Vania: Questi adorabili puccetti non sono miei bla bla bla…

Tutti: non sa neanche dire che siamo di Inoue….poverina, avrà avuto un’infanzia difficile….

 


Una strana convivenza

parte I

di Vania


Akira Sendo cammina lungo il corridoi in punta di piedi, facendo attenzione a non urtare contro tutto come fa solitamente. Se lo sente Kosh è la fine.

Tempo fa Akira era arrivato a chiedersi se il suo koibito fosse stupido o, semplicemente e più probabilmente, sapesse o intuisse tutto e soffrisse in silenzio: non vede le occhiaie? E i lividi? Non capisce e non ha mai capito che quando lo vede sveglio in un orario normale, è perché non ha dormito per niente, perché è appena tornato?

Ma d’altra parte….. uno ossessivo come lui avrebbe già dovuto sentire che sui suoi abiti ci sono spesso degli strani profumi, capire che non esisteva nessun cugino malato, è da troppo tempo che Akira pensa che questa situazione sia troppo strana. Troppo irreale

Forse Hiroaki era così preso dallo studio da non rendersene conto… mah.

Sono ben TRE mesi che questa storia va avanti e la paura di essere scoperto, lo attanaglia sempre più.

Si infila silenziosamente nel letto e, colto dai soliti rimorsi, il porcospino più sexy di Kanagawa  abbraccia ed inizia a tempestare di bacini sulla guancia il suo amore, che dormiva beato.

Con un rantolo, Kosh apre gli occhi –Uhm….che ore sono? Le sette?????-

-Sì Hiro-

-Ti svegli presto ultimamente….-

/Merda! Adesso mi prende a calci in culo da qui all’eternità/

-…..-

-era tanto per dire Akira- e lo bacia con passione, strofinandosi contro di lui. Gli pare quasi che Kosh diventi più voglioso quando lui passa la notte fuori, non gli da la minima tregua, probabilmente lo fa per poter analizzare ogni parte del suo corpo senza farlo sospettare di crederlo un traditore. Akira ha persino comprato lo stesso doccia schiuma che usa quando si lava dopo avergli messo due lunghe corna sulla testa.

Sendo si sente così in colpa….eppure ogni volta torna ad avvinghiarsi e a farsi sbattere da quel diavolo travestito da angelo silenzioso.

Ora Kosh glie lo sta succhiando, passando lentamente la lingua dalla base alla punta, lasciandolo bagnato e lucido di saliva. Non serve a niente attirare la testa verso di sé, Hiro non ha intenzione di prenderlo tutto in bocca. Inizia ad assomigliare in modo preoccupante a Rukawa….

-bene furbacchione….dovrò farti una perquisizione rettale….una lunga e dettagliata perquisizione….- mentre infila due dita nel suo boy.

Adesso, secondo i piani di Akira Sendo, dovrebbe accorgersi che qualcuno gli  ha dato un buon numero di ripassate stanotte. Adesso saprà che non esiste nessun cugino malato, che lui,  sì, si diverte ad andare a trovare qualcuno in un letto ma che non è proprio quello d’ospedale.

I movimenti delle dita sono violenti e Akira geme di dolore.

-faccio male?- chiede l’altro con un tono (finto) angelico 

-brucia…tanto-

-pensavo che non ti facesse più male, che ti fossi abituato Smile man-

/okay, stavolta ho proprio finito di vivere, io sono ufficialmente carne morta /

-era per dire tesoro….- dice Koshino, con quel suo solito tono di voce che non ti fa capire se ti crede o se è pronto a fartela pagare.

Il telefono di casa della coppia suona, Hiroaki va a rispondere.

-Sì      ahaha         uhm     forse hai ragione tu, anzi ce l’hai sicuramente.    Perfetto, okay. Baci!-

-Chi è?- chiede Akira che non è riuscito a capire chi fosse e cosa volesse. Aveva provato ad avvicinarsi al ricevitore, ma quella carogna (adorabile carogna, per carità) gli aveva tirato un calcio in una coscia e non era riuscito a sentire la voce.

-Un mio amico.-

-Un amico chi????????????? Ce l’ha un nome??-

-fatti gli affari tuoi!-

-dimmelo , Koshino. Dimmelo o vedi.- minaccia

-e tu dimmi…. Il tuo cuginetto?- dice ghignando. Akira capisce che non l’ha detto per cambiare discorso, tutto ciò che dice ha un filo logico.

-io….- 

-shhh, preparami la colazione. VELOCE!- ordina, come al solito

Sendo non risponde, esegue. Forse era un avvertimento, oppure voleva solo vedere la sua reazione. Sì, Kosh l’avrebbe ucciso se ne avesse avuto anche solo il minimo sospetto. 

Era già successo un anno prima con Mitsui, quando Hisashi gli aveva messo una mano sul sedere. Hiroaki l’aveva fatto dormire in giardino col cane, e non aveva fatto nulla lui, era colpa del teppista!!!!!!!!!

Comunque, sì, forse era solo per vedere che faceva.

Sendo prepara il caffè, rigorosamente nero e corto, scalda i croissant, imburra e copre di marmellata le fette biscottate.

-ecco padrone, la vostra prima colazione!-

-manca la spremuta….- osserva, senza particolare cattiveria

-scusa!!!!!!!!!! Per farmi perdonare va bene un bacetto?- sì, il pericolo di venire impalato pubblicamente in palestra, era probabilmente scongiurato. Probabilmente.

 

La giornata passa in modo abbastanza normale. Sendo deve andare a ritirare dei libri e quindi tornerà a casa un po’ più tardi del solito e, quando arriva a casa, scopre che il suo amore ha cucinato per lui e dall’odorino sembra niente male!!!

-tesoro, amore mio, io domani sera vado dal mio amico, quello che mi ha chiamato stamattina.-

-ecco spiegato il motivo della cenetta…- dice in tono acido

-senti, voglio stare in pace almeno a tavola. E comunque, è meglio che tu stia zitto, perché se dico quello che penso te la prendi, stupido vanitoso.-

-stronzo di un isterico-

-mangia e non rompere, io domani vado là e l’argomento è chiuso-

Sendo non riesce neanche a mangiare, va bene, lui è un demente che si va a far sbattere in giro e quindi non ha motivo di essere geloso, ma d’altra parte… l’idea che qualcun altro tocchi quella pelle liscia, quei capelli morbidi lo fa star male. 

Il suo koibito…. Il suo piccolo tesoro. In fondo in tre anni, si è permesso solo questo flirt…. Però si sente stronzo lo stesso, stronzo ed infame. Meglio andare in camera da letto, magari con qualche coccolina diventa quel micetto dolce di cui si è innamorato. Dolce….vabbè dipende dai punti di vista, infondo con lui lo è. Lo era….

Con lui e chi altro è così dolce? Con chi altro smette di essere isterico e viziato? Contro chi altro si strofina di notte in cerca di calore e protezione? Chi altro può godere dei suoi sguardi sognanti mentre dice <ti amo>?

Hiro sta ancora guardando la tv in soggiorno…forse non verrà a letto fino a quando lui non si sarà addormentato. No, ha spento la tv. Entra in camera, si spoglia ed entra nel letto.

-ti amo. Non essere geloso, sai di non averne motivo. Scusa per prima, ho esagerato. –

-sì…ma come si chiama il tuo amico?-

-Yohei-

-Mito?- 

-no, Yohei Egawa-

-Non lo conosco… -

-infatti non è di questa prefettura. Parto per le sei, così ceniamo insieme e avremo più tempo per tirar fuori i nostri ricordi-

-è gay?- chiede Sendo, in caso di risposta affermativa era pronta legarlo al letto pur di bloccarlo!!!!!

-no, e non sa che io lo sono. Se non vuoi restare solo, potresti andare da un amico. Lo sai che mi fido di te, non ti chiuderò più fuori, giuro!-

-ti amo, però dormi ora. Domani avremo un test importante-

-notte tesoro.-

-notte-

 

Tutto procede bene all’università, studi, allenamenti e quando, arrivata la sera, Hiroaki se ne va, Akira immagina che sarà una delle rare sere in cui sarà solo e si abbufferà di pop-corn e nutella davanti ad un film demenziale.

Verso le nove però, una telefonata sconvolge i piani del “pantofolaio per caso”.

-ciao Aki… ho visto il tuo boy andare via in macchina…. Sei ancora solo?-

-sì ma…-

-dai…per una volta che puoi approfittarne….su, stavolta ti spedisco a casa prima….dai kichan…. Su…. E poi non dirmi che ti sei bevuto una delle sue balle? Che ti ha detto, <vado da un parente> o  <vado a trovare un mio amico che abita lontano….>-   Akira ci pensa, Akira capisce, Akira si incazza a morte!!!!

-va bene….- dice a denti stretti.

-ho una sorpresa per te…non vedo l’ora di mostrartela, ti lascerà senza fiato ne sono sicuro.-

-dammi qualche indizio….- Akira si incuriosisce

-diciamo che questo piccolo giocattolino duplicherà il tuo piacere….-

-Sì! Alla faccia di Kosh!-

/già proprio alla faccia sua!!!/ pensa il moretto dall’altra parte della cornetta

 

Si veste in fretta Akira Sendo, se passa tutta la notte fuori, di sicuro non pensa ai suoi problemi.

Quel piccolo bastardo….era più bravo di lui a raccontare balle, l’aveva giocato e non era passata sul suo volto la minima traccia di incertezza, paura, o rimorso.

Ecco dove andava di pomeriggio, come mai non dicesse nulla quando tardava il suo porcospino… lui sapeva, lui pensava, lui agiva nell’ombra, pronto a vendicarsi.

Adesso si sarebbe sbattuto quel bel kohai, poi sarebbe tornato a casa presto e avrebbe aspettato il porco per chiarire la situazione. 

Forse quella sarebbe stata la sua ultima occasione per saltare sul letto di quell’angelo moro, quindi doveva goderselo per bene. Non l’aveva mai chiamato, di solito lui gli faceva solo uno squillo, segno che aveva la casa libera la sera dopo.

Chissà che giochino ha comprato…ha persino sprecato il suo preziosissimo fiato! Uhm, l’ultima scopata, la più incredibile, sarebbe stata grandiosa. Di sicuro.

 

Arriva, dopo aver guidato in fretta e furia. Il cancello è aperto, suona alla porta, con impazienza. 

-ciao bel porcospino sexy…. Vuoiuuuhhhmpp!!!- lo bacia con foga, passione, rabbia.

-voglio solo scoparti- 

-sai che sono io a fottere te, Akira Sendo-  e lo tira in camera da letto per una manica. –chiudi gli occhi, vado a prendere il mio nuovo strumento di piacere, ecco, sì siediti sul bordo del letto.-

-non ti bastano le manette, i dildo e i vibratori? Hai preso una bambola gonfiabile?- chiede con gli occhi chiusi. Un brivido di eccitazione lungo la schiena…uhm, cominciamo bene!

-no, è qualcosa di fantastico, che tu avrai forse “usato” in modo normale, mentre in vece è adattissimo per cosucce particolari…-

-Lo si usa in cucina?- chiede tutto eccitato Akira

-anche….- 

 

Akira lo sente buttarsi di peso sul letto dietro di lui, togliersi i vestiti e…. mah…che rumore strano, non è quello di qualcosa che vibra….

-Apri gli occhi tesoro….-

Apre gli occhi.

Li strabuzza, li spalanca, li strofina e poi li riapre.  

Rischia l’infarto.

-questo tuo cuginetto malato è molto ospitale sai? Essendo il tuo boy, era solo giusto che anche io mi sincerassi della salute di questo cugino così solo. Vero Kaede?-

-Kosh???? Io….mi mi  mi dispiace!-

-A me no sai?!- dice Hiroaki prima di ricominciare a baciare Kaede 

Sendo rimane ghiacciato e rimane lì, fermo e immobile come una statua. I due si spogliano a vicenda, si toccano, si danno fugaci leccatine e lui rimane sempre lì, come se stesse vedendo un film. Non può essere vero, non può essere successo veramente a lui!!!!!! No!

-Ru, non ti pare che sia ingiusto che lui sia vestito e noi no?-

-già, e poi non si può guardare senza pagare…. Piccolo pervertito inizia col pagarci in natura!-

In sincronia i due gli saltano addosso, gli tolgono gli abiti con una tale violenza che Sendo si stupisce che i tessuti rimangano integri.

-hai visto? Non collabora!!!!- dice corrucciato Ru

-bene, se vuole fare l’amorfo, che lo faccia pure!!! Noi intanto ci prendiamo il nostro piacere vero??????-

-già!-

-vi prego, andateci piano!!! Ahia!!! Cazzo, non trascinatemi, lasciatemi le braccia, cazzo se tirate fate male!!!!!- prova ad implorare Akira.

Kosh aveva preso il suo braccio destro e tirava verso di sé, Kaede faceva lo stesso ma dall’altra parte. Lo trattavano come una bambola. –chi sarebbe la bambola gonfiabile Sendo?!!- dice Kosh con la sua solita malignità.

-ahhhh…basta per favore….-

-non volevi averci entrambi? Beh, il tuo sogno si è realizzato, ma ora siamo noi a volere te e ti divideremo in parti uguali- Kaede e Hiroaki si stanno vendicando, pensa, sì perché lui ha usato il primo come anti stress e ha tradito il secondo….

-sono stanco di giocare con la bambola, tu no? Sai adesso voglio accarezzare il tuo pelo morbido, volpe…-

Lasciano istantaneamente Akira e Ru si stende sull’altra metà del letto matrimoniale. Si lascia togliere i boxer rimanendo solo con un paio di calzettini corti e neri.

Hiro comincia a baciarlo da una caviglia, rimanendo all’interno, salendo lentamente al polpaccio, alzandogli la gamba per poi baciarlo sensualmente dietro il ginocchio. Poi l’interno coscia, alternando baci e morsetti.

-merda quanto sei fottutamente lento, bello…- 

-uhm… bella volpe impaziente….- accarezza con i polpastrelli leggeri il batuffolo scuro tra le sue gambe chiare. –come è morbido….- ci appoggia il viso, si inebria di quel profumo buonissimo.

Akira continua a guardarli, eccitandosi. 

Sta per unirsi a loro, unirsi a quel gioco sensualmente elegante, affascinante, ma Hiroaki lo blocca –tu sei solo uno strumento di piacere adesso, non puoi unirti a noi se non siamo noi a volerlo.-

-infame-

-no, sono una persona coerente, mio caro oggetto inanimato!- dice con tono vittorioso

 -beh cucciolo… direi che qualcosa di animato lui ce l’ha….- osserva Ru  –però devi aspettare adesso, giocheremo dopo con te….- dice infine rivolto alla loro bambola.

 Gli occhi profondi della volpe si spostano sul volto di Hiroaki posato sul suo bassoventre. –sono una volpe bisognosa d’affetto, se non mi accarezzi mordo, gnam!!!!-

-ite! Il braccio Ru!!!!!-

-uhm….saporito…..-

-che forma ha l’affetto?Perché il mio ha una forma…fallica! Girati bellezza, ho voglia di riempirti…d’affetto naturalmente!-

-no, facciamo quella nuova posizione che abbiamo letto su Internet, dai! Mi piace un casino!!!- dice la volpe portando le ginocchia al petto.

-Akira, non sappiamo come si chiami questa posizione, ma è altamente eccitante e questo ci basta. Vedi, quando entri devi essere delicatissimo perché così il suo buchino è dilatato al massimo.- spiega Hiroaki tranquillamente.

-Muoviti idiota!!!!!- 

E’ la posizione sessuale più strana che Sendo (l’hentai per antonomasia) avesse mai visto. 

Vedere la volpe così docile ed arrendevole è uno spettacolo unico per lui, lui che non lo aveva mai visto se non nei panni del padrone un po’ sadico e inflessibile. E’ così carino mentre tiene le ginocchia strette al petto e aizza Hiro per avere movimenti più duri dentro di sé, così carino mentre tiene gli occhi chiusi e non trova più il fiato per urlare ma lo ha a malapena per gemere.

La posizione scelta dal suo amante era stata scelta con cura! Gli basta vedere come Hiro tratta Kaede: lo mette in mostra, lo accarezza in modo volutamente esagerato, per farsi notare da Akira, perché senta il rumore delle mani che si appoggiano sulla pelle di porcellana dell’altro.

E poi la penetrazione! Così lenta e in modo che lui la possa vedere, in modo che lui veda la carne pulsante entrare in quell’anello caldo. Gli pareva di sentire quelle dita del play sul capezzolo o tra quel corvino pelo morbido e profumato. 

-sì sì sììììììììì!!!! Ohhhhh dai continua!!-

-tira giù le ginocchia piccolo- dice Kosh con voce strozzata e con l’affanno.

Kaede esegue e il suo dolce e pudico Hiro ha iniziato a spingergli tra le  gambe. Che era successe a quel dolce verginello che aveva svezzato? Colui a cui aveva tolto le insicurezze, un po’ del carattere acido e quell’innocenza, quell’adorabile innocenza perduta da mesi e mesi senza però riuscire ad estirpare quella sua repulsione alle cose strane, ai cambiamenti? 

Quando era avvenuta quella metamorfosi, quando si era trasformato nella personificazione del fascino, della sensualità, della malizia e delle arti amorose? 

Quanto aveva appreso da Kaede Rukawa, da quanto si faceva deliziare da quella volpe che, dall’animale, non aveva preso solo il nomignolo ma anche l’astuzia?

Da quanto il traditore, che è, viene gabbato rimanendone totalmente all’oscuro?

Akira non riesce a capacitarsene, non riesce a trovare una risposta, scovare il principio. 

Che ne sarebbe stato di loro ora?

Hiroaki continua la sua danza frenetica nel corpo del compagno, aumentando e diminuendo le spinte mentre lecca il capezzolo sinistro di Kaede  spingendo con forza, portandolo sull’orlo del baratro.

-sto per venireeee!!! Lasciami, lasciami venire, daiiiii ahhh ahhh ahhhhhhh!!!!!!- Kosh zittisce le ultime, e più forti, grida del compagno con le sue labbra, spegnendo così gli ultimi urli nella sua bocca.

 

Hiroaki dopo aver ripreso fiato posa il suo sguardo su Akira, il suo tenero, affettuoso, traditore, bugiardo….. ma adorato porcospino. Guarda la volpe con un astio tale…. Come se lo volesse incenerire da lì a poco.

Poverino, non sa ancora come lui e Kachan vogliono divertirsi con quegli adorabili aculei. 

Ma da quando quel ragazzino viziato era diventato per lui “Kachan”? Quand’è stata la prima volta che l’ha trovato adorabile e innocente dopo un amplesso rovente e carico di passione?

Quando aveva smesso di andarlo a trovare per il solo gusto della vendetta, ma perché era bello stargli vicino?

Tutto era iniziato quando li aveva visti. Insieme.

Si baciavano e Akira aveva detto all’altro che la casa era libera e che, per una volta, la casa della volpe poteva rimanere inutilizzata.

Si era fatto sbattere nella LORO casa, tra le LORO cose, sul LORO letto.

Da lì i silenzi, le piccole ripicche fatte di libri, tesi e compiti strappati. Ordini, capricci, isterismo, cattiverie.

Poi l’odio per Rukawa. 

No, non era colpa di Akira, era colpa di quel rotto in culo faccia di merda. Era sicuramente così!!

Sì, si tende sempre a dare la colpa all’altro, mai al proprio e adorato amore.

A passo spedito, di corsa, con rabbia, a casa di quel figlio di….

Invece di bussare aveva preso a pugni la porta e essa aveva quasi finito per cedere sotto i colpi violenti, carichi d’odio.

Con un’espressione di chi aveva dormito fino a due secondi prima, Rukawa gli aveva aperto la porta.

-crepa bastardo, figlio di una cagna storpia e con la rogna!!!! Non ti avvicinare più al mio Akira-  pugno, in pieno viso.

Pur essendo stato un colpo durissimo, Ru si era alzato.

-Hey tesoro, non l’ho mica violentato il tuo amorino! Ha goduto con me! Goduto!!!- gli aveva detto a voce bassa, insinuante vicino all’orecchio.

-ti spacco- gli era partito un altro colpo, ma questa volta era stato intercettato. Gli aveva tenuto il pugno chiuso nella sua mano, aveva preso l’altro braccio velocemente e lo aveva guardato dritto negli occhi.

 -non sei curioso di sapere perché Akira è sempre così ansioso di farsi sbattere da me? Eh? Dai, non dirmi che non vorresti provare qualcosa di nuovo invece che la solita zuppa?-

-vai a farti fottere!!! Lasciami stronzo-  aveva urlato, tentando di divincolarsi, Kosh.

-lui ti ama, ma gli piace usarmi per il sesso. Non ti piacerebbe rendergli pan per focaccia? Non vorresti veder realizzate le tue più segrete fantasie? Pensaci su.-  e l’aveva lasciato lì, zitto e meditabondo.

Kaede lo aveva guardato con un sorriso, ci stava pensando, non aveva scartato l’idea. Era un buon inizio, sicuramente. Aveva pensato la scaltra volpe

Se ne era andato, senza dire nulla, a capo chino sotto i mille pensieri. Non si era neanche reso conto che Ru gli aveva messo in tasca un biglietto che avrebbe trovato giorni dopo

  Questo è il mio numero, pensaci bene arrapante playmaker.

 

Quando lo aveva visto, aveva trovato una scusa ed era schizzato fuori casa per andare da lui. Dalla lurida volpe lussuriosa.

-sei arrivato finalmente! Disperavo di poterti rivedere a casa mia….- lo aveva accolto, anzi, trascinato in casa dopo queste parole.

-Ti farò esplorare nuove terre, ti farò assaggiare nuove delizie amorose, ti farò raggiungere picchi di piacere che tu non hai mai neppure immaginato-  aveva detto senza darsi tante arie, solo in modo molto appassionato

Così era iniziata quella storia fatta di segreti e bugie.

Ora sarebbe finita, sarebbe iniziata una nuova era . Per loro.

 

-Hiiiiiiiiiro!!!!!! A che pensi? Sei con noi ora, non dimenticarlo.- fa notare la volpe.

Dio lui era sempre stato considerato bello ma da lì, a mettersi in mezzo ad una coppia consolidata e storica come quella….

Sendo sembra tanto forte ma Hiroaki lo è molto di più, è indipendente, bisognoso dei suoi spazi e non è isterico o acido, no! Il fatto è che Hiro non vuole avere sempre troppa gente intorno e poi, è normale avere dei cambi d’umore a volte.

Kaede in lui trovava, e trova, un’anima affine, una persona simile a lui.

Forse Sendo non si è mai reso conto di quante cose aveva appreso dal sesso Hiroaki, e forse non lo sapeva Hiro stesso, per Rukawa è sempre una nuova scoperta, una fonte inesauribile di regali e novità.

Sendo è un cliché, il classico elemento attivo della coppia che poi si trova l’amante che lo sottomette facendolo godere un mucchio.

Però era divertente godere dei favori di entrambi, della complicità di Hiro e del segreto (fittizio) che c’era tra lui e Aki.

Chissà come andrà a finire, si chiede Kaede. Chissà.

 

Akira li guarda con profonda avversione.

-stronzi- mormora

-è stato grazie a te che sono venuto qui per la prima volta…. Volevo spaccargli la faccia ma poi, un insulto tira l’altro e così… sì insomma non capivo perché tu potessi divertirti con lui e io no. Semplice, non trovi?-

Spiega Kosh con calma.

-Quindi…. Ora è giunto il momento per noi di divertirci con te. Non è una vendetta, è solo uno sfizio nostro, sei come un delizioso dolcetto da mordere e gustare in compagnia di qualcuno speciale….- interviene Kaede. Non vuole essere tagliato fuori dai due fidanzatini, non vuole che loro si chiudano nel loro mondo, vuole far parte anche lui di qualcosa, di qualsiasi cosa che potesse renderlo sereno come nei mesi dei loro vicendevoli tradimenti. 

Hiro si lancia di scatto su Akira e Ru corre in suo aiuto bloccando i polsi del porcospino. – dai Kirakun, lasciati andare, ti piacerà sicuramente-

-non dirmi cosa devo o non devo fare bastardo, me l’hai rovinato. Rukawa sei solo uno stronzo.-

-taci amore mio, non sai quello che dici tesoro.-  dice Hiroaki che lo bacia dolcemente, accarezzandogli il petto, poi gli addominali. Lascia un umido bacio sul capezzolo alla sua destra e accarezza i fianchi snelli del suo dolce istrice, che inizia a rilassarsi tra le braccia della volpe.

Ru allenta la sua presa ferrea, tanto ora ha smesso di lottare, sfiorando col suo respiro l’attaccatura dei capelli del  suo koi e giocando con le labbra, la lingua e i denti, con il lobo del suo orecchio.

 

Smack smack smack

Baci.

Baci dolci, baci febbrili, baci strategici, baci disinteressati. Sulla sua pelle.

E’ un unione di sensi, la calma e la serenità, il benessere, contrapposti ai brividi di piacere, la testa buttata all’indietro in segno di godimento e quella reazione pulsante, viva del suo corpo.

Akira sta benissimo, ma si sente contemporaneamente frustrato, vuole raggiungere l’appagamento che loro gli stanno mostrando in minima parte e che non gli hanno ancora dato.

Stare tra le gambe aperte del ragazzo più desiderato di Kanagawa, sentire i suoi capezzolini contro la schiena, il ritmo del suo respiro, sapere che in quella stanza c’è la stessa aria che quell’angelo misterioso ha appena respirato, ha appena rilasciato dal suo corpo, lo fa stare bene, lo fa sentire anche un po’ perverso se vogliamo.

Poi avere Kosh a quattro zampe sopra di se, che ogni volta che si avvicina a baciarlo fa strofinare i loro capezzoli…uhm! Adora quando sfiora “casualmente” il glande con le dita mentre traccia linee immaginarie sul suo corpo, linee appena accennate, fatte di dita leggere come piume, di cui a volte ne avverte la totale assenza.

Ru gli massaggia le spalle e l’altro gli infila la lingua nell’ombelico mentre le sue mani accarezzano decise e sicure i suoi glutei, così tanto adorati dai suoi “seviziatori”.

-hai voglia? Facciamo un passo avanti Kirakun?- dice piano, sul suo collo, Kaede senza fermarsi e continuando a lavorarsi le sue ampie spalle.

-come volete- la sua totale fiducia riposta in loro, adesso.

 

Come volete….. parole che Ru adora. Volete. Noi due, due persone, non solo una. Lui ed Hiroaki. 

Che bello che è averli entrambi… Vuole stare con loro, vuole averli entrambi, vuole essere di entrambi, vuole… cosa vuole in realtà?

Lo avrebbero usato e mollato lì?

Lo avrebbero usato e poi insultato?

Lo avrebbero usato e poi picchiato?

Quando si era realmente reso conto di quanto fosse dolce e protettivo Hiroaki?

Quando si era reso conto di quanto fosse fragile Akira?

Da quando era attratto dalle loro attenzioni nei suoi confronti? Da quando si sentiva male all’idea di fare il gioco sporco alle spalle di Aki? Da quanto tempo si sentiva male all’idea di loro due abbracciati nel loro lettone e lui, escluso dalla loro vita quotidiana, ci pensava e soffriva?

Basta pensare, si dice, ora è il momento di agire.

-Amore….- sussurra. Con un’occhiata d’intesa, il play e l’ala piccola fanno stendere Akira.

 

Lo avevano appoggiato così delicatamente, così dolcemente, come se avessero paura che lui fosse di vetro, come se fosse la cosa più pregiata e preziosa che avessero mai avuto.

Akira non pensa che forse è realmente ciò che i due pensano di lui.

-allarga le gambe Kirakun- dice in un soffio Hiro.

Hanno già finito di coccolarlo forse? No…

Entrambi i suoi amanti mettono una gamba tra le sue e cominciano a baciarlo sulle labbra, dolcemente. Lingue, tre, che si intrecciano tra loro, corpi muscolosi, sodi, che si sfiorano mentre ondeggiano. Sei mani, che fanno intrecciare le dita, capelli di altri che sfiorano i propri corpi, profumi, sapori uniti.

-fermati- a sorpresa non è Akira a dirlo, ma Kosh. Si riferisce a Rukawa.

-Perché?-

-se decidi di continuare sarai nostro a tempo indeterminato. Questa non è una semplice scopata quindi… fa le tue scelte.-

-sono pronto a dormire in terrazza, sul tappeto, in giardino, nella vasca, nella doccia pur di stare con voi sempre. – dice con sguardo dolce, un po’ implorante.

-bene.- è calma la voce di Hiro, non c’è la minima esitazione.

-bene!!!!!!-   felicità felicità Felicitàààààà!!!!!!!! 

-Akira non sei contento?? Avremo un cuccioletto per casa!!!-

-uhm…. Sarei più contento se vi muoveste a farmi qualcosa invece che cianciare!!!!!-

Kaede lo bacia con trasporto e Kosh si tira fuori dalle sue gambe per mettersi dietro il volpino, prima di iniziare ad accarezzargli le natiche sode.

-non penetrarmi di botto!!! Non farlo che fa male!-

-no stai tranquillo Kachan stai tranquillo- risponde Hiro tranquillamente.

3….2…..1….  –AHHHHHHHHHHHH AHHHHHHHHH!!!!!- 

-fatto male?- 

-STRONZO! BASTARDO E INFAME DI MERDA!!!- gli urla. Poi però le spinte diventano più profonde ed il dolore è solo un vecchio ricordo –ahhh….uhm! daii- geme.

-direi che non ti fa più male vero?-

-scusate ma ci sono anche io qua!! – Akira è indispettito: ma quei due lo hanno portato lì per farselo o per fargli fare il guardone???

Ru lo guarda e riprende a baciarlo mentre infila due dita dentro di lui e con l’altra mano lo masturba. Hiro si ferma un attimo, in modo che la volpe possa penetrare il suo ragazzo tranquillamente… poi, quando l’ha fatto, fa incrociare le gambe di Aki dietro la schiena di Kaede, è molto più comodo così…

-devi proprio controllare tutto, tu la dietro?- squittisce Akira

-E’ unaaaah, sua             mania       -

 Hiroaki si tira fuori da Kaede, ricevendo un gemito di dissenso. 

Il volpino cerca di sfogare la frustrazione che ciò gli da, accanendosi sul porcospino che urla, si dimena   sotto di lui.

Quelle natiche sono troppo invitanti per Hiroaki, che si era fermato per calmarsi un attimo, così decide di non reprimere un suo insolito desiderio cannibale e morde un gluteo candido, lasciando un evidente segno rosso. Non doveva aver fatto poi così male, visto che la volpe ha continuato a gemere di piacere.

-Hiiiiiro!!! Continua, fammi tuo!!!-   geme Kaede come se fosse in un film porno.

Rientra in lui con un altro colpo secco, che fa urlare sia la volpe che il porcospino. Bene, si è già calmato prima, ora è venuto il momento di non dargli più tregua.

 

Rukawa smette di spingere nel corpo di Akira, senza però tirarsi fuori da lui, lasciando che il suo corpo sia mosso dalle spinte di Kosh che è dietro di lui. Rimane completamente steso sul suo bel porcospino, muovendosi ogni tanto con movimenti lenti e circolari, in contrasto con le spinte fortissime di Hiro.

Prima di venire ricomincia a spingere forte, per poi essere travolto da un orgasmo, seguito da Aki e da Kosh. 

 

-raduna le tue cose lurida volpaccia in calore, vedi di venire senza fare storie o ti carichiamo in macchina con la forza e pure mezzo nudo- 

-uhhhm…. Hiro ho sonno, fammi dormire, dopo vengo….-

-no subito! Akira diglielo anche tu!!!!- 

Akira lo guarda e gli domanda –senti un po’ fighetto, ma dove l’hai messa la macchina? Quando sono arrivato non c’era-

-è nel garage della volpe.- Akira si volta verso il suddetto animale con sguardo truce ed esso si risveglia un po’ e chiede –che c’è? Che ho fatto?-

-perché lui lo può fare e io no????? Aspetta di arrivare  nella mia tana, sporco volpino in letargo permanente, aspetta e vedrai!!-

-ma questa era un’emergenza!!!!! Tanto poi a casa vostra c’è Hiro che mi salva…- 

-Se non sei vestito e armato di bagagli entro 5 secondi, ti prendo e ti porto a casa nel baule della macchina!!!

-Muoviti!!!!- beh, dopo questa frase la volpe non era poi così sicura che l’avrebbe salvato

-corro!-

 

Così da quel giorno Kaede Rukawa era diventato il loro coinquilino, il loro amante e la loro bestiola da coccolare davanti alla tv, un animaletto che ti tira su con il suo affetto quando ti vede giù di morale.

Entrambi sapevano che a Ru piaceva Hanamichi, era ai tempi delle superiori che si sapeva questa storia, ma lui stava bene con loro e l’affetto che gli davano colmava un po’ la sua tristezza.

Era solo un ragazzo molto solo, che però aveva bisogno di essere al centro dell’attenzione, di far parte di qualcosa, e lì con quei due ha trovato ciò che aveva cercato per anni.

 

Ormai è un mese che sta con loro.

Un mese che dorme nel lettone in mezzo a loro, un mese che aspetta che Hiroaki si sieda davanti alla tv, dopo cena sulla sua poltrona preferita, per potersi sedere per terra tra le sue gambe e con la testa sul suo grembo.

Questa è una delle posizioni più comode che conosca e di cui, sa già, non potrà più fare a meno.

I suoi due tesori lo spronano ogni giorno a provarci con Hana ma per loro è facile parlare!!!! Quello è violento e poi che gli dice quando se lo trova davanti? 

-pensi ancora al tuo Hana pucci? – lo fa sobbalzare.

-Akira piantala!!!!-

-dai, promettimi che entro 10 giorni gli chiederai di uscire.-

-no!- Kaede non ha intenzione di cedere, non stavolta. 

-dai volpiccina carina carina…. Giuro che ti coccolo per tutto il tempo che vuoi, dove vuoi e quando vuoi… dai non sopporto di vederti così pensieroso-   interviene Kosh, per indurlo in tentazione.

-NOOOO!!!!!- 

-Eddai…..-  e così Hiro inizia a baciargli il collo, a sussurrargli frasi dolci e tentatrici che gli fanno venire i brividi. Quella è la zona erogena più sensibile di Kaede, e Hiroaki lo sa. Basta sussurragli qualcosa sul collo, sotto l’orecchio, e ce l’hai nelle tue mani, piegato al tuo volere.

-beh….10? ahhh sì dai forse-

-voglio un sì come risposta – incalza Akira che intanto si è avvicinato al suo viso, iniziando a strofinare leggermente le labbra con quelle del volpino.

-ci proverò….-

 

Ci proverò…. Chi avrebbe mai pensato che queste due parole avrebbero potuto rovinare la vita di Kaede Rukawa?

Quei due erano più che mai decisi a fargli mantenere la promessa, ottenuta comunque col gioco sporco, ed erano così “gentili” da averlo fatto dormire in terrazza quando aveva detto che forse non sarebbe riuscito a chiedergli nulla, figuriamoci un appuntamento!

Quei due infami avevano persino avuto il coraggio di dirgli che lo avevano fatto per il suo bene!!!

Quei due porci a scopare tranquilli mentre lui era in mutande, solo e tutto raggomitolato in terrazza con il freddo che c’era! Sì perché l’unica giornata fredda d’agosto l’aveva beccata lui accidenti!!!!

Uff… 10 giorni, 10. Non sono pochi, ma recuperare 5 anni in 10 giorni… dopo tre anni di superiori sbavando e altri due all’università arrapandosi al solo suono della sua voce… beh, non sarebbe stato facilissimo trovare il coraggio di colpo.

 -voglio il mio do’hao!!!!!!!!!!!!!- è Ru, pensa Akira quando sente l’urlo 

 

Che strana convivenza la loro…..

 fine 1° parte

 

Vania: Spero che questa fic possa piacere a Ria, visto che so che le piacciono le HanaRu e le SenKosh. Spero di non deludere le sue aspettative!

Kosh: dai micina, stai tranquilla, non la deluderai!!! Non più del solito almeno, lo sai che tanto è abituata a leggere delle fic orrende, ormai ci avrà fatto il callo!!!-

Vania: una volta che volevo fare dei commenti seri e decenti tu…sigh! Mi hai detto tutte queste brutte cose…sigh! 

Akira: Kosh ma allora dillo che sei idiota! Una volta che noi facciamo i fighi senza problemi me la deprimi! Allora vuoi proprio che ci rovini la vita!!!!

Kosh: sigh! Mi ha dato dell’idiota!!!

Luca: ciao!

Tutti: e questo da dove spunta?

Vania: è il mio boy che adesso se ne è andato, avevo lasciato il computer acceso quando era qui. 

Luca ti amo da morire!!!!!

Kosh: adesso ho capito da dove salta fuori quella strana posizione, quella con le ginocchia al petto….

Vania: ehm….io non … veramente… cioè non 

Akira: porcellina hentai….

Ru: farsi dare dell’hentai da Sendo è grave però…..

Vania: andate a cagare!!!

Mery: non so nulla sulla storia, ma dai dialoghi sembra simpatica, ciao Barbie!

Kosh: l’autrice non parla più con nessuno, è offesa, allora spiego io: Mery è la sua migliore amica e lei la chiamano Barbie perché, a detta della sua compagnia, assomiglia a quella bambola. Quanto a cervello di sicuro, aggiungo io…..

Barbie/Vania: cattivi!! Svergognati!!!!!!! Ingrati!!!!!!  Comunque, tornando seria, volevo dire a Ria che le voglio bene anche se non la conosco e che la stimo moltissimo per tutto ciò che fa per le dilettanti come me.

Smack!!!!!



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