DISCLAIMER: I personaggi appartengono
ALLE GENIALI CLAMP!
DEDICE: BUON COMPLEANNO ZIA MIYU!
NOTE: Questa fic è ambientata qualche anno dopo il manga (RayEarth
2), con una Hikaru come la vogliamo noi, naturalmente OOC!
Tra "...." i discorsi
Tra '....' i pensieri.
Una Difficile
Dichiarazione
parte II
di Saya &
Natsue
La
mattina busso alle finestre, mentre candidi raggi di sole stavano
invadendo la stanza, Eagle aprì lentamente gli occhi abituandosi
lentamente al calore e alla luce, che entrava prepotente da fuori.
Senti due braccia forti avvolgerlo e un torace solido abbassarsi ed
alzarsi sotto la sua guancia, sorrise a se stesso nel ricordare gli
avvenimenti della sera prima: si era dichiarato e dopo un'iniziale
esitazione, che l'aveva fatto piangere come una femminuccia, anche
Geo aveva confessato di corrisponderlo, si sentiva così felice
che aveva voglia di gridarlo al mondo intero o per lo meno ai suoi
amici più cari.. avrebbe dovuto ringraziare Lantis per avergli
fatto coraggio.. a proposito di lui e Hikaru.. chissà se la
nostra nuova regina era riuscita nel suo intento? Sperò per
lei che potesse trovarsi tra le braccia del suo amore, così
come lui era tra quelle di Geo.. un Geo appena svegliatosi o in procinto
di svegliarsi visto e considerato che la mano adagiata mollemente
contro la sua schiena lo stava accarezzando piano per poi risalire
lentamente lungo la colonna ed immergersi tra i suoi capelli biondi
a giocare con le sue ciocche.
Lentamente si mosse su quel petto scolpito, muovendo e sollevando
la testa piano senza fare scatti di alcun tipo, sino a che non si
rispecchiò nelle smeraldine profondità degli occhi del
suo ragazzo; rimasero così ad osservarsi per lungo tempo..
finché il moro non si mosse verso di lui, mentre la sua mano
grande gli spingeva dolcemente la testa nella sua direzione.. si incontrarono
a metà strada, uno sfiorarsi di labbra, di nasi e poi il bacio..
lungo, dolce, appassionato, vorace... via, via in crescendo finché
non si staccarono tutte e due ansimanti ed in cerca d'aria restando
a fissarsi persi l'uno negli occhi dell'altro.. poi le braccia di
Geo si strinsero alla sua vita tirandolo sopra il suo corpo, lo sentì
modellarsi contro di se, era una sensazione strana.. ma piacevole,
non era mai stato a così stretto contatto con qualcuno e se
si fosse trattato di qualcun altro non l'avrebbe mai permesso.. solo
che quello era Geo.. il suo Geo gli ricordò la vocina della
coscienza nella sua testa.. sorrise imbarazzato nel sentire quella
protuberanza premergli contro la gamba e nascose la testa sul suo
petto per impedirgli di scorgere il rossore che aveva soffuso le sue
guance.. lo sentì ridacchiare piano e sfiorargli il capo in
una carezza leggera per poi ribaltare la situazione con una spinta
decisa dei lombi... ora era sdraiato mollemente sul letto, le braccia
di Geo erano ai lati della sua testa, il corpo premuto contro il suo
ed il suo viso così vicino da sfiorarlo con il fiato corto
che si ritrovava.. ansimò piano quando lo vide chinarsi verso
il suo volto, gemette al contatto delle sue labbra contro la pelle
diafana del collo, una scia di baci percorse tutta la clavicola e
più giù, dove i lembi della camicia del pigiama si congiungevano,
sentì le sue mani sfiorargli i capelli e poi scendere verso
il basso, in una languida carezza sul collo, sul petto dove prese
ad armeggiare con i bottoni per farli uscire dalle asole ed avere
così più spazio o meglio più distesa candida
da esplorare, baciare, stuzzicare e far fremere...
Scostò piano i lembi di stoffa ora aperti ed espose quella
pelle così calda sotto il suo tatto, la accarezzò piano,
dolcemente mentre il viso risaliva verso l'alto a cercargli le labbra
per un nuovo bacio, lasciò che il suo corpo aderisse al suo
ed Eagle si sentì finalmente compatto, come se il pezzo mancante
al suo corpo fosse tornato finalmente al suo posto.
Si sentiva piccolo e protetto in quel calore, quelle braccia muscolose
a circondarlo e quelle mani grandi che sapevano toccarlo con infinita
tenerezza, alzò le braccia esili e gli circondò il collo
possente per ricevere di nuovo un suo bacio e tenerlo stretto a se
per sempre, pur consapevole di non avere abbastanza forza per trattenerlo
se avesse voluto liberarsi.. ma Geo non aveva nessuna intenzione di
farlo, si sentiva bene con quel morbido e sottile corpo disteso sotto
il suo, con quelle gambe esili che si allargavano facendogli spazio
e gli sfioravano le cosce muscolose ai lati, quel petto glabro nudo
contro il suo, ne poteva sentire il calore attraversare attutito la
stoffa della maglietta che indossava e si trovò a pensare che
voleva sentirlo senza veli addosso, pelle contro pelle, cuoio contro
seta pregiata...
Si scostò da lui sorridendo nel sentirlo protestare flebilmente,
gli occhi socchiusi lievemente velati di preoccupazione quando scese
dal letto alzandosi in tutta la sua considerevole stazza, lo vide
sedersi allarmato e intristito al solo pensiero che potesse andarsene
ora.. sorrise di nuovo intenerito e si chinò sul suo volto
a rubargli un nuovo bacio mormorando sulle sue labbra..
"non ho nessuna intenzione di andarmene, lasciami solo il tempo
di togliermi tutta questa roba da dosso e di spogliarti.. - le guance
di del biondo si imporporarono a quelle parole - Vuoi fare il bagno
con me Amore?"
Sussurrò malizioso attendendo una sua risposta affermativa
che non tardò ad arrivare.
Eagle annuì solamente troppo imbarazzato ed emozionato per
spiccicare parola, le guance rosse e la testa confusa piena di pensieri
e di immagini censuranti.. se possibile arrossì ancora di più
nel vedere il corpo ora nudo del suo amato e nell'immaginarlo nel
frattempo sopra il suo in ben più soddisfacenti attività
che non la guerra, osservò le cicatrici che gli deturpavano
la pelle e le trovò belle comprendendo tutto l'amore che quel
soldato provava per il suo superiore, quante volte gli si era posto
davanti durante una battaglia per fargli da scudo, quante volte i
suoi vestiti si erano inzuppati e tinti del suo sangue versato...
si mise in ginocchio sul letto e allungò le braccia tirandoselo
contro, anche così gli arrivava si e no con tutta la testa
alle spalle, si sentì felice quando le sue braccia muscolose
gli circondarono la vita esile, affondò la testa sul suo grande
petto e con riverenza percorse lo squarcio che glielo deturpava facendolo
rabbrividire sotto le sue mani, alzò il volto per guardarlo
negli occhi impaurito di aver commesso qualche cosa di sbagliato,
ma l'unica espressione che ricevette fu uno sguardo pieno d'amore,
due labbra piegate in un sorriso che si avvicinavano sempre più
fino a ricongiungersi con le sue, perso in quel bacio dolce e al contempo
sensuale avvertì poco lo spostamento delle sue braccia che
dalla vita si mossero verso il basso portando con loro i calzoni che
ancora lo coprivano.
Geo succhiò piano il suo labbro inferiore, poi si rimise in
posizione eretta e senza alcuna fatica lo tirò in piedi, ora
poteva guardarlo dal basso verso l'alto, lo strinse a se di più
e con una mano si aiutò a sfilargli del tutto i pantaloni,
per trovarselo così mezzo nudo tra le braccia, la stoffa leggera
del pezzo sopra del pigiama gli sfiorò il petto, gemendo leggermente
per quella bocca morbida che si era premurata di massaggiare il suo
collo con piccoli baci lo sollevò tra le braccia e lo trasportò
nella stanza da bagno...
Immerso nella vasca piena d'acqua e di schiuma profumata si sentiva
in paradiso, stare accoccolato contro il suo petto e stretto tra le
braccia è qualcosa di sublime, sentire il suo respiro sui capelli,
le sue labbra sulla pelle come le mani grandi che possiede che spaziano
su tutta la zona loro accessibile, l'aria è tersa e pesante
così fitta di desiderio da lasciarlo stordito, sente la sua
voce mugolare roca e bassa senza nascondere in alcun modo il piacere
che sta provando, gli si struscia contro, tentandolo innocentemente
e Geo non può fare a meno di reprimere l’istinto di sollevarlo
prepotentemente per i fianchi e calarselo sopra con forza fino a sentirsi
completamente circondato dalla sua carne vergine.. è uno sforzo
immane impedirsi di compiere una simile barbaria, Eagle gli si è
abbandonato contro con fiducia, gli ha concesso il suo cuore, il suo
corpo e lui non può ripagarlo a questo modo, con violenza e
dolore... ma l'impulso di averlo rimane, si fa prepotente ad ogni
sfiorarsi di pelle, ad ogni bacio, carezza che si scambiano.. fino
a che sconfitto non si tira in piedi e prendendolo tra le braccia
esce dall'acqua diretto di nuovo in camera, lo poggia delicatamente
sulle lenzuola fresche che subito si inumidiscono al contatto delle
mille goccioline che imperlano la sua pelle.. lo osserva un istante,
perso nei suoi occhi scintillanti di desiderio gli si stende sopra
coprendolo e schiacciandolo nel morbido materasso con il suo corpo,
così imprigionato sotto di se cattura le sue labbra in un bacio
dolce che si fa via, via più passionale mentre le loro mani
vagano sui corpi dell'altro alla scoperta di punti sensibili con reciproco
piacere....
Il suo sesso gli svetta eretto davanti agli occhi, hanno cambiato
posizione, Geo l'ha abbracciato e trascinato sopra di se ed ora è
accucciato tra le sue gambe rimirando quel pezzo di carne soda mentre
le mani del sottoposto gli sfiorano i capelli con delicatezza, timidamente
vi avvicina il viso, aspira il suo odore, lo sfiora con le labbra,
sente un lamento provenire dal suo amante, alza il volto, gli occhi
spalancati, timorosi di aver sbagliato qualche cosa si scontrano con
il sorriso del suo amore e con quella luce fosca che gli oscura gli
occhi..
"...continua.."
il suo è un mormorio basso e roco che gli manda i brividi,
come ipnotizzato da quegli occhi e da quella voce si china di nuovo
su quel membro svettante, sfiorandolo con le mani e con le labbra
prima di decidere di lasciarselo scivolare in gola per assaggiarne
il sapore maschio... dopo un po' si stacca spaesato, tossendo leggermente..
Geo lo tira a se e lo abbraccia dolcemente, mentre la sua risata sommessa
si spande per la stanza..
"Mi dispiace piccolo, ero così sommerso dal piacere che
mi stavi dando che non sono riuscito a trattenermi ed ad avvertirti"
"Mm.. perdonato.. ed ora?"
Chiede esitante per poi sentirsi stringere con forza.
"Ora ti amerò come nessun'altro mai farà"
sussurrò sulle sue labbra, prima di sfiorarle con la lingua,
lambendole, mordicchiandole, succhiandolo con delicatezza per poi
farle aprire ed immergervisi per un bacio più profondo mentre
una delle sue mani si staccava da quel corpo fragile allungandosi
verso il comodino alla ricerca di un barattoletto che aveva scorto
prima, trovatolo lo prese e se lo portò vicino staccandosi
lentamente dalla bocca di Eagle per riprendere fiato.
"Tesoro ti spiace se uso un po' della tua crema per il corpo?"
Il biondo lo guardò sorpreso.
"Che ci devi fare?"
Geo gli sorrise maliziosamente, sfiorandogli con delicatezza un gluteo
perfetto.
"Amarti"
"Oh.. va..va bene allora.."
Mormorò confuso mentre si accucciava contro il suo petto, nascondendo
il viso rosso nell'incavo del suo collo.
Geo sorrise dolcemente a quel comportamento da cucciolo spaurito,
gli accarezzò i capelli con una mano coccolandolo e distraendolo
dall'altra che, dopo aver immerso le dita nella morbida crema candida,
si stava facendo strada tra i suoi glutei alla ricerca del piccolo
foro inviolato.
Trovatolo lo accarezzo lentamente, spandendo un po' di crema al di
fuori, poi sentendolo rilassarsi si fece più ardito spingendovi
una piccola porzione di dito all'interno... dopo averlo preparato
con cura si girò di nuovo, portandolo sotto di se, con delicatezza
gli allargò le gambe per farsi spazio e vi si posizionò
in mezzo, si chinò a baciarlo dolcemente mentre una sua mano
correva al sesso di Eagle per dargli piacere e distogliere la sua
attenzione dal suo membro che si stava facendo strada in lui, il gemito
di dolore che ne scaturì venne soffocato dalle sue labbra,
ma non poté ignorare le lacrime che scesero dai suoi occhi
e la sua espressione sofferente. Una volta che fu interamente al suo
interno si fermò dandogli modo di abituarsi a quell'intrusione,
appena lo sentì rilassarsi e agitarsi sotto di lui, spingendo
i fianchi verso il suo sesso, iniziò a muoversi.
Le spinte si susseguirono come onde che si infrangono sulla battigia
per poi ritirarsi e rifarsi avanti continuamente, sempre più
veloce, sempre più forte, toccando in continuazione quel punto
magico che lo faceva contorcere ed agitare, che lo faceva gridare
di piacere e chiedere di più e Geo lo accontentò in
tutto, ogni suo desiderio era un ordine, soprattutto quei comandi
che li avrebbero portati ad annegare nel piacere... una spinta e poi
un'altra ed ancora una finché con un lungo gemito di pura estasi
si riversò in lui dopo aver sentito i suoi muscoli stringersi
e contrarsi per il piacere ricevuto. Ansimando si accasciò
su di lui, premendo le labbra contro il suo collo, sfiorando i capelli
umidi.
Eagle stordito ed ansimante lo sentì ritrarsi dal suo corpo,
gemette lievemente per il lieve bruciore che sentì, Geo gli
si stese a fianco stringendolo tra le braccia, sfiorandogli la fronte
con le labbra mentre lo lasciava accoccolarsi contro il suo corpo.
Chiuse gli occhi sfiniti appoggiando il capo contro il suo petto,
si sentiva così stanco e spossato..
"Riposati un po' amore, sarai stanco"
"Mm..si.. Geo..."
"Si"
"Non andartene ti prego.."
"Non mi muoverò da qui, promesso"
Sorrise lievemente e si lasciò cullare dal sonno e dalle braccia
del suo amante.
(Tocca a Hikaru
e Lantis ndNat … per chi non vuole leggere una lemon etero… che vada
più giù ignorandola… e non voglio commenti inutili…
perché non sono brava a scrivere lemon etero… questa è
la seconda… ndSaya quando la lemon finisce… mettiamo un altro siparietto
del genere ndNat)
Hikaru fu svegliata
dai timidi raggi di sole che erano penetrati nella stanza, accarezzandole
dolcemente il viso. Gli occhi rossi si aprirono, leggermente confusa
alzò la testa per scoprire come mail il suo cuscino era caldo
e come mai si trovava in una stanza a lei estranea. Prima cosa che
notò era un ampio petto, poi il suo sguardo accarezzò
le linee perfette del collo e infine ammirare il viso del suo compagno,
sorridendo, quando i ricordi della giornata passata la investirono…
lei e Lantis finalmente erano insieme, come una coppia… I suoi occhi
si addolcirono mentre osservava l’amante dormire pacifico, il suo
braccio introno alla sua vita, stringendola a se in una stretta protettiva.
Alzò la mano e poi con le dita gli spostò una ciocca
di capelli ribelli dalla fronte, al che il moro a quel tocco leggero
socchiuse gli occhi abbassandoli sulla ragazza e sorrise dolcemente
sussurrando:
”Ciao…”
E la rossa rispose, anche le sue labbra arricciate in un sorriso dolce…
“Buon giorno… tesoro…”
Si allungò e depose un bacio leggero sulle sue labbra, al che
Lantis alzò la mano, bloccandola e approfondendo quel tocco
casto, trasformandolo in qualcosa di pura passione, facendola sdraiare
sotto di se. La ragazza alzò le braccia affondando le mani
tra i suoi capelli scuri stringendosi a lui, allineando i loro corpi
mentre la sua lingua giocava lentamente con quella del compagno. Le
mani del moro iniziarono ad accarezzare la pelle scoperta della rossa,
procurandole dei brividi di piacere, scoprendo quant’era bello essere
accarezzata in un modo così intimo dalla persona amata.. Quando
lui passo la mano sul suo seno ancora coperto dal reggipetto gemette
leggermente nel bacio facendo staccare Lantis che la guardò
nei occhi sussurrando:
”Sto correndo troppo…”
Ma lei non gli lasciò il tempo per finire la frase, attirandolo
di nuovo a se, alzando la gamba sensualmente per catturarlo in una
stretta che scaccio tutti i dubbi dalla mente del spadaccino magico,
il quale si rituffò nel bacio guidato da una passione disperata
che era stata rinchiusa per troppi anni. La mano del moro riinizio
a vagare alla scoperta del corpo della rossa, iniziando dal viso,
scendendo sul collo liscio, per abbassarsi sulle sue sinuosità
(che parola è? NdHika … sarebbero seni ndSaya … continua ndLant)
rotonde e sode, per infine rifugiarsi dietro la schiena ed armeggiare
con la chiusura del reggiseno e liberarla dal quel inutile indumento
che continuava a separare le loro pelli che bruciavano dal desiderio
di toccarsi e fondersi insieme in un unico essere. La rossa gemette
di nuovo nel bacio, al che Lantis si staccò, scendendo con
le sue labbra calde sul suo collo baciandolo , passando la lingua
sulla linea perfetta della sua gola, scendendo sempre di più,
per infine trovarsi di fronte ai suoi seni pieni e morbidi, sorrise
baciandoli candidamente, al che la ragazza chiuse gli occhi inarcando
la schiena cercando più contatto tra la sua pelle che bruciava
di desiderio e le sue labbra che potevano spegnere quel incendio toccandola…
baciandola… il moro esaudii il suo desiderio posando la sua bocca
calda sul suo capezzolo, catturandolo tra le labbra, giocandoci come
un bambino con la caramella…(sto scadendo nel ridicolo ndSaya) le
dita della ragazza strinsero di più le ciocche scure tra le
mani, mentre le sue labbra si aprivano in un silenzioso grido… voleva
di più da lui, ma non sapeva come chiedere, non sapeva nemmeno
cosa voleva esattamente, aveva sentito Umi e Fuu parlare di fare l’amore
con i propri compagni, aveva cercato di immaginarsi come sarebbe stato
con Lantis, ma le sue fantasie non si avvicinavano nemmeno minimamente
alle sue fantasia, non osava chiedersi come sarebbe stato il seguito…
intanto il moro iniziò a giocare con l’altro seno, aveva preso
il capezzolo tra le dita facendolo indurire per bene sotto il suo
tocco deciso… la mano libera invece era scesa fino alle mutandine
della ragazza ed infilò la mano dentro accarezzando l’intimità
della rossa…
”Lant…is…”
Gemette la ragazza sentendo quelle dita curiose giocare con la sua
apertura… il suo mondo si stava alzando sempre di più… lo spadaccino
magico sorrise, staccandosi dal suo petto, risalendo il suo corpo,
baciando delicatamente le sue labbra e la ragazza aprì gli
occhi fissandolo, approfondendo il bacio, mentre l’uomo ritrasse la
mano, per sfilarle le mutandine e buttarli chi sa dove nella stanza…
staccandosi completamente da lei ammirando il suo corpo perfetto,
modellato dai combattimenti e vari sport che faceva… era un essere
perfetto quella ragazza… non per niente era stata scelta come colonna
portante sei anni prima… il suo spirito era puro… il suo corpo sensuale
e innocente allo stesso tempo… e a lui si stava donando con una fiducia
sorprendente… in quel momento il moro si rese conto, che stava per
possedere un angelo in carne ed ossa… stava per macchiare le ali splendide
della compagna di un colore rosso come i suoi capelli, il loro amore
e la loro passione…
”Hikaru… io…”
Capendo la sua riluttanza, la ragazza alzò una mano e poggio
il dito sulle sue labbra e con tutta la fiducia che aveva verso di
lui nei occhi sorrise:
”Io mi fido di te Lantis,… ho sognato questo momento da troppo tempo…
voglio unirmi a te anima e corpo… voglio donarmi a te…”
Il moro sospirò chiudendo per un attimo gli occhi per poi riaprirli,
di nuovo tutti i suoi dubbi erano stati scacciati dalla voce candida
della compagna e dalla sua purezza… erano nati per incontrarsi e amarsi…
il loro destino era quello… senza pensare più si liberò
dei ultimi indumenti che aveva addosso, mostrando il suo corpo scolpito
da mille battaglie e allenamenti alla compagna, che lo osservò
con curiosità, mentre un leggerò rossore si impossessò
delle sue guance… si sdraiò sopra di lei, allargandole le gambe,
che la ragazza alzò allacciandole introno alla sua vita, baciandole
dolcemente le labbra, per infine sussurrarle:
”In un primo momento ti farà male…”
La rossa sorrise, con ancora quel aria di fiducia:
”Lo so… ti amo Lantis… un po’ di dolore non mi farà cambiare
idea…”
Il moro annuì alle sue parole… poi prima di baciarle di nuovo
quelle labbra intossicanti rispose:
”Anche io ti amo… Hikaru…”
Dicendo così scese e catturò la sua bocca in un bacio,
mentre lentamente iniziò a penetrarla… facendo sospirare la
rossa nel bacio… voleva risparmiarle il più dolore possibile,
ma sapeva, che la prima spinta doveva essere decisa, per non farla
agonizzare… si stacco dal bacio guardandola dritto nei occhi… la fiducia
continuava a risplendere in quei grandi occhi di fuoco… in un fluido
movimento entrò dentro di lei… Hikaru inarcò la schiena,
facendo si che entrava più a fondo dentro di lei, mentre si
morse il labbro per il bruciore che invase le sue parte intime, le
sue mani si strinsero, le sue unghie si impiantarono nelle spalle
del compagno, mentre cercava con tutta se stessa a dominare il primo
dolore… Il moro si abbassò baciandole il collo, aspettando
che l’amante si abituasse ala sua presenza nel corpo, coccolandola
con dolcezza e amore… dopo un paio di momenti… la rossa sussurrò:
”Pu..puoi… puoi muoverti…”
Lantis annuì facendo un leggero movimento del bacino, iniziando
a dondolarla in una nuova sensazione che la ragazza non sapeva che
esisteva… molto presto iniziò a muoversi assieme a lui, dondolati
come sulle onde del mare in un ritmo più vecchio del universo,
si amavano anima e corpo… sentivano le loro anime sfiorarsi con ogni
spinta… i loro gemiti e sospiri riempirono la stanza, mentre salivano
le scale del paradiso… giungendo insieme fino al apice… Lantis sentì
la carne avvolgerlo e stringerlo spasmodicamente, capendo che ormai
Hikaru aveva sfiorato l’estasi e senza riuscire a contenersi, anche
lui venne dentro di lei, marchiandola con la sua essenza… adesso era
sua… quel angelo tanto bramato per così tanto tempo… alla quel
angelo è caduto tra le sue braccia e non avrebbe permesso a
nessuno di dividerli… Uscì dal suo corpo sdraiandosi accanto
a lei, stringendola in un abbraccio possessivo, mentre baciò
la fronte,… mentre Hikaru esausta chiuse gli occhi, scivolando nel
mondo dei sogni… lasciandolo a proteggerla…
Raggomitolata come un feto, la ragazza dormiva aggomitolata al suo
amante, il quale era sveglio e la osservava con un sorriso pieno di
pace. Gli aveva posato la testa sul petto, e Lantis si sentiva sfiorare
dal suo lento e caldo respiro. Gli aveva posato la gamba sinistra
trasversalmente sulle cosce, e il suo ventre gli sfiorava il fianco
seguendo il ritmo del respiro. Sentiva ogni suo centimetro, ogni piccolo
dettaglio del suo corpo. Non aveva mai immaginato che potesse essere
così completamente, profondamente vivo… era il luogo perfetto…
sul letto grande con quella creatura meravigliosa tra le sue braccia…
(ecco finita la
lemon tra Hika e Lant ndSaya_che_fissa_cugì_per_commento)
I tavoli erano
messi tutti in un modo perfetto, così che ogni partecipante
al pranzo poteva vedersi, e chiacchierare con chi li pareva, nessuno
mostrava la schiena al altro… a capotavola era già seduto guru
Celf, mentre l’altro capotavola era vuoto, mancava Hikaru Shido e
oltre a lei mancavano anche Lantis, Eagle e Geo… dovevano festeggiare
il risveglio del comandante di Ötozam, ma di lui nessuna traccia…
erano venute anche le principesse Tata e Tatra oltre alla principessa
Asuka, che parlava felice con Umi, non avendola vista da tanto tempo,
mentre le due sorelle parlavano con la bionda… i marmocchietti di
Lafarga e Caldina correvano spensierati in giro per il parco mentre
i due genitori li guardavano soddisfatti… infine, la ragazza dai capelli
blu si girò verso una delle due migliori amiche:
”Fuu, ma Hikaru? E da ieri sera che non la vedo…”
La bionda si scusò con le due sorelle per poi guardare verso
l’altra:
”Nemmeno io l’ho vista… l’ultima volta che la vidi era a pomeriggio
quando stavamo con Caldina…”
Al che si intromise Zazu:
”Io e da ieri pomeriggio che non vedo Geo e il comandante…”
La moglie del comandante del esercito di Sephiro fisso i tre che stavano
commentando per poi mettersi a ridacchiare, girandosi dal altra parte,
insospettendo il biondo, che prese la moglie introno alla vita attirandola
a se sussurrandole:
”Tu sai qualcosa che noi non sappiamo?”
Chiese dolcemente… mentre la donna dai capelli rosa rise di gusto
attirando l’attenzione di tutti facendo la domanda fatale:
”Sul serio non avete capito quello che è successo?”
Facendo sorgere una domanda spontanea al evocatore che stava vicino
alla sua fidanzata:
”Cosa intendi Caldina?”
Facendo calmare la risata di Caldina che guardò i presenti
con un sopraciglio alzato e poi sospirò:
”Credo che per questa risposta dovrai aspettare i quattro… io non
posso dire niente, visto che non sono nemmeno poi tanto sicura di
quello che sto pensando…”
Al contrario la donna era sicurissima di quello che era successo,
doveva fare solo due più due… Eagle era scomparso il pomeriggio
prima assieme a Geo, mentre Hikaru era corsa via troppo pensierosa
per i suoi gusti e per quanto aveva sentito, anche Lantis dopo l’esercitazione
era scomparso nel nulla… l’unica conclusione logica a cui poteva arrivare
la donna era che quei quattro finalmente si erano chiariti… e che
l’ingenuità di Hikaru questa volta non ebbe il sopravento.
Intanto il monaco guida osservava il mutare dell’espressione della
danzatrice, anche lui capendo che cosa era successo… e sorrise alla
compagna che stava seduta vicino a lui… l’armaiola, che non aveva
proferito parola, gli sorrise con uno di quei sorrisi di chi aveva
capito tutto, ma non intendeva parlare. Mentre la maggior parte dei
presenti si chiedeva cosa fosse successo, entrarono in scena i quattro
protagonisti dei pensieri del gruppo. Hikaru camminava come sempre
quasi saltellando, ma nei occhi di Umi e Fu era cambiata, la conoscevano
troppo bene, in quel momento la ragazza splendeva di una luce nuova,
e le due amiche sorrisero… si Hikaru era diventata una donna a tutti
gli effetti… ricordandosi delle parole di Caldina spostarono anche
lo sguardo sui altri due… Eagle aveva una luce strana nei occhi, mentre
era appoggiato al braccio del compagno… le due corsero verso di loro
prima abbracciando la rossa congratulandosi con lei, per poi girarsi
verso l’altra coppia e con un leggero inchino si congratularono anche
con loro… I quattro si avvicinarono sedendosi ai loro posti, mentre
il monaco guida si alzò alzando il bicchiere:
”Oggi non si festeggia solo il risveglio tanto aspettato di Eagle
da tutti, ma anche l’unione di due coppie e l trionfo del amore…”
I presenti alzarono i loro calici, mentre le Hikaru e Eagle arrossirono
leggermente al commento, ma comunque anche loro con calici alzati…
infine si alzò un grido da tutti:
”Congratulazioni!!!!!”
Il cavaliere magio che comandava Rayearth si alzò:
”Vi ringrazio tutti per esserci stati vicini nel momento del bisogno,
vi voglio bene… e sono contenta che posso condividere con voi questo
momento felice…”
Venne seguita da Lantis che osservò il gruppo per poi girarsi
verso la compagna prendendola per mano, e inginocchiandosi di fronte
a lei… imitato da Geo… entrambi presero la mano dei propri compagni
e con un sorriso in unione chiesero:
”Sposami…”
Eagle e Hikaru si lanciarono un’occhiata soddisfatta e la rossa abbraccio
Lantis, mentre l’uomo dai occhi d’orati sorrise a Geo… rispondendo
in perfetta sincronia…
”Si…”
---OWARI---
Saya: banale come
fine.. e una pagina in meno del primo capitolo
Lantis&Geo: bene c’era la lemon
Saya: Ringraziate zia Miyu…
Hikaru: ^\\\\^ mi sposto Lantis *_*
Eagle: tutto bene qualche finisce bene…
Saya: Su in fila…
Nat: abbiamo finito anche questa…
Saya: eh già…. Conti tu, come l’altra volta ^_^
Nat: Va bene… ma preferisco contare insieme…
Saya: Ok..
Nat: 3
Saya: 2
Nat: 1
Tutti: BUON COMPLEANNO MIYU E ANCORA 1000 DI QUESTI GIORNI
Saya&Nat: ci dispiace che hai dovuto aspettare un anno intero
per questa fic… speriamo che sia di tuo gradimento… ti vogliamo bene
zia!!!!!
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