Declaimers: i personaggi, come sempre, non sono miei, ma del maestro Inoue. Io mi diletto solo a torturarli e mi diverto un mondo!!! ^__^
Dediche: questa la dedico tutta alla mia sister Fagi, co-presidentessa, insieme alla sottoscritta, del “comitato per la diffusione delle SenKosh e delle MitKo”. Scusa sist se non è un granché, ma spero tu possa accettare il pensiero. Un bacione! Un’ultima cosa: scusa per il furto del nomignolo di Hisashi! ^_^ Mi perdoni, eh?


Una cosa meravigliosa

parte I

di Soffio d'Argento
 

*** *** 

POV. Mitsui 

Ditemi voi se non devo perdere la pazienza. Ditemi che sta succedendo perché proprio non lo capisco. Di che parlo? Certo che non siete poi così svegli! Va bene, va bene, partiamo dall’inizio.
Oggi iniziano le vacanze estive. Proprio così! Finalmente la scuola chiude (purtroppo non per sempre), finiscono gli allenamenti (questo mi dispiace), non dovrò sopportare quel rompiscatole di Miyagi che s’è montato la testa da quando è diventato capitano (però a me sta simpatico, ma non diteglielo) e soprattutto, cosa più importante, chiude pure l’università! Cosa significa questo? Uffa! Ma devo spiegarvi sempre tutto? Proviamo così: chi è quel ragazzo molto carino e distinto, con gli occhiali e l’aria intelligente e che frequenta l’università? Come di sicuro non io? Volete rogne allora! Ci passo solo perché stiamo parlando del mio ragazzo, il mio Kiminobu. Beh sì! Lui è all’università e siate gentili, non ricordatemi che io sono ancora al liceo! E comunque: state zitti! Stavo parlando io! Allora. Continuiamo. Le scuole chiudono, Kimi torna da Tokyo, se poi ci mettiamo che i miei partono per due settimane, converrete con me che si stavano per preparare le due settimane più belle di quest’anno… e invece no! Perché ieri sera Megane-kun mi ha chiamato dicendo di aver accettato per entrambi un invito per una settimana in montagna! Ma ve ne rendete conto? Io che volevo stare tutte e due le settimane chiusi in casa, non solo per fare quello che pensate voi, adesso sarò costretto ad andare in quella stupidissima baita in montagna! E pensate che saremo in pochi? Affatto! Innanzitutto, essendo la baita di Maki (quello che ha avuto la geniale idea) ci sarà, oltre a lui, la Nobu-scimmia, ma sì Nobunaga! Poi Hanagata e Kenji, amici da tempi immemori, noi due, la volpe artica e la scimmia urlatrice, alias Kaede e Hanamichi, e infine, dulcis in fundo Koshino, il burbero, e Sendo, Mr smileman. Non chiedetemi come facciano tutte queste persone a conoscersi, sarà per uno strano caso del destino, sarà per la mia solita sfiga dalla mira infallibile, fatto sta che saremo in tanti, in troppi! Partenza domani mattina, c’è il treno alle 7. Voi direte, allora: ma di che ti lamenti? Il megane torna oggi da Tokyo, no? Punto uno: chi diavolo ve lo ha detto? è____é. Punto due: arriva appunto solo un giorno prima! Io e Kimi non ci vediamo da un mese e possiamo stare soli solo un giorno, o meglio poche ore visto che sarà rapito dai suoi familiari! Uffa! No! Non ci voglio andare! Come che ora è? Io vi parlo dei miei problemi e voi mi chiedete l’ora? Cos’è un modo gentile per dire che vi sto annoiando? Ok! Messaggio recepito… sono… oh mamma! Sta per arrivare Kimi!
Sono arrivato giusto in tempo alla stazione, beh diciamo che il treno, per fortuna, porta un leggero ritardo. Mi guardo in giro e non vedo i suoi parenti. Di solito quelle pesti delle sorelline vengono sempre a prenderlo e se lo trascinano di peso lontano da me.
Per fortuna arriva il treno! Ma quanti cavolo sono? Ma viene sempre tutta questa gente da Tokyo? Finalmente lo vedo… ma… cavolo! Non posso fare a meno di strabuzzare gli occhi! E’ vero che non ci vediamo da un mese e che lui mi ha detto che mi avrebbe fatto una sorpresa, ma così… non mi accorgo neppure di deglutire a vuoto un paio di volte. Kiminobu è… è così bello! Non fraintendetemi. Non ho detto che non lo fosse pure prima, è solo che adesso lo è ancora di più. Ha i capelli più lunghi, un aspetto più casual e soprattutto non ha più quei dannati occhiali che m’impedivano di baciarlo bene!
Mi vede, mi sorride e mi corre incontro, come un bambino. Per poco non ruzzoliamo a terra quando mi salta addosso. Sento la sua voce cristallina raggiungermi il cuore. Sono così felice adesso. Gli allaccio le braccia alla vita, incurante degli sguardi incuriositi di chi ci sta attorno.
Kimi si stacca un po’ da me, quel tanto che basta per poterlo guardare finalmente in faccia senza intralci.
<< Allora ti piace la sorpresa? >>
Ora… se il mio cervello non fosse andato in completo black-out, allora risponderei, anche una stupidaggine, ma il mio cervello non ne vuole sapere di parlare, quindi ottengo l’effetto contrario. Kimi mi guarda incapace di capire.
<< Se vuoi i capelli li ritaglio…. >>
<< Ma scherzi? Mi piacciono tantissimo Kimi. >> e il suo sorriso mi rilassa nuovamente: << E gli occhiali? Hai messo le lentine? >>
Lui sorride e nega con un cenno del capo.
<< Non ti sei chiesto perché in questo mese non ci siamo visti? >>
<< Avevi gli esami, no? >>
<< No. Mi sono operato. >>
Cosa? Il mio koibito ha subito un’operazione e io non ne sapevo nulla?
<< Nulla di grave. In pratica mi sono operato agli occhi, per curarli… sai… con il laser… e adesso ci vedo benissimo! >>
Cioè scusate… datemi del tempo per capire. Allora un mese fa Kimi parte per Tokyo, capelli corti, occhiali tondi, abbigliamento quasi da collegiale e ora… chi cavolo è questo ragazzo?
<< Hisa-kun? Qualcosa non va? >>
<< No. E’ solo che… >>
Ma non riesco a finire la frase che vedo quattro piccole braccia stringersi al collo di Kimi e tirarlo in basso. Quelle pesti delle sorelline, due pesti di gemelline di tre anni.
<< Mimi-kun… >>
Kimi si volta per tirarle su ed ecco che “magicamente” arriva tutta la famiglia Kogure a prenderlo! E… chi cavolo sono quelli? Kimi sembra capire perché mi sussurra che sono parenti venuti da Kyoto e staranno lì due settimane. Due settimane… forse non sono così sfortunato! Il mio Koi li saluta e lascia la valigia al padre, mentre gli dice che lo accompagno io a casa. Sembrano tutti un po’ dispiaciuti, anche loro non lo vedono da un mese, ma la madre, che ci ha sempre appoggiato, mi fa l’occhiolino e trascina tutti via.
Restiamo un po’ alla stazione, in quello stesso posto.
<< Ho proprio avuto un’idea degna di un Tensai vero? >>
<< Ehi! Non voglio che ti paragoni a quella scimmia rossa di un do’hao! >> e Kimi mi sorride, mi prende per un braccio e inizia a tirarmi verso l’uscita. Appena entriamo in macchina, mi volto e gli prendo il volto tra le mani e lo bacio dolcemente.
<< Bentornato a casa, koi! >>

In macchina mi racconta dell’idea che ha avuto Maki, suo compagno di corso e nella stessa squadra di basket in cui il mio koi fa il manager. Ultima volta che era venuto a Kanagawa non era riuscito a stare neppure un giorno da solo con Kyota, una volta per gli allenamenti, un’altra per la famiglia… insomma si era stancato di dividerlo con il mondo intero e così ha pensato a questa vacanza e ha invitato pure noi, poiché gli aveva parlato dei suoi parenti di Kyoto e, dopo un paio di telefonate, ci siamo ritrovati in dieci. La baita è un po’ isolata, lontana dal piccolo centro abitato, ma vicino ad una sorgente termale…. Questo mi fa venire un’idea interessante! Devo ringraziare il vetus… ehm… Maki. La vicinanza della scimmia rossa mi fa male!

Per fortuna in breve arriviamo a casa mia e il megane sta ancora parlando della facoltà e dei corsi che seguirà in autunno. Entro in casa e lo appoggio delicatamente sulla porta e lo bacio, così almeno eviterò di sentire parlare della squadra di basket universitaria! Come dite? È solo una scusa per baciare il mio ragazzo? Ecco! Infatti! È il mio ragazzo e quello che posso o non posso fare con lui lo so solo io, perciò lasciatemi in pace!
Vado in cucina a preparare del the, seguito da Kimi. Mentre sto per appoggiare le tazze sul tavolo:
<< Hisa non posso rimanere molto, però… >>
<< Perché? >>
<< Ho promesso a mia madre che avrei trascorso il pomeriggio e la serata insieme ai miei familiari. Però da domani staremo insieme ventiquattro ore al giorno, alla fine ti stancherai di me, lo so. >>
Ci resto un po’ male a dire il vero. Beh sì io avevo immaginato una bella serata sul divano a coccolarci… in questo mese mi sono sentito solo, lo ammetto, e questo mi fa imbestialire! Perché cavolo devo dipendere così da una persona? Perché la sua sola assenza mi rende triste? Mi sarebbe piaciuto trascorrere la serata diversamente, parlando con lui fino a tarda sera… beh sì e fare anche qualcos’altro ma non sono affari che vi riguardano questi!
E va bene! Tanto da domani sarò solo, per modo di dire, con il mio megane! Solo con altri 8 ragazzi, ma almeno saremo lontani da quelle due pesti!
<< Mi dispiace Sashi. E’ solo che… >> allungo una mano e la passo sui suoi capelli. Kimi chiude gli occhi e gli accarezzo le labbra con le mie. È proprio una stupenda sensazione!
Andiamo a bere il the sul divano. Ascoltiamo un po’ di musica, messa come sottofondo. Kimi si appoggia a me e io lo abbraccio da dietro, stringendolo di più. Lui alza lo sguardo e mi sorride e io non posso fare a meno di fare la stessa cosa.
<< Perché ti sei operato e non mi hai detto nulla? >>
<< Era da tanto che ci pensavo… gli occhiali sono sempre stati un ostacolo per me e così ho pensato di metterli di lato, una volta per tutte. >> mi dice accarezzando con le sue sottili dita la mia cicatrice: << Volevo farti una sorpresa. Volevo diventare bello per te. >> mi sussurra sprofondando il volto nell’incavo del mio collo.
<< Ma sei scemo? Ti ho forse fatto credere che sei brutto? Ti ho forse mai detto che non mi piaci perché porti gli occhiali? >> lui scuote la testa, forse spaventato un po’ dal tono della mia voce: << Avrei voluto essere lì con te…. Cazzo Kimi! E se ti succedeva qualcosa? >>
<< Ma è un’operazione semplicissima, non sono neppure rimasto molto in ospedale. E poi pensavo che ti avrebbe fatto piacere… >> mi dice abbassando il tono della voce e guardandomi dal basso: << Sai... così potremo baciarci senza… ostacoli. >> si siede sulle mie gambe e allaccia le braccia al mio collo: << E poi… potrò vederti la notte… quando stiamo insieme, quando mi sveglio e voglio abbracciarti più forte… >>
Kimi… Kimi…. Ma come si fa a non amarlo? A me piace tutto di lui: il suo carattere serio, la sua risata squillante, la sua parlantina coinvolgente e gli sguardi che mi lancia quando siamo soli.
<< Dimmi un po’ koi… quando devi tornare a casa? >>
<< Abbiamo ancora del tempo. >>
Allora non perdiamone di prezioso. Mi sollevo dal divano in quella posizione. Passo le braccia sotto il corpo del mio ragazzo e lo sollevo quel tanto che gli permette di allacciare le gambe ai miei fianchi. Mi sorride malizioso mentre salgo le scale. Lo appoggio alla parete esterna della mia stanza e lo bacio con dolcezza. Lui mi stringe con forza e io apro la porta della mia camera e… il resto non sono affari vostri! >.<

Ho appena accompagnato Kimi a casa. Le sue sorelline gli sono corse incontro e lo hanno trascinato dentro casa. Sua madre mi ha chiesto di entrare, ma ho lasciato il mio koi ai parenti, tanto per una settimana sarò solo io e lui! Kimi ha depositato le sorelline in salotto ed è uscito fuori per salutarmi. Nascosti dalla fronda dell’albero di ciliegie, ci siamo salutati con un bacio molto lungo e poi lui è entrato in casa, mentre io ho ripreso la strada per casa mia.
Quasi non riesco a crederci! Domattina passo a prendere il megane e poi ce ne andiamo via! Lo so che la mia mente continua a ripetere che non saremo esattamente soli, ma con altri 8 ragazzi…. Avete detto bene: 8 ragazzi, ovvero 4 coppie! Quindi non corro il pericolo che qualcuno mi sottragga l’attenzione del mio ragazzo.

Do uno sguardo veloce alla sveglia. Sono già le due e non riesco a dormire! Domani sarò uno zombie… e se non riuscissi a svegliarmi? Mi rannicchio di più nelle coperte e cerco di ignorare il ticchettio della sveglia. Sento un leggero trillo e vedo il display del cellulare brillare. Mi alzo dal letto e prendo il cell, sotto carica. E’ un messaggio.
“Buona notte tesoro. Pensa solo che da domani non ci dividerà nessuno, almeno per una settimana. Ti amo. Kiminobu.”.
Sorrido come un cretino rileggendo il messaggio. Mi sento proprio scemo quando sto con lui! Mi ritrovo a sorridere per nulla! Ma Kimi non è nulla, lui è il mio tutto.
Compongo veloce un messaggio di risposta e sento il suo trillo poco dopo. Mi accoccolo nel letto, finalmente tranquillo e mi addormento. Buona notte amore mio.

Merda ma che ore sono? E che è questo rumore di sottofondo? Eh? Stavo facendo un sogno bellissimo. Quale? Ho sognato di partire con Kimi in montagna. Una settimana soli…. Cavolo! Non era un sogno! Apro gli occhi di scatto e guardo la sveglia. Per fortuna ho solo dieci minuti di ritardo sulla tabella di marcia.
Mi fiondo fuori dal letto, mi faccio una doccia super veloce e metto nella valigia le ultime cose. Ho giusto il tempo di bere una tazza di latte e uscire dalla porta. Per fortuna Kimi non abita lontano da casa mia e ci impiego solo dieci minuti.
Gli faccio uno squillo al cellulare e lo vedo uscire da casa, in silenzio. Se le sorelline lo sentissero, si metterebbero a strillare e piangere. Mi guarda e mi sorride. Adesso sì che sono felice.
Apre lentamente il cancelletto e mi si butta fra le braccia. Posso lasciarmi scappare un’occasione così? Certo che no! Lascio cadere la valigia a terra e lo stringo forte, baciandolo.
<< Andiamo o faremo tardi. >> riesce a dire, tutto rosso in viso.

Alla stazione ci sono già Maki e Kyota che parlano con Hanagata e Fujima. Quando ci vedono, Maki e gli altri ci vengono incontro sorridendo. Appoggiamo i bagagli vicino a quelli degli altri e stiamo ad aspettare. Non molto perché, dopo breve, sentiamo due voci molto conosciute, insultarsi sin dal primo mattino.
<< Prova a ripeterlo kitsune! >>
<< Ho solo detto che è da quando ti sei svegliato che mangi, do’hao! >>
<< E io ti ho detto che sono in fase di crescita e mi devo nutrire, stupido volpino! >>
<< Do’hao! >>
Ed ecco fare il loro ingresso gli unici due ragazzi che conosco che si siano innamorati insultandosi! Kaede e Hanamichi. Il primo è sempre molto affascinante, nei suoi pantaloni neri e maglietta blu scuro, il secondo ne ha guadagnato parecchio in stile, stando con Rukawa. Indossa una maglietta bianca senza maniche e dei pantaloni rossi larghi e a vita bassa. Sono gli unici due ragazzi che, pur stando insieme, litigano come e più di quando erano gli eterni rivali.
Ma non sono gli unici quest’oggi. A quanto pare qualcun altro si è svegliato con la luna storta. Fanno il loro ingresso, infatti, gli ultimi della compagnia: Sendo e Koshino. Il primo con il sorriso che gli è valso l’appellativo di Smileman e l’altro con il broncio e l’aria nervosa.
<< Eddai Hiro-kun! Non tenermi il broncio, lo sai che sei irresistibile per me! >>
Il ragazzo più basso cerca di ignorare la frase, ma lo vedo arrossire quando il suo koi accompagna le parole ad un abbraccio stretto: << Come diavolo fai a mangiare così tanto? >> cerca di cambiare discorso e liberarsi dalla stretta.
Ma Sendo non molla e, stringendolo più forte, dice: << Sono un ragazzo in crescita! Ho bisogno di mangiare e poi… c’è qualcuno che mi fa stancare parecchio! >>
A quelle parole, Koshino gli molla una gomitata nello stomaco e si allontana ringhiando.
<< Hiro-kun! Parlavo di Taoka e non di te! >>
<< Akira smettila! >>
Per nostra fortuna, e per quella di Sendo, che altrimenti finirebbe i suoi giorni proprio oggi, il treno arriva presto e noi possiamo accomodarci nel vagone 2, vuoto, se escludiamo noi. Ah che fortuna!
Io e Min-kun ci sediamo di fronte a Hana e Kaede. I due hanno finito di litigare, solo perché Kaede, appena seduto sul sedile, ha appoggiato la testa sulla spalla di Hana e si è addormentato.
Hanamichi e Kaede sono una coppia stranissima. All’inizio credo che nessuno avrebbe puntato un soldo bucato su di loro. Sono così diversi: uno silenzioso l’altro chiacchierone, uno impassibile l’altro sorridente…. Eppure i loro caratteri si combaciano perfettamente, uno limita le esasperazioni dell’altro. All’inizio era difficile immaginare la stessa amicizia tra i due. Hanamichi odiava Kaede, o almeno così diceva, era innamorato della sorella di Takenori e non perdeva occasione per litigare con lui. Kaede poi era sempre pronto a rispondere alle provocazioni e le “discussioni” finivano continuamente in risse. Poi ho iniziato a capire. Kaede un po’ mi assomiglia, come me non è bravo con le parole, non si lascia andare a sentimentalismi, non è un romantico da libri rosa. Proprio perché ci assomigliamo ho cominciato a notare degli atteggiamenti…. Kaede sembrava sempre lontano dal mondo, come fosse qualcosa di soprannaturale e non volesse mischiarsi a noi. Giocare a basket. Ho sempre pensato che fosse l’unica cosa che riuscisse ad interessarlo. Qualche volta, poi, l’avevo persino visto allenarsi di sera, dopo gli allenamenti normali, al campetto vicino al parco. Eppure il basket non era tutto. Qualcuno riusciva a farlo vivere nel presente. Qualcuno riusciva a strapparlo alla sua solitudine. Ed ho capitolo che sarebbe stata l’unica persona che Kaede Rukawa avrebbe mai amato. Che fosse la scimmia rossa non mi ha stupito. In fondo… come si dice? Gli opposti si attraggono. Come io e Min-kun o come Sendo e Koshino…. Come si siano messi insieme non lo so, però mi fa davvero piacere. Hanamichi è molto maturato con Kaede (nei limiti del possibile! Considerate che si tratta sempre di una scimmia!) e Kaede si è sciolto un po’. Adesso esce con la squadra la sera e scambiamo persino qualche frase che non abbia come argomento il basket.
E mentre Kaede dorme, Hanamichi guarda fuori dal finestrino e sorride.

Abbraccio il mio Kimi-kun assorto nella lettura di un manga sportivo. Gli appoggio un bacio sulla testa e lui alza lo sguardo e sorride.
Fujima e Maki parlano del campionato universitario e delle squadre che incontreranno. Hanagata è immerso nella lettura di un libro e Nobunaga, invece, sbuffa a fianco del suo ragazzo con le spalle incassate nel sedile grigio chiaro. All’ennesima discussione sugli schemi adottati dal mister, Nobu si alza e viene a sedersi vicino a noi, probabilmente non si aspettava un inizio vacanza così. Borbotta qualcosa d’incomprensibile ma che fa ridere la scimmia rossa, sempre pronta ad attaccare briga. Incrocia le braccia al petto e sbuffa un paio di volte in direzione di Shinichi, che sembra non accorgersi di nulla.
Questa è un’altra coppia molto strana. Che vi fosse qualcosa fra i due, nessuno ne ha mai dubitato. Nobu aveva occhi sempre e solo per il “capitano” e quando giocava ricercava sempre la sua attenzione, per poi gongolare ad un complimento. Shinichi, poi, ha sempre rivolto un’attenzione particolare al ragazzo, proteggendolo e rassicurandolo. È una coppia ben assortita, non c’è che dire. E anche così diversa! E questo si nota a partire dall’abbigliamento, per esempio. Maki è sempre impeccabile nella scelta degli abiti. Indossa una maglietta scura e dei pantaloni bianchi (furto di abbigliamento preso dall’ultimo numero di SD! Li trovo tutti e due troppo fighi! NdA.), mentre l’altro indossa dei semplici pantaloncini blu e una maglietta colorata che gli dimostrano meno anni di quelli che ha. Il piccolo Lolito con il vegliardo di turno! Eh eh! Se mi sentisse Kimi mi darebbe sicuramente una gomitata!! E poi uno così caciarone e attaccabrighe e l’altro serio da rasentare la noia. Uno allegro e gioviale, quasi infantile, l’altro troppo maturo per la sua età.  
<< Allora Nobu-scimmia. >> dice serafico Hanamichi: << Il capitano non ti degna d’attenzione? >> lo scimmiotta divertito.
<< Stai zitto stupido babbuino! >> gli risponde rosso in volto l’altro.
<< Oh… siamo di malumore… >> gli do una mano io.
<< Piantatela entrambi. >> ci rimprovera il megane, senza neppure sollevare lo sguardo dal manga.
<< Grazie Kiminobu! Come fai a stare con un tipo del genere? >>
<< E’ una faticaccia, ma che vuoi fare? Sono un filantropo! >> e tutti scoppiano a ridere, meno io che metto su un muso più lungo di quello di Nobunaga.
Kimi si accoccola ancor più vicino a me e torna a leggere il manga. Uffa! Ho un ragazzo diabolico. Sa che, quando si accoccola così vicino a me, crollo e non riesco a tenergli il muso. Così allungo una mano e gli alzo il viso con un dito sotto il mento.
<< Questa me la paghi Kimi-kun! >> gli sussurro divertito.
Allora lui si avvicina al mio orecchio e mi sussurra un “non vedo l’ora” che mi fa diventare più rosso dei capelli di Hana, ma non per il significato in sé, ma per il tono basso con cui ha pronunciato la frase. Nel frattempo anche Kenji si è avvicinato e mi sorride sornione. Non capisco che cosa voglia.
<< Allora ti è piaciuto il cambiamento Mitsui? Kiminobu aveva proprio bisogno di un nuovo look. Che te ne pare? >>
Quindi è lui che devo ringraziare, anche se, insomma, non è che non mi piacesse Kimi prima. Io sono sempre andato oltre l’apparenza e lui mi piaceva proprio perché il suo cuore era stupendo e non perché fosse disinibito fino all’inverosimile o perché indossasse abiti appariscenti. Kimi mi piace perché è Kimi, perché è un ragazzo intelligente, perché sa andare oltre e guardare in profondità, perché non si lascia scoraggiare facilmente e perché… perché è lui e nessun altro!
<< Beh non hai dovuto lavorarci molto su. Kimi è sempre stupendo! >>
Fujima mi sorride soddisfatto e torna a sedersi vicino ad Hanagata, sempre immerso nella lettura, fintamente assente, ma in realtà molto attento ai movimenti di quel ragazzo naturalmente sensuale. Kimi sprofonda il viso nel manga e io mi sento soddisfatto, mentre il mio sguardo vaga ancora per il vagone vuoto, fino ad incontrare il volto sorridente di Akira, abbarbicato al suo ragazzo che sembra poco propenso a lasciarsi andare.
<< Ahia Hiro! I morsi fanno male! >>
<< E tu smettila di stritolarmi! >>
<< Uffa quante storie! Sei o no il mio ragazzo? Siccome la risposta è sì, ti dico pure che posso farlo come e quando voglio! >> sorride soddisfatto il porcospino.
<< Cosa fai tu? Akira Sendo! Tu non farai mai nulla che io non voglia! >>
<< Infatti! Ma io so leggere nella tua mente Hiro-kun e sai che mi sta chiedendo? >> e poi, senza lasciargli il tempo di reagire, lo prende e lo stende sui sedili, con il viso sulle sue gambe, e lo bacia! Caspita! Meno male che non c’è nessuno oltre a noi! Un bacio del genere e metà degli etero di questo treno sarebbero morti d’infarto.
Quando si distaccano, Hiro è rosso come un peperone e lo guarda ancora da quella posizione un po’ equivocabile, mente Akira gli sorride e gli scosta una ciocca di capelli dagli occhi, con una dolcezza in volto che non gli avevo mai visto.
<< Akira… sei un hentai! >> gli urla Koshino appena si è ripreso, alzandosi e sedendosi sul sedile di fronte.
Sendo si alza e gli si siede accanto: << Così nessuno potrà vederci. Hai avuto un’idea stupenda Hiro-kun! >>
<< Akira! >>.
<< Ma dai Hiro-kun scherzavo! >>
<< Visto che scherzavi che ne dici di togliermi le mani di dosso? >>
Akira ride: << Ah! Hiroaki Koshino. Che farei senza di te? >> questo è tutto quello che riusciamo a sentire, prima che ogni cosa torni a tacere.
Che strani tipi anche loro. Mr Smileman con il ragazzo dal carattere impossibile. E pensare che Sendo ha la fama del rubacuori, poco fedele e piuttosto libertino! Se qualcuno lo vedesse adesso, con il suo ragazzo, stenterebbe a riconoscerlo.
Certo che di voci su di lui se ne sentono tante! A dare ascolto a tutte ne esce un ritratto di Akira poco piacevole: un hentai perverso che se la spassa con tutta Kanagawa.
Mi ricordo che un tempo girava la voce che avesse una cotta per la coppia di svitati dello Shohoku, Kaede e Hanamichi. Ci fu invece un periodo, invece, in cui si diceva in giro che io e lui stavamo insieme. E pensare che, prima di allora, c’eravamo solo incontrati per alcune partite e ci eravamo a malapena rivolti un cenno di saluto.  
Nonostante sia trascorso molto tempo, Hiroaki è ancora un po’ sospettoso nei miei confronti e si rilassa solo quando mi vede con Kimi.
Quest’ultimo, quando è venuto a sapere di quelle voci, mi ha telefonato subito. Mi ricordo bene una frase…
 

<< Hisa io mi fido ciecamente di te. So che non mi faresti mai del male. >>

Come si fa a restare impassibili? E infatti non ci sono riuscito e il giorno dopo ero a Tokyo per spiegargli tutto. Beh tutto sommato non è stato un male, così ho passato tutto il weekend con il mio koibito! Ma non vi aspettate che vi racconti quello che abbiamo fatto! Non sono affari che vi riguardino!

Sento Nobu sbuffare l’ennesima volta, sfogliando svogliatamente una rivista presa in un sedile dietro. Decido di divertirmi un po’. Faccio un cenno ad Hanamichi, sempre pronto a stuzzicarlo e inizio, sottovoce:
<< Certo che fra Maki e Fujima c’è davvero un legame molto forte! >>
Hanamichi mi capisce al volo e infatti sorride già, pregustandosi il resto, ma anche Kimi ha capito perché alza lo sguardo dal manga e scuote la testa quando gli sorrido e mi sussurra un “non esagerate” che solo io riesco ad udire.
Nobunaga, che aveva sentito benissimo il mio discorso con Hanamichi, smette sia di sbuffare che di sfogliare la rivista. Sempre con lo sguardo basso, si volta verso Shinichi che ride insieme agli altri due ragazzi. Un po’ mi fa pena, ma mi diverto molto a stuzzicarlo un po’.
<< Eh sì! >> mi fa eco Hanamichi: << Si conoscono da anni e la loro rivalità è conosciuta da tutti. Hanno un rapporto intimo… >> e calca volutamente il tono sull’ultima parola.
Stiamo ancora in silenzio e vediamo Nobu continuare a “leggere” la rivista, ma il suo volto è teso e nervoso e si volta continuamente verso il piccolo gruppo alla nostra sinistra.
<< Maki. >> sento qualcuno chiamare l’ex capitano del Kainan.
A dire il vero pensavo potesse essere Kimi e invece, voltandomi, vedo Kaede con le braccia conserte che ci guarda con compassione. << Siete proprio infantili! >>.
E il nostro divertimento si frantuma quando vedo Shinichi alzarsi e sedersi a fianco di Nobu e sussurrargli: << Ho fatto qualcosa che non va, Nobu-kun? >> e Nobu negare con la testa e abbracciarlo a mo’ di koala.
<< Siete proprio dei bambini! >> rincara la dose Kaede.
<< Kit! Ci stavamo divertendo! >> mugugna Hanamichi e Kaede lo guarda critico.
<< Lascia stare Kaede. I bambini si divertono come possono. >> gli risponde Kimi reprimendo a stento una risata. Stavolta mi sa di essermelo meritato. Così non replico, mentre Hanamichi reagisce arrabbiandosi quando vede Kaede annuire saccente.
 

Questa sarà proprio una bella vacanza. La compagnia è ottima, variegata e piacevolmente inusuale.
Adesso Maki sta sfogliando la rivista, che prima aveva Nobu in mano, con lui seduto sulle sue gambe, mente Fujima strappa il libro dalle mani di Hanagata, di nuovo intento a leggere, gettandolo all’indietro. Lo vedo rimbrottare Hanagata che annuisce arrossendo. Sendo si avvicina al gruppetto massaggiandosi la testa:
<< Qualcuno ha perso un libro? >> indica il libro che ha in mano. E non possiamo fare a meno di ridere.

Sono tentato di fare anche io la stessa cosa, ma Kimi ha già posato il manga ed è abbracciato a me.
Sento il calore sprigionasi dal mio braccio, dove Kimi ha stretto il suo, e invadere il resto del mio corpo.

Il paesaggio scorre veloce fuori dal finestrino, assomigliando ad un’enorme macchia grigia. Mi passo una mano fra i capelli e socchiudo gli occhi, la stanchezza, dovuta alla notte trascorsa quasi in bianco, inizia a farsi sentire. Sento le labbra di Kimi appoggiarsi alla mia fronte. Mi sento proprio tranquillo e rilassato e vorrei che la felicità che provo non finisse mai.

 Owari

Autrice: oh! Finalmente! Non ne potevo più! Però che schifezza che ne è uscita…
Hisa: a chi lo dici! Ma quanto mi hai fatto penare per sta schifezza? Se lo sapevo cancellavo il file dal pc! Che schifo! Ma ultimamente non sai scrivere nulla di buono?
Autrice: Hisa! ;______; Pure tu? Non bastava Ede? Vorrà dire che cambierò il pairing principale!
Hisa: fa pure! Tanto lo so che non lo farai mai… ^__^
Autrice: e perché non dovrei? è___é
Hisa: perché questa ff l’hai promessa alla sis! E lei adora le Mitko! ^_______^
Autrice: maledetto! Mi ha incastrato! >.< Cmq Sis questa è tutta per te! Spero che ti piaccia!! Ora come non riesco a scrivere di meglio! ;____; so che il finale fa schifo…
Ede: non solo quello, ma ormai non ci facciamo più caso!
Autrice: Ede! Sparisci! >.< Ehm… coff coff… dicevo… il finale lascia molto a desiderare, ma prometto che il seguito sarà migliore. ^^;;;;
Ede: mi sembra di averla già sentita questa frase….
Autrice: abbiate compassione e ditemi che ne pensate, se non siete morti prima per il disgusto! ;__; Anche questa è una ff senza pretese, che doveva constare solo di un capitolo, ma ahimè, oltre ad essere venuta malissimo, è sfuggita al mio controllo e si è trasformata in una piccola (lo giuro! >.<) serie. Poiché non mi piace affatto, è possibile che in futuro riscriva questo capitolo… e voi smettetela di ridere! >.< Questa volta l’ho detto e lo faccio… forse…. Maledetta pigrizia! è___é

 Alla prox!


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