Disclaimer:
Ma li devo proprio mettere? T.T ...Uffa... Tutti i personaggi appartengono
al grande, mitico e immenso Inoue-sensei...
Note :
Si... il titolo e' preso proprio dal libro di Luigi Pirandello, ma la sua
storia non c'entra un fico secco con quello che sto scrivendo io^^... La
trama è una sola, ma a seconda della scelta che il protagonistra farà, ci
sarà un finale diverso...
Tra " " c'è il parlato, tra < > il pensato!
Per ogni commento sia positivo che negativo, il mio indirizzo è Cioppys14@yahoo.it
Buona Lettura!
Uno,
nessuno, centomila!
di Cioppys
Hisashi Mitsui. 17 Anni. Un ragazzo come tanti altri che frequenta il
terzo anno delle superiori all'istituto Shohoku. Bhe... come tanti altri,
mica tanto. Titolare della squadra di basket, dove è un ottimo giocatore,
oltre che essere uno dei migliori tiratori da tre punti della prefettura,
di bell'aspetto, con i corti capelli del colore della notte e i profondi
occhi scuri, un fisico asciutto e ben definito, e quella piccola cicatrice
sulla parte sinistra del mento che gli dona un pizzico di fascino in
più...
...Fascino che ha attirato su di lui diverse persone, con l'intenzione di
farne il proprio ragazzo...
Da un mese circa infatti, Mitsui frequenta ben quattro ragazzi
contemporaneamente. Si è trovato ad avere, nel giro di due giorni, quattro
dichiarazioni. Ancora insicuro dei suoi sentimenti, ha chiesto un po' di
tempo ai suoi pretendenti, per poter decidere con più tranquillità. Il
problema è che non ha voluto far parola con nessuno di loro, degli altri
tre che si erano fatti avanti...
Mai tenere il piede in più scarpe... crea più problemi di quanto uno si
aspetti...
*
Era un giorno come tanti altri e allo Shohoku gli allenamenti erano appena
finiti. Mitsui si era attardato in palestra per fare i suoi 100 tiri
giornalieri di defaticamento. Da quando aveva ripreso a giocare, si stava
dando da fare per tornare in forma perfetta.
"...e 100! Bene, anche stasera ho finito!"
La guardia aveva iniziato a raccogliere i palloni e infilarli nella cesta,
utilizzandola come un canestro, senza rendersi conto che qualcuno lo stava
osservando, appoggiato al muro di fianco alla porta che dava sugli
spogliatoi. Questo almeno fino a quando una palla finì sul bordo della
stessa cesta e rotolò davanti ai suoi piedi...
"Kogure! Ma che ci fai ancora qui?" gli chiese Hisashi, mentre si
avvicinava al compagno...
"Ecco... io volevo chiederti se Domenica ti piacerebbe andare al cinema...
sai è uscito quel film che volevi vedere..." rispose il compagno
arrossendo leggermente...
La guardia sorrise. Adorava la timidezza di Kiminobu, con quel suo rossore
che compariva spesso sul suo viso, soprattutto quando erano da soli e
molto vicini l'uno all'altro. Ma questo non voleva affatto dire che non
fosse un ragazzo forte. Se la ricordava bene la strigliata che gli aveva
fatto il giorno della rissa in palestra. Quando voleva Kiminobu sapeva
essere più deciso di lui...
Mitsui si avvicinò al compagno di squadra e gli posò un leggero bacio
sulla fronte, facendolo così arrossire ancora di più, per poi tornare a
guardarlo negli occhi...
"Certo che ci vengo!" disse la guardia sfoderando il suo sorriso migliore.
"Bene... allora ci vediamo Domenica pomeriggio alle due davanti al
Multisala Imperatore!" gli rispose l'ala.
Si salutarono e Kogure uscì tutto contento di avere di nuovo un
appuntamento con il ragazzo dei suoi sogni. Quando Mitsui l'aveva in parte
rifiutato, chiedendogli un po' di tempo per decidere e per conoscersi
meglio, Kiminobu ci era rimasto molto male, ma adesso sapeva di avere le
carte in regola per farlo suo...
Il numero quattordici entrò negli spogliatoi per farsi una bella doccia
fredda. Ne aveva proprio bisogno... Appoggiò entrambe le mani contro il
muro e ficcò la testa sotto il getto. Così facendo, lo scroscio dell'acqua
coprì ogni rumore, compreso quello della porta che si aprì e dei passi che
si avvicinarono a lui...
"Questa sì che è una magnifica visione!"
A quelle parole, Mitsui si voltò verso l'ingresso per incontrare gli occhi
blu dell'intruso...
"Sendoh!"
Hisashi spense l'acqua e avvolse velocemente intorno alla vita
l'asciugamano bianco che teneva appeso alla parete vicino. Da quando aveva
detto a quel maledetto porcospino che si allenava almeno un'ora in più
tutte le sere, arrivava allo Shohoku sempre quando era sotto la doccia...
che era un Hentai l'aveva capito fin dall'inizio, però non riusciva a
resistere a quel sorriso splendente insieme a quegli occhi di ghiaccio.
Non doveva mai ammirarli troppo, perchè rischiava di perdersi dentro...
"Una di queste sere mi piacerebbe unirmi a te..." disse Akira che si era
avvicinato all'altro giocatore, per sfiorargli la pelle del petto con una
mano...
"Scordatelo! E smettila con queste 'visite' nei momenti meno opportuni!"
rispose Hisashi afferrando il polso della mano del giocatore del Ryonan...
Mitsui gli passò di fianco e si sedette sulla panca. Prese la sua borsa ed
estrasse gli abiti puliti da indossare. Quando però lo sguardo dell'altro
si fece troppo insistente, lo ammonì, chiedendogli di aspettarlo fuori.
"Bhe... peccato, avrei voluto godermi per bene questo spettaccolo! Mi
dispiace ma non posso aspettarti, dovevo andare... ci vediamo come sempre
domenica al campetto sulla spiaggia alle tre... Ciao Mitsui!" e uscì dalla
porta.
<Certo che a volte è proprio impossibile quel ragazzo!> pensò la guardia,
che intanto aveva iniziato la sua vestizione.
Questo era vero: quando ci si mettera era difficile farlo demordere. Già
più di una volta aveva provato a mettergli le mani addosso, quando
giocavano. Lui, qualche modo, era riuscito a calmare i bolletni spiriti
dell'altro, prima di rischiare di perdere anche lui il controllo! Ma Akira,
oltre ad essere un bel ragazzo, e che bel ragazzo, era anche molto
socievole e simpatico, con il quale si trovava bene anche solo a
parlare... quando stava con lui si sentiva sempre a suo agio...
L'iniziale rifiuto di Mitsui, Sendoh l'aveva preso bene... gli aveva
sorriso come al suo solito e gli aveva detto che non c'era nessun problema
se la guardia voleva prima uscire un po' con lui, per capire se tra loro
poteva funzionare... L'asso del Ryonan, dal canto suo, aveva notato gli
sguardi che il giocatore dello Shohoku gli lanciava a volte, e sapeva
quindi di aver fatto colpo... doveva soltando convincerlo a fare il passo
decisivo...
Finito di cambiarsi, Mitsui uscì dalla palestra e, con le chiavi
lasciategli dal capitano, chiuse la porta. Domani mattina, prima delle
lezioni, probabilmente avrebbe fatto un salto per fare un'altro
allenamento supplementare...
Si incamminò verso casa, un graziosa villetta a mezz'oretta di strada
dalla sua scuola, dove viveva con i suoi genitori e la rompiscatole di sua
sorella minore...
Stava procedendo tranquillamente, quando si sentì chiamare a gran voce
alle spalle... si voltò incrociando così gli occhi del suo terzo
pretendente.
"Ciao Hasegawa!"
L'alto giocatore dello Shoyo arrivò di corsa di fronte al ragazzo che
desiderava. Dopo un'attimo per riprendere fiato, lo guardò dritto negli
occhi e gli donò uno dei suoi pochissimi sorrisi... il suo viso aveva
un'altra luce quando incurvava le labbra verso l'alto...
Kazushi era stato l'ultimo dei quattro a dichiararsi, e come gli altri,
aveva ricevuto la medesima risposta. Da allora, tutte le volte che
incontrava Mitsui, per caso e non, si mostrava molto socievole nei
confronti del suo amato, proprio per fargli capire che non era il ragazzo
chiuso e riservato che aveva conosciuto all'inizio. Dal canto suo Hisashi,
sapeva che lui fosse un speciale, una persona capace di concedersi
totalmente a quella che amava, che si conoscono veramente solo dopo aver
avuto più confidenza con loro...
"Stai tornando a casa dagli allenamenti?" chiese Hasegawa
"Si... e tu che ci fai in giro a quest'ora della sera?"
"Passeggiavo... pensando a te..."
La guardia sorrise, avendo percepito le ultime parole, anche se
pronunciate a bassa voce. I due si scambiarono ancora qualche parola prima
di rimettersi in cammino uno di fianco all'altro. Hasegawa, infatti, non
abiatava molto lontano da casa Mitsui, e, per stare un po' di tempo con
lui, aveva deciso di accompagnarlo per un pezzo di strada...
Quando arrivarono al momento di salutarsi, Kazushi chiese ad Hisashi se
Domenica pomeriggio sarebbero andati al parco a prendere l'ultimo sole di
quell'estate.
"Non è una brutta idea..." rispose il giocatore dello Shohoku
"Bene! Allora ci vediamo al solito posto alle due e venti!" gli disse
Hasegawa allontandosi di corsa verso casa...
Mitsui rimase un'attimo fermo in mezzo alla strada... un campanello
d'allarme stava suonando, ma non sapeva a cosa si potesse riferire...
<Eppure... Domenica non devo forse andare da qualche parte?>
La domanda che si era posto mentalmente l'alto ragazzo dai capelli neri,
si perse come era arrivata... si sentiva troppo stanco per ragionare, e
quindi non ci fece molto caso a quella specie di avvertimento che gli era
passato pochi secondi prima per la testa...
Arrivò a casa trovandola vuota. Sul tavolo della cucina c'era un biglietto
di sua madre, che lo avvisava del loro rientro in tarda serata, essendo a
una fuori a mangiare da amici, e che la sua cena era nel forno. Sua
sorella poi era da un'amica dove avrebbe passato anche la notte, quindi...
<Fantastico! Stasera ho casa tutta per me!> si disse la guardia
stravaccandosi sul divano in salotto, per godersi quella serata di libertà
assoluta...
Tempo neanche dieci minuti, il cellulare squillò. Hisashi pensò subito a
sua madre, la quale sicuramente voleva sapere se il figlio fosse arrivato
a casa sano e salvo. E' sempre molto premurosa nei suoi confronti...
quando però rispose, la voce che sentì dall'altra parte non era
sicuramente quella di sua madre, visto che era maschile!
"Ciao Mitsui, come va?" gli chiede il misterioso ragazzo.
"Ciao Jin... sono un po' stanco, ma per il resto è tutto a posto..."
"Sempre dietro ad allenarti ai tiri, vero?"
Era stato proprio Jin a consigliare al giocatore dello Shohoku quegli
allenamenti supplementari, per rendere perfetti i suoi tiri. Poi, ogni
mattina, sempre su suo consiglio, si faceva anche una lunga corsetta sul
mare, per migliorare la resistenza... tutto questo perchè i due anni di
inattività si erano fatti spesso sentire durante le partite...
Jin era stato il primo dei quattro a farsi avanti, sorprendendo molto
Mitsui che, sinceramente, non si aspettava questo interesse da parte del
giocatore del Kainan. Dopo i campionati nazionali, era capitato spesso che
i due si fossero sentiti e visti, ma sempre come semplici amici. Poi la
dichiarazione di Soichiro e la richesta di tempo da parte di Hisashi... il
tutto, però, non aveva cambiato di una virgola il loro rapporto. Soichiro
si comportava come sempre, non volendo forzare la decisione dell'altro,
anche se in realtà era molto impaziente, ma non lo dava mai a vedere...
"Che ne diresti domenica di vederci al solito bar?" chiese Jin
Mitsui stava per rispondere, ma non lo fece, lasciando così in sospeso la
domanda dell'altro giocatore... Domenica, Domenica... ma che cosa si
doveva ricordare?
"Guarda che se non vuoi venire, basta che me lo dici..."
La voce un po' triste di Soichiro riscosse Hisashi dai suoi pensieri, il
quale rispose prontamente che non c'era assolutamente nessun problema, e
che, anzi, aveva molta voglia di vederlo...
"Ok... allora ci vediamo domenica pomeriggio alle tre meno venti al solito
bar... Ciao Mitsui!"
<Non so perchè, ma ho come la sensazione di essermi dimenticato di
qualcosa... qualcosa di veramente importante> pensò la guardia, mentre
appoggiava il telefonino sul tavolo... la stanchezza stava prendendo il
sopravvento, e così decise di salire in camera per sdraiarsi comodamente
sul letto, dove, poco dopo, sprofondò in un sonno senza sogni,
dimenticandosi così dei quel 'campanello d'allarme' che continuava
imperterrito a suonare...
Putroppo per lui, del disastro che aveva combinato quel giorno, se ne
sarebbe reso conto solo quella fatidica Domenica...
*
Mattina di una domenica qualunque... qualunque per molti, ma sicuramente
indimenticabile per Hisashi Mitsui.
Il ragazzo in questione uscì dal bagno, vestito solo dell'asciugamano che
portava in vita, ancora bagnato dalla doccia appena finita. Si fermò
davanti al grande specchio che aveva in camera e osservò, con vanità, il
suo corpo scolpito dagli allenamenti...
Preso com'era da questa attenta analisi, non si accorse dei quattro
messaggi presenti sul suo cellulare, appoggiato sul comodino al lato del
letto. Lo lasciò in quel luogo anche quando scese di sotto a pranzare,
dopo essersi vestito...
Di quei messaggi si accorse solo alle due meno venti.
Lesse il primo, di Kogure, che gli ricordava l'appuntamento alle due
davanti al cinema. In effetti si era dimenticato che quel pomeriggio
doveva uscire con lui. Lasciò cadere il telefonino sulle coperte del
letto, e velocemente si vestì per uscire. Per arrivare al luogo
dell'incontro non ci avrebbe messo molto, solo un quarto d'ora, ma visto
l'orario, era già in ritardo sulla tabella di marcia.
Usci di casa correndo verso il centro e, incredibilmente, arrivò in
anticipo e prima dell'altro ragazzo.
<Dimenticavo... avevo altri tre messaggi...>
Quando però lesse il secondo, sbiancò istantaniamente sul volto.
Anche Hasegawa gli stava ricordando l'appuntamento che aveva con lui alle
due e venti al parco... Alle due e venti?!? Ma come faceva a incontrasi
con Kazushi se il film che avrebbe dovuto vedere di lì a poco, a quell'ora
non sarebbe neanche iniziato?!? Doveva chiamarlo assolutamente, dirgli che
aveva avuto un imprevisto e che quella uscita sarebbe saltata. Stava
componendo il numero quando...
"Scusa il ritardo Mitsui..."
Mitsui sussultò a quella voce dietro le sue spalle, rischiando anche di
far cadere per terra il cellulare che teneva in mano. Si volse e vide
Kogure, il quale era fermo dietro di lui con le mani appoggiate sulle
ginocchia leggermente piegate, mentre riprendeva fiato con il sorriso
sulle labbra, gli occhi non nascosti dagli occhiali (Porta le lenti a
contatto^^... NdCioppys) fissi su di lui, i capelli sbarazzini che
ricadevano scomposti sul viso, le cui gote erano leggermente arrossate da
una probabile corsa... la guardia rimase affascinata da quella visione,
gli mancò il respiro per qualche secondo e il cuore accellerò il suo
battito... in quel momento ebbe un forte impulso di assaggiare quelle
labbra e di unire il suo respiro a quello del compagno... deglutì a vuoto
e in qualche modo riprese il controllo della situazione...
"No... non ti preoccupare... anch'io sono appena arrivato..." riuscì a
dire il numero quattordici, ancora invaso dalle sensazioni di poco
prima...
"Allora possiamo andare!" Kiminobu allargò il suo sorriso e prese la mano
di Hisashi, e insieme si incamminarono verso l'entrata del cinema...
Entrarono e si sedettero in una delle ultime file, vicino all'uscita. Era
stato Mitsui a scegliere quei posti: non essendo riuscito ad avvisare
Hasegawa, e visto che all'altro appuntamento mancavono ormai solo dieci
minuti, era costretto ad andare al parco per non fargli il pacco...
Kazushi si sarebbe molto arrabbiato se non si fosse presentato, e non
voleva che succedesse...
Rimaneva però un problema: che gli avrebbe detto quando sarebbe arrivato?
'Guarda Hasegawa, sono al cinema con Kogure e non posso uscire con te...'
Si, certo, così non solo si sarebbe arrabbiato, ma l'avrebbe ferito
molto...
Non aveva fatto parola con nessuno di loro degli altri tre fin dall'inizio
e non sapeva neanche lui il perchè... semplicemente aveva perso
l'occasione di dirlo e la cosa era sfumata... ora però non si poteva mica
far beccare! Che avrebbero pensato di lui? Che era un doppiogiochista?
No... non poteva permetterselo...
Due e venti. Doveva andare... ci avrebbe pensato strada facendo a cosa
dirgli...
"Kiminobu, vuoi qualcosa?" disse Hisashi osservando la tenda che copriva
l'uscita.
"Mhhhhh... sinceramente ho una certa fame... di TE..."
La guardia si girò di scatto, pensando di aver capito male le parole
pronunciate dal compagno, trovandosi così il viso di Kogure a pochi
centimetri dal suo. Lo sguardo malizioso dei suoi occhi lo rapì
totalmente. La distanza che li separava venne annullata in pochi secondi
da entrambi i giocatori. Le loro bocche si unirono in un tenero bacio.
Quando Mitsui senti la lingua dell'altro inumidirgli le labbra,
automaticamente la lasciò passare all'interno. Subito una mano di Kiminobu
affondò nei suoi capelli, per appronfondire ancora di più quel bacio, il
loro primo bacio. Quando le due lingue si toccarono, la guardia sentì dei
lunghi brividi di piacere sulla schiena, il profumo della sua pelle era
inebriante e il suo sapore dolce... Hisashi non avrebbe mai pensato che
quel bacio potesse provocargli tutte quelle sensazioni e gli sembrava che
non potesse più fare a meno di quel ragazzo...
Ad un tratto, però, qualcosa gli vibrò nei pantaloni, riportandogli alla
mente quello che doveva fare... di malavoglia si staccò da Kogure, il
quale rimase molto contrariato per quell'allontanamento. Gli disse che
sarebbe tornato tra un po' e si alzò per dirigersi verso l'uscita...
Appena fuori dal cinema, prese in mano il cellulare che stava ancora
vibrando. Hasegawa doveva essere già arrivato al luogo dell'appuntamento,
visto che lo stava chiamando. Rispose dicendogli che tra meno di cinque
minuti sarebbe arrivato anche lui. Appena chiuse la telefonata, iniziò a
correre in direzione del parco.
*
Kazushi era seduto sulla panchina dove si trovavano di solito. Quando lo
vide arrivare, gli venne incontro...
"Scusa il ritardo Hasegawa..." iniziò a dire la guardia, ma non fece in
tempo continuare che l'altro lo stava già trascinado verso la collinetta a
nord del parco, luogo che frequentavano praticamente sempre quando
passavano il loro tempo in quell'angolo di verde a oziare...
Come al solito non c'era nessuno in quel punto... adoravano proprio quel
posto in quanto nascosto agli occhi degli altri e molto poco frequentato.
Lì potevano parlare tranquillamente di quello che volevano e stare insieme
senza essere disturbati...
Il gicatore dello Shoyo estrasse dalla sacca che aveva con se una coperta
e la distese sul prato. Si accomodò osservando Hisashi fermo davanti a
lui, come indeciso sul da farsi... e in effetti indeciso lo era...
Infatti, da una parte Mitsui voleva passare un po' di tempo con Hasegawa...
era un ragazzo veramente speciale, nonostante le apparenze. Con lui si
trovava bene a passare il tempo, e poi avevano un sacco di cose in comune.
Oltre che di basket, entrambi erano appassionati di manga e videogiochi.
Da quando avevano scoperto questa passione comune, avevano iniziato a fare
scambi di materiale e a discutere, a volte anche molto animatamente, su
queste due cose...
Dall'altra parte, però, Kogure era al cinema ad attenderlo, pensando che
lui era uscito per andare a prendere qualcosa da bere o mangiare...
"C'è qualcosa che non va Mitsui?"
<E adesso che gli rispondo?> si domandò il giocatore dello Shohoku,
abbassandosi sulle ginocchia verso Hasegawa, il quale, trovandoselo così
vicino, non resistette all'impulso di afferrarlo per un braccio e farlo
sdraiare di fianco a se...
"Kazushi..." riuscì a dire il numero quattordici prima di avere le labbra
dell'altro sulle sue, in un bacio inizialmente casto, che divenne però
subito appassionato, un gioco sfrenato di lingue che si incontravano e si
allontanavano...
Quando i due si staccarono leggermente ansimanti, si guardarono
attentamente negli occhi, perdendosi uno nelle iridi dell'altro. Hisashi
era come stregato da quello sguardo, racchiuso in un taglio di occhi molto
particolare, così pieno di affetto e amore nei suoi confronti. Hasegawa,
visto senza conoscerlo veramente, poteva dare l'impressione di essere un
ragazzo scontroso e anche poco espansivo, mentre invece era una delle
persone più sensibili e socievoli che conoscesse...
Le braccia del giocatore dello Shohoku si alzarono per andarsi a stringere
dietro il collo di quello dello Shoyo e attirarlo a se, in modo da
riprendere dove i due avevano interrotto. Le labbra di Kazushi erano
morbide e calde, e baciarle era un piacere immenso per Hisashi...
Qualcosa lo destò da quell'attimo di piacere... il cellurare che aveva
nella tasca sinistra dei pantaloni aveva preso a vibrare: qualcuno lo
stava chiamando... Lentamente terminò quello che stava facendo con
Hasegawa e, dopo averlo fatto spostare da sopra di sè, si mise a sedere...
"Kazushi... ti va qualcosa da bere?"
"Mmmm... Che ne dici di un gelato?" gli rispose il ragazzo sorridendo...
Mitsui si alzò in piedi e si avviò giù per la collinetta, e appena sparì
dalla visuale dell'altro ragazzo, estrasse il telefono per controllare chi
l'avesse chiamato, anche se nel frattempo aveva smesso di vibrare. Con sua
enorme sorpresa non era stato Kogure, ma Jin...
<E adesso che cosa vuole Soichiro?!? Non è che...>
Un pensiero gli balenò nella mente. Velocemente Hisashi andò a leggere il
penultimo messaggio che aveva ricevuto quel giorno, e solo allora capì il
perchè di quella chiamata... Jin lo stava aspettando al loro solito bar
dove si incontravano! Dopo essersi maledetto mentalmente per un paio di
minuti, si mise a correre verso l'ennesimo luogo di appuntamento di quel
giorno...
Meno male che i posti fossero uno vicino all'altro...
*
Nel frattempo Kogure, stanco di aspettare al suo posto il ritorno del suo
compagno di squadra, si era alzato per andare a vedere dove l'altro fosse
finito. Non avendolo trovato al bar e nemmeno ai bagni, iniziò a chiedere
ad alcune persone presenti nel salone d'ingresso se avevano visto un
ragazzo corrispondente alla descrizione di Mitsui. Quando chiese alla
cassiera, questa gli rispose che circa venti minuti prima, un ragazzo alto
e moro, era uscito dalla sala di proiezione e si era avviato correndo in
direzione del parco...
*
Mitsui arrivò al bar dove Jin lo stava aspettando. Entrò e si sedette
proprio di fronte all'altro giocatore, il quale notò subito che era
affaticato...
"Mitsui... ma dov'eri?" gli chiese la guardia del Kainan
"Bhe... ecco... mi sono svegliato tardi!"
Soichiro osservò attentamente il ragazzo che aveva davanti a sè... non era
molto convinto di quella risposta, anzi, non lo era per niente. Hisashi,
dal canto suo, sperava con tutto il cuore che l'altro si bevesse quella
storia inventata di sana pianta al momento, ma da come lo stava guardando
capì che non sarebbe stato così, e allora decise di aggiungere che...
"...mi sono addormentato dopo pranzo..."
Un sorriso apparve sul viso di Jin, e Mitsui, pensando di essere riuscito
nel suo intento si rilassò... rilassato... che grossa parola! Aveva due
ragazzi che lo stavano aspettando in due posti diversi, come cavolo faceva
ad essere rilassato? In effetti non lo era affatto... doveva trovare una
scusa e tornare da Kogure, che sicuramente, si stava chiedendo che fine
avesse fatto...
"C'è qualcosa che non va?" disse Soichiro, notanto l'impazienza dell'altro
e chiedendosi che cosa avesse quel giorno... era strano, molto strano...
"Ehm... vado un attimo in bagno a rinfrescarmi... la corsa mi ha fatto
sudare e ho un po' caldo!" rispose Hisashi, che si alzò dal suo posto.
Quando la guardia dello Shohoku passò di fianco a quella del Kainan,
quest'ultimo lo bloccò per un braccio e si alzò. i loro occhi erano fissi
gli uni negli altri, i loro visi erano distanti pochi centimetri, e le
loro bocche... le loro bocche si stavano avvicinando sempre di più l'una
all'altra, fino ad incontrarsi in un tenero bacio. Mentre era intento a
succhiare le labbra dell'altro ragazzo, Jin accarezzò la guancia di Mitsui
con la mano, facendola poi passare dietro al suo collo e terminando la sua
strada nei capelli neri di Hisashi. Quest'ultimo, rilassato dal leggero
tocco di quelle dita vellutate, aprì istintivamente le labbra lasciando
strada libera alla lingua dell'altro, che incontrò la sua, provocandogli
un marea di sensazioni diverse...
Lentamente i due si separarono, appoggiando la fronte contro quella
dell'altro e fissandosi nuovamente nelle iridi scure. Poi, il numero
quattordici si allontanò piano piano dal compagno con un dolce sorriso
sulle labbra, dirigendosi verso il bagno.
Erano quasi le tre del pomeriggio.
*
Hasegawa era sdraiato sulla coperta in cima alla collinetta e stava ancora
apettando il ritorno di Mitsui. Da quando si era allontanato erano passati
più di venti minuti... ma dove era andato a prendere i gelati? A Kyoto?
Stanco di attendere decise di andare incontro all'altro giocatore. Così si
alzò e iniziò a scendere verso il chioschetto del parco...
*
Mitsui entrò in bagno, chiudendosi la porta alla spalle, e si appoggiò al
lavello...
Ripensò al bacio che lui e Jin si erano scambiati poco prima. Soichiro era
veramente un ragazzo dolce e gentile e l'aveva dimostrato anche in quel
momento. Non gli aveva in alcun modo forzato quel contatto e il successivo
approfondimento, ma glielo aveva fatto desiderare a lui, in modo che fosse
lui a cercarlo, e non l'incontrario. Quando si comportava in questo modo
lo faceva impazzire...
Sorrise, guardandosi nello specchio posto sopra il lavandino... ma subito
il sorriso scomparve, quando ritornò con i piedi per terra...
La situazione si stava complicando e, sinceramente, non aveva la più
pallida idea di come uscirne... che poteva fare? Kogure lo stava
aspettando al cinema, Hasegawa al parco e Jin nel bar... ci mancava
solo...
<O NO! NOOO!!! Oggi è Domenica... e come ogni Domenica... Il quarto
messaggio!!!>
Hisashi prese il cellulare, e quando lesse il nome di chi gli aveva
inviato l'ultimo messaggio, iniziò a dirsene di ogni colore... ma che
cavolo aveva combinato?!? Dove aveva la testa quando tutti gli avevano
chiesto di uscire quella maledetta Domenica?!? Era forse in sciopero?!?
Fantastico! Fantastico! Maledettamente fantastico!!! Sendoh lo stava già
aspettando al solito campetto per il consueto allenamento domenicale!
E adesso?
Innanzitutto doveva riuscire a trovare il modo di uscire dal locale, senza
farsi vedere da Jin ovviamente, e raggiungere il giocatore del Ryonan,
inventarsi con lui una scusa e farlo andare a casa... si certo, come se
con Akira fosse semplice poi! Testardo com'era... Ma purtroppo non aveva
altra scelta...
Si avvicinò all'uscita e socchiuse leggermente la porta per verificare che
Jin non lo potessse vedere... bene, era girato dall'altra parte. Con
l'agilità di un gatto, varcò la soglia del bagno e raggiunse l'uscita.
Aprì anche questa porta e, prima di uscire in strada, gettò l'ultima
occhiata in direzione del giocatore del Kainan: non si era accorto della
sua fuga... varcò anche questa soglia e iniziò a correre in direzione
della spiaggia, stando attento all'eventuale presenza degli altri due
ragazzi quando passò davanti al parco e al cinema dove lo stavano
aspettando...
O almeno così credeva...
*
Quando Mitsui era già fuori sulla strada, Jin si voltò nella sua
direzione, come se qualcosa lo avesse spinto a farlo. Vide il numero
quattordici dello Shohoku schizzare via di corsa. Non capendo affatto il
motivo di quel gesto da parte del compagno, si alzò e lo seguì...
*
Hasegawa era arrivato al chioschetto del parco e, non trovando la persona
che cercava, si avviò verso l'uscita del parco. Forse in quel bar non
c'era quello che Mitsui cercava e quindi era andato da qualche altra
parte...
A pochi metri dal grande cancello verde che delimitava la fine del parco,
scorse lungo la strada la figura di Hisashi che correva a perdifiato in
direzione della spiaggia. Preoccupato che fosse successo qualcosa di
grave, si gettò all'inseguimento...
*
Kogure, lasciato il cinema, aveva iniziato a risalire la strada in
direzione del parco. Passando davanti ad ogni vetrina, guardò all'interno,
nella speranza di vedere Mitsui. Ad un certo punto si fiondò dentro uno di
quei negozi, credendo di averlo finalmente trovato. Putroppo il suo fu
un'enorme abbaglio. La persona che l'aveva illuso non somigliava per
niente a Hisashi...
Sconsolato, stava per uscire dalla porta, quando dall'altra parte della
strada un ragazzo alto e moro che correva come un matto attirò la sua
attenzione... era Mitsui! Usci immediatamente e iniziò a correre anche lui
per raggiungerlo.
Kogure riuscì senza problemi a stare dietro alla guardia della sua
squadra, fino a quando arrivò sul lungomare. Purtroppo, voltando l'ultimo
angolo, l'aveva perso di vista e ora non sapeva da che parte andare... a
destra o a sinistra?
Kiminobu era ancora indeciso sulla strada da prendere, quando...
"Tu sei Kogure vero?"
La piccola ala si voltò verso l'origine della voce e vide un Hasegawa
affaticato... il giocatore dello Shohoku sorrise e rispose che era lui,
poi chiese come mai uno studente dello Shoyo si trovasse da queste
parti...
"Bhe... ecco..." le guance di Kazushi si colorarono di un leggero rosso...
"E voi due che ci fate qui?" chiese una voce pochi metri dietro di loro...
"Veramente dovremmo essere noi a chiedere cosa ci fa qui un giocatore del
Kainan..." puntualizzò Hasegawa, che quando si girò nella sua direzione,
fu sorpreso di vedere Jin alle sue spalle...
"Io stavo cercando Mitsui... eravamo insieme ad un bar, quando è uscito
correndo senza dirmi niente... non è che l'avete visto?" disse Soichiro...
Quella frase, quella frase si insinuò all'interno delle menti degli altri
due ragazzi come un tarlo... Mitsui era in un locale con Jin?!? Ma che ci
faceva in un locale con lui se stava uscendo con loro?!? Non è che...
Il giocatore dello Shohoku e quello dello Shoyo si guardarono, e ognuono
capì il perchè della presenza dell'altro ragazzo...
"Io ero al cinema con lui..." disse Kogure
"Io al parco..." disse Hasegawa
Erano allibiti... Hisashi stava uscendo con tutti e tre
contemporaneamente?!?
"Ehi... si può sapere che sta succedendo? Ho forse detto qualcosa di
strano?" Jin, che non aveva capito il senso delle due frasi precedenti,
era ancora all'oscuro di quello che il ragazzo che frequentava stesse
combinando...
"Te lo spieghiamo strada facendo... adesso dobbiamo trovare Mitsui!" disse
Kazushi, molto arrabbiato per quella scoperta, imboccando la strada alla
loro sinistra per iniziare le ricerche del doppiogiochista... anzi
triplogiochista!
*
Hisashi, dopo essere arrivato sul lungomare, aveva girato a sinistra e,
velocemente, era entrato nel campetto di basket che si trovava a un
centinaio di metri avanti la strada da cui aveva svoltato.
Sendoh era proprio lì, a provare qualche tiro libero nel canestro opposto
a quello dove c'era l'entrata del campetto. Gli stava dando le spalle e
quindi era convinto che Akira non si fosse accorto del suo arrivo, ma non
era affatto così. La guardia si avvicinò di soppiatto all'altro, il quale
attese finchè Hisashi non gli fu proprio a un passo dietro le spalle... A
quel punto, il giocatore del Ryonan si voltò di colpo, e saltò
praticamente addosso a quello dello Shohoku, cadendo entrambi a terra!
"Ma che diavolo stai facendo?!?" protestò Mitsui che era bloccato sotto il
peso del corpo dell'altro...
"Semplice... ti saluto..." rispose Sendoh, con il suo solito sorriso sulle
labbra, prima di unirle a quelle dell'altro ragazzo...
Il bacio fu subito pieno di passione. Akira, che aveva bloccato i polsi di
Hisashi a terra, in modo da non lasciargli via di scampo, li lasciò
andare, portando le sue mani dietro la testa e la schiena dell'altro. La
guardia, invece di desistere e allontanare quell'essere stupendo che lo
stava eccitando, lo strinse con tutte le sue forze a sè e spinse la sua
lingua nella cavità dell'altro, per assaggiare a pieno il suo sapore...
Gli piaceva molto come baciava Akira... quando le sue labbra gli
sfioravano la pelle, lui sentiva di poter toccare il cielo con un dito...
e poi... quegli occhi di ghiaccio, sempre carichi di malizia e
perennemente fissi su di lui, che lo mangiavano, lo divoravano... erano
una trappola mortale da guardare, ma non ne poteva farne a meno...
Anche adesso che avevano diviso le loro bocche, Hisashi non poteva fare a
meno di non perdersi in quel cielo azzurro e limpido che erano le iridi di
Akira, e che avevano su di lui un potere immenso... Gli stavano facendo
dimenticare anche gli altri tre ragazzi che aveva lasciato in diversi
posti di Kanagawa, e del casino che aveva combinato...
"Ehm Ehm..."
La voce disturbatrice giunse all'orecchio dei due ragazzi a terra, ma non
venne per niente registrata da quanto erano impegnati a guardarsi
intensamente negli occhi...
"EHM EHM..."
Niente neanche stavolta... i due sembravano proprio su un'altro pianeta...
"EHI! CE L'ABBIAMO CON VOI DUE!!!"
Finalmente Sendoh si degnò di alzare lo sguardo verso il disturbatore... o
meglio i disturbatori visto che erano la bellezza di tre persone, ma non
tre persone qualsiasi, tre ragazzi che conosceva bene...
Kogure, Hasegawa e Jin si trovavano all'entrata del campetto, fermi
immobili ad osservare i due ragazzi avvinghiati a terra, con una faccia
non proprio da festa... o almeno, da festa lo era, ma non proprio
felice...
"Ciao ragazzi... ma che ci fate qui?" chiese Sendoh sorpreso di trovarsi
lì davanti quella rappresentanza delle altre scuole, mentre si alzava in
piedi...
"Perchè non lo chiedi a lui?" disse Kazushi incicando Hisashi che era
ancora seduto a terra. Hasegawa era alquanto irritato dall'aver scoperto
che i suoi pretendenti non erano tre, ma bensì quattro!
Mitsui, quando aveva riconosciuto la voce del giocatore dello Shoyo, era
rimasto pietrificato. Sentendo poi che non era solo, aveva paura di
girarsi a vedere chi fosse insieme a lui, ma poteva benissimo immaginare
di chi si trattasse...
Akira, invece, non capiva il perchè di quella frase... che cosa avrebbe
dovuto dirgli Hisashi? Jin, notanto le sue perplessità, si fece avanti e
iniziò a spiegargli la situazione...
"COSA?!?" urlò il giocatore del Ryonan, molto sorpreso di quel
comportamento, soprattutto perchè pensava che Hisashi fosse un ragazzo
sincero... e invece li aveva tutti presi beatamente per i fondelli!
"Perchè non hai detto a nessuno di noi degli altri?" disse Kiminobu, che
aveva lo sguardo alquanto triste da quella scoperta...
Mitsui era alle strette. Era stato scoperto e incastrato alla grande. Era
ancora seduto per terra con le spalle rivolte ai quattro, incapace di fare
o dire qualsiasi cosa... anche la risposta a quella fantomatica domanda,
risposta che non sapeva nemmeno lui! Cosa avrebbe potuto dire in sua
discolpa quindi? Praticamente niente... sapeva benissimo di aver
sbagliato, ma questo non lo giustificava affatto...
Deglutì a vuoto e si massaggio la testa non sapendo più che pesci
pigliare...
"Allora?" disse Kazushi, ancora in attesa di una risposta...
Mitsui mestamente si alzò in piedi e rivolse il proprio sguardo ai ragazzi
con cui usciva. I suoi occhi trasparivano preoccupazione per la reazione
che gli altri potessero avere alle sue parole...
"Ecco... io..." iniziò Hisashi, ancora incerto su cosa diavolo dire...
I quattro predendenti iniziarono a diventare impazienti. I loro sguardi,
delusi e arrabbiati allo stesso tempo, erano fissi sulla guardia dello
Shohoku...
"...vedete... non era mia intenzione prendervi in giro in questo modo..."
La tensione che si era creata nel gruppo era palpabile nell'aria.
"...Il punto è che... ecco... non sapevo come affrontare l'argomento..."
Hasegawa e Sendoh alzarono gli occhi al cielo a questa affermazione,
esasperati dall'assurdita appena ascoltata... non sapeva come affrontare
l'argomento? Ma che cavolo! Bastava dire che in quel momento stava
frequentando altre persone!
Kogure e Jin, invece, erano delusi della poca fiducia e comprensione che
Hisashi gli stava attribuendo in quel momento... pensava che non potessero
capire la sua indecisione e la voglia di conoscerli per bene prima di dare
una risposta definitiva a tutti?
Il silenzio scese tra di loro. Nessuno osava dire una parola e per il
numero quattordici dello Shohoku era decisamente opprimente questa
attesa...
"Da quanto tempo frequenti tutti?" chiese Kiminobu con un filo di voce,
denotando la crescente tristezza che reganava in lui...
Kogure quel giorno era riuscito per la prima volta a baciare il ragazzo
dei suoi sogni e aveva scoperto che lui, intanto, frequentava altra
gente... si domandava fino a che punto si era spinto con gli altri,
soprattutto con Sendoh, visto il modo in cui erano avvinghiati quando
erano giunti al campetto... Come poteva mai competere con loro una persona
così timida e impacciata come lui?
Hasegawa stava osservando i suoi rivali in amore. Solo l'idea di non
essere scelto, gli stringeva il cuore fino a fargli un male cane. Però, si
domandava se lui era veramente il ragazzo giusto per il giocatore dello
Shohoku...
Jin era invece sotto terra. Si continuava a chiedere perchè avrebbe dovuto
scegliere lui come suo ragazzo invece che uno degli altri. Cosa aveva in
più di loro? Che cosa poteva offrire a Mitsui oltre al suo amore?
Sendoh era forse il più tranquillo di tutti, conscio del fatto che Hisashi
era molto attratto da lui. Era sicuro che nessuno di loro avrebbe potuto
provocargli le stesse sensazioni che lui riusciva a fargli sentire, e che
loro due si intendevano a meraviglia, sempre e comunque... ma questo non
gli dava comunque la certezza di essere la persona giusta...
"Da circa un... mese..." rispose Hisashi molto titubante...
In tre spalancarono gli occhi a quelle parole... un mese? Non credevano
alle loro orecchie! Raggirati per un mese intero!!! L'unico che invece non
si scompose minimamente a quella frase fu Sendoh... che colse subito la
palla al balzo...
"Bene... mi sembra che tu abbia avuto il tempo necessario per conoscerci
tutti... non è vero?" Il giocatore del Ryonan aveva uno strano sorriso
sulle labbra, che tutti quanti notarono, e stavano letteralmente pendendo
dalle sue labbra, ansiosi di sapere che cosa aveva in mente...
"Bhe... si..." rispose Hisashi senza capire dove Akira volesse andare a
parare...
"Allora è arrivata l'ora di fare una scelta!"
Gli occhi si posarono tutti su Mitsui. Tutti e quattro i pretendenti erano
d'accordo con quella affermazione. Era passato un mese da quando li
frequentava, aveva avuto l'opportunità di conoscerli tutti e ora non aveva
senso continuare a frequentare tutti e quattro. Hisashi doveva scegliere.
Il ragazzo in questione era invece terrorizzato. Fino ad allora non gli
era neanche passata nell'anticamera del cervello l'idea di dover scegliere
uno dei quatto, mettendosi con lui e rifiutando così tutti gli altri.
Questo semplicemente perchè ognuono di loro aveva qualcosa di speciale e
insostutuibile per lui.
Però... non poteva nemmeno lasciare la situazione così com'era...
Ripensò a quel mese passato in compagnia di quei ragazzi, ad ogni singolo
momento passato con loro, ad ogni uscita, ad ogni parola, ad ogni bacio,
ad ogni carezza... doveva capire chi di loro amasse veramente. Doveva
capire verso chi era rivolto il sentimento più profondo...
Ad un tratto il suo sguardo diventò di colpo deciso e sicuro.
Aveva preso una decisione e adesso avrebbe fatto la sua scelta.
I quattro pretendenti, avendo colto quel cambiamento, iniziarono a stare
sulle spine. Kogure abbassò leggermente la testa per nascondere gli occhi,
nei quali si poteva benissimo leggere la sua preoccupazione di non essere
scelto. Hasegawa strinse i pugni, conficcandosi le unghie nei palmi della
mano per restare calmo. Jin chiuse gli occhi e iniziò a respirare il più
lentamente possibile per non agitarsi. Sendoh invece mantenne i suoi occhi
fissi su Mitsui, mostrando un sorriso che però non era il solito che
l'asso del Ryonan sfoggiava, ma da questo traspariva una certa ansia per
quello che la guardia stava per dire...
Tutti, comunque, si chiedevano chi sarebbe stato il fortunato, e nel fondo
del proprio cuore, speravano ognuno di essere il prescelto...
Silenzio. Poi Hisashi parlò...
Continua...
*Owari*
Mitchi: Cioppys... in che macello mi hai ficcato?!?!?!?
Cioppys: Ma come? Non sei contento di essere così richiesto? ^///^
Mitchi: Certo che sono contento di queste richieste! Ma spiegami perchè mi
devo comportare come un maledetto bastardo! E non rispondere 'perchè lo
sei' che t'ammazzo...
Cioppys: Ecco... se tutti fossero stati a conoscenza degli altri non
sarebbe stato così divertente!^^
Mitchi: Ora mi diverto io... a picchiarti!!!
Cioppys: O.O
Kogure&Hasegawa&Jin&Sendoh: Eh No! Prima deve finire di scrivere questa ff!
Vogliamo il nostro momento di gloria insieme a Hisashi! Oppure vuoi dare
il due di picche a tutti?
Mitchi: No! Certo che no!^^;
Cioppys: Meno male... per adesso sono salva... -.-
***
Finale 1
"Ecco... io ho deciso..."
Mitsui si avvicinò ad uno dei quattro ragazzi schierati in fila davanti a
lui. Questa persona, avendo lo sguardo fisso sul terreno, vide l'ombra
dell'amato avvicinarsi, ma non osò alzarlo. Non voleva illudersi, non
voleva vedere gli occhi dell'altro e leggervi la scelta che aveva fatto...
"Kiminobu..."
Kogure sussultò. Aveva sentito bene? Lui aveva pronunciato davvero il suo
nome? O l'aveva sognato? Ci mancava solo che avesse le allucinazioni
auditive adesso...
Però... prima l'ombra davanti ai suoi piedi e poi quel nome... e l'ombra
continuava a vederla! Era lì, davanti a lui. Anche se sbatteva
insistentemente le palpebre, non spariva. Si morse anche la lingua, per
capire se stesse sognando ad occhi aperti, ma non cambiò nulla. L'ombra
era sempre al posto di prima...
Una mano si posò sulla sua spalla sinistra.
"Kiminobu..."
Ancora il suo nome... pronunciato dalla SUA voce, una voce bellissima...
Adorava ascoltarlo parlare proprio per quella sua voce così calma e
rilassante, e fissava sempre il movimento ipnotico delle sue labbra,
quelle labbra che oggi per la prima volta era riuscito ad assaggiare in un
impeto di coraggio, e che aveva trovato stupende da accarezzare
sensualmente con le proprie...
Deglutì a vuoto, pensando a quell'attimo di felicità avuta nel
pomeriggio... però... come avrebbe voluto ripetere quell'esperienza...
La mano sulla spalla aveva iniziato a scuoterlo...
"KIMINOBU!!!"
Alzò la testa di scatto, e con sorpresa, si trovò a pochi centimetri dal
proprio, il viso di Hisashi... Quest'ultimo vide negli occhi del numero
cinque l'inquietudine che vi regnava e sorrise per rassicurarlo.
Era il più bel sorriso che Kogure avesse mai visto sul volto del suo
compagno. Non era il solito che vi vedeva normalmente, diverso da quando
erano insieme ai loro compagni di squadra, ma diverso anche da tutti
quelli che aveva visto quando era stato da solo con lui... per la prima
volta in quel sorriso vi leggeva, scritto a caratteri cubitali, una
parola...
Amore...
Piccole lacrime di pura felicità solcarono il suo viso, sorprendendo
Mitsui che non riusciva a capire il loro significato. Hisashi incorniciò
il viso di Kiminobu con entrambe le mani e asciugò quelle gocce d'acqua
salata con il dolce tocco delle sue labbra. Quando la sua bocca, a lavoro
ultimato, raggiunse la parte bassa della guancia sinistra del suo
compagno, si bloccò. I loro occhi si incrociarono un istante, che bastò a
farli capitolare. Entrambe le bocche si cercarono l'un l'altra finchè non
si trovarono, in un bacio pieno, allo stesso tempo, di passione e
sentimento...
Mitsui aveva fatto la sua scelta, e aveva scelto Kogure.
Gli altri tre ragazzi erano tutti delusi di quella decisione, in quanto
avevano sperato fino all'ultimo di essere al posto della piccola ala dello
Shohoku... però al contempo erano felici, perchè quella scena, in fondo,
gli aveva regalato un sorriso: solo guardandoli si poteva capire quanto
fosse profondo il sentimento che li stava unendo in quel momento...
Hasegawa, Jin e Sendoh si scambiarono un'occhiata d'intesa. Era tempo di
lasciare soli i due piccioncini. Senza che questi ultimi se ne accorsero,
si allontanarono dal campetto uno dopo l'altro, evitando di fare qualunque
rumore per disturbarli...
*
Camminarono per un po' di tempo in silenzio sul lungomare, fino a quando
non decisero di fermarsi ad osservare le onde infrangersi sulla riva,
seduti sul muretto bianco che divideva la strada dalla spiaggia...
"Bene... ecco qui tre cuori infranti in una volta sola..." disse Soichiro
con tono rammaricato...
"Che ci vuoi fare... Così è la vita..." rispose Kazushi posandogli
amichevolmente una mano sulla spalla...
"Io propongo di andare a festeggiare!"
Hasegawa e Jin si voltarono verso Sendoh chiedendosi che cosa c'era mai da
festeggiare... in fondo erano loro quelli scaricati, che senso avrebbe
avuto?
"Su, ragazzi! Anche se abbiamo avuto una delusione d'amore non vuol dire
che dobbiamo abbatterci per il resto della nostra vita!"
Il giocatore dello Shoyo e quello del Kainan lasciarono che un leggero
sorriso apparisse sulle loro labbra, forse anche contagiati da quello
perenne del giocatore del Ryonan, il quale, vista la loro reazione alla
proposta, scese dal muretto e fece strada verso il centro... conosceva
proprio un posto che faceva al caso loro, perfetto per quella occasione...
*
Mitsui e Kogure si stavano ancora baciando quando gli altri se ne
andarono. Della loro assenza però, si accorsero solo qualche minuto dopo,
quando finalmente i due innamorati si staccarono.
"Mi dispiace ragazzi..." iniziò a dire la guardia, ma guardandosi in giro
notò che erano rimasti soli "...ma dove sono andati tutti?" finì col dire
il numero quattordici.
"Penso che abbiamo deciso di lasciarci soli..." rispose il numero cinque,
alla domanda del suo Koibito.
I due si guardarono nuovamente negli occhi per qualche istante, prima di
ritrovarsi nuovamente ognuno con le labbra su quelle dell'altro, in un
altro bacio, che durò molto meno del primo, a causa del respiro ormai
affannato di entrambi.
"Che facciamo adesso?" chiese Hisashi con un sorriso malizioso sulle
labbra.
"Non dovevamo mica andare al cinema?" disse Kiminobu, che senza aspettare
alcuna risposta dal compagno, iniziò a trascinarlo verso il centro.
La guardia, dal canto suo, era non poco delusa della proposta dell'ala.
Sperava di passare il resto di quella domenica pomeriggio seduto da
qualche parte, attaccato alle sue labbra ad assaggiare il suo sapore, e
invece il suo Koibito aveva in mente tutt'altro, ovvero di vedere un
maledetto film...
...peccato che alla fine, del film, videro ben poco... anzi, praticamente
niente!
Fine Finale 1
*Owari Finale 1*
Mitchi: E che facciamo di bello invece di vedere il film? ^__^
Kogure: *__*
Cioppys: Vi siete baciati tutto il tempo no?
Mitchi: Solo? Peccato...
Cioppys: Sempre a pensare a certe cose... Razza di Hentai che non sei
altro! -.-
Sendoh&Hasegawa&Jin: Allora... Quando arriva il nostro turno?
Cioppys: E un'attimo! Mica sono una macchinetta a scrivere! Mi lasciate il
tempo di pensare al prossimo finale?
Sendoh&Hasegawa&Jin: NO!
Cioppys: Come siete umani... -.-
***
Finale 2
"Ecco... io ho deciso..."
Mitsui si avvicinò lentamente al suo prescelto. Quando gli fu davanti, gli
prese i pugni stretti, massaggiandoli delicatamente per farlo rilassare in
modo che, appena smise di stringerli e aprisse le mani, intrecciò le sue
dita a quelle dell'altro. Quando capì che il ragazzo era finalmente
tranquillo, annullò la distanza che c'era tra di loro sfiorandogli le
labbra in una carezza leggera.
Hasegawa, che non aveva ancora recepito pienamente il fatto di essere lui
la persona che Mitsui aveva scelto come suo ragazzo, era fermo nella
stessa posizione di quando aveva visto il suo Koibito convinto di aver
preso una decisione. Continuava a fissare gli occhi neri di Hisashi, senza
dire una parola, senza muovere un muscolo, mentre il cervello cercava di
assimilare una semplice informazione, ma era così semplice da essere
ancora più difficile rendersi conto che fosse vera...
'Hisashi ha scelto te...'
Mitsui, capendo la situazione e lo stato di confusione che regnava
nell'altro, lo strattonò per un braccio, provocando in lui una piccola
reazione. La bocca di Hasegawa si mosse come per dire qualcosa, ma non
uscì alcun suono. Dal movimento delle labbra però, la guardia capì quello
che l'altro volesse dire, e con la testa accennò a un sì...
Kazushi si protese verso l'altro chiudendo le proprie labbra su quelle di
Hisashi, in un nuovo bacio. I due ragazzi si stavano per lasciare andare
alle loro intime effusioni quando...
"Bhe... Mitsui ha fatto la sua scelta... è giusto che noi togliamo il
disturbo..." annunciò l'asso del Ryonan con un sorriso forzato sulle
labbra, sorriso dal quale traspariva tutta la sua delusione, una delusione
che comunque non voleva far pesare al numero quattordici dello Shohoku...
Sendoh si incamminò verso l'uscita, seguito a ruota da Jin. Kogure invece
risame fermo dov'era, intento a fissare la nuova coppia che si era appena
formata. Mitsui, quando incrociò il suo sguardo triste e incredulo, si
sentì un verme...
"Kogure... mi dispiace... io..."
"Non ti devi giustificare Mitsui... anche se all'inizio con noi hai
sbagliato, adesso hai scelto Hasegawa... quindi, non fartene una colpa..."
disse Kiminobu sforzandosi di sorridere, nonostante nel suo cuore sentisse
un dolore tremendo ad ogni parola che diceva...
Sia Jin che Sendoh capivano perfettamente cosa provava Kogure. Anche loro
si sentivano da una parte traditi, perchè fin dalla prima volta che erano
usciti con Hisashi avevano sperato di riuscirlo a conquistare. Purtroppo
era andata male. Ora però non potevano fare che rassegnarsi e sperare di
dimenticarsi presto di questo amore non corrisposto...
Il numero cinque dello Shohoku si avvicinò al numero quattordici e gli
posò una mano sulla spalla destra...
"Ci si vede domani in palestra per gli allenamenti Mitsui..." e raggiunse
gli altri due all'entrata del campetto, che accolsero il loro compagno di
sventura con un sorriso.
"Che ne dite di un bel gelato? Naturalmente offro io visto che ho
proposto..." disse Akira mentre si allontanava con gli altri due...
"Dico che ne approfittiamo volentieri, vero Kogure?" rispose Jin
"Si... l'idea mi piace..."
Hasegawa e Mitsui guardarono i tre ragazzi allontanarsi in direzione del
centro. La loro felicità era stata pagata con la delusione degli altri, e
questo pesava molto sulla coscenza di Hisashi. Kazushi, si accorse dello
stato d'animo del suo Koibito, dopo aver abbracciato da dietro la schiena
per fargli sentire che gli era vicino, gli sussurrò all'orecchio...
"L'ha detto anche lui... non fartene una colpa. Vedrai che presto
supereranno questo momento..."
Il respiro caldo sull'orecchio provocò al giocatore dello Shohoku un
brivido di piacere lungo la schiena. Con una mano raggiunse il collo di
Kazushi e lo tirò verso di sè. Contemporaneamente voltò il suo viso per
cercare le labbra dell'altro, e quando le trovò, entrambi si lasciarono
andare a quel bacio interrotto prima dall'intervendo di Sendoh. Le loro
lingue si incontravano e si lasciavano, accaressandosi sensualmente in una
danza sinuosa...
Ansimanti, si separarono di malavoglia... quella posizione era diventata
alquanto scomoda per baciarsi! Mitsui si girò per riprende quello da dove
avevano lasciato, ma Hasegawa lo bloccò.
"Bhe? Che c'è?" chiese Hisashi, sorpreso di quel gesto...
"C'è una coperta stesa su un prato che ci attende... è molto più bello
baciarsi da sdaraiati, vicini e stretti l'uno all'altro..." rispose
Kazushi con tono alquanto malizioso...
Il numero quattordici non si fece ripetere due volte quell'invito, e, dopo
aver afferrato saldamente la mano del suo Koibito, lo trascinò verso quel
luogo dove era nato il loro amore.
Fine Finale 2
*Owari Finale 2*
Mitchi: Ma... Kazushi... ci baciamo e basta su quella bella copertina?
^__^
Hasegawa: Se vuoi potremmo fare anche qualcos'altro... *__*
Cioppys: Ehm... ragazzi... la VOSTRA parte è finita...
Mitchi: Come è finita?!? Ma una bella scena...
Cioppys: NO! Non ce la metto... e non rompere le scatole tu! Ho da
scrivere ancora quindi, non disturbare con i tuoi commenti inutili!
Jin&Sendoh: E allora scrivi invece di rimprovarare Hisashi! Noi stiamo
ancora aspettando il nostro turno!
Cioppys: Certo che siete proprio degli schiavisti voi... -.-
***
Finale 3
"Ecco... io ho deciso..."
La tensione era palpabile e il silenzio che segui alle parole di Hisashi,
che nel tempo reale durò solo una manciata di secondi, nel mondo di
ognuono di loro sembrò durare un'eternità, se non di più...
"Soichiro..."
Il ragazzo interpellato aprì di colpo gli occhi al pronunciare del suo
nome. Non pensava certo che gli stesse dicendo che fosse lui il prescelto,
ma che lui era il primo escluso! Questo pensiero lo rese nervoso e senza
neanche aspettare la conclusione di una frase appena appena iniziata,
sussurrò un 'ho capito', dopo di che si girò e corse via, lasciando gli
altri alquanto sorpresi per il suo comportamento.
Hisashi guardò il ragazzo che aveva capito di amare mentre usciva dal
campetto e spariva correndo dietro la prima casa. Ma che diavolo gli aveva
preso? Proprio non capiva il perchè di quella fuga...
"Soichiro! Aspetta! Ma dove cavolo stai andando?!?" Mitsui si gettò
all'inseguimento sulla strada, lasciando alle sue spalle gli altri tre
ragazzi.
Kogure, Sendoh e Hasegawa fissarono il ragazzo che avevano desiderato
allontanarsi, poi rimasero qualche minuto in silenzio a pensare ognuno per
se.
I giochi erano fatti. Mitsui aveva scelto Jin.
"Bhe... qui ormai non abbiamo più niente da fare..." disse uno sconsolato
Akira, mentre andava a recuperare la palla che stava utilizzando quando
era arrivato Hisashi, per rimetterla nella sacca...
"Hai ragione..." rispose Hasegawa che continuava ad osservare il punto in
cui aveva visto per l'ultima volta il numero quattordici dello Shohoku...
Sendoh stata per avviarsi verso casa, quando si accorse che Kogure aveva
qualcosa che non andava. Era fermo in mezzo al campo con lo sguardo
rivolto a terra e sembrava stesse...
Akira si avvicinò a lui e gli posò entrambe le mani sulle spalle. La
piccola ala però non osò alzare lo sguardo verso l'asso del Ryonan, che
però volle comunque confortarlo...
"Non devi essere triste..." inizò, ma fu subito interrotto dallo stesso
Kiminobu...
"Non è giusto... io... io sono innamorato di lui fin dalla prima
superiore... ho aspettato tre anni questo giorno e ora..." ma la frase non
terminò, perchè le lacrime avevano iniziato a scendere lungo le sue
guance...
Kazushi, che nel frattempo si era avvicinato ai due, posò una mano fra i
capelli neri di Kogure e iniziò ad accarezzarli, nel tentativo di
consolarlo, ora che i singhiozzi del giocatore dello Shohoku si erano
fatti più forti...
"Andiamo a fare una passeggiata sul lungomare... un po' di aria fresca
farà sicuramente bene a tutti e tre..." popose Hasegawa "...e asciugati
quelle lacrime... anch'io sono deluso e triste, ma non vorrei far pesare a
Mitsui la scelta che ha fatto, una scelta che comunque prima o poi avrebbe
dovuto fare..."
Kogure osservò per un attimo i suoi due compagni di delusione, poi passò
il dorso della mano sulle guance e sugli occhi, cancellando come potè i
segni lasciati dalla sua immensa tristezza. Sorrise, ricambiato dagli
altri due che con lui si incamminarono fuori da quel campetto da basket,
dove per loro ogni speranza di stare insieme a Mitsui era stata
cancellata...
*
Hisashi stava correndo sul lungomare alla disperata ricerca di Soichiro.
Purtroppo l'aveva perso di vista e non sapeva nemmeno se stesse procedendo
per la giusta direzione. Sperava che, almeno per una volta, quel giorno la
fortuana fosse dalla sua parte e lo aiutasse a ritrovare Jin.
Dopo ormai un'ora di lunghe ed estenuanti ricerche per le numerose stade
di Kawagawa, Mitsui tornò al campetto da cui era partito, ormai rassegnato
a trovare il ragazzo. Arrivato a destinazione, si sdraiò a pancia in su in
mezzo al campo.
Osservava il limpido cielo azzurro sopra di lui, mentre con la testa
pensava a dove potessere essere il suo Soichiro. Aveva provato anche a
chiamarlo sul cellulare, ma non aveva avuto risposta. Si stava
preoccupando, molto più di quando desse a vedere.
Ad un tratto la guardia senti alcuni passi alle sue spalle. Di scatto si
alzò a sedere e volse lo sguardo verso l'entrata del campetto: in piedi,
con una mano appoggiata sulla rete metallica, si trovava Jin.
Soichiro aveva vagato senza meta per un'ora e, senza neanche rendersene
conto, si era ritrovato davanti di nuovo al campo da basket da cui era
partito. E lì aveva visto Mitsui sdaraiato a terra. Era entrato per
vederlo solo un'ultima volta più da vicino, senza tener conto che l'altro
si sarebbe potuto accorgere della sua presenza. E così era stato.
I due giocatori si stavano osservando da diversi minuti, senza accennare
al minimo movimento. Hisashi stava guardando Soichiro con sollievo.
L'altro ricambiava quello sguardo, ma nelle sue iridi scure si poteva
leggere solo imbarazzo e paura.
Mitsui fece per alzarsi e Jin scatto. Stava per allontanarsi quando...
"ASPETTA!"
Il giocatore dello Shohoku era in piedi nel punto in cui pochi attimi
prima era seduto. Quello del Kainan era invece già fuori sul marciapiede,
spalle rivolte all'altro. Invece di scappare, a quella richiesta che gli
era sembrata disperata, si era bloccato, e ora attendeva impaziente le
altre parole che presto sarebbero giunte al suo orecchio...
"Perchè stai scappando?"
Ma che domanda gli stava facendo? Perchè? Perchè non voleva che lo vedesse
ridotto in quello stato! Triste, deluso e sconsolato...
"Pensavo che la mia scelta ti avrebbe reso felice..."
Certo che lo avrebbe reso felice, se la scelta fosse ricaduta su di lui...
invece...
"...invece ora sei tu che non vuoi stare con me..."
<Eh?>
Soichiro non capiva... lui non desiderava altro che stare con lui! Perchè
allora quella frase? Non aveva praticamente senso! A meno che... a meno
che lui non avesse frainteso fin dall'inizio tutto! E se, quel pomeriggio
quando aveva pronunciato il suo nome, invece di rifiutarlo aveva...
"Hisashi..."
Dopo aver sussurrato titubante il nome dell'altro, Soichiro si voltò
lentamente nella sua direzione, ma quando vide il suo Koibito questo era
già praticamente addosso a lui! Le braccia di Hisashi gli cinsero
velocemente la vita, mentre le labbra cercavano le sue, fino a quando non
le trovarono.
Il bacio che segui fu dato con trasporto da entrambe le parti.
Jin aveva completato l'abbraccio portando le sue mani dietro al collo
dell'altro ragazzo, per spingerlo ad approfondire di più quell'intimo
contatto. Non dovette aspettare molto che la sua bocca si aprì
leggermente, lasciandogli libero accesso al suo interno. Mitsui aveva
accolto la lingua di Soichiro con la propria, accarezzandola
sensualmente...
Solo la mancanza d'aria riuscì a separarli...
"Scusami... non avevo capito..." disse Jin appoggiando il capo nell'incavo
tra la spalla e il collo dell'altro...
"Mi hai fatto spaventare, ma non importa... ora sei qui, ed è questo che
conta..."
Soichiro sollevò la testa e incrociò gli occhi dell'altro. Alcuni secondi
dopo le loro labbra erano di nuovo unite in un'altro bacio... uno dei
tanti di una lunghissima serie!
Fine Finale 3
*Owari Finale 3*
Mitchi: E dopo la lunghissima serie di baci? Andiamo a casa mia?
Jin: *__*
Cioppys: E io che pensavo che il SuperHentai di Slam Dunk fosse...
Sendoh: Eccomi qui! Finalmente è il mio turno! ^__^
Cioppys: Parli del diavolo e spunta... un porcospino... -.-
***
Finale 4
"Ecco... io ho deciso..."
Mitsui osservò tutti e quattro i ragazzi davanti a lui, uno ad uno, fino a
quando i suoi occhi non si fermarono su una persona. E sorrise. Il ragazzo
scelto non aveva invece bisongno di farlo, perchè quella incurvatura verso
l'alto era già presente sulle sue labbra, semplicemente acquistò maggiore
sicurezza e luce dar renderlo così affascinante agli occhi di Hisashi che
arrossì.
Ora, Sendoh, voleva una sola cosa... restare solo con il suo Koibito!
Si mosse velocemente verso di lui, lo afferrò per un braccio, salutò gli
altri tre ragazzi, e si mise a correre verso la strada, portandosi dietro
un Mitsui sempre più imbarazzato, che cercava in tutti i modi di
divincolarsi da quella presa. Va bene che aveva deciso di stare insieme ad
Akira, ma mica poteva lasciare lì così gli altri! Purtroppo per lui, non
c'era proprio niente da fare... quando l'asso del Ryonan si metteva in
testa una cosa, non c'era modo di fargli cambiare idea!
Kogure, Jin e Hasegawa osservavano la scena in silenzio.
Ad un tratto Kazushi scoppiò a ridere, così, senza apparente motivo. In
fondo aveva appena ricevuto un bel due di picche... che cosa c'era mai di
così divertente? Kiminobu e Soichiro, che si stavano proprio chiedendo
questo, lo guardarono alzando un sopracciglio...
"Certo che quel Sendoh è proprio un bel tipetto!" esordì Hasegawa, quando
capì che gli altri attendevano una spiegazione per quello strano suo
comportamento "Non perde un'attimo... vuole subito finire quello che aveva
iniziato qui al campetto..."
"Ma... non sei affatto geloso... di questo?" chiese Jin un po'
titubante...
"Certo che lo sono! Non sapete quanto vorrei essere io al suo posto... ma
Hisashi ha scelto lui, e non posso fare altro che rassegnarmi..."
"Allora speriamo che almeno loro siano felici..." disse Kogure, con un
triste sorriso sul volto e con il cuore che gli faceva male, ma anche se
non era corrisposto dalla persona amata, voleva che questa vivesse la sua
vita come meglio poteva.
Un giorno tutti e tre avrebbero incontrato la persona giusta, quella che
avrebbero amato e che li avrebbe ricambiati... per sempre...
*
"AKIRA! FERMATI!"
Le ripetute richeste di Mitsui si persero nel vuoto, e ora si stava
seriamente arrabbiando... con un strattone più forte dei precedenti,
riuscì a far perdere la presa a Sendoh, in modo da divincolarsi e riuscire
a fermare quella folle corsa verso non sapeva neanche lui dove! Akira
tentò di riacciuffare il braccio dell'altro per riprendere la strada, ma
stavolta gli andò male, perchè fu Hisashi a bloccarlo ad entrambi i
polsi..
"Almeno... mi vuoi dire dove cavolo stiamo andando?!?" gli chiese la
guardia dello Shohoku...
I loro visi erano così vicini uno all'altro... Akira non resistette
all'impulso di impossessersi di quelle labbra rosee così invitanti. Si
sporse in avanti e lo baciò. Inizialmente Hisashi non lo ricambiò, in
quanto voleva sapere la risposta alla domanda che aveva posto poco prima,
ma quando la lingua dell'asso del Ryonan chiese strada nella sua bocca,
cedette al desiderio di sentirla scivolare sulla propria. Socchiuse le
labbra e la lasciò entrare. Una scarica elettrica passò sulla schiena di
entrambi. Il giocatore dello Shohoku lasciò andare i polsi del suo Koibito,
le cui mani si chiusero sopra le sue spalle. Mitsui, invece, lo cinse con
le proprie braccia alla vita, tirandolo contro di se. Il loro bacio
divenne più profondo e colmo di passione. Si separarono solo quando
entrambi furono in debito di ossigeno...
"A casa mia... i miei sono usciti..." gli sussurrò Akira, dopo essersi
avvicinato al suo orecchio...
I due si allontanaro quel tanto che bastava per osservarsi negli occhi.
Poi ripresero la strada verso casa Sendoh.
*
Arrivati a destinazione, salirono immediatamente su di sopra, entrando in
camera.
Mitsui lentamente accompagnò il suo ragazzo sul letto, mentre continuava a
baciarlo con passione. Lo fece sdraiare e si accomodò sopra di lui. Sendoh,
audacemente, stava iniziando ad armeggiare con la maglietta del suo
ragazzo, per toglierla, in modo da avere accesso alla sua pelle nuda.
Ad un tratto, però, la porta della stanza si spalanco...
"Akira... io e tuo padre siamo tor..."
Una donna dai lunghi capelli neri e dagli occhi di ghiaccio, apparve sulla
soglia. La frase che stava dicendo si era interrotta a metà per la
sorpresa di trovare il figlio in atteggiamenti intimi con un altro
ragazzo! Era ferma, con la mano sulla maniglia ad osservare stupefatta
quella scena...
I due ragazzi, dopo aver interrotto le loro 'coccole', si erano voltati
verso di lei. Mitsui era completamente bordò sul viso. In quel momento
avrebbe voluto sprofondare sotto terra. Sendoh, invece, stava... stava
sorridendo! Il giocatore del Ryonan fece spostare il suo Koibito, il quale
si sedette ai piedi del letto, e si alzò in piedi...
"Ciao Mamma! Ti presento Hisashi... il mio ragazzo!"
A quelle parole, Mitsui scivolò giù dal letto, picchiando il sedere a
terra! Certo che Akira aveva proprio un gran coraggio a presentarlo così
davanti alla madre! Velocemente il suo sguardo si spostava da un molto
sorridente e felice Sendoh ad una molto meravigliata e ancor più sorpresa
madre di Sendoh! Hisashi si stava chiedendo se sapesse che a suo figlio
piacessero i ragazzi... a giudicare dalla faccia si direbbe proprio di no...
"Pia... Piacere!" rispose la donna un po' titubande "Sono contenta di aver
conosciuto la persona di cui Akira ci parlava in continuazione... scusa lo
stupore, ma tutti in famiglia eravamo convinti che si trattasse di una
ragazza... ma non importa, a me basta che mio figlio sia felice... e so
che con te può esserlo..."
Adesso era Hisashi ad essere meravigliato della reazione della donna!
Sembrava che avesse digerito la notizia come se niente fosse... Continuò
ad osservare la signora, sul cui viso si allargò uno splendido sorriso,
sincero, per tutto identico a quello del porcospino... ora sapeva da chi
l'aveva ereditato...
*
Quando i due rimasero nuovamente soli, Akira spiegò al compagno che da
quando aveva iniziato ad uscire con lui, non parlava d'altro che delle
loro giornate trascorse insieme... sua madre aveva espresso il desiderio
di conoscere questa fantomatica persona, una persona molto speciale
secondo lei...
"Quindi tu non sapevi affatto come avrebbe potuto reagire alla notizia?!?"
"Sinceramente... No!" rispose Sendoh con il suo solare sorriso...
"E se..." ma la frase di Mitsui fu interrotta da un dito dell'altro
ragazzo sulla sua bocca..
"Io ti amo Hisashi... e nessuno, dico nessuno potrà mai separarmi da
te..."
Poi, il dito affusolato si spostò per far posto alle labbra morbide, che
accarezzarono quelle dell'altro, prima di impossessarsene totalmente in un
bacio molto più che appassionato...
Fine Finale 4
*Owari Finale 4*
Mitchi: Ma porc... per una volta che ero su un letto morbido in compagnia,
arriva qualcuno ad interromperci...
Sendoh: Guarda che possiamo rifarci anche subito se vuoi, visto che questa
ff è finita...
Mitchi: E me lo chiedi anche? *__*
Cioppys: EHI! EHI! Raffreddate i vostri bollenti spiriti, razza di Hentai!
Questa ff non è affatto finita!^^
Sendoh&Kogure&Hasegawa&Jin: °__°
Mitchi: Povero me... ma quando finisce sta tortura? -.-
***
Finale 5
"Ecco... io ho deciso..."
Chi avrebbe scelto il tiratore da tre punti? I suoi pretendenti erano in
attesa della fantomatica risposta, tesi e nervosi, con la paura nel cuore
di essere rifiutati e di dover dimenticare quel ragazzo dagli occhi e dai
capelli del colore della notte...
Mitsui, dal canto suo, era sì giunto ad una scelta, ma non era affatto
quella che gli altri ragazzi si aspettavano... aveva riflettutto sì
velocemente, avendo a disposizione poco tempo per decidere, ma gli era
bastato pensare ad un'unica domanda per arrivare alla risposta che
cercava...
Perchè finora non aveva scelto seriamente nessuno e aveva continuato a
uscire con tutti e quattro?
E' vero che ognuno avesse i propri pregi e difetti, che ognuno di loro
fosse una persona speciale però... comunque fino a quel momento non aveva
desiderato nessuno ardentemente, tanto ardentemente da fargli dimenticare
gli altri, tanto da voler passare con lui la sua vita...
La risposta quindi non poteva che essere una...
"...Nessuno..."
A quella parola tutti posarono lo sguardo sul numero quattordici dello
Shohoku, che, per l'imbarazzo della situazione, aveva invece abbassato
verso terra il suo...
"Scusa... Cosa hai detto?" gli chiese un increludo Sendoh.
"Ho sentito la stessa cosa che avete sentito voi... vero?" domandò
Hasegawa.
"Mi pare abbia detto..." iniziò Jin, lasciando in sopeso la frase...
"...'Nessuno'... si ha detto proprio 'Nessuno'..." la finì Kogure.
Akira si avvicinò a Hisashi e lo afferrò per le spalle, iniziando a
chiedere spiegazioni per quella scelta assurda... in fondo non aveva
senso! Era uscito con quattro persone contemporaneamente e alla fine non
concludeva niente con nessuno?!? Sendoh non sopportava l'idea che avesse
solo prese in giro tutti quanti... non sopportava l'idea che il ragazzo
che amava avesse giocato con i suoi sentimenti...
Anche Kazushi chiedeva a gran voce una spiegazione. Lui si era aperto,
lasciando trapelare, attraverso il suo carattere scontroso, il suo vero io
che aveva sempre tenuto nascosto a tutti per paura di essere ferito... e
adesso rimaneva con un pugno di mosche in mano... oltre la fregatura, pure
la beffa...
Soichiro, al contrario, non riusciva ancora a credere a quello che aveva
sentito. In cuor suo avrebbe accettato l'idea di Hisashi insieme ad
un'altro, perchè l'avrebbe scelto in quanto innamorato di lui, così almeno
poteva essere lui felice... e invece...
Kiminobu stava cercando da solo una spiegazione a questa scelta. Sapeva
che se Hisashi l'aveva fatta c'era ragione profonda, e aveva intrapreso
questa strada principalmente per loro, e non per lui...
"E' perchè non sei innamorato di nessuno di noi, vero Mitsui?"
Hasegawa e Sendoh smisero di parlare. Quest'ultimo lasciò anche la presa
alle spalle di Mitsui e fece qualche passo indietro, riunendosì così agli
altri tre, in attesa di un cenno qualsiasi che confermasse o smentisse
quella affermazione fatta a domanda...
E il cenno arrivò...
Un leggero movimento della testa in avanti e indietro. Se i quattro
ragazzi non fossero stati attenti ad ogni sua mossa come erano,
sicuramente si sarebbero persi quella conferma da parte del ragazzo che
amavano...
Silenzio. Un silenzio che durò parecchi minuti, rotto solo da due
parole...
"Mi dispiace..."
Mitsui ora stava guardando i suoi quattro pretendenti, tutti e quattro
delusi e rattristati da quella scelta. Era giusto dare a loro ulteriori
spigazioni per questa decisione che non aveva reso felice nessuno...
"Vedete... da quando esco con voi quattro non ho mai voluto fare una
scelta per un motivo molto semplice: non ero innamorato di nessuno. Il
problema è che me ne sono accorto solo adesso. Non fraintendetemi... io
voglio bene a tutti voi, ma il sentimento che provo non è quello veramente
profondo che legano due persone che si amano... Io, fin dall'inizio, non
volevo prendervi in giro, anche se ho sbagliato non dicendovi degli altri,
ma se non volgio prendervi in giro non posso stare con una persona che non
amo solo per comodo... questo sarebbe meschino nei suoi confronti e la
ferirei... spero che non voi non ce l'abbiate con me per questo..."
"No... io non ce l'ho con te Mitsui..." disse Kogure sorridendogli...
Gli altri guardarono la piccola ala dello Shohoku e con un 'si' col capo
si uniro alla sua affermazione.
"Sentite... che ne dite se andiamo a bere qualcosa tutti insieme? Come un
gruppo di buoni amici... Naturalmente offro io!" disse Mitsui.
Tutti d'accordo sul da farsi, si avviarono fuori dal campetto di basket in
direzione del centro...
E' vero che Hisashi non amava nessuno di loro, ma in fondo avevano sempre
la sua amicizia... ma chi sa, magari un giorno...
Fine Finale 5
*Owari Finale 5*
Mitchi: Che è sto schifo? Ma secondo te, io rinuncerei mai a tutti questi
bei, fantastici e splendidi ragazzi?
Sendoh&Kogure&Hasegawa&Jin: *__*
Cioppys: Che non ci rinunceresti non avevo dubbi... ma la storia è così!
Quindi non rompere che manca ancora un finale...
Sendoh&Kogure&Hasegawa&Jin: Ancora?!?
Mitchi: Dopo sta orrenda tortura, ragazzi, almeno un mese di vacanza ci
vuole...
Cioppys: Antipatico! E io che ti faccio stare insieme a tanti bei ragazzi!
Mitchi: Si, ma alla fine non combino mai un cavolo!!!
Cioppys: -.-
***
Finale 6
"Ecco... io ho deciso..."
Finalmente era arrivata l'ora della decisione finale... Mitsui avrebbe
scelto uno dei quattro pretendendi presenti davanti a lui, rendendolo il
ragazzo più felice di questo pianeta, ma nel contempo avrebbe deluso le
speranze immense di altri tre...
<..ma, purtroppo non si può fare altro... spero solo che scelga me...>
pensarono tutti e quattro i ragazzi in attesa dell'ardua sentenza di
Hisashi.
Ma...
"...Tutti..."
"Eeeeh?" dissero all'unisono i quattro, sorpresi dalla risposta del loro
amato...
'Tutti'? Ma che diavolo significava 'Tutti'? Significava che praticamente
erano al punto di partenza perchè il signorino davanti a loro non aveva
fatto alcuna scelta, ma voleva ancora frequentare 'Tutti'
indistintamente... e per loro era una cosa inaccettabile...
"Guarda che quando ti era stato chiesto di fare una scelta, dovevi fare
una scelta... e 'Tutti' non è una scelta..." gli fece notare Akira, un po'
stizzito dal comportamento di Hisashi.
"Sendoh ha pienamente ragione... ma come puoi pretendere di frequentare
ancora tutti adesso che lo sappiamo... ognuono di noi sarebbe geloso degli
altri e creerebbe solo problemi..." aggiunse Hasegawa, deluso e arrabbiato
allo stesso tempo di quel comportamento.
Kogure e Jin annuirono ad entrambe le affermazioni, per far capire che
anche loro erano la pensavano allo stesso modo...
Ancora una volta, in quel campetto scese un lungo silenzio, durante i
quali quattro animi impazienti attendevano le dovute spiegazioni,
spiegazione che alla fine arrivarono...
"Vedete... il punto è che non posso scegliere nessuno di voi per un motivo
molto semplice... ognuno di voi è speciale a modo suo, avendo anche pregi
e difetti diversi, oltre a un modo completamente diverso di comportarsi ed
esprimersi con me... e per questo non me la sento di scegliere nessuno di
voi..." disse Mitsui con un imbarazzantissimo sorriso sul volto...
Gli altri lo osservarono qualche minuto senza dir niente, ancora troppo
sconvolti da quella dichiarazione... quando ad un tratto...
"Kogure, Hasegawa, Jin... che ne dite di andare a prendere qualcosa da
bere in compagnia? In fondo è ancora presto per tornare a casa..." disse
Sendoh...
I tre interpellati si guardarono uno ad uno prima di rispondere in modo
affermativo alla proposta dell'asso del Ryonan, il quale iniziò a
raccogliere le proprie cose dal campetto e si incamminò verso la strada,
seguito a ruota dagli altri tre...
"Ehi! Ma dove andate?!?" chiese Mitsui, che non aveva ancora capito il
significato di quel gesto, mentre li osservava allontanarsi...
Il numero quattordici si sedette in mezzo al campo a pensare a quello che
era successo. Riflette molto sulla situazione in cui si era venuto a
trovare e sulla richiesta degli altri di fare una scelta... però...
<Mah... comunque non mi sembrava di aver detto qualcosa di così assurdo...
in fondo era pur sempre una soluzione, no?> pensò osservando il sole che
ormai all'orizzonte stava per toccare l'acqua del mare...
*
"Ma mi chiedo?!? Si può essere più sfrontati di così secondo voi?"
Ora, seduti ad un tavolo, Hasegawa stava sfogandosi con i suoi compagni di
sventura, enunciando tutte le sue perpressità su questa vicenda, ma
soprattutto chiedeva a se stesso se l'Hisashi che lui avesse conosciuto, e
di cui si era innamorato, esisteva veramente...
"Bhe... Mitsui ha sempre dimostrato di essere sfrontato nei confronti
degli altri, dicendo sempre quello che pensava... Noi gli abbiamo chiesto
una cosa, e lui ha semplicemente detto quello che pensava... tutto qui..."
disse Kogure mentre osservava il the contenuto nella tazza che aveva sul
tavolo.
Ennesimo silenzio nel gruppo, durante i quali i componenti di esso,
eccetto Kiminobu, pensavano all'ultima affermazione fatta... in fondo il
numero cinque dello Shohoku era quello che conosceva meglio di tutti
Hisashi, frequentando la stessa scuola e giocando insieme a lui...
"Kogure... Secondo te, lui pensava che noi accettassimo una proposta del
genere?" gli chiede Jin, cuorioso di sapere la risposta...
La piccola ala ci pensò qualche secondo prima di rispondere, e la sua
risposta fu assolutamente affermativa...
"Ma lo pensi veramente o ci stai prendendo in giro?!?" chiese Kazushi
stupefatto..
"No, non ci sta prendendo in giro..." disse Sendoh "...anch'io la penso
allo stesso modo di Kogure... e ripensandoci bene adesso, pur di restare
con lui anche un'altro minuto, l'avrei condiviso volentieri con voi..." e
strizzò l'occhio destro...
"Se devo essere sincero, a me manca..." aggiunse Jin...
"Anche a me..." concluse Kogure.
"Se per questo anche a me..." disse Hasegawa sospirando "ma non pensate
alla situazione che si verrebbe a creare? Sarebbe veramente
insostenibile!"
Gli altri tre annuirono a quelle parole... in fondo ognuno di loro non
avrebbe resistito all'idea che Hisashi fosse nelle braccia di un'altro, e
quindi 'condividerlo' tra di loro era impensabile... c'era un'unica
soluzione...
"Perchè allora non decidiamo noi per lui?"
Tutti i presenti si voltarono verso Akira che aveva fatto quella proposta,
proposta che non era poi tanto male... Mitsui aveva scelto tutti, quindi
si poteva dire che per lui uno valeva l'altro, bisognava decidere chi di
loro l'avrebbe avuto tutto per se...
"E come decidiamo?" gli chiese Soichiro.
Akira allargo a dismisura il suo sorriso... lui aveva già in mente
qualcosa...
...E indovinate un po' cosa, visto che praticavano tutti un determinato
sport?
Fine Finale 6
*Owari Finale 6*
Mitchi: Sta roba fa ancora più schifo di quella precedente... -.-
Cioppys: Lo so che non è un granchè... ma non avevo idee per sta parte...
Mitchi: Non è un granchè?!? Fa vomitare!!!
Cioppys: T.T
Mitchi: Senti... sta tortura è finita?
Cioppys: T.T
Mitchi: ...Non fare l'offesa e rispondi... che mi fai venire il nervoso!!!
Cioppys: Si...
Mitchi&Sendoh&Kogure&Hasegawa&Jin: Evviva!!! ^__^
Cioppys: ...sempre carini con le autrici... -.-
***
Cioppy's Notes (Ovvero appunti ultra mega poco importanti^^')
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Non ci posso credere!!! Finalmente l'ho finita!!!
Dire che questa Fan Fiction ha avuto uno sviluppo difficile è dire poco...
Inventarsi sei finali differenti non è per niente facile e penso che non
ripeterò mai più questa esperienza. Quando poi ho scritto gli ultimi due,
ero veramente alla frutta^^'...
All'inizio dovevano esserci solo due pretendenti in questa storia, ovvero
Kogure e Sendoh. Poi, però, ho voluto complicare le cose... sia a Mitsui
che a me, visto il tempo che ci ho messo non solo a inventarmi i finali,
ma anche la parte dove tutti gli chiedono di uscire e la domenica
pomeriggio in loro compagnia, che risulta anche assurda per come si
svolgono gli eventi... ma vabbè, è un Fan Fiction quindi tutto è
possibile!^^'
Comunque, tutto sommato sono soddisfatta di come sia il risultato
finale...
Se volete commentare, sia in positivo che in negativo, ciò che è stato
scritto, la mia mail è cioppys14@yahoo.it
See You! ^__^
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