Un amore di angelo

parte VI

di Clanes e Seimei


CAPITOLO 6: Un nuovo compagno

I petali di ciliegio cadevano inesorabili sulla strada trasportati da un leggero venticello.
Un ragazzo dall'assurda capigliatura rossastra guardava fuori dalla finestra della scuola. 
Un velo di malinconia copriva i suoi occhi nocciola. Il professore aveva già provato e riprovato a "svegliarlo" ma Hanamichi non ne voleva sapere.
Era da più di un anno che lo avevano cacciato dal paradiso. E da allora più nessun contatto. 
Ma c'era una cosa che lo turbava più di tutto...Kaede Rukawa.
Già quell'assurdo ragazzo lo metteva in soggezione. 
Sempre silenzioso, bianco come il latte, campione di basket. 
Ma c'era qualcos'altro in lui.
Qualcosa che Hanamichi non riusciva a capire.
Si sentiva terribilmente attratto da quel ragazzo.
Più di una volta era rimasto a fissarlo per interi minuti senza rendersene conto. 
E quella mattina le cose non erano cambiate.
Rukawa aveva la testa tra le braccia. Dormiva profondamente...come sempre.
O almeno, così sembrava.
Aveva sentito qualcosa di strano nell'aria quella mattina.
Qualcosa di buono, di positivo.
E questo non gli andava.
Doveva stare attento.
Probabile che qualche inpiumettato stesse per arrivare.
I suoi sospetti si verificarono quando un ragazzo biondo mai visto prima entrò nella sua classe.
Aveva lo sguardo dolce e movimenti angelici.
Ne era sicuro, quella era un creatura del bene.
Stava cercando di percepirne la forza quando quel maledetto rossino lo interrupe.

"ehi, ma tu sei..."

"HITONARI HIRAGHI"

/non fare idiozie Ichinamah, non sai che il nemico è più vicini di quanto pensi?/

/scusa..ma era da tanto che non avevo un contatto.../

/immagino, ma non sono qui per te/

/come no?!?/

/è una storia un po' lunghetta...non mi va di parlarne/

/ahh..okkey/

mentre si perdevano in questa conversazione mentale il professore presentò il ragazzo come nuovo componente della scuola invitandolo a sedersi proprio vicino ad Hanamichi.

Rukawa ne rimase scocciato.
Dopotutto quel rossino rompiballe non gli era del tutto indifferente. 
Provava per lui una forte attrazione anche se non riusciva a spiegarsi il perché...e poi, gli ricordava tanto un vecchio amico, un angioletto con il quale si trovava sulle rive dello stige.
All'epoca nessuno dei due era ancora pronto a diventare demone o angelo, potevano girare per i regni senza essere disturbati..certo, Rukawa non poteva essere del tutto libero...sua padre era pur sempre un demone e l'angioletto si adeguava senza problemi.
L'importante per entrambi era poter andarsene e sgattaiolare via dalle regole dei loro diretti superiori.
Si, divertivano davvero molto insieme.
E adesso quel Sakuragi gli ricordava tanto quell'angioletto. Stessa aria ingenua e dolce, steso sorriso sul viso, stesse espressioni, ma con una differenza. Sakuragi non aveva nessun potere.
Più volte si era fermato a sentirne la capacità, la potenza, ma in lui aveva trovato solo un semplice essere umano. Un semplice e bellissimo essere umano.
Già, bellissimo. Con i suoi capelli rossi e con quegl'occhi color nocciola Sakuragi era una vera meraviglia.

/Allora...posso sapere che ci fai qui?/

/Sono stato condannato/

/Anche tu??? E perchè scusa?/

/Se non ti dispiace preferirei tralasciare.../

/Oh..va bene../

/Grazie..senti..qui c'è una squadra di basket per caso?/

/SI! Ne faccio parte anche io!/

/Veramente?Bene, così dopo mi presenterai tutti!/

Rukawa tornò a casa stravolto quella sera.
Il nuovo compagno priprio non lo digeriva.
Aveva scoperto parecchie volte il rossino gurdare quel Hiragi e con dispiacera aveva notato anche i dolci sorrisi di consenso che si scambiavano.
Ma non finiva li. Il biondo si dimostrava anche come un bravissimo giocatore di basket..si, mai come al suo livello...ma ci andava vicino.
E questa cosa lo irritava. Avrebbe voluto prendere e cancellare quell'essere con un colpo secco del polso. Ma non poteva...certo...non era da lui uccidere per così poco. Lui era un'impervio e doveva essere superiore a queste cose.
Con decisione mollo la sua borsa in salotto e corse in camera sua. Si distese sul letto chiudendo gl'occhi per dedicarsi ad una delle sue attività preferite.
L'immagine di Hanamichi si fece largo nella sua testa. Era in palestra, a petto nudo con piccole goccie di sudore che gli scivolavano sulla pelle bronzea. Era fermo sulla linea dei tiri liberi con le braccia al cielo. Aveva appena centrato un canestro.
Hanamichi si era voltato di scatto guardandolo in volto.

"Ru..Rukawa!"

Il demone sorrise.
Sia nella sua testa che nella realtà. 
Una mano inesorabile si infilava tra i suoi boxer mentre il suo alter-ego si avvicinava alla sua preda.
Il rossino era li davanti a lui praticamente immobile e incapace di reagire. I suoi occhi erano così limpidi...il demone se ne accorse quando fu ad un soffio da lui. Le loro labbra erano talmente vicine...
La mano aveva iniziato a muoversi lentamente lungo la sua virilità tesa.
Di colpo senza preavviso si scaglio tra le braccia di Sakuragi baciandolo con passione. I due caddero sul pavimento.
Le loro lingue duellavano freneticamente mentre la volpe molto abilmente accarezzava ogni centimetro di pelle nuda del corpo sotto al suo.
Le carezze erano diventate più forti e prepotenti

Rukawa insinuò una mano dentro i pantaloncini di Sakuragi il quale sussultò per la sorpresa.

"Che c'è do'aho? Non ti va?"

In tutta risposta ottenne una bacio mozzafiato che lo porto a stringere di più la presa.
Gemeva, gemeva come non mai mentre con violenza dava sfogo al suo desiderio.
Rukawa urlò di piacere mentre veniva nella sua mano.
Le immagini di Hanamichi si dissolsero a poco a poco mentre cercava di regolare in suo respiro.
Sorrise.
Ogni sera le stessa storia...ma sotto sotto non gli dispiaceva..certo..sarebbe stato meglio poterlo avere veramente sotto di lui il do'aho gemente ma per ora si accontentava.
Si alzò deciso. Una veloce doccia e poi un po' di tiri al parchetto.
Aveva accumulato troppa tensione quel giorno e quella fanatasia fugace non era bastata. Doveva liberare un po' di energie.

Era buoi inoltrato quando finalmente uscì di casa.
Il campetto non si trovava tanto lontano da li.
In cinque minuti lo raggiunse tranquillamente ma fu un'altra cosa a turbarlo.
Era stato anticipato.
Qualcuno stava già tirando a canestro e sebbene la zona fosse illuminata non riusciva a capire chi fosso l'intruso.
Piano si avvicinò cercando di non far rumore. Ma non furono i suoi occhi a ricevere una risposta, ma bensì le sue orecchie.

"Canestro! Dopotutto, Ore wa tensai!"

Quella voce...quella voce l'avrebbe riconosciuta ovunque!

"Do'aho" gli sfuggì.

Hanamichi si girò sorpreso.

"Ah, maledetta kitsune! che fai, mi spii?"

Ma quanto era rumoroso per niente quel ciclone rosso?

"One o one?

Sakuragi sgranò gl'occhi. la kitsue, la sua nemesi, il suo desiderio nascosto gli stava proponendo uan sfida.

"Ma certo baka, stai sicuro che ti batterò!"

"Hn..ai 20?"

Il rossino annuì mentre Rukawa prendeva posizione davanti a lui.
Era incredibilemente bello.
I capelli ancora umidi gli ricadevano a ciocche davanti agli 'occhi mentre la sua pelle così chiara sembrava brillare alla luce della luna.

I due ragazzi mai stanchi stavano combattendo su ogni punto da più di venti minuti e la situazione non era cambiata.

"E con questo sono 18 kitsune! Siamo ancora pari, palla a te!"

Rukawa guardava il suo Hanamichi completamente rapito dai suoi occhi.
Senza pensarci due secondi scaraventò il pallone lontano.

"Ehi..ma che fai?"

Il volpino si avvicinò ad uno scioccato rossino.

"Scusami"

sussurrò prima di baciarlo con passione.
Lo strinse forte a se circondandogli la vita con le braccia.
Hanamichi sussultò, ma solo per un istante.
La passione prese il sopravvento. 
Si aggrappò a Rukawa e con prepotenza rifugiò la sua lingua nella bocca del moro.
Le mani erano frenetiche sui loro corpi.
Bramavano quel contatto da troppo tempo...volevano, desideravano esplorare ogni millimetro della pelle sconosciuta agli occhi.
Più di una volta si dovettero staccarsi per riprendere fiato.
Ma quando i loro occhi si incrociavano la passione si riproponeva maggiormente.
Era come se non aspettassero altro nella vita.

Owari cap 6

CLANES:si..lo so che è corto..ma è un capitolo di transizione..

RUKAWA:ma dovevi mollarmi proprio sul più bello???

CLANES:dai..non te la prendere!!

SEICHAN: oh...si vede che sei entrata in scena tu..scrivo io 5 cap casti e puri...arrivi tu..ed ecco che mi sconbussoli la gente!

RUKAWA: casti e puri?? ti ricordo che mi hai fatto andare a letto con Belial!!

CLANES*accondiscendente*:già già....

SEICHAN:ehmm e va bene...

CLANES: ora..se non avete altre critiche io andrei a scrivere il 7...

RUKAWA: posso chiederti una cosa??

CLANES: ma certo tesoro!

RUKAWA:mi fai fare il seme??

CLANES:...Ru..ho deciso di accontentarti..altrimenti non la finiamo più!

SEICHAN&RU:O________O ve..ve..veramente???

CLANES: ebbene si...vedrai vedrai che ti combino..ehehe





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