Un amore di angelo

parte XVII

di Clanes e Seimei



CAPITOLO 17: RITO DI PURIFICAZIONE DEMONIACA


Le acque chiare dello Stige riflettevano i loro volti curiosi.
Il corso calmo e inesorabile sfiorava le loro caviglie mentre la voce di Djibril si disperdeva nell'aria.
Erano li da quasi un'ora.
L'angelo supremo aveva spiegato a tutti quello che sarebbe successo.
Aveva detto a Rukawa esattamente cosa doveva fare, come doveva comportarsi e cosa sarebbe successo.
Aveva esposto i ruoli delle persone presenti, anche dei semplici spettatori come Jin e Kyota incuriositi dalla sacralità del rito.
Ichinamah e Rukawa si tenevano teneramente per mano.
I loro occhi erano fissi su colei che dava loro la possibilità di essere felici.

La cosa però non era per nulla facile.
Mentre per un demone di classe inferiore, minima o medio alta è molto facile essere purificato dal male, per un demonium impervius o demone impercorribile è decisamente complicato ottenere il perdono angelico ed entrare a far parte delle schiere celesti.

Rukawa, nato demone da madre umana e padre demoniaco ha, alla stregua dei mezzosangue, una potenza fuori dal comune che lo ha inserito di diritto fra le file degli impervi, cioè dei demoni che hanno un potere personale pari a quello dgli arcangeli superiori maggiori.
I sette satana riconoscono negli impervi le loro guardie personali e ne fanno in alcuni casi i propri protetti, accogliendoli nelle loro case e nei loro letti.

Kaede era l'impervio prediletto di Belial.
Belial l'aveva preso sotto la sua ala nera e l'aveva accudito.
Ma Kaede l'aveva tradito.
Si era innamorato di un angelo.
Aveva rinnegato i suoi poteri, la sua natura malvagia e si era schierato nelle file del bene durante la battaglia tra Djibril e il capo dei Sette satana.
Aveva tutto l'inferno contro.
Il successore di Belial tramava già vendetta.
L'unico modo di sfuggirgli era quello di cancellare completamente da lui ogni traccia di potere negativo.
E per questo è necessario il Rito di Purificazione Demoniaca.

"Ma mia Signora!"
"Dimmi Ichinamah..."
"Io mi ricordavo un rito più lungo di quello che ci hai detto..."
"Ma non dire idiozie Ichinamah!"
"Ma stai zitto venticello che invece testa rossa ha ragione!"
"Michealino!!! Venticello a chi?? Brutto fiammifero consumato!! Vorresti dire che tu ti ricordi tutti i riti??"
"Certo che si spiffero!..almeno, quelli più importanti..."
"LA VOLETE PIANTARE VOI DUE???"
"Djibril, tesoro,..calmati..."
"Scusa..ma io questi non li sopporto più!!..comunque Kaede, Hanamichi e Michael hanno ragione.."
"Cioè??"
"Cioè quello che ti ho spiegato io è il rito abbreviato. Non è necessario che tu faccia il percorso completo!"
"Perchè?"
"Perchè hai compiuto un atto di estrema bontà mentre eri ancora un demone. E poi sei sotto gli influssi benefici del grande amore che Ichinamah prova per te. Ma la cosa più importante sta nel fatto che tu non abbia mai vissuto la tua natura umana sulla terra."
"Eh??"
"Vedi, vivendo sulla terra come demone non hai potuto vivere tutti i peccati ai quali sono legati gli umani. Ah, Kaede... pensavo... data la forza presente in te.. volevo farti diventare un Arcangelo Maggiore."
"Arcangelo Maggiore!?!?"
"Si, sei troppo potente per iniziare la gerarchia dall'inizio..e poi ho bisogno di qualcuno di potente che mi controlli Ichinamah..."
"Ma...ma...mia Signora!!"
"Ahahha, dai che scherzavo!!"
"Uffy...ma posso fare una richiesta prima di iniziare??"
"Se è possibile..."

Hanamichi si voltò verso Rukawa e guardandolo fisso negl'occhi lo pregò.

"Kaede..mi faresti vedere la tua identità demoniaca?"
"Hn??"
"Si..vorrei vedere la tua natura..."
"..e va bene.."

L'impervio sospirò.
Chiuse gl'occhi.
Spirali di fumo nero gli si avvolsero sul corpo.
Si chiusero a bozzolo intorno all'impervio.
Il nero divenne rosso.
Scoppiò improvvisamente.
Davanti agl'occhi degl'angeli presenti comparve una delle più belle creature mai viste.
Lisci capelli corvini scivolavano fino alle spalle.
Occhi freddi come il ghiaccio sembravano entrare nell'anima di ognuno di loro.
Il nero sul viso rendeva ancora più bianca la sua pelle.
Le due ali scheletriche si alzavano maestose alle sue spalle.

"Beh..che avete da guardare?"

Silenzio.
Tutti gl'occhi erano puntati su di lui.
Hanamichi con la bocca spalancata boccheggiava.

"...Dji...Dji...Djibril, mia Signora..."
"S...s...si???"
"No è che potremmo..che ne so...attaccargli le piume con la colla e lasciarlo così??"
"...non credo sia possibile..."
"Ma..ma...ma uno strappo non lo si può fare??..è talmente bello.."
"Beh,..in effetti..."
"Uffa!!! Dite così solo perchè è alto!!"

Due braccia gli circondarono la vita e morbidi capelli biondo andarono a sfiorargli il collo.
"Non ci badare Michealino. A me tu piaci così!"

"Ora basta! dobbiamo iniziare. Kaede, devi spogliarti per la prima parte del rito."
"Per la vestizione di luce?"
"Esatto."

Rukawa riprese le sue sembianze umane e di fronte a tutti si spogliò dei vestiti.
Nel frattempo Ichinamah si avvicinò a Djibril.
La ragazza gli porse un coltello d'argento.
L'angelo si ferì con l'arma la mano sinistra.
Le sue goccie di sangue furono raccolte in un catino dorato.
Stessa cosa fece Djibril.
Il sangue dei due ragazzi fu mescolato a rosolio e ad acqua presa dal ramo dello Stige che porta in paradiso.

Kaede immobile davanti alla Signora osservava tutto con minuzia.

L'unguento Sacro fu sparso lungo il suo corpo.

Rukawa stava tremando.
Il suo corpo aveva cominciato sudare e si sentiva strappare gl'organi. 
Il demone urlò spalancando le braccia.
Attorno a lui una coltre malefica si stava pian piano dissolvendo.
Il primo passo era stato fatto.
Kaede aveva perso al sua identità maligna diventando un Monoipo, cioè un demone purificato, ma non ancora un essere completamente buono.

Rukawa aprì gl'occhi.
Piano si avvicinò ad Hanamichi che aveva guardato tutta la scena con gl'occhi spalancati.
Prese le mani del rossino avvicinandole al suo petto.
Il suo sguardo dolce era tutto per la testa rossa che aveva di fronte.

"Hanamichi. E' stata dura trovarti. Ma poi, quando ti ho visto per la prima volta, quel giorno sulla terrazza mi sono detto <beh Kaede, hai visto? L'amore vero esiste anche per te.> Perchè è quello che io ho provato. Amore vero, sincero e puro.
Al di la della mia natura, della mia missione.
E' stato un vero e proprio colpo di fulmine.
Penso che se non mi avessi preso a pugni probabilmente ti avrei baciato.
Perchè non potevo resisterti.
Così dolce, ingenuo sincero...e bello..anzi no..stupendo.
Con quei capelli rossi e con gl'occhi così sinceri.
Con il tuo sorriso solare.
Mi hai catturato il cuore.
E l'anima.
Mentre eri disteso sul mio letto privo di sensi l'altro giorno..beh...ero terrorizzato.
Avevo paura.
Credevo di aver perso per sempre la tua voce.
I tuoi sospiri.
Le tue pazze risate.
Le tue carezze.
I tuoi baci.
Il panico aveva preso completamente il sopravvento su di me.
Ma poi ti ho guardato.
E ho lottato.
Perchè la mia vita non vale senza di te.
Sei il mio sogno.
La mia aria.
La mia vita."

Hanamichi ascoltava in silenzio.
Gl'occhi lucidi completamente spalancati.
Fissi sul viso del suo ragazzo.
Increduli, felici e commossi.

Il corpo di Rukawa pian piano iniziò a brillare.
Una luce ovatta gli illuminava il corpo.
Sembravano riflessi del sole sul mare.

Djibril si avvicinò ai due.
Gli sorrise e li fece voltare verso di lei.
Le loro mani non si sciolsero.
Erano intrecciate, legate l'una all'altra.

"Bene Kaede. Adesso chiudi gl'occhi. Anche tu Hanamichi."

Obbedirono.

I palmi aperti delle mani della Signora si poggiarono sui loro capi.
Djibril sospirò.

"Potenze Sacrali del Cielo riconoscete la serietà e la sincerità di questo amore. Supremi qui riuniti combattete per questi amanti."

Micheal, Uriel e Raphael di avvicinarono a Djibril.
Abbassarono il capo mentre le mani raggiungevano le spalle e il capo della ragazza.

"L'amore che vi lega non si scioglierà mai.
Troppo sincero e troppo radicato nel vostro cuore è questo sentimento.
Noi Angeli Supremi riconosciamo e approviamo il vostro amore.
Sappiate renderlo ancora più forte.
Perchè nelle difficoltà il vero amore trionfa su tutto."

Il corpo di Rukawa si illuminò di luce propria.
Brillava, scintillava come una stella.
Ma era solamente a metà del suo cammino.



Assieme agl'altri si avvicinò allo stagno dell'Oblio, il punto dello
Stige dove partono i rami che vanno verso l'oltremondo.
Kaede strinse forte la mano di Hanamichi il quale ricambiò sorridendo. 
Piano avanzò immergendosi nelle acque fino ai capelli.
Nel frattempo il gruppo si portò a bordo del ramo del fiume che conduce in Paradiso.

"Adesso dipende tutto da lui. Deve riuscire a trovarci entro 110 secondi."

"Ce la farà mia Signora! Vedrà che Kaede arriverà subito!"

"Lo spero per te Hanamichi, lo spero..."


Rukawa teneva gl'occhi chiusi.
L'acqua lo accarezzava mentre lentamente aveva iniziato a muoversi.

/E se sbagliassi ramo? E se non riuscissi ad arrivare in tempo??...no! calmati Kaede..ce la farai, vedrai che seguendo il tuo cuore ci riuscirai/

"...99...100...101...102.."

"Forza Kaede, emergi! devi muoverti, oramai manca poco!"


/..103..104..cavolo...dovrei esserci oramai...105...cosa sono queste voci??...Hanamichi?? Hana sei tu???...oddio, ti sento così vicino.../

"106...107..108...eccolo!!"

La testa di Rukawa emerse dalle acque.
Le sue labbra, come previsto dal rito, andarono ad appoggiarsi ai piedi di Djibril.

"Sono qui mia Signora."

Hanamichi sorrideva mentre vedeva il suo Kaede asciugarsi il corpo con un telo in spugna bianca.

"Bene Rukawa. Il più è fatto. Hai perso la tua identità di Monoipo per ottenere quella di DeAngelus cioè un Angelo non ancora tale, ma con un animo buono, anche se ancora corruttibile."

Kaede annuì ed insieme al resto del gruppo intraprese il sentiero verso le porte del paradiso.

"Sai Hanamichi..per un attimo ho avuto paura di non farcela.."
"Io non ho mai dubitato invece. Sapevo che mi avresti raggiunto."

L'arcangelo cerco la mano del suo ragazzo e la strinse forte con la sua.

"Perchè io e te siamo destinati a stare insieme."

Si fermarono davanti a due enormi porte di marmo.
Incisioni e bassorilievi raccontavano sulla sua superficie la storia dell'oltremondo.
Le lotte, le vittorie e le sconfitte del popolo angelico erano tutte raccontate li.
Alle rappresentazioni delle volte celesti erano alternate quelle dei volti dei Supremi.
Due enormi battenti dorati risaltavano sullo sfondo bianco.
Hanamichi con un gesto secco del polso li fece muovere bussando così sulla superficie candida.

Due voci, profonde e sicure, si alzarono all'unisono.

"Chi osa venire al nostro cospetto!"

Due occhi del rilievo cominciarono a muoversi fino da uscire dalla porta con metà del busto.
I due custodi guardarono severamente il gruppetto davanti ai loro occhi.

I ragazzi erano sconvolti.
Davanti a loro i visi di Rukawa e di Hanamichi si erano disegnati sul marmo.
I due custodi avevano preso le loro sembianze.

Hanamichi un po' insicuro si fece avanti.

"Io Arcangelo Superiore Maggiore Ichinamah chiedo a voi o Sacri Custodi delle porte del paradiso di permettere l'ingresso a questo figlio di Dio rinato."

I due custodi si guardarono e, come da copione, scoppiarono a ridere.

"Scordatelo stolto! Lui non è un angelo. Che se ne torni all'inferno da dove è venuto!"

Rukawa sprofondò nel panico più totale.
Perchè non lo accettavano?
Perche non volevano farlo entrare?
Lui non voleva tornarsene laggiù!
Voleva stare li, con il suo Do'aho e basta!

"No!"
"Come no? Piccolo impudente osi controbattere noi?"
"Io non voglio tornare laggiù! Fatemi diventare umano del tutto, rendetemi una semplice anima..accetterei di tutto ma non mandatemi la!"

I due guardiani sorrisero mentre piano si ritiravano all'interno della porta.

Kaede fu invaso da un bagliore accecante.
La sua schiena si squarciò in quattro punti. Dalle ferite due paia di fulgide ali si spalancarono alle sue spalle.

La porta dinanzi a lui era aperta.

Rukawa ci era riuscito.
Adesso era un Angelo come il suo Hanamichi.
Anzi...un Arcangelo.

Owari cap 17


CLANES:Allora?? contenti???
HANAMICHI:..oh...il mio Kacchan un angioletto...ohhhhh
SEICHAN: e brava Cla! Direi che hai descritto abbastanza bene la scena..
RUKAWA: *flying* ma che belle ali!!! con le piume! Non le sopportavo più quelle robe fatte d'ossa!!
CLANES:DAAADEEE vieni subiti giùùùùùùù!!! sono finte quelle ali! Rischi di farti male!
SBONK!
RUKAWA : Che maleeeeeeeeee!!!!!!!!
HANAMICHI: ohhh amore! Ti sei fatto la bua??
SEICHAN: idiota! pensavi che ti dessimo pure ali vere?
CLANES: mi dispiace Dade ma le ali costano....e come tu ben sai i soldi sono quelli che sono...
RUKAWA: spilorce... ahi.. adesso capisco perchè avevo le ali scheletriche quando ero demone...
SEICHAN: HAI LA PIù PALLIDA IDEA DI QUANTO COSTINO LE PIUME NERE???
RUKAWA : le potevate colorare con le tempere!
CLANES : si, buona notte! e questa ff non la finiamo più!..ma sai una cosa Dade...si può ancora rimediare...basta riscrivere le scene..quindi....
RUKAWA: ..quindi?
CLANES: se proprio non ti vanno le ali scheletriche armati di pittura piume pennello e tanta buona volontà...
RUKAWA :...vuoi dire che...
CLANES: Buon lavoro!
RUKAWA:...ehm...ma sai che forse forse scheletriche sono meglio???..danno più l'idea di malvagio....
CLANES: ah si???-____-....non so perchè...ma ci avrei scommesso!!^___^



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