NOTE: La canzone 'Una rosa blu' è di Michele Zarrillo
DISCLAIMER: Titti i pg appartengono alla fantasia di J.K.Rowling



Una rosa blu

di Nuel


Il Blue Rose ha aperto da meno di sei mesi, in un sobborgo malfamato di questa città troppo grande ed i clienti non mancano mai.
Luci basse e musica abbastanza alta da non farti sentire quel che si dice al tavolo accanto, ma senza perforare i timpani, ma l'attrattiva principale sono le stanze sul retro: un corridoio nero che ti inghiotte come una gola profonda, con una decina di porte anonime sui due lati che, questa notte, ho deciso di percorrere.
Vengo qui da due mesi, a guardarti ballare attaccato ad un palo e poi sparire in quel corridoio con un cliente ogni volta diverso.
Non sono sicuro che strusciarsi addosso ad un palo si possa definire ballare, ma non posso restare qui a chiedermi cosa nascondi dietro la maschera da Pierrot, ridicolmente simile a quella dei Mangiamorte.
Ho una moglie ed un bambino, a casa.
Ginny non sa che vengo qui, due volte a settimana, a immaginare che dietro la maschera di un ragazzo che si vende al maggiore offerente ci sia la risposta alla misteriosa scomparsa di Draco Malfoy.
Ti avvicini sorridendo, al di sotto del bordo della maschera, che ti lascia scoperte le labbra sottili e pallide.
L'uomo che raccoglie le offerte mi ha indicato e ti ha mandato da me. Evidentemente ho vinto l'asta al buio.
"Ha offerto una cifra molto alta, signore. Ha esigenze particolari?"
Non ho dubbi: è la tua voce.
Sento il cuore stretto. Ho sperato fino alla fine che Draco Malfoy non si fosse ridotto a questo.
"Vuole andare subito in camera o preferisce bere prima qualcosa?"
Dovrei rispondere, ma non so cosa dire. Vorrei alzarmi ed andare via. Vorrei strattonarti per un braccio e tirarti fuori dal Blue Rose. Vorrei gridarti addosso il mio odio e chiederti perché fingi di non riconoscermi.
"No, non voglio bere. Se tu vuoi qualcosa, fa pure"
Sorridi alla mia voce scostante e scuoti la testa. I capelli ti danzano intorno alla maschera e vorrei passarci le dita in mezzo, ma tra poco lo farò. Ti ho comprato per questa notte, sei mio.
"Non bevo quando lavoro. Se vuole, possiamo andare dietro" mi rispondi ricordandomi che è solo per 'lavoro' che farai qualunque cosa io voglia.
Mi alzo e ti seguo.
La musica rimane chiusa dietro la porta ed il mio pierrot mi guida verso una delle stanze di questo corridoio.
Eccoci qui, un ampio letto con le lenzuola di raso blu, uno specchio al soffitto e mobili di bell'aspetto, ma scarso pregio ed il mio accompagnatore mi sorride e si spoglia con movimenti lenti e precisi, memorizzati con la pratica, con la stessa precisione di un incantesimo.
"Cosa vuole?" mi chiedi con voce bassa e sensuale e io rimango muto a guardarti.
Rimani con la maschera sul viso ed un lungo guanto nero a coprirti il braccio sinistro, come se avessero il potere di coprirti e farti apparire meno nudo e vulnerabile.
Allungo la mano per toglierti la maschera e tu ti scansi.
"No, signore. Questa non la tolgo" mi spieghi sorridendo ed accarezzandoti la maschera bianca con un'unica lacrima rossa dipinta.
"Cos'hai al braccio?"
"Una cicatrice. Le assicuro che non è bella da vedere. Le crea problemi?"
"No"
Ti avvicini e mi baci. Hai le labbra umide e morbide.
"Con la cifra che ha pagato, signore, può avermi tutta la notte… cosa vuole che faccia?"
Voglio che ti togli la maschera e mi dici come ci sei arrivato, qui.
"Come si sei arrivato qui?"
Inizi a spogliarmi e ridacchi. "Nessuno spende tanti soldi per parlare"
Ti fermo mentre mi accarezzi il petto tra i lembi aperti della camici e le tue mani scottano sulla mia pelle.
"Voglio che rispondi"
Sorridi condiscendente. "Per un motivo molto semplice, signore: i clienti come lei hanno soldi a palate e io ho una montagna di debiti"
Ricordo che, dopo la fine della guerra, cinque anni fa, scoppiò uno scandalo ed il patrimonio della famiglia Malfoy andò in fumo.
Comincio a rispondere ai baci di questo ragazzo che mi guida verso il letto. Le mie mani accarezzano la sua pelle candida e le mie labbra le seguono sul collo flessuoso, sullo sterno un po' sporgente, sul petto glabro fino ad un tatuaggio: una rosa blu, il simbolo del locale e mi fermo.

'Una rosa blu
Sulla pelle tua
Mi ricordi Londra
Snob e bionda con un filo di follia'

Oh, Draco, non ti bastava un padrone? Non sapevi vivere libero?
"Non lavorerai qui per sempre" mormoro accarezzando l'ennesimo marchio sbagliato sul tuo corpo.
"Ho davvero tanti debiti, signore. Ci morirò in questo posto" mi rispondi sorridendo come se non fosse poi tanto grave.
"Potresti trovare un altro lavoro oppure…"
"Non ho lavorato un giorno in vita mia, signore. Non so fare nulla, a parte questo. Sono bravo, mi permetta di dimostrarglielo"
Ti abbraccio e mi rigiro sul letto, trascinandoti sopra di me. Sento la tua eccitazione premere contro il mio addome e la accarezzo.
Gemi in modo decisamente invitante. Vorrei sapere se reciti o se sei sincero e mi perdo a guardarti.
Ormai non mi toglierò mai più quest'immagine dalla mente.
Ti ho ritrovato per perderti in questa città, Draco.

'Dicono di te
Pare che ci stai
Che ti scaldi presto
Che poi tutto il resto e non ti leghi mai'

"Potresti innamorarti, prima o poi e nessuno che ti ricambi sarebbe felice di sapere che lavori qui"
Quant'è bello e struggente il sorriso che mi rivolgi.
"Non ho molte occasioni di incontrare gente fuori di qui e i clienti come lei… a volte promettono montagne, ma alla fine hanno sempre una moglie o un ragazzo o semplicemente si accorgono che vado bene solo per una notte o due"
"Dammi del tu. Mi chiamo Harry"
"Vuoi che sia qualcuno in particolare, stanotte, Harry?"
Annuisco. Voglio che sia te stesso.
Aspetti di sapere chi devi interpretare e allora mormoro. "Draco"
Mi scivoli addosso languido, vuoi dimostrarmi che ho speso bene i miei soldi e che appartieni a questo posto.

'Ma se fossi mia
Io ti legherei con un laccio al cuore
Che ti faccia male quando te ne vai'

"Ti amo, Harry"
Il mio cuore sussulta, sconvolto dalla rabbia e dalla repulsione e dalla tristezza.
Rotolo di nuovo su di te, premendoti sul letto col mio corpo. "Non mentire!"
Ho usato un tono più aggressivo di quanto volessi, ma seppellisco il malessere e il senso di colpa nella tua bocca, baciandoti con bramosia.
Ti sento rispondere, mi baci, mi stringi, ti apri.
Ti voglio.
Lo fai perché sono un cliente, ma se non fossi Harry Potter, reagiresti allo stesso modo?
Mi libero velocemente degli ultimi indumenti che indosso e ti prendo con violenza, senza prepararti, ma il tuo corpo mi accoglie senza proteste.
Voglio farti male.
Non voglio essere solo uno dei tanti.
Voglio che mi ricordi.
Non voglio che il tuo corpo mi mostri con tanta disinvoltura in quanti lo hanno usato.
"Draco!" ti vengo dentro così in fretta.
"Sono qui, Harry"
Le tue braccia mi circondano e io vorrei piangere perché non lo so se sei qui davvero o se fingi e posso solo baciarti e accarezzarti ancora, evitando di guardarti negli occhi.
Come mi giudichi?

'Io sulla pelle io te lo scriverei
Che mi piace perché sei come sei
Col tatuaggio con quella rosa blu
Che è il tuo coraggio e la tua risorsa in più'

"Se ti dicessi…"
"Sh! Non dire niente. E' un momento speciale. Non rovinarlo con promesse che non puoi mantenere"
Ti abbraccio baciandoti il collo. Vorrei dirti che non mi importa se ti vendi, mi va bene anche così, purché stia con me.
Ho denaro a sufficienza per pagare tutti i tuoi debiti, ma non riesco a dirtelo.
Sfioro il tatuaggio sul tuo petto e ascolto il battito accelerato del tuo cuore.
C'è voluto coraggio per arrivare fin qui, ne sono sicuro. Per gettarsi alle spalle l'orgoglio e la guerra.

'E ti racconto di me, di lei ma chi
Se ne frega, ma sì, doveva andare così
E non mi accorgo nemmeno
Che vuol dire ti amo
che si aperta di più la rosa sul tuo seno'

"Ho sposato Ginny" non so nemmeno perché lo dico, ma ora ho tutta la tua attenzione ed un sorriso tremante sulle tua labbra che sembrano più pallide.
"Abbiamo un bambino. Si chiama Jes. E' l'unico nome che ci è venuto in mente con la 'J' di James e la 'S' di Sirius"
"Sono sicuro che è un bambino meraviglioso"
Ti trema la voce e sento il tuo cuore battere più forte sotto il palmo della mia mano, tanto che hai bisogno di alzarti.
Mi siedo e ti abbraccio e so che anche tu avresti voluto una vita così.
San Potter è rimasto a galla e si è fatto un nome e Draco Malfoy lavora in un bordello. Non avresti mai detto che sarebbe finita così, vero?
Ti stringo e tu stringi me, solo per un momento e poi ti scosti, mi scruti e mi baci di nuovo. Un bacio lento, stavolta e io ti seguo di nuovo, stesi su questo letto in cui morirai e, all'improvviso, trovo rassicurante sapere che resterai qui per sempre e che potrò averti ogni volta che vorrò, anche se, in realtà, so che non tornerò mai più, Draco.
E' l'ultima volta che ci vediamo.

'Una rosa blu
Che non va più via
Dolce e un po' perversa
Come è un po' diversa la tua fantasia
Una rosa blu Come non ce n'è
Ma una cosa rara sono io stasera che la chiedo a te'

Ti immaginerò tra le braccia dei tuoi amanti e il dolore mi permetterà di ricordarti. Immaginerò di poterti tirare addosso galeoni e sterline e di poterti sbattere fuori dalla porta all'alba, per poi tornare ad ogni tramonto da te.
Sarai la fata che popolerà i miei sogni negandosi a me per concedersi a chiunque altro. L'unico uomo negato al salvatore del mondo.
La rivalsa di tutti quelli che ce l'hanno con me e che potranno averti e sporcarti e ferirti e io resterò a guardare.
"Lascia che veda il tuo viso" allungo la mano verso la maschera e tu mi fermi di nuovo.

'Io sulla pelle io me lo scriverei
L'amore in macchina no non c'è magia
Un tatuaggio perché, va dove vai
Al mare o dove si può
Purché scappare via'

"Se la togli, la magia finisce"
So che parli del tuo inganno, delle bugie che ti sei detto per lasciare che mani di tutti i tipi ti tocchino, ma vorrei che mi lasciassi guardare un'ultima volta il tuo viso, prima di andare via.

'E mi racconto di te, di lei, ma chi
Se ne frega, ma sì, doveva andare così
E non mi accorgo nemmeno
Che ti ho detto ti amo
Quando s'apre di più sul seno la rosa tua blu'

Immagino la tua vita qui e, sì, non puoi reggere il confronto con Ginny, rispettabile e onesta. Tu che ti fai riempire dal desiderio di ogni uomo che ti compri, tu che dici 'ti amo' mentendo, ma a me cosa importa, in fondo?
Tu sei passione e lei la mia compagna e l'amore prima o poi muore e lei resterà perché è l'affetto e l'amicizia sicura.
Si vede che doveva andare così tra di noi.
Mi alzo e mi vesto.
"Dove vai, Harry? Hai pagato per tutta la notte"
Mi sembra di scorgere qualcosa nella tua voce, ma non posso ascoltare.
"Abbiamo già fatto quello per cui ero qui"
"Possiamo farlo ancora"
"No, va bene così"
Se resto ancora non ci alzeremo più, amore mio. Moriremo qui, di disperazione e di chissà cos'altro.
Taci e mi sembra di sentirmelo in gola il groppo nella tua e poi tiri fuori la tua freddezza che congela quello che non possiamo permetterci di provare.
"Non ti posso dare il resto dei soldi che hai già pagato"
"Tienili e tieniti la serata libera, non voglio che il mio odore si mischi a quello di qualcun altro"
Vorrei che te lo ricordassi.
Ti accarezzo la maschera e ti guardo. Sei bello come ti ho sempre immaginato, nudo, tra le lenzuola stropicciate, coi segni dei miei baci che spariranno senza lasciare traccia.
"I sogni non hanno prezzo e io ho voluto pagare un sogno. Ti amo, Draco"
Finalmente vedo qualcosa nei tuoi occhi. Ti ho sorpreso?
Lo sai che so che sei.
Mi giro e apro la porta sentendo un singhiozzo e la maschera cadere a terra.
Non mi importa cosa farai da adesso in poi, ma almeno le lacrime sul tuo viso non sono più solo dipinte.

'Se fossi mia ti legherei
Ma un laccio al cuore non ci sei
Al mare o dove c'eri tu
Mi punge la tua rosa blu
Dolce e un po' perversa la tua fantasia
Ma una rosa blu
Sulla pelle mia
Me ne accorgo adesso, passo dopo passo
Che non va più via'

Non ti dimenticherò mai.