Un grido silenzioso

 

parte V

 

di Vikysweetgirl

 

 

5) UN ANIMO SENSIBILE
 
 
TI-TI-TI
TI-TI-TI
La sveglia suona fastidiosa ed impertinente.
Dalle coperte sbuca una mano che tasta il comodino alla sua ricerca. La trova. La spenge.
Dopo un momento si alza a sedere, gli occhi ancora velati dal sonno. Uno sbadiglio enorme e va, a malincuore, in bagno. Sotto la doccia si accorge del succhiotto sul collo lasciatogli dal suo ultimo cliente. Lo sguardo torna ad essere vuoto, poi si riscuote e si lava con forza, tentando, come ogni volta, di cancellare il tocco irriguardoso di quel tizio a cui piaceva troppo succhiare e dappertutto. La pelle diventa rossa.
Indossa le prime cose che trova ed esce di casa.

Dall’altra parte della città, un moro molto attraente fa colazione con cappuccino ed ogni altro ben di Dio sulla tavola. Accanto al burro, un foglio con su tanti numeri è stato letto e riletto centinaia di volte.
Dimitri si veste con calma ed esce di casa per dirigersi al lavoro.

Oggi Luca non ha nulla da fare ed è uscito; la notte si farà attendere per molto.
È passato alla biblioteca comunale prima di sedersi su una panchina del parco e leggere il libro preso in prestito: “La ricchezza dell’anima”. Quel libro l’ha subito colpito. Gli è capitato sotto gli occhi e una forza irresistibile l’ha spinto a prenderlo. Sembra parecchio lungo, ma non importa. Si sente giù. Lui non potrà mai definirsi una persona ricca dentro. Va a letto con chi gli capita solo per denaro e non ha legami.
È solo un corpo che cammina.
Mentre si ripete questo, sente un grido e subito scatta il suo istinto. Cerca con lo sguardo e vede un passeggino scendere a tutta velocità da una discesa ripida. Una donna strilla. Senza sapere bene cosa fare, scatta e corre verso la fine della discesa, dove poi si allunga una strada percorsa da macchine.
Se non si fa subito qualcosa, il bambino verrà travolto dalle automobili.
Corre tra le macchine e si getta per cercare di afferrare il passeggino; riesce ad afferrarlo ma la mano sembra cedergli, quando un’altra, grande e forte, si posa sulla sua, facendola resistere.
Il passeggino impazzito si ferma a pochi centimetri dalla strada.
Luca è ancora sdraiato per terra a pancia in giù, con il braccio teso e il respiro mozzato._Maledizione, c’è mancato davvero poco!
Alza gli occhi e si accorge che l’altro salvatore è Dimitri.
Senza spiegarsi il motivo, nota subito una ciocca di capelli sulla sua fronte.
Il moro guarda in basso e sorride a Luca e gli tende una mano per aiutarlo a rialzarsi, una mano che il ragazzo accetta volentieri, visto che tutta la baraonda di un attimo prima l’ha stravolto.
Si vedono correre incontro la madre del… della bambina che ha il volto deformato dal pianto. È proprio la donna dalle lunghe ciglia.
_Noemi! Grazie, grazie!_ corre ad abbracciare la piccola, poi bacia le mani a Dimitri e, con sua sorpresa, anche a Luca.
Tutto torna più o meno alla normalità. Il rosso raccoglie il suo libro da terra e si dirige di nuovo verso il parco. Dimitri lo guarda e lo segue. Luca si siede ma viene raggiunto dal moro._Sei stato davvero in gamba._ dice al più giovane con l’intento di fargli un complimento._Se non ci fossi stato tu la bambina sarebbe morta.
_Non è vero_ si siede accanto a lui_ perché invece non la vedi così? Potresti esserti rialzato e aver afferrato meglio la piccola no?_ il rosso non appare molto convinto_ Adesso quella donna ti guarderà con occhi diversi, non credi?
_L’ho sempre disgustata, giustamente. Non diventerà certo mia amica ora.
_Sei buono, ti sei gettato senza pensare a salvare sua figlia.
_Ho solo agito d’istinto.
L’occhio di Dimitri va su libro in mano all’altro.
_Ti piace leggere?_Quando ho tempo. I libri possono insegnare più della scuola.
_Che libro è?_ detto questo glielo strappa di mano e legge in titolo_ “La ricchezza dell’anima”… sembra piuttosto impegnativo. Ti interessano questo genere di libri?
_Volevo solo sapere cosa significa… essere ricchi dentro._ dice il rosso colto da un improvviso moto di sincerità.
_Perchè, tu non lo sei?_Affatto.
_Non è vero Luca.
_Cosa non è vero? Mi vendo per soldi. Non ho pudore e non credo in niente. Cosa c’è di profondo in questo?_Tu sei più profondo di quanto pensi. Non ti fai toccare al di fuori del lavoro e questo mi fa credere che tu sia costretto a fare quello che fai… e da me_ abbassa la voce_ …non ti lasci nemmeno sfiorare._ Luca lo guarda negli occhi e abbassa la testa_ E poi sei orgoglioso e testardo. Generoso e coraggioso. A me pare sufficiente per non definirsi vuoto.
_Sei la prima persona che mi dice queste cose.
_Bhe_ gli passa un braccio intorno alle spalle_ io e te abbiamo un feeling particolare.
_Lo hai forse sognato?Dimitri gli sorride e gli dà un bacio sulla guancia, incurante della gente intorno a loro. Luca lo guarda. Quel ragazzo lo stupisce sempre di più.

Questa notte Luca lavora ancora. Ha pagato l’affitto e forse così potrà tenere dei soldi per sé. Fa divertire tre persone e poi torna a casa poco prima che sorga l’alba.
Fa la doccia come al solito e si getta sul letto ancora bagnaticcio e mezzo nudo.

Il giorno dopo Dimitri si presenta alla sua porta._Buongiorno!_ esclama solare.
_Cosa vuoi?
_Che accoglienza! Senti, vieni con me.
Luca gli sorride beffardo._Ti sei finalmente deciso a spendere bene i tuoi soldi?
 
_No. Ti ho gia detto di no. A casa mia, solo per la colazione. Ieri ho comprato una favolosa macchina per il caffé ma è sprecata se non ho un ospite a cui offrirlo no? Su, andiamo.
_Non ci penso proprio, sono stanco…_ gli sorride malizioso, poggiandosi sensualmente allo stipite della porta_ stanotte non ho dormito._ Dimitri non sorride affatto e anzi sembra arrabbiato. Si limita a lanciargli uno dei suoi sguardi e a prendere la giacca del rossino, poi si dirige verso la propria macchina_ Che stai facendo? Ridammi il cappotto! EHI!!
Dimitri sale in auto seguito da Luca che vuole riprendersi il cappotto, ma il moro chiude gli sportelli con la sicura e parte a tutta velocità. Il rosso rimane sbalordito e si arrabbia molto._Bene, hai deciso di accettare il mio invito?_ gli sorride vittorioso il moro.
_Stronzo.
Arrivano davanti casa di Dimitri ma trovano parcheggiate delle auto. Vi scendono uomini e ragazzi più giovani che salutano il moro con entusiasmo.


 

_Ehi, Dimitri! Da tanto non ci vediamo!_ comincia un bruno coi capelli ricci.
_Non ci siamo più visti da quella sera al locale… saranno passati mesi!­_ precisa un altro._Salve ragazzi. Scusate, ma io ora…
Il bruno si avvicina e squadra Luca. Intanto un biondino dalle spalle larghe e alto quanto Dimitri, lo guarda di soppiatto._Non ci presenti il tuo amico?_ dice questo sorridendo faceto.


 

_Lui è Luca; Luca questi sono dei miei colleghi, sono…
_Ehi… ma questo non è il prostituto che sta sull’autostrada?Il giovane rossino ha un tuffo al cuore, poi avvampa.
Non si è mai trovato ad essere riconosciuto in una situazione normale. Fuori la notte si sente spaesato e completamente disarmato, spoglio di sicurezza._Davvero?_ ridacchia il bruno_ ma guarda, il nostro Dimitri si dà da fare, eh? Forse abbiamo interrotto un programmino particolare.
_Dimitri non sapevo ti piacessero anche gli uomini. Ma comunque questo qui è carino. E poi è esile… quasi come una ragazza, no?
Il bruno si avvicina di più a Luca e gli prende il mento tra le dita, costringendolo a guardarlo in faccia._Gia… come una ragazza… me lo presti Dimitri?_ tocca il fondoschiena del rosso_ Saprai farci godere ragazzino? Possiamo farlo tutti insieme, che ne dici? Sarai abituato…
Dimitri lo allontana bruscamente dal ragazzo._Non azzardarti più a toccarlo._ gli dice con un tono di voce da far paura.
_Ma dai! Lo vuoi tutto per te? Ma è solo una puttana, sai perfettamente che non ti sarà fed…_ il moro gli sferra un cazzotto in pieno viso_ MA CHE CAZZO TI PRENDE?! SEI IMPAZZITO?!_ urla questo toccandosi il naso colpito, con un’espressione di puro sbalordimento sul viso.
Dimitri lo guarda con uno sguardo da far venire i brividi
_Non azzardarti mai più a parlare così di lui o giuro che sarà l’ultima cosa che farai.
Il biondo s’intromette nella discussione:_Non dovresti prendertela così Dimitri. Stai giocando col fuoco.
_Non sto giocando, se voi…
_... lascia stare Dimitri…_ gli dice Luca a bassa voce, con la testa chinata.
È imbarazzato, tremendamente mortificato e a disagio. È sempre spigliato e sa come prendere i clienti ma in una situazione del tutto normale, trovarsi a contatto con gente che sa qual è la sua vera natura lo fa vergognare da matti.
_Non intrometterti._ gli dice il moro con tono duro_ Andatevene immediatamente se non volete guai.
_Certo. Non ci interessa stare qui a parlare con uno che si prende a cuore… uno come lui.
_ORA!!
I tipi, piuttosto spaventati se ne vanno via a bordo delle loro auto, il bruno tenendosi una mano sul naso per fermare la fuoriuscita del sangue.
Luca e Dimitri rimangono fermi, il vento soffia fastidioso e gelido.


 

_Mi dispiace. Sono solo dei bastardi.
_No. Hanno ragione…
_Non è vero.
_... si invece. Non sono altro Dimitri.
_Smettila.
_Sono solo una puttana._ usa un tono tristissimo in quest’ultima frase.
_PIANTALA!!
Luca lo guarda sorpreso._Non devi agitarti così… non per me.
_Nessuno deve provare a dire a… ad una persona a cui tengo una cosa del genere. E’ davvero un comportamento riprovevole.
Luca è stato davvero male negli ultimi 5 minuti ma ora guarda Dimitri che a sua volta lo scruta negli occhi._... grazie comunque.
Dimitri gli sorride.