Dedico questo capitolo ad Ermione, sperando che se leggerà questa dedica le possa far piacere 

 
 

 


 

 

Un grido silenzioso

 

parte VIII - Paura del sentimento

 

di Vickysweetgirl

 

    

Non ha più rivisto Luca. Solo di sfuggita, quando questo passa in autobus o fa la spesa.
Ma lo evita, certamente lo evita.
Sembra che ogni volta che lo vede si turbi e scappi.

_ “Da cosa scappi piccolo Luca? Non da me, ti prego, non da me. Io ho sviluppato un forte bisogno di sentirti, di vederti, non scappare da me, non devi. Non ne hai motivo.Voglio guardare ancora nel profondo dei tuoi occhi…”

Passano i giorni, le ferite di Luca sembrano guarite. È rimasta solo un leggero segno sotto lo zigomo destro. Infatti ha gia ricominciato a bazzicare i marciapiedi; ma ultimamente gli capita qualcosa che non gli era mai successa prima. Viene sempre più spesso con i clienti e quando lo fa pensa a Dimitri. Lo immagina, gli viene nella mente il suo viso e sente persino il suo inconfondibile profumo. Si sente strano, non è da lui.

Sta rientrando in casa dopo essere stato alla posta. Poco prima di mettere piede dentro il portone del palazzo, vede Dimitri; egli lo guarda serio. Luca si agita e corre in casa, chiudendo a chiave la porta e respirando affannosamente.
_ “Perché reagisco così, dannazione?!”_ si rimprovera il giovane.
Dimitri intanto si apposta sotto casa sua. Guarda verso quella finestra con aria corrucciata e rimane lì, con le mani nelle tasche dei pantaloni.

Aspetta chissà cosa.

Aspetta un segnale.

Aspetta che lui gli apra quella porta…

Aspetta di poterlo guardare negli occhi, come quella volta sulla spiaggia, in cui i loro sguardi si sono incontrati e da allora non si sono più lasciati…

Passano le ore. Inizia a piovere.
Luca si affaccia dalla finestra.
Lo vede. È ancora lì.
_ “Ma perché?! Perché quel deficiente non se ne va?! Cosa si aspetta da me, dannazione!!”
Disperato si appoggia con la fronte al vetro, guardandolo e poi Dimitri alza lo sguardo.

I loro occhi si incontrano.

Luca sussulta.
Non riesce a sostenere il peso di quello sguardo. Gli tremano gli occhi e cede ad un pianto ininterrotto, violento.

E neanche tu capisci il perché, vero Luca?

Non capisci perché ti viene da piangere così, quando tu non piangi mai…

Il moro si sta bagnando e guarda verso di lui con lo sguardo di chi non molla, di chi ha iniziato una partita che vuole vincere. I capelli appiccicati alla fronte, i vestiti bagnati, eppure quegli occhi non cedono, forti più che mai.

Ma quel portone non si apre.

Luca appoggiato con la schiena al letto si tiene le ginocchia al petto e trema.

Trema all’invasione devastante di quell’emozione…

Si affaccia alla finestra. Dimitri se n’è andato. Lo sperava ma desiderava che non lo facesse e ora tira un sospiro che non sa se sia di sollievo o di delusione.
Esce di casa, va a riportare alla biblioteca quel libro che ha finito di leggere. “La ricchezza dell’anima”…
_ “Che stronzate…”
Entra. Sta per sistemare il libro nello scaffale quando dall’angolo della grande libreria sbuca Dimitri, con le braccia conserte, ancora bagnato e lo sguardo truce.
Trasale nel vedere di nuovo quello sguardo._Cosa ci fai qui?
_Cosa ci faccio qui?! Cosa… ci faccio… qui…_ il moro ride sarcastico_ non è divertente ragazzo.
_Cosa vuoi?_ fa per passare ma il moro lo blocca con un braccio._Ah, no! Stavolta non ti lascio andare.
_Si può sapere che vuoi?!

Freddo.

_Cosa voglio? Ascolta, credevo che tra noi si fosse creato qualcosa. Quel bacio mi sembrava fosse significato di più, o era solo una mia impressione?!
È davvero arrabbiato, fa quasi paura.
_Un bacio… cosa può significare mai?_Non posso crederci. Ci stavi o mi sbaglio?!
Dimitri lo blocca contro la libreria._Fammi passare._ gli intima atono.
_No.
_Spostati!
Dimitri gli si fa più vicino, tanto da far sciogliere insieme i loro respiri e parla ancora più a bassa voce, ma con una cadenza più convincente di un urlo._Non riesco più a fare a meno di te.
Luca rimane più colpito di quello che vuole far credere, ma non intende lasciarsi ingannare.
_... non è vero._ susurra.
_Si invece.
_Non c’è quel tipo di rapporto tra noi e non ci sarà mai!_Basta! Lo sento…_ e gli mette una mano sul cuore_ … lo sento che anche tu non mi sei indifferente. Non so cosa sia, ma io e te siamo legati.
_Dimitri, io…_Guardami negli occhi!_ Dimitri perde la pazienza e trattiene Luca per la mascella e per una mano_ Guardami negli occhi e dimmi che non vuoi più vedermi allora._ il rosso non risponde, digrigna i denti e abbassa lo sguardo_ Avanti Luca.
_Io… non ci riesco dannazione!
Gli si getta contro disperato e lo abbraccia, affonda il viso nella sua giacca zuppa, singhiozzando ma senza piangere. A sua volta Dimitri lo abbraccia, avvolgendolo con le sue forti braccia, facendolo sentire protetto, facendolo sentire bene._Luca…
_Dimitri io… non ti odio… non è vero che non voglio più vederti! Non odiarmi ti prego…
Il moro lo stringe di più a sé e posa la testa su quella dell’altro, colto da così tanta tenerezza da sorprendere persino sé stesso.
_Io non ti odio.
_E’ che… nessuno può volermi bene… chi mai vorrebbe bene a…_ si interrompe disgustato da se stesso_ … a uno come me? Chi…
_Io.
_... ho paura di legarmi a qualcuno, ho paura di pentirmene… io… ho paura di qualunque sentimento.
_Io ti voglio bene, Luca.
Passano un po’ di tempo abbracciati tra gli scaffali, nella calma e lontani da occhi indiscreti, sfiorandosi di tanto in tanto le labbra, in lievi baci e in piccoli sfioramenti.
Dopo un po’ si staccano l’uno dall’altro._Frigno come una femminuccia.
Dimitri sorride._No, frigni molto meglio di una femminuccia.
_Idiota!
_Ah, dimenticavo!
Dimitri si dirige verso un tavolo e prende un pacchetto un po’ bagnato che porge a Luca._Cos’è?
_E’ per te. Per il tuo compleanno.
_Co… come fai a sapere che oggi è il mio compleanno?_E’ stato facile se conti che è altrettanto facile rubarti le cose.
_Rubarmi le cose?
_Che ingenuo che sei! La riconosci?_ gli chiede birichino mostrando una carta plastificata._MA… è la mia carta d’identità!
_Esatto.
_Ladro.
_Dai, aprilo.
Luca eccitato scarta il pacchetto. È un cellulare._Tu…
_Ti piace? È gia attivato e ovviamente c’è memorizzato il mio numero._ gli strizza l’occhio.
Luca è senza parole. Non era mai stato trattato gentilmente, nessuno aveva mai onorato il suo compleanno. Certo, non ha amici, nessuno può conoscere il giorno della sua nascita e nessuno ha mai fatto qualcosa per scoprirlo.

Finora…

_Grazie… nessuno mi aveva mai fatto un regalo… che sciocco ad essere così felice per una cosa del genere, eh?
Dimitri gli mette una mano sulla testa e lo attira a se con tenerezza._Non è sciocco. È perché non hai mai avuto la tua infanzia e ti entusiasmi per ciò che non hai mai avuto. Sono felice di… farti felice._ gli da un bacio sulla fronte_ Tanti auguri per i tuoi 18 anni Luca.
Il giovane abbassa gli occhi, imbarazzato e felice.
Questa giornata è stata davvero indimenticabile.
Erano giorni che pensava ai suoi 18 anni, al fatto di festeggiarli solo come al solito e questo l’aveva riempito di amarezza e di odio verso il mondo.
Alza lo sguardo e incontra gli occhi sorridenti e dolci dell’altro.

Gli scende una lacrima a pensare che è il compleanno più bello della sua vita.