Dedicato: A Ise con tutto il mio cuore. Che ha
letto la storia originale e mi ha dato la conferma che sarebbe carino
come AU di Slam Dunk. Oltre che mi ha dato il titolo ^_^; Come al
Solito in ritardo... ma cmq... AUGURI CAPO NAIKA....
Note: Questa era una storia che inizia a scrivere ormai 5 anni fa,
ancora prima che conobbi il mio ragazzo. Ma non l’ho mai finita. Adesso
l’ho ritrovata e mi è venuta l’idea di trasformarla in Au Slam
Dunk, e devo solo ringraziare Ise che ha deciso di seguirmi in questa
impresa assurda ^_^
Universe
Parte IV- La
Prima Battaglia
di Saya
La
squadriglia di Akira Sendoh si avvicinò con gran velocità
alla fortezza mobile, senza permettere agli imperiali di capire che
si stavano avvicinando. Il pericolo iniziava ad essere presente, ma
loro errano guerrieri addestrati anche a morire per la causa e non
avevano paura. Il secondo squadrone che si avvicinò fu quello
di Shinichi Maki con le sue aquile d’oro. E l’ultimo ma non meno importante
fu quello di Sakuragi con la sua squadra di prima linea, ed, infatti
i primi a procedere con l’attacco, furono proprio i soldati di Sakuragi,
capitanati da lui, poi, furono seguiti dalla squadriglia di Sendoh,
mentre Maki sarebbe rimasto con i suoi a coprire la via di fuga. Sakuragi
diede l’ultimo segnale prima di abbordare la nave madre di Rukawa.
Sakuragi si intrufolò nella fortezza con i suoi cacciatori.
Tutto era estremamente buio e tetro, sembrava di essere entrati in
delle catacombe senza luce. I ribelli invadevano lentamente lo spazio
oscuro dell’astronave… fino a che Hanamichi non si fermò di
scatto, per aver calpestato qualcosa,…, con estrema lentezza abbasso
il suo sguardo sul pavimento e con orrore scopri che era una mano
… una mano di una creatura umanoide… con segni visibili di denti aguzzi…
“Ma cosa fanno
qui alle vittime?”
Sussurrò
piano il ragazzo, e Fukuda gli rispose silenziosamente:
“Si dice che le
diano da mangiare agli animaletti dell’imperatore.”
“Si, ora me lo
ricordo, e vero, quei tre animali leggendari.”
Sospirò
il giovane principe, ma Hanagata aggiunse con tono preoccupato:
“Lo seguono sempre.”
“Andiamo avanti…”
Il punto opposto
della fortezza fu marcato dall’entrata della squadra degli invisibili
capitanata dal generale Sendoh. Silenziosamente si avviarono verso
il cuore della nave spaziale, cercando di evitare tutti gli allarmi
senza successo… uno scattò…
Entrambe le squadre capirono che non erano stati abbastanza accorti,
li avevano notati, adesso dovevano solo entrare, trovare l’imperatore
è ucciderlo… facile come bere un bicchiere d’acqua no? Iniziò
la corsa contro il tempo, verso il cuore della nave, verso l’imperatore
Rukawa.
Nel momento in
cui l’allarme scattò, Hiroaki stava duellando con Mitsui,…,
i due si guardarono e la prima cosa che Hiroaki fece fu recuperare
la propria maschera mettendosela per coprire il suo viso d’angelo…
sulle sue labbra apparve un ghigno…
“Finalmente un
po’ di sangue fresco.”
<Fratello,…,
RUKAWA,…, svegliati, ci sono degli intrusi nella nave madre.>
Rukawa si sveglio
di soprasalto guardandosi intorno, ma che razza di tempismo avevano
avuto questi che lo attaccavano, proprio mentre lui stava riposando,
dovevano attaccarlo?… la persona che guidava i pazzi, doveva avere
una mente brillante, oltre che completamente andata…
“Saya, Cerberos,
Miyu,…, preparatevi, ci sarà del sangue fresco presto per voi,
su devo incantarvi le armature addosso…”
I tre animali si sedettero di fronte al loro padrone che prese tre
sfere diverse poggiandole sulle loro fronti. Si scaturì un
energia che illuminò i corpi dei tre animali, ed infine di
fronte a Rukawa c’erano le sue adorate creature in armatura. Il ragazzo
si guardo intorno e prese la sua maschera posandola sul suo viso pallido
nascondendolo, lasciando intravedere solo i suoi due occhi di ghiaccio.
Prese la quarta sfera la guardò per un attimo, poi la vestaglia
che indossava scivolò leggermente, accarezzando ogni parte
del suo corpo perfetto… lasciandolo nudo esposto all’aria… alzò
la mano delicata poggiando la sfera sul proprio petto, e da essa scaturì
la luce creando un armatura che si adeguava perfettamente al suo corpo.
<Nobu, preparati
anche tu, ci sono degli intrusi, userai l’arco della mamma!>
<Ok Rukawa,
sono pronto!>
Tutta la nave
era ai piedi, o meglio dire era nel caos, la gente correva preparandosi
per gli scontri, finalmente avevano scorto anche i caccia fuori nello
spazio, Hiroaki e Mitsui errano gia pronti alle loro postazioni ed
aspettavano le squadriglie che erano riuscite a penetrare nella nave.
La squadriglia di Hanamichi si divise in tre parti, Sakuragi andò
da solo (te la senti calda? ndSaya -.- ndHana) verso le stanze dell’Imperatore.
Come la squadriglia di Sakuragi si divise, cosi Rukawa mandò
i suoi animaletti in tre parti diverse, e per pura coincidenza lui
scelse proprio il corridoio che lo portava verso il principe Sakuragi.
Hiroaki aspettava la squadriglia guidata dal dongiovanni Akira Sendoh,
Mitsui attendeva quella sotto i comandi di Kiicho Fukuda, e gli animaletti
stavano per trovare davanti a loro Toru Hanagata e Kenji Fujima. Nobunaga
intanto uscì fuori dalla nave sul così detto terrazzo…
e senza pensarci due volte iniziò a scagliare le possenti frecce
di fuoco verso le aquile D’Oro con una precisione unica…
Hanamichi stava
quasi correndo per paura di non riuscire ad arrivare dove voleva quando
una figura si stagliò di fronte a lui, … l’uomo mascherato
gli venne incontro con passo leggero ma deciso e a qualche metro si
fermò fissandolo mentre la sua voce fredda echeggiò
nel corridoio:
“Chi sei intruso?”
Sakuragi sorrise
uno di quei suoi soliti sorrisi da buffone, ma continuò a guardare
l’uomo serio:
“Credo che dovete
prima voi presentarvi,…”
L’uomo con la
maschera sbuffò, però dovette ammettere, che quel ragazzo
aveva coraggio da vendere… oppure… poteva essere completamente pazzo…
“Forse hai ragione,
io sono Rukawa... L’Imperatore della Morte.”
“Io sono Hanamichi
Sakuragi, colui che voi chiamate il principe dei ribelli e che nell’universo
è conosciuto come il tensai…”
“Mai sentito,…,
però il vostro nome mi ricorda mia madre… che mi parlava spesso
della terra…, dei fiori di… ciliegio…, bando alle ciance, però…
dovete essere forte se siete riuscito ad arrivare fin nel corridoio
principale.”
“Lo sono,…, infondo
sono un genio... ma nemmeno voi sembrate un agnellino”
“Io sono la volpe
mio caro, pero voi avete fortuna, io adesso non sono in grado di usare
la magia, perciò combatteremo ad armi pari.”
Anche se non vedeva
le sue labbra, il rosso sapeva benissimo che Rukawa stava sogghignando
mentre diceva quelle parole. Lo fissò mentre l’imperatore con
eleganza estrasse le spade dai foderi sulla schiena impugnandole come
da manuale. Hanamichi intanto aveva poggiato la mano sul manico della
propria spada tirandola fuori con forza, senza mai distogliere lo
sguardo dal suo avversario. ‘Dove ho già visto questi occhi?
Li ho gia visti ne sono sicuro, e pure questa maschera, ma dove?’
“Preparatevi,
principe dei ribelli, voglio assaggiare la vostra abilità,…”
“Ed io la vostra,
Imperatore della Morte, vediamo se siete bravo con le armi quanto
nella magia.”
Le spade si incrociarono
facendo scintille. I visi dei due combattenti si avvicinarono e Sakuragi,
si leccò lentamente le labbra per il concentramento, il che
ebbe un effetto strano su Rukawa, che con il suo sguardo freddo seguì
ogni movimento di quella lingua. Spinse con forza via il rosso, guardandolo
ancora di più con odio, per quello che gli faceva provare…
si stava eccitando…
Intanto da un'altra
parte della nave Hanagata stava faccia a faccia con la gattina, che
senza farsi troppi problemi stava massacrando i suoi uomini, nessuno
riusciva a farle niente, l’armatura che indossava era quasi insuperabile…
il generale doveva pensare in fretta prima che anche lui finisse tra
le fauci di Saya. Infine rimasero solo loro due… gli occhi pungenti
del gatto gigantesco si piantarono in quelli di Toru… sembravano studiarsi
a vicenda…
Akira stava correndo
da solo verso il cuore della nave quando notò una persona seduta
con la spada tra le mani… sembrava come se aspettasse qualcuno. Alzò
la mano e la squadriglia si fermò, con la stessa mano diede
il segno a loro di proseguire nel corridoio a destra, mentre lui con
passi leggeri si avvicinò al ragazzo in armatura. Una voce
fredda giunse alle sue orecchie.
“Dove credete
di andare?”
“Parla con me
bel signorino?”
“Che fa? Pure
lo spiritoso?”
“Per niente,…,
io sono Akira Sendoh dell’esercito ribelle, e lei signorino?"
“He, io sono il
principe imperiale Hiroaki. Siete terrestre per caso?”
“Ohho, mi sono
imbattuto nel braccio destro del grande Rukawa, suo fratello Hiroaki,
interessante,…, no non sono terrestre,…ma sarà vero quello
che si dice in giro, che lei sa usare benissimo la spada?”
Hiroaki si giro
verso lui fissandolo con i suoi profondi occhi, come se lo studiasse
e infine disse:
“Perché
non proviamo, infondo, mi ci voleva un po’ d’allenamento.”
“Ai vostri servizi,
anche se non è mia abitudine combattere contro persone delicate
come lei.”
“Credo che non
sarete più così sarcastico quando vi mancherà
qualche parte del corpo.”
I due si inchinarono
uno di fronte ad altro ed il combattimento ebbe inizio… intanto fuori
dalla fortezza protetto dalla sua bolla Nobunaga faceva capire ai
presenti, cosa significasse essere maestro di archi magici… e specialisti
nella magia. Quando Maki si avvicinò a lui, senti il ragazzo
contare:
“26…ecco arriva
anche il 27… quanto sono bravo… mio fratello sarà fiero di
me…”
“Signorino cosa
ci fa lei qui tutto da solo?”
Nobunaga guardò
l’uomo dietro di lui con la coda del occhio e con un sorriso rispose:
“Non vedi mi sto
divertendo,…, sto battendo il mio record… non ho ancora sprecato nemmeno
una freccia…”
Finalmente abbassò
l’arco girandosi verso l’uomo e fece un leggero inchino:
“Nobunaga, fratello
minore di Rukawa… il che fa di me un principe imperiale… e lei è?”
“Generale Shini’chi
Maki, a capo delle Aquile D’Oro.”
“Mi vorrebbe sfidare
per caso signore?”
-fine 4-
Tutti: ...
Saya: *nascosta che controlla se qualcuno la sta cercando per ucciderla*
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