Dedicato: A Ise con tutto il mio cuore. Che ha
letto la storia originale e mi ha dato la conferma che sarebbe carino
come AU di Slam Dunk. Oltre che mi ha dato il titolo ^_^
Note: Questa era una storia che inizia a scrivere ormai 5 anni fa,
ancora prima che conobbi il mio ragazzo. Ma non l’ho mai finita. Adesso
l’ho ritrovata e mi è venuta l’idea di trasformarla in Au Slam
Dunk, e devo solo ringraziare Ise che ha deciso di seguirmi in questa
impresa assurda ^_^
Universe
Parte II -
La prima notizia della ribeglione
di Saya
Rukawa
entrò nella propria stanza, era al quanto stanco anche se rilassato,
grazie al bagno di sangue che si era fatto poco prima. Sicuramente,
non si tolse lo sfizio di farsi la doccia fredda per togliersi i residui
del vitae bollente, del quale il suo corpo si era impregnato. Il suo
viso bellissimo non era coperto con la sua solita maschera, e finalmente
si notarono i lineamenti dolci del viso pallidissimo. I suoi occhi
blu scuro scrutarono l’immensa stanza come per cercare qualcuno. Continuò
ad asciugarsi i capelli con l’asciugamano nero.
“Chi
sa forse il pasto di oggi era tropo pesante, lo dicevo io che gli
abbinanti di Mao erano troppo indigesti,…, Saya, Cerberos, Miyu, su
cuccioli, venite dal papà.”
A quel
punto entrarono tre creature dalle misure gigantesche, una dava l’apparenza
di un gatto troppo cresciuto, con dei denti perfettamente affilati,
poi c’era una che sembrava un lupo, con delle zanne enormi e alla
fine una che assomigliava ad un leone, con una criniera bianca, ma
il corpo nero. Questi erano gli animaletti di Rukawa. Si addicevano
perfettamente alla figura dell’imperatore della morte, occhi assettati
di odio e musi pieni di sangue bevuto dopo il bagno del loro padrone.
Rukawa accarezzò la “gatta” dicendogli:
“Mia
cara Saya, com’e stato il pasto d’oggi, spero che vi siete divisi
bene quei corpi e che avete fatto divertire Hiroaki.”
Con una
bassa “voce” Saya miagolò guardando verso il suo padrone. Poi
l’uomo si giro e accarezzò anche le altre due belve vicine
all’enorme gatta. E anche il Leone e il lupo si avvicinarono a lui
cercando le coccole.
“Mhm,
Cerberos, Miyu, spero che state bene anche voi.”
I due
animali annuirono come se avessero capito di cosa parlava il loro
padrone, entrambi accarezzati dalle mani pallide del imperatore. Rukawa
girò la testa verso il letto pensando: ‘Dovrei riposarmi un
po’ oggi ho perso parecchia energia scatenando quel incantesimo, ma
si perché no’
<Hiroaki,
Kyota, io vado a riposare, vi chiederei di non svegliarmi se non per
qualcosa di veramente importante.>
<Si
Ru.>
<Sarà
fatto fratello>
Ore che
aveva avvertito i fratelli, era arrivato il momento di sdraiarsi e
riposare, per riprendere forza. Alzò il lenzuolo di seta nera
sdraiandosi sul morbido letto e coprendosi. I tre animali leggendari,
si avvicinarono al letto, ma nessuno dei tre osò salirci, sapendo
bene che l’ultima volta che l’avevano fatto, avevano distrutto il
letto del loro padrone, facendolo quasi arrabbiare… fortunatamente
era finito tutto in una risata.
Nelle stanze di
Hiroaki c’era Kyota che suonava un’arpa (O____O eh e da quando sa
suonare l’arpa kyota? ndSaya … ndKyota), ed emanava dei suoni meravigliosi.
Era un musicista nato, somigliava molto alla madre Elisa, colei che
ha fatto innamorare l’imperatore Kaos, e l’aveva fatto decidere di
distruggere se stesso e la propria moglie per il bene del suo Impero
galattico, lasciando tutto nelle mani di un ragazzino di 16 anni,
che doveva badare anche ai due fratelli minori. Però, prima
di neutralizzarsi aveva donato al ragazzo dei poteri straordinari
e tutta la malvagità che gli restava nel corpo, chiedendogli
di portare morte e distruzione nell’universo intero. Hiroaki ascoltò
la dolce e tetra melodia, che nei comuni mortali avrebbe fatto gelare
il sangue nelle vene. Poi prese in mano Diablo cominciando a pulirla,
come se fosse stata una creatura vivente, e per lui lo era, Diablo
rappresentava il primo regalalo di Rukawa a Hiroaki, assieme all’armata
della morte. Tutto era silenzioso ed oscuro, in un certo senso si
poteva dire che nella fortezza regnava la pace. Tutti erano ignari
della presenza delle anime ribelli su un remoto pianeta dello spazio.
------* su un
pianeta remoto dello spazio *---------
Guardando
meglio la superficie del pianeta si nota subito una costruzione strana,
che sembra una fortezza e un palazzo nello stesso tempo.
“Signore,
signore,…”
“Ditemi
Lord Fujima.”
“Ci è
giunta la notizia che la stella Mao e stata distrutta assieme a tutti
i suoi abitanti.”
“Fammi
indovinare, e stato di nuovo l’imperatore Rukawa?”
“Sì,
gli abitanti si sono opposti alle regole dell’impero della morte e
cosi Rukawa si è vendicato con le sue stesse mani usando uno
dei suoi incantesimi più potenti.”
“Ho capito,
Lord Fujima va insieme a Lord Hanagata a localizzare l’esatte coordinate
della Fortezza della Morte.”
“Sarà
fatto signore.”
L’uomo
che stava vicino alla finestra mostrava una regalità straordinaria,
infatti era l’unico abitante rimasto della stella Antarius, la sua
patria era stata distrutta ancora dal vecchio imperatore, ma il ragazzo
aveva giurato di vendicarsi e così a poco a poco aveva costruito
l’armata dei ribelli. Era il giovane principe che sarebbe stato giustiziato
durante una festa in onore della morte, ma era riuscito a scappare
prima.
“Hanamichi,
a cosa pensi?”
Sentendo
questo nome il giovane si voltò verso la porta vedendo là
il suo più valido aiutante, oltre che migliore amico.
“Ah,
sei tu Akira?”
“Allora
a cosa stai pensando?”
“Niente,…,
mh, mento, sai che e stata distrutta un’altra stella?”
“Si me
l’hanno riferito, e venuto Toru a dirmelo.”
“Un’altro
pianeta vittima dell’impero. Sai la cosa che non comprendo,…, come
può essere un uomo a fare tutto ciò, non capisco proprio.”
“Si hai
ragione, si dice che è ancora più crudele del vecchio
imperatore, e che quando qualcuno si mette contro di lui, si scomoda
tanto da dargli il colpo di grazia di persona, annunciando la sua
venuta con un cielo rosso sangue.”
“Già,
e sai un’altra cosa, questa l’abbiamo saputa da poco,…, sembra che
Rukawa adori farsi il bagno di sangue, uccidendo le proprie vittime
da solo, e poi i corpi normalmente li getta da spuntino ai suoi tre
animaletti.”
“Si,
l’ho sentita Hana.”
“Ho dato
l’ordine di rintracciare le coordinate della Fortezza della Morte,
così almeno sapremo dove si dirige e forse riusciremo a salvare,
se non il pianeta magari gli abitanti.”
“Si hai
ragione,…, Hana è meglio che ti riposi un po’, lavori troppo,
baderò io a tutto.”
“Si,
lo faro Akira, vado nelle mie camere, se vi serve qualcosa, non esitare
a svegliarmi.”
Con queste
parole si allontanò dalla sala comandi dirigendosi verso le
sue stanze. Entrando nella sua camera da letto si tolse il mantello
nero, e la spada che portava appesa alla vita. Poco dopo si mosse
verso il bagno e decise di farsi una doccia fredda per via del troppo
stress. Quando entrò nel bagno, per primo tolse l’uniforme,
mettendo alla luce il suo splendido corpo. Poi entrò nella
doccia aprì l’acqua fredda, e mentre essa viaggiava lungo il
suo corpo perfetto lui chiuse gli occhi pensando alle parole dell’indovina
Ise. Lei aveva sempre ragione, sapeva sempre cosa sarebbe successo,
e infatti aveva predetto anche la fine di Mao. Ma le parole che lei
gli aveva detto fermandolo nel corridoio, cosa potevano significare?
Attento all’amore, non si sa mai quando apparirà e chi colpirà.
“Mh,
ma cosa voleva dire Ise? Non capisco, forse dovrei chiederlo ai saggi,
mah chissà, per ora è meglio che mi metta a riposare
non si sa mai.”
Dicendo
questo uscì dal bagno e rientrò nella camera da letto.
Alla fine si stesse sulle lenzuala di seta bianca. Addormentandosi
di colpo.
Nello
stesso momento nella sala Spy Detector cercavano di localizzare le
coordinate della più grande fortezza volante mai esistita.
“Capo,
capo, credo di averla localizzata!”
Il generale
Fukuda Kitcho si girò verso il soldato chiedendo:
“Dimmi
le coordinate”
“Non
sappiamo le esatte coordinate, dobbiamo aspettare. Sappiamo solo che
e ora sta nella costellazione Gemini,…, e che non va ne avanti ne
indietro, sembra che si e fermata li, tra le due stelle Kastus e Letus.”
“Non
è che siano già…”
“No,
Kiccho, non credo, l’imperatore non può usare gli incantesimi
più potenti subito uno dietro l’altro.”
“Ah,
Jin, sei tu,…, come lo sai?”
“Be sono
mezzo mago anch’io, lo sai,…, sono sicuro che adesso sta riposando.”
“Allora
sarebbe meglio fare l’attacco dopo che lui ha usato uno dei suoi incantesimi?”
“In un
certo senso sì”
“Di cosa
state discutendo?”
“Signore
abbiamo trovato la costellazione dove c’è adesso la fortezza
di Rukawa”
“Dove?”
“E ferma
nella costellazione Gemini, non si sa perché.”
“Ci sono
gia le coordinate esatte?”
“No,
signore, però è certo che sono nel settore Z, molto
vicini ai pianeti Kastus e Letus.”
“Ok,
dite al Generale Fujima ed ad Hanagata, e venite anche voi due Fukuda
e Jin, di recarsi nella sala comandi.”
“Si, generale
Sendoh.”
- fine
2 -
Saya: Aaaaaaa
il 2 cortissimo ç_ç
Hana: ma almeno sono apparso
Ru: in che senso smile man migliore amico di Hana
Saya: non puo?
Maki: Kyota e tuo fratello…
Fuji: non vedi che qui tutti i pg siamo messi a cavolo
Saya: ALLA PROSSIMA ^_^ AL CAPITOLO 3
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