DISCLAIMER: I personaggi sono d'Inoue-sensei
NOTE: Il copyright della litigata appertiene a loro sanno benissimo chi sono


Uniti dal destino

di Saya & Seimei


E' un pomeriggio di primavera come ce ne sono stati tanti e ancora tanti ce ne saranno.
Gli uccellini cinguettano felici sugli alberi e dalla palestra dell'Istituto superiore Shohoku proviene il rumore inconfondibile di una partita di basket.
Una partita molto speciale.
Eccezionalmente per quel giorno erano rientrati in campo l'ex capitano Akagi e l'ex vicecapitano Kogure.
Una partita per rievocare i fasti dell'anno precedente.
Schierato in campo il quintetto base, composto da Akagi, centro e capitano, Miyagi, playmaker, Mitsui, guardia, Rukawa, ala piccola e Sakuragi, ala grande.
Contro di loro una formazione piuttosto particolare, nella quale compaiono giocatori del calibro di Sendoh, Uozumi, Fukuda e Koshino del Ryonan, Fujima e Hanagata dello Shoyo, Maki, Jin e Kyota del Kainan. 
Una specie di rimpatriata quindi, dove tutti cercano di dare il meglio di sè.
E' una partita molto dura, soprattutto per quelli del team avversario.
Infatti lo Shohoku sembra molto più in forma del solito, e questo è dovuto sicuramente alla grande intesa che c'è fra Rukawa e Hanamichi, che sembrano volare su quel campo da basket, come e meglio di chiunque altro.

Palleggio perfetto, scambi veloci, nemmeno fossero nati apposta per giocare insieme.

Ma qualcuno che conosce molto bene entrambi i giocatori, ha notato qualcosa che non quadra.
Giocano al massimo delle loro possibilità, e sono inarrestabili, ma fra di loro è come se ci fosse una continua tensione, che prima o poi li farà cadere in errore.

<Cosa ti succede Hanamichi?> pensava Yohei Mito guardando l'amico, i cui occhi erano spenti e privi di qualsiasi entusiasmo. <Che forse... no, non è possibile! Quella storia è chiusa da un pezzo! Ora Hanamichi sta con Haruko, non può essere ancora lì a pensarci!>

Ma Mito si sbagliava.
Il peggio doveva ancora venire.

Fine primo tempo.
I giocatori si dirigono verso le rispettive panchine. 66 a 58 per lo Shohoku. 
"Oh Hanamichi sei stato bravissimo" starnazzò Haruko andandogli incontro e sfiorandogli le labbra con un bacio.
"Grazie Haruko!" si limitò a rispondere Hanamichi, scostando appena il viso.
Non sapeva nemmeno lui perchè, ma i baci di Haruko non gli davano lo stesso calore di quelli di... di... oh al diavolo! Non poteva mettersi a pensare a lui in un momento simile. Ora stava con Haruko! Era ciò che aveva sempre sognato, no? E allora cos'erano quei pensieri che gli vorticavano in testa?

Rukawa aveva assistito alla scena, comprendendo subito cosa passasse nella testa del rossino. E si decise ad agire.
Si avvicinò a lui e gli mise, senza farsi troppo notare, una mano sul sedere, sussurrandogli dolcemente all'orecchio: "I miei baci erano meglio vero? Ti piacerebbe ripetere l'esperienza adesso, nello spogliatoio?"
Poi si spostò da lui, e si allontanò di qualche passo, per non dare troppo nell'occhio.

Hamamichi sussultò a quel contatto.
<Dio quanto mi mancano i suoi baci...> 
A quel pensiero scosse violentemente la testa.
E iniziò ad urlare davanti a tutti.

"Ehi Rukawa!" sbraitò il rossino "Vaffanculo, sei uno stronzo! Vai a farti fottere tu e le tue proposte del cazzo!"

Rukawa si voltò.
Il volto impassibile, l'espressione indecifrabile.
Tutti si aspettavano che non rispondesse, o che si limitasse ad un semplice 'idiota' come era suo solito.
Ma stavolta non sarebbe stato in silenzio, no, non avrebbe taciuto.
Quel rossino rompiballe era parte di lui, e non poteva più farne a meno.
Vederlo insieme a quella deficiente della Akagi poi lo faceva stare ancora più male.
E allora, con grande stupore di tutti, Rukawa parlò.

"Hanamichi, come al solito non capisci un cazzo di me"

Hanamichi non si aspettava una reazione del genere.
Preso dall'ansia e dall'agitazione, e anche dai dubbi, Hanamichi fece la cosa sbagliata, anzi, disse la cosa sbagliata.

"Mi hai rotto coglioni frocio di merda"

A quelle parole tutti, o quasi, sussultarono.

Rukawa era gay.
E, a quanto pare, faceva delle proposte ad Hanamichi.
Mito si mise una mano sulla fronte e scosse la testa.
Perchè Hanamichi era così cretino?

"Sai che ti dico Hana? Sei solo un povero bigotto..."
"Bigotto a me? Ti conviene scappare Kitsune, stai rischiando di prenderle sul serio!"
"Sei solo un represso del cavolo!"

"Rukawa, Hanamichi adesso smettetela! So che lo state facendo apposta! Lasciate perdere e rimettetevi a giocare!" 
Ma la vocetta stridula di Haruko non bastò a far scemare la tensione che si era creata tra loro.
Anzi, non fece altro che aumentare l'incazzatura di Rukawa.


"Represso a chi, Kitsune pietrificata? Sei tu lo stronzo che non sa quando è ora di smetterla!"
"Fottiti Hana! Sei solo un cazzone avariato! Uno che non capisce cosa vuole!"
"Ma stai zitto, deficiente! Sei tu che continui a provarci con me"
"Guarda che non mi crea più di due problemi se non me lo dai!"
"Io non ti do proprio un bel niente! E questo dovresti saperlo ormai. Ma tu devi sempre esagerare!"
"Te lo ripeto! Fottiti Hana! Sei solo un povero idiota!"
"Io mi fotto quanto mi pare Ru. Sarai tu a non essere fottuto mai più da me!"
"Ma chi ti vuole sfigato!"
"Tu, cazzone! Sono giorni che mi tormenti! Ste sparate del cazzo potresti pure risparmiartele! Almeno usalo quel cazzo di neurone che hai al posto del cervello diosanto!"

La situazione stava degenerando.
Haruko piangeva come una fontana.
Il suo ragazzo e il suo migliore amico stavano litigando per qualcosa che lei non capiva proprio.
Era come se Rukawa stesse rinfacciando qualcosa ad Hanamichi.
Qualcosa che c'era stato tra loro.
Ma non era possibile.
Hanamichi non era gay.

Sendoh si avvicinò di soppiatto a Mitsui, e gli mise un braccio attorno alla vita. La guardia dello Shohoku appoggiò il proprio braccio su quello di Sendoh, stringendosi più a lui.
"Ma quando lo capirà Hanamichi che lui e Rukawa sono fatti l'uno per l'altro?" Chiese sottovoce l'asso del Ryonan al suo ragazzo.
"Non lo so. Ora fammi ascoltare perchè qui c'è aria di rivelazioni importanti..."


"Io non sono una di quelle galline che ti muore dietro, Hana!"
"Ah no? E da quando non lo sei? A me pareva di sì!"
"Succhiamelo Hana!"
"Mi sembra di aver già dato in questo senso!"

Un moto di sorpresa aleggiò sugli spettatori di quella lite, che sarebbe sicuramente entrata negli annali come la più strana della storia dello Shohoku.

"Sei solo un fottuto finocchio represso!"
"Io finocchio? Qui l'unico finocchio sei tu Ru! Levati dalle palle, che qui ho da fare!"
"Hana, stai attento o va a finire male! Non devi provocarmi, o saranno guai!"
"Guarda che non mi fai paura"
"E allora ammettilo che mi scoperesti qui, adesso, davanti a tutti!"
"Cazzo! Se ti dico di no è no! Non è che tu devi continuare a provarci! E che cazzo! E' no. Categorico. No e basta!"
"Oh, Tensai dei poveri! Si può sapere chi ti credi di essere? Ti ripeto che no sono una di quelle deficienti che ti porti a letto!"
"Ma chi cazzo sei tu per dirmi cosa devo fare!!!!!!"
"Prima dici di amarmi, poi ti sale la repressione da frocio da cantina e ti tiri indietro... e ti metti a fare l'etero come se nulla fosse successo! Svegliati Hana!!!!!!!!"
"Mi tiro indietro? Sei tu cazzo che vuoi sempre aver tutto! Porca di quella puttana, troia impestata!"
"Ok io me ne vado! Non ci resto qui a giocare sta merda essiccata di un finocchio represso"
"Ru, lasciatelo dire! Sei solo un coglione!"
"Hana, fai poco la checca isterica, che non ti si addice!"
"Io checca? Come ti permetti? Qui l'unica checca sei tu! Sei tu che esageri sempre, cazzo! Mi hai rotto"
"Non dire che non ti avevo avvisato!"

Mentre diceva quelle parole, Rukawa prese lo slancio e sferrò un destro alla mascella di Hanamichi, che barcollò, portandosi un mano alla bocca, che iniziava a sanguinare un poco.

Ma stranamente Sakuragi non ricambiò il colpo. 
Anzi. 
Fece una cosa ancora più strana. 
Rise.

"Che fai passi alle maniere forti perchè sai che ho ragione?"
"Hana, smettila o ti devasto!"
"Ok la smetto! Ma solo perchè sono stufo di dare spettacolo. Ora usciamo, e la risolviamo da soli... io e te! E non provare mai più a toccarmi o ti ammazzo di botte!"

I due ragazzi guardarono gli altri.
Poi si diressoro verso la porta della palestra ed uscirono.
Haruko li seguì.
Gli altri fecero per muoversi, ma Mitsui, Sendoh, Akagi e Kogure glielo impedirono.
"Fermi! Questa è una faccenda che devono risolvere da soli. E se avranno un po' di fortuna, Hanamichi mollerà quella cretina di mia sorella, e si rimetterà con Rukawa. Almeno spero..."

Camminando in silenzio uno in fianco all'altro, con Haruko appena dietro di loro, Hanamichi e Rukawa raggiunsero il parco, dove tante volte avevano giocato insieme.

"Ora siamo soli! Hai altro da dirmi?"
"Perchè mi stuzzichi sempre Hana? Quando fai fallo apposta su di me per cadermi addosso, quando mi lanci quegli sguardi che mi eccito solo a pensarci.. Perchè lo fai, me lo spieghi? Perchè prima mi stuzzichi e poi ti tiri indietro?"
"Io no ho mai fatto niente di tutto ciò!!"
"E dillo che ti piacciono i maschi!"
"Coglione! Sfigato, frocio di merda! A me i maschi fanno schifo!"
"Sei solo un falso, demente e stronzo!"
"Prima forse ne ero attratto. Ma ora i maschi no mi piacciono più, cerca di ficcartelo in testa, per Dio!!!!!"
"Sei solo un fottuto traditore! Ti odio Hanamichi!"

Un colpo al cuore.
Due parole.
Ti.
Odio.
E così tanta amarezza.
Avrebbe voluto urlare che no poteva odiarlo, che non era possibile, ma non ce la fece ad abbandonare l'orgoglio e a cedere.

"Ma vai a cagare và! Non capisci un cazzo"
"Ti giuro Hana! Mi fai venir voglia di incularti senza vaselina! Prometto che ti correggo la scoliosi!!"
"Tu invece copriti la bocca con la mano, tappati il naso e scoreggia, magari ti si stura il cervello"
"Ti farò così male che ti troverai a pregare Dio di farmi venire al più presto, per smettere di piangere!"
"Lo vedi che sei tu? Ma che cazzo vuoi diosanto!!!! Ti ho giù detto che NON MI INTERESSA!!! Forse in passato c'è stato qualcosa fra di noi. Ma ti assicuro che ora no! Non può più esserci niente!"

Haruko sussultò.
Come sarebbe a dire in passato c'era stato qualcosa fra loro?
Quando?
Come?
Perchè lei non se ne era accorta?
(Perchè sei un'idiota NDSei&Saya)

"Tu nn capisci quello che provo porca vacca zozza troia puttana e ladra!!!"
"Smettila Ru! Non cambio idea, nemmeno se ti metti a farmi un pompino qua adesso!"
"Però quando eravamo in stanza assieme durante il campionato non ti sei tirato indietro! Hai goduto mentre mi fottevi!! Fottuto ricchione infiltrato!!!!"
"Anche se in passato ho avuto i miei momenti non significa che tu debba pensare che abbia voglia di nuovo del tuo cazzo!"
"Guarda che io non sono qua a sbavarti dietro, e che cazzo! Non sono mica come sta deficiente di Haruko che ti sbava dietro ogni volta che la guardi!"
"Ma che cazzo ne sai tu di Haruko? Non ti permettere! Lei è la mia ragazza! Lasciala fuori da noi due. Noi siamo una cosa che con lei non c'entra un cazzo!"
"Era per dire che non sono una di quelle scemette che ti piangono dietro! Se voglio io i sentimenti li lascio fuori, e mi limito a scoparti!"
"Ma io non voglio che sia così e sono sicuro che nemmeno tu lo vuoi"

"ADESSO BASTA!!!!" La voce di Haruko si era levata alta e acuta, al di sopra delle loro, che, per quanto la litigata fosse violenta, erano comunque tenute in un tono ragionevole.
"Basta mi avete rotto!" disse la ragazza fra le lacrime "I panni sporchi vanno lavati in casa, capito?"

"Qua di sporco ci sono solo le mutande di Hanamichi, piene dei liquidi organici di tutti quelli che se lo trombano"
"Ru, adesso mi hai veramente rotto i coglioni!"
"E tu mi hai cagato il cazzo! Ti piaceva succhiarmelo!"

La lotta verbale fra i due sembrava non dovesse avere fine.
Haruko si accasciò a terra, sotto il peso delle rivelazioni che aveva avuto in quei pochi minuti.
Entrambi i ragazzi di cui era innamorata (stava con Hanamichi ma amava ancora Rukawa[Ma che stronzaaaaa!NdSaya Vero, sta zoccola! NDSei]) avevano senz'ombra di dubbio avuto un relazione omosessuale.
Non poteva essere vero.
Non DOVEVA essere vero.
Quei due la disgustavano profondamente.
GAY!
Che schifo, che orrore, che pena!
Si alzò e si parò fra di loro, la schiena a Rukawa, il viso rigato di lacrime verso Hanamichi.

"Mi fate schifo" disse, la voce arrochita e bassa, a causa della tgensione.

"Cosa hai detto?" dissero contemporaneamente i due ragazzi.

"MI FATE SCHIFOOOOOOOOOOOOOOO!!!!" 
Haruko aveva urlato con tutta la forza della sua disperazione.

Hanamichi guardò Rukawa, e trasalì.

"P-perchè scusa?" chiese il rossino con voce tremante. "Vabbè, forse abbiamo esagerato con gli insulti, ma non mi sembra peggio del solito!"

"Non è per quello. MI FATE SCHIFO PERCHE' SIETE DUE SPORCHE CHECCHE SENZA MORALE!!! ANZI NO! TU" disse indicando Rukawa "TU, PORCO INFIDO E SUICIO, HAI TIRATO IL MIO HANAMICHI NELLE TUE SPIRE DA OMOSESSUALE PERVERTITO! Hana-chan. dì a questo pervertito chi è che ami veramente"

Hanamichi sussultò.
Chi amava veramente?
NO ne era sicuro.
Spostò lo sguardo da Haruko a Rukawa, e poi di nuovo su Haruko.
Fissò i suoi capelli castani, e il suo viso teso per la rabbia.
Pensò alla prima volta che l'aveva vista, a quello che lei gli aveva insegnato, e i momenti che avevano trascorso insieme.
E allora prese una decisione.

"Lui."
"Visto Rukawa, è me che COSAAAAAAAAAAAAAA?"
"Lui. Io amo lui. Lo amo con tutto me stesso, e solo ora mi sono accorto di quanto tu sia stupida, bigotta, ignorante e babbuina! Non meriti nemmeno la mia amicizia, sei tu a farmi schifo! Piccola e insulsa putt..."

Un dito si posò sulle sue labbra.
"Zitto e baciami, do'aho"

Il cielo fu squarciato da un lampo, e il tuono rimbombò nelle loro orecchie.
Hanamichi prese fra le mani il volto di Rukawa e iniziò a baciarlo piano, sfiorandogli solo le labbra, con delicatezza, nemmeno avesse paura di romperlo.
Poi il bacio si fece mano a mano più appassionato, finchè le loro lingue non si incontrarono mentre il loro abbraccio si stringeva sempre di più.

I due si staccarono.
"Andiamo a casa mia Hana" disse Kaede prendendolo per mano.

Haruko, rimasta sola, si accasciò nuovamente a terra, senza forze, mentre una pioggia fredda si mescolava alle sue lacrime.

"Piango, e il cielo piange con me" pensò la ragazza disperata.

Quello che Haruko non poteva sapere, era che in realtà, la pioggia bagnava felice quei due ragazzi, che stavano correndo verso casa, pieni del loro amore rinato.


Infatti la pioggia continuava a scendere indisturbata sui due ragazzi che correvano. 
Il rosso teneva il moro per la mano, e sembrava che lo trascinasse dietro di sè con un urgenza indescrivibile. 

Hanamichi non ce l'aveva più fatta a mentire a se stesso e agli altri. 

In quel momento non gliene fregava un granchè se qualcuno lo avesse visto tenere la mano della Kitsune. 
Dovevano arrivare al più presto a casa di Rukawa, non ce la faceva davvero più. 
Rukawa correva al suo fianco, in silenzio, ma questo era naturale.
Questa volta però non era per via del suo carattere che se ne stava zitto, ma per la felicità. 
Alla fine Hanamichi aveva ammesso di amarlo. 

Finalmente davanti alla porta chiusa, Rukawa si fece avanti, cercando freneticamente le chiavi, erano da qualche parte, dovevano esserci. 
Mentre la povera kitsune cercava, il tensai inizio a baciargli il collo, e al moretto scapparono un po di sospiri piu intensi. 
Trovò le chiavi, mentre il rosso trovava la sua bocca.
Infilo l chiavi nella serratura contraccambiando il bacio con passione. (ehehehe, che carino questo doppio senso =3 miaoNdSaya Hn NdRu Sei proprio stupida! NdHana Hey!!! NOn offendere la mia amica!!! NDSei Scusa,,, NdHana). 

La porta si apri dietro alla schiena del numero 11 dello Shokoku e il rossino lo spinse dentro per poi chiudere la porta a chiave, affinchè nessuno li disturbasse. 

Hanamichi si imbambolò a guardare Kaede, più bello che mai, mentre le gocci di pioggia gli scendevano dai capelli su quel viso pallido. 
Sembrava un angelo in quella semi-oscurità... 
Ma che sembrava!!! Lui ERA un angelo. 

Il numero 10 dello Shokoku si lecco le labbra, ma non disse niente.
Passarono qualche secondo, che a loro sembrava un'eternità a guardarsi ammirandosi l'un'l'altro. 

Poi Sakuragi lentamente si avvicinò e sussurrò:
"Ti prenderai un raffreddore...."
con un tono così malizioso, che fece venire i brividi al moretto davanti a lui. 

A questo punto Rukawa tirò a sè il rosso, baciandolo con forza sulla bocca, per poi staccarsi, prenderlo per mano e trascinarlo verso le scale per andare in camera sua. 

Hamanichi al secondo scalino ne aproffittò per baciare il volpino, mentre le sue mani furtivamente trovano la via per andare sotto la maglietta inzuppata. 

Quando le mani gelide del tensai entrarono in contatto con la pelle calda della volpe, Kaede sgranò gli occhi staccandosi dal bacio passionale tra lui e il suo koibito, il quale colse al volo l'opportunità, per liberarlo dalla maglietta bagnata. 

Di nuovo i loro occhi si incontrarono e Kaede sorrise uno dei suoi sorrisi unici (Sfido io... non sorride maiNdSaya Vero^^NDSei) e Rukawa contraccambiò il favore, togliendo la maglietta al suo do'aho, che lo abbraccio di nuovo, stringendolo a sè. 

I loro petti entrarono in contatto, qualcosa di magico, e il bacio divento ancora più bisognoso. 
Hanamichi non riusciva a tenere le mani a posto, e quasi subito inizio a lavorare sul bottone dei pantaloni del volpino. 

Tutto questo succedeva mentre loro lentamente, come delle tartarughe, salivano la rampa di scale che li separava dalla camera, sempre più eccitati. 

Sentendo le mani del tensai sui pantaloni, Kaede infilo le sue mani aprendo prima i bottoni nei pantaloni del altro. 
Avevano bisogno d'aria e il bacio fini per l'ennesima volta, e di nuovo silenzio mentre si liberavano anche dei pantaloni. 

Hanamichi prese Kaede tra le braccia e lo sollevò, portandolo verso la camera. 
Entro e chiuse la porta, su quelle scale, piene di indumenti lasciati dal profondo bisogno di stare nel abbraccio dell'amato. 

Hanamichi poggiò delicatamente Rukawa sul letto nella stanza della Kitsune, e lo guardo direttamente negli occhi, ammirandolo... 

le sue mani scivolarono lungo il corpo, per liberarsi del ultimo pezzo di vestito: i boxer. 

Finalmente Kaede era sdraiato di fronte a lui in tutta la sua gloria. 
La volpe attiro il rosso su di se per poterlo baciare di nuovo, era come se non riuscise a vivere senza i suoi baci. 

Lentamente i baci di Hanamichi iniziarono a scendere, mentre accarezzava con la bocca il collo del moretto, lasciando una striscia di saliva, per arrivare al primo capezzolo. 

Lo prese in bocca leccando gentilmente intorno, per poi prenderlo tra i denti e mordicchiarlo, finchè non senti che si era indurito per l'eccitazione. 

Kaede si mordeva il labbro superiore per non gemere, mentre Hanamichi si dedicava al capezzolo sinistro, giocando con il destro tra le mani. 
Finalmente soddisfatto del proprio lavoro continuo la sua eccitante e tortuosa corsa verso il basso. 

Kaede apri di nuovo gli occhi e seguì Hanamichi, che era arrivato tra le sue gambe, e con una mano gliele aveva fatte allargare, alzando gli occhi verso il suo koibito. 

Poi con una mano Sakuragi inizio ad accarezzare il dentro delle cosce, mentre la sua bocca scese sulla punta del membro eretto del suo amante baciandolo delicatamente. 

Un ghigno malefico apparve sulle sue labbra, quando iniziò a torturare la volpe sotto di lui. 

Con la lingua lentamente scese dalla punta verso i testicoli, leccando per bene ogni parte del membro di Kaede, mentre quest'ultimo gemeva, e sembrava perso nelle sensazioni che gli stava regalando il suo tensai. 

Finalmente Hanamichi si decise, e lo prese in bocca, succhiandolo e leccandolo delicatamente, mentre una mano saliva verso il viso di Rukawa. 

Quando le dita toccano la sua bocca, il volpino iniziò a succhiarle, sapendo cosa voleva il suo Hana. 
Soddisfatto della lavoro della bocca di Kaede, che gli aveva cosparso le dita di saliva, Hanamichi si dedicò completamente a far godere il suo amante. 

Giocando con la erezione dura del numero 11, inserì anche il primo dito nella fessura stretta, preparandolo per poterlo penetrare, come già aveva fatto tempo prima. 

Il primo dito fu raggiunto anche dal secondo, e oramai Kaede gemeva a voce alta, sussultava e ripeteva il nome di Hanamichi come una litania.

"Hana PRENDIMI!"

Il tensai non se lo fece dire due volte, sapeva, che il suo volpino era preparato. 
Si alzò e si posizionò tra le gambe del suo amore, mentre questo alzò le ginocchia per abbracciarlo con le gambe intorno alla vita. 

I loro sguardi si incontrarono nel momento esatto in cui Sakuragi iniziò a penetrare, mai si staccarono, dedizione completa. 
Amore. 

La danza più vecchia del mondo ebbe inizio, ed entrambi si muovevano in perfetta sincronia, le spinte diventarono sempre più urgenti, ed entrambi gemevano abbastanza audacemente. 

Sakuragi non ce la faceva più, cosi per aiutare Kaede per raggiungere il paradiso insieme, mentre spingeva dentro di lui, prese in mano anche il suo membro duro come la roccia, e seguendo il ritmo dei loro corpi iniziò un massaggio sempre più potente. 

Era quello che serviva, e Kaede toccò il cielo con un dito, gridando a voce alta tutto il suo amore per Hanamichi, e anche quest'ultimo un secondo dopo lo raggiunse invocando il nome del volpino.

Sul letto due figure abbracciate, il viso del moretto appoggiato sul petto del rosso, in un silenzio confortante. 

Hanamichi cercava di dire qualcosa, ma non sapeva come, in fondo doveva delle scuse alla sua Kitsune, per tutto quello che gli aveva fatto. 

Sospirò e Kaede alzò lo sguardo.... 

blu specchiato nel nocciola, 

si guardarono per qualche minuto e poi il tensai finalmente si decise di dire quello che pensava:

"Senti Kacchan....lo so che il mio comportamento ti ha fatto soffrire molto ma..."

Sembrava che Rukawa volesse dire qualcosa (Ao, propio quando devi stare zitto te te metti a parlare? NdSaya Senti, a scrivere sei te mica io NdRu ...NdSaya), ma Sakuragi lo fermò appoggiandogli un dito sulle sue labbra con un sorriso:

"Fammi finire Kitsune.... io... ero convinto di essere etero... e poi sei arrivato tu e mi hai sconvolto completamente le idee.... lo so... questo non mi giustifica... ma posso solo dirti cosa penso... e cosa ho capito...."

Accarezzò il viso del suo volpino e continuo a parlare:

"Non esiste etero... e non esiste omo... esiste solo l'amore folle che unisce due persone i cui cuori sono destinati fin dalla notte dei tempi..."

Senti l'abbraccio di Kaede rafforzarsi e senti anche delle lacrime calde bagnare il suo corpo, strinse il suo koibito più a sè e gli sollevò il viso leccando via le lacrime.

"Un amore..... che ci unirà per sempre...."

Hanamichi annui e baciò dolcemente Rukawa sulle labbra. Poi prese il lenzuolo e li coprì entrambi... 

Poco dopo si erano entrambi profondamente addormentati, stretti nell'abbraccio della persona che più amavano al mondo.


----------------------------*Owari*--------------------------


Saya: Hey Kae-kun... spero che ti piaccia questa volta la Lemon....
Ru: ZzzzzZZZzzzZZZZ
Saya: -.-;;;;
Hana: Bhe si può andare.....
Seimei: Come può andare??????? E' fantastica!!!!!!!!
Hana: Se lo dici tu allora deve essere vero! (-____-)
Saya: Che fai sfotti?
Seimei: già! Non ci prendere in giro!
Rukawa: Ok basta. Do'aho andiamo che ho qualcosa da dirti...
Hanamichi *blush*

Seimei&LadyShinigami: Volevamo ringraziare due nostri amici per averci dato l'ispirazione per questa fic.
La lite, e le frasi usate nella lite, sono ispirate a vciò che si sono detti loro, facendoci divertire un mondo!!!!
GRAZIE RAGAZZI!
SIETE GRANDI!!!!!!!!!!!!!!
UN BACIONE A VOI E A TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO QUESTE RIGHE!



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