Un amore di angelo

parte VIII

di Clanes e Seimei


CAPITOLO 8: La rinascita di un angelo


Gli allenamenti erano finiti.
Hanamichi poteva finalmente tornarsene a casa...da quando Ryota era diventato capitano le cose si erano fatte più dure di quanto tutti pensassero. E invece il buon playmaker gli aveva messi tutti sotto torchio. Anche lui, sebbene la fisioterapista gli avesse detto di non sforzarsi troppo per qualche mese,

"Maledetto nano! Dovresti andarci più leggero...soprattutto con il genio sublime che è ancora in convalescenza..." 

Certo il nostro rossino non era di buon umore..ma le cose stavano per cambiare.
Era appena entrato in un vialetto quando si bloccò di colpo.
Davanti a lui leggeri bagliori bianchi e azzurri simili a lucciole danzavano nell'aria. 
Hanamichi aveva la bocca spalancata e gl'occhi sbarrati.

"Dopo tanto tempo..." sussurrò.

Le luci si concentrarono fino a formare una persona.

"Ciao Hanamichi!"

"Ra..Ra..Rasiel!!" 

"Ebbene si! In carne ossa e spirito! Come va rosso?"

"Sopravvivo..tu invece?"

"Sono in missione."

"Dai! E chi segui?"

"Te...almeno..seguivo.."

"Eri tu il mio..."

"Si!Ti avevano affidato a me."

"Perché avevano..che è successo?"

"Vieni con me Ichinamah."

"Erano secoli che nessuno mi chiamava più così..."

Il biondo ragazzo si avvicinò al rossino prendendolo per mano.
Due secondi dopo svanirono.

/che bella sensazione...era da tanto che non la provavo..così calda dolce e gentile.../

/ti mancava Ichinamah?/

/da morire Rasiel, da morire...ma dove stiamo andando?/

/al consiglio/

/cosa? al consiglio?? E perché?/
/non lo so Hana. io eseguo solo gl'ordini../

/sai che nn mi piace molto quel posto dall'ultima volta../

/ahah..immagino../

/Rasiel..mi starai vicino?/

/non so se me lo permetteranno.../

I due ragazzi si materializzarono davanti ad una porta di vetro.
Erano all'interno di un palazzo di marmo bianco con ampie vetrate e lunghe scalinate.
Affianco alla porta vi erano due colonne e sopra una scritta dorata.

<Angeli Supremi >

"Angeli Supremi..."bisbigliò il rossino passando si la mano tra i capelli.

"Fatti forza Hana..magari è una bella notizia."

Al rossino tremavano le gambe. Aveva paura di quella stanza e di quella gente. Lo avevano spedito all'inferno senza dargli possibilità di replica...cosa potevano volere ancora da lui?
Hanamichi entrò titubante nella stanza.
La stanza era rotonda. Era completamente vuota se non per la piccola isoletta di marmo al centro raggiungibile solo tramite un ponte di vetro.
Dalle pareti di marmo bianco sporgevano cinque davanzali pronti ad accogliere i cinque angeli supremi, anche se al momento solo 4 erano stati designati. E dopo quello che era successo lui aveva quasi rinunciato alla possibilità di poter occupare il quinto posto vacante.
Percorse con il cuore in gola il sottile ponte di vetro sospeso in aria.
Appena arrivato al centro un forte bagliore dorato invase la stanza.
Il ponte si dissolse bloccando così Hanamichi in quel luogo per la seconda volta.

"Ichinamah.. e così ci rivediamo"

La voce bassa dietro di lui lo fece sobbalzare. 
Si voltò schiudendo gl'occhi accecati in precedenza dalla luce.

"Salve Maestro. Ne è passato del tempo.. Hanno convocato anche lei? Vogliono farla venire con me in quell'inferno per caso?" 

"Suvvia.. un anno da mortale sulla terra non è poi una cosa così terribile"

"Beh..un anno no..ma l'idea di passarci tutta la vita non mi attira.."

"Stai tranquillo Ichinamah"

Hanamichi prese paura. Nella finestra accanto a quella del suo maestro comparve una donna. 
Lunghi capelli biondi le scendevano ondulati fino alle spalle.
Indossava una tunica azzurra al contrario dei quella bianchi degl'altri. Il viso pallido e sorridente emanava calore e affetto.
Il rossino abbassò il capo in segno di rispetto e s'inginocchiò davanti alla figura femminile.
"Djibril... mia Signora è un onore per me poterla incontrare di nuovo."

La ragazza sorrise.
Si scostò dal bordo della terrazza e si sedette sul trono presente solo nel suo alloggio.
Dopo di lei arrivarono gl'angeli mancanti.
Ma fu il suo maestro a prendere parola.

"Ichinamah...da quanto sei un angelo?"

"Senza contare questi ultimi tre anni..beh..sono più o meno tre secoli.."

"E da quanto tempo sei un custode?"

"Più o meno 100 anni mia signora"

"Un secolo...e quanti protetti hai perso in questi anni?"

"Solo uno.... Kensuke Sakuragi." 

"Un protetto in cento anni...che ne dice mia Signora?"

"Che come al solito Zafkiel, io e te avevamo ragione... questo angioletto ha talento..." 

Ichinamah arrossì sotto il complimento della Signora.

"Bene miei cari. Qui un anno fa è stato fatto un errore. Io direi che adesso ne possiamo porre il rimedio."

"Ma mia Signora..." cominciò l'angelo arrivato per ultimo.

Il rossino lo guardò bene per poi riconoscere il suo giudice durante il processo, nonché Raphael, custode dell'aria. Quell'infame che lo aveva condannato senza dargli tempo di realizzare cos'era successo.

"Niente ma! Questo mio figlio ha fatto un errore e ha già pagato anche troppo per questo. Io pretendo che gli vengano subito ridati i poteri. Non ammetto repliche Raphael, ti avviso."

"Senti Djibril, noi..."

"Noi cosa Micheal? Avete osato condannare questo povero innocente con un processo straordinario in mia assenza, aggrappandovi a dei cavilli stupidi. Avete osato levargli i poteri! Avete idea di cosa significhi per un angelo come lui perdere le proprie facoltà? Lui non ha infranto le regole del decalogo, e voi lo sapete bene! Cos'è? Avevate intravisto la possibilità che il quinto albergasse in questo ragazzo? Beh, non avevate torto. Se giocherà bene le sue carte Ichinamah potrà diventarlo molto prima di quanto immaginiate, sei d'accordo Uriel?"

Uriel, il custode della Terra, era l'unico che al processo aveva cercato di limitare la pena per l'arcangelo, riuscendo a far diminuire il numero degli anni di punizione. 
Il supremo si alzò e guardò Micheal e Raphael con aria disgustata.
"Una sola volta siete stati d'accordo. E in quest'unica volta avete sbagliato, coinvolgendo anche me. Io voto perché Ichinamah riacquisti i poteri. Tre a due(*). Djibril, fai ciò che devi"

Micheal e Raphael cercarono invano di protestare, ma Djibril li zittì per l'ennesima volta.

Ichinamah aveva gl'occhi fissi su quella signora che lo stava proteggendo a spada tratta. Non pensava che tenesse così tanto a lui. Si erano visti una volta sola, e per pochissimo tempo, gran parte del quale trascorso a placare gli animi di Raphael e Micheal, che non facevano altro che litigare.

La signora si affacciò nuovamente al burrone. 
Con le mani richiamò a se Ichinamah il quale cominciò a fluttuare in aria fino a trovarsi davanti al viso di Djibril.
La ragazza sorrise prima di chiudere gl'occhi e iniziare a recitare una formula.

Angeli Supremi
qui riuniti concedete il potere a questo mio figlio caduto ridategli la forza e la fede di combattere per noi contro il male eterno. Ridategli la luce e l'affetto della nostra famiglia. Ridategli i poteri di cui l'avete privato!"
Angeli Supremi
Qui riuniti, ridate il potere a questo mio figlio caduto, ridategli la forza e la fede per combattere con noi il male eterno. Ridategli la luce e l'affetto della nostra famiglia. Ridategli ciò che gli avete levato!

Ichinamah si sentì inondare da una forza straordinaria, il suo corpo si illuminò dell'immensità del firmamento, e tre magnifiche paia di ali esplosero dalla sua schiena, stendendosi dietro di lui, rendendo la sua figura, se possibile,, ancora più radiosa.

"Ma... ne avevo solo due paia prima... da dove..."
Ichinamah guardò Djibril sconcertato, e lei sorrise.
"Sei passato di grado, ragazzo mio. Ora sei un arcangelo maggiore superiore, al pari del tuo maestro Zafkiel. Mi raccomando usa bene i tuoi poteri. La missione che ti affideremo sarà molto molto difficile."

"Che dovrò fare mia signora?"

"C'è un ragazzo dotato di poteri esp straordinari. Abbiamo paura che Belial possa cercare di trarlo dalla sua parte per farne un nuovo Satana. Proteggilo meglio che puoi, sarebbe disastroso se un ragazzo con tali poteri finisse in mano ai demoni... Con i tuoi nuovi poteri potrai schermare la tua vera identità ai suoi sensi, quindi sta attento a non farti riconoscere quando li stai usando. Il ragazzo non è ancora pronto a conoscere il mondo dell'oltreterra..."

Djibril era tremendamente seria, ma il suo sguardo era comunque dolcissimo.

"E chi è questo ragazzo?"

"Il ragazzo in questione caro Ichinamah ha la tua stesa età. Come te gioca a basket e probabilmente già lo conosci.."

"Ti prego non dirmi che è il volpino!"

"Volpino?"

"Si, scusa..volevo dire Rukawa...Kaede Rukawa."

"No, il ragazzo in questione si chiama Kiyota Nobunaga."

"Aaarrrggghhh la Nobuscimmia!!"

"Bene...vedo che lo conosci..."

"Purtroppo si mia Signora. Ma lui è di un'altra scuola...come farò a proteggerlo?"

"Oh, ma di queste cose ne parleremo tra un po'..anzi..aspetta un secondo che faccio convocare il suo angelo custode. Alexis! Chiamami Chisoiro!"

Ichinamah curioso si voltò verso la porta per vedere in faccia il nuovo arrivato.
Gl'occhi li si spalancarono quando al bordo del burrone vide comparire Chisoiro il quale aveva preso il volo verso l'isoletta centrale con gl'occhi sbarrati.

"Sakuragi? Hanamichi Sakuragi?"

"Veramente io sono Ichinamah! E tu Jin che mi dici? Anche tu fai parte della volta celeste!"

"Bene, vedo che già vi conoscete. Così sarà più facile farvi collaborare."

Djibril li guardò soddisfatta mentre i due si guardavano curiosi.

"Ichinamah, questo è Chisoiro, l'angelo custode di Kiyota da te conosciuto come Soichiro Jin. Chisoiro, Ichinamah sarà il protettore del tuo eletto."

"Ma Signora, io non vorrei sembrarle impudente..ma ho visto questo ragazzo sulla terra e.."

"Choisoiro! Questo ragazzo come lo chiami tu è un arcangelo superiore maggiore, quindi vedi di portargli rispetto!"

L'angelo guardò sconcertato la figura affianco accorgendosi solo ora della tre paia di ali che indicavano il suo grado.

/beh, deve essere in gamba se il consiglio ha deciso di fargli seguire Nobuchan../

Djibril dopo aver ripreso in mano il consiglio spiegò come si sarebbero svolte le cose in quei giorni.

"bene, Ichinamah, Chisoiro adesso dovete ascoltarmi. Dovrete cercare di trovarvi all'infuori dell'ambiente scolastico il più possibile. Non ci sarranno attacchi in luoghi pubblici, il male non è così stolto. per questo basterà la presenza di un arcangelo maggiore, tu mio caro Chisoiro. Usate i vostri poteri solo se ne siete costretti...il male è presente sulla terra e se vi riconoscesse potrebbero nascere dei guai..."

"Ma signora...è necessaria la presenza di Hanamichi?"

"Dimmi Chisoiro, tu credi di poter contrastare un demone impervio? perchè sicuramente Belial manderà un impervio per corrompere l'eletto."

"Un..un impervio??Cioè...un protettore di Satana?"

"E' molto probabile. Dopotutto se ho deciso di affidare la missione a ben due Arcangeli Maggiori di cui uno a livello superiore..non sarà una battaglia facile..."

"Ma Signora...non vorrei essere ripetitivo...ma penso di poterci riuscire anche da solo.."

"Spero di non dovertelo ripetere in modo più convincente io Chisoiro...Djibril è stata buona ma io non lo sono altrettanto..."

"Michael non lo minacciare. E solo un Arcangelo Superiore..."

"Hai qualcosa da ridire Raphael? E' proprio per questo che non deve comportarsi da capriccioso come un bambinetto.."

"Oh insomma! È mai possibile che voi due dovete sempre stare a litigare? Non vi sopporto più! Il consiglio è sciolto e queste sono le mie direttive: 
Ichinamah, tu seguirai il protetto aiutato da Chisoiro il quale però non cambierà identità scuola e abitazione. Avrà solo il compito di aiutare Ichinamah a capire meglio questo Kiyota. E questo è tutto. Andatevene!"

I quattro supremi scomparirono davanti agl'occhi stupiti dei due incaricati.
Djibril si smaterializzò mentre Michael, Raphael e Uriel presero la forma degli elementi a cui corrispondono.

Il rossino spiegò le ali ed insieme a Chisoiro raggiunse le porte della stanza.
Ichinamah era al settimo cielo. Dell'ultimo discorso tra Djibril e jin non aveva sentito nulla. 
Era troppo preso dai suoi nuovi poteri. Si sentiva innondato di amore e di fiducia.
le sue ali splendevano come non avevano mai fatto e la sua pelle riluceva di luce propria.

Rasiel lo stava aspettando curioso da più di un'ora.
Aveva passato tutto il tempo a camminare nervosamente avanti e indietro quando le due immense porte di vetro si aprirono.
Si bloccò all'istante quando vide la figura del suo compagno di studi.
Ichinamah,...Ichinamah aveva riavuto i poteri, ed era passato di grado.

"Hana!"

"Rasiel! Oddio guarda! Sono di nuovo io, mi hanno ridato i poteri!"

Hanamichi volò verso l'amico e l'abbracciò con foga.

"Non ci poso credere! E' stata la Signora in persona!..e..adesso ho una nuova missione,..e...adeso sono un' Arcangelo superiore maggiore..e...e...e dovrò combattere contro un demone impervio..e..."

"Hana! Calmati prendi fiato!"

Il rossino era ancora sconvolto per l'accaduto.
Dal suo canto Jin non era del tutto felice delle decisione prese da Djibril, voleva essere lui e solo lui a proteggere Kiyota.
Salutò svogliatamente il suo nuovo compagno di missione per poi tornare sulla terra per poter rimuginare in santa pace su ciò che sarebbe successo.


Nel Frattempo all'inferno...

Belial camminava nervosamente per la stanza illuminata da qualche candela.
Di peso si lasciò cadere sulla poltrona nera in velluto mentre la sua fedele pantera giaceva tra le lenzuola in seta del suo letto. Prima una strana sensazione l'aveva raggiunto. Sensazione che non si poteva di certo legare con l'orgasmo che quella diavoletta gli aveva fatto provare.
Ne era sicuro, il bene si era messo all'opera, e dove agire pure lui.
Di prepotenza spalanco le porte di legno massiccio della sua stanze e urlo contro la prima guardia che gli capitò a tiro.

"Voglio Rukawa! ADESSO!"

Nel giro di due minuti la sua richiesta fu accontentata.
Rukawa si presentò nelle stanza private del suo sovrano.

"Spero di non averti interrotto mentre ti sbattevi quel mortale Rukawa."

Il moro contrasse la mascella. Per quanto demone e amante del male non sopportava certi commenti al suo rossino.

"Sono sempre a tua disposizione mio Signore..."

sibilò a denti stretti.

"Bene Rukawa..vedi di darti una mossa. Devi sedurre l'eletto, devi farlo aderire alle nostre forze prima che qualche idiota con le piume ce lo freghi. E riprendi le tue sembianze quando sei con me!"

"Mi scusi.."

Rukawa chiuse gl'occhi e inalò la pesta aria dell'inferno.
Fu circondato da spirali si fumo nero che lo avvolsero stringendolo.
La cappa di fumo diventò rosa e poi scoppio per lasciare al suo posto il demone.
Un paio di nere ali scheletriche uscivano dalle sue spalle mentre il viso truccato faceva risaltare ancora di più i suoi occhi, occhi di ghiaccio.
La sua figura era avvolta da una potente aura malefica.

Belial sorrise.

"Sei bellissimo. Sei il demone impervio più bello e potente che abbia mai visto. Per questo ti ho scelto."

Belial gli si avvicinò. Con un gesto secco del polso lo fece cadere sul suo letto e con un balzo gli fu sopra.
Con la lingua iniziò a passare le linee del viso di Rukawa fino ad arrivare alla bocca intrufolandosi dentro in un bacio violento.
Si staccò cercando di riprendere fiato.

"Spero che il tuo mortale non ti faccia sentire la mia mancanza a letto Rukawa.
Non vedo l'ora che questa missione finisca, mi manca il tuo corpo."

Per tutta risposta Rukawa sorrise in un ghigno e si dissolse per tornare sulla terra.


* Nota: Quando i Supremi sono in numero pari il voto del capo dei supremi, In questo caso quello di Djibril, vale doppio. Se rimane un solo supremo in vita, vengono nominati d'ufficio 4 supremi fra gli arcangeli invisibili maggiori, che stanno a metà fra ciò che è ora Ichinamah e i supremi stessi.

Owari Cap. 8

Clanes: Sei...come me la sono cavata??
Seichan: ..uhm...non male direi..anche se...
Hana: Oh che bello... mi avete ridato i poteri... ma proprio la Nobuscimmia dovevo proteggere?? Non potevate affidarmi il volpino mio adorato?
Clanes: Hihihi... proprio no Hana!
Djibril: posso fare una richiesta? Potete cancellare quei tre rompiballe che non fanno che combinare guai dall'inizio della fic?
Seichan: Ohhhh Michelinoooooo tu ci sarai sempre!!!!!
Clanes&Hana&Djibril: -______-
Jin: ma perchè non posso essere solo a proteggere Nobuchan??
Clanes: ma che palle! A nessuno piace questa fic??
Seichan: A me da morire!!!!
Clanes: Non vale, tu sei l'autrice!!!!!
Seichan: A me piacciono le parti scritte da te!!!!!
Clanes: Ah, ecco ^/////////////////^





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