Un prato
coperto di neve capitolo
VII di
Hymeko
Rukawa scartò sulla sinistra, ma Hanamichi non aveva intenzione di farlo scappare. Gli si parò davanti come un muro.
'Maledizione! Non riesco a superarlo!'
Dopo una settimana di allenamenti segreti, Rukawa aveva deciso di disputare un one on one per verificare il livello del suo compagno.
Ma aveva fatto male i suoi conti. Hanamichi si stava dimostrando un giocatore di altissimo livello...suo pari, praticamente.
Kaede si trovò diviso tra rabbia e ammirazione.
Aveva trovato un rivale, che gli avrebbe potuto mettere i bastoni tra le ruote.
Ma che, contemporaneamente, lo adorava come un dio. Che lo avrebbe compiaciuto in qualsiasi maniera, pur di restargli accanto.
Pur di non perderlo.
Rukawa era sicuro che se gli avesse detto di non sfruttare tutto il suo talento, Hanamichi l'avrebbe fatto senza esitare.
Avrebbe lasciato il basket, per lui. Ne era certo.
La solita confusione, provata sempre quando rifletteva su di loro, lo riempì.
Perché si faceva tutti quelli scrupoli? Aveva davanti un rivale. Un rivale molto pericoloso. Poteva eliminarlo senza sforzo. Ne aveva il potere.
Ma non ci riusciva.
Perché?
Rukawa fissò i suoi occhi in quelli castani di Hanamichi.
Avevano entrambi il fiato corto, segno della grande battaglia che stava infuriando in quella palestra.
Una goccia di sudore scivolò lungo la guancia del rossino, tracciando una scia d'argento sulla pelle umida.
Hanamichi si asciugò il volto col dorso della mano, in un lento movimento controllato.
Rukawa non si sarebbe mosso. Non voleva una vittoria ottenuta grazie a una distrazione, seppur involontaria.
Infatti eccolo lì, immobile, gli occhi incatenati ai suoi, i muscoli scolpiti pronti a scattare verso l'area...
Rukawa seguì con la coda dell'occhio il movimento preciso della sua mano...vide il suo dorso appoggiarsi vicino il labbro superiore, e poi muoversi verso l'esterno...
'Chissà come sarebbe la sua mano posata su di me...'
Scosse impercettibilmente il capo: non era il momento di strani pensieri, anche se la vicinanza di Sakuragi lo scaldava inspiegabilmente.
Lo sguardo di Hanamichi si fece stranamente vacuo...
'Adesso!'
Rukawa si lanciò a destra, superando il compagno senza difficoltà, pronto però al suo ritorno impetuoso.
Ma andò a canestro senza essere contrastato.
'Ma che diavolo...'
Si girò verso la lunetta, e vide Hanamichi fermo, ancora di spalle.
"Sakuragi..."
balbettò...
Il rossino sapeva che Rukawa stava per andare a canestro, ma non gli importava poi molto, in fondo. Non riusciva a togliersi dalla mente un pensiero...imbarazzante, a dir poco.
'Il suo volto...così contrastante...inespressivo per occhi superficiali, ma pieno di sfaccettature se si presta attenzione...e talmente bello...sarebbe splendido anche coperto di fang...'
FLASH
"Tu hai fatto tutto questo da solo? Ma chi diavolo sei?"
'Yohei...questa è la sua voce'
"Sono Kaede Rukawa"
'Rukawa? Ma...ma quello è sangue! Il suo viso...dio, cosa gli è successo? Perché sanguina in quel modo? Aiuto...qualcuno lo aiuti...'
"Sakuragi! Sakuragi! Rispondimi!"
"Ah!"
Hanamichi gridò di sorpresa, mentre sentiva delle mani forti che lo scuotevano.
"Rukawa?"
Si scostò spaventato da lui, e lo guardò ansimante.
'Cos'era quella visione? Perché ho visto Kaede sanguinare?'
Le sue pupille dilatate lo fissarono, ancora scioccate dalla vista che era apparsa loro pochi attimi prima.
'Devo sapere...'
La sua mano acquistò vita propria, e si alzò fino ad arrivare all'altezza della sua tempia...
Indugiò un istante sospesa nell'aria, poi si posò sulla sua pelle bianchissima e percorse molto lentamente il poco spazio tra il suo sopracciglio sottile e la mandibola.
'È come accarezzare un petalo di rosa baciato dalla luna...'
Hanamichi allontanò la mano dal suo volto e ne fissò il dorso: vi era solo un po' di sudore, del suo sudore...ma niente sangue.
Scosse la testa con forza: ma cosa succedeva?
Rukawa gli si avvicinò in fretta, ma quando lo vide in viso si spaventò a morte.
Stava accadendo qualcosa di orribile, ne era sicuro.
Il suo volto era cinereo, i muscoli spasmodicamente contratti, lo sguardo fisso nel vuoto.
Il terrore lo attanagliò: aveva paura, per la prima volta, che una persona a lui cara stesse male...e Hanamichi stava male sul serio...
Perse il controllo.
Lo prese per le spalle, e iniziò a scuoterlo.
"Sakuragi! Sakuragi! Rispondimi!"
'Per favore per favore fa' che si riprenda...'
"Ah!"
Hanamichi si riprese, lo guardò e saltò via, lontano da lui.
Kaede si sentì morire, mentre il rossino lo fissava terrorizzato.
Non riuscì a parlare, tanta pena aveva nel cuore. Avvertiva solo un dolore sordo, profondamente conficcato nel petto.
Come se un macigno gli fosse piombato addosso...faceva fatica a respirare, al contrario di Hanamichi che di fronte a lui ansimava rapido, come se si fosse svegliato da un brutto sogno.
Poi accadde un avvenimento inaspettato: il suo desiderio, espresso inconsciamente pochi istanti prima, si realizzò.
Rukawa vide la mano di Hanamichi sollevarsi piano, e avvicinarsi al suo volto.
Non si mosse, ma si stupì. I loro occhi non si fissavano a vicenda, anche se i suoi li stavano cercando. Lo sguardo da Hanamichi era per la parte sinistra del suo volto, verso cui le sue dita tremanti si stavano tendendo.
La mano insicura esitò per un attimo, e poi si posò sul suo volto, sulla sua tempia.
Vi si premette dolcemente, per poi scorrere piano fino alla mandibola...
Un brivido percorse la sua schiena, e istintivamente si spinse contro quelle dita calde...
Rukawa sentì il tocco venir meno.
Quindi lo vide fissare attentamente quella stessa mano, come se cercasse il segno di qualcosa. Si passò inconsciamente la mano sullo stesso punto, e la guardò. Ma non vi vide nulla.
"Sakuragi...cosa è successo? Stai bene?"
"Eh? Sì, tutto a posto. Scusami se ti ho fatto spaventare"
"Davvero?"
"Sì, ora mi sento bene. Riprendiamo il nostro scontro?"
............
"No"
"Cosa?!"
"Ho detto di no. Non ho idea di quello che ti sia successo, ma non mi va che si ripeta. Per oggi finiamo qui, mi sembra che ti sia stancato anche troppo"
"Ma Ru..."
"No. Non ti permetterò di allenarti ancora"
Hanamichi capì le ragioni del ragazzo, e acconsentì. Non voleva che si preoccupasse ulteriormente per lui...
Rukawa tirò un sospiro di sollievo, quando alla fine il rossino cedette.
Non voleva litigare con lui, non di nuovo...non in quel momento, in cui finalmente aveva trovato un amico...
'Un amico? Io...ho un amico?'
realizzò sconvolto il moro, incredulo che proprio lui, la cui freddezza aveva sempre allontanato tutti, riuscisse a provare il sentimento chiamato amicizia, quella sensazione che tutti andavano cercando e cui lui aveva rinunciato molto tempo addietro...dopo innumerevoli fallimenti.
Si fecero la doccia, e andarono nel parco.
Ma non mangiarono, nessuno era affamato.
Cri-cri
Un grillo friniva nell'erba, mentre il vento portava l'odore dell'acqua alle loro narici.
'Come faccio a chiederglielo? Mi dirà che sono uno stupido...cosa vado a pensare... eppure...mi sembra così palese, confrontando ciò che ho provato con gli altri...'
"Ru...senti...noi due...adesso, insomma... ...siamo...amici?"
Rukawa spalancò gli occhi: i loro pensieri erano dunque talmente in sincronia da...
"S-s-sì...siamo amici"
Sussurrò piano...vergognandosi.
'Perché? Perché mi sento a disagio? Perché non ho mai chiesto a nessuno se volesse essere mio amico, o almeno provarci...o perché è lui...che me lo chiede?'
"Ma prima che...perdessi i miei ricordi, non lo eravamo, vero? Almeno, non come lo siamo ora"
Cri-cri
Il grillò cantò a lungo, prima che Kaede rispondesse.
"No, non lo eravamo. Come hai fatto a capirlo?"
Cri-cri
"Paragonando le mie emozioni"
Rukawa girò appena il viso.
"Paragonandole?"
"Sì"
Hanamichi, sulle guance due papaveri, fissò il terreno, le mani raccolte in grembo.
"Sì...io...l'ho dedotto dalla differenza di sentimenti che ho provato stando con gli altri e accanto a te.
Io...ho lasciato gli altri perché ero schiacciato dal mio passato, dal desiderio che tutto tornasse come prima...ma soprattutto dal non dovermi confrontare con esso"
"Non capisco"
"Gli altri mi sono rimasti sempre vicino perché pensavano di aiutarmi, di farmi compagnia... all'inizio era effettivamente così, ma già dal terzo o quarto pomeriggio io...ho iniziato ad avvertire l'ombra del mio passato...la mia mente non si è rischiarata, ma in compenso ne sono scaturiti dei ricordi...non di avvenimenti, ma di sensazioni. Io riesco a percepire ciò che provavo quando stavo insieme a loro, tutte le mie emozioni sono improvvisamente rifluite dentro di me e io...ne sono stato spaventato. Perché sono sicuro che inconsciamente i miei amici desiderassero il vecchio Hanamichi, ma io...non sono ancora in grado di esserlo...non ne ho la capacità.
E così sono scappato, non ho avuto il coraggio di accontentarli. Sono un vigliacco, lo so, ma non ne ho avuto la forza...di competere con il mio passato.
E poi...ho incontrato te...e ho avuto paura di provare le stesse sensazioni.
Ho imparato a conoscerti, e mi aspettavo da un momento all'altro che i sentimenti che mi facevi provare rovinassero tutto... Ma non ho provato nessuna
emozione, e quindi ho capito che noi due...non eravamo amici. Noi due non abbiamo un passato, e probabilmente è per questo che io..."
Rukawa lo vide arrossire come se stesse per dichiarargli il suo amore
"Io...mi trovo bene solo con te"
Anche Rukawa avvampò...e si sentì imbarazzato, confuso ma anche felice...per qualcuno, lui era importante, non solo esteriormente...
Le ragazzine lo adoravano per il suo aspetto, e null'altro...ma Sakuragi...era riuscito a conquistarlo solo grazie al suo animo...
'Dunque anch'io ho la capacità di toccare lo spirito delle persone con il mio cuore?'
Sorrise, e chiuse gli occhi. Era giunto il momento, della sua confessione.
"Per me è la prima volta, sai?"
Si guardarono. Rukawa lesse sul volto di Hanamichi un po' di confusione...o forse incredulità.
Hanamichi sospirò, davanti al suo viso. Non lo aveva mai visto così rilassato, come se si fosse tolto la maschera di difesa che portava sempre. Ora che ci pensava, non l'aveva mai visto sorridere tanto apertamente.
"La prima volta che qualcuno mi dice una cosa tanto bella. Di solito tutti mi adorano per la mia bellezza, ma tu...sei il primo che si sia spinto oltre, e che mi abbia accettato per quello che sono...io sono...felice...perché qualcuno ha scoperto il vero me stesso...e lo ha fatto conoscere anche a me"
Cri-cri
La luna sorse, e nessuno dei due accennava ad andarsene, o a dire una parola. Quel momento magico...era troppo importante, per essere rovinato con inutili parole...
Rukawa sentì un velo posarsi sui occhi...stava per addormentarsi...
Un vento freddo li investì in pieno, facendoli sobbalzare.
Rukawa, completamente sveglio, guardò l'ora, e scoprì che non erano nemmeno le sette e mezza.
"Do'aho, andiamo a mangiare?"
"Do'aho?"
"Sì, ti chiamavo così prima, prima..."
"Davvero?"
"Hn. E tu per ripicca mi urlavi: stupida volpe!"
"Volpe?"
"Secondo te le somiglio..."
"In effetti...hai molto di un volpino..."
"Per favore! Non chiamarmi più volpe! Chiamami Ru...o Kaede..."
"Sì...volpacchiotto...scherzo, scherzo...Kaede"
Rukawa sorrise, e entrarono in paninoteca.
Rukawa decise di accompagnare l'amico fino a casa, con la scusa di fare quattro passi...anche se, in realtà, non riusciva a separarsi da lui, ora che l'aveva trovato...
(ciao a tutti! Questa è una piccola incursione imprevista, n.d.Hymeko)
(e allora perché la fai? n.d.tutti)
(perché non ero ancora intervenuta, così ne ho approfittato per fare un salutino e scrivere una cosa che mi è appena venuta in mente: questa fic è ambientata dopo la partita col Kainan, quindi Hanamichi dovrebbe essere rapato a zero. Ma io l'ho sempre immaginato coi capelli normali, prima del taglio, insomma. In tutte le scena ha quella pettinatura, per intenderci, n.d.Hymeko)
(scusa, che ha questa che non ti piace? n.d.Hana)
(ehm...tutto? Ma perché te li sei tagliati? Eri così caruccio prima...ma coi capelli così corti sembri...un vero
do'aho! n.d.Hymeko)
(>///////////< n.d.Hana)
(giusto per restare in tema di pettinature, ma secondo voi Inoue per Sendo si è ispirato a quell'idiota chiamato Andrea Lucchetta? n.d.Hymeko)
Si fermarono davanti al cancello di Hanamichi, che ebbe un'idea per prolungare la vicinanza alla volpe...
"Ru, perché non entri a prendere un tè? Avrei un'altra cosa da chiederti"
Rukawa non si lasciò sfuggire l'occasione, e mezz'ora dopo erano accoccolati sul divano davanti a una tazza di tè profumato.
"Cosa volevi sapere?"
"Riguardo al discorso di prima...bè, non mi hai detto perché non andavamo d'accordo"
"Semplice. Eri geloso di me da morire"
"Cosa?!"
'Anche se forse ti perderò di nuovo, non posso mentirti...non voglio tenerti legato a me attraverso la menzogna...ora ti rispetto troppo per trattarti con tanta viltà...'
"Tu sei innamorato di una ragazza che è innamorata di me. Quindi tu mi hai sempre detestato"
"Io...innamorato di una ragazza che ama te?"
.......................................
"Ma che è questa ragazza?"
'Addio Hanamichi, è stato bello averti vicino per questi pochi giorni'
"La sorella minore del capitano, una delle ragazze che tu e gli altri avete salvato dagli aggressori quella sera...Haruko Akagi, insomma"
Hanamichi lo guardò strano per un secondo, poi...scoppiò a ridere, come se Rukawa gli stesse facendo il solletico.
"Hanamichi? ^__^;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;"
Non era certo la reazione che Rukawa si aspettava...
Il rossino si asciugò le lacrime con la manica.
"Burlone! Ancora un po' e ci credevo! Mamma mia che faccia seria hai fatto...sei un barzellettiere nato, lo sai Ru? Dai, dimmi chi è la ragazza!"
.....................
"È lei, idiota! Non ti ho preso in giro!"
La mascella di Hanamichi precipitò di una decina di centimetri, poi si fece serio...e incredulo...
"Quella? Io sono innamorato di quella...gallina?"
'Gallina?'
"Io non andavo d'accordo con te a causa di quella scema?"
"........sì"
Si appoggiò sospirando allo schienale, rovistando nella sua memoria vuota.
'Se almeno mi ricordassi tutto...'
'L'ha chiamata gallina...scema...dio, il cuore mi sta' per schizzare fuori dal petto...lui non la ama...sì!'
Rukawa sorseggiò il tè, per nascondere il sorriso spuntato sulle sue labbra, godendosi quel momento di felicità... poi si drizzò all'improvviso.
'Ma perché? Mi sto esaltando...per che cosa? Il do'aho non è innamorato di lei...e allora? Perché questa assurda gioia nel mio animo?'
.....................
"Se non la ami, perché mi hai sempre detestato?"
"Non lo so, Ru...proprio non ne ho idea...se solo ricordassi..."
"Non ti affaticare, vedrai che i tuoi ricordi riaffioreranno presto. Piuttosto, visto che siamo amici, perché non mi spieghi quello che è successo in palestra?"
Non si sarebbe mai aspettato una simile reazione da Hanamichi: il ragazzo iniziò a balbettare, diventando rosso e mangiandosi le parole.
Alla fine riuscì a dire:
"N-n-non era n-n-n-niente, solo u-n-n-no scherzo..."
"Raccontamelo..."
Rukawa si portò accanto a lui, e appoggiò la sua fronte contro quella calda di Hanamichi.
'Non mi scapperai'
'Splendido'
fu l'unica cosa che il rossino poté pensare, prima che i suoi occhi lo sottomettessero.
La bocca di Rukawa sussurrò di nuovo:
"Raccontamelo"
e Hanamichi si arrese...
"Ho sentito la voce di Yohei esclamare:
<Tu hai fatto tutto questo da solo? Ma chi diavolo sei?>
E tu hai risposto, come se non ci conoscessimo:
<Sono Kaede Rukawa>
solo che il tuo viso era coperto di sangue e io...ho avuto paura. Ma tu non ti devi preoccupare, è stata solo un'allucinazione, nient'altro..."
e accarezzando col palmo della sua mano il punto dove aveva visto scorrere il suo sangue.
Rukawa sorrise...aveva capito tutto.
"I tuoi ricordi stanno davvero tornando. Quello che hai rivissuto era il nostro primo incontro"
Hanamichi sussultò:
"Dunque è accaduto sul serio?"
"Sì. Sulla terrazza della scuola"
"Ma perché sanguinavi?"
"Avevo appena finito di stendere una banda di teppisti...che avevano osato interrompere il mio sonno"
"E tu ti picchi per questo? ^_^;;;"
"...sì"
Hanamichi scoppiò a ridere, e scostò il viso da quello di Kaede...per appoggiarlo alla sua spalla e abbracciarlo stretto.
Rukawa avvampò...nessuno l'aveva mai abbracciato così...teneramente...nessuno gli aveva mai dimostrato tanto chiaramente di tenere a lui...
Deglutì, e sollevò tremante le mani, circondando il corpo del rossino...poi lo strinse a sé, prima con dolcezza, e poi con maggiore ardore, perché aveva ormai compreso di avere tra le braccia la felicità...
Din-don
"Che ore sono?"
"Cielo! È mezzanotte!"
I due si sciolsero dall'abbraccio, e l'oscurità nascose all'altro le guance rosse di ognuno.
"Devo andare a casa!"
Rukawa si alzò per uscire, ma Hanamichi lo trattenne per un braccio:
"Aspetta! Non puoi uscire a quest'ora! Senti, domani è sabato, non abbiamo scuola.
Perché non ti fermi qui a dormire?"
(senza alcuna malizia! n.d.Hymeko)
"Volentieri"
E andarono a dormire...
(ognuno in una camera singola! n.d.Hymeko)
Fine capitolo settimo
Hymeko....n.d.Hana
dimmi, n.d.Hymeko
non avevi detto che nel settimo capitolo Ru e io... ^///^ n.d.Hana
avevo detto settimo o giù di lì...n.d.Hymeko
ç______ç n.d.Hana
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