Dedicato: A Ise con tutto il mio cuore. Che ha letto la storia originale e mi ha dato la conferma che sarebbe carino come AU di Slam Dunk. Oltre che mi ha dato il titolo ^_^;
Note: Questa era una storia che inizia a scrivere ormai 5 anni fa, ancora prima che conobbi il mio ragazzo. Ma non l’ho mai finita. Adesso l’ho ritrovata e mi è venuta l’idea di trasformarla in Au Slam Dunk, e devo solo ringraziare Ise che ha deciso di seguirmi in questa impresa assurda ^_^


Universe

Parte V- La Bataglia continua

di Saya

Hanamichi salto per schivare l’attacco di Rukawa. Sotto la maschera si vedevano solo occhi di un blu oceano, tinto di una malvagità che faceva venire la pelle d’oca al rosso,…, si fermò perdendosi in quei occhi profondi chiedendosi come era il sorriso. Rukawa si giro verso il nemico e alzo la spada lunga, mentre quella corta la abbassò vicino alla gamba – i loro sguardi erano incollati, si studiavano a vicenda, facendo solo leggeri movimenti, senza mai fare l’errore di guardare altrove. Le lame delle spade di Sakuragi e Rukawa si incontrarono e generarono scintille calde… come era calda l’atmosfera introno a loro. Il moro fece una capriola saltando a lato, usando questa volta con il secondo attacco la wakizashi.

"Hn… visto che giochiamo ad armi aperte… ti avverto… do’aho… la spada corta è avvelenata… con un veleno molto raro e letale…”

Sakuragi guardò Rukawa con rabbia, ma come si permetteva di chiamarlo idiota… l’avrebbe fatto pagare lui al algida volpe per averlo chiamato in un modo tanto brutto… eppure sembrava che l’imperatore si divertiva tanto a stuzzicarlo,…, in quel momento si rese conto di un pensiero che stava ignorando da quando aveva incontrato nel corridoio… aveva tanta voglia di vedere quel viso, il viso dell’uomo più crudele dell’Universo. Rukawa notando il comportamento strano del avversario si azzardo di nuovo a guardarlo nei occhi, per rimanere incantato da quei due occhi color cioccolata che lo fissavano con una strana luce… Sakuragi, abile guerriero che era, notò subito la distrazione e fece uno scatto in avanti colpendo al petto l’imperatore, già canticchiandosi la vittoria nella testa… Rukawa cade a terra, ma per sua fortuna si distrusse solo la pietra magica che portava al petto. Dopo pochi secondi l'armatura si dissolse diventando cenere… e il grande Imperatore della morte, rimase nudo in tutta la sua bellezza eterea di fronte al suo nemico… l’uniche cose che rimasero… erano due spade e la maschera… per la grande sfortuna del rosso…Sakuragi rimase colpito – come un fulmine dal ciel sereno, aveva di fronte a se il corpo splendido e giovane di Rukawa,…, era perfetto…pelle chiara e splendente come una perla… e nemmeno una cicatrice sulla superficie che sembrava lisca… ma anche molto fredda… dava idea che fosse di ghiaccio…
Rukawa si accorse del sguardo di Sakuragi che ammirava il suo corpo nudo di fronte a lui. Per la prima volta l’imperatore senti una sensazione strana… si il giovane si senti in imbarazzo, che gli facevano arrossire il viso sotto la maschera. Infine i loro sguardi si incrociarono e quello che Rukawa lesse nei occhi del rosso fu sola e pura ammirazione per un corpo nudo e perfetto.

"Avete uno splendido corpo altezza."

"Dimenticate che ho solo diciannove anni."

"E vero, ma siete gia un potente dominatore e regnante."

"Tutto questo grazie a mio padre l'imperatore oscuro Kaos."

Sakuragi si preparo al nuovo attacco, solo per notare, che il ragazzo di fronte a lui non lo calcolava… infatti Rukawa sfilo la gemma dalla spada lunga e se la poggiò sul peto. Non essendo mago, non riusciva a capire cosa stava succedendo, ma dopo pochi secondi, il corpo del imperatore si illuminò e quel corpo affascinante era di nuovo coperto da un armatura nera… Rukawa alzò lo sguardo, e Sakuragi lesse pura sete di sangue in quei occhi freddi.

Nello stesso tempo Hiroaki faceva uno duello sanguinante con il marchese donnaiolo. Le spade si incrociarono generando intorno a loro scintille argentate. Hiroaki con un sorriso tetro seguiva le mosse di Akira, la verità però era un’altra… ammirava il suo corpo ben fatto, anche se nessuno l’avrebbe mai capito. Poi per far si che i propri movimenti fossero più veloci si tolse il suo mantello color blu. Mentre Sendoh lo imito con il suo perenne sorriso.

"Sapete generale,…, spero davvero che sapete fare di meglio di quello che avete fatto fino ad ora… se no sarete tropo presto morti,…, e per essere sincero, non ho voglia di uccidere un uomo cosi affascinante."

"Beh,…, principe Hiroaki nemmeno voi siete da meno."

Entrambi sorridevano, ma fin troppo presto per i gusti di Akira, Hiroaki tornò serio e scatto in avanti attaccandolo. Con tutta la sua furia attacco il marchese, che per sua fortuna notò la mossa del ragazzo.

"Togliete mi una curiosità vostra altezza."

"Ve la tolgo,…, assieme ala vostra vita."

"Per caso la spada nelle vostre mani e avvelenata?"

"No,…, preferisco ammazzare le mie vittime,…, e poi quel trucco lo usa mio fratello… L’imperatore Rukawa."

Akira guardo Hiroaki, e poi decidete che era il suo turno d'attaccare.

"Vi chiamate Nobunaga,…, un nome che non si addice ad una creatura malvagia, come voi definite di esserlo."

"E voi Maki,…, volete che velo mostri?"

"Con l'arco non so se si riesce a misurare bene,…, sapete usare la spada?"

"Se non la sapessi usare non sarei degno di essere chiamata fratello dell’Imperatore della morte."

"Allora, vi sfido con la spada."

Nobunaga mette giù il suo arco lasciatole dalla mamma e grido le parole magiche:

"Amazarin krinomet agintus, spada delle stelle che m'appartieni, appari davanti a me e aiutami a sconfiggere chiunque mi vuole fare del male, o dea della morte tu che proteggi la mia famiglia da millenni interi dammi la forza!"

Nelle mani della ragazza appari una spada con il manico delle stelle, mentre sul suo viso apparve un sorriso dolce che facendo incantare Maki a guardarlo – capendo che quell’arma aveva un importanza superiore per il giovane dai capelli neri,…, ma subito quel sorriso si dissolse e apparve un sorriso cattivo con un sguardo assassino. Lord Maki ammagliato della bellezza di Nobunaga dimentico quasi che doveva combatterlo, perciò il suo primo attacco lo schivò difficilmente. Il generale saltò in dietro e sfilò la spada dal fodero e si preparo al attacco dicendo:

"Si che siete un imperiamo… cattivo… ma di una rara bellezza…”

"Ma non quanto mia sorella, lei si che sa essere crudele."

Lord Hanagata si trovava alle strette, circondato dai cadaveri dei propri uomini stava fronteggiando una creatura strana, aveva le sembianze di un gatto, ma era molto più grande. L’animale lo stava fissando con i suoi occhi gialli penetranti mentre faceva un rumore simile alle fusa… infatti il gratto si stava divertendo molto a giocare con quelli che per lui erano topi… in quel momento a Toru venne in mente quello che aveva sentito tempo fa… che l’imperatore aveva tre animali di sembianze da gatto, leone e lupo – anche chiamati animali sacri portatori del caos e della morte. Saya attacco Toru con una zampata, ma Hanagata con un movimento fluido schivo gli artigli affilatissimi del animale, sferrando una attacco a sorpresa ferendo l’animale. Saya "miagolo" dal dolore e in preda alla ira e il dolore colpi Hanagata in pieno petto con tutta la forza. Hanagata ebbe la fortuna che il colpo fu talmente forte che lo scaglio in un angolo buio nascondendolo dallo sguardo della gatta, che stancatasi di giocare lo ignorò iniziando a pulirsi la ferita come se niente fosse.

Sakuragi iniziò a rallentare gli attacchi verso l’imperatore, stanco da troppo movimento non riusciva a stargli dietro, ma con piacere notò che non era l’unico in queste condizioni. Anche Rukawa aveva diminuito visibilmente gli attacchi verso il nemico e aveva iniziato a respirare con fatica… non si era ancora ripreso dalla magia usata non troppi giorni fa. Il moretto fece l’ultimo sforzo, scatto in avanti usando la sua velocità sovra umana impiantando nello stomaco del rosso entrambe le spade… sia quella lunga, che quella corta avvelenata. Hanamichi sgranò gli occhi fissando le spade affondate nel suo corpo, alzò le mani prendendole e alzò anche la testa rispecchiandosi nei occhi profondo del ragazzo di fronte a lui… poi tutto iniziò ad essere avvolto nella nebbia… e Sakuragi sorrise cadendo senza coscienza verso L’imperatore che aveva sfilato le spade… direttamente nelle sue braccia. Rukawa sgranò gli occhi poggiando per terra il rosso fissandolo e alzò entrambe le armi sopra la testa per dargli il colpo di grazia… le spade caddero e lui le segui in ginocchia fissando il rosso sdraiato di fronte a lui… per la prima volta in vita sua… Rukawa non ebbe la forza di uccidere… si tolse lentamente la maschera e guardò il ragazzo avvelenato con occhi tristi… qualcosa dentro di lui gli stava dicendo che non doveva uccidere il principe dei ribelli… che sicuramente in un futuro non troppo lontano c’era una cosa riservata a loro due… un altro scontro… ad armi aperte… senza accorgersene si chino sopra Hanamichi poggiando delicatamente le sue labbra fredde su quelle morbide e calde usando un incantesimo di annullamento del veleno… e guarigione lenta… si rialzò rimettendosi la maschera bianca e telepaticamente contattò i due fratelli.

Hiroaki stava con la spada alzata fissando nei occhi Akira che stava sdraiato per terra sorridendo e guardando, pur sapendo che non aveva scampo, il suo sorriso era rimasto… facendo esitare Hiroaki che tremò per un attimo, senza rendersi contò che stava cercando un motivo per graziarlo… e come il richiamo dal cielo nella sua mente risuono la voce del fratello maggiore.

<Ma Fratello… non e da te non uccidere il nemico!>

Sicuramente non poteva ringraziare Rukawa di aver deciso di graziarli, abbasso la spada con un sorriso enigmatico fissando Sendoh che stava per svenire:

“Avete una fortuna sfacciata… voi ribelli…”

Nobunaga intanto aveva affondato la sua spada nel fianco di Maki che cadde in ginocchio:

“Esaudireste l’ultimo desiderio di un condannato a morte, principe Nobunaga?”

Il ragazzo ci pensò un attimo, poi annui…

“Vorrei un vostro bacio…”

Il giovane principe dai capelli neri sgrano gli occhi fissandolo…

“Niente scherzi però.”

“Niente scherzi… giurò sul mio onore…”

Nobunaga si avvicinò a Maki con il la spada puntatagli alla gola… si chinò con grazia sul generale, poggiando le proprie labbra su quelle del nemico. Maki colse l’occasione passando la lunga sopra di esse chiedendo di entrare, il che il più piccolo accetto volentieri. Le loro lingue si incontrarono facendo passare l’elettricità sulla spina dorsale di Nobu che approfondì il bacio… in quel momento gli arrivò il messaggio del fratello maggiore, e il ragazzo senza accorgersene ne fu felice… si stacco dal bacio e colpì con il dorso della spada alla nuca il generale facendolo svenire…

“Nh… sei fortunato generale Maki… molto fortunato…”

Nel hangar si incontrarono, Nobunaga con Maki gravemente ferito e svenuto, Hiroaki con Akira mezzo morto, Saya con Hanagata quasi dissanguato, Miyu con Fujima al quanto mordicchiato ma ancora vivo, Cerberos con Fukuda vivo ma ferito e infine Mitsui con Jin entrambi feriti ma ancora in piedi. Rukawa con Sakuragi tra le braccia, e un sorriso freddo nascosto dalla maschera squadrò i presenti… con soddisfazione notò che alla peggio hanno avuto proprio i ribelli…

-Tsuzuki-

Saya: tadaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan
Ru: che tadan… che cavolo è successo…
Nobu: *_* ho baciato l’immanso capitanooooo
Maki: brava Saya
Hana: come… mi bacia e io manco lo soooooo noooo teme sayaaaa
Saya: nya nya….


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