DISCLAIMERS: sempre la solita storia...i protagonisti non sono nostri ma dei rispettivi creatori


Un amore di angelo

parte III

di Clanes e Seimei


La Sala delle udienze veniva usata per la seconda volta quell'anno.
Raphael era seduto sul trono di Djibril e aveva Micheal al suo fianco.
Uriel era seduto poco lontano, guardando i due compagni con aria disgustata.

"Avete prelevato Ichinamah?" chiese il biondo Supremo ad un serafino piuttosto intimidito.
"Sì mio Signore, abbiamo provveduto. L'arcangelo Superiore Ichinamah è qui fuori, nelle sue sembianze umane."

Raphael guardò Micheal la cui bocca si allargò in un ghigno malefico.
Senza spostare gli occhi da quelli di Rapahel, il Custode del fuoco intimò al serafino di condurre quel 'disgraziato' alla loro presenza.

IL Serafino uscì dalla stanza e rientrò poco dopo seguito da un timoroso ma incazzatissimo Hanamichi.
Raphael si alzò dal trono e, con aria solenne e superba, iniziò a parlare.

"Siamo qui riuniti oggi per giudicare questo arcangelo.

Egli ha perso il suo protetto facendosi raggirare da un demone di quarta classe. Da uno che si nutre della malvagità umana.
E ora quest'arcangelo merita una punizione.
Sia letto il decalogo."

Micheal si alzò, srotolando una pergamena.

La cosa era solenne, ma a lui scappava da ridere lo stesso, non poteva proprio farne a meno.
Quel Raphael tutto compunto era qualcosa di talmente esilarante che trattenersi sarebbe stata un'impresa.
Cercò di ricomporsi come poteva, e diede lettura al decalogo del codice penale angelico.

Nell'Oltremondo, infatti, esiste tutta una serie di normative che regolano il comportamento di angeli e arcangeli.
Una specie di Costituzione.
Tutte le leggi presenti nella costituzione sono riassunti in un decalogo, che elenca le 10 infrazioni più gravi in cui un angelo può incorrere.
Tali leggi sono molto severe, e le pene variano dalla semplice retrocessione alla perdita totale dei poteri con la condanna a vivere da mortali per il resto dei loro giorni.

IL DECALOGO:

1) L'Oltremondo è un regno basato sulla bontà, sull'onesta, la carità e la giustizia, che sono le virtù a cui un angelo deve tenere fede.
2) Gli angeli non possono compiere azioni malvage, nemmeno contro i demoni. Lo scopo dell'intervento di un angelo su un demone deve essere di redenzione e non di distruzione.
3) Gli angeli non possono fare ricorso ai propri poteri per scopi personali.
4) Un angelo di grado superiore al comune non può intrecciare relazioni amorose con altri angeli, poichè il suo amore deve essere diviso in parti uguali fra tutti gli esseri viventi.
5) Solo agli angeli comuni è consentita la procreazione.
6) Ogni angelo ha l'obbligo di vegliare sulla vita dei propri fratelli.
7) Ad ogni angelo costude è affidato un protetto, ma egli non deve dimenticarsi degli altri innocenti.
8) L'angelo custode che perde il suo protetto per scarsa considerazione di esso non può più ottenere il diritto di essere chiamato a vegliare su un essere vivente.
9) Gli angeli possono essere giudicati solo dai supremi e il loro giudizio unanime è inappellabile.
10) Le leggi possono essere modificate solo quando il consiglio dei supremi è al completo.

Dopo la lettura del decalogo, Micheal guardò Uriel, che scostò lo sguardo da lui. Non voleva essere coinvolto in quella buffonata.
Il custode dell'aria si schiarì la voce e, indicando Ichinamah, iniziò a pronunciare l'accusa:

"Arcangelo Custode Ichinamah.
Quest'oggi hai disubbidito non a una, bensì a due leggi del decalogo.
Hai trasgredito la norma numero due: Non uccidere i demoni ma redimerli.
E hai trasgredito la numero 8, perdendo il tuo protetto perchè non hai avuto cura di lui."

Falso.
Era tutto falso.
Quel Raphael si stava inventando ogni cosa.

Lui non aveva ammazato il demone.
L'aveva solo fatto tornare da dove era venuto.
E non aveva certo perso Kensuke perchè lo aveva trascurato.
Stava salvando un altro innocente.
Proprio come diceva la norma 7 del decalogo.
Insomma, niente di quello che era pronunciato in quell'aula era da ritenersi corrispondente alla verità.
Lui non meritava una condanna.
Proprio no.

"Voglio parlare con la Somma Djibril" disse Hanamichi, il volto reso paonazzo dall'ira.
"Mi dispiace" disse Rapahael con aria di superiorità "Ma Djibril non è nell'Oltremondo al momento. E' stata mandata... uhm... in vacanza per via dello stress. Troppe responsabilità le avevano causato... come dire... le avevano causato..."

Raphael era in difficolatà.
Era chiaro che stava mentendo.
Ma Micheal lo salvò in corner.

"Le avevano causato una temporanea perdita dei poteri..." disse il supremo con una finta aria dispiaciuta, assestando una gomitata nelle costole di Raphael, che mentalmente ringraziò Micheal e quel suo cervello arguto. [Michelino amore mio sei un genio!!!! NDSeichan Sei, scrivi e zitta NDClanes Uffa che palle NDSeichan]

Senza Djibril Hanamichi si sentì perso.

Quei due ce l'avevano con lui per qualche motivo oscuro, e sapeva perfettamente che avevano approfittato dell'assenza di Djibril per condannarlo in qualche modo.
Guardò Uriel, cercando con lo sguardio di chiedergli un aiuto.
Ma il Guardiano della Terra non rispose alla sua richiesta, ma si voltò dll'altra parte.
Non poteva essere.

Uriel, il buon Uriel, non poteva essere d'accordo con quei due... cazzo. L'unica parola che veniva in mente ad Hanamichi in quel momento era Fetentoni.
Ma non si possono insultare apertamente i Supremi, per cui l'arcangelo tenne per sè quell'insulto, anche se avrebbe voluto urlarglielo in faccia a pieni polmoni.

"Arcangelo Superiore Ichinamah"

Eccola.
La sentenza.

"Io, in qualità di sostituto della Somma Djibril,e quindi giudice assoluto di questa corte, chiedo al consiglio dei Supremi, cioè a Micheal e ad Uriel, che tu venga privato dei tuoi poteri e ti infliggo la condanna a rimanere un mortale fino al compimento dell'90 anno di età.

Quando Hanamichi Sakuragi avrà raggiunto i 90 anni, allora potrai tornare ad essere angelo.
Siete d'accordo?"

Micheal annuì, e mise una mano sulla spalla di Raphael, in segno di approvazione.
Se anche Uriel acconsentiva, Ichinamah avrebbe dovuto vivere da mortale per i successivi 85 anni, dato che Sakuragi ne aveva solo 15.

Ma le vie degli angeli sono infinite.
E Uriel si ribellò.

"Io non sono d'accordo. 85 anni sono troppi. Chiedo il minimo della pena, in quanto questa corte sa benissimo che le accuse stanno in piedi grazie ad un filo molto, molto sottile. "

Raphael e Michael si consultarono mentalmente per qualche secondo.
Nessuno potè sentire il loro dialogo, ma visto che sono magnanima, ve lo scrivo lo stesso.

/Che facciamo Raphy? Se Uriel non è d'accordo la condanna potrà essere confutata. E finchè non raggiungiamo l'unanimità, cosa che mi sembra molto difficile, i poteri di quel ragazzo potrebbero crescere ancora, e Djibril finirebbe di scontare la sua pena.../
/Non lo so Michy. Uriel chiede il minimo della pena. La sospensione dei poteri e 30 anni da umano. Non sono molti. Quel ragazzo è troppo potente. Non possiamo rischiare che occupi il quinto scranno./
/Lui, Djibril e Uriel insieme. Non potremmo più far pesare le nostre richieste. E in più potrebbero cambiare le leggi. Non so proprio come potremmo cavarcela in una situazione del genere/
/Comunque mi sa che ci conviene fare quello che vuole Uriel. Meglio che venga privato subito dei poteri. Sfortunatamente non posso levarglieli tutti. Ma almeno si indebolirà e rimarrà fuori allenamento per abbastanza tempo da non essere più una minaccia per noi/
/Allora acconsentiamo alle richieste di Uriel?/
/Sì, 30 anni sono meglio di niente.../

Ovviamente questo dialogo durò pochissimi istanti, dato che gli angeli comunicano mentalemnte ad una velocità di molto superiore a quella verbale.

"D'accordo Uriel. Sospensione dei poteri e 30 anni da umano." Disse il Supremo dell'aria con un'espressione molto molto contrita sul volto.
"A te Micheal"

Micheal si sollevò da Terra e sbattendo le sue quattro paia di ali raggiunse Hanamichi in un batter d'occhio. Gli mise una mano sulla fronte, mentre con l'altra reggeva una ampolla di cristallo finissimo, intarsiata d'oro e argento.

"Che i tuoi poteri vengano trasferiti in quest'ampolla per trent'anni. Alo scadere di questo tempo, il cristallo si frantumerà e tu riavrai i tuoi poteri. Ora torna sulla terra da umano, e vivi in pace."

Ichinamah si sentì di colpo svuotato, l'ampolla si riempì di una polvere bianca lucente [*_________________* NDClanes Non è cocaina!!! Sono i poteri di Hana in forma solida. NDSeichan Ah, ecco... Mi sembrava a me... NDClanes].

Ad Ichinamah cominciò a girare la testa e il volto di Micheal era sempre più sfocato, finchè tutto si fece improvvisamente buio.

***

Hanamichi si risvegliò nel proprio letto, nella casa di Kensuke, con un mal di testa che rasentava l'assurdo.
Si guardò intorno, cercando di rammentare cosa fosse successo.
L'unica immagine che gli affiorava alla mente erano un paio di occhi gelidi che si smaterializzavano davanti a lui.
Ricordava solo quello.
Quegli occhi.

Rabbia.
Furia.
Esplosione.
Vuoto.

Non aveva più i poteri.
Non era più un angelo.
Della sua vita nell'Oltremondo gli rimaneva solo la possibilità di comunicare telepaticamente con altri angeli.
Solo un misero conato di potere, un contentino, per rammentarsi della sua vita passata.

Ora lo aspettavano 30 lunghissimi anni da essere umano.
Uno schifo.

Un angelo privato delle proprie ali non può vivere sereno sulla terra.
Chissà che gli sarebbe successo.
Però aveva trent'anni per prepararsi.

Per sfidare quel demone omicida e figlio di biiiiiiiiiip che aveva osato uccidere suo padre.
E ora doveva muoversi.
O avrebbe fatto tardi per il primo giorno di scuola.

Il liceo Shohoku lo attendeva.

owari cap 3



Hanamichi: Buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!! Brutte cattive!
Cla&Sei: Che hai ora?
Hanamichi: Mi muore il papà e poi mi tolgono anche i poteri! Siete delle infami!!!
Clanes: Pensaci bene Hana... Cosa ti ha fatto decidere la morte di tuo padre?
Hanamichi: Bhe... sniff... di vendicarmi di quel demone...
Seichan: Non solo quello! Ti ha fatto decidere di andare in un posto...
Hanamichi: Già! Di andare allo Shohku, ma questo cosa significa?
Cla&Sei: Ma questo è proprio deficiente! Hana, chi c'è allo Shohoku?
Hanamichi: ... bhe... Ci sono i ragazzi dell'armata, il gorilla, la Babbuina (la odio pure io adesso^^) Miyagi, Mitsui il Megane e poi... AH! Evvaiiiii!
Hanamichi *saltella per la stanza*
Cla&Sei: C'è arrivato ^^;;


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