Disclaimers: i personaggi di YuYu appartengono agli aventi diritto ecc. ecc. tutto come al solito.

 


Una cosa sola

di Sara-chan

 

Era da qualche giorno ormai che Hiei si comportava in modo strano: non parlava più, sembrava sempre assorto nei suoi pensieri, preoccupato.

Per Kurama vederlo così era terribile e la cosa peggiore era che non riusciva a capire cosa avesse.

Una sera decise di parlargli e di interrompere quel silenzio che si era creato tra loro due.

Era preoccupato, credeva fosse lui il motivo del comportamento di Hiei, ma non sapeva che era un altro l’assillante pensiero che turbava il suo piccolo demone.

<<Hiei..?>>

Hiei si voltò verso di lui, distogliendosi dai suoi pensieri.

<<Che cos’hai? Ultimamente sei strano...>>

Hiei sussultò, ma rimase impassibile e non disse nulla.

<<E’...colpa mia?>> La voce della volpe si era fatta cupa, e lui teneva la testa bassa.

Hiei gli rispose dolcemente:

<<No! Non potrebbe mai esserlo...>> e poi gli sorrise, ma era un sorriso solo abbozzato, infatti tornò subito serio.

*Cosa ti turba Hiei? Qual’è il problema?*

Il piccolo demone si frugò in tasca e ne estrasse una piccola pietra blu.

Una pietra Hirui.

La stessa pietra che possedeva anche Yukina.

La guardò per qualche secondo, poi la strinse nella mano.

Si lasciò sfuggire una piccola lacrima.

Kurama gli si avvicinò.

<<Ti manca Yukina, non è vero?>>

Nessuna risposta, solo un cenno della testa.

<<Va’ da lei!>>

*Non voglio vederti soffrire così...*

Hiei era combattuto, cosa doveva fare? Andarsene e lasciare il suo Kurama, il suo amore lì da solo? Oppure rimanere e non sapere nulla di sua sorella?

Mentre questi pensieri gli affollavano la mente la dolce voce dello Youko lo scosse:

<<Non preoccuparti per me, va da lei!>> Era un soffio, la voce era interrotta dai singhiozzi.

*Come fai ad essere così altruista Kurama? Io non vorrei lasciarti. No, non vorrei, ma come posso fare? Devo sapere come sta, devo andare da lei, anche se la vedrò solo da lontano, ma a me va bene così, a me basta.*

<<Kurama..?>>

<<So cosa vuol dire non avere notizie di una persona a cui vuoi bene...Ti aspetterò...>>

Un lungo silenzio.

<<Ti amo Kurama...>>

<<Anche io Hiei...>> Le guance di Kurama erano solcate da lacrime.

Hiei gli si avvicinò.

Si alzò in punta di piedi e gli mise le mani intorno al collo, per poi attirarlo a sè e buttarlo sul futon.

Quando Kurama fu sdraiato Hiei gli si mise sopra.

Lo baciò sulla fronte.

Poi, lentamente gli passo un dito sulla guancia per asciugargli le lacrime.

Cominciò a leccargli il collo provocando le risa di Kurama, poi gli morse il lobo dell’orecchio.

Continuò così per un po’ finché Kurama non gli prese il volto tra le mani e lo baciò.

La sua lingua esplorava la dolce bocca del demone, che intanto lo stava accarezzando.

Le sue mani si muovevano veloci su quel corpo diafano, e ogni volta che quel tocco leggero lo toccava Kurama sentiva un forte calore percorrergli tutto il corpo. Hiei scese sempre più, fino a che cominciò ad armeggiare nervosamente con la cintura di Kurama.

<<Hiei...>>

Kurama intanto stava sdraiato sotto il suo demone, cercando di togliergli la maglietta.

Furono finalmente nudi, entrambi.

Il corpo nudo di Kurama aveva provocato una certa reazione in Hiei, ma nemmeno la volpe era rimasta del tutto indifferente alla situazione.

Kurama gli mise una mano tra i capelli, mentre con l’altra gli accarezzava il torace sfregando con la mano i capezzoli di Hiei.

Lentamente, in quella notte di novilunio, diventarono una cosa sola.

 



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