

Anzai chiamò un cambio: Yasuda al posto di Miyagi, ormai stanco. 
"Bravissimo Ryota! Hai disputato una gara stupenda!" 
"Oh Aya! */////////////////////*" 
"Miyagi" 
"Sì, signore?" 
"Hai giocato molto bene" 
"Grazie, allenatore" 

Mentre si effettuava il cambio, Rukawa si avvicinò ad Hanamichi: 
"Ehi, non credi sia ora di dare un po' di spettacolo?" 
"Sissignore!" 
"Molto bene! Voglio almeno altri dieci punti!" 
"Vedrai Ru, ce la faremo!" 

L'arbitrò fischiò, e il Kainan si buttò in attacco, cercando di recuperare. 
Kioyta schizzò verso il canestro, insaccando un terzo tempo. 
"Bravissimo Nobunaga!" 
"Oh capitano...*//*" 
"Forza, tutti in difesa!" 
Rukawa e Hanamichi si scambiarono un'occhiata d'intesa. 
'Questo è il nostro momento!' 
La volpe confabulò con il play, che decise lo schema. 
Mitsui e Akagi annuirono. 
La circolazione di palla dello Shohoku era impressionante: i passaggi millimetrici arrivavano sempre nelle mani destinate, senza che gli avversari potessero intervenire. 
Hanamichi prese palla a livello della linea dei tre punti, e si smarcò da Kiyota. 
Saltò e tirò a canestro... 
"Fuor...!" 
mormorarono Sendo e Fujima... 
"Rukawa!" 
fu l'urlo che risuonò per la palestra: 
quello che tutti avevano scambiato per un tiro sbagliato era in realtà un passaggio eccellente per l'altra matricola, che afferrò il pallone e lo schiacciò in uno spettacolare Slam Dunk. 
Il rumore del pallone che toccò terra sembrò quasi uno schianto teso ad arrivare fino al cielo, trasformandosi in un segnale per la palestra che esplose, mentre gli avversari ammutolivano... 
La palla tornò al Kainan, che sembrò accusare il colpo. 
Maki cercò di far circolare palla, ma il resto della squadra sembrava ancora intontito dallo schiaffo appena subito. La difesa dello Shohoku si serrò, impedendo ogni tentativo di andare a canestro...il tempo per l'attacco scadette, e un Maki stravolto consegnò la palla a Mitsui, che la rimise per Yasuda. 
Il play passò a Mitsui, che fintò e passò ad Akagi. 
Un urlo risuonò dalla panchina del Kainan: 
"Marcate le matricole!" 
Le due ali però scardinarono la difesa avversaria, trovandosi entrambe sotto canestro, scambiandosi un'occhiata d'intesa. 
Akagi tirò verso di loro. 
Rukawa saltò, e Maki tentò di fermarlo. 
Rukawa si girò col corpo, lasciando sfilare il pallone e coprendo la palla da Maki, e permettendo ad Hanamichi di ricevere il passaggio e schiacciare a sua volta. 
Di nuovo le grida dei tifosi fecero tremare i vetri. 
Ormai mancavano solo otto secondi... 
Maki si lanciò in avanti, spinto solo dalla disperazione. 
Sei. 
Kiyota prese palla, e la passò a Muto. 
Quattro. 
Jin ricevette il passaggio. 
Tre. 
Mitsui riuscì a impossessarsi della sfera. 
Due. 
Si lanciò in due ampie falciate. 
Uno. 
Tiro da prima di metà campo. 
Fischio. 
Canestro da tre. 
Shohoku 78. 
Kainan 62. 
Apoteosi. 

Un grido inarrestabile scaturì dalla gola di tutti: 
"Abbiamo vinto!!!!!!!!!!" 
L'urlo dei padroni di casa rimbombò nella palestra: i giocatori di davano il cinque, mentre sugli spalti gli spettatori gridavano la loro ammirazione alla squadra. 
Kiyota crollò sulle ginocchia, sconfitto più nell'orgoglio che sul piano del gioco. Si morse le labbra incredulo, incapace di accettare...strinse quasi dolorosamente gli occhi e si tappò le orecchie, tentando inutilmente di escludere il martellante <Shohoku! Shohoku!> dalla sua testa. 
Maki vide la sua disperazione, si avvicinò e gli posò dolcemente una mano sulla spalla. 
"C-c-capitano..." 
"Nobunaga..." 
"Capitano mi dispiace...io..." 
"Non è stata colpa tua, anzi...sei uno dei pochi che abbia giocato bene...sono molto fiero di te, matricolina" 
"Oh capitano..." 

"I miei complimenti...oggi sei tu, il miglior cecchino da tre" 
"Grazie Jin" 
"Ma non pensare che sarà sempre così semplice" 
"Lo so. Ho vinto una battaglia, ma la guerra è molto lunga" 
"Esatto" 
"Ma Jin...ho intenzione di vincerla, quella guerra" 
Jin sorrise, e tornò dagli altri. 
Taoka non aveva mai visto la sua mascella contratta in una smorfia di rabbia. 

Le squadre si ringraziarono, poi fecero una bella doccia generale. 
Prima agli ospiti, per educazione, mentre lo Shohoku continuava a ricevere lodi. 
All'ennesimo grido inneggiante a Mitsui, Jin tirò un pugno all'armadietto più vicino. 

"Ru?" 
"Dimmi" 
Rukawa quasi urlava, per farsi sentire. 
"Perché Nobunaga era così stravolto?" 
"Ehm...è una lunga storia, Hana-chan, ma presto te la ricorderai..." 

"Bella partita, non c'è che dire" 
"Kenji...ci metteranno in difficoltà..." 
"Non preoccuparti, e la faremo...anche se penso che adesso sia più facile battere il Kainan che lo Shohoku...sono molto carichi, mentre la squadra di Maki mi è sembrata un po' spenta..." 
"E il Ryonan?" 
"Sistemeremo anche loro!" 

"E lo Shoyo?" 
"Sistemeremo anche loro!" 
"Ma Sendo, non è così semplice..." 
"Lo Shoyo è già dietro di noi, e continuerà ad esserlo!" 
"Hai molta fiducia..." 
"Certo, sono o no il nuovo capitano? ^_______^" 
"Se lo dici tu..." 

Quella sera, a casa di Rukawa... 
(allora dedichi tutte le altre pagine alla nostra lemon? n.d.Ru+Hana) 
(ebbene sì! n.d.Hymeko) 
(*ç* n.d.Ru+Hana) 
Rukawa prese con la punta delle dita una piccola tartina, e la portò alle labbra di Hanamichi. Il rossino socchiuse esitante la bocca, e morse un angolo della soffice cupoletta cremisi. Riconobbe il sapore del paté che gli riempiva la bocca, confondendosi con quello della spuma al prosciutto assaggiata poco prima. 
Rukawa gli porse il restante pezzetto, e Hanamichi leccò lentamente anche la punta delle sue dita. 
Kaede si agitò, ma non disse nulla. 
L'altro ragazzo prese un tramezzino al salmone, e imbocco delicatamente Rukawa. 
Il ragazzo moro si accorse che un po' di burro aveva lasciato una leggera traccia bianca sui polpastrelli del compagno, e senza pensarci due volte strinse quella mano e li succhiò piano, senza staccare gli occhi da quelli trasognati di Hanamichi...il ragazzo arrossì, mentre sentiva il suo cuore impazzire. 
La volpe porse al compagno un cubetto di ghiaccio, e Hanamichi lo succhiò lentamente, sciogliendolo col calore delle sue labbra. 
Il gelo del ghiaccio si scontrò violentemente con l'interno della sua bocca, dandogli una scarica d'energia che gli percorse la schiena. 
Una goccia d'acqua corse lungo la sua mascella, e Rukawa la intercettò con l'indice, raccogliendola sulla punta del suo dito. 
La avvicinò alla bocca del rossino, che la leccò con un calcolata lentezza. 
Questa volta fu il dorso di Rukawa a rabbrividire...per un attimo aveva avuto l'impressione che al posto dell'indice Hanamichi stesse succhiando qualcos'altro... 
Un orologio ruppe il silenzio che aleggiava nella casa...erano le undici e mezza. 
"Sei sazio?" 
bisbigliò Rukawa. 
Non avevano parlato, da quando si erano seduti sulla moquette del salotto. 
Hanamichi aveva tentato di chiedergli qualcosa, ma Rukawa lo aveva zittito con un bacio leggero, e poi era sparito per chissà quale corridoio, per poi tornare con un vassoio con alcune tartine...non molte, a dire la verità... 
'Che abbia in mente qualcos'altro?' 
"Non lo so..." 
Rukawa sorrise: 
"Bene, è proprio quello che volevo..." 
Gli si avvicinò felino (e al rossino iniziò a venir meno la sua volontà), poi lo baciò profondamente. 
Hanamichi gemette, quando riconobbe la sua lingua affondargli soverchiatrice nella bocca. 
Si scontrarono sommessamente, battagliando senza impegno per il controllo...per indugiare su quel contatto tanto desiderato...la volpe in ginocchio tra le gambe aperte del rossino, le sue braccia strette ai fianchi dell'altro...poi Rukawa iniziò ad alzarsi. 
Hanamichi protestò, la bocca sempre chiusa da quella del compagno, e per non interrompere il contatto si sollevò anche lui. 
Rukawa ormai era in piedi, e Hanamichi lo strinse a sé, continuando il suo gioco con la lingua del compagno. 
La volpe gli passò la mano lungo la mascella, poi arretrò leggermente...Hanamichi succhiò le sue labbra con forza, ma per non staccarsi dovette obbligatoriamente seguirlo. 

Rukawa stava camminando all'indietro, e aveva iniziato a salire le scale... 
Hanamichi aprì gli occhi, intenerendosi davanti alle palpebre chiuse di Rukawa. 
Lui si accorse che il rossino era distratto, e aumentò la passione del suo bacio. 
Hanamichi si sentì morire, sopraffatto dall'emozione che gli riempiva il corpo...si stava annullando nel vortice del piacere... 

CLICK 
Una porta si chiuse alle sue spalle, e Rukawa ve lo spinse contro, affondando le dita tra i suoi capelli, giocando con le sue ciocche, stringendolo, soggiogandolo...una piccola parte del subconscio di Hanamichi si stupì della possessività del ragazzo...ma subito quel pensiero si perse, cancellato dal pressione del corpo della volpe appoggiato contro di lui. 
Hanamichi non si ribellò, ma anzi lo strinse a sua volta, circondandogli il torace con le braccia robuste. 
Rukawa riprese ad allontanarsi, e l'altro lo seguì come un cagnolino. 
Il corpo di Hanamichi sprofondò su qualcosa di soffice... 
'Ma è un letto all'occidentale' 
riuscì a pensare la sua mente prima di svanire di nuovo. 
Kaede si sdraiò su di lui, mordicchiandogli le labbra. 
Hanamichi non aveva mai provato il piacere derivante da un dolore leggero, e offrì la sua bocca ad altri piccoli morsi. 
Alla fine Rukawa si sollevò, guardandolo in viso. 
"Ru...dove siamo?" 
Il moro si morse sensualmente le labbra: 
"In camera mia" 
sibilò... 
Hanamichi si sentì percorrere il viso dal suo sguardo, che si fermò nei suoi occhi. 
'Occhi color castagna, occhi di cioccolata calda, occhi intarsiati col rame, occhi solo per me' 
"Ru...il tuo sguardo...è..." 
Rukawa si abbassò fino a sfiorare la sua fronte... 
"Com'è, il mio sguardo?" 
Hanamichi deglutì, improvvisamente si era trovato la bocca piena di saliva 
"...è...torrido..." 
Rukawa sorrise, poi si drizzò e gli indicò qualcosa con la testa. 
La risata del rossino riempì la stanza: sul comodino intagliato della volpe c'era...una coppa di cristallo piena di olive. 
"Silenzio, adesso" 
Le lunghe dita bianche di Rukawa si tesero verso la coppa, e presero un piccolo frutto verde scuro. 
Hanamichi seguì il loro movimento dal vaso fino alla sua bocca. Schiuse le labbra, e sentì l'oliva scivolare al suo interno. Morse la polpa soda, e il suo sapore particolare sostituì quello della bocca di Rukawa. 
Non era sicuro di esserne contento. 
Per rimediare, iniziò a leccare i polpastrelli di Rukawa, ancora appoggiati alle sue labbra. 
Rukawa gemette, una voglia incontrollabile stava iniziando a impadronirsi del suo basso ventre. 
Si morse l'interno del labbro, imponendosi di calmarsi...era ancora presto... 
Prese un'altra oliva, e compì di nuovo il tragitto, con una lentezza esasperatamente esagerata...al rossino parve trascorresse un'eternità, prima di sentire di nuovo il fresco frutto al suo interno. 
Chiuse gli occhi, e masticò lentamente, assaporando ogni minuscolo frammento succoso fin nel profondo. 
Rukawa trattenne il fiato...non l'aveva mai visto tanto bello. 
Sotto di lui, le braccia piegate abbandonate sul copriletto blu...sembrava un naufrago in balia della tempesta...così vibrante, con quei capelli ardenti che gli infuocavano il corpo... 
E anche così stranamente arrendevole, steso sotto il suo corpo, si lasciava accarezzare lascivamente, gemendo e accettando ogni sua moina...tendendosi disperatamente per un'altra carezza... 
'Una vera contraddizione...' 
Rukawa si bloccò: si era perso nel suo fantasticare, e stava per aprirgli i pantaloni. 
'No. Non ancora' 
Acciuffò l'oliva che rotolava nell'acqua, la fece sgocciolare, poi se la portò tra i denti, e si abbassò sul suo viso. 
Hanamichi si tese istintivamente, e baciò le sue labbra intrappolando metà oliva coi denti. Entrambi morsero, ed ognuno sentì il sapore dell'altro mischiarsi con quello salato del frutto. 
Hanamichi si destò dall'incantesimo cui era sottoposto, e prese l'iniziativa...un'oliva tra l'indice e il medio, ed un viaggio dolorosamente lungo verso la sua bocca...Rukawa non si fece rimpiangere, ricompensando la sua attesa succhiando dolcemente quelle dita forti. 
Un sospiro gli sfuggì dalle labbra...lo desiderava, innegabilmente. 
'Preparati, perché ora inizia il bello...' 
Rukawa appoggiò il dorso della mano sul viso del compagno, poi percorse in una lenta carezza tutto il suo sterno e poi più giù, fino all'orlo dei pantaloni. 
Sakuragi si mosse sinuoso. 
Risalì il suo torace picchiettando con le dita, come un pianista che esegue una lunga scala, e iniziò a giocherellare col primo bottone della sua camicia. 
"Ru" 
"Sshh" 
Il bottone si aprì magicamente, così come il secondo. 
Il petto di Hanamichi si alzava affannoso sotto il tocco di velluto della volpe, che a sua volta si mordeva l'interno della guancia per imporsi di non iniziare subito a succhiare quella pelle bronzea... 
Anche l'ultimo bottone fu liberato, la camicia volò sul pavimento, e il torace modellato del rossino risaltò come un sole dorato sul blu del copriletto. 
Anche Rukawa iniziava ad ansimare, benché non lo desse a vedere...Hanamichi era sotto di lui, le braccia spalancate pronte ad accoglierlo...gli occhi socchiusi fissi sul suo volto...gli dicevano 
<Fai quello che vuoi> 
La sua erezione gli doleva notevolmente, intrappolata nel tessuto resistente dei jeans... 
Posò le mani sul suo ventre e risalì ancora, sentendo la sua pelle calda scorrere sui suoi palmi, talmente calda che pensò di ustionarsi... 
'È meglio raffreddarla...' 
A malincuore staccò una mano, e la tuffò nel vaso. 
Rabbrividì per lo sbalzo di temperatura. 
Intrappolò tra le dita la prima oliva che intercettò, poi la posò nella piccola fossetta alla base del suo collo e iniziò a farla scorrere verso il basso, girandola con la punta delle dita. 
Sorrise soddisfatto quando Hanamichi si morse le labbra gemendo, inarcò la schiena e strinse spasmodicamente le lenzuola. 
La folle corsa dell'oliva tra i muscoli marmorei si interruppe nel centro del ventre, e il ragazzo steso sul dorso spalancò gli occhi con un grido muto quando sentì una goccia d'acqua gelida infrangersi sul fondo dell'ombelico. 
Gli occhi di Rukawa lampeggiarono diabolici...mangiò l'oliva, così lentamente che Hanamichi credette d'impazzire, poi iniziò a giocare con l'ombelico perfetto del compagno...lentamente ne disegnò il contorno con un polpastrello, tracciando una spirale infinita che finse di perdersi sulla sua pelle...ma che invece si tuffò fulmineamente nella piccola conca, saggiandone la profondità. 
Hanamichi si piegò d'istinto quando sentì il dito di Rukawa affondare dentro di lui, i suoi muscoli si tesero per intrappolare la preda, che però non si lasciò catturare tanto facilmente...il ragazzo non poté far altro che abbandonarsi gemendo dolorosamente per la mancanza del suo tocco... 
...spalancò gli occhi, e buttò indietro la testa con un alto singulto: Rukawa aveva sostituito il polpastrello con la sua lingua, che si stava divertendo a disegnare sul suo ventre strane linee arcane, curve che lo facevano volare più in là dell'inconscio... 
"Non...smettere...ti scongiuro" 
fu l'unica cosa che riuscì a dire, l'unica preghiera che poteva pronunciare. 
Rukawa sollevò il viso, ma non riuscì a incontrare i suoi occhi, stretti per cogliere meglio il piacere di quello che l'altro gli stava facendo... 
Sorrise. 
"Non preoccuparti, ho appena iniziato" 
Adesso gli occhi di Hanamichi erano spalancati, e lo fissavano increduli... 
...non vedevano altro che due occhi blu profondo, che lo fissavano da quel viso bianco come la pelliccia di una volpe artica in inverno... 
...e la sua lingua, che aveva iniziato a tracciare una scia umida dall'ombelico...e stava risalendo, sul suo stomaco, sul suo torace, sulla sua gola, nella sua bocca... 
'Che buon sapore...salato dell'oliva, e indescrivibilmente dolce di Rukawa...e quel retrogusto così sensuale' 
...Rukawa lo sentì sfregare la sua erezione contro la sua, e lo baciò ancora più intensamente, rispondendo ai movimenti ritmici del suo bacino con altrettante carezze. 
'Non ancora, portalo alla pazzia...torturalo ancora' 
Sempre sfregando i loro corpi, Rukawa si staccò, fermandosi a osservare lo sguardo annebbiato di Hanamichi... 
'Ha preso un'altra oliva...perché la tiene alta sul mio viso? 
Oh...ho capito...gocce di pioggia su di me...sul mio volto, le sento, lo sai? Ma certo, come non potrei...e ora mi inviti ad aprire la mia bocca, e fai scivolare dentro di me questa polpa perfetta...come sei tu, Kaede, e le tua labbra che adesso mi stanno nuovamente facendo impazzire...dio, non smettere...' 
Rukawa succhiò lentamente ogni scintillante perla di liquido salato, e passò varie volte la lingua avanti e indietro, cancellando ogni traccia d'acqua, impazzendo per ogni gemito disperato del ragazzo avvinghiato a sé. 
Sentì la mano del ragazzo afferrare la sua e portarsela al viso, che si tese per incontrarla prima possibile. 
Questa volta Rukawa rimase interdetto, mentre Hanamichi succhiava disperatamente le sue dita, una alla volta, con cura quasi maniacale. Spinse istintivamente i fianchi contro i suoi, sentendosi bruciare dall'effetto che l'erezione dell'altro gli procurava. 
Tentando di riprendere il controllo, si strappò la camicia di dosso, facendo saltare tutti i bottoni. Uno di essi finì sul braccio di Hanamichi, che incuriosito da quel picchiettare estraneo socchiuse gli occhi, ritrovandosi a contemplare il niveo petto nudo di Rukawa... 
Lo guardò dimentico di tutto, poi allungò riverentemente le dita, e sfiorò la sua pelle squisita, percependola come il petalo di una rosa che scivolava tra le sue dita. 
Rukawa non si mosse, gustando il piacere sottile di quelle dita che giocavano con le sue costole, e che pizzicavano piano i suoi capezzoli. 
'Anch'io voglio divertirmi col tuo corpo...' 
Affondò una mano nell'acqua delle olive, e la fece scendere a cascatella gelida sul suo petto, decorandolo con tanti piccoli cristalli lucenti. 
"Ah..." 
Il lamento di Hanamichi lo spinse a tappargli in fretta la bocca, e quando lo sentì abituato al liquido freddo, scese a leccargli voluttuosamente il torace, indugiando malignamente attorno ai suoi capezzoli turgidi... 
Il petto di Hanamichi gli si offrì implorante, e Rukawa lo accontentò aumentando la passione dei suoi baci, coprendo l'areola di piccoli baci affettuosi, trasformandoli in piccoli morsi sadici sui capezzoli... 
Hanamichi si lamentò, quei piccoli giochi non potevano più appagare il suo desiderio, i suoi gemiti ormai erano quasi diventati grida, mentre gocce di sudore tracciavano sentieri lungo i muscoli torniti. 
Rukawa lo guardò. 
Ansimava. Le labbra carnose socchiuse, troppo stanche per aprirsi di più, inconsciamente invitanti per lui, che ne approfittò per infilargli possessivamente la lingua in bocca... 
Hanamichi rimasto senza fiato spalancò gli occhi, trovandosi a fissare le pupille dell'altro. 
Le loro lingue smisero per un attimo di accarezzarsi, assaporando il semplice contatto, poi ripresero la loro danza furibonda, battaglia condivisa anche dai loro sguardi, nessuno era intenzionato a cedere... 
...finché il rossino non sentì Rukawa far scivolare le mani su di lui fino ai pantaloni, e slacciarglieli facilmente. 
Non poté impedirsi di imitarlo, e presto entrambi si trovarono completamente nudi, uno sull'altro... 
Si staccarono, rimanendo a fissarsi, frastornati dall'emozione di trovarsi così vicini, per la prima volta nudi...ed eccitati. 
La passione, l'eros si erano momentaneamente assopiti per permettere alla curiosità di soddisfarsi anch'essa, così la mano di ognuno incontrò il corpo dell'altro, non per dare piacere, ma solo per conoscere e imparare. 
Rukawa si riscosse per primo, scivolò sensuale lungo il suo corpo, e iniziò ad accarezzare la sua piccola apertura. 
"Ru...Ru!" 
Rukawa rispose alla sua invocazione, e Hanamichi sentì un dito farsi strada dentro di lui. 
Il ragazzo si irrigidì, e gli occhi si persero nel bianco del soffitto. Per qualche secondo non riuscì a pensare a niente, sorpreso più che dolorante per l'intruso dentro di sé. 
Ma Rukawa non aveva intenzione di permettergli di rilassarsi, così, appena sentì che iniziava ad abituarsi, lo penetrò con un altro dito. 
Hanamichi ci mise meno tempo per abituarsi, e iniziò a muoversi contro quelle dita lunghe. Rukawa infilò un terzo dito, desideroso di godere meglio del calore di quel corpo che si tendeva contro di lui. 
Guardò il pene di Hanamichi che si ergeva verso di lui, e...ne baciò teneramente la punta. 
Un bacio leggero, casto, che fece girare la testa al rossino più di un succhiotto spinto, non seppe resistere, e levò la testa per incontrare il suo sguardo...e Rukawa lo stava effettivamente guardando, mentre gli tempestava il membro eretto di baci... 
Lo vide sciogliersi, e abbandonare la testa e le braccia sul letto, concentrato ad assaporare il piacere che la volpe gli regalava... 
Rukawa smise coi giochi, e prese il pene nella sua bocca. 
Hanamichi non seppe mai dove trovò l'energia di urlare il suo nome, e la forza per sollevare una mano e afferrare il capo di Rukawa, e spingerlo verso di sé, e per inarcarsi violentemente contro di lui... 
"Smettila..." 
La volpe aveva ripreso a giocare, tormentando il membro del ragazzo con lente leccate, senza osare oltre, senza soddisfare alcuna fantasia, portando Hanamichi sull'orlo della pazzia. 
"Ka..ed..e" 
Rukawa decise finalmente di appagarlo, e aumentò il ritmo e la forza nel succhiare. 
Hanamichi perse il controllo, e inarcando violentemente la schiena riempì la cavità orale della volpe col suo seme. 
Il ragazzo moro spalancò gli occhi, e dopo un momento di titubanza, iniziò a inghiottire...rimase piacevolmente sorpreso, accorgendosi che lo sperma di un altro ragazzo aveva un sapore strano, ma decisamente buono. 
Sakuragi si rilassò, permettendosi di godere di ciò che l'altro continuava a fargli, poi lo attirò a sé: 
"Baciami..." 
Rukawa si sollevò, felice per l'espressione di profondo godimento che gli leggeva sul viso, e lo accontentò di nuovo. 
Tracciò una scia di baci umidi da un orecchio all'altro, tralasciando volutamente le sue labbra...poi tornò indietro, baciando la punta del suo naso, gli angoli delle labbra, le labbra stesse, sentendosi attirare all'interno dalla sua bocca...iniziò a muovere la lingua con forza, distraendolo il più possibile dalle sue dita che scivolavano fuori, sostituite dal suo membro ormai al limite della sopportazione. 
Per quanto fosse stato delicato, e non l'avesse preso completamente, Rukawa sentì Sakuragi irrigidirsi, e si staccò da lui per lasciargli prendere fiato... 
Il rossino socchiuse gli occhi, e si concesse un secondo, prima di sussurrare: 
"Entra dentro di me" 
"Hana..." 
"Rendimi completo..." 
Davanti all'esitazione dell'altro, Hanamichi gli circondò la vita con le gambe, e si spinse contro di lui. Rukawa si sentì risucchiato, e lo penetrò del tutto. 
Nessuno si mosse. 
Preoccupato, Kaede bisbigliò: 
"Ti fa male?" 
"...è...meraviglioso..." 
"Cosa?" 
Hanamichi riaprì gli occhi, in cui brillavano due lacrime sottili: 
"È meraviglioso...perché sei tu" 
e le sue palpebre si abbassarono di nuovo. 
'Perché sono...io?' 
Quelle semplici parole...l'avevano toccato nel profondo. Nel cuore. 
'Il dolore che gli provoco...è meraviglioso...perché sono io'
Decise. Doveva ricambiare quella goccia di felicità, doveva aiutarlo a superare quel momento... 
Iniziò ad accarezzare il suo pene, e a giocare coi suoi testicoli. 
Hanamichi sentì il piacere propagarsi dall'inguine al resto del corpo, e presto dimenticò il dolore, iniziando a muoversi. 
Rukawa impazzì, rispondendo alle sue spinte con vigore, cercando di appagarlo nel miglior modo possibile, lambendo quel punto particolare che lo faceva sussultare appena veniva sfiorato...il ragazzo continuò a spingere finché Hanamichi non venne con un grido, coprendo il loro ventre col suo liquido. 
Rukawa venne subito dopo, inarcandosi in un'ultima, disperata spinta finale. 
Hanamichi si inarcò di riflesso, appena si sentì sommergere dal suo seme. 
Rukawa si accasciò sul compagno, abbandonandosi tra le sue braccia, e intrecciando una mano con quella del koibito. 
Entrambi sentivano il cuore dell'altro correre all'impazzata, e il respiro affannoso reso ancora più difficile dal desiderio che la loro nudità continuava a suscitare...Rukawa uscì lentamente da Hanamichi, poi prese un'oliva e la diede al ragazzo. 
Il rossino mangiò piano, fissando languidamente l'altro. 
Rukawa si morse le labbra...Sakuragi nudo davanti a lui, con il ventre ancora sporco di sperma, le braccia mollemente adagiate sul copriletto e il petto abbronzato coperto di sudore, che si offriva senza vergogna alla sua vista... 
"Prendimi di nuovo" 
Rukawa non avrebbe mai pensato di arrossire per una frase di Sakuragi. 
Ma lo accontentò. 

Fine capitolo decimo 

l'ho finita!!!!!!!!!!!!! n.d.Hymeko 
*//////////////////* n.d.Ru+Hana 
wow, li ho lasciati senza parole...dovrei metterci più spesso scene di sesso...ditemi che ne pensate...n.d.Hymeko 
basta che ci siamo noi e che facciamo sesso, e tutto è bello! n.d.Ru+Hana 
ehm...stendiamo un velo pietoso. Comunque stavo per dividerlo ancora, visto che ho sforato di almeno otto pagine...n.d.Hymeko 
non preoccuparti, va benissimo anche così...n.d.Ru+Hana 
^_^;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;; n.d.Hymeko 




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