DISCLAIMER: I diritti di Slam Dunk sono del maestro T. Inoue e chi di diritto. Questa storia non è scritta a fini di lucro.


 


 

 

Una vendetta d'amore

 

parte IV

 

di winry83

 


 

- DO’HAO

Hanamichi sentendo questa voce sussultò, si girò di scatto e vide Rukawa sul cancello di casa sua più bello del dolito, a tale pensiero Hanamichi arrossì e si girò di scatto verso quella parte dicendo.

- Tu…tu cosa ci fai qui? -

- Devo parlarti, hei ma perché balbetti? -

- Non è niente, di cosa volevi parlarmi? Non puoi aspettare domani Kitsune ? -

- No è una cosa importante, fammi entrare così ne parliamo -

Hanamichi a quelle parole sussultò sgranando gli occhi. No non poteva farlo entrare in casa avrebbe scoperto che viveva solo.

- No in casa no, andiamo al parco qui vicino ok? -

- Mn si va bene -

Si avviarono verso il parco in silenzio, Rukawa pensando sul da farsi e Hana preoccupato, pensava che Ru avesse capito tutto e gli intimasse di stargli lontano e che quelli come lui gli facevano schifo. Arrivati li Hanamichi si sedette su una panchina e Rukawa gli si mise davanti in piedi.

- Allora cosa vuoi Kitsune? -

- ……. -

- Che c’è non hai il coraggio di dirmelo in faccia vero? -

Rukawa non capiva, “ma di cosa sta parlando il do'hao?” questo fu il suo pensiero e glie lo chiese.

- Do'hao ma di cosa parli? -

- Come di cosa parlo, non ti faccio schifo perché sono uno schifoso gay è? -

- Ma che cazzo dici -

- Scusa e cosa dovrei pensare, tu non mi rivolgi mai la parola e quando ma la rivolgi lo fai per darmi del do'hao -

- E tu invece che mi chiami Kitsune congelata e non fai altro che picchiarmi -

Hanamichi a tale parole abbassò la testa scusandosi e chiedendo di nuovo.

- Allora cosa vuoi? -

Rukawa non sapeva cosa fare si maledì per essersi cacciato in questo guaio, Hanamichi spazientito da quelle situazione si alzò e si avviò verso l’uscita del parco.

- Do'hao dove stai andando? -

- A casa mi sembra chiaro -

- Io ancora ti devo parlare -

- E allora parla -

- ……… -


- Vabbè lasciamo perdere io vado, ci vediamo domani Kitsune -

Rukawa non sapeva come fare, visto che con le parole non era molto bravo (diciamo per niente) lo strattonò per un braccio facendolo girare e dandogli un casto bacio sulle labbra.

Hanamichi sbarrò gli occhi incredulo Ru il suo Ru (sempre nel suo cervellino) lo stava baciando, certo un bacio casto ma sempre un bacio. Una volta staccati Hanamichi gli chiese.

- Perché l’hai fatto? -

- Perché secondo te do'hao -

- ……… -

- Semplice perché mi piaci -

Hanamichi sgranò ancora di più gli occhi e disse.

- D…davve…vero non stai scherzando? -

Ru si avvicinò a lui, gli prese con le mani il viso e cominciò a baciarlo, prima castamente dando dei piccoli baci sulle labbra poi con la lingua chiese di entrare e Hanamichi lo lasciò entrare senza esitazione, aveva sognato per molto quel momento e ora non gli sembrava vero.

Rukawa fece scendere le mani sui fianchi di Hanamichi avvicinandolo più a lui così che i loro corpi si sfiorassero, Hanamichi gli butto le braccia intorno al collo e sentendo la vicinanza di Rukawa cominciò ad arrossire.

Dovettero staccarsi per prendere aria, Rukawa guardò in viso Hanamichi e ne rimase affascinato, guance arrossate, capelli scompigliati, labbra rosse non lo aveva mai visto così, si stava eccitando.

- do'hao mi piaci -

- Sai dopo questo bacio lo avevo immaginato sai -

- Tsz -

Rispose Rukawa.

- An…anche tu mi piaci -

Disse Hanamichi diventando rosso come i suoi capelli, Rukawa rimase sbalordito, anche se dal suo viso naturalmente non si capì, ma non si aspettava quella reazione da Sakuragi, credeva che ci avrebbe messo mesi per conquistarlo e invece.

Continuarono a baciarsi per ancora molto tempo, si staccarono quando il telefono di Rukawa cominciò a squillare ininterrottamente, Hanamichi guardò l’ora e vide che era tardissimo le 23.15, il tempo con il suo Ru era volato.

Rukawa rispose al telefono, era suo padre che gli diceva di tornare a casa e gli chiedeva che fine avesse fatto, lui riattaccò il telefono, si girò verso Hanamichi lo prese per mano e cominciò ad incamminarsi verso il cancello del parco, Hanamichi non capendo dove lo stesse portando gli domandò.

- M…ma che stai facendo

- Semplicemente riaccompagno il mio ragazzo a casa no -

- I..il tu..tuo ragazzo -

- Certo che credi che baciassi il primo che mi capita così -

- N…no è che io -

Hanamichi non sapeva più cosa dire diventava sempre più rosso, a Rukawa faceva un effetto strano vederlo in quello stato balbettante e timido.

Giunti davanti alla casa di Hanamichi, Rukawa gli diede un altro bacio e lo saluto dicendogli che si sarebbero visti il giorno dopo, a pranzo sulla terrazza, Hanamichi annuì e rientro in casa.

Rukawa sulla strada ricevette una telefonata di Devid per sapere se c’era stato qualche progresso e lui gli racconto della serata, Devid rise e gli disse di continuare così e che entro 4 massimo 5 mesi il suo sogno di giocare negli Usa si sarebbe avverato, lui annui e attaccò, “infondo quel do'hao non è tanto male, ha un fisico niente male, mi divertirò con lui” costi furono i pensieri di Rukawa mentre rientrava a casa.

Hanamichi invece non poteva credere a quello che era successo, Ru il suo Ru lo aveva baciato dicendogli che gli piaceva e non era finita li no gli aveva detto pure che ora era suo, voleva dirlo a qualcuno ma vista l’ora optò per il giorno seguente.

Devid intanto se la rideva di gusto assaporando la vendetta che da li a 4/5 mesi avrebbe avuto su quel rossino.

Continuaaaaaa.....