Un prato coperto di neve

capitolo VIII

di Hymeko



(evviva! Evviva! Evviva! n.d.Hymeko) 
(???????????????? n.d.tutti) 
(il Como è matematicamente in serie A! E le ragazze della Pool Comense hanno vinto il campionato di A1 di basket! È il nostro quattordicesimo scudetto!!!!!!!!!!! Evviva!!!!!!!! Viva Como!!!!!!! n.d.Hymeko che salta per la stanza con le bandiere degli azzurri e delle nerostellate in mano) 
(e non si è capito di dove sei...n.d.tutti) 
(e allora?! Lasciatemi gioire, almeno per loro...lo ammetto: tifo anche Inter e Sisley Treviso...ç___ç e anche Cantù, ma lo so che non può competere per il titolo... n.d.Hymeko che ormai è fuori) 
(va bene, abbiamo capito. Ma lo inizi il capitolo? n.d.tutti) 
(subito! Grazie a tutti! E Como 4ever! n.d.Hymeko) 

"Davvero ti sei ricordato un fatto accaduto nel tuo passato?" 
Hanamichi era andato a parlare col dottore, e Rukawa lo aveva accompagnato per confermare, se necessario, che il rossino aveva davvero riacquistato un qualche ricordo. 
"Bene, sono molto felice. Ma come è successo? Mi racconteresti com'è andata?" 
"Semplice. Stavo giocando a basket con questo mio amico, quando mi è apparso il nostro primo incontro, come in un flash" 
Rukawa, che non aveva detto nulla, era lievemente sussultato quando si era sentito definire amico...proprio lui... 
'Mi viene quasi voglia di sorridere...' 
Il dottore si rivolse a lui: 
"Lei conferma la sua versione?" 
"Sì" 
"E i suoi ricordi sono esatti?" 
"Sì" 
"Fantastico! Propongo di proseguire così, fino a quando tutto ti sarà tornato alla mente" 
"No" 
Rukawa si volse verso Sakuragi, che aveva rigettato decisamente la proposta. 
"Come?" 
anche il dottore pareva disorientato. 
"Non continuerò a fare ciò che mi dice lei!" 
"Ma se è grazie a me se ti stai rimettendo!" 
"Si sbaglia! Seguendo le sue indicazioni, non ho fatto altro che star male! Poi, quando non ce l'ho più fatta, mi sono finalmente deciso a dar retta al mio cuore, ho ritrovato Ru e il basket, e un frammento del mio passato! Quindi, dottore" 
e lo sillabò lentamente, con molto sarcasmo 
"Io tornerò a giocare a basket, e se lei è d'accordo, bene; altrimenti, è così lo stesso!" 
Rukawa fissò sbalordito il compagno: non l'aveva mai visto tanto deciso, nemmeno prima... 
'Certo che ne ha di fegato!' 
Gli sguardi di Hanamichi e del dottore si scontrarono un istante, poi inaspettatamente l'uomo rise. 
"Va bene. Sono molto felice, che tu mi abbia parlato così, sai? Dimostra che stai lentamente recuperando anche la tua decisione e fiducia in te stesso. Molto bene, davvero magnifico, in così poco tempo. Spero che riusciate a vincere il campionato studentesco!" 
"Grazie dottore!" 

E così, quel pomeriggio, Hanamichi rientrò in squadra... 
"Molto bene, visto che si avvicina l'amichevole con il Kainan, il signor Anzai vuole che disputiamo una partitella primo anno contro secondo e terzo, per vedere il livello generale. Sakuragi, non sforzarti troppo" 
"Sì" 
I ragazzi iniziarono a prepararsi, e Hanamichi si avvicinò a Rukawa, e gli sussurrò: 
"Che cos'è il Kainan?" 
"È la squadra più forte di Kanagawa, che si è classificata prima nel girone di qualificazione per il campionato. Hanno partecipato molte volte ai campionati nazionali, e sono davvero forti. Dovremo impegnarci molto, anche se è solo un amichevole" 
Hanamichi non lo aveva mai sentito parlare con tanto timore di un avversario, e per lui fu naturale chiedergli: 
"Ce la faremo?" 
"Sicuro!" 

"Tutti ai vostri posti!" 
Le matricole e i senpai si schierarono. 
Rukawa parlottò un paio di secondi con il rossino, e con grande sorpresa di tutti fu proprio questi a entrare nel cerchio per saltare. 
Il Gorilla sorrise: la cosa iniziava a farsi interessante... 
Le due matricole non lo sapevano, ma sia lui che Anzai erano a conoscenza degli allenamenti dei due in quei giorni...e a dire la verità, il vero scopo di quella partita era proprio constatare la sintonia tra di loro...entrambi sapevano che potevano essere l'arma vincente per lo Shohoku. 
L'arbitro lanciò la palla verso l'alto, e Hanamichi e Akagi saltarono insieme. 
Ma l'elevazione del rossino era superiore...con agile gesto, intercettò la palla e la passò a Rukawa, che si liberò in fretta di Miyagi e scattò verso il canestro. 
(ehi! Farmi fare queste figure davanti alla mia Aya! n.d.Miyagi) 
(...i cari ometti blu, son alti suppergiù, un Miyagi o poco più, là là là là ...n.d.Hymeko) 
(stronza!!!!!!!!!!!!!! n.d.Miyagi) 
Mitsui gli si parò davanti, e la matricola fu costretta a fermarsi. 
Palleggiò la palla per qualche secondo, poi la passò all'indietro a...Sakuragi, che lanciato entrò in area, scartò facilmente Yasuda, si involò in un terzo tempo da manuale e infilò a canestro. 
0-2. 
Tutti rimasero a bocca aperta, mentre il rossino e la volpe si davano il cinque... 
La partita riprese, e Miyagi chiamò lo schema. Su Mitsui c'era Rukawa in marcatura, mentre del Gorilla si occupava Hanamichi, che seguiva le indicazioni dategli dal moro mentre confabulavano prima del fischio iniziale. 
La palla finì a Kogure, che provò una bomba da tre. Il tiro si infranse sul cerchio, e il pallone schizzò verso l'alto. 
"Rimbalzo!" 
urlarono molte voci in unisono, sia dalle due squadre che dalla panchina. 
Hanamichi tagliò fuori il capitano, tenendolo dietro col corpo, si slanciò e agguantò il pallone con uno splendido allungo del braccio. Anche Akagi era saltato, ma il rossino era salito almeno dieci centimetri più in alto. 
Mitsui non si rese conto che Rukawa stava già correndo come un fulmine verso il loro canestro finché Hanamichi non gli passò la palla. 
Rukawa non entrò in area: arresto e tiro dalla linea dei sogni. 
In poco meno di un minuto, 0-5. 
Le mascelle di tutti toccarono terra, mentre Hanamichi faceva il gesto di vittoria a Ru e il ragazzo ricambiava con un accenno di sorriso... 

La partita continuò con maggiore equilibrio dopo la sorpresa iniziale, alle giocate di Hanamichi e Rukawa rispondevano Miyagi, Kogure e Yasuda, visto che il capitano e il Mago dei tre punti erano strettamente marcati dalle due matricole titolari. 
Haruko, Fujii e Matsui 
(Mitsui, Matsui...certo che Inoue ha una fantasia...n.d.Hymeko) 
facevano il tifo vicino alla porta, attorniate dall'Armata Sakuragi, tornata quella di sempre dopo essersi resa conto che il loro amico era in ottime, seppur strane, mani. 
Il Rukawa Shitenai si sgolava come al solito dagli spalti, urlando nuove frasi a doppio senso e mostrando cosciotte più o meno grasse... 
(certo che quando urlano "Trapanaci tutte" sono spettacolari! Chissà cosa si sarebbero inventati quelli di Mediaset, se avessero avuto i diritti per Slam Dunk...grazie Yamato e Mtv!!!! n.d.Hymeko) 
Ayako si avvicinò ad Anzai, che beveva tranquillamente il suo tè osservando più intensamente del solito l'allenamento. 
"Allenatore, che ne dice? Hanamichi è davvero migliorato!" 
L'allenatore non rispose subito, intento a seguire un perfetto stop dell'interessato sul Gorilla. 
"Non lo so, Ayako, non lo so" 
"Perché dice così? A me sembra che la sua abilità si sia affinata moltissimo" 
"Tecnicamente quello che hai detto è ineccepibile, ma...io lo preferivo prima" 
"Perché?" 
"Perché prima era esplosivo, grintoso, combattivo, liberava energia con ogni suo movimento. Era un fiume in piena, inarrestabile. Adesso invece è come se...si fosse raffreddato. Manca sia di forza che di esuberanza, gioca solo di perfezione, non di vitalità. Non è più Sakuragi, anzi...sembra un'imitazione di Rukawa" 
Ayako osservò con più attenzione i due ragazzi. 
Era vero, in effetti. Sakuragi non era più un giocatore originale, ma solo...una copia di Rukawa. 
No. Copia non era il termine esatto. Sembrava che si frenasse, ogni volta che doveva prendere un'iniziativa. La ragazza aveva la netta sensazione che Sakuragi si chiedesse cosa avrebbe fatto la volpe al suo posto, in quella situazione. E agisse di conseguenza. Era come se Sakuragi non sapesse sfruttare in altro modo il suo talento che riproducendo le azioni di Rukawa. 
Anzai aveva ragione. Non andava bene. 

A quaranta secondi dalla fine, il punteggio era di 60-58. 
Tutti i giocatori avevano il fiato corto, mentre il sudore scorreva sulle loro membra stanche. 
A tre quarti di campo, Rukawa aveva la palla, e cercava con la coda dell'occhio un compagno libero. 
'Merda!' 
Nessuno riusciva a smarcarsi. 
'Dovrò fare da solo!' 
Rukawa riuscì a liberarsi di Mitsui per un paio di metri, ma subito il senpai lo ostacolò di nuovo. 
Ma quel movimento era bastato a distrarre Akagi, che a sua volta si lasciò sfuggire Hanamichi. 
Rukawa lo vide e gli lanciò precisamente il pallone, poi si spostò sulla fascia fino all'angolo destro del campo. 
"Merda!" 
esclamò il Gorilla. 
Mitsui gettò un'occhiata ai due: ormai Hanamichi stava andando a canestro. 
Non aveva scelta: lasciò perdere il suo avversario e si affrettò a contrastare Sakuragi. 
Saltarono entrambi. 
La matricola si trovò improvvisamente davanti Mitsui, mentre Akagi rientrava alle sue spalle. 
Strinse i denti, e pregò di riuscirci: percependo la presenza di Rukawa alla destra, girò il polso e gli passò il pallone. 
Il passaggio arrivò perfettamente tra le mani di Rukawa, che infilò un perfetto tiro da tre. 
A quindici secondi dalla fine, 60-61. 
I senpai si lanciarono in avanti per un ultimo assalto disperato, ma le matricole ressero disperatamente l'urto, e finalmente il fischio finale arrivò: il primo anno aveva vinto. 

La palestra esplose in un boato, mentre le matricole festeggiavano. 
Hanamichi e Rukawa si diedero un high five, poi Rukawa passò un braccio attorno alle spalle dell'amico, e andarono insieme a prendere l'ovazione dei tifosi. 
Naturalmente, le tre del Rukawa Shitenai non furono contente, anche se intimamente ognuna di loro immaginò di essere al posto del teppista. 
Anzai chiamò a sé la squadra, e fece loro i complimenti. 
"Siete stati tutti molto bravi. Sono sicuro che la partita col Kainan sarà molto combattuta. Siete davvero forti. Akagi, adesso svolgi un allenamento defaticante, poi mandali a casa" 
"Sì allenatore" 
"Rukawa, prima di andare vieni da me. Ti devo parlare" 
"Sì" 
'Perché vorrà parlare con lui?' 
si chiesero tutti. 

"Mi dica" 
"Vorrei chiederti di non insegnare più nulla a Sakuragi" 
Rukawa sbatté le palpebre, sorpreso. 
Anzai vide il suo sbigottimento, e continuò: 
"So che da quando ha perso la memoria vi siete molto avvicinati, e avete preso ad allenarvi insieme, e grazie ai tuoi consigli lui è migliorato molto. Ma adesso è meglio che tu smetta di insegnargli" 
Rukawa lo fissò, confuso. Non ci credeva. Anzai voleva che lasciasse la prima persona cui aveva dato la sua amicizia...e anche qualcos'altro... 
"Perché? Cos'ho fatto di sbagliato?" 
"Nulla" 
"Allora perché?" 
iniziava a sentire le orecchie fischiare. 
"Non ti sei accorto che gli stai...legando le ali?" 
"Cosa?!" 
"Sarò franco con te. Lui ti ha preso come modello, punto di riferimento, dio da adorare. Ma si sta' trasformando in un tuo clone, non in un vero giocatore. Non fa' altro che cercare di rassomigliarti il più possibile. Non diventerà mai un grande, se non troverà la sua strada. Se tieni davvero a lui, devi lasciarlo libero" 
Rukawa fissò il pavimento, in silenzio. Anzai aveva ragione, lo sapeva. L'aveva sempre saputo. 
"Vuole che non ci vediamo più?" 
"No. Voglio che non gli insegni più. Non che non vi alleniate più insieme. Insomma, dei one on one non vi faranno certo male, ma niente spiegazioni" 
Rukawa si calmò. Non gli stava chiedendo di lasciarlo. 
"Va bene" 

Hanamichi si staccò dal palo cui era appoggiato ad aspettare l'amico. 
'Ha una faccia strana. Spero che sia tutto a posto' 
"Ru?" 
"Non è niente, non preoccuparti. Hai voglia di andare al parco?" 
Il rossino fece sì con la testa, e si avviarono in silenzio verso il campetto. 
Rukawa si accasciò su una panca, e Hanamichi si accomodò accanto a lui, in silenzio. 
Non gli chiese nulla, ormai lo conosceva abbastanza da sapere che si sarebbe sfogato da solo, appena si fosse sentito pronto. 

Ma Rukawa non sapeva come prendere il discorso. Non poteva certo dirgli che Anzai pensava che lo stesse rovinando, no? Ma che poteva inventarsi? 
.............................. 
'Penso che così andrebbe bene...basterà che gli dica la verità, o almeno una parte' 
"Anzai mi ha chiesto di non insegnarti più nulla" 
"Cosa?!" 
"Esatto. Non fraintendere: non vuole che smettiamo di allenarci insieme, ma vuole solo che tu...impari da solo, diciamo. Vuole renderti...autonomo, ecco. Indipendente da me. Vuole che impari a cavartela da solo in un campo di basket, e che scopri nuove soluzioni senza il mio aiuto" 
"Non capisco..." 
"Vuole che tu ti abitui a giocare secondo le tue possibilità, senza guardare me" 
"Sono un copione, mi stai dicendo questo?" 
"No. Sei ancora un po' acerbo. Ma questo è l'ultimo passo: staccati dal tuo maestro, e sii solo un suo avversario" 
"Avversario?" 
"Sicuro! Non ti permetterò di rinunciare ai nostri one on one, ora che ho trovato qualcuno con cui sia veramente interessante scontrarsi! Non ti libererai così facilmente di me!" 
Hanamichi rise: 
"E chi vuole liberarsi di te?" 
Rukawa si morse le labbra. La sua bocca...era invitante. 
Si rese conto di aver deciso solo mentre già lo baciava. 
Un bacio dolcissimo, gentile, a fior di labbra. 
Quando si staccò, vide i suoi occhi castani che lo fissavano sbarrati, sorpresi. 
"Ru..." 
Il ragazzo provò a rispondere, ma le parole si rifiutarono di lasciare la sua gola. 
Mosse le labbra, senza riuscire a emettere un suono. 
Hanamichi lo stava ancora guardando, con quegli occhioni spalancati grandi come il mondo... 
Senza odio, o rabbia. Nemmeno imbarazzo o vergogna. 
Solo colmi di tanta confusione... 
Rukawa sapeva di non avere una risposta... 
"Perdonami, io credo sia meglio se torniamo a casa. Scusami" 
e corse via nel tramonto che si trasformava in notte. 
Hanamichi lo guardò correre via, incapace di seguirlo. 

Rukawa si stese sul letto, lo sguardo fisso al soffitto immacolato. La sua mente era vuota, coperta di una pesante coltre di irrazionalità. Non riusciva a pensare...non voleva pensare. Perché pensare sarebbe equivalso ad ammettere la propria viltà. 
Era scappato. Lo aveva baciato, e non aveva neppure avuto il fegato di aspettare un suo accenno di reazione. 
Provava il dimenticato desiderio di piangere. 
Si rese conto di non esserne più capace. 
"Dunque è questa sconosciuta sensazione ciò che le persone chiamano confusione? 
Ciò che io ho sempre ignorato, fondendomi anima e corpo col basket? 
E da dove proviene, essa? È il mio cuore, a farmela provare? Ha finalmente vinto la sua prima battaglia contro il mio gelido animo?" 
Chiuse gli occhi. 
Il suo respiro si calmò. 
Ma non si addormentò. 
Schiuse lievemente le palpebre, e riassaporò il dolce gusto dell'ingenuità che Sakuragi aveva sulle labbra. 
Si era innamorato. Proprio lui. Kaede Rukawa, che per nessuno aveva mai provato qualcosa di più di un semplice interessamento. 
Innamorato, sì. Di Hanamichi Sakuragi. E della vita che questi gli aveva trasmesso. 
Lui era il suo salvatore, colui che l'aveva trascinato fuori dal suo mondo di fredda apatia per riportarlo a godere del gentile calore del sole... 
"Sì...il calore della persona amata...è questo che percepisco quando gli sono accanto...e non sono più perso nella nebbia" 
........................... 
"Tu sei la mia luce...ma potrò mai io essere la tua? Sarò mai per te l'astro capace di infiammare la tua esistenza, come tu accendi la mia?" 

Hanamichi si sedette sul divano, esausto. Era stata una strana giornata. Molto strana. 
Perché Rukawa era scappato a quel modo, senza dargli la possibilità di parlare? 
"Allora Hanamichi, riordiniamo tutto: lui mi ha baciato, io sussurrato "Ru..." così piano che probabilmente l'avrà letto sulle mie labbra, non sentito. 
Poi ha cercato di parlare, si è scusato ed è scappato via. Perché? 
Per il bacio? 
Ma se desiderava baciarmi, non c'è nulla di cui pentirsi. E comunque io non mi sono sottratto. 
Della mia reazione? 
Ma non mi ha fatto parlare... 
Forse...perché prima non andavamo d'accordo? 
Ma adesso siamo amici... 
................................. 
Io non capisco..." 
Si raggomitolò, cingendosi le ginocchia con le braccia. 
"Le sue labbra...erano stupende, e avevano un buon sapore. Era come baciare un sogno... 
Mi sarebbe piaciuto assaporarle più a lungo... 
Ma non posso...non finché non avrò compreso cosa lo turbi... 
So che le storie tra ragazzi sono malviste dalla società benpensante, ma non penso che Kaede si lasci influenzare dai pregiudizi...no, lui è troppo forte per lasciarsi intimorire così...ma allora, che cosa lo ha allontanato da me? 
Se solo ricordassi, forse ne verrei a capo..." 
Appoggiò la testa sulle ginocchia, desiderando che fossero le sue spalle. 
"La sensazione di vuoto dentro di me...diversa dalla solitudine sinora provata, da dove proviene? Forse...dal mio cuore innamorato? 
Io lo amo?" 
Alzò di scatto la testa, mentre un lampo squarciava il velo di nebbia davanti ai suoi occhi: 
"Teme...la mia risposta...ha fatto il primo passo... ma non sa se io...camminerò accanto a lui..." 
L'orologio batté le undici. 
"Io voglio camminare accanto a lui?" 

Fine capitolo ottavo 

tutto qua? n.d.Hana 
cosa? n.d.Hymeko 
come cosa! Un misero bacetto, pure senza lingua! n.d.Hana incavolato nero 
che ti aspettavi? n.d.Hymeko 
****************** ^///////^ n.d.Hana 
io avevo detto qualcosina, se ricordi bene...se tu interpreti male le mie parole, per forza poi resti deluso! n.d.Hymeko 
ma più avanti? n.d.Hana 
non ne ho idea...n.d.Hymeko 
ç__________ç n.d.Hana 




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