DISCLAIMER: I diritti di
Slam Dunk sono del maestro T. Inoue e chi di diritto. Questa storia non è
scritta a fini di lucro.
Una
vendetta d'amore
parte VI
di winry83
Hanamichi arrivò al campetto molto triste,
cominciava a pensare che Rukawa aveva fatto tutto quello la sera prima solo
per poterselo portare a letto. Solo Mitsui e Kogure si erano accorti del suo
stato d’animo, Miyagi era troppo preso dalla sua Ayakuccia cara e Akagi
pensava solo agli allenamenti.
Kogure gli si avvicinò e gli domandò cosa avesse, lui con un sorriso forzato e
falso gli rispose che stava benissimo e che lui era il grande Tensai e nulla
poteva toccarlo. Kogure si avvicinò a Mitsui e gli disse.
- Ma cosa gli è successo? -
- Non lo so -
Dopo 2 minuti arrivò anche Rukawa, Mitsui e Kogure notarono lo strano
comportamento tra i due, Rukawa che cercava di attirare l’attenzione di
Sakuragi e quest’ultimo che lo ignorava completamente cerca sempre di
allontanarsi più possibile da lui.
Kogure vedendo quella scena capì chi era la persona che Hanamichi aspettava
sul tetto.
- Ho capito tutto
- ……… ? -
- Hey ha capito cosa ho detto ? -
- SI ALLORA PARLA NO! -
Urlò Mitsui facendo girare tutta la squadra, Kogure si scuso e continuò.
- Hana aspettava Rukawa sul tetto della scuola -
- Ne sei sicuro? -
- Si si guarda come si comportano, Rukawa cerca la sua attenzione e Hana lo
evita come la peste -
- Ma, se lo dici tu -
Lasciarono perdere quel discorso (per ora) e cominciarono ad allenarsi.
Rukawa non sapeva come comportarsi in veste di “fidanzato”, lo era solo da 1
giorno e già aveva fatto un casino, la sua partenza per gli USA la vedeva
molto lontano, sospirando si avvicinò ad Hanamichi, ma quest’ultimo si
allontanò ancora, Rukawa cominciava a spazientirsi, ma cosa voleva da lui quel
do'hao?
Gli allenamenti proseguirono, Rukawa si allenava normalmente come se niente
fosse successo. Hanamichi invece era distratto non prendeva una palla, ne un
canestro e stranamente non sbraitava che lui era il grande Tensai.
Akagi decise di fare una partita di allenamento, Lui, Hanamichi, Miyagi contro
Rukawa, Mitsui e Kogure.
La partita iniziò, Rukawa non perse tempo e cominciò a strusciarsi con
Hanamichi che cercava meno possibile di marcarlo, Akagi vedendo quella scena
si infuriò molto e diede uno dei suoi “famosissimi” cazzottoni intesta ad
Hanamichi chiedendogli.
- Idiota ma che ti prende, perché non marchi Rukawa? -
- ……… -
- Allora rispondi o no !? -
- ………… -
- Ok allora visto il tuo comportamento e il tuo allenamento disastroso di oggi
tutte le sera ti tratterai in palestra per allenamenti extra -
Rukawa sentendo quest’ordine ne fu felice, “avrò modo di farlo cedere molto
presto così” stava pensando, ma Hanamichi rovinò i suoi piani -
- No Gori non posso rimanere dopo gli allenamenti, sono occupato -
- Lascerai stare la tua banda di Amici/teppisti per allenarti, chiaro -
- Punto 1 i miei amici non sono teppisti, punto 2 se non era per l’oro adesso
non ci sarebbe nessun club di basket e punto 3 dopo gli allenamenti io devo
lavorare quindi non ho tempo -
Tutti rimasero a bocca aperta, ma non per le risposte che Hanamichi diede, ma
per il modo in cui lei diede, calmo, senza urlare non sembrava neppure lui.
- Bene allora quando sei libero? -
- Sabato e domenica perché? -
- Bene allora ti allenerai la domenica pomeriggio dalle 17.00 alle 19.30 sono
stato chiaro!? -
- Ma Gori io devo riposare -
Akagi lo colpi con un altro pugno in testa e gli disse di non lamentarsi,
Hanamichi borbottando qualcosa sui scimmioni maneschi e dittatori si diresse
verso la palestra seguito da tutta la squadra. Kogure si avvicinò ad Akagi
chiedendogli.
- Non ti sembra di aver esagerato Akagi? -
- No un testone come lui ha bisogno di allenamento -
Koguro lasciò perdere sapendo che quando Akagi decideva qualcosa era
impossibile fargli cambiare idea.
Arrivati in palestra si diressero tutti verso gli spogliatoi, di fondarono
tutti sotto le docce.
Rukawa senza pensarci si fiondò in quella accanto al rossino e cominciò a
studiarlo, non aveva mai fatto caso di quanto fosse bello il suo corpo,
inconsciamente si lecco le labbra (da vero pervertito) pensando che si sarebbe
divertito molto con quel corpo, Hanamichi notandolo gli disse.
- Che guardi Rukawa? -
- Niente, guardo il mio ragazzo non posso? -
Gli rispose Rukawa a bassa voce, Hanamichi sentendo che Rukawa dicendo “il mio
ragazzo” aveva abbassato la voce si intristì ancora di più dicendogli.
- Sono solo il tua ragazzo quando sai che nessuno può vederci è -
- cosa vuoi dire? -
Rukawa non riusciva a capire cosa intendesse quel do'hao.
- Lascia perdere che è meglio -
E dicendo questo uscì dalla doccia dirigendosi al suo armadietto, Rukawa lo
imitò, Mitsui e Kogure non avevano perso un secondo di quella scena.
- Allora Hisa-Chan avevo ragione no, Hanamichi aspetta proprio Rukawa sul
tetto -
- già, ma Hana deve stare attento con Kaede -
- E da quando lo chiami per nome? -
Domandò Kogure al suo ragazzo.
- Kimi poi ti spiegherò, su ora andiamo -
E sviando così il discorso uscirono anche loro dalle docce, erano tutti nello
spogliatoio a cambiarsi quando ad un certo punto Hanamichi frugando nel suo
borsone si accorse che gli mancava la giacca della tuta.
- L’avrai lasciata in terrazza o in classe -
Gli disse Kogure, lui annui tristemente, già la terrazza dove lui come un
idiota lo aveva aspettato anche se faceva freddo, questi furono i pensieri di
Hanamichi mentre si dirigeva in classe, arrivato notò che non c’era.
- Sicuramente l’avrò lasciata su -
E sbuffando si diresse verso la terrazza, una volta arrivato trovò la porta
accostata, “chissà chi c’è qui ha quest’ora” pensò, quando apri la porta si
ritrovò davanti Rukawa con la sua giacca in mano.
- Rukawa che ci fai qui? -
- ……… -
- Allora potresti rispondere -
- ……… -
- Lasciamo perdere, ridammi la giacca per favore -
- No -
- Che significa no? -
- Semplicemente no -
- Ma sei idiota -
- Veramente qui l’unico do'hao che c’è sei tu -
Hanamichi stava incominciando ad arrabbiarsi sul serio, ma cosa credeva quella
Kitsune surgelata che lui stesse hai sui comodi.
- Tsz allora visto che sono un “do'hao” come dici tu perché ieri sera mi hai
baciato? -
- Mi sembra di avertelo detto ieri no, tu mi piaci -
- Si si e mi hai riaccompagnato ha casa perché sei il mio ragazzo -
- Si che c’è di strano? -
- Be ti ricorda niente la terrazza all’ora di pranzo? -
- A per quello scusa me l’ero dimenticato -
Rukawa disse l’unica cosa che non doveva dire e vide passare un lampo di
tristezza e dolore negli occhi di Hanamichi e questo gli dispiacque molto e
non capì il motivo.
- Ha ti sei dimenticato dell’appuntamento che avevi con il tuo “ragazzo”, bene
ho capito -
Detto questo si girò e si diresse verso la porta del tetto, quando due braccia
gli circondarono il petto e senti un sussurro nel suo orecchio.
- Perdonami piccolo, i…io non so come ci si deve comportare con il proprio
ragazzo -
Hanamichi rimase, ma non per la frase in se (anche quella) ma il modo in cui
fu detta dolce e incerto, si rilassò in quel abbraccio e si girò verso Rukawa
dicendogli.
- Ok per questa volta ti perdono, ma solo per questa volta -
Rukawa annuì e gli diede un dolce bacio sulle labbra, uscirono dalla scuola e
di diressero verso la metropolitana, per loro sfortuna dovevano prendere le
direzioni inverse, si salutarono con un altro dolce bacio, ma non prima che
Rukawa avesse controllato che non ci fosse nessuno in giro e si diedero
appuntamento a domani sul tetto.
- E stavolta ricordatelo baka Kitsune -
Gli disse con un dolce sorriso sulle labbra Hanamichi, Rukawa stava per
rispondergli con un “do'hao”, ma quando vide quel sorriso non seppe perché ma
arrossì girandosi di scatto per non farsi vedere da Hanamichi e gli rispose
solamente con un.
- Hun -
Salirono ognuno sulla propria metropolitana pensando a quello che era appena
successo, Rukawa non capiva perché era arrossito solo con un sorriso di quello
stupido do'hao e inconsciamente si toccava le labbra, Hanamichi invece
ripensava tristemente che il suo Ru prima di baciarlo aveva controllato
intorno che non ci fosse nessuno che potesse vederli.
Hanamichi passò tutto il tragitto verso casa pensando questo. Arrivato al suo
appartamento vide tre persone davanti al cancello e si ricordò
dell’appuntamento che aveva dato hai suoi amici, ma ora non era più sicuro di
voler dire quello che gli era successo, stava cercando una scusa qualsiasi
quando Mito parlò.
- Allora Hana cosa è successo con Rukawa? -
- E’ e ch…che centra Ru…Rukawa? -
- Lo sapevo che c’entrava lui, sei diventato rosso e stai balbettando, quando
sei a disaggio o vuoi nasconderci qualcosa cominci a balbettare -
- Uff, su entriamo in casa e vi racconto tutto -
Hanamichi li fece accomodare nel piccolo appartamento composto da un piccolo
corridoi all’entrata un salotto con angolo cottura, 2 camere da letto e 1
bagno, suo padre un anno prima di morire aveva fatto un’assicurazione sulla
vita in caso gli fosse successo qualcosa, per continuare a pagare il mutuo di
quella piccola casa in caso lui fosse morto e per loro sfortuna (sua e di Hana
me piange) la usarono molto presto, ma i soldi della polizza coprivano a
malapena le spesse del mutuo e Hana doveva lavorare per sopravvivere.
Hanamichi si diresse in cucina per preparare un po’ di thè per i suoi amici,
dopo circa 10 minuti tornò nel salone e lo servi, intanto Yohei, Hiroaki e
Akira (uno meglio dell’altro) si erano accomodati, conoscevano molto bene la
casa del rossino Yo e Hiro erano anni che ci andavano e Aki da almeno due
anni.
- Allora cosa è successo Hana? -
Chiese Hiro gentilmente, Hanamichi diventato rosso come i suoi capelli
cominciò a raccontare tutto quello che era successo in quei due gironi, Hiro e
Yo imprecavano contro Rukawa e alla sua stupidita, Aki era roso di gelosia,
Rukawa lo aveva fregato sul tempo.
- Ma secondo te si vergogna, di voi ho del fatto che sia gey? -
Gli chiese Hiro, Hanamichi non sapeva cosa rispondere.
- Su Hana sarà un po’ timido, te la detto lui no non sa come comportarsi -
- Speriamo che sia come dici tu Yo, ma ora cambiamo discorso, allora Yo ti sei
dichiarato ad Haruko (babbuina)? -
- Hana sei rimasto indietro, stiamo insieme da circa una settimana -
A tali parole Hanamichi sgrano gli occhi, ma come aveva fatto a non accorgersi
di nulla, ma ripensandoci bene durante gli allenamenti Haruco lanciava strane
occhiate a Yohei.
- Sono felice per te Yo -
Gli disse Hanamichi con un bellissimo sorriso sulle labbra che incantò Akira
per qualche secondo, Hiro vedendo sua reazione al sorriso di Hana si intristì
“ma perché non capisci quanto ti amo Aki” stava pensando Hiro, Hanamichi si
accorse dello stato d’animo dell’amico, lo prese per un polso e lo trascinò
nel cucinotto dicendo.
- Stasera io e Hiro prepareremo una bella cenetta per i due fannulloni sul
divano -
- Hey -
Esclamarono in coro i due “fannulloni” .
- Allora Hiro cosa c’è? -
Gli chiese preoccupato Hana
- No niente, non ti preoccupare -
- E’ ancora per Aki vero? -
- N..no lui non c’entra niente -
- Hiro ti conosco da una vita, riesco a leggerti come un libro aperto -
Hiro sospirò tristemente.
- Si nota così tanto? -
- Cosa che sei innamorato cotto di Aki, o che hai il morale sotto i piedi? -
- En..entrabe le cose -
- Non preoccuparti me ne sono accorto solo io, quei due non si accorgerebbero
di niente anche se glie lo sbattessero in faccia
- Già hai ragione Hana -
Sospirò Hiro.
- Su su, allora cosa prepariamo per cena? -
- Cosa hai in frigo? -
- Bo -
- Come bo, vivi qui solo e non sai cosa hai in frigo -
- Heheheh -
Hiro aprì il frigo e vi trovò gli hamburgher , uova zucchine e insalata -
- Ok deciso hamburger con insalata e omelette alle zucchine -
- Ok aggiudicato -
Hiro e Hana cominciarono a preparare la cena, nell’altra stanza Aki e Yo
parlavano del più e del meno (in comune avevano solo Hana), fino a quando Yo
gli chiese.
- Allora quand’è che ti farai avanti con Hiro? -
- E’ ? -
- Come è, non dirmi che non ti sei accorto delle occhiate che ti manda -
- Ma che dici, Hiro è il mio migliore amico, non mi manda nessuna occhiata -
- Ma se lo dici tu -
- E poi è Hiro non riuscirei a vederlo in nessun altro modo -
Intanto nella mente di Yo “certo che Aki è più tonto di Hana, è una vita che
Hiro gli muore dietro, se ne sono accorti tutti, perfino Hana e poi Hana è
insieme a Rukawa non so perché ma la cosa mi puzza, fino a ieri Rukawa non lo
guardava nemmeno di striscio e ora improvvisamente gli dice che gli piace e ci
si mente insieme, devo indagare”
Hiro che intanto era andato in bagno, sentendo che Yo parlava di loro si
bloccò per ascoltare e quello che sentì gli spezzo il cuore, l’unica cosa che
trovò giusta fare in quel momento era scappare da quella casa, non sarebbe
riuscito a guardare il suo Aki negli occhi senza scoppiare in lacrime, cerco
di calmarsi un minuto, rientro nel salotto si scuso e disse che doveva tornare
a casa.
Yo capì che aveva ascoltato la loro conversazione e se dispiacque molto, non
voleva veder soffrire così il suo amico, Hana non capì cosa era successo ma
vedendo lo sguardo triste di Hiro capì che in questa decisione improvvisa
sicuramente centrava Akira.
- Tu porcospino, cosa hai combinato ora? -
- I..io niente, improvvisamente è tornato dal bagno e ha detto che doveva
andare via -
- E non hai detto niente altro? -
- Non da farlo scappare via -
- A no?! -
Disse Yohei e raccontò della conversazione avuta con Aki su Hiro poco prima,
Hana sospirò, si alzò e accompagnò il suo amico alla porta, sapeva che in quel
momento doveva rimanere solo per sfogarsi, arrivati alla porta abbraccio Hiro
e gli sussurrò ad un orecchio che gli dispiaceva.
- E di cosa? -
Gli disse Hiro, delle piccole lacrime cominciarono ad uscire dai suoi occhi
inconsciamente.
- Hiro -
- Non preoccuparti Hana passerà presto, ho sempre saputo che non mi avrebbe
ricambiato mai -
E dicendo questo si avviò verso la propria casa.
Hana si rattristò molto vedendolo così, tornò in salotto e trovò Aki e Yo che
apparecchiavano per quattro.
- No Hiro è andato via -
- Come mai? -
Chiese Aki (sto demente)
- Emm aveva delle commissioni da fare per la madre -
Sapeva che non era gran che come scusa e sperò che Akira gli credesse, in suo
aiuto arrivo Yo.
- A si me ne aveva parlato prima -
Hana con un sorriso ringraziò il suo amico, si sedettero a tavola e cenarono,
dopo cena Aki dovette andare via subito, vivendo dall’altra parte della città.
Una volta che fu andato via Hana chiese cosa era successo, Yo gli raccontò
tutti e Hana capì, dopo una buona mezzora anche Yo andò via. Hana provò subito
a chiamare Hiro ma lui non rispose, troppo stanco per fare qualsiasi cosa o
pensare qualsiasi cosa (cioè al comportamento strano della sua Kitsune) andò a
dormire.
Il giorno dopo come prima cosa chiamò Hiro e finalmente riuscì a parlarci.
- Hiro come stai? -
- Bene Hana non preoccuparti, scusami ma ora devo andare sono in ritardo ci
sentiamo ok? -
- A ok -
Hana non capiva perché ma dopo quella telefonata sentiva che Hiro si stava
allontanando, decise che dopo gli allenamenti sarebbe andato da lui per
chiarire.
Arrivato hai cancelli della scuola cerco subito il suo “ragazzo” e lo vide
mentre entrava, si precipitò da lui ma venne bloccato da Mitsui e Kogure.
Mitsui gli disse.
- Hei scimmia rossa dove corri -
- I…io da nessuna pa…parte -
- Su su Hisa-chan lascialo andare da Rukawa -
- M…ma io non sta…stavo andando da Ru…Rukawa -
- E allora quando ho detto il suo nome sei arrossito? -
Domando Kogure, Hana abbassò la testa.
- No…non è vero -
- Su non devi mentire con noi e nemmeno vergognarti è grazie a te che ora sto
con il mio adorato Hisa-chan -
- Ma che dici io non ho fatto assolutamente niente, vi ho solo chiusi nello
spogliatoi orinandovi di dichiararvi -
- E tu lo chiami niente scimmia rossa? -
Gli disse Mitsui alzando leggermente la voce, Hana annui.
- Be si sto insieme a Rukawa -
- E da quando -
Gli chiese Kogure con un sorriso sulle labbra, al contrario Mitsui era molto
pensieroso.
- Da due giorni circa, anche se ieri abbiamo litigato -
Disse diventando sempre più rosso Hanamichi.
- Per l’appuntamento sul terrazzo vero? -
- Ma senpai come hai fatto a capire? -
- Bastava guardarti in viso ieri tutto qui -
- Ok -
Detto questo si avviarono tutti verso la scuola, ma Mitsui si blocca e gli
disse di andare avanti e che lui doveva controllare una cosa in palestra,
Hanamichi e Kogure annuirono e entrarono.
A Mitsui non piaceva mentire al proprio ragazzo, ma doveva parlare
assolutamente con Mito riguardo a Rukawa e Hanamichi, lo vide arrivare seguito
sempre dalla sua banda, gli si avvicinò e gli disse che doveva parlargli in
privato, Mito annui e si allontanarono, si misero dietro al scuola e Mitsui
cominciò a parlare.
- Sai vero di Rukawa e Hanamichi? -
- Si -
- E che ne pensi? -
- Ma mi sembra strano che improvvisamente a Rukawa piaccia Hana, prima lo
ignorava completamente come se non esistesse -
- Stai attento Yohei, Rukawa non è tipo da una relazione duratura -
- Cosa significa? -
- Che per lui conta solo il suo sogno di giocare negli Usa, se sta con
qualcuno ci si diverte per una massimo due settimane e poi lo molla, dopo
quello che è successo ad Hana con il suo ex meglio stare attenti -
- Ok lo terrò d’occhio, non credo che Hana reggerebbe un’altra delusione o un
altro abbandono -
- Già la penso allo stesso modo -
Detto questo si diressero verso la scuola. Le ore passarono lentamente per
Hana, non vedeva di vedere la sua Kitsune.
Finalmente la pausa pranzo arrivò, Hana si diresse verso il terrazzo, arrivato
si sedette nello stesso punto di ieri si mise ad aspettare.
Intanto Rukawa con passo svelto, ma noncurante si dirigeva anche lui verso il
terrazzo, mentre si avvicinava ripenso alla sua reazione di ieri al dolce
sorriso di Hanamichi, “ma cosa mi è preso? e solo il do'hao,” pensando questo
arrivò alla porta della terrazza, la aprì e quello che vide gli blocco il
respiro.
Non aveva mai visto nessuno così sensuale ed ingenuo allo stesso tempo,
Hanamichi era appoggiato con la schiena sulla ringhiera, aveva i primi 4
bottoni della camicia sbottonati i capelli spettinati dal leggero vento, le
guance arrossate dal sole e le labbra rosse come ciliegie. Rukawa si lecco le
labbra (sempre più maniaco) e pensò “non vedo proprio l’ora di divertirmi
seriamente con lui”, chiuse la porta senza fare il minimo rumore e gli si
avvicinò sempre senza fare il minimo rumore.
Hanamichi aprì gli occhi sentendo uno spostamento d’aria e vedendo il viso del
suo Ru a pochi centimetri dal suo sussultò.
- Che c’è piccolo hai paura di me? -
- No no -
Disse Hana arrossendo.
- Visto oggi mi sono ricordato e scusami ancora per ieri -
- Non preoccuparti è passato -
Gli disse Hanamichi dolcemente con sempre quel dolce sorriso, Rukawa non capì
perché il cuore gli cominciò a battere come un tamburo solo vedendolo
sorridere.
Gli si avvicinò gli prese il viso tra le mani e cominciò a baciare le sua
labbra prima delicatamente, con dei piccoli tocchi dolci come carezze, ma
improvvisamente sentendo scorrere in se un’eccitazione mai provata prima,
cominciò a baciarlo con sempre più passione, ad Hana non dispiacque anzi
allacciò le braccia intorno al suo collo spingendosi contro di lui e
strusciandosi addosso inconsapevolmente, Rukawa non perse tempo e lo fece
stendere sul pavimento mettendosi sopra di lui, scese a baciargli e mordergli
il collo, sentiva mugolare di piacere Hanamichi e questo lo eccitava ancora di
più.
Continuarono così per circa dieci minuti, allora Rukawa decise di scendere
ancora e provò con una mano a slacciargli la cintura dei pantaloni, Hanamichi
sentendo quello che stava cercando di fare Kaede si irrigidì e cercò di
scostarlo, ma Kaede non aveva intenzione di fermarsi, non ora che era così
eccitato, ma improvvisamente vide il corpo del rossino tremare, non capendo
cosa stesse succedendo alzò il viso e quello che vide lo scioccò, Hanamichi
aveva gli occhi serrati dai quali scendevano delle silenziose lacrime, con i
denti si mordeva le labbra per non far uscire nemmeno un singhiozzo, Kaede si
scostò subito non capiva cosa era successo, pochi minuti prima andava tutto
bene, sentiva i mugolii di piacere di Hanamichi ed ora era li tremante ed in
lacrime, si sedette cominciando ad asciugargli le lacrime con piccolo e dolci
baci chiedendogli poi.
- Che c’è piccolo? -
- Sc…scusa è che corri troppo -
Disse hanamichi molto tristemente, Kaede gli si strinse il cuore a vederlo
così, lo abbracciò e gli sussurrò.
- No piccolo è colpa mia, ho corso troppo è solo che sei così bello che non ho
resistito -
- I…io non sono bello -
- Ho si che lo sei -
- Ma cos -
Ma Hanamichi non finì la frase che la porta si aprì di scatto, erano le fans
del volpino e vedendoli così vicini pensarono subito che Hanamichi lo stesse
picchiando (di nuovo) presero Hanamichi e lo scaraventavano dall’altra parte
del terrazzo.
Hanamichi non capendo cosa fosse successo si tirò su reggendosi la schiena
dolorante e girò la testa verso di loro esclamando.
- Ma cosa vi è venuto in mente ?! -
- Tu mostro come osi solo guardare il nostro immensooo Rukawa -
- E’ ? -
- Lo stavi picchiando di nuovo vero? -
- Ma siete sceme?! Per la cronaca io e il vostro “immensooo Rukawa” stiamo
insieme -
Le Fans/gallinaccie scoppiarono a ridere esclamando.
- Hahahahaha Rukawa con uno come te ma fammi il piacere -
- Non ci credete, chiedete a lui -
Si girarono tutte verso Rukawa aspettando una sua risposta, ma lui non aprì
bocca, non sapeva cosa fare se rispondeva di si tutti avrebbero saputo che lui
stava con Hanamichi e lui non voleva che si sapesse, lui aveva una reputazione
da difendere (sto demente) ma se diceva no sicuramente non lo avrebbe più
visto, non avrebbe più visto quei dolci sorrisi, non avrebbe assaggiato più
quelle dolci labbra, non sapendo cosa fare rimase in silenzio.
Le Fans/gallinaccie lessero in quel silenzio quello che loro avevano detto e
gli dissero.
- Vedi come immaginavamo, come può uno come lui stare con uno come te, al
massimo si divertirà per un po’ e ora sparisci sgorbio -
Hanamichi girò lo sguardo verso Rukawa che fissava con uno sguardo freddo,
Hanamichi in quello sguardo ci lesse quello che avevano detto le gallinacce e
scappo via in lacrime (povero Hana, Ru bastardo) .
Rukawa voleva corrergli dietro per smentire tutto, ma non ci riuscì assediato
dalle Gallinacce, non capiva da dove gli era uscito quello sguardo così
freddo, si maledì quando vide quelle lacrime uscire da quei bellissimi occhi
castani.
Hanamichi si rifugiò in bagno e li pianse, non rientro nemmeno in classe per
le ore successive, Yohei preoccupato per la sua assenza lo andò a cercare e lo
trovo in bagno, seduto in un angolo con le ginocchia al petto e la testa tra
di loro, Yohei gli si avvicinò chiedendogli cosa fosse successo e lui gli
raccontò tutto, dai baci alla sfuriata delle gallinacce.
Yohei era furioso con Rukawa, “quel bastardo” si ritrovò a pensare, ma prima
che potesse dire qualcosa Hana gli chiese se poteva andare in palestra e dire
che non si sentiva molto bene e che per oggi saltava gli allenamenti, Yohei
annui gli disse di aspettarlo li che dopo le lezioni lo avrebbe riaccompagnato
lui a casa, Hanamichi annui e non si mosse.
Rukawa intanto si dirigeva verso la palestra, sperava di poter passare un po
di tempo solo con il rossino per scusarsi, ma quando entrò vide Mito che
parlava con il capitano, Akagi annui e lo fece andare, Mito passando vicino a
Rukawa bisbiglio.
- Se ti avvicini di nuovo a lui te la faccio pagare -
- Tsz -
Rispose Rukawa, Mito voleva picchiarlo in quel momento ma non poteva, doveva
prima di tutto occuparsi di Hanamichi.
Rukawa andò negli spogliatoi si cambiò e andò in palestra, ma di Hanamichi
nemmeno l’ombra, non capiva perché sentisse un peso sullo stomaco (senso di
colpa demente).
Più in la sentì due riserve parlare con Mitsui e Kogure di Hanamichi.
- Chissà cosà Hana? - - Kogure –
- Sicuramente avrà fatto a botto con qualcuno ed ora è messo male - - Mitsui –
- No non credo che sia questo - - riserva n. 1 –
- Già, alla fine della pausa pranzo lo abbiamo visto correre giù dal terrazzo,
credo che stesse piangendo, ma non ne sono molto sicuro, poi è sparito in
bagno, ma non ho potuto controllare perché è suonata la campanella.
Sentendo queste parole Kogure e Mitsui sussultarono e pensarono entrambi la
stessa cosa “cosa a combinato Rukawa”.
Continua......
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