PARTE: 1/1
Note: fondamentalmente questa dovrebbe essere una PWP, ma conosciamo tutti la mia incapacità nello scrivere una scena di sesso come dio comanda, quindi voi fate finta che sia scritta bene... al più potete sempre metterci un po' di fantasia, no? ^^;;;
Poi... lo so, vi avevo promesso di non scrivere più fanfic ma non ce l'ho fatta, questo è un pensiero che mi ha attraversato la mentre in un attimo di follia. Avete ragione: avrei dovuto lasciarlo dov'era ma se l'avessi fatto poi mi avrebbe tormentato vita natural durante e voi non volete questo, vero?




L'unica volta

di Alessia


Il caldo opprimente, il Sole era allo zenith.
Il pianeta Rudeze non era affatto ospitale con quel clima desertico.
Trunks cercava di capire dove fosse il guasto alla navicella senza risultati. Goku, al suo fianco, cercava di aiutarlo per quanto possibile, passandogli gli strumenti o l'acqua.
"Basta! Ci rinuncio!" gettò la chiave inglese nella cassetta degli attrezzi frustrato.
"Dai Trunks, non fare così..." Goku cercava di consolarlo come meglio poteva, ma senza risultati degni di merito.
"Ho bisogno di un po' di riposo" e così dicendo si rimise la camicia per poi alzarsi in volo.
Goku lo vide allontanarsi e sospirando rientrò sulla navicella per mangiare qualcosa. Aveva fame.

Si fermò nei pressi di una piccola oasi.
Si fece avanti tra la vegetazione sino a raggiungere un piccolo laghetto; un corso d'acqua sotterraneo che affiorava in superficie e che aveva permesso a quelle piante di crescere rigogliose.
Si inginocchiò e raccolse nei palmi delle mani un po' d'acqua gettandosela sul viso.
Ripeté l'operazione più volte e alla fine si asciugò il volto con la camicia.
Con un sospiro si lasciò cadere all'indietro sull'erba, le braccia aperte.
*Goten...*
Quanto gli mancava il suo migliore amico.
Ma in realtà per Trunks Goten non era solo un amico, era la persona che amava.
Lo sapeva da molto tempo e solo lui sapeva quanto avesse cercato di combattere i suoi sentimenti. Ma tutta la sua forza di saiyan non era servita a nulla e alla fine si era arreso.
Amava Goten e non c'era nulla che potesse fare per impedirselo.
Se suo padre avesse scoperto questi suoi sentimenti per un altro ragazzo lo avrebbe come minimo fatto a pezzi.
Per un attimo si ritrovò a sperare che succedesse.
Tutto pur di non soffrire più come faceva adesso.
Vedere Goten ogni volta con la sua ragazza, vederlo tenerla per mano e camminare fra la gente felice. Vederlo rivolgerle sorrisi che gli mozzavano il fiato, osservarlo ridere e coprirla di mille attenzioni tutte particolari.
Gemette di dolore.
Tutto questo lo stava uccidendo di una morte lenta e dolorosa.
Sapere che non avrebbe mai potuto tenerlo per mano, che i suoi dolci sorrisi non sarebbero mai stati per lui.
Una lacrima solitaria scese lungo lo zigomo per poi esaurire la sua corsa sulla linea della mascella.
Quando aveva scoperto che sarebbe stato Goten il terzo membro dell'equipaggio aveva sentito il suo cuore fermarsi per poi riprendere a battere accelerato.
Aveva deciso di usare quell'anno per cercare di capire cosa l'altro provasse nei suoi confronti e, se ne avesse trovato il coraggio, di confessargli i suoi.
La speranza di poter vedere i suoi sentimenti ricambiati, di poter sfiorare il viso di Goten con le sue mani, di poterlo baciare, di poter fare l'amore con lui... aveva riposto tanto di quelle speranze in questo viaggio e poi... poi Pan aveva rovinato tutto!
Lei e la sua maledetta voglia di avventura, di essere trattata come un'adulta e non come una bambina qual'era.
Voleva odiarla ma non ci riusciva. Non del tutto almeno.
Quella ragazzina pestifera aveva distrutto tutti i suoi progetti, tutte le sue speranze ma al contempo gli aveva anche risparmiato il dolore del rifiuto di Goten, di cui una parte di Trunks era sicuro.
Si rimise seduto sull'erba con fatica, quei pensieri avevano logorato le sue ultime forze.
Osservò con bramosia l'acqua del laghetto e con un ultimo sforzo si alzò, si spogliò e poi come un bambino corse verso l'acqua tuffandovisi.
Nuotò a lungo, fece il morto a galla, giocò con l'acqua come un bambino. Quando si sentì pronto uscì e si distese al sole per asciugarsi.

Era sazio.
Almeno per il momento.
Tornò fuori e notò che Trunks non aveva ancora fatto ritorno, ed ora che ci faceva caso non vedeva da diverso tempo neanche Pan.
Alzandosi in volo andò alla ricerca dei due.
Odiava stare da solo. Soprattutto da quando il drago Shenron l'aveva fatto tornare bambino.
All'inizio gli era piaciuta la cosa, poter di nuovo vivere quella fase così piena di bellezza della vita. Neanche il dispiacere di Chichi lo aveva toccato più di tanto.
Essere tornato piccolo gli piaceva troppo.
Almeno fino a quando non aveva visto il dolore negli occhi di Vegeta. Solo in quel momento si era reso conto di cosa significasse essere tornato bambino.
Niente più scontri, niente più sfide, niente più allenamenti, niente più... notti infuocate, baci rubati, carezze mozzafiato.
Ora odiava la sua condizione a dispetto di quanto facesse vedere agli altri.
La salvezza della Terra era importante, era il suo pianeta e l'aveva già protetto così tante volte, ma adesso... adesso l'unico motivo per cui era alla ricerca di quelle maledette sfere era per poter tornare adulto.
In quel momento la Terra e i suoi abitanti erano l'ultimo dei suoi pensieri, lui voleva tornare grande solo ed unicamente per il suo Principe.
Non per i suoi amici, non per i suoi figli, non per sua moglie... solo ed esclusivamente per Vegeta.
Ricordava con una stretta al cuore come Vegeta si fosse rifiutato di toccarlo o di baciarlo da quando era in quelle condizioni.
"Non sono un pedofilo!" l'aveva cacciato via col suo solito tono burbero ma Goku era stato sicuro che stesse scherzando, invece...
Si asciugò gli occhi rabbiosamente.
*Un saiyan non piange!* quante volte glielo aveva ripetuto Vegeta?
Eppure il giorno della loro partenza... da uno degli oblò della navicella era sicuro di aver visto gli occhi del suo Principe divenire lucidi.
Poco prima l'aveva trascinato in una stanza buia, l'aveva preso in braccio, premuto contro il muro e baciato con una passione di cui non l'aveva mai creduto capace.
"Vedi di tornare alla dimensioni degne di un guerriero saiyan" gli aveva detto prima di uscire e lasciarlo lì col battito accelerato mentre si lasciava scivolare lungo la parete sino al pavimento.
Riscuotendosi dai suoi ricordi si concentrò sulla ricerca di Pan e Trunks cercando di captarne l'aurea.
Si bloccò e guardò in basso.
Sentiva l'energia di Trunks provenire da quella piccola oasi.
Atterrò a poca distanza dal ragazzo e si avvicinò per richiamare la sua attenzione quando si rese conto che l'altro era completamente nudo.
Rimase fermo in contemplazione di quel corpo perfetto scolpito dai duri allenamenti di Vegeta.
*Vegeta...*
Nelle vene di Trunks scorreva il sangue della famiglia reale dei Saiyan, il sangue di Vegeta.
Chissà... chissà se il suo sapore, il suo profumo era simile a quello del Principe.
Deglutì a vuoto.
Si sollevò da terra di alcuni centimetri avvicinandosi a quel corpo ancora imperlato da alcune gocce d'acqua. Una gli aveva attraversato la guancia, come fosse stata una lacrima.
Un'altra era in equilibrio sulla punta di un capezzolo, eretto a causa della brezza leggera che soffiava.
Allungò una mano per sfiorare quel viso i cui lineamenti gli ricordavano Vegeta, ma la bloccò a pochi millimetri da esso per poi ritrarla.
Cosa stava facendo?
Trunks!
Quello era Trunks!
Il miglior amico di suo figlio Goten, il ragazzino che aveva visto crescere, che li aveva aiutati a sconfiggere Majin-bu... il figlio di Vegeta!
Il figlio di Vegeta!
Figlio... Vegeta...
Vegeta...
Il suo sguardo fu di nuovo catturato da quella perla d'acqua sul capezzolo. Era così innocente ma al contempo sensuale, eccitante.
Si inginocchiò al suo fianco continuando ad osservarlo. I lineamenti del viso, i muscoli scolpiti con fatica, le mani dalle dita così lunghe, e poi... quella goccia che lo attirava magneticamente.
Come se il suo spirito fosse scisso dal corpo, Goku si osservò chinare lentamente il capo e posare le labbra sul capezzolo per berne la goccia d'acqua e succhiarlo delicatamente.
Il corpo di Trunks era caldo, riscaldato dai raggi del Sole, il suo sapore dolce... molto simile a quello di Vegeta.
Con delicatezza di spostò e cominciò a bere tutte le gocce d'acqua che gli imperlavano il petto.
*Vegeta...*

Socchiuse gli occhi lentamente risvegliandosi dal suo sogno.
Goten era al suo fianco e gli baciava il petto delicatamente. Dio! Era così bello! L'anima pervasa da una gioia incontenibile, il corpo scosso da brividi di eccitazione.
Vedeva le fronde delle palme sopra di se ma le sensazioni del suo sogno non accennavano a placarsi.
Volse lo sguardo in basso e vide Goku chino su di lui.
"Goku..." un sussurro impercettibile ma che in quel silenzio aveva assunto le proporzioni di uno sparo assordante.
Il guerriero dal corpo di bambino alzò la testa di scatto fissando negli occhi Trunks.
Profondi occhi scuri in cui perdersi come quelli di Goten.
Goku: il padre del suo Goten.
Lo stesso sangue, gli stessi occhi, la stessa allegria.
Allungò una mano sfiorandogli una guancia, sorridendogli e Goku ricambiò il sorriso, avvicinando il viso a quello di Trunks. Occhi negli occhi, stettero così per alcuni secondi, sino a quando Trunks non sollevò un po' la testa e sfiorò le labbra di Goku con le sue.
Erano così morbide, il loro sapore così dolce... chissà se Goten aveva lo stesso sapore?
A poco a poco il bacio divenne più profondo.
Trunks leccò piano le labbra di Goku chiedendogli il permesso di entrare; permesso che fu accordato assieme ad un piccolo gemito di piacere.
Sentì le piccole mani di Goku posarsi delicatamente sul suo petto e timidamente stuzzicare i capezzoli con la punta delle dita.
Assaporò il gusto della bocca di cui, dopo un piccolo duello con la lingua di Goku, aveva ottenuto il controllo. Un singulto di piacere lo pervase quando sentì la punta di un capezzolo stretto fra due dita.
Aprì gli occhi e vide il corpo di Goku a pochi centimetri dal suo, il suo viso solcato da espressioni di puro piacere.
Sentiva il suo corpo reagire, sentiva la voglia di toccare l'altro crescere dentro di se. Senza interrompere il bacio si mise seduto e cominciò ad aprire la casacca di Goku.
Fece scivolare le dita lungo il collo, sino a sfiorare il petto, l'addome, di quel corpo acerbo.
Lentamente scivolò via dalla bocca di Goku per iniziare a deporre baci su tutto il viso, sulla linea della mascella, sul collo.
Sentì Goku sussurrare il nome di suo padre ma non gliene importò nulla.
Forse Goku lo stava usando, ma anche lui stava facendo la stessa cosa.
L'altro cercò di divincolarsi dal suo abbraccio e Trunks allentò la stretta intorno alla sua vita. Sorrideva ma il suo sguardo era lontano mille miglia da lì, perso in chissà quali fantasie.
Lo osservò sorridergli mentre la sua bocca tornava a succhiare i suoi capezzoli e poi sempre più giù.
Posò il palmo delle mani sull'erba morbida, reclinando il capo all'indietro.

Gli occhi chiusi, le labbra dischiuse da cui faceva capolino la punta della lingua, il volto arrossato... il viso di Trunks era il ritratto del piacere.
Ma agli di Goku il ragazzo che aveva davanti non era Trunks; no, quello era Vegeta.
Il suo Vegeta... il suo Principe.
Sfiorò il membro gonfio e un gemito, soffocato, di piacere giunse alle sue orecchie.
All'inizio ne leccò tutta la lunghezza, lentamente... il più lentamente possibile nonostante gli incitamenti di Trunks.
Poi, con la punta della lingua, leccò via i primi succhi del piacere dal gusto salato.
Infine, quando anche Goku non bramava null'altro che quello lo prese in bocca. Non tutto, la sua bocca non era abbastanza grande per contenerlo interamente.
Iniziò con un lento movimento su e giù, lasciandoselo scivolare fra le labbra umide e gonfie, mordendolo leggero ogni tanto.
Allo stesso tempo infilò una mano nei pantaloni per masturbarsi.
Sentì il corpo irrigidirsi, segno che l'orgasmo era per l'altro vicino così smise. Non voleva che tutto finisse così presto. Si alzò in piedi e finì di spogliarsi dei pochi indumenti che aveva ancora indosso.

Aprì gli occhi di scatto, una protesta sulle labbra, quando vide Goku nudo di fronte a se.
Rendendosi conto del suo egoismo sorrise e poggiò una mano sul suo petto.
Avvicinò le labbra alla base del collo, baciandolo, mentre la mano vagava senza meta su quel corpo così piccolo.
Sfiorava casuale i capezzoli da cui si allontanava subito. Scese lungo il fianco sino alla caviglia che massaggiò piano con le dita. Sentì le mani di Goku posarsi sulle sue spalle per non perdere l'equilibrio, vide le sue labbra dischiudersi ma nessun suono uscirne.
Succhiò la delicata pelle del collo e al contempo la mano iniziò a risalire passando per l'interno.
I muscoli del polpaccio, il ginocchio, la morbida pelle dell'interno coscia, sino ad arrivare al suo scopo. Il piccolo, ma eccitato, membro di Goku.
"Siamo precoci..." sussurrò scherzando.
Un gemito di piacere uscì da quella piccola bocca che Trunks si affrettò a chiudere con la sua. Era la prima volta che assaggiava il suo stesso sapore dalle labbra di qualcun altro.
Lo prese per la vita, interrompendo per un attimo il bacio e lo sdraiò sul prato.
Si fissarono negli occhi per alcuni minuti, incapaci di parlare o di tirarsi indietro.
Avrebbero dovuto farlo, fermarsi, ma per loro era impossibile.
Per Goku quello era Vegeta e per Trunks gli occhi nei quali si specchiava erano quelli di Goten. Si stavano usando a vicenda nell'impossibilità di avere ciò che desideravano.
Goku socchiuse gli occhi premendo il proprio bacino verso quello di Trunks impaziente.
Gli sfiorò le labbra con un dito "Calma... non avere fretta..." e lentamente violentò la sua bocca con la prima falange del dito che Goku leccò avidamente continuando a fissare l'altro voglioso e implorante.

Da uno le dita divennero due e lui continuò a succhiargliele come fossero la pietanza più prelibata che avesse mai assaggiato.
Sentiva la lingua e la bocca del suo compagno tracciare sentieri infuocati sulla sua pelle liscia e fresca di adolescente.
Sentiva i suoi denti lasciare segni sulla pelle quasi come a marchiarlo di sua proprietà.
All'improvviso il suo piccolo membro eretto fu avvolto dalle labbra di Trunks.
Il respiro gli si fermò in gola per un momento.
Riprese a leccare le dita mentre sentiva la bocca di Trunks abbandonarlo per scendere più in basso.
Gli stuzzicò l'ano con la punta della lingua, umettandolo con un poco di saliva all'esterno per poi penetralo delicatamente.
Suoni inarticolati uscirono dalla sua bocca ma tutto il corpo implorava per una sola cosa. Cominciò a muoversi chiedendo di più.
Sentì una mano premergli sullo stomaco per tenerlo fermo mentre Trunks si metteva in ginocchio fra le sue gambe divaricate.
Gli tolse le dita dalla bocca e Goku prese un profondo respiro. Trunks sorrideva malizioso mentre avvicinava quelle dita alla loro meta.
Stuzzicò piano con la prima falange dell'indice la sua piccola apertura. Entrò delicatamente col primo dito, fermandosi alcuni secondi per farlo abituare a quella violazione.
Vide gli occhi di Goku inumidirsi "Ti prego..." sussurrò spingendosi verso di lui.
Lentamente iniziò a muovere il dito dentro di lui, accarezzandolo per tutto il corpo con l'altra mano. Quando capì che si era abituato piano piano lo penetrò anche col medio.
Il corpo di Goku s'irrigidì e il fiato gli si spezzò.
Era troppo stretto, non poteva.
Si stava tirando indietro quando l'altro gli prese una mano baciandone il palmo.
"Ti prego..." sussurrò spingendo il bacino verso di lui.
Annuì sorridendogli e piano continuò a penetrarlo. I suoi muscoli anali si ribellavano a quella violazione, irrigidendosi e cercando di cacciare il corpo estraneo. Goku respirò profondamente cercando di calmarsi sino a quando non sentì tutti i suoi muscoli rilassarsi.
Allora, con delicatezza Trunks iniziò a muovere le dita dentro di lui, sfiorando più e più volte quel punto particolare che lo faceva andare in estasi.
Lo prese per il polso cercando di attirarlo più vicino a se per avere le labbra di Trunks sulle sue, la sua lingua nella sua bocca. Sentirlo muoversi nella sua bocca e dentro il suo corpo lo faceva sentire meravigliosamente.
Il suo Vegeta era un amante straordinario.

Il suo corpo stava chiedendo di essere soddisfatto, non avrebbe potuto resistere ancora a lungo.
Pose fine al loro bacio, aprendo gli occhi e ritrovandosi in quell'oscurità così dolce.
Le sue dita a cominciarono a muoversi più velocemente mentre l'altra mano iniziò a masturbarlo allo stesso ritmo.
Lo vide serrare gli occhi, le mani stringere due ciuffi d'erba, il suo corpo irrigidirsi per poi essere attraversato dai brividi dell'orgasmo e infine rilassarsi sotto il suo sguardo.
Le sue dita abbandonarono quel corpo e posò un lieve bacio sulle labbra del piccolo Goku.
L'altro aprì gli occhi e gli sorrise, posandogli le mani sul petto, allontanandolo un poco da se.
Piano, ancora un po' scosso da quello strano orgasmo privo di perdita di seme che aveva attraversato il suo corpo, si rialzò in piedi.
Ora era il suo turno di donare piacere al Principe dei Saiyan. Spinse indietro il corpo di Trunks sino a farlo stendere torreggiando su di lui.
"Adesso tocca a me..." sussurrò con occhi pieni di promesse. Si sdraiò sul corpo di Trunks mentre le mani vagavano curiose.
Dalle labbra al collo, al petto, i capezzoli, l'addome, l'ombelico... e alle mani seguirono le labbra. Quelle piccole e morbide labbra che senza indugi lo stavano facendo impazzire.
Poi tutto, il piccolo corpo premuto contro il suo, le mani delicate, la bocca vorace, tutto lo abbandonò per alcuni istanti. Stava per aprire gli occhi, protestare quando sentì il suo membro accolto fra due labbra e gli occhi si spalancarono sorpresi.
Sembrava che quel piccolo demonio non avesse fatto altro in tutta la sua vita. La bocca si muoveva lentamente, la lingua vellutata che sfiorava la carne, i piccoli denti che lo stavano facendo impazzire.
All'improvviso anche questo finì e Trunks aprì gli occhi per cercare di capire perché il suo dolce Goten lo stesse torturando così.
Vide l'altro sorridergli e mettersi a cavalcioni su di lui. Capendo ciò che Goku voleva fare cercò di tirarsi indietro.
"No, è pericoloso... ti farebbe troppo male..." cercò di dissuaderlo da qualcosa che desiderava anche lui con tutto se stesso.
Non poteva riuscirci.

Sorrise e gli posò un dito sulle labbra.
"Shh... non preoccuparti mio Principe..."
Fece un profondo respiro e piano iniziò a muoversi verso il membro eretto di Trunks.
Quando ne sentì la punta toccare il suo ano si fermò un attimo. Poi, dopo un altro profondo respiro, cominciò a scendere più in basso. Si immobilizzò quando sentì un dolore lancinante attraversargli il corpo, come se lo stessero aprendo a metà.
"Fermati... è pericoloso..." Trunks restò immobile, un po' perché non voleva procurargli ancor più dolore, un po' perché non poteva rinunciare a ciò che voleva proprio adesso.
Goku scosse la testa e nel movimento una lacrima sfuggì al suo controllo scivolandogli lungo la guancia "Lo voglio..." sussurrò piano.
Trunks annuì e avvicinò le sue mani al corpo dell'altro, cercando di dargli un po' di piacere, così da distrarlo almeno un poco dal dolore. Goku tentò di concentrarsi solo sulle mani che vagavano leggere sul suo corpo, sul piacere che queste gli stavano dando.
Riprese a scendere lentamente sul corpo dell'altro.
Sentiva la sua pelle lacerarsi, e probabilmente era proprio così, sentiva il dolore invadere ogni suo nervo e in fondo, in lontananza, un piacere ancora sordo.
Si rese conto che se avesse continuato in questo modo avrebbe sofferto molto di più e così, con un ultimo profondo respiro, si fece coraggio e accolse il resto del pene dentro di se.
Questo gesto sorprese Trunks, le cui mani si fermarono per alcuni istanti per poi riprendere a vagare sul corpo di Goku.
Si concesse alcuni secondi per cercare di riprendersi. Il dolore, il piacere, la sensazione unica di essere pieno sino a credere di morirne. Socchiuse gli occhi, sino a quel momento serrati e vide il suo Principe sorridergli dolcemente e con un piccolo - forse non voluto - movimento del bacino spronarlo a muoversi.
*Non l'abbiamo mai fatto così...*
Sorridendo cercò di rilassare tutti i muscoli per poi iniziare a muoversi piano.
Il membro che faceva entrare e uscire di poco - ogni volta un pochino di più - dal suo corpo lo stava facendo impazzire. Dal dolore, dal piacere... non lo sapeva neanche lui.
A poco a poco però sentì il dolore farsi sempre meno presente e il piacere crescere di secondo in secondo. Portò istintivamente una mano all'inguine ma vi trovò quella di Trunks. Gli sorrise e posò la sua mano su quella dell'altro per dettargli il ritmo che lui desiderava.

Il corpo di Goku si muoveva sempre più deciso e sicuro e lui sentiva il suo membro avvolto da quel calore che lo faceva sentire in paradiso.
Si rese conto che non poteva trattenersi ancora e si lasciò andare. Il corpo scosso da tremiti, il battito farsi sempre più accelerato, i muscoli irrigidirsi.
Sentì il suo seme fuoriuscire per riempire il corpo di Goku che, a sua volta, stava provando di nuovo quello strano orgasmo, che con la sua nuova condizione era normale.
Senza più forze Goku si accasciò sul corpo di Trunks e dopo un ultimo sguardo si addormentarono.

Il sole era sceso ed erano le prime ore del pomeriggio.
Si posò un braccio sugli occhi e sentì l'arto pesante come piombo. Era esausto ma non capiva per quale motivo. Si mosse per cercare di alzarsi e fu allora che lo notò.
Goku.
Sdraiato su di lui.
Nudo.
Ed anche lui lo era.
E tutto gli tornò alla mente.
I loro rapporti: cosa avevano fatto, come lo avevano fatto. Ma quel che era peggio era che Trunks aveva sempre visto Goten.
In realtà una parte di lui sapeva chi era l'altro e si era comportato di conseguenza ma tranne che in quei pochi attimi di lucidità aveva sempre continuato a vedere il viso del ragazzo che amava.
Spostò il corpo di Goku con malagrazia ma l'altro continuò a dormire come se nulla fosse.
Lo sguardo gli cadde suo pene e lo trovò macchiato di sangue. Inorridì a quella vista e si alzò per correre verso il piccolo laghetto. Vi si tuffò iniziando a strofinarsi febbrilmente, voleva cancellare ogni traccia del suo comportamento.
La sua prima volta.
La sua preziosissima prima volta.
L'aveva gettata via come qualcosa di cui disfarsi.
Le lacrime avevano cominciato a bagnargli il viso.
Non era l'atto in se a farlo disperare ma quello che significava. Aveva sempre sognato la sua prima volta con Goten; aveva sognato che sarebbe stata la prima volta per entrambi e l'un l'altro si sarebbero donati ciò che avevano di più prezioso, invece lui aveva gettato via tutto questo con Goku.
"Trunks?"
Si voltò di scatto e si ritrovò davanti Goku, vestito.
"So bene che non lo volevi, non lo volevo neanch'io. E' successo e basta; non possiamo colpevolizzarci a vita però. Questa è stata l'unica volta. Non accadrà più e mai ne parleremo" sorrise lievemente a disagio "Te lo giuro" gli posò i vestiti lì davanti e si girò "Ora vestiti, dobbiamo andare a cercare Pan"
*Pan?*
"D'accordo"
Uscì dall'acqua e si rimise in fretta i suoi vestiti, fece un profondo respiro e si portò accanto a Goku senza degnarlo di uno sguardo, ancora troppo imbarazzato. In verità lui avrebbe voluto parlarne: capire cosa era successo anche all'altro, per quale motivo avesse perso il controllo di se, ricordava che lo chiamava Principe... ma si rendeva conto che era molto meglio non sapere.
Sospirò.
"Sono pronto"
L'altro lo guardò di sfuggita e annuì "Bene, andiamo"
Si alzarono in volo e andarono alla ricerca della piccola e avventurosa Pan.




 
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